[AZM] DAL MI BEMOLLE AL SOL MINORE.
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[AZM] DAL MI BEMOLLE AL SOL MINORE.
STUDIO COMPARATO E "RAGIONATO" DELLE NUOVE TONALITA' RAGGIUNTE DAL MENGONI DELLA TUSCIA.
Esimi colleghi,
vogliamo prima di tutto premettere a questo studio importantissimo sul Mengoni della Tuscia, vivi ringraziamenti agli esimi colleghi studiosi che ci hanno spinto su un nuovo filone ancora inesplorato. Ringraziamo anche i fondi che abbiamo ottenuto per i nostri studi, e ci permettono di poter pubblicare subito il nuovo contributo nonostante la crisi economica: erano fondi europei destinati alla ricerca sulle cimici della mucca dal latte della Provenza nord-orientale...ma il Tusciano è stato ritenuto fenomeno più meritevole!
Dal suo riapparire dopo il periodo letargico, per il quale vi rimandiamo al nostro precedente pamphlet, il Mengoni della Tuscia ha mostrato evidenti mutamenti della sua già splendida voce celestialex magna, che lo contraddistingue dalle altre specie (o pseudo tali) di animali canterini.
Come giustamente chiedeva la collega Dr.ssa Effe, grande catalogatrice di reperti video del Mengoni della Tuscia, che sono basilari ai nostri studi, come è potuto accadere e in così poco tempo tale mutazione e variazione delle tonalità del Tusciano ?
Parte della critica ma anche della specie predatrice delle Beatrix Bimbae Minchiones, hanno addotto come causa del fenomeno quella forse più ragionevole: il Mengoni della Tuscia ha una smisurata insana e problematica passione per "le bionde"! E come ben sapete "le bionde" hanno vari effetti sull'organismo della specie umana, e così anche sulla specie Tuscianica ad essa superiore.
Come studiosi della A.Z.M. abbiamo sviscerato il fenomeno, ed in effetti provato che il Mengoni della Tuscia è solito mostrarsi con una "bionda", non riesce proprio afarne a meno, ne è dipendente. E in questo è spinto dai motivi più diversi e psicologici in primis, che hanno finito per influire anche sul suo “strumento vocale”.
"la bionda" infatti ha l'effetto di smuovere l'area dell'organismo che è affine a quella produttrice del testosterone – che porta la voce a poter raggiungere i colori vocali più bassi nei maschi delle specie mammifere - e infatti in questa eccezionale prova documentale ecco il Tusciano con una "bionda" in fase...produttiva indotta!
- Spoiler:
ma ci sono anche "bionde" che danno un senso di sicurezza, che fanno sentire "più grandi"...che generano nell'organismo un senso di benessere che fa acquisire slancio. riteniamo che l'uso di questa tipologia di "bionda" abbia contribuito a fra prendere convinzione al Tusciano che non solo la sua voce poteva cambiare ed estendersi a nuovi toni....ma anche che questa sarebbe stata una cosa "che spaccava" e quindi andava provata!
- Spoiler:
poi si sa che nel consesso della banale specie dell'Homo sapiens, "le bionde" sono in particolare utilizzate nei momenti conviviali, di compagnia, amicali. ed il Mengoni della Tuscia non è stato immune a questo utilizzo delle "bionde" nei suoi momenti pubblici o privati di relax e divertimento. ecco un reperto fotografico di cui presto avremo ulteriori conferme.
- Spoiler:
ma si può quindi generalizzare? attribuire il merito di questa eccezionale evoluzione della voce Tuscianica alle sole "bionde"? in effetti durante il nostro studio i reperti a prova continuavano a moltiplicarsi in maniera disarmante...
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fino all'ultima tipologia di "bionde" con cui il Tusciano è stato avvistato...
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ma ricordiamo bene che il Mengoni della Tuscia è anche un animale molto selettivo, che non si lascia influenzare da tutte le correnti e le mode in voga al momento, solo perché tra le più acclamate dalle masse.
e in questo studio dimostriamo infatti che il Tusciano non ha mai abusato ed anzi si è tenuto alla larga con una certa diffidenza da una tipologia di "bionde", tra le più ambigue nella loro reale natura e contenuti di chimico-fisici.
- Spoiler:
Una volta spiegate le cause fisico-organiche che possono avere contribuito a spostare così rapidamente la scala dei toni del Tusciano verso le tonalità basse, noi scienziati della A.Z.M. ci siamo spinti più in là e ci siamo chiesti: perché farlo? perché cercare di passare dal suo MI bemolle iperuranico al Sol minore e tutte le scale dei bassi? con risultati peraltro sorprendenti?
Prove documentali ci facevano pensare che il Tusciano fosse stato ammaliato da un incontro con un altro della specie canterina: il Baglionus Tristex Magno, famoso più che per i suoi acuti (???!) per come tenta di arrivare a note suadenti e profonde. con risultati su cui questo studio non si esprime.
- Spoiler:
ma più che questo incontro, riteniamo che ad aver influenzato il Tusciano sia stata la scoperta di tutto un mondo di tonalità e colori musicali e di grande eleganza, espressi da un animale canterino davvero eccezionale: il Biondus Summo Jazzarus.
- Spoiler:
Quando stavamo per chiudere questo studio e asserire quindi che tra "bionde" ed esempi emulativi, il Tusciano si era impegnato a raggiungere nuove tonalità di bassi in tempi rapidissimi…..ecco che dobbiamo ammettere un ultimo tassello da aggiungere allo studio.
il più banale, il più scontato...ma forse il più determinante.
Confrontando casualmente delle fotografie del Tusciano all’epoca della sua comparsa nel mondo canterino
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e come capita...in tutte le specie dei mammiferi.......la sua voce si sarebbe ampliata verso la scala dei bassi.
concludiamo ora riportando la più grande conquista ad oggi ottenuta dal genere umano grazie a questo fatto eccezionale delle nuove tonalità vocali del Mengoni della Tuscia!
Perché temevamo di aver perso uno dei patrimoni culturali più importanti per milioni di persone. un patrimonio che invece il Tusciano è riuscito a rivitalizzare, rileggere in chiave moderna, restituire a nuovo splendore con il contributo del suo Sol minore cosmofleggico.
- Spoiler:
Ringrazio gli esimi colleghi per l'attenzione concessa a questo studio. Se le cimici delle mucche da latte non reclameranno i fondi della ricerca...porteremo nuovi contributi allo studio del Mengoni della Tuscia.
La vostra,
Dr.ssa Vallettadelre
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Dottoressa Valletta mi congratulo con lei!
Il suo studio è entusiasmante e ardito, e la sua scoperta è sconvolgente!
Ora conosciamo meglio uno dei grandi misteri dell'Universo: la voce del Mengoni della Tuscia.
Ora sappiamo che i mutamenti nei versi tipici dell'animale, che tanto preoccupavano il mondo scientifico, erano dovuti a un prolungato ritardo nello sviluppo e che solo adesso il Tusciano è passato all'età adulta con la conseguente muta vocale!
Mi occupero' personalmente della sua candidatura al premio Nobel per aver contribuito a preservare uno dei beni piu' preziosi dell'Umanità tutta.
Con stima, dott.ssa Therese
Il suo studio è entusiasmante e ardito, e la sua scoperta è sconvolgente!
Ora conosciamo meglio uno dei grandi misteri dell'Universo: la voce del Mengoni della Tuscia.
Ora sappiamo che i mutamenti nei versi tipici dell'animale, che tanto preoccupavano il mondo scientifico, erano dovuti a un prolungato ritardo nello sviluppo e che solo adesso il Tusciano è passato all'età adulta con la conseguente muta vocale!
Mi occupero' personalmente della sua candidatura al premio Nobel per aver contribuito a preservare uno dei beni piu' preziosi dell'Umanità tutta.
Con stima, dott.ssa Therese
Therese, il premio Nobel mi sembra prematuro....magari l'Ambrogino d'oro, per ora....
Naiwe ha scritto:
Muoio...ma come ti vengono
comunque devo confessare una cosa: lo spunto principale di questo "studio" mi è venuto in mente da una discussione sul fb ufficiale...di pochi giorni fa...in cui le BM davano davvero la colpa alle "bionde" se la voce di Marco poteva avere dei mutamenti.
e allora...beccatevi "le bionde"!
All'inizio, quando hai parlato di bionde, pensavo che lo sviluppo del Tusciano fosse dovuto alla birra... Fra un rutto alla mentina e l'altro magari...
Valletta
direi che la ricerca sulle cimici delle mucche da latte può attendere
direi che la ricerca sulle cimici delle mucche da latte può attendere
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