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[SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni

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Messaggio Da Kaiser Mar 08 Feb 2011, 14:34

http://www.sdamy.com/testi-sanremo-i-testi-del-festival-13763.html
http://singring.virgilio.it/speciali/sanremo-2011-le-canzoni-dei-big.html?pmk=mus_cross


Luca BARBAROSSA e Raquel DEL ROSARIO

Fino in fondo (L. Barbarossa)

Spoiler:




Albano CARRISI

Amanda è libera (F,Berlincioni - A. Carrisi - A. Paoletti)

Spoiler:




EMMA e i MODA'

ARRIVERA’ (F. Silvestre - E. Zapparoli - E. Palmosi - F. Silvestre)

Spoiler:




Giusy FERRERI

IL MARE IMMENSO (Bungaro, G. Ferreri – Bungaro, M. Calò)

Spoiler:




Nathalie GIANNITRAPANI

VIVO SOSPESA (N. Giannitrapani)

Spoiler:





LA CRUS

Io confesso (Giovanardi - Curallo)

Spoiler:




Luca MADONIA con Franco Battiato

L’Alieno (L. Madonia)

Spoiler:




Anna OXA

La mia anima d’uomo (L. Imerico - A. Oxa - R. Pacco)

Spoiler:




Max PEZZALI

Il mio secondo tempo (M. Pezzali)

Spoiler:




Patty PRAVO

Il vento e le rose (D. Calvetti - M. Ciappelli - D. Calvetti)

Spoiler:




Anna TATANGELO

BASTARDO (A.Tatangelo, V. D’Agostino, G. D’Alessio)

Spoiler:




TRICARICO

3 COLORI (F. Mesolella)

Spoiler:




Roberto VECCHIONI

CHIAMAMI ANCORA AMORE (R. Vecchioni, C. Guidetti – R. Vecchioni)

Spoiler:



Davide VAN DER SFROOS

Yanez (D. Bernasconi)

Spoiler:




Ultima modifica di Kaiser il Mar 08 Feb 2011, 21:21 - modificato 1 volta.
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Messaggio Da Kaiser Mar 08 Feb 2011, 21:10

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Messaggio Da Paz i Enza Mar 08 Feb 2011, 21:31

Kaiser, grazie! [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 655206
Da oggi ho cominciato a leggere qualcosa su Sanremo e ho letto tutti i testi. Cosa dire?
Albano – Amanda è libera. Quasi una poesia con rime e licenze poetiche. Non è malissimo il testo, solo che io conosco solo uno stile per Albano e so che non mi piace. Ah e penso che il duetto non lo possa aiutare, se effettivamente sarà Riccardo Scamarcio/Michele Placido.
Anna Oxa – La mia anima d’uomo. Altro testo poetico, ma anche frasi che lasciano così [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 925403. Come per Albano, la Oxa ha lo stesso stile da anni che ugualmente non rientra nei miei gusti. Il duetto? Non so immaginarmelo perché conosco poco Marta sui tubi.
Anna Tatangelo – Bastardo. Mamma mia quanta rabbia ladytata. Eh che d’è… Gigi ti ha fatto arrabbiare? Ma non fare così, dai… No, non mi piace! Duetto con Loredana Errore! Perché???
Emma e i Modà – Arriverà. Lo so che non c’entra nulla, ma criticate ancora Marcolino per i suoi testi “giustamente” da ventenne e mi metto ad urlare. Ma che testo è? Mia nipote di 15 anni scrive le stesse cose sul diario. Facile che possano vincere, facile che sarà un successo radiofonico, possibile che possano vendere un botto con il nuovo album (si autocelebrano dicendo che hanno già 110.000 album in pre-vendita), ma devo dire che giudicando solo il testo, la bravura è decisamente altrove. Duetto con Renga? Mah, come ce lo appiccicano?
Giusy – Il mare immenso. La penna di Bungaro c’è e si vede. Non so se mi piace o no, diciamo ni. Devo ammettere che la Giusy mi fa simpatia, l’ho sempre vista umile e con la sola voglia di fare quello che le piace. Che poi possa piacere o meno il suo stile è un’altra questione. M’incuriosisce anche il duetto con Sarcina.
La Crus – Io confesso. Testo semplice, ma non banale. Forse non hanno un appeal sul pubblico come altri, ma potrebbero piacere, almeno lo spero. Il duetto pure è “furbo”, nel senso che la Zilli piace molto al pubblico.
Luca Barbarossa e Raquel Del Rosario - Fino in fondo
– Giù, giù, su, su… diciamo che mi suggerisce altro… [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 905948 Scherzo! L’accostamento con la moglie di Alonso mi fa pensare a qualcosa di spagnoleggiante e se così fosse, ben venga un po’ di ritmo. Anche Barbarossa mi fa simpatia. Un suo disco non lo comprerei, ma mi fa sorridere e per questo mi piace. E mi piace pure Marcorè che detterà con loro. Secondo me c’è da divertirsi.
Luca Madonia con Franco Battiato - L’Alieno. Finora è il testo che mi piace di più. Dipenderà molto da come lo canteranno. Speriamo bene. Duetto con Carmen Consoli interessante.
Max Pezzali – Il mio secondo tempo. Il solito Max, credo. Io ho consumato il cd a forza di ascoltare Gli anni, Ti sento vivere, Senza averti qui… E’ difficile ripetersi e forse Max ha poco da dire adesso. Mi piace sempre, ma non è più quello di una volta e neppure è riuscito ad evolversi. Duetto con un duo comico che non conosco. Boh.
Nathalie – Vivo sospesa. Così, al primo impatto, il testo non mi sembra molto particolare, però è un’artista nuova, tutta da scoprire, è un’autrice e le auguro il meglio. Anche il duetto con L’aura mi intriga tanto.
Patty Pravo – Il vento e le rose. Mah, altro testo che mi lascia perplessa. Sarà la solita Patty? Boh! Spero non stonino troppo lei e Morgan.
Roberto Vecchioni – Chiamami ancora amore. Mi lascia una strana sensazione, è come se avesse voluto dire 1000 cose, però tutto rimane sospeso. Mi piace questo passaggio: Perché le idee sono come farfalle / che non puoi togliergli le ali / perché le idee sono come le stelle / che non le spengono i temporali / perché le idee sono voci di madre / che credevano di avere perso, / e sono come il sorriso di Dio / in questo sputo di universo… Però ripeto, giudicando solo il testo, ho una sensazione di incompiuto. PFM con lui in duetto. Spero non sia una cosa “antichizzata”…
Tricarico – 3 colori. Canzone patriottica direi. Il testo non mi piace. Duetto ancora non deciso. Ogni anno cercano di mettere una canzone impegnata, un testo che parli di attualità. Tricarico e Vecchioni sono i prescelti del 2011, ma credo che siamo ben lontani dagli indimenticabili/indimenticati: Signor Tenente, Pensa e Ti regalerò una rosa, in assoluto, quelli che ricordo con più piacere sul genere…
Davide Van de Sfroos. Ho bisogno della traduzione.

Ovviamente pareri prettamente personali...
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Messaggio Da Ospite Mar 08 Feb 2011, 21:53

Paz i Enza ha scritto:Patty Pravo – Il vento e le rose. Mah, altro testo che mi lascia perplessa. Sarà la solita Patty? Boh! Spero non stonino troppo lei e Morgan.

per fortuna Morgan non ha la dentiera [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 905948

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Messaggio Da Kaiser Mar 08 Feb 2011, 21:57

'Traduzione' della canzone di Van Der Sfroos

Sale scende la marea e riporta i suoi rifiuti
Un secchio e una ciabatta e una lattina di Red Bull
Sandokan con il mohito e il biglietto con su l'invito
Sandokan che ha imparato a pilotare le infradito...
E la gente che arriva al mare tanto per dire che ci è stata che,
Col gettone della sala giochi e il cavallo muove un pochino il culo
Odore di frittura di pesce e di pizza da portar via
Kamammuri sono sessant'anni che sta nel suo dondolo della pensione...
YANEZ DE GOMERA ti ricordi com'era?
Adesso bicicletta e vuvuzela e ha il Suzuki anche Tremal Naik
YANEZ DE GOMERA ti ricordi di James Brook
Gioca a carte giù al Bagno Riviera e han detto che è sempre ubriaco
Stuzzichini, moscardini e una bibita di quattro colori
Abbronzati, tatuati sono pirati venuti da Varese
La pantera, gonna nera, canottiera, cameriera
Muovi il culo anche senza i gettoni ma è che solo per cambiarti il bicchiere
Sandokan sulla spiaggia con le mutande della Billabong
Ha l'artrite e ha il riporto, parte per Mompracem col pedalò
E i Dayaki con la Gazzetta non hanno tempo per tagliarti il collo
Lasciano la spada sotto l'ombrellone e fan più danni con l'iPhone
YANEZ DE GOMERA l'avevi vista l'altra sera?
Più che la Perla di Labuan, Marianna adesso mi sembra un sasso...
YANEZ DE GOMERA racconta com'era
Ho visto che si è rifatta le tette, non ha potuto rifarsi il cuore...
La sirena è incazzata che non può giocare al pallone
Polenta e cuba libre per i granchi in processione
Comincia l'eppi auar , la tigre di malesia
Finisce all'osteria col riso in bianco e la magnesia
Ustionati, pirati senza protezione , barracuda con su i rai ban che giocano a ping pong
Sandokan che grida dentro in pizzeria...grida e canta Romagna Mia...
YANEZ DE GOMERA ti ricordi com'era?
Adesso bicicletta e vuvuzela e ha il Suzuky anche Tremal Naik
YANEZ DE GOMERA ti ricordi del colonnello Fitzgerald?
L'ho visto sulla corriera che andava a Rimini a vedere i Delfini...

(ps. in alcuni punti sono andato ad intuito perchè la 'trascrizione' era sicuramente sbagliata)
fatica
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Messaggio Da Ospite Mar 08 Feb 2011, 22:05

ubik ha scritto:
Paz i Enza ha scritto:Patty Pravo – Il vento e le rose. Mah, altro testo che mi lascia perplessa. Sarà la solita Patty? Boh! Spero non stonino troppo lei e Morgan.

per fortuna Morgan non ha la dentiera [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 905948
risata risata risata snob sarebbe stato uno scontro memorabile

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Messaggio Da Paz i Enza Mar 08 Feb 2011, 22:45

Kaiser grazie per la traduzione.... La mettiamo nel post Notizia è l'anagramma del mio nome??? [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 905948 [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 905948 [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 905948 [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 905948 [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 905948
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Messaggio Da Delilah Mer 09 Feb 2011, 11:28

Luca Barbarossa e Raquel Del Rosario - Fino in fondo - [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 98994 Su su su e giù giù giù giù....sarà un tormentone?

Albano – Amanda è libera [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 64660 Questa volta Albano racconta una storia. Mi piacerà, forse [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 942644 , se riuscirà a cantarla puntando sull'interpretazione invece che sulle sue doti vocali...cosa che ritengo altamente improbabile [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 905948

Emma e i Modà – Arriverà [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 820764 Già la trovo insopportabile [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 550338


Giusy – Il mare immenso. [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 942644 No, ecco, parliamone. Diciamo che l'ascolterò fingendo che canti in una lingua sconosciuta, perché a me, adesso, chi me la toglie dalla testa l'immagine della Giusy appollaiata su un cartello stradale? [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 875493 [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 875493 [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 875493
Spoiler:
Il testo non mi piace proprio, ma potrebbe comunque piacermi la canzone [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 942644

Nathalie – Vivo sospesa [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 500248 Il testo mi piace e sono molta curiosa di ascoltarlo.
Spoiler:

La Crus – Io confesso. [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 32937 A differenza di Paz, io trovo questo testo molto banale. Dicono che la canzone è bella...in questo caso, però, oltre a fingere di non capire il testo come per la Ciusy, dovrò superare la mia insofferenza nei confronti della voce del cantante dei La Crus: ha un bel timbro, ma a me sembra che "si canti addosso" peggio di Renga [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 942644 Da qualche parte in casa devo avere un CD, ma me ne tengo alla larga [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 905948

Luca Madonia con Franco Battiato - L’Alieno [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 662828 Bello, bello, bello!


Fine prima parte [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 516693
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Messaggio Da Ospite Mer 09 Feb 2011, 13:08

ubik ha scritto:
Paz i Enza ha scritto:Patty Pravo – Il vento e le rose. Mah, altro testo che mi lascia perplessa. Sarà la solita Patty? Boh! Spero non stonino troppo lei e Morgan.

per fortuna Morgan non ha la dentiera [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 905948

risata risata Poverina però dai ... si era beccata un pesante posacenere di cristallo in faccia negli anni 70 neutro

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Messaggio Da Delilah Ven 11 Feb 2011, 17:30

Avevo lasciato il 'lavoro' a metà [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 905948

Anna Oxa – La mia anima d’uomo Non ho capito questa cosa dell'anima "d'uomo" [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 64660 ma perché?

Occhio al dito quando canterà

"Un saluto sincero agli amici perplessi
Ed un gesto col dito
A chi gufa o ci porge sbadigli" [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 942644
Attenzione al duetto con i Marta sui Tubi [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 519970 è quello che attendo di più [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 550338 mi piacciono troppo [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 540435

Max Pezzali – Il mio secondo tempo.
"finchè un bel giorno la carta d’identità
non mi ha rivelato la verità" [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 591958

"Che c’è il mio secondo tempo e non voglio perderlo" [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 31579

Patty Pravo – Il vento e le rose - Non so come si possa confondere il vento con le rose [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 64660 Mistero [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 942644

Il testo mi ha fatto ripensare a Mogol-Battisti (chissà se qualcuno ha capito di che canzone parlo [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 418366) , però qui non ci fa capire chi ha bussato alla porta, e io sono curiosa [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 82568

Anna Tatangelo – Bastardo. No, no, no, non ci siamo proprio [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 492118 non puoi prima dirne di tutti i colori a quello che ti ha tradito e poi dirgli che lo ami. Su, un po' di contegno [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 498557

Tricarico – 3 colori. La canzone è di Mesolella (Avion Travel). Parla del tricolore e di padre e figlio che stanno giocando con i soldatini. Boh, sono perplessa. [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 925403

Roberto Vecchioni – Chiamami ancora amore. La prima parte è la fotografia di ciò che ci circonda in questo momento. Sono curiosa di sentirla. Approfondirò meglio più avanti [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 304791

Davide Van de Sfroos - Yanez In poche parole: Salgari in riviera adriatica. Sembra divertente ma non so che ci faccia a Sanremo. [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 64660


Finito [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 516693
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Messaggio Da Ospite Ven 11 Feb 2011, 17:46

spia scusa



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Messaggio Da Delilah Ven 11 Feb 2011, 17:50

[SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 240394 Anna

mi ha sempre colpito questo testo che è una vera e propria sceneggiatura. Tutte le volte che l'ascolto vedo scorrere le immagini [SANREMO 2011] I Testi delle Canzoni 551280
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Messaggio Da Ospite Ven 11 Feb 2011, 17:52

sisi è vero Delilah

spia infatti,come sempre per questa canzone,ho avuto subito presente tutta la storia,ma ho faticato a ricordare il titolo risata risata snob meno male che san tubo mi ha capito

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Messaggio Da Delilah Mar 15 Feb 2011, 12:01

Giuseppe Antonelli, docente di Linguistica italiana e autore del libro “Ma cosa vuoi che sia una canzone. Mezzo secolo di italiano cantato” (Il Mulino), dà i voti ai testi di tutte le canzoni del Festival di Sanremo.

Giusy Ferreri, "Il mare immenso" (testo di Bungaro e Giusy Ferreri)
Molte metafore, poco congruenti tra loro. Si parte da una montagna di cartelli stradali («A volte io vorrei arrivare in cima ai tuoi segnali / per intuire tutti i sensi unici») e si finisce dentro a «quel mare immenso» che a Sanremo era già stato cantato da Marcella Bella («un mare immenso e laggiù una vela») in una canzone dal titolo leopardiano: “Dopo la tempesta”. Prima di naufragare in questo mare, il testo passa per una citazione cinematografica («quel mare dentro») e per una televisiva («non scorre il sangue dentro al fiume» che ricorda lo «scorre il sangue nelle vene» della sigla di Sandokan: ma Yanez non lo doveva cantare Van De Sfroos?). Anche se a un certo punto l’atmosfera diventa quella di un western («il nostro cuore fuorilegge / spara colpi di dolore» suona a metà tra Little Tony e Clint Eastwood). Tutto si spiega quando giunge la frase rivelatrice: «È troppo che non si fa più l’amore».
Voto: 4 e ½ (il ½ per l’astinenza)


Luca Madonia con Franco Battiato, L’alieno (testo di Luca Madonia)
Più che un alieno, un Frankenstein. Il testo di Madonia, usando una tecnica cara a Battiato, costruisce un puzzle di citazioni e richiami più o meno espliciti. «Colgo l’occasione di un’estate al mare» si rifà apertamente al brano scritto dallo stesso Battiato per Giuni Russo, e in area battiatesca rimane anche il primo verso («Vago per la strada / in cerca di occasioni nuove»), che ricorda quel «Vagavo per i campi del Tennessee» con cui si apre una strofa di “La cura”. Non ci si allontana di molto per «passo tra gli odori e tra gli umori della gente», che richiama il testo di una canzone di Alice: «Cammino a disagio tra gli umori / e i rumori che si accavallano fuori». E se quella «gente / che mi sfiora indifferente» riporta alla “Sally” di Vasco Rossi, che «ormai guarda la gente, con aria indifferente», il «Tu, tu non mi basti più» echeggia – basta cambiare l’ultima parola con “mai” – un brano di Lucio Dalla. In tutto questo festival di citazioni, non ne poteva mancare una celeberrima di anonimo: «al cuor non si comanda».
Voto: 6 (di stima)

La Crus, “Io confesso” (testo di Mauro Ermanno Giovanardi)
Finalmente un testo che prova a mimare l’andamento sintattico del parlato. Fin dal primo verso, che presenta una struttura in cui il pronome anticipa la frase successiva: «Lo so di aver sbagliato», e allo stesso modo «Lo so di aver tradito» o anche «non posso farne a meno del tuo amore» (stesso procedimento, ma speculare, in «un’altra possibilità io la voglio»). Una sintassi mossa e, rispetto agli altri brani, originale. Molto meno originale la citazione di un consunto Oscar Wilde già sfruttato da uno spot («posso resistere a tutto, ma alle tentazioni no»). D’altra parte, anche qui – come nel testo di Giusy Ferreri – ci si perde tra i sensi: forse vietati, più che unici («ma perdermi tra i sensi, mi divora»). E anche qui si rischia il naufragio semantico: «non c’è nessun altro al mondo / così vicino a te / che è così uguale a me» (scusa, in che senso?).
Voto: 6 – (il meno per la citazione scontata)

Luca Barbarossa e Raquel Del Rosario, “Fino in fondo” (testo di Luca Barbarossa)
Dopo "amore", tra le parole più frequenti in tutta la storia del Festival ci sono "cuore", "mare", "cielo" e "sole". È bello ritrovarle tutte insieme in questo ritornello: «andare su su su nel cielo / giù giù giù nel mare / su su su nel sole / giù giù fino in fondo al cuore». E pensare che esattamente trent’anni fa fu proprio Barbarossa a rompere per primo, con la sua «Roma puttana», il tabù sanremese delle parolacce. Non troppo originale anche quel «fino a sentirmi vivo» («coi tuoi occhi mi sorridi e mi fai sentire vivo» Barbarossa l’aveva già cantato molti anni fa). Per non parlare della spericolata parafrasi vascorossiana: «voglio spegnere il rumore disarmare la mia mente / e lasciare fuori il mondo fino a quasi non sentirlo / e non cercare sempre un senso a tutto quello che facciamo», a metà tra «oggi non ho tempo / voglio stare spento» ("Vivere"), «e tutto il mondo fuori» ("Albachiara") e «anche se tutto questo un senso non ce l’ha» ("Un senso"). L’unico rumore che si sente è quello della Ferrari di Alonso.
Voto: 3

Al Bano, “Amanda è libera” (testo di Fabrizio Berlincioni e Albano Carrisi)
Nel solco della tradizione sanremese, il testo si ostina a darci in pasto sfilze di astratti in rima come “metà : libertà : eternità : infamità” o anche “povertà : oscenità : dignità : ingenuità”. Chi legge si fa la stessa domanda di «chi si ferma lì chiedendosi: perché?». Servono a far tornare i conti della metrica anche la collocazione del verbo in fondo alla frase («una macchina che più strade non ha») e la ridondante insistenza sul pronome soggetto («Amanda è libera piena di fantasia / sembra più piccola degli anni che “lei” ha»). E sono vecchie anche immagini come «dentro una lacrima» («siamo nella stessa lacrima», cantava Elisa su testo di Zucchero in “Luce”) o «libera come una rondine», che ricorda – tra l’altro – il Modugno di “Libero" («libero / voglio vivere / come rondine / che non vuol tornar al nido»). Più che attuale, invece, addirittura profetica – guardando alla cronaca di questi giorni – l’ornata perifrasi «notti di Venere, piene di oscenità / giorni di cenere senza più dignità».
Voto: 4+ (il + per la capacità profetica)

Modà con la partecipazione di Emma, “Arriverà” (testo di Francesco Kekko Silvestre dei Modà)
Qualche anno fa lo scrittore Tiziano Scarpa pensò di giocare sulla prevedibilità del lessico sanremese, assegnando ai testi in lizza un punteggio basato sulla ricorrenza di alcune parole. Cinque punti a “cuore” e “amore”; tre alle voci del verbo “amare”, a “tu” e a “sempre”; un punto a un altro centinaio di vocaboli tipici del canzonettese (come“cuore”, “mare”, “cielo” e “sole”, ma anche “luna”, “stelle”, “vento”, “pelle”, “pioggia”, “poesia”, “piangere”, “sorriso”, “bacio”). Ecco: in questo brano le parole citate ci sono tutte. Forse per questo le quote Snai lo danno tra i favoriti. Altrettanto prevedibili le rime, tutte basate sui futuri di seconda e terza persona: “piangerai : te ne andrai :mi perdonerai” e poi “si sveglierà : sarà : scalderà : arriverà :sorprenderà”. Modà: un nome un destino, verrebbe da dire: non è che l’altra si pronuncia Emmà?
Voto: 2


Nathalie, “Vivo sospesa” (testo di Nathalie Giannitrapani)
Dev’essere una sindrome, quest’anno: anche lei si è persa («Io mi ero persa / per strade sconosciute già cambiate prima di arrivare»). Anche lei fa rimare “possibilità” e “trasformerà”, “rivedrò” e “trasformerò”, “colore” e “dolore”, “vento” e “tempo” (che poi non è proprio una rima, ma insomma). Con l’idea di trasformare «le parole in sospiri di amanti», crea un testo evanescente, che ripete in loop gli stessi versi fatti di sogni puri e ferite profonde. Le sue «speranze e possibilità» ricordano quelle dei “Quattro amici” di Gino Paoli: forse anche lei aveva bisogno di tirar fuori i suoi perché e proporre i suoi sarà (sarà, più che altro, una scusa per cantare bene un po’ di sillabe in sequenza).
Voto: 3

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Messaggio Da Delilah Mar 15 Feb 2011, 16:26

...continuazione

Anna Oxa, “La mia anima d’uomo” (testo di Lorenzo Imerico e Anna Oxa)

In un’annata senza parolacce, il massimo della trasgressione è rappresentato dall’evocazione di un gesto oggi di gran voga («un saluto sincero agli amici perplessi / ed un gesto col dito a chi gufa») e in questo piattume linguistico spiccano persino il vecchio gergalismo “gufare” e modi di dire alla Alberto Sordi come “una botta di vita” («questo posto è una favola vuota / … / dove tutto è una botta di vita»). In questo festival del conformismo, d’altra parte, i testi rispettano anche la punteggiatura; che nelle canzoni c’è ma non si vede, e allora per farla sentire viene ogni tanto messa a testo («curva come una virgola di una frase a metà», Al Bano). Qui «si riparte da un punto senza scuse o retaggi / da una pagina aperta»: più o meno da dove si fermava Jovanotti («vorrei che questa pagina tornasse bianca / per scriverci ti amo / punto»); in netta contraddizione con “L’alieno” di Luca Madonia, convinto «che ogni storia si chiuda con un punto». Anche la Oxa ha il suo viaggio e il suo percorso («siamo noi questo viaggio»), ma la sua esortazione «coraggio … si va … si fa» ricorda un po’ troppo quella dell’Albertone nazionale: «e va e va / va avanti tu / che adesso c’ho da fa’...».
Voto: 5 (per non gufare)


Max Pezzali, Il mio secondo tempo (testo di Max Pezzali)
Un bell’attacco in medias res («Finché un bel giorno mi sono accorto che / bisognava decidere»); anche se quel “che” sospeso a fine verso è un vecchio trucco per far cadere l’accento sull’ultima sillaba. Il secondo tempo è quello che comincia a metà del cammin di nostra vita e la metafora dello spettacolo («un po’ mi sento come all’inizio dello show») si mescola con quella solita del viaggio («ho superato / la metà del mio viaggio»). Solo che Max di viaggi se ne intende (“Viaggio al centro del mondo”) e soprattutto ha sempre con sé la sua bussola (“Nord sud ovest est”): per questo riesce a non perdere il contatto con la lingua di tutti i giorni. Usa un lessico quotidiano («qui c’è un casino, un casino di cose da fare») e gioca sulla ripetizione che simula l’incertezza di chi parla («perché io, io spero tanto che sia splendido»; «buttare tutto, buttare quello che fa male»). Certo, quell’insistenza sul quanto («quanti armadi da svuotare / quante cose da buttare») riporta un po’ a un Baglioni d’annata: «quanta polvere / quante città / quanta vita ho lasciato qua e là / quanta strada da fare».
Voto: 7 (bene, bravo)

Patty Pravo, “Il vento e le rose” (testo di Diego Calvetti e Marco Ciappelli)
Io, il vento e le rose. Ma c’è anche un “tu”, ovviamente; immortalato in una posizione abbastanza inequivocabile: «ma no, tu non ti muovere / che stai benissimo su di me». Qualcuno nel primo verso bussa alla porta («Senti chi bussa alla porta») e lo fa di nuovo nell’ultimo («Senti chi bussa alla porta»). In mezzo, «venti minuti d’amore». Possibile che qualcuno abbia aspettato venti minuti? Il testo, insomma, risulta un po’ confuso; come la protagonista, che «confonde il vento con le rose» e «confonde il sesso con l’amore» (non come Julio Iglesias, che essendo un pirata e non un signore non faceva la stessa confusione). Dunque il vento sta al sesso come le rose all’amore? Dunque, come diceva Gigi D’Alessio «non è amore è sesso senza cuore»? Tra un tiggì ed un caffè («sentire alla televisione di questa economia / mi vuoi o vuoi un altro caffè»), la Pravo sembra ripetere stancamente cose che a Sanremo ha già detto qualche anno fa («bevi qualcosa, cosa volevi / vuoi far l’amore con me»).
Voto: 4


Tricarico, “Tre colori” (testo di Fausto Mesolella)

Anche fuori della serata speciale dedicata all’anniversario dell’Unità, la bandiera del 150° sarà tenuta alta da Tricarico, risorgimentale nelle scelte linguistiche, oltre che in quelle cromatiche. Una canzone di quattro colori, in realtà, visto che si parte dai fanti «colorati con le giacche blu» e solo dopo, passando in rassegna «quelli» (ma quelli chi?) con la bandiera verde (i leghisti?), con la bandiera rossa (i comunisti? ancora?) e con la bandiera bianca (i democristiani? i qualunquisti? gli ignavi?), si prepara il gran finale: «verde la speranza, rosso il sangue di frontiera, neve biancaneve i cuori abbraccerà». Tra le rime, spiccano i troncamenti ottocenteschi: «cercate di non farvi fucilar», «questa storia è stata scritta / e già studiata / pensavate di doverla ripassar?» No, appunto; almeno non in questi termini.
Voto: 5 (per l’afflato patriottico)

Anna Tatangelo, “Bastardo” (testo di Valentina D'Agostino e Anna Tatangelo)
Che Venere possa ridurre l’uomo in cenere (con o senza Bacco e tabacco) è cosa assai nota, ma qui la Tatangelo prende la cosa alla lettera, riattizzando la metafora del fuoco d’amore: «voglio bruciarti con il fuoco che ho dentro / per poi vederti cenere». Già cinquant’anni fa Giorgio Gaber aveva ironizzato sull’abuso di questa metafora, portando al Festival “Benzina e cerini”: «la mia ragazza / … / ha inventato un nuovo gioco / mi cosparge di benzina e mi dà fuoco / e io brucio brucio d’amor». Ma il tono della Tatangelo è molto serio, a tratti anche un po’ patetico, se si pensa a versi come «farti affogare nei singhiozzi del pianto» (gli unici singhiozzi d’amore a Sanremo erano stati finora proprio quelli di D’Alessio: «ti penso in piena notte e parlo singhiozzando»). Il bastardo del titolo ricorda un po’ lo Julio Iglesias di “Sono un pirata sono un signore” («a volte sono un bastardo e a volte un buono»), anche se qui – in una riuscita simulazione di dialogo – parla a vanvera un po’ come l’Alberto Lupo di “Parole, parole”: «C’è una ragione di più / l’hai detto… ma che bravo», «l’hai detto tu quando è finita è finita».
Voto 7

Davide Van De Sfroos, “Yanez” (testo di Davide “Van De Sfroos” Bernasconi)
Dai “Tre colori” di Tricarico ai quattro evocati da Van De Sfroos: «stuzzichini, moscardini e una bibita de quatru culuur». Una canzone in dialetto lombardo (il laghée o tremezzino, per la precisione, parlato sulle sponde del lago di Como) che – paradossalmente – rinverdisce il filone non solo sanremese dei ritratti nazionali. Quello, per intenderci, a cui appartengono “La terra dei cachi” di Elio e le Storie Tese, ma anche “Viva l’Italia” di Francesco De Gregori (che infatti Van De Sfroos canterà giovedì). Altrettanto paradossalmente, questo testo – il primo in un dialetto diverso dal napoletano a essere ammesso al Festival – è l’unico che in questa edizione fa posto alle parole di oggi. Una serie di marchi commerciali come Red Bull, Suzuki, Billabong, iPhone; e poi neologismi recenti come “infradito” o recentissimi come “mohito” e “vuvuzela”; espressioni inglesi ormai entrate nell’uso come “happy hour” («pulenta e cuba libre per i granchi in prucession / cumincia l’eppi auar»). Lambrusco e pop corn, avrebbe detto Ligabue: ovvero un atteggiamento che oggi si ama definire glocal. Altro che l’esotismo misterioso di Salgari: qui la Perla di Labuan «s’è rifada i tètt, l’ha mea puduü rifàss el coer» (va da sé che i tètt non sono i tetti).
Voto: 8

Roberto Vecchioni, “Chiamami ancora amore” (testo di Roberto Vecchioni)
L’attacco con “E” fa molto cantautore: da Battistimogol («E se davvero tu vuoi vivere una vita luminosa e più fragrante») a Francesco De Gregori («E qualcosa rimane fra le pagine chiare e le pagine scure»), fino a Franco Battiato («E i volontari laici / scendevano in pigiama per le scale»). Anche se ultimamente lo hanno usato anche gli Zero Assoluto («E come sempre / ritorni te»). Fa molto cantautore anche il “cantare per”: «per il poeta che non può cantare / per l’operaio che non ha più il suo lavoro / per chi a vent’anni se ne sta a morire». In mezzo a canzoni che non parlano di niente, colpisce l’idea che un testo possa ancora avere un messaggio, legato in questo caso alla difesa della cultura e del pensiero: «perché le idee sono come le stelle / che non le spengono i temporali». E che – vivaddio! – nelle canzoni si possa usare una lingua non troppo diversa da quella che si parla tutti i giorni. In cui appunto si usa gli per “a loro” («perché le idee sono farfalle che non puoi togliergli le ali») e si legano le frasi con un che tuttofare: «E per la barca che è volata in cielo / che i bimbi stavano ancora a giocare / che gli avrei regalato il mare intero»). Vecchioni, insomma, non si arrende e non si adegua: tu chiamalo ancora cantautore.
Voto: 7 e ½
Delilah
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