Chiacchiere...
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Re: Chiacchiere...
Buonanotte magico forum
@Mangialanima è vero che potresti essere mia figlia
ma il bello è che qui... luogo magico siamo in una congiuntura spazio temporale favorevole
oggi per esempio potrei avere vent' anni
ai live di Mengoni di solito sempre quindici
@Mangialanima è vero che potresti essere mia figlia
ma il bello è che qui... luogo magico siamo in una congiuntura spazio temporale favorevole
oggi per esempio potrei avere vent' anni
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Arianna- mengonella
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Re: Chiacchiere...
Vado a nanna anch'io. Buonanotte e sogni d'oro!!
poplar- Messaggi : 4645
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Re: Chiacchiere...
Buongiorno! Fate una buona colazione e poi un lauto pranzo perché la cena mi sa che salta!
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martha70- mengonella
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Re: Chiacchiere...
Buon giorno
Martha , sei una pianificatrice familiare geniale , hai già organizzato il menage familiare in modo perfetto in vista degli appuntamenti serali
Pensa se qualcuno dei tuoi familiari se ne viene fuori all' ultimo momento con un "sai , stasera viene tizio a cena "
Martha , sei una pianificatrice familiare geniale , hai già organizzato il menage familiare in modo perfetto in vista degli appuntamenti serali
Pensa se qualcuno dei tuoi familiari se ne viene fuori all' ultimo momento con un "sai , stasera viene tizio a cena "
mafalda- Messaggi : 8513
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Re: Chiacchiere...
Buona domenica Forum e buona colazione @Martha70 se non ti spiace prendo qualcosa dal tuo buffet
Oggi sono con il e con la mente con i fratelli di Francia per difendere li ed in ogni angolo del mondo i valori della democrazia, della laicita', della liberta', dell'egualitarismo e della fratellanza contro ogni odio, violenza, fanatismo e integralismo religioso e terroristico
Oggi " je suis Charlie" in marcia contro il terrore e lo scontro di civilta' ed a fianco delle vittime francesi e musulmane della strage di Parigi
Sono anche a fianco al corpicino straziato della bambina di 10 anni usata come kamikaze in Nigeria da terroristi islamici nella strage che ha causato li 19 vittime
Sono frastornata, preoccupata e con il cuore cupo ma fermamente convinta che le ragioni della pace, della liberta' e della fratellanza hanno alla lunga e sempre, il sopravvento contro ogni cultura dell'odio dell'oscurantismo
Peace&love sorelle mengonelle
Oggi sono con il e con la mente con i fratelli di Francia per difendere li ed in ogni angolo del mondo i valori della democrazia, della laicita', della liberta', dell'egualitarismo e della fratellanza contro ogni odio, violenza, fanatismo e integralismo religioso e terroristico
Oggi " je suis Charlie" in marcia contro il terrore e lo scontro di civilta' ed a fianco delle vittime francesi e musulmane della strage di Parigi
Sono anche a fianco al corpicino straziato della bambina di 10 anni usata come kamikaze in Nigeria da terroristi islamici nella strage che ha causato li 19 vittime
Sono frastornata, preoccupata e con il cuore cupo ma fermamente convinta che le ragioni della pace, della liberta' e della fratellanza hanno alla lunga e sempre, il sopravvento contro ogni cultura dell'odio dell'oscurantismo
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Blanca- Messaggi : 3940
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Re: Chiacchiere...
Mangialanima ha scritto:In attesa di domani sera in cui probabilemte avrò una connessione decente per ascoltare su Timmusic, vi leggo e penso a quanto sia bello questo luogo virtuale.
Pensarla diversamente, andare in brodo di giuggiole, rimuginare e scrivere papiri oppure solo una riga concisa, cuoricini, risate, pavoni.... nonostante anche qui l'aria a volte si faccia pesante e venga voglia di scappare, poi (almeno io) torno sempre. Si perché anche quando sono giù, non ho voglia di scrivere, o non ho tempo..basta passare di qua 5 minuti e una o l'altra di voi inconsapevolmente mi tira su il morale!
E ve lo dico, spesso mi ritrovo a pensare che molte di voi potrebbero essere mia mamma , (non vi offendete vero? A 50 anni si è ormai dei giovincelli ) e questo mi fa ancora piu piacere...perché rende l'idea di come una cosa importante e bella come la musica possa oltrepassare certe barriere, che in fondo sono solo mentali, e unire persone così diverse e lontane.... fosse cosi per tanto altro nella vita!
Buonanotte mengonelle
@Mangialanima cara resisti i momenti bui passeranno presto vedrai guarda che io ho l'eta' giusta per un'adozione a distanza e poi avere una figliola in Sardegna, egoisticamente, e' molto ma molto conveniente che dici si puo' fare TVB piccola
Blanca- Messaggi : 3940
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Re: Chiacchiere...
Blanca ha scritto:
Sono anche a fianco al corpicino straziato della bambina di 10 anni usata come kamikaze in Nigeria da terroristi islamici nella strage che ha causato li 19 vittime
Sono frastornata, preoccupata e con il cuore cupo ma fermamente convinta che le ragioni della pace, della liberta' e della fratellanza hanno alla lunga e sempre, il sopravvento contro ogni cultura dell'odio dell'oscurantismo
Peace&love sorelle mengonelle
Quella bambina....non me la tolgo dalla mente ... e tutte quelle ragazze rapite in Nigeria dai jiahadisti di Boko Aram....le ultime stragi ....che orrore
mafalda- Messaggi : 8513
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Blanca- Messaggi : 3940
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Re: Chiacchiere...
Buongiorno a tutti
carabottino- Messaggi : 2353
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Re: Chiacchiere...
Vi auguro buon pomeriggio e forse anche buona serata .
Mi hanno ricordato un impegno serale che tenterò in tutti i modo di evitare
Mi hanno ricordato un impegno serale che tenterò in tutti i modo di evitare
mafalda- Messaggi : 8513
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Re: Chiacchiere...
mafalda ha scritto:Vi auguro buon pomeriggio e forse anche buona serata .
Mi hanno ricordato un impegno serale che tenterò in tutti i modo di evitare
@Mafalda sorella quale malvagio fato ti ha giocato questo scherzo non puoi ricorrere al manuale delle giustificazioni mengonelle ?
Blanca- Messaggi : 3940
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Re: Chiacchiere...
a dopo
Blanca- Messaggi : 3940
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Re: Chiacchiere...
Sto guardando rai 1.
Riala- mengonella
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Re: Chiacchiere...
Riala ha scritto:Sto guardando rai 1.
Anch'io h24 tra La7 Rainew24 e Rai1 ho seguito la grande marcia di Parigi
Arrivero' a Che tempo che fa vado a leggere un po' mi sa
Blanca- Messaggi : 3940
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Re: Chiacchiere...
Stacco anch'io.
A più tardi
A più tardi
Riala- mengonella
- Messaggi : 5751
Data d'iscrizione : 13.05.10
Età : 53
Re: Chiacchiere...
Voglio condividere con voi, con chi fa il mio mestiere ma anche no, questo lungo post di FB riportato da un'insegnante fiorentina che tiene un blog da diversi anni.
Metto il testo in spoiler (perché è lungo) per chi ha voglia di leggerlo.
http://www.antonellalandi.com/blog/?p=10290
Metto il testo in spoiler (perché è lungo) per chi ha voglia di leggerlo.
http://www.antonellalandi.com/blog/?p=10290
- Spoiler:
- Pubblicato il 11 gennaio 2015 da antonella landi
Io su facebook (perché non amo andare a caccia di persone e perché nove volte su dieci ci si trovano solo delle grandissime minchiate) non ci sono. Ma naturalmente so che ci si può trovare anche roba buona. Come questa, che è stata scritta da un’insegnante, che mi è stata girata da un amico e che riporto molto volentieri.
Bisogna che si parli dei fatti di Parigi, dice.
Io ho una classe, son ventisette.
Sulla cattedra ho il registro. Ho i compiti, ho, e l’astuccio con le penne. Ho due libri. Ho una rivista settimanale. Ho un quotidiano.
Ho un alunno marocchino di religione islamica, mi chiede che vuol dire “satira”.
Ho un alunno italiano che spippola in continuazione sul cellulare, non gli importa nulla. Non alza mai lo sguardo, devo far finta di nulla, altrimenti l’ora è persa.
Poi c’è uno che gli importa, ma intanto parla con il suo compagno e mi interrompo per richiamarlo. Sta zitto. Ricomincio a parlare, ricomincia anche lui.
C’è uno che mi dice “a casa loro possono fare quello che vogliono, a casa nostra si devono comportare secondo le nostre leggi, se no: fuori tutti”.
Ho un alunno marocchino, che mi ascolta, mi ascolta sempre, annuisce, sento il suo disagio e il suo imbarazzo, vorrebbe dire quello che sto dicendo io in quel momento.
Ho un alunno albanese, ha sempre uno sguardo di sfida, da “lei, tanto, ce l’ha con me”.
Ho un alunno italiano, DSA, iperattivo, non riesce a star fermo, né zitto, è il suo modo per stare attento.
Ho un alunno marocchino islamico osservante, mi dice “Perché se io bestemmio in classe mi scrivete una nota sul registro e se voi leggete Charlie Hebdo siete fighi?”
Hai ragione, gli dico, io non metto note sul registro per le bestemmie, però.
Facevo per dire, dice lui. Hai ragione, dico io.
Stai zitto, gli dice un altro, che te bestemmi, ti ho sentito io, bestemmia il tuo, di dio.
Ho un alunno marocchino che mi dice “Profe, mi fa strano sentire voi italiani che dite Allah. Allah lo diciamo noi. Chiamatelo dio, per favore, non Allah, questa è la nostra lingua, noi lo chiamiamo così”.
Ci rimango un po’ male, non ci avevo mai pensato. Dico: se avessi parlato di religione ebraica avrei detto Jahvè.
Nessuno sa chi è Jahvè, non l’hanno mai sentito nominare.
“Ma lei non era atea, come fa a sapere queste cose?”
Ho un alunno italiano, è l’unico che sa scrivere correttamente, dice “La satira, la libertà di pensiero è intoccabile”.
“Quella non è satira, è offesa”, dice l’islamico osservante.
C’è un alunno marocchino, mi dice “Professoressa, l’Islam è una religione complessa, è difficile spiegarla, è difficile essere musulmani, forse nessuno, per davvero, riesce ad essere musulmano”. Intuisco un mondo incomunicabile.
L’idiozia delle pagelle, dei temi, dei programmi ministeriali, della scuola intera.
Ho un alunno albanese, uno dei più acuti, dei più riflessivi, ma non fa mai nulla, è passivo, rinunciatario, suo fratello ha avuto un grave incidente sul lavoro, mi guarda come se volesse dirmi “ho altro a cui pensare”.
Ho un alunno italiano che non capisce mai un cazzo, mi chiede il significato di parole banali, eppure vorrebbe, vorrebbe tanto capirci qualcosa, ma non ce la fa, io per lui ho una predilezione particolare e mi sforzo di non darlo a vedere: mi ricorda me a lezione di flamenco e come ci si sente quando tutto è troppo veloce, troppo più veloce e troppo più difficile e non afferri niente.
Ho un alunno italiano, fascistello, ben vestito, dice “quelli che vengono a lavorare, sì, ma gli altri…”.
Ho un alunno marocchino che ha la faccia schifata per tutto quello che dico. Pare che annusi merda, da quanto è schifato.
Ho tre alunni peruviani: uno biascica una gomma come se fosse al cinema o alla fermata dell’autobus, uno si sente escluso dalla discussione e cerca di ascoltare l’I-pod senza che io me ne accorga, un altro sembra che pensi che sono sempre quella che vuol fare le lezioni alternative ma poi non è in grado.
Ho un alunno marocchino che dice “Ci vorrebbe la pena di morte e basta”.
Ho un alunno, che è il più bravo, che è troppo avanti, che capisce prima che le cose vengano dette, che sa come affrontare i problemi e io so che con lui non posso discutere, perché è troppo avanti, perché capisce subito, perché sa come affrontare i problemi, e tutti gli altri ventisei, no.
Ho un alunno italiano leccaculo e io mi sforzo di non guardarlo in faccia da quanto è viscido, ho paura mi si legga in viso.
Ho un alunno che mi chiede di andare in bagno, non si va in bagno ora, ora stiamo discutendo di cose importanti, allora io piscio nel cestino della spazzatura, vai in bagno, vai. Ho un alunno marocchino che mi dice “L’11 settembre gli ebrei non sono andati a lavorare nelle Torri Gemelle”.
Ho un alunno che mi chiede che vuol dire complottismo.
Ho un alunno che non so chi sia che fa le vocine, tanto per disturbare.
Ho un alunno italiano che non sa nemmeno di cosa si stia parlando. Un altro si è rannicchiato sul banco e dorme.
Ho un alunno italiano che dice al suo compagno “bene, si perde un’altra ora a chiacchierare”.
Ho un alunno che mi dice “Cazzo me ne frega se son poveri”.
E io devo cercare di capirli. Uno per uno. E a volte, vorrei parlare da sola, con ognuno di loro e non posso. E cerco di entrare nelle loro teste e mi sembra tutto un groviglio da cui non se ne esce.
E sono affascinata da quello che mi dice l’alunno a cui ho dato quattro.
E mi devo trattenere dal mandare affanculo chi mi dice che ci vuole la pena di morte. E vorrei dare un calcio nei denti a chi mi dice “Cazzo me ne frega se son poveri”.
E devo inghiottire l’antipatia per il leccaculo.
E vorrei non essere offensiva con nessuno e non mandare in bagno nessuno, e requisire il cellulare, e far uscire chi dorme, chi cerca di ascoltare l’I-pod, chi mi biascica in faccia la gomma, chi è disinteressato, chi è fascistello, chi annusa-merda, ma non li posso far uscire.
E vorrei dire che io preferirei parlare di quello che non dite mai, ma c’è l’iperattivo che mi fa saltare i nervi, sento che ho una responsabilità, quella di farvi uscire da voi stessi, di liberarvi da qualcosa che nemmeno io so cos’è, e me ne rammarico, e poi penso che è metà gennaio e ancora non abbiamo nemmeno iniziato il Romanticismo, quest’anno, chissenefrega, sì, si fa presto a dire chissenefrega, e se anche dico chissenefrega la tensione non si allenta.
“Profe, io esco prima, ho il permesso per uscire prima”. Beato te.
Suona la campanella. Non c’è più nessuno.
Torno a essere quella che lavora solo diciotto ore a settimana, che è sempre stanca, che non ha mai tempo per nulla e che scrive su facebook le cose divertenti dei suoi alunni.
Chissà quanto si diverte quella in classe, quando tutti gli altri sono a lavorare.
Cristy- mengonella
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Re: Chiacchiere...
Cristy ha scritto:Voglio condividere con voi, con chi fa il mio mestiere ma anche no, questo lungo post di FB riportato da un'insegnante fiorentina che tiene un blog da diversi anni.
Metto il testo in spoiler (perché è lungo) per chi ha voglia di leggerlo.
http://www.antonellalandi.com/blog/?p=10290
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Pubblicato il 11 gennaio 2015 da antonella landi
Io su facebook (perché non amo andare a caccia di persone e perché nove volte su dieci ci si trovano solo delle grandissime minchiate) non ci sono. Ma naturalmente so che ci si può trovare anche roba buona. Come questa, che è stata scritta da un’insegnante, che mi è stata girata da un amico e che riporto molto volentieri.
Bisogna che si parli dei fatti di Parigi, dice.
Io ho una classe, son ventisette.
Sulla cattedra ho il registro. Ho i compiti, ho, e l’astuccio con le penne. Ho due libri. Ho una rivista settimanale. Ho un quotidiano.
Ho un alunno marocchino di religione islamica, mi chiede che vuol dire “satira”.
Ho un alunno italiano che spippola in continuazione sul cellulare, non gli importa nulla. Non alza mai lo sguardo, devo far finta di nulla, altrimenti l’ora è persa.
Poi c’è uno che gli importa, ma intanto parla con il suo compagno e mi interrompo per richiamarlo. Sta zitto. Ricomincio a parlare, ricomincia anche lui.
C’è uno che mi dice “a casa loro possono fare quello che vogliono, a casa nostra si devono comportare secondo le nostre leggi, se no: fuori tutti”.
Ho un alunno marocchino, che mi ascolta, mi ascolta sempre, annuisce, sento il suo disagio e il suo imbarazzo, vorrebbe dire quello che sto dicendo io in quel momento.
Ho un alunno albanese, ha sempre uno sguardo di sfida, da “lei, tanto, ce l’ha con me”.
Ho un alunno italiano, DSA, iperattivo, non riesce a star fermo, né zitto, è il suo modo per stare attento.
Ho un alunno marocchino islamico osservante, mi dice “Perché se io bestemmio in classe mi scrivete una nota sul registro e se voi leggete Charlie Hebdo siete fighi?”
Hai ragione, gli dico, io non metto note sul registro per le bestemmie, però.
Facevo per dire, dice lui. Hai ragione, dico io.
Stai zitto, gli dice un altro, che te bestemmi, ti ho sentito io, bestemmia il tuo, di dio.
Ho un alunno marocchino che mi dice “Profe, mi fa strano sentire voi italiani che dite Allah. Allah lo diciamo noi. Chiamatelo dio, per favore, non Allah, questa è la nostra lingua, noi lo chiamiamo così”.
Ci rimango un po’ male, non ci avevo mai pensato. Dico: se avessi parlato di religione ebraica avrei detto Jahvè.
Nessuno sa chi è Jahvè, non l’hanno mai sentito nominare.
“Ma lei non era atea, come fa a sapere queste cose?”
Ho un alunno italiano, è l’unico che sa scrivere correttamente, dice “La satira, la libertà di pensiero è intoccabile”.
“Quella non è satira, è offesa”, dice l’islamico osservante.
C’è un alunno marocchino, mi dice “Professoressa, l’Islam è una religione complessa, è difficile spiegarla, è difficile essere musulmani, forse nessuno, per davvero, riesce ad essere musulmano”. Intuisco un mondo incomunicabile.
L’idiozia delle pagelle, dei temi, dei programmi ministeriali, della scuola intera.
Ho un alunno albanese, uno dei più acuti, dei più riflessivi, ma non fa mai nulla, è passivo, rinunciatario, suo fratello ha avuto un grave incidente sul lavoro, mi guarda come se volesse dirmi “ho altro a cui pensare”.
Ho un alunno italiano che non capisce mai un cazzo, mi chiede il significato di parole banali, eppure vorrebbe, vorrebbe tanto capirci qualcosa, ma non ce la fa, io per lui ho una predilezione particolare e mi sforzo di non darlo a vedere: mi ricorda me a lezione di flamenco e come ci si sente quando tutto è troppo veloce, troppo più veloce e troppo più difficile e non afferri niente.
Ho un alunno italiano, fascistello, ben vestito, dice “quelli che vengono a lavorare, sì, ma gli altri…”.
Ho un alunno marocchino che ha la faccia schifata per tutto quello che dico. Pare che annusi merda, da quanto è schifato.
Ho tre alunni peruviani: uno biascica una gomma come se fosse al cinema o alla fermata dell’autobus, uno si sente escluso dalla discussione e cerca di ascoltare l’I-pod senza che io me ne accorga, un altro sembra che pensi che sono sempre quella che vuol fare le lezioni alternative ma poi non è in grado.
Ho un alunno marocchino che dice “Ci vorrebbe la pena di morte e basta”.
Ho un alunno, che è il più bravo, che è troppo avanti, che capisce prima che le cose vengano dette, che sa come affrontare i problemi e io so che con lui non posso discutere, perché è troppo avanti, perché capisce subito, perché sa come affrontare i problemi, e tutti gli altri ventisei, no.
Ho un alunno italiano leccaculo e io mi sforzo di non guardarlo in faccia da quanto è viscido, ho paura mi si legga in viso.
Ho un alunno che mi chiede di andare in bagno, non si va in bagno ora, ora stiamo discutendo di cose importanti, allora io piscio nel cestino della spazzatura, vai in bagno, vai. Ho un alunno marocchino che mi dice “L’11 settembre gli ebrei non sono andati a lavorare nelle Torri Gemelle”.
Ho un alunno che mi chiede che vuol dire complottismo.
Ho un alunno che non so chi sia che fa le vocine, tanto per disturbare.
Ho un alunno italiano che non sa nemmeno di cosa si stia parlando. Un altro si è rannicchiato sul banco e dorme.
Ho un alunno italiano che dice al suo compagno “bene, si perde un’altra ora a chiacchierare”.
Ho un alunno che mi dice “Cazzo me ne frega se son poveri”.
E io devo cercare di capirli. Uno per uno. E a volte, vorrei parlare da sola, con ognuno di loro e non posso. E cerco di entrare nelle loro teste e mi sembra tutto un groviglio da cui non se ne esce.
E sono affascinata da quello che mi dice l’alunno a cui ho dato quattro.
E mi devo trattenere dal mandare affanculo chi mi dice che ci vuole la pena di morte. E vorrei dare un calcio nei denti a chi mi dice “Cazzo me ne frega se son poveri”.
E devo inghiottire l’antipatia per il leccaculo.
E vorrei non essere offensiva con nessuno e non mandare in bagno nessuno, e requisire il cellulare, e far uscire chi dorme, chi cerca di ascoltare l’I-pod, chi mi biascica in faccia la gomma, chi è disinteressato, chi è fascistello, chi annusa-merda, ma non li posso far uscire.
E vorrei dire che io preferirei parlare di quello che non dite mai, ma c’è l’iperattivo che mi fa saltare i nervi, sento che ho una responsabilità, quella di farvi uscire da voi stessi, di liberarvi da qualcosa che nemmeno io so cos’è, e me ne rammarico, e poi penso che è metà gennaio e ancora non abbiamo nemmeno iniziato il Romanticismo, quest’anno, chissenefrega, sì, si fa presto a dire chissenefrega, e se anche dico chissenefrega la tensione non si allenta.
“Profe, io esco prima, ho il permesso per uscire prima”. Beato te.
Suona la campanella. Non c’è più nessuno.
Torno a essere quella che lavora solo diciotto ore a settimana, che è sempre stanca, che non ha mai tempo per nulla e che scrive su facebook le cose divertenti dei suoi alunni.
Chissà quanto si diverte quella in classe, quando tutti gli altri sono a lavorare.
per averla postata Cristy fa riflettere, tanto sul ruolo educativo della scuola e dei limiti che incontra a svolgere quella funzione in una realta' cosi multietnica e complessa
Blanca- Messaggi : 3940
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Re: Chiacchiere...
... scusate ma questa è troppo esilarante
non potevo non condividerla .....
ziggy- mengonella
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Blanca- Messaggi : 3940
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Re: Chiacchiere...
ciao forum...stasera seratina niente male
@Cristy questa cosa che hai postato mi commuove
e Gigi all'inguine è
@Cristy questa cosa che hai postato mi commuove
e Gigi all'inguine è
Arianna- mengonella
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Re: Chiacchiere...
@Cristy ,grazie per la segnalazione, ma ora tutti tranquilli che viene la #buonascuola di Renzi
Faccio come mi dicevano da piccola la sera prima di Natale "vai a letto presto e dormi , così domani arriva prima "
Peccato che non è neanche domani il mio Natale
Buona notte
Faccio come mi dicevano da piccola la sera prima di Natale "vai a letto presto e dormi , così domani arriva prima "
Peccato che non è neanche domani il mio Natale
Buona notte
mafalda- Messaggi : 8513
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Re: Chiacchiere...
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Re: Chiacchiere...
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Buona notte a tutti
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Re: Chiacchiere...
Buona notte mengonelle!
E preparatevi alla dura settimana con un buon sonno ristoratore!
E preparatevi alla dura settimana con un buon sonno ristoratore!
Cristy- mengonella
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