Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

Oggi ho letto questo...

+14
camila
mafalda
Arzach
vallettadelre
Kaiser
Alux
nerina
Delilah
Tyn@67
Aeris
eripola
DarkLullaby
Zoe
duful
18 partecipanti

Pagina 38 di 40 Precedente  1 ... 20 ... 37, 38, 39, 40  Successivo

Andare in basso

Oggi ho letto questo... - Pagina 38 Empty Re: Oggi ho letto questo...

Messaggio Da Ospite Ven 17 Dic 2010, 23:44

ubik ha scritto:
anna ha scritto: Oggi ho letto questo... - Pagina 38 948749 non si possono citare le frasi famose del premier?
è una vergogna Oggi ho letto questo... - Pagina 38 948749

spia che le abbia dette

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Oggi ho letto questo... - Pagina 38 Empty Re: Oggi ho letto questo...

Messaggio Da Ospite Ven 17 Dic 2010, 23:51

e che non si possano citare Oggi ho letto questo... - Pagina 38 948749

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Oggi ho letto questo... - Pagina 38 Empty Re: Oggi ho letto questo...

Messaggio Da Ospite Sab 18 Dic 2010, 12:41

“Bridges to Italy”, il ponte tecnologico tra gli Stati Uniti e il Sud Italia
L'iniziativa nasce per creare un contatto tra la capacità imprenditoriale statunitense e le energie dei nostri giovani. E' aperto un bando per progetti su information technology, bio e nanotecologie, energie rinnovabili

Sapessi quanto è difficile fare l’imprenditore a Rende, in Calabria. Alessandro Senato, 34 anni, ci prova, anche se confessa di avere sempre “le valigie pronte”. Ma per il momento resta in Italia, pur con tutte le difficoltà di un ambiente non favorevole all’innovazione e all’imprenditoria.

Alessandro studia ingegneria a Cosenza, ma la sua curiosità e creatività lo spingono presto a non accontentarsi di “vivere di rendita”, con le nozioni acquisite negli anni universitari. Per questo si inventa Dynematica, che rappresenta la sua strada verso il mondo dell’innovazione tecnologica. Alessandro e suo fratello Roberto mettono insieme esperti di informatica, grafica 3D e didattica della fisica, per lavorare a un progetto ambizioso: rendere più chiaro l’insegnamento delle scienze. “Il moto di un proiettile, per esempio, uno dei concetti chiave della meccanica classica. Di solito l’insegnante lo spiega mostrando il doppio moto, la parabola del proiettile stesso e la forza di gravità. Noi non facciamo altro che dare al docente uno strumento per visualizzare il fenomeno in 3D con l’interattività propria di un videogioco”. Ovvero attraverso un software, Tomo 3 D, il principale risultato del lavoro portato avanti da Dynematica.

Il progetto guidato da Alessandro è uno di quelli selezionati da Bridges to Italy, associazione che mira a costruire “un ponte tecnologico” tra gli Stati Uniti e l’Italia. Basata nella California culla dell’high tech e fondata da Bianca Dellepiane, l’associazione ha gli occhi rivolti al Sud Italia, e promette di non arrendersi alla costante perdita di talenti, spesso giovani, preparati, che espatriano portando il loro know how in giro per il mondo senza poi riportarlo indietro.

Per questo l’associazione lancia “Cervelli in movimento”, un tentativo di mettere in contatto gli Usa con la loro capacità imprenditoriale e l’Italia con le sue energie, che molto spesso non vengono valorizzate a dovere. Lo ha annunciato dalla California, l’ha poi rilanciato in ottobre proprio dalla sede di Rende, in provincia di Cosenza, in uno dei tanti territori di emigrazione storica ed oggi di fuga dei talenti. E lo diffonde attraverso il web sul sito www.bridgestoitaly.org, dove si può scaricare il bando di concorso per partecipare all’iniziativa, che chiude i battenti il 20 dicembre, e a cui possono partecipare i giovani residenti in tutte le regioni del Sud, dall’Abruzzo alla Sardegna. Requisito principale è quello di presentare le loro idee innovative, come potrebbero essere i brevetti in settori quali l’information technology, le bio e nanotecologie, e le energie rinnovabili.

“Quello che manca, continua Alessandro, è la formazione a essere imprenditori. I talenti ci sono, ma a volte manca l’idea di come proporsi al mercato”. E infatti Cervelli in movimento offre a questi ragazzi il necessario. Da un lato presentando start-up italiane come può essere Dynematica agli investitori statunitensi in modo da per offrire gli strumenti per una formazione dal punto di vista commerciale e finanziario (reperire i fondi necessari, o riuscire a valorizzare sul mercato le proprie idee). E poi istituendo un premio, da cui nei prossimi mesi emergerà il progetto che più merita di essere portato avanti.

C’è da augurarsi che questa sinergia transatlantica funzioni. E che Alessandro possa fare le valigie, sì, ma per poi tornare un giorno nella sua Rende. La strada è tutta in salita, e la speranza è che Cervelli in movimento non resti solo una goccia nel mare.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/12/18/bridges-to-italy-il-ponte-tecnologico-tra-gli-stati-uniti-e-il-sud-italia/82622/

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Oggi ho letto questo... - Pagina 38 Empty Re: Oggi ho letto questo...

Messaggio Da Ospite Sab 18 Dic 2010, 18:40

Quando mancano le parole

Molti sono rimasti colpiti da quel che è accaduto ad Annozero, al netto delle scalmane del cosiddetto ministro Ignazio La Rissa. Colpiti dal reportage di Ruotolo sugli scontri del 14 dicembre, dove migliaia di studenti solidarizzavano con i pochi violenti. Colpiti dall’atteggiamento dei politici, che pretendevano dagli studenti un’abiura della violenza come precondizione per discutere con loro. Colpiti dall’atteggiamento degli studenti, che non prendevano affatto le distanze, anzi rilanciavano: “Sono due anni che protestiamo pacificamente contro la legge e i tagli della Gelmini e il sottostante progetto di precarizzazione sociale, ma nessuno ci ha ascoltati, nessuno ha parlato con noi. Vi accorgete di noi solo ora che abbiamo abbandonato le buone maniere” .

In una situazione così bloccata, di incomunicabilità totale, cercavo le parole per dire qualcosa, e non mi venivano. Le ha trovate Santoro: “Se chiediamo agli studenti una risposta sulla violenza, dobbiamo prepararci ad accettare qualsiasi risposta, anche quelle che non ci piacciono e non condividiamo”. Altrimenti, se non c’è un luogo in cui si possano esprimere anche le idee più estreme e meno condivisibili, chi le ha in gola si rassegnerà all’idea malsana di incappucciarsi e unirsi, la prossima volta, ai violenti che finora si è limitato ad applaudire o a non condannare.

Certo, sarebbe stato più consolatorio per tutti se i tre studenti ospiti di Annozero avessero accreditato la tesi delle poche mele marce, delle minoranze facinorose infiltrate (magari dai servizi deviati) fra 100mila pacifici manifestanti, pescando fra i luoghi comuni che ricorrono in questi casi: “Pochi imbecilli e delinquenti non devono infangare il buon nome degli studenti”. Non l’hanno detto. Perché non lo pensano e perché non è così. Anzi, han fatto notare che le violenze di martedì non hanno affatto alienato simpatie e consensi al “movimento”, anzi ne hanno ingrossato vieppiù le file: “All’assemblea di martedì sera alla Sapienza c’era molta più gente delle altre volte”. Anche questo è un fatto e chi fa informazione deve anzitutto raccontarlo per quello che è, prima di commentarlo.

In questa constatazione, La Russa ha visto addirittura un’apologia di reato e un insulto alle forze dell’ordine e ha chiesto di togliere il microfono agli studenti. Mirabile sintesi dell’atteggiamento del governo. Che non giustifica la violenza, ma aiuta a spiegarla. C’è un luogo in cui questi giovani, che un po’ pomposamente si definiscono “un’intera generazione”, possono parlare e trovare qualcuno che li ascolti? No, non c’è. Raggiungerli sui tetti in extremis per raccattare qualche voto è solo un’offesa, l’ultima. Lanciare appelli paternalistici a “isolare i pochi imbecilli che rovinano la protesta pacifica”, con un linguaggio da colonnelli in pensione, non funziona, non attacca. Ammonire contro il ritorno degli anni di piombo, peggio che mai.

Questi ragazzi rivendicano una specificità e una novità che in parte sono infondate (“diversamente dagli anni ‘70, a noi non ci rappresenta nessuno”: ma anche trent’anni fa era così, anche se un ministro dell’Interno che chiede la galera per i giovani accusati di resistenza a pubblico ufficiale avendo una condanna definitiva per resistenza a pubblico ufficiale, è una novità assoluta). Ma in parte sono reali: è vero che “questa generazione è senza speranze” dunque non ha nulla da perdere, condannata in partenza a scegliere fra precariato selvaggio e disoccupazione, fra disagio alienante ed espatrio, fra rabbia interiore e violenza esteriore.

Fermo restando che è sempre giusto farlo, condannare la violenza non basta più. Occorrono parole nuove e luoghi non comuni per comunicare, al di là della retorica e delle frasi fatte. Da oggi, con l’intervista a Barbara Spinelli e il forum aperto sul nostro sito, proviamo umilmente a cercarli insieme.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/12/18/molti-sono-rimasti-colpiti-da-quel-che-e/82616/

Per discuterne:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/12/17/ascoltare-le-ragioni-di-chi-protesta-con-violenza-di-la-tua/82471/

Il Fatto Quotidiano, 18 dicembre 2010

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Oggi ho letto questo... - Pagina 38 Empty Re: Oggi ho letto questo...

Messaggio Da Ospite Dom 19 Dic 2010, 15:18

http://www.repubblica.it/cronaca/2010/12/19/news/studenti_daspo-10378186/

Gli studenti: "Non siamo ultras
col Daspo violate i nostri diritti"
Rabbia per la stretta del governo. Ma i ragazzi avvertono: "Niente violenza, vi sorprenderemo. Hanno paura della protesta"


di CORRADO ZUNINO
ROMA - È il governo ad alzare le barricate, questa volta. E loro, quelli del movimento studentesco, questa volta eviteranno lo scontro: "Li sorprenderemo". L'esecutivo si appresta a battezzare il Daspo per gli studenti che restano impigliati nei fermi della celere: universitari come gli ultras. E il ministro Roberto Maroni per martedì prossimo prospetta la fortificazione dell'area della "zona rossa" attorno ai palazzi della politica. Martedì, infatti, torna al Senato per la sua approvazione definitiva la riforma dell'Università: mercoledì dovrebbe essere licenziata grazie alla blindatura del governo sugli emendamenti e con i voti favorevoli dei finiani. Per due giorni e per la terza volta in poche settimane il centro storico di Roma sarà interdetto agli studenti in corteo con i blindati messi di traverso alle strade d'accesso.

"Ogni atto del governo, ogni successivo inasprimento dell'ordine pubblico, dimostrano che hanno paura della nostra protesta", dice Francesco Brancaccio, dottorando in Scienze politiche alla Sapienza di Roma. "Una zona rossa sempre più blindata offende l'idea di una Roma città aperta, idea che dovrebbe essere di tutte le forze politiche. Il Daspo è una limitazione della libertà di manifestare e per noi è incostituzionale. Ridurre un fenomeno politico e sociale a un problema di ordine pubblico è la peggiore delle risposte possibili". Quindi, manifesterete o no? "Siamo un movimento intelligente, che sa spiazzare. Da domani torniamo a discutere nelle facoltà, ma è già chiaro a tutti: ci mobiliteremo e la polizia non ci troverà dove ci sta aspettando. Non cadremo nelle trappole che vogliono tenderci". Gli ultimi due "mob" dell'anno saranno quindi a sorpresa e terranno conto del fatto che molti universitari stanno già lasciando le facoltà per i rientri natalizi.
All'Università orientale di Napoli domani ci sarà un incontro con gli studenti di Londra e Atene per sottolineare come l'allargamento in tutta Europa di moti violenti sia il segnale di "una crisi sociale a cui i governi voltano le spalle".

Giovanni Pagano, Scienze politiche a Napoli: "Il diritto a manifestare non è paragonabile a una partita e gli studenti, dopo la giornata del 14 con tutti i suoi problemi, sono più motivati di prima. Piazza del Popolo ci ha cambiati, ma non ci ha frenato". A Napoli sono ripartite le occupazioni delle scuole superiori e mercoledì è previsto un corteo cittadino. "C'è voglia di tornare in piazza, non c'è l'ansia. Lo faremo in modo ironico". Alla Sapienza romana domani ci saranno riunioni nelle singole facoltà, e poi dell'intero ateneo, per preparare il martedì della protesta. Luca Cafagna, Scienze politiche: "Viviamo questi nuovi provvedimenti come una provocazione, una richiesta di scontro frontale, e non ci scontreremo. Continuare ad evocare lo spettro della violenza degli Anni Settanta è un ottimo modo per non capire che gli studenti hanno grossi problemi oggi. Noi non facciamo ideologia, il governo sì".

L'opposizione alla "Gelmini" avrà tempi lunghi e il movimento si prepara a una fase di interdizione sostanziale nei confronti del decreto nel momento in cui diventerà legge. "È un provvedimento tecnicamente difficile, con una pletora di decreti attuativi che impegneranno nel tempo il governo e i tecnici del ministero. Noi daremo battaglia su ogni punto". Dalla scuola secondaria arriva l'esempio delle difficoltà concrete che le riforme Gelmini stanno incontrando. I sindacati segnalano che a Torino ottanta scuole fin qui non hanno accettato la sperimentazione che dovrebbe portare alla scelta dei professori da premiare: il "no", in questo caso, è stato dei docenti. "Il campo di battaglia è ampio", assicurano gli universitari. Quelli del Mamiani, liceo di Roma, ieri hanno consegnato occhiali di cartone ai giornalisti, miopi nelle interpretazioni degli scontri di Piazza del Popolo: "In troppi hanno visto black bloc che non c'erano".
(19 dicembre 2010)

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Oggi ho letto questo... - Pagina 38 Empty Re: Oggi ho letto questo...

Messaggio Da Ospite Dom 19 Dic 2010, 19:52

Saviano: ''Dal governo follia autoritaria''
tv.repubblica.it
Lo scrittore commenta la proposta di Gasparri di ricorrere all'arresto preventivo in vista delle proteste previste per la prossima settimana.

il video qui
http://tv.repubblica.it/copertina/saviano-dal-governo-follia-autoritaria/58606?video

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Oggi ho letto questo... - Pagina 38 Empty Re: Oggi ho letto questo...

Messaggio Da Ospite Lun 20 Dic 2010, 19:35

http://www.repubblica.it/cronaca/2010/12/20/news/wikileakes_calipari-10422791/?ref=HRER1-1

Cablo Usa: rapporto su morte Calipari
costruito per evitare altre inchieste
E' quanto si legge in un documento firmato dall'ambasciatore Usa in Italia, Mel Sembler, nel maggio 2005. Il governo Berlusconi voleva "lasciarsi alle spalle la vicenda" e "bloccherà i tentativi delle commissioni parlamentari di aprire indagini". Giuliana Sgrena: "Ora commissione d'inchiesta". Rosa Calipari: "Rapporti con gli Usa messi davanti alla verità"
Nicola Calipari
ROMA - Il rapporto italiano sulla morte di Nicola Calipari in Iraq, almeno nella parte che definiva l'uccisione del funzionario dei servizi da parte di un posto di blocco americano come "non intenzionale", era costruito allo scopo di evitare ulteriori inchieste della magistratura italiana. Lo si legge in un cable siglato dall'ambasciatore Usa a Roma, Mel Sembler, nel maggio 2005, diffuso dal Guardian, media partner di Wikileaks.

Il governo Berlusconi, secondo il documento, voleva "lasciarsi alle spalle" la vicenda, che comunque non avrebbe "danneggiato" i rapporti bilaterali con Washington e non avrebbe nuociuto all'impegno militare italiano in Iraq. Nicola Calipari fu ucciso la notte del 4 marzo 2005. L'agente era in un'auto dei servizi assieme alla giornalista Giuliana Sgrena, appena rilasciata dai suoi rapitori dopo una lunga mediazione. L'auto si dirigeva all'aeroporto di Bagdad quando dal check-point americano partirono alcuni colpi d'arma. Calipari fece scudo col suo corpo per difendere la giornalista e fu ucciso da un proiettile alla testa. Il soldato che sparò fu poi identificato in Mario Lozano, addetto alla mitragliatrice al posto di blocco.

ll cablo è datato 3 maggio 2005, il giorno dopo gli incontri a Palazzo Chigi tra l'ambasciatore Sembler e, tra gli altri, l'allora ministro degli Esteri Gianfranco Fini, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e il capo del Sismi Niccolò Pollari, avvenuti poco prima della diffusione del rapporto italiano sulla morte di Calipari. Alla luce di quei colloqui, l'ambasciatore Sembler scriveva che il governo italiano "bloccherà i tentativi delle commissioni parlamentari di aprire indagini", malgrado vi siano già delle precise richieste delle opposizioni in proposito, sostenendo la tesi del "tragico incidente".

Nel rapporto, spiega il documento dell'ambasciata Usa a Roma, si afferma che "gli investigatori italiani non hanno trovato prove che l'omicidio sia stato intenzionale. Questo punto (del rapporto) è stato "designed specifically" - costruito appositamente - per scoraggiare altre indagini della magistratura, visto che per la legge italiana si possono aprire inchieste sulla morte di cittadini italiani all'estero, ma non in caso di omicidio non intenzionale".

Ma l'ambasciatore Sembler non considera "certo" il successo della strategia adottata dal governo italiano per chiudere così il caso Calipari. Perché, scrive tra parentesi, "i nostri contatti hanno messo in guardia che i magistrati italiani sono famigerati per piegare simili leggi ai loro scopi, quindi resta da verificare se la tattica del governo italiano avrà successo". "Il rapporto - scrive ancora Sembler - è stato scritto avendo i magistrati in mente".

L'ambasciatore americano a questo punto si produce in alcune "raccomandazioni". In particolare, consiglia a tutti i portavoce dell'amministrazione Usa di non soffermarsi a criticare "punto per punto" il rapporto italiano sul caso Calipari per difendere la ricostruzione americana dei fatti, perché si produrrebbero "conseguenze asimmetriche": se è improbabile che le critiche contenute nel rapporto italiano possano danneggiare il governo Usa, se l'esecutivo italiano dovesse apparire "sleale" di fronte alla pubblica opinione, o troppo accondiscendente verso gli Usa nel caso in questione, le conseguenze per il governo Berlusconi e per l'impegno italiano in Iraq "potrebbero essere severe".

Il 5 maggio, il premier Berlusconi sarebbe intervenuto in Parlamento per discutere il rapporto. "Sarebbe meglio - suggerisce Sembler - che il presidente George W. Bush lo chiamasse il giorno prima, in modo che lui possa dire in Parlamento di aver discusso la questione con il presidente". Inoltre, "il Dipartimento di Stato dovrebbe considerare una telefonata del Segretario di Stato (Condolezza Rice) al vicepresidente Fini nei prossimi giorni per confermare che condividiamo il desiderio italiano di lasciarsi alle spalle l'incidente".

Rosa Calipari, moglie del funzionario del Sisde ucciso in Iraq, dice di "non essere stupita" dalle rivelazioni di Wikileaks. "E' la stessa sensazione - spiega la vicepresidente dei deputati del Pd - che ho provato leggendo, mezzora prima che fosse dato alla stampa, quelle pagine del rapporto italiano sulla morte di Nicola in cui si definiva l'uccisione 'non intenzionale'. Sì, il governo italiano voleva lasciarsi alle spalle il caso Calipari e mettere i rapporti bilaterali con l'America davanti alla verità. Naturalmente non so nulla di questo dispaccio inviato da Sembler".

Appreso del cablo diffuso dal Guardian, Giuliana Sgrena chiede al Parlamento italiano di riaprire il caso Calipari attraverso una commissione parlamentare d'inchiesta. "Solo il Parlamento - dice la giornalista all'Ansa - può riaprire il caso e rendere onore alla memoria di un servitore dello Stato". "Sapere che il caso Calipari è stato insabbiato dalle stesse persone che hanno celebrato Nicola come un eroe mi fa venire i brividi - aggiunge la giornalista -. Leggere i nomi di Fini, Letta, Pollari... Era immaginabile che le cose fossero andate più o meno così per la ragion di Stato, ma leggerle nero su bianco mi fa venire i brividi. Non riesco ad accettarlo neanche in nome della ragion di Stato. Non si può sacrificare così un servitore dello Stato, è un colpo terribile".

Sulla stessa linea Emanuele Fiano, responsabile Sicurezza del Pd, che giudica "gravissime" le notizie secondo cui l'ambasciata americana riferiva a Washington che il governo Berlusconi avrebbe bloccato la richiesta delle opposizioni parlamentari di un'inchiesta sull'uccisione di Nicola Calipari. "Pretenderemo che il presidente del Consiglio riferisca al Parlamento" annuncia Fiano, perché "il nostro governo avrebbe omesso di fare fino in fondo il proprio dovere per accertare le cause dell'uccisione di un servitore dello Stato".

Per Ettore Rosato, deputato del Pd e componente del Copasir, "sono notizie agghiaccianti, vogliamo subito chiarimenti in Parlamento. Calipari è stato un servitore dello Stato, uno dei migliori uomini della nostra intelligence. Pensare che il governo Berlusconi abbia impedito di fare luce sulla sua morte è inquietante. Visto che Berlusconi non ha voluto presentarsi al Copasir, dica in Aula davanti al parlamento e al paese cosa è davvero avvenuto".



(20 dicembre 2010)

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Oggi ho letto questo... - Pagina 38 Empty Re: Oggi ho letto questo...

Messaggio Da Ospite Mar 21 Dic 2010, 17:32

Il rettore che promuove (il figlio)

Ecco, in un paese normale non sarebbe potuto accadere. E se fosse accaduto le conseguenze si sarebbero sentite, se non altro sul piano della rispettabilità e del buon nome.

In un paese normale destra e sinistra sarebbero unite nel condannare la piccola, vergognosa trovata inventiva di Luigi Frati, il rettore della Sapienza, che a Roma ha promosso il figlio nei ranghi di professore ordinario nella sua facoltà di Medicina. Una piccola vergognosa e precipitosa accelerazione che serve a dribblare una delle poche norme positive che il parlamento é riuscito a infilare, con un emendamento provvidenziale, nella riforma Gelmini: quello antiparenti. Il povero Giacomo Frati, infatti, in virtù del nuovo vincolo, non sarebbe più potuto salire in cattedra. E allora cosa si inventa il rettore? Un aiutino last minute. Una nuova perla per il professor Frati, che in facoltá ha trovato un posticino anche per la moglie e la figlia, un vero miracolo, visto che nessuna delle due ha la laurea in medicina.

Leggi questa notizia e ti cascano le braccia. E ti viene voglia di dire, agli studenti, di non perdere tempo dietro i guerriglieri urbani. Vadano in facoltà, trovino uno qualsiasi della famiglia, e – in modo assolutamente non violento – si mettano a battere le pentole, come si faceva nell’Argentina dei desaparecidos, quando si scopriva l’identitá di un ex torturatore. Molto più pacifico delle sassaiole. Molto più efficace.


http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/12/21/il-rettore-che-promuove-il-figlio/83089/

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Oggi ho letto questo... - Pagina 38 Empty Re: Oggi ho letto questo...

Messaggio Da Ospite Mar 21 Dic 2010, 22:18

In posta trovi la banca. Alla stazione i centri commerciali. Non puoi ancora spedire un pacco allo sportello bancario, ma è solo questione di tempo. E' il trionfo della universalità. Il politico passa il suo tempo in televisione, ma non in Parlamento, fa l'attore, non le leggi. Chi viene eletto, a tutti gli effetti, è come se fosse assunto dalla RAI. C'è una repulsione crescente verso il proprio mestiere che spinge a fare altro. Il treno in orario per Moretti è meno importante dei supermercati delle Grandi Stazioni. Benetton in teoria fa maglioni, in pratica gestisce autostrade, un'attività di cui non ha alcuna esperienza con la quale incassa però miliardi di euro di pedaggi. Colaninno, ex Telecom, ex Olivetti, ex tutto, va in Vespa e si occupa di Alitalia non sapendo una cippa di trasporto aereo. E' l'apoteosi dell'incompetenza.
Le escort diventano ministre, i giudici fanno i deputati e molti deputati vorrebbero fare i giudici, il governo emana le leggi al posto di governare e l'opposizione, oltre a opporsi, trova il tempo di collaborare. L'oncologo Veronesi si improvvisa esperto nucleare. Fare altro serve a combattere la noia del proprio mestiere. Meglio dilettante ogni giorno, che professionista per tutta la vita. Solo chi affronta la sua attività con lo spirito del dilettante puro può svolgerla senza distrazioni, con la leggerezza dell'improvvisazione, Bertolaso delle catastrofi ad esempio, o Gasparri quando era ministro inconsapevole delle Telecomunicazioni.
Fare altro non significa, come è ovvio, rinunciare allo stipendio per il quale si è pagati per fare qualcos'altro. Anzi. L'"altrismo" non va confuso con l'altruismo, pur avendone l'assonanza. Se il delitto non paga, esattamente come Tremorti, fare il sindaco e il senatore, l'attore di teatro e il deputato, l'avvocato e il parlamentare paga doppio e anche triplo. L'altrismo sviluppa sinergie impensabili insieme ai portafogli. L'importante è partecipare (all'incasso). Trovare un ministro che fa il ministro, un eurodeputato che fa l'eurodeputato, una puttana che fa la puttana è un'impresa disperata. C'è pure chi si improvvisa leader mentre è presidente della Camera e chi partecipa alla stesura delle leggi come presidente della Repubblica.
L'attività del vicino è sempre più verde. Babbo Natale farà anche la Befana e i Re Magi insieme a San Giuseppe. Il trasformismo, vecchia malattia del Paese, che colpisce inesorabilmente gli italiani, da Giolitti a Scilipoti (con rispetto parlando) si è trasformato nella schizofrenia sociale, Ognuno è anche altro. L'importante, come sempre, è non lavorare e soprattutto, non prendersi le proprie responsabilità.

blog di beppe grillo

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Oggi ho letto questo... - Pagina 38 Empty Re: Oggi ho letto questo...

Messaggio Da Ospite Mar 21 Dic 2010, 22:27

grazie ubik,bell'articolo. occhioni

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Oggi ho letto questo... - Pagina 38 Empty Re: Oggi ho letto questo...

Messaggio Da Kaiser Mer 22 Dic 2010, 09:55

Ddl Gelmini: gli studenti promettono una protesta a suon di ironia e sorpresa
Previsti tre cortei, nessuna certezza sui percorsi. Blitz e flash-mob. Lo slogan: «Liberi per la città»

ROMA - Tornano di nuovo in piazza oggi gli studenti italiani, a Roma e in tante città, in vista dell’approvazione definitiva al Senato del tanto discusso ddl di riforma dell’università: il clou, come sempre, sarà a Roma, messa a ferro e fuoco lo scorso 14 dicembre. Stavolta, però, hanno assicurato gli studenti, la protesta dovrebbe assumere dei toni diversi, anche perchè nessuno dubita che il ddl verrà approvato, nonostante i ritardi per il caos di ieri sul voto degli emendamenti: per le strade della capitale non sfilerà infatti il ’solito’ corteo, il classico serpentone verso i palazzi delle istituzioni. Anzi, la manifestazione dovrebbe addirittura risparmiare il centro storico e non puntare verso il ’triangolo del potere’ Camera-Senato-palazzo Chigi, al quale la scorsa settimana era stato tentato l’assalto da una parte dei manifestanti, con immagini di scontri e devastazioni che hanno fatto il giro del mondo. Gli studenti garantiscono che non sarà violata la zona rossa e che la loro protesta sarà ironica, imprevedibile e fantasiosa. «Lasceremo i palazzi del potere nella solitudine della loro miseria e andremo in altrove».


La zona sotto controllo ZONE VIETATE - Il centro di Roma è comunque blindato, la questura ha previsto istituita una zona di guardia (guarda la mappa) per impedire che manifestanti arrivino nelle zone delle aule parlamentari e della sede del governo. Ma non sembra affatto questa l'intenzione degli studenti che vogliono dimostrare oggi che il loro intento non è di seguire i gruppi teppisti che hanno provocato gli scontri della scorsa settimana., nonostante «il clima provocatorio avuto dalla Questura in questi giorni», spiegano, tant’è che non è stato neanche avanzata alla Questura richiesta di autorizzazione a sfilare in centro. Lo slogan dei blitz del 22 è «Liberi per la città».
PERCORSI TOP SECRET - I primi appuntamenti fissati sono a piazzale Aldo Moro e a Piramide, in entrambi i posti alle 9.30. Da lì gli studenti si sposteranno per la città, seguendo un percorso ’top secret’: tra le possibili sortite improvvise, quella al Ministero dell’Istruzione in Viale Trastevere. A Milano è già fissato un presidio per le 9 davanti alla Statale, in via Festa del Perdono che, in base al numero di partecipanti e al risultato che uscirà da Palazzo Madama, potrebbe trasformarsi in un corteo o in un punto di partenza per le azioni simboliche di piccoli gruppi di studenti. Sul fronte operativo invece una lettera di «richiesta di autorizzazione» della manifestazione di domani, indirizzata al sindaco, al questore e al prefetto di Roma, è stata diffusa dagli studenti della Sapienza. «Lasceremo i palazzi del potere nella solitudine della loro miseria e andremo nella altre zone della città, per parlare con chi come noi è inascoltato da quelli stessi palazzi», affermano tra l'altro gli studenti chiedendo alle autorità: «siete disposti a garantire il diritto di manifestare?». «Con la presente gli studenti e le studentesse della Sapienza comunicano alle autorità che il giorno 22 dicembre sfileranno per le strade di Roma»: comincia così la lettera della Sapienza indirizzata al sindaco di Roma Gianni Alemanno, al questore di Roma Francesco Tagliente e al prefetto di Roma Giovanni Pecoraro.

LETTERA A NAPOLITANO - E oggi verrà consegnata al capo dello Stato una lettera, scritta dai collettivi studenteschi della Sapienza, per chiedergli di non firmare il ddl Gelmini: «Non firmi - dicono gli studenti - sarà così in piazza anche lei al nostro fianco». I collettivi universitari si recheranno inoltre mercoledì, con una delegazione, dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per interloquire cioè con chi ha detto «che bisogna ascoltare il nostro disagio»: gli sarà quindi recapitata una lettera. Se Napolitano firmerà la legge Gelmini «sancirà la cancellazione del diritto allo studio» scrivono nella lettera al Presidente della Repubblica gli studenti in mobilitazione della Sapienza. In uno dei passaggi cruciali della lettera, affidata all'Ansa, gli studenti scrivono: «Se porrà la Sua firma alla legge Gelmini Lei sancirà la cancellazione del Diritto allo Studio, uno dei diritti fondamentali della Costituzione intesa come patto fondante della nostra società, che garantisce equità e democrazia».

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_dicembre_22/studenti-cortei-blitz-22-dicembre-181125598643.shtml
Kaiser
Kaiser

Messaggi : 11889
Data d'iscrizione : 12.05.10
Età : 69

Torna in alto Andare in basso

Oggi ho letto questo... - Pagina 38 Empty Re: Oggi ho letto questo...

Messaggio Da Ospite Mer 22 Dic 2010, 12:40

snob e al Senato......


Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Oggi ho letto questo... - Pagina 38 Empty Re: Oggi ho letto questo...

Messaggio Da Ospite Mer 22 Dic 2010, 19:25

http://www.repubblica.it/politica/2010/12/22/news/prestigiacomo_lascia_pdl-10495745/


L CASO
Prestigiacomo sfiduciata dal Pdl
"Me ne vado, ma resto ministro"
La responsabile dell'Ambiente sconfessata dal suo stesso gruppo a Montecitorio annuncia in lacrime il passaggio al gruppo Misto: "Ne parlerò con Berlusconi". Decisivo l'apporto dell'ex Fli Moffa. Le opposizioni: "Maggioranza allo sbando"
Stefania Prestigiacomo
ROMA - Nella maggioranza appena uscita per il rotto della cuffia dalla prova di forza con Fli sulla sfiducia, scoppia la grana Prestigiacomo. Al culmine di una lunga serie di dissapori e veri e propri incidenti di percorso con vari colleghi del centrodestra e del governo, il ministro dell'Ambiente ha annunciato la sua uscita dal Pdl. Visibilmente scossa, quasi in lacrime, la Prestigiacomo parlando con i cronisti in Transatlantico ha spiegato: "Non mi riconosco più nel Pdl, pertanto resterò al governo, ma mi dimetto dal gruppo e mi iscriverò al Misto". "Parlerò direttamente a Berlusconi" della vicenda, ha poi aggiunto.

A far traboccare il vaso è stato l'episodio avvenuto oggi a Montecitorio quando il ministro dell'Ambiente ha votato diversamente dalla maggioranza, e non per errore. Il pronunciamento riguardava la proposta di sospendere l'esame del testo sulla libera imprenditorialità ed il sostegno del reddito avanzata dal Pd. Un'ipotesi che aveva trovato il parere favorevole della Prestigiacomo in quanto il testo contiene "disposizioni in materia ambientale". In particolare, l'articolo in via transitoria, esonera le imprese costituite da disoccupati e cassintegrati dagli obblighi previsti in materia di comunicazione e catasto dei rifiuti, di registro di carico e scarico dei rifiuti e di iscrizione all'Albo nazionale dei gestori ambientali. Il ministro ha quindi votato con l'opposizione a favore della sospensione, ma la proposta è stata bocciata per tre voti di scarto. Dopo il voto, contrariata, il ministro ha preso le sue carte e ha lasciato di corsa l'Aula, mentre dai banchi del Pdl sono arrivate urla "dimissioni, dimissioni". "Resto ministro finché Berlusconi lo riterrà", ha aggiunto. "Il rinvio - ha precisato ancora - doveva essere l'unica cosa saggia da fare per approfondire il tutto e verificarlo. Prendo atto che il capogruppo (Cicchitto, ndr) non ha voluto questo, ha voluto esporre il governo a questo tipo di votazione".

''Sono assai spiacente per ciò che ha dichiarato il ministro Prestigiacomo - stata la replica di Cicchitto - ma ho il dovere in primo luogo di ascoltare i parlamentari del gruppo che hanno lavorato per lungo tempo a questo provvedimento senza che fosse venuta nessuna indicazione diversa da parte del ministro. Su questo provvedimento, che va incontro alle esigenze delle piccole imprese, si è registrato un largo schieramento favorevole che è andato al di là della maggioranza avendo avuto il consenso dell'Udc e del Fli''.

Quella di oggi più che una sorpresa è però una resa dei conti. Feroci polemiche tra il ministro e il Pdl si erano ripetute sempre più spesso negli ultimi giorni, anche con colpi proibiti. Qualche settimana fa ad esempio con i voti della stessa maggioranza Camera e Senato avevano bocciato la candidatura del capo di gabinetto del ministero dell'Ambiente 1a membro dell'agenzia sulla sicurezza nucleare. Per tutta risposta il ministro aveva votato qualche giorno dopo con le opposizioni sul decreto rifiuti. Altri provvedimenti su cui il ministro è entrato in rotta di collisione con il suo stesso partito sono stati poi lo smembramento del (ex) Parco nazionale dello Stelvio 2 varato proprio oggi dal Consiglio dei ministri e la possibile proroga alla diffusione dei sacchetti di plastica 3per la spesa.

Ora la rottura tra la Prestigiacomo e Pdl, posto che non rientri grazie alla mediazione del premier, torna ad agitare le acque nelle già provata maggioranza. Un contributo decisivo alla sconfitta del ministro è arrivato infatti dal un "neoacquisto", l'ex Fli Silvano Moffa, presidente della Commissione Lavoro, che si è opposto al rinvio. Le opposizioni hanno avuto quindi gioco facile nel puntare il dito contro il caos che regna tra il Pdl e i suoi cespugli. "La situazione è questa: è evidente che anche il centrodestra non crede a quel che dice cioè che il Paese è governabile e che possono garantire la stabilità. Ogni giorno si testimonia un altro film, dal 14 dicembre è successo qualcosa e aver salvato la pelle non vuol dire aver salvato la prospettiva", avverte il segretario del Pd, Pierluigi Bersani.

"Prima salviamo il ministro Calderoli con un voto di astensione responsabile; poi la maggioranza vota contro il parere del ministro Prestigiacomo, sfiduciandola politicamente. Non sappiamo più cosa fare" ironizza il deputato Udc Luca Volontè. "Il teatrino messo in scena in Aula pochi minuti fa supera ogni limite di demenzialità e spiega bene come si sia potuti arrivare ad una situazione politica come quella in cui ci troviamo: Moffa, Pdl, ex finiano, che sfiducia il ministro Prestigiacomo era già uno spettacolo, completato poi dal salvataggio della ministra ad opera di Fli" commenta il vice capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera, Antonio Borghesi.

Si sforza invece di minimizzare il presidente del Senato Renato Schifani, anche lui siciliano come la Presigiacomo. "Non conosco il merito della vicenda e pertanto non posso dire molto - commenta - Evidentemente si tratterà di un'incomprensione personale tra il ministro ed il capogruppo Cicchitto, non credo proprio che Miccichè c'entri qualcosa in questa vicenda".


(22 dicembre 2010)


scusa da 1.30 circa


Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Oggi ho letto questo... - Pagina 38 Empty Re: Oggi ho letto questo...

Messaggio Da Ospite Mer 22 Dic 2010, 19:34

http://www.repubblica.it/scuola/2010/12/22/dirette/riforma_gelmini_al_rush_finale_e_gli_studenti_tornano_in_piazza_a_roma_cortei_a_sorpresa-10478152/

Riforma Gelmini al rush finale
gli studenti incontrano Napolitano
"Il Presidente è il nostro unico interlocutore"
L'esame del disegno torna all'esame del Senato, dopo una battaglia ostruzionistica dell'opposizione. Il voto rimandato a domani. Intanto il movimento fa sentire la sua voce con manifestazioni lontano dalla zona rossa e "flash mob" in tutte le città d'Italia. Circa 30 mila gli studenti in corteo a Roma, assalti al 'Secolo XIX' a Genova, cariche della polizia a Milano. Gli studenti dopo l'incontro col Capo dello stato: "Disposto ad ascoltare le nostre proposte"

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Oggi ho letto questo... - Pagina 38 Empty Re: Oggi ho letto questo...

Messaggio Da Ospite Mer 22 Dic 2010, 23:31

Lettera a Napolitano a firma degli Studenti in mobilitazione della Sapienza


Presidente,
siamo le studentesse e gli studenti della Sapienza in mobilitazione da due anni in difesa dell'Università e della Formazione Pubblica. In questi ultimi mesi sono stati occupati quasi tutti gli atenei, abbiamo occupato i monumenti, ci siamo riuniti nelle assemblee, siamo saliti sui tetti, abbiamo invaso le strade e bloccato le città, tutto per far sentire la nostra voce al paese e bloccare la riforma.

Nella giornata di oggi assistiamo al passaggio finale dell'attacco al mondo dell'istruzione pubblica da parte di questo governo, inserito in 20 anni di politiche di privatizzazione che tentano di smantellare il diritto allo studio. Abbiamo dimostrato al paese come le istituzioni “democratiche” siano sorde alle richieste e alle istanze che provengono dai conflitti e dalle lotte sociali che nei territori si stanno producendo. Gli studenti e i lavoratori, L'Aquila e Terzigno, le popolazioni immigrate e tanti altri, il 14 Dicembre esprimendo la loro degna rabbia contro un governo che, mentre faceva mercimonio di voti in parlamento veniva sfiduciato dalla piazza in rivolta, hanno ricevuto l'unica risposta che sa dare questa classe dirigente: repressione.

Il governo si è reso manifesto solo nell'esercitare la tutela di pochi a scapito della società civile, di cui noi studenti e studentesse costituiamo particolare espressione, rappresentando la futura generazione precaria che subisce e subirà le scelte sconsiderate che si stanno perseguendo a danno dell'intera popolazione.

Siamo andati a protestare davanti al Senato e alla Camera, abbiamo assediato il governo nel giorno della sua “sfiducia”, senza cercare lo scontro ma il confronto, cercando di farci sentire da chi si è barricato all'interno della zona rossa, limitando il nostro diritto al dissenso. Non siamo stati ascoltati nemmeno questa volta. Si è reso così ancora più evidente il fallimento dell'attuale sistema di rappresentanza, completamente estraneo ai bisogni e ai problemi reali della società. In un contesto di crisi sistemica del capitalismo a livello globale, le classi politiche non sono state in
grado di fornire alcuna risposta ad un malessere sociale ormai generalizzato, se non piani di austerità che portano solo a tagli indiscriminati ai diritti e alle tutele sociali, per salvare banche e speculatori finanziari. In questo senso le politiche europee di gestione della crisi stanno fallendo. E' questa la vera violenza che le classi dirigenti stanno dispiegando, dalla Grecia alla Francia, dalla Spagna alla Gran Bretagna mentre l'Europa insorge tra rivolte e scioperi generali.

Ci rivolgiamo a Lei, Presidente della Repubblica Italiana, in quanto garante della Costituzione di questo Paese, ponendo alla Sua attenzione la responsabilità politica del governo nella scelta di smantellare definitivamente i principi democratici sanciti dalla nostra carta costituzionale.
Se porrà la Sua firma al disegno di legge Gelmini Lei sancirà la cancellazione del Diritto allo Studio, uno dei diritti fondamentali della Costituzione intesa come patto fondante della nostra società, che garantisce equità e democrazia.

Noi non siamo disposti a renderci complici del processo di restaurazione di uno stato autoritario, corrotto e autoreferenziale, che garantisce diritti e privilegi a pochi potenti a danno del resto della società. Si renda anche lei indisponibile a questo disegno eversivo: non firmi, sarà così in piazza
anche Lei al nostro fianco!

Studenti e studentesse in mobilitazione della Sapienza

io sto con gli studenti Oggi ho letto questo... - Pagina 38 500248 Oggi ho letto questo... - Pagina 38 540435

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Oggi ho letto questo... - Pagina 38 Empty Re: Oggi ho letto questo...

Messaggio Da Ospite Mer 22 Dic 2010, 23:40

scusa per fortuna molti stanno con gli studenti

''Le parole più forti delle pietre''

(22 dicembre 2010)

Roberto Saviano: "Le manifestazioni pacifiche di oggi sono più forti della violenza del 14 dicembre, gli studenti ora sono un interlocutore che non può più essere ignorato"

qui il video

http://tv.repubblica.it/copertina/le-parole-piu-forti-delle-pietre/58819?video

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Oggi ho letto questo... - Pagina 38 Empty Re: Oggi ho letto questo...

Messaggio Da Ospite Mer 22 Dic 2010, 23:41

Il waka-waka contro la Gelmini: live dall'università

(22 dicembre 2010)

Roma - Gli studenti cantano davanti alla Sapienza, prima che inizi il corteo: ''Viva l'università libera e pubblica''

il video

http://tv.repubblica.it/edizione/roma/il-waka-waka-contro-la-gelmini-live-dall-universita/58765?video

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Oggi ho letto questo... - Pagina 38 Empty Re: Oggi ho letto questo...

Messaggio Da Ospite Gio 23 Dic 2010, 14:26

http://www.umbria24.it/universita/gli-studenti-umbri-fanno-il-funerale-alluniversita-bare-e-cori-lugubri-dalla-generazione-no-future/

Gli studenti fanno il funerale all’università. Bare e cori dalla generazione “No future”
Cortei a Terni e Perugia fin sotto la Regione


di Maurizio Troccoli

La pioggia non li ha fermati, nonostante la loro presenza non fosse delle più significative rispetto agli ultimi mesi di piazza, di cortei e di protesta. Hanno simbolicamente celebrato i funerali dell’Università, gli studenti che nel pomeriggio hanno attraversato le strade del centro storico di Perugia, da piazza IV novembre, fino a piazza Grimana, per dire ancora una volta “no” alla riforma Gelmini. Hanno sfilato portando in spalla una bara coperta di nero al grido: «Al funerale dell’università deve partecipare tutta la città» i giovani si sono uniti ai manifestanti delle altre città italiane, travestiti da vescovo, da morto e con variegati abiti bizzarri, denunciando un presente ed un futuro «incerto e precario». Sotto la sede della Regione hanno chiesto di essere ricevuti per ribadire alle istituzioni locali quello che a Roma gli studenti diranno al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Gli stessi toni, ironici e non violenti, va sottolineato, nelle ore in cui viene dato il via libero definitivo al ddl Gelmini.

Terni Fiocchi neri, in segno di lutto, anche per le strade di Terni «in segno di lutto per la morte dell’istruzione pubblica». Il Collettivo studentesco «La crepa nel muro» ha voluto aderire alle proteste in corso lungo tutto il Paese con iniziative simboliche che richiamavano al tema della giornata. I fiocchi sono stati collocati davanti alla sede della prefettura, davanti alle scuole superiori ed intorno a due monumenti simbolo della città, la pressa della stazione e l’obelisco di Pomodoro. Uno striscione con scritto «Oggi muore l’istruzione pubblica» è stato invece posizionato sul ponte della superstrada in viale Eroi dell’aria. «Abbiamo deciso di non scendere in piazza come controprotesta – spiega Luca Proietti, portavoce del Collettivo – ma abbiamo voluto partecipare attraverso un gesto simbolico che vuole rendere partecipe tutta la città di quello che sta succedendo». Non sono mancate bandiere rosse, slogan e cori ironici rivolti ai parlamentari ed ai rappresentanti del governo nella protesta perugina, circondata da un cordone di polizia. La manifestazione si è svolta in maniera pacifica senza alcun segno di agitazione o di violenza. Ad aprire il corteo una lunga bara di cartone, con intorno giovani travestiti che intonavano nenie grottesche dedicate a Silvio Berlusconi, Maurizio Gasparri, Ignazio La Russa ed altri. I giovani hanno annunciato «che la protesta continuerà».

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Oggi ho letto questo... - Pagina 38 Empty Re: Oggi ho letto questo...

Messaggio Da Ospite Gio 23 Dic 2010, 14:45

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2010/12/23/visualizza_new.html_1646857551.html

Ordigno in ambasciata Svizzera,un ferito
Roma, impiegato ricoverato all'Umberto Primo: e' grave


(ANSA) - ROMA, 23 DIC - Un pacco esplosivo recapitato presso l'ambasciata svizzera a Roma ha provocato il ferimento di un addetto della sede diplomatica in via Barnaba Oriani ai Parioli.

Sul posto i carabinieri per effettuare i rilievi. L'uomo, ferito gravemente, e' stato trasportato all'ospedale Umberto I. Secondo i primi accertamenti l'addetto alla sede diplomatica sarebbe stato investito dall'esplosione subito dopo avere aperto il pacco. L'impiegato e' ferito ad entrambe le mani.



FLASH 14:43
ESPLODE BOMBA AD AMBASCIATA DEL CILE A ROMA, UN FERITO

azzdici

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Oggi ho letto questo... - Pagina 38 Empty Re: Oggi ho letto questo...

Messaggio Da Ospite Gio 23 Dic 2010, 18:50

http://bracconi.blogautore.repubblica.it/2010/12/23/il-bamboccione-al-potere/

Il bamboccione al potere
Chiunque abbia cresciuto dei figli sa che c’è una età in cui la colpa è sempre di qualcun altro. Se si va male a scuola è perché il professore è stronzo, se si perde la partita è colpa dell’arbitro cornuto, se si va a sbattere col motorino è perché il comune non ripara le buche.

E’ una età particolare, che va assecondata con pazienza, e ai poveri genitori non resta che continuare a spiegare che la colpa, se le cose non vanno come dovrebbero, non è sempre degli altri.

Silvio Berlusconi sta appunto attraversando questa delicata fase del suo sviluppo.

Se nessuno apprezza il suo straordinario lavoro in Abruzzo perché c’è chi butta fango. Se a Napoli si farà Natale tra i rifiuti è perché c’è una manovra contro di lui. Se in pochi gli riconoscono il ruolo di grande capo della politica estera europea è perché la stampa internazionale si fa dettare i pezzi da Di Pietro. Se il debito pubblico sale ancora è perché qualcuno lo ha fatto salire prima di lui.

Quando l’adolescente si comporta così, i bravi genitori gli tolgono il motorino o lo spediscono a ripetizioni di greco e latino. Ma in Italia, si sa, i papà e le mamme sono molli come pasta di sale. E coccolano fieri il loro bamboccione, tutti contenti se il pargolo – piangendo e fottendo – finisce a Palazzo Chigi, e domani al Quirinale.

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Oggi ho letto questo... - Pagina 38 Empty Re: Oggi ho letto questo...

Messaggio Da Ospite Gio 23 Dic 2010, 20:35

"Il Natale è la festa più triste dell'anno. Chi è solo si sente più solo, chi è povero diventa uno straccione. Parenti che mai ti sogneresti di incontrare, di qualcuno di loro ti eri persino scordato l'esistenza, si presentano alla tua porta. Persone che incroci solo in due occasioni, il 25 dicembre e ai funerali, ti sorridono e ti baciano ripetutamente. Perché? Le case si trasformano in discariche dopo l'apertura dei regali la cui confezione costa più del contenuto. E' sempre presente una zia o una nonna trasformata in addetto alla nettezza domestica con più sacchi della spazzatura, uno per la plastica, uno per il vetro, uno per la carta e i cartoni. Siamo tutti più buoni. I mendicanti, presenti ormai in forze nelle città, si distinguono a fatica dal comune passante. Ieri ho dato 20 centesimi a un impiegato di banca che frugava nel cestino e si è pure risentito. La bellezza del Natale è che copre tutto, come la neve, come Berlusconi. Ti dimentichi di essere precario, disoccupato, cassintegrato e Marchionne ti sembra uno dei tre Re Magi con la mirra svizzera. Il Made in China è travolgente, è il trionfo del "Merry China Christmas", ogni oggetto sotto l'albero viene dal Lontano Oriente, ma prodotto però da aziende italiane. Esportiamo capitali per importare giocattoli. E' la globalizzazione del Bambin Gesù. Immensi pini vengono innalzati nella piazza del Duomo di Milano e nella Città del Vaticano, tagliati alle radici, immolati, addobbati con festoni e lucine per feste ecosostenibili. Però Natale è sempre Natale e a qualcuno più che ad altri voglio fare quest'anno i miei auguri: ai papà. Ai padri che hanno paura di non farcela a dare una vita dignitosa ai loro bimbi, che vedono con gli occhi incollati alla vetrina di un negozio di giocattoli e si sentono delle nullità perché non possono permettersi un regalo. Ai papà soli, perché separati, il cui Natale è contenuto in una telefonata: "Ciao papà! Ora devo andare...". A quelli che non si arrenderanno mai per i figli e accetteranno qualunque attività, qualunque umiliazione per loro. Quanti sono questi eroi moderni che lavorano sottopagati, che accettano lavori a rischio e qualche volta muoiono per portare a casa uno stipendio? Che abbassano la testa e rinunciano a ogni orgoglio? Loro sono i veri Babbi Natale anche se il sacco è qualche volta vuoto. La luce che hanno negli occhi quando ti guardano, e penso anche a mio padre, è un regalo che non troverai più quando la perderai." Buon Natale da Beppe Grillo

http://www.beppegrillo.it/

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Oggi ho letto questo... - Pagina 38 Empty Re: Oggi ho letto questo...

Messaggio Da Ospite Gio 23 Dic 2010, 21:30

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/gabanelli-italiana-del-2010/2141088


Gabanelli italiana del 2010


La telegiornalista Rai è stata scelta come Persona dell'Anno nel nostro paese dai quasi 70 mila lettori che hanno votato sul nostro sito. Secondo Roberto Saviano, seguono due politici: Nichi Vendola e Gianfranco Fini(23 dicembre 2010)Con oltre diecimila voti, la giornalista e conduttrice televisiva Milena Gabanelli ha vinto il titolo simbolico di "Italiana del 2010" per i lettori de L'espresso on line. Un po' a sorpresa, Gabanelli ha battuto di un migliaio di preferenze lo scrittore Roberto Saviano, mentre molto più staccati sono arrivati tutti gli altri, tra cui i due esponenti politici che più hanno fatto parlare di sé durante l'anno che sta finendo, Nichi Vendola e Gianfranco Fini, praticamente appaiati al terzo posto.

Oltre le cinquemila preferenze anche due "gruppi" di possibili persone dell'anno: gli studenti universitari e i lavoratori sui tetti.

I lettori che si sono espressi sono stati quasi 70 mila. Tutti i quindici nomi proposti nel sondaggio de L'espresso erano emersi da proposte degli utenti e quindi dagli utenti sono stati votati. Diversi dei nomi proposti hanno avuto risultati al di sotto di ogni aspettativa: tra questi, il numero uno della Fiat Sergio Marchionne e l'"uomo nuovo" del Pd Matteo Renzi, fermi a poche centinaia di voti nonostante nel 2010 le loro prese di posizione abbiano fatto molto discutere.

Indiscutibile invece il successo di Gabanelli, che del resto negli ultimi anni ha inanellato decine di premi giornalistici. Cinquantaquattro anni, nata nelle colline piacentine e cresciuta in Brianza, Gabanelli è una giornalista anomala: laureata al Dams di Bologna, non è mai entrata stabilmente in una redazione ma ha iniziato a collaborare da esterna alla Rai, sotto l'ombra di Giovanni Minoli, fino a quando nel 1997 non ha dato vita alla trasmissione "Report", coniugando il classico giornalismo d'inchiesta con le nuove forme espressive del telegiornalismo. La formula si è andata affermando negli anni fino a diventare una colonna irrinunciabile del servizio pubblico.

La collezione di cause civili, di querele penali e di attacchi dei politici contro Gabanelli - aumentata geometricamente negli ultimi mesi - non ha fatto che incrementare la popolarità e l'autorevolezza della giornalista e della sua trasmissione. Il lavoro di denuncia in tivù è stato inoltre integrato da un sito Internet che approfondisce le inchieste, ne ripropone stralci e aggiorna sugli accadimenti successivi alla messa in onda.

Con Gabanelli lavora un team ormai consolidati da anni: il coautore Sigfrido Ranucci; il regista Claudio Del Signore; il produttore esecutivo Paola Bisogni; i videogiornalisti Giovanna Boursier, Michele Buono, Giorgio Fornoni, Sabrina Giannini, Bernardo Iovene, Giuliano Marrucci, Paolo Mondani, Alberto Nerazzini, Piero Riccardi e Stefania Rimini; i redattori Elisa Bruno, Gabriele Camelo, Cataldo Ciccolella, Tiziana Carlino, Luca Chianca, Marianna De Marzi e Vissia Reggimenti. Per quanto simbolico, crediamo che il titolo di "Persona dell'Anno 2010" secondo i lettori de L'espresso on line vada quindi esteso anche a loro.

Ricordiamo che il meccanismo con cui L'espresso on line ha chiesto ai suoi utenti ed elettori di esprimersi partiva dal criterio usato da decenni dal settimanale americano "Time" sceglie da decenni la Persona dell'anno: scegliere non tanto e non solo per simpatia, ma cercando di individuare chi ha «influito più sugli eventi nel bene o nel male» nel corso dei dodici mesi.

Il premio a Gabanelli non è quindi solo un attestato di solidarietà e vicinanza, ma anche un riconoscimento per il lavoro di positiva influenza civile e sociale proposto da "Report" e dalla sua redazione.

ECCO COMUNQUE I RISULTATI FINALI DEL SONDAGGIO SUL NOSTRO SITO:

Milena Gabanelli 10181 voti

Roberto Saviano 8938 voti

Nichi Vendola 5953 voti

Gianfranco Fini 5935 voti

I lavoratori sui tetti 5377 voti

Gli studenti universitari 5428 voti

Ruby "rubacuori" 4813 voti

Fabio Fazio 4535 voti

Giorgio Napolitano 4406 voti

Massimo Ciancimino 4383 voti

Silvio Berlusconi 4238 voti

Sergio Marchionne 573 voti

Guido Bertolaso e la Cricca 509 voti

Matteo Renzi 481 voti

Enrico Mentana 335 voti

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Oggi ho letto questo... - Pagina 38 Empty Re: Oggi ho letto questo...

Messaggio Da Ospite Ven 24 Dic 2010, 15:50

Botta e risposta tra Berlusconi e Telese

Durante la conferenza stampa di fine anno del premier il giornalista del Fatto pone una domanda, il Cavaliere risponde ma in serata con una nota corregge il tiro solo sulla Brambilla. E il ministro del Turismo annuncia una querela

Oltre due ore di conferenza stampa, 39 domande da parte dei giornalisti ma soltanto una meritevole addirittura di doppia risposta: la prima da Berlusconi in diretta tv, chiara e immediata; la seconda dall’ufficio del portavoce del premier dopo alcune ore, studiata a tavolino, per correggere il tiro. Forse qualche ministro non ha gradito le parole del Cavaliere. Inutile dire che a indispettire il presidente del Consiglio durante il consueto incontro di fine anno con la stampa, è stato un giornalista del Fatto Quotidiano: Luca Telese. La conferenza di Berlusconi è stata trasmessa in diretta da Sky e da Rai Uno integralmente. Il direttore del Tg1 Augusto Minzolini ha persino posticipato il telegiornale per non interrompere l’intervento fiume del premier. Per dovere di cronaca vale la pena trascivere integralmente, per chi si fosse perso il video, domanda e risposta. Seguite, ovviamente, dalla nota, postuma e correttiva, di Palazzo Chigi.




Al minuto 128 (due ore e 8 minuti) della conferenza stampa, dopo diversi siparietti tra il premier e alcuni giornalisti (“Saluti a lei e alla sua famiglia, che conosco”, risponde Berlusconi al cronista del Messaggero; “un uccellino mi ha detto che lei oggi compie gli anni, auguri per i suoi splendidi 23 anni”, dice alla giornalista del Corriere della Sera che sorride imbarazzata) arriva il turno di “Luca Telese del Fatto Quotidiano”, annuncia il presidente dell’Ordine nazionale dei Giornalisti, Enzo Iacopino.

“Buongiorno presidente, lei sa che la seguiamo con particolare attenzione”. Berlusconi tenta di interromperlo: “Sì direi non con imp..” ma Telese aggiunge: “anche con affetto, simpatia, slancio. Siamo i principali esegeti dell’operato del suo governo”. Il premier sorride: “Se non ci fossi io non esistereste editorialmente”. Telese arriva alla domanda: “Oltre alle realizazzioni del suo governo, che lei ha elencato in estrema sintesi, ce n’è anche altre: il ministro Scajola ha sistemato la casa a sua insaputa, l’ex ministro Lunardi ha sistemato l’azienda e ha avuto il buon cuore di ammetterlo, il ministro Brambilla ha sistemato il compagno all’Aci, il ministro Bertolaso ha sistemato moglie e cognato, non poteva non farli lavorare; il ministro Bondi ha avuto la simpatia di sistemare il figliastro e l’ex marito della compagna con una consulenza al suo ministero, diceva però che erano casi umani. Allora volevo chiederle: visto che molti elettori del centrodestra sono delusi da questo, non del centrosinistra, che cosa pensa di questo passaggio dal governo del fare a quello del sistemare? Si sente di condannare questi atteggiamenti?”.

Il premier risponde: “Se andiamo a vedere cosa ha fatto la sinistra, e cosa fa dove è al governo nelle regioni rosse dove c’è l’occupazione della sinistra, questi diventano casi di puro dilettantismo, a fronte del professionismo della sinistra. Sono casi spiacevoli, ma su 100 persone è impossibile trovare 100 santi, qualcuno può essere abbastanza lontano dalla santità. Succede nell’apparato umano, succede in tutta la società. Succede nei corpi che ammiriamo. Succede tra i Carabinieri, l’86% degli italiani ama l’arma dei Carabinieri, ma abbiamo visto che ci sono Carabinieri che fanno cose indebite. Succede tra i sacerdoti, in altre categorie. Succede perché l’uomo e la donna non sono esseri perfetti”.

Una risposta chiara, esauriente. Con tanto di sondaggio sul gradimento dei Carabinieri. Certo non entra nel merito della domanda, non una parola sui casi di cui Telese aveva chiesto chiarimenti o una condanna da parte del Presidente del consiglio. Solo alle 19 verrà toccato il caso del ministro Brambilla: nel comunicato stampa inviato da Palazzo Chigi. Una nota battuta dalle agenzie dal titolo “Illazioni e accuse infondate”.

L’ufficio del portavoce del premier, Paolo Bonaiuti, scrive: “In relazione alla risposta data dal presidente Berlusconi alla domanda del giornalista Luca Telese de Il Fatto Quotidiano, si deve precisare che le indicazioni esposte dal giornalista stesso sono frutto di mere illazioni e sue personali supposizioni. La risposta del presidente perciò non conteneva alcun giudizio di disvalore su quelle vicende, da lui mai approfondite; si trattava soltanto di un’osservazione di carattere generale. In particolare, il presidente Berlusconi ha potuto verificare l’assoluta e totale inconsistenza delle infondate accuse mosse al ministro Brambilla in cui il presidente ripone assoluta fiducia e che ha sempre dimostrato grandi capacità nella più assoluta trasparenza del suo agire. Inoltre, le elezioni dell’Aci sono avvenute con la massima regolarità e i consiglieri ricoprono un incarico meramente onorifico e non retribuito”.

Passa un’altra ora e, sempre dalle agenzie, arriva la voce del ministro Brambilla che comunica di “avere dato mandato ai suoi legali di procedere nelle sedi competenti nei confronti del giornalista Luca Telese, per le affermazioni del tutto mistificatorie e distorsive della realtà, riguardanti l’Automobile club di Milano, da lui fatte durante i programmi televisivi Exit, Mattino cinque e la conferenza stampa del presidente del Consiglio trasmessa quest’oggi sulle reti Rai”. Un recidivo dell’informazione, questo Telese, per Brambilla. Che non dimentica il lato umano della vicenda e annuncia che “devolverà la somma richiesta in sede di causa civile per il risarcimento del danno di immagine subito ad un ente benefico”. Telese si sentirà in colpa: se vince la causa (quando e se perverrà) l’ente benefico non vedrà neanche un euro.

Dunque il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, non avrebbe sistemato nessuno all’Aci, scrive la presidenza del Consiglio. Per le dichiarazioni riguardo Sandro Bondi, Claudio Scajola, Pietro Lunardi e Guido Bertolaso, nulla da eccepire, non ha approfondito. Ricapitolando: “Il ministro Scajola ha sistemato la casa a sua insaputa, l’ex ministro Lunardi ha sistemato l’azienda, il ministro Bertolaso ha sistemato moglie e cognato, non poteva non farli lavorare; il ministro Bondi ha avuto la simpatia di sistemare il figliastro e l’ex marito della compagna con una consulenza al suo ministero, diceva però che erano casi umani”.

Secondo il premier senza di lui il Fatto Quotidiano non esisterebbe, ma anche i suoi ministri gli danno una buona mano.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/12/23/botta-e-risposta-tra-berlusconi-e-telese/83513/

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Oggi ho letto questo... - Pagina 38 Empty Re: Oggi ho letto questo...

Messaggio Da Ospite Ven 24 Dic 2010, 15:59

ubik ha scritto: Però Natale è sempre Natale e a qualcuno più che ad altri voglio fare quest'anno i miei auguri: ai papà. Ai papà soli, perché separati, il cui Natale è contenuto in una telefonata: "Ciao papà! Ora devo andare...". ABuon Natale da Beppe Grillo[/i]

http://www.beppegrillo.it/
arrabbiato arrabbiato arrabbiato arrabbiato arrabbiato arrabbiato

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Oggi ho letto questo... - Pagina 38 Empty Re: Oggi ho letto questo...

Messaggio Da Ospite Ven 24 Dic 2010, 19:43

Strawberry Fields ha scritto:
ubik ha scritto: Però Natale è sempre Natale e a qualcuno più che ad altri voglio fare quest'anno i miei auguri: ai papà. Ai papà soli, perché separati, il cui Natale è contenuto in una telefonata: "Ciao papà! Ora devo andare...". ABuon Natale da Beppe Grillo[/i]
http://www.beppegrillo.it/
Oggi ho letto questo... - Pagina 38 32299 Oggi ho letto questo... - Pagina 38 32299 Oggi ho letto questo... - Pagina 38 32299 Oggi ho letto questo... - Pagina 38 32299 Oggi ho letto questo... - Pagina 38 32299 Oggi ho letto questo... - Pagina 38 32299
i papà Oggi ho letto questo... - Pagina 38 550338

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Oggi ho letto questo... - Pagina 38 Empty Re: Oggi ho letto questo...

Messaggio Da Contenuto sponsorizzato


Contenuto sponsorizzato


Torna in alto Andare in basso

Pagina 38 di 40 Precedente  1 ... 20 ... 37, 38, 39, 40  Successivo

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.