LE TRIBU’ PREDATRICI DEL MENGONI DELLA TUSCIA
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LE TRIBU’ PREDATRICI DEL MENGONI DELLA TUSCIA
LE TRIBU’ PREDATRICI DEL MENGONI DELLA TUSCIA – OSSERVAZIONE EMPIRICA DIRETTA
Esimi Colleghi della A.Z.M.,
pubblichiamo il nuovo studio della nostra associazione scientifica, frutto di faticose osservazioni empiriche che hanno portato me ed altri membri della A.Z.M. in territori pericolosi e irti di difficoltà.
Il Tusciano sta infatti percorrendo in maniera sempre più frenetica la penisola italica, è a caccia ma è a sua volta cacciato. Ha paura, ma pure è lui stesso ha seminare sgomento e panico.
E tra questi avvenimenti che si susseguono, abbiamo catalogato ed osservato da vicino (troppo vicino, a volte….) le tribù predatrici che, attraverso tam tam tribali o più avanzati, hanno seguito e scovato il Tusciano nei suoi spostamenti.
Quella che segue è la prima serie delle nostre osservazioni empiriche. Altre ne seguiranno, altri tasselli saranno aggiunti, e invito anche a voi colleghi a farlo, non appena in possesso di nuovo risultati!
1) LE BEATRIX BIMBAE MINCHIONES – LA TRIBU’ GADGETTATA
Le Beatrix Bimbae Minchines (nel seguito le chiameremo Beatrix) sono state studiate fin dall’inizio dalla A.Z.M., data la loro persistente e spesso scoordinata caccia al Tusciano.
Anche la tribù Beatrix ha subito una muta, durante il periodo letargico del Tusciano:
• se al Tusciano è cresciuto il pelo, alle Beatrix sono cadute le orecchie da coniglio (a parte rarissimi esemplari…che non hanno ancora avuto lo sviluppo come il resto della tribù)
• se il Tusciano indossa la membrana protettiva, le Beatrix indossano maglie di varie misure e larghezze, che attestano la loro partecipazione alle sedute di caccia
• se il Tusciano avrebbe voluto essere nato ai tempi del grande rito propiziatorio di Woodstock, le Beatrix da parte loro si vantano di aver partecipato alla danza tribale detta Flash Mob, di cui vantano le gesta
Durante le battute di caccia il rito propiziatorio della tribù Beatrix è quello di incidersi dolorosissimi tatuaggi sulle mani, numerandosi come una sorta di gregge senza pastore….quale rito per propiziare la cattura dell’unico leader cui aspirano: il Mengoni della Tuscia.
Le Beatrix seguono una sorta di filosofia che ne amplifica i conflitti interni: sono certe che catturare l’immagine fotografica del Tusciano contribuisca ad imprigionarne lo spirito. Ed inoltre che se l’immagine include anche la loro effige…il Tusciano alla 50esima caccia cadrà loro vittima e resterà soggiogato. I gruppi rivali interni alla tribù sono soliti quindi esibire come trofei gli album fotografici che ritraggono il Tusciano, nelle sue peggiori pose di terrore.
Uno degli scopi dell’osservazione empirica era provare l’evoluzione delle Beatrix.
A parte la caduta delle orecchie da coniglio, possiamo confermare che per le Beatrix due anni sono come un soffio che passa…
E quindi questa tribù è rimasta per lo più ancorata ai primitivi riti, come posso confermare dall’osservazione della loro caccia al Tusciano nella piana Torinese. Il grido “SEI BELLISSIMO” che si è elevato minaccioso dalla tribù delle Beatrix mentre il Tusciano supplicava struggente “Non ci sei non ci sei più…non ci sei non ci sei più…….” prova alla scienza che ancora molte lune e molti soli dovranno calare e sorgere prima che la tribù delle Beatrix possa avanzare a livelli superiori di caccia e godimento del Tusciano.
Il tempo saprà dirci, quindi, in quale direzione evolverà questa tribù ….
2) LE MENGONELLE SAPIENS - LA TRIBU’ CATALOGATRICE
La tribù delle Mengonelle Sapiens si presenta come un gruppo coordinato e che al suo interno riconosce dei leader carismatici detti Cosmoflegic Admin, che hanno il compito di rendere più fruttuosa l’azione di tutta la tribù.
L’apertura della caccia della Tribù Mengonella si apre con un rito cruento, che poco si addice in realtà alla loro natura Sapiens: il sacrifico propiziatorio di un coniglietto bianco dell’Umbria centrale, da parte di uno dei Cosmoflegic Admin.
Ma a parte questo retaggio primitivo e sanguinolento, la Tribù Mengonella cerca sempre di muoversi nelle aree di caccia con discrezione e massima cautela.
Le Mengonelle Sapiens raggiungono da tutta la penisola italica la zona di avvistamento del Tusciano, si spostano rapidissime e silenziose, spesso nemmeno i membri dei loro gruppi familiari di origine sanno nulla della loro appartenenza alla Tribù Mengonella.
Le Mengonelle Sapiens si riconoscono con nomi in codice, si mimetizzano tra le Beatrix e gli altri predatori, da sole o a gruppetti di 2-3 esemplari. Vedendole tra le specie predatrici, un occhio distratto le scambierebbe per cugine, sorelle, madri delle Beatrix, presenti alla caccia solo per motivi di supervisione esterna.
Ma ecco che quando due gruppi di Mengonelle Sapiens si scambiano nella folla i codici di riconoscimento…..è uno scoppio di grida e di esultanza! E inizia il rituale tipico della tribù: l’esibizione dei loro avanzatissimi strumenti di caccia, che per le Sapiens sono oggetti fotografici audio video di terza quarta…e pure quinta generazione, che rappresentano il vanto di questa tribù catalogatrice.
Le Mengonelle mirano infatti a riportare a casa dalle battute di caccia quante più immagini e suoni del Tusciano possibili, nella massima definzione consentita dalla tecnica moderna, ma non allo scopo di imprigionare lo spirito del Tusciano ..ma per elevare il godimento del proprio!
Questa tribù è uscita dalla prima fase letargica ancora più organizzata ed agguerrita, rispetto alle precedenti cacce. Abbiamo addirittura catalogato oltre 35 esemplari di Mengonelle Sapiens nella Landa Padana di caccia al Tusciano. I reperti che le catalogatrici hanno ottenuto rappresentano una fonte inestimabile per tramandare le gesta del Mengoni della Tuscia alle future generazioni. E per la stessa accademia della A.Z.M.
Ma tutto questo non potrebbe accadere se le Mengonelle di Sapiens non riuscissero a trovare nelle aree di caccia degli alloggi e delle zone di ristoro necessari alla sopravvivenza della tribù.
Dobbiamo quindi citare in questo studio la Pensione Zoe nella piana piemontese, gestita da un membro della stessa Tribù, o l’alloggio offerto alla tribù quasi al completo da Fernando, proprietario della Locanda Dell’Ossobuco nella Landa Padana, che aveva così risollevato la sua attività da mesi di crisi economica…
Di quest’uomo si deve dire che l’occupazione rumorosa delle Mengonelle Sapiens ha provocato uno shock talmente forte da spingerlo a chiudere la locanda e ritirarsi nella riviera Sanremese, l’unica in cui era certo che il Tusciano non si sarebbe mai spinto. Speriamo che Fernando non venga a sapere che forse forse…tra qualche mese…tutte le tribù si riverseranno proprio lì……………..a caccia……….di nuovo…………
3) GLI INCONSAPEVOLI - LA TRIBU’ CHE NON C’ERA
Questa è una tribù-non tribù. Ma non potevamo non nominarla, in quanto le osservazioni sul campo hanno provato che gli Inconsapevoli sono sempre più numerosi, e forse un giorno formeranno una nuova tribù o una frangia estrema di quelle già esistenti.
Gli Inconsapevoli non sanno nulla o quasi del Mengoni della Tuscia. Ne hanno udito distrattamente il canto celestiale, ne riconoscono il faccino ma su di loro non ha avuto quella fascinazione che invece avvince le tribù predatrici.
Ma….c’è un MA. L’Inconsapevole appartiene ad un gruppo familiare di un membro delle tribù Beatrix o delle Mengonelle Sapiens. E all’avvio delle battute di caccia, per problemi di migrazione e di organizzazione del gruppo familiare, l’Inconsapevole si è offerto di partecipare alla caccia, per accompagnare la Beatrix o per svolgere funzioni logistiche e di supporto degli strumenti catalogatori delle Mengonelle Sapiens.
L’Inconsapevole arriva quindi nell’area di caccia, a volte irritato dal lungo viaggio per raggiungerla, o incuriosito e divertito per le strane dinamiche delle tribù che sino ad ora non conosceva.
Lo studioso della A.Z.M. riconosce subito un/una Inconsapevole nella zona di caccia al Tusciano.
Perché mentre le tribù ansiosamente annusano l’aria alla ricerca di tracce del Mengoni della Tuscia, l’Inconsapevole è lì vicino e, disinteressandosi completamente alla caccia:
- Sta mangiando un pacchetto di patatine e bevendo un’aranciata, si sta sventolando con un giornale per il caldo
- Sta chiamando casa con il cellulare, per sapere i risultati del campionato di calcio, facendosi raccontare le azioni più salienti prima che la caccia inizi
- Si è messo nella posizione meno favorevole alla caccia, che tanto “A me basta sentire due canzoni, mettiti tu dove si vede meglio che E’ A TE CHE INTERESSA”.
Poi si spengono le luci, si alza l’urlo delle tribù predatrici, l’Inconsapevole un po’ si spaventa……la caccia inizia…il Mengoni della Tuscia non si ritira e si prepara al confronto con le tribù……….. e l’Inconsapevole per oltre due ore resta fermo, immobile, occhi spalancati, bocca aperta, sudorazione ai massimi.
Il canto del Tusciano è inarrestabile, lo travolge.
L’Inconsapevole è in un turbine di emozioni a cui solo successive sedute di ipnosi potranno dare risposte, rimettere ordine…..
L’Inconsapevole esce dall’area di caccia mutato, rispetto alla condizione in cui è entrato. Non ha più pieno potere delle sue azioni, non riesce a dire….non riesce a fare….non riesce a……..
L’unica cosa che sa, è che 5 giorni dopo, un mese dopo, è su un treno per l’area centrale della Penisola Italica, o è salito su un aereo per la Trinacria, dove si dice che il Tusciano sia stato avvistato.
L’Inconsapevole non sa perché, ma si è munito dell’enciclopedia tuscanica detta Mad Box, e si è comprato un supporto video per studiare le sedute di caccia.
L’Inconsapevole non sapeva, forse ora sa………………..ma è troppo tardi.
4) LA ROCCIA - LA TRIBU’ DEFINITIVA
Esimi colleghi, al termine di questo faticoso studio, menzioniamo il risultato più eccezionale e inaspettato.
Lo abbiamo finalmente trovato! Esiste!
Nella recente caccia al Tusciano nella Landa Piemontese, abbiamo trovato in modo assolutamente fortuito il primo membro della Roccia, la tribù che salverà le altre dalla caccia spasmodica al Mengoni della Tuscia!
La Roccia era vicino a me ed alle altre dottoresse della A.Z.M., e vedendolo non potevo credere che fosse realmente lì!
Come l’ho riconosciuto? Da fattori distintivi inequivocabili.
La Roccia si è posizionato nella migliore posizione di caccia, a tre/quattro metri dal Tusciano. Giubbotto indossato nonostante i 50 gradi dell’area di caccia, accompagnava di sicuro un gruppo Beatrix.
All’inizio pensavo fosse un Inconsapevole, ma la mascella serrata, lo sguardo fisso sul palco, la posizione tenuta per oltre tre ore in mezzo a un’orda di Beatrix urlanti e danzanti e di Sapiens cataloganti, mi hanno fatto sorgere il dubbio che fosse la Roccia! L’unica Tribù totalmente e definitivamente non soggiogata e non soggiogabile dal Tusciano.
Oltre due ore esposto al canto celestiale tuscanico, senza muovere un muscolo. Senza una minima reazione. Nessuna.
E quando il Tusciano ha elevato uno straziante grido di aiuto “……..anche se non respirooooooooooooo….” e la Roccia non ha mosso un muscolo…..….ho capito che era lui!
Ora membri della Sezione biologico-molecolare della A.Z.M. stanno estraendo dalla Roccia la catena del suo rarissimo DNA, da cui sarà creato il primo vaccino sperimentale anti-fascinazione-tuscianica.
Concludo quindi questo studio, con un appello ai membri delle tribù predatrici per offrirsi volontari al vaccino. Una possibilità per liberarsi dalla necessità compulsiva di cacciare il Mengoni della Tuscia è vicina, esiste!
Chi vuole iniziare le vaccinazioni……si faccia avanti quindi senza timore.
Devo ammettere che, per dare l’esempio, avevo pensato di offrirmi anche io come cavia per questa nuova sperimentazione.
Ma poi ci ho ripensato………non possiamo fermare la ricerca sul Mengoni della Tuscia.
O no!?
Vi ringrazio come sempre per l'attenzione,
Dr.ssa Valletta Del Re.
Esimi Colleghi della A.Z.M.,
pubblichiamo il nuovo studio della nostra associazione scientifica, frutto di faticose osservazioni empiriche che hanno portato me ed altri membri della A.Z.M. in territori pericolosi e irti di difficoltà.
Il Tusciano sta infatti percorrendo in maniera sempre più frenetica la penisola italica, è a caccia ma è a sua volta cacciato. Ha paura, ma pure è lui stesso ha seminare sgomento e panico.
E tra questi avvenimenti che si susseguono, abbiamo catalogato ed osservato da vicino (troppo vicino, a volte….) le tribù predatrici che, attraverso tam tam tribali o più avanzati, hanno seguito e scovato il Tusciano nei suoi spostamenti.
Quella che segue è la prima serie delle nostre osservazioni empiriche. Altre ne seguiranno, altri tasselli saranno aggiunti, e invito anche a voi colleghi a farlo, non appena in possesso di nuovo risultati!
1) LE BEATRIX BIMBAE MINCHIONES – LA TRIBU’ GADGETTATA
Le Beatrix Bimbae Minchines (nel seguito le chiameremo Beatrix) sono state studiate fin dall’inizio dalla A.Z.M., data la loro persistente e spesso scoordinata caccia al Tusciano.
Anche la tribù Beatrix ha subito una muta, durante il periodo letargico del Tusciano:
• se al Tusciano è cresciuto il pelo, alle Beatrix sono cadute le orecchie da coniglio (a parte rarissimi esemplari…che non hanno ancora avuto lo sviluppo come il resto della tribù)
• se il Tusciano indossa la membrana protettiva, le Beatrix indossano maglie di varie misure e larghezze, che attestano la loro partecipazione alle sedute di caccia
• se il Tusciano avrebbe voluto essere nato ai tempi del grande rito propiziatorio di Woodstock, le Beatrix da parte loro si vantano di aver partecipato alla danza tribale detta Flash Mob, di cui vantano le gesta
Durante le battute di caccia il rito propiziatorio della tribù Beatrix è quello di incidersi dolorosissimi tatuaggi sulle mani, numerandosi come una sorta di gregge senza pastore….quale rito per propiziare la cattura dell’unico leader cui aspirano: il Mengoni della Tuscia.
Le Beatrix seguono una sorta di filosofia che ne amplifica i conflitti interni: sono certe che catturare l’immagine fotografica del Tusciano contribuisca ad imprigionarne lo spirito. Ed inoltre che se l’immagine include anche la loro effige…il Tusciano alla 50esima caccia cadrà loro vittima e resterà soggiogato. I gruppi rivali interni alla tribù sono soliti quindi esibire come trofei gli album fotografici che ritraggono il Tusciano, nelle sue peggiori pose di terrore.
Uno degli scopi dell’osservazione empirica era provare l’evoluzione delle Beatrix.
A parte la caduta delle orecchie da coniglio, possiamo confermare che per le Beatrix due anni sono come un soffio che passa…
E quindi questa tribù è rimasta per lo più ancorata ai primitivi riti, come posso confermare dall’osservazione della loro caccia al Tusciano nella piana Torinese. Il grido “SEI BELLISSIMO” che si è elevato minaccioso dalla tribù delle Beatrix mentre il Tusciano supplicava struggente “Non ci sei non ci sei più…non ci sei non ci sei più…….” prova alla scienza che ancora molte lune e molti soli dovranno calare e sorgere prima che la tribù delle Beatrix possa avanzare a livelli superiori di caccia e godimento del Tusciano.
Il tempo saprà dirci, quindi, in quale direzione evolverà questa tribù ….
2) LE MENGONELLE SAPIENS - LA TRIBU’ CATALOGATRICE
La tribù delle Mengonelle Sapiens si presenta come un gruppo coordinato e che al suo interno riconosce dei leader carismatici detti Cosmoflegic Admin, che hanno il compito di rendere più fruttuosa l’azione di tutta la tribù.
L’apertura della caccia della Tribù Mengonella si apre con un rito cruento, che poco si addice in realtà alla loro natura Sapiens: il sacrifico propiziatorio di un coniglietto bianco dell’Umbria centrale, da parte di uno dei Cosmoflegic Admin.
Ma a parte questo retaggio primitivo e sanguinolento, la Tribù Mengonella cerca sempre di muoversi nelle aree di caccia con discrezione e massima cautela.
Le Mengonelle Sapiens raggiungono da tutta la penisola italica la zona di avvistamento del Tusciano, si spostano rapidissime e silenziose, spesso nemmeno i membri dei loro gruppi familiari di origine sanno nulla della loro appartenenza alla Tribù Mengonella.
Le Mengonelle Sapiens si riconoscono con nomi in codice, si mimetizzano tra le Beatrix e gli altri predatori, da sole o a gruppetti di 2-3 esemplari. Vedendole tra le specie predatrici, un occhio distratto le scambierebbe per cugine, sorelle, madri delle Beatrix, presenti alla caccia solo per motivi di supervisione esterna.
Ma ecco che quando due gruppi di Mengonelle Sapiens si scambiano nella folla i codici di riconoscimento…..è uno scoppio di grida e di esultanza! E inizia il rituale tipico della tribù: l’esibizione dei loro avanzatissimi strumenti di caccia, che per le Sapiens sono oggetti fotografici audio video di terza quarta…e pure quinta generazione, che rappresentano il vanto di questa tribù catalogatrice.
Le Mengonelle mirano infatti a riportare a casa dalle battute di caccia quante più immagini e suoni del Tusciano possibili, nella massima definzione consentita dalla tecnica moderna, ma non allo scopo di imprigionare lo spirito del Tusciano ..ma per elevare il godimento del proprio!
Questa tribù è uscita dalla prima fase letargica ancora più organizzata ed agguerrita, rispetto alle precedenti cacce. Abbiamo addirittura catalogato oltre 35 esemplari di Mengonelle Sapiens nella Landa Padana di caccia al Tusciano. I reperti che le catalogatrici hanno ottenuto rappresentano una fonte inestimabile per tramandare le gesta del Mengoni della Tuscia alle future generazioni. E per la stessa accademia della A.Z.M.
Ma tutto questo non potrebbe accadere se le Mengonelle di Sapiens non riuscissero a trovare nelle aree di caccia degli alloggi e delle zone di ristoro necessari alla sopravvivenza della tribù.
Dobbiamo quindi citare in questo studio la Pensione Zoe nella piana piemontese, gestita da un membro della stessa Tribù, o l’alloggio offerto alla tribù quasi al completo da Fernando, proprietario della Locanda Dell’Ossobuco nella Landa Padana, che aveva così risollevato la sua attività da mesi di crisi economica…
Di quest’uomo si deve dire che l’occupazione rumorosa delle Mengonelle Sapiens ha provocato uno shock talmente forte da spingerlo a chiudere la locanda e ritirarsi nella riviera Sanremese, l’unica in cui era certo che il Tusciano non si sarebbe mai spinto. Speriamo che Fernando non venga a sapere che forse forse…tra qualche mese…tutte le tribù si riverseranno proprio lì……………..a caccia……….di nuovo…………
3) GLI INCONSAPEVOLI - LA TRIBU’ CHE NON C’ERA
Questa è una tribù-non tribù. Ma non potevamo non nominarla, in quanto le osservazioni sul campo hanno provato che gli Inconsapevoli sono sempre più numerosi, e forse un giorno formeranno una nuova tribù o una frangia estrema di quelle già esistenti.
Gli Inconsapevoli non sanno nulla o quasi del Mengoni della Tuscia. Ne hanno udito distrattamente il canto celestiale, ne riconoscono il faccino ma su di loro non ha avuto quella fascinazione che invece avvince le tribù predatrici.
Ma….c’è un MA. L’Inconsapevole appartiene ad un gruppo familiare di un membro delle tribù Beatrix o delle Mengonelle Sapiens. E all’avvio delle battute di caccia, per problemi di migrazione e di organizzazione del gruppo familiare, l’Inconsapevole si è offerto di partecipare alla caccia, per accompagnare la Beatrix o per svolgere funzioni logistiche e di supporto degli strumenti catalogatori delle Mengonelle Sapiens.
L’Inconsapevole arriva quindi nell’area di caccia, a volte irritato dal lungo viaggio per raggiungerla, o incuriosito e divertito per le strane dinamiche delle tribù che sino ad ora non conosceva.
Lo studioso della A.Z.M. riconosce subito un/una Inconsapevole nella zona di caccia al Tusciano.
Perché mentre le tribù ansiosamente annusano l’aria alla ricerca di tracce del Mengoni della Tuscia, l’Inconsapevole è lì vicino e, disinteressandosi completamente alla caccia:
- Sta mangiando un pacchetto di patatine e bevendo un’aranciata, si sta sventolando con un giornale per il caldo
- Sta chiamando casa con il cellulare, per sapere i risultati del campionato di calcio, facendosi raccontare le azioni più salienti prima che la caccia inizi
- Si è messo nella posizione meno favorevole alla caccia, che tanto “A me basta sentire due canzoni, mettiti tu dove si vede meglio che E’ A TE CHE INTERESSA”.
Poi si spengono le luci, si alza l’urlo delle tribù predatrici, l’Inconsapevole un po’ si spaventa……la caccia inizia…il Mengoni della Tuscia non si ritira e si prepara al confronto con le tribù……….. e l’Inconsapevole per oltre due ore resta fermo, immobile, occhi spalancati, bocca aperta, sudorazione ai massimi.
Il canto del Tusciano è inarrestabile, lo travolge.
L’Inconsapevole è in un turbine di emozioni a cui solo successive sedute di ipnosi potranno dare risposte, rimettere ordine…..
L’Inconsapevole esce dall’area di caccia mutato, rispetto alla condizione in cui è entrato. Non ha più pieno potere delle sue azioni, non riesce a dire….non riesce a fare….non riesce a……..
L’unica cosa che sa, è che 5 giorni dopo, un mese dopo, è su un treno per l’area centrale della Penisola Italica, o è salito su un aereo per la Trinacria, dove si dice che il Tusciano sia stato avvistato.
L’Inconsapevole non sa perché, ma si è munito dell’enciclopedia tuscanica detta Mad Box, e si è comprato un supporto video per studiare le sedute di caccia.
L’Inconsapevole non sapeva, forse ora sa………………..ma è troppo tardi.
4) LA ROCCIA - LA TRIBU’ DEFINITIVA
Esimi colleghi, al termine di questo faticoso studio, menzioniamo il risultato più eccezionale e inaspettato.
Lo abbiamo finalmente trovato! Esiste!
Nella recente caccia al Tusciano nella Landa Piemontese, abbiamo trovato in modo assolutamente fortuito il primo membro della Roccia, la tribù che salverà le altre dalla caccia spasmodica al Mengoni della Tuscia!
La Roccia era vicino a me ed alle altre dottoresse della A.Z.M., e vedendolo non potevo credere che fosse realmente lì!
Come l’ho riconosciuto? Da fattori distintivi inequivocabili.
La Roccia si è posizionato nella migliore posizione di caccia, a tre/quattro metri dal Tusciano. Giubbotto indossato nonostante i 50 gradi dell’area di caccia, accompagnava di sicuro un gruppo Beatrix.
All’inizio pensavo fosse un Inconsapevole, ma la mascella serrata, lo sguardo fisso sul palco, la posizione tenuta per oltre tre ore in mezzo a un’orda di Beatrix urlanti e danzanti e di Sapiens cataloganti, mi hanno fatto sorgere il dubbio che fosse la Roccia! L’unica Tribù totalmente e definitivamente non soggiogata e non soggiogabile dal Tusciano.
Oltre due ore esposto al canto celestiale tuscanico, senza muovere un muscolo. Senza una minima reazione. Nessuna.
E quando il Tusciano ha elevato uno straziante grido di aiuto “……..anche se non respirooooooooooooo….” e la Roccia non ha mosso un muscolo…..….ho capito che era lui!
Ora membri della Sezione biologico-molecolare della A.Z.M. stanno estraendo dalla Roccia la catena del suo rarissimo DNA, da cui sarà creato il primo vaccino sperimentale anti-fascinazione-tuscianica.
Concludo quindi questo studio, con un appello ai membri delle tribù predatrici per offrirsi volontari al vaccino. Una possibilità per liberarsi dalla necessità compulsiva di cacciare il Mengoni della Tuscia è vicina, esiste!
Chi vuole iniziare le vaccinazioni……si faccia avanti quindi senza timore.
Devo ammettere che, per dare l’esempio, avevo pensato di offrirmi anche io come cavia per questa nuova sperimentazione.
Ma poi ci ho ripensato………non possiamo fermare la ricerca sul Mengoni della Tuscia.
O no!?
Vi ringrazio come sempre per l'attenzione,
Dr.ssa Valletta Del Re.
vallettadelre- mengonella
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LE TRIBU’ PREDATRICI DEL MENGONI DELLA TUSCIA :: Commenti
Re: LE TRIBU’ PREDATRICI DEL MENGONI DELLA TUSCIA
Valletta tu sei... sei... sei... Cosmoflegicamente fantastica!!! Mi sto ammazzando dal ridere...
alle Beatrix sono cadute le orecchie da coniglio
il sacrifico propiziatorio di un coniglietto bianco dell’Umbria centrale, da parte di uno dei Cosmoflegic Admin.
alloggio offerto alla tribù quasi al completo da Fernando, proprietario della Locanda Dell’Ossobuco nella Landa Padana
L’Inconsapevole non sapeva, forse ora sa………………..ma è troppo tardi.
Chi vuole iniziare le vaccinazioni……si faccia avanti quindi senza timore. ADORO QUESTA NOSTRA MALATTIA
alle Beatrix sono cadute le orecchie da coniglio
il sacrifico propiziatorio di un coniglietto bianco dell’Umbria centrale, da parte di uno dei Cosmoflegic Admin.
alloggio offerto alla tribù quasi al completo da Fernando, proprietario della Locanda Dell’Ossobuco nella Landa Padana
L’Inconsapevole non sapeva, forse ora sa………………..ma è troppo tardi.
Chi vuole iniziare le vaccinazioni……si faccia avanti quindi senza timore. ADORO QUESTA NOSTRA MALATTIA
VALLETTAAAAAAAAA!!!!!!
HAI FATTO UN CAPOLAVOROOOOOOOOOO!!!!!
(Mi ricompongo )
Dottoressa Valletta, la sua catalogazione è quanto mai precisa e dettagliata. Ogni studio sul Mengoni della Tuscia trova qui le sue conclusioni, per cui l'utilizzo del vaccino sarebbe a questo punto auspicabile. Ma visto che si presenteranno indubbiamente in tanti, e dalle tribù più disparate, io cedo volentieri il mio posto
HAI FATTO UN CAPOLAVOROOOOOOOOOO!!!!!
(Mi ricompongo )
Dottoressa Valletta, la sua catalogazione è quanto mai precisa e dettagliata. Ogni studio sul Mengoni della Tuscia trova qui le sue conclusioni, per cui l'utilizzo del vaccino sarebbe a questo punto auspicabile. Ma visto che si presenteranno indubbiamente in tanti, e dalle tribù più disparate, io cedo volentieri il mio posto
Valletta, sei bravissima
incredibile ma è così: non un movimento, ma fermo, immobile per tutto il tempovallettadelre ha scritto:
La Roccia si è posizionato nella migliore posizione di caccia, a tre/quattro metri dal Tusciano. Giubbotto indossato nonostante i 50 gradi dell’area di caccia, accompagnava di sicuro un gruppo Beatrix.
…
Oltre due ore esposto al canto celestiale tuscanico, senza muovere un muscolo. Senza una minima reazione. Nessuna.
- Spoiler:
- la pensione Zoe
Valletta
Le Mengonelle sapiens so' er mejo
Comunque sappi che io ho trovato esemplari della tribù ROCCIA anche ai concerti dei Subsonica il che è tutto dire, considerando il genere di musica che fanno
Le Mengonelle sapiens so' er mejo
Comunque sappi che io ho trovato esemplari della tribù ROCCIA anche ai concerti dei Subsonica il che è tutto dire, considerando il genere di musica che fanno
Zoe ha scritto: Valletta, sei bravissimaincredibile ma è così: non un movimento, ma fermo, immobile per tutto il tempovallettadelre ha scritto:
La Roccia si è posizionato nella migliore posizione di caccia, a tre/quattro metri dal Tusciano. Giubbotto indossato nonostante i 50 gradi dell’area di caccia, accompagnava di sicuro un gruppo Beatrix.
…
Oltre due ore esposto al canto celestiale tuscanico, senza muovere un muscolo. Senza una minima reazione. Nessuna.
- Spoiler:
la pensione Zoe
Zoe fortuna che c'eravate anche voi e potete confermare che La Roccia esiste....alla speravo che qualcuno gli pestasse un piede saltando, almeno avremmo capito che era reale! sembrava una statua....!
Dott.ssa Valletta, che faticaccia tremenda dover seguire l' evoluzione del Tusciano
L' impegno che Lei ha preso La obbliga a continuare nelle sue estenuanti osservazioni e a seguire , sempre più da vicino, i mutamenti di questa singolare specie e delle strane creature che lo circondano.
Si faccia forza, le siamo tutti vicini in questi suo immane sforzo
L' impegno che Lei ha preso La obbliga a continuare nelle sue estenuanti osservazioni e a seguire , sempre più da vicino, i mutamenti di questa singolare specie e delle strane creature che lo circondano.
Si faccia forza, le siamo tutti vicini in questi suo immane sforzo
Illustre Dottoressa Valletta, esemplare di Mengonella sapiens a rapporto.
Con enorme senso di responsabilità nei confronti della razza umana, accetto il sacrificio e mi offro volontaria per sperimentare il vaccino ed espormi al Mengoni della Tuscia fra 13 giorni esatti, per lasciare il tempo al siero di garantirmi l'immunità. Le giuro che, sprezzante del pericolo, farò di tutto per avvicinarmi più possibile al soggetto e testare il grado di resistenza del vaccino.
PS: grazie di esistere
- Spoiler:
Illustre Dottoressa Valletta,mi complimento con lei per la meritatissima nomination al premio ARISA.Il Suo costante lavoro di ricerca ha svelato l'esistenza di tribù finora sconosciute e approfondito la conoscenza di quelle già portate alla luce dai Suoi studi precedenti.Osservazioni dirette mi fanno pensare che la tribù degli inconsapevoli sia formata da varie sottotribù...prima o poi verranno tutte inglobate nella tribù delle Mengonelle Sapiens:la normale evoluzione,pur con tempistiche diverse non ancora prevedibili,non può che condurre a tale risultato !
Vivissime congratulazioni per la creazione del vaccino anti- fascinazione -tuscianica . Allo scopo di verificarne l'effettiva capacità e gli eventuali effetti collaterali mi permetto di suggerirne l'impiego su qualche membro della tribù Beatrix,ricorrendo se necessario all'inoculazione coatta.In presenza di un auspicabile riscontro positivo,si potrebbe valutare la possibilità di una vaccinazione di massa:ne gioverebbe l'umanità tutta e soprattutto la tribù delle Mengonelle Sapiens,prossimamente impegnate in una lunga serie di osservazioni che verrebbero portate a termine con maggiore soddisfazione e migliori risultati in presenza (o meglio in assenza ) di Beatrix ormai immuni
Vivissime congratulazioni per la creazione del vaccino anti- fascinazione -tuscianica . Allo scopo di verificarne l'effettiva capacità e gli eventuali effetti collaterali mi permetto di suggerirne l'impiego su qualche membro della tribù Beatrix,ricorrendo se necessario all'inoculazione coatta.In presenza di un auspicabile riscontro positivo,si potrebbe valutare la possibilità di una vaccinazione di massa:ne gioverebbe l'umanità tutta e soprattutto la tribù delle Mengonelle Sapiens,prossimamente impegnate in una lunga serie di osservazioni che verrebbero portate a termine con maggiore soddisfazione e migliori risultati in presenza (o meglio in assenza ) di Beatrix ormai immuni
Io non voglio essere vaccinata. Voglio diventare infettiva. Voglio essere un'untrice di questo morbo.
Dott.ssa Valletta, si ricordi che ci siamo poste il problema dell'assenza di calabrones nei dintorni del Tusciano...
Dott.ssa Valletta, si ricordi che ci siamo poste il problema dell'assenza di calabrones nei dintorni del Tusciano...
L'unico morbo che infetta attraverso il canale uditivo,la penetrazione nell'organismo in via combinata orecchie più occhi genera superinfezione,impossibile da debellareEffeCi ha scritto: Voglio essere un'untrice di questo morbo.
camila ha scritto:L'unico morbo che infetta attraverso il canale uditivo,la penetrazione nell'organismo in via combinata orecchie più occhi genera superinfezione,impossibile da debellareEffeCi ha scritto: Voglio essere un'untrice di questo morbo.
Camila, non ti dico che cosa avevo letto dopo la parola "penetrazione".... Poi ho visto meglio e ho letto quella giusta.... Diciamo che ci avevo tolto una consonante e una vocale, presa dall'impeto....
EffeCi ha scritto:camila ha scritto:L'unico morbo che infetta attraverso il canale uditivo,la penetrazione nell'organismo in via combinata orecchie più occhi genera superinfezione,impossibile da debellareEffeCi ha scritto: Voglio essere un'untrice di questo morbo.
Camila, non ti dico che cosa avevo letto dopo la parola "penetrazione".... Poi ho visto meglio e ho letto quella giusta.... Diciamo che ci avevo tolto una consonante e una vocale, presa dall'impeto....
Effe
signori, colleghi....ricordiamo che la AZM è mossa unicamente dal desiderio di ampliare la conoscenza degli ORGANISMI VIVENTI.
per cui chi continua a confondere vocali e consonanti. ...soprattutto in quanto ho appena ribadito.... sarà sottoposto in maniera coattiva al vaccino anti-tusciano.
- Spoiler:
- siete tremende....!!!
Ma trattasi di organismo assai vivente e vivace in effetti. La membrana protettiva ha subito anche una lacerazione, in una recente pubblica apparizione del Tusciano e questa esuberanza non passa inosservata ad una attenta osservazione. Forse potrebbe trattarsi di una muta postletargica (muta = il cambiamento del tegumento o delle appendici tegumentarie - pelli, penne - in molti gruppi animali).
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