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27 risultati trovati per "Prontoacorrere"

Cazzeggio...(tutto quello che volete dire su Marco Mengoni e non riuscite a tacere)

ziggy ha scritto:che gran 'simpaticone' il nostro Scanzi :uhm:


Hashtag prontoacorrere su  Scanzi10


... beh dillo che dovevi  pur giustificare con i tuoi amici la presenza di quei dischi a casa tua snob   
     risata risata risata
manca "#prontoacorrere"     snob snob snob snob snob
Da veronica
il Lun 01 Giu 2015, 16:30
 
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Argomento: Cazzeggio...(tutto quello che volete dire su Marco Mengoni e non riuscite a tacere)
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Classifiche di vendita (FIMI, WWA, iTunes)

Questa settimana Parole in circolo è alla posizione n.7, #Prontoacorrere alle n.76 degli album più venduti in Fimi, mentre Esseri Umani e Guerriero rispettivamente alla n.20 e n.23 dei singoli più venduti ormonivillagepeoplefelicepavonepavone
Da Alice
il Gio 21 Mag 2015, 14:49
 
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Classifiche di vendita (FIMI, WWA, iTunes)

djian ha scritto:Buongiorno ciao

lo so non è affatto sportivo e mi scul  da sola, ma il 1° posto nun se po' sentì  martello

martello martello martello martello
newmoon38 ha scritto:Festeggio i due secondi posti e mi chiedo.... Cosa sta succedendo in Moldova?
Re Matto
#8 Moldova



Parole in circolo

#3 Moldova
#5 Italy
#172 Slovenia

#PRONTOACORRERE
#5 Moldova

Solo 2.0
#7 Moldova

Re Matto
#8 Moldova

:stupore :stupore :stupore  qualsiasi cosa stia succedendo...mi piace  dance sivola sivola sivola
Da Arianna
il Gio 05 Feb 2015, 18:02
 
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Classifiche di vendita (FIMI, WWA, iTunes)

Festeggio i due secondi posti e mi chiedo.... Cosa sta succedendo in Moldova?
Re Matto
#8 Moldova



Parole in circolo

#3 Moldova
#5 Italy
#172 Slovenia

#PRONTOACORRERE
#5 Moldova

Solo 2.0
#7 Moldova

Re Matto
#8 Moldova
Da newmoon38
il Gio 05 Feb 2015, 17:14
 
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[PIC] L'Album

Grazie mafalda bacio bacio bacio amò : anche a me piace tanto la coda di "Guerriero". cuoricino cuoricino love   love
Ed anche a Marco ci tiene a che la coda non venga "tagliata" sisi sisi occhioni occhioni 
Il genere non lo so definire e nemmeno ci tengo particolarmente: quella mia sopra era un po' una provocazione occhiolino , perché ci sono molti che vanno dicendo: "avrebbe dovuto osare di più", "sperimentare", ma poi, quando si va al sodo, quando si prova a chiedere "Come? In quale direzione? Cosa esattamente? In quale canzone?", le risposte si fanno spesso vaghe, generiche, ingarbugliate ed anche contraddittorie spia spia (non la tua, mafalda, che hai spiegato benissimo ok ).

Lo stesso pop topoi, al quale si dichiarano affini per pensiero molti che stanno ascoltando PIC, quando prova a spiegare in cosa dovrebbe consistere la sperimentazione alla quale avrebbe dovuto affidarsi Marco, per dimostrare il suo "coraggio di osare" (sulla cui opportunità, ci sarebbe molto da dire, mancano non solo le giuste parole, ma anche il tempo fatica fatica occhioni occhioni ), resuscita Solo 2.0.
Parbleau: una scoperta clamorosa, illuminante. :uhm:
Allora, dato che mi sono incuriosita, non ricordando le recensioni dei precedenti CD di Marco, sono andata a vedere quella di #Prontoacorrere (purtroppo, più in là di così non sono riuscita ad andare: ho letto in giro che quella di Solo 2.0 era molto positiva). Nella recensione di #Prontoacorrere come esempio della capacità di osare di Marco, portava "Psychokiller", il Medley Motown e la "Ghost Track", ovvero una canzone non-canzone (che io ADORO, lo ribadisco: la amo, è tra le mie preferite di Marco) e quattro/cinque cover. Ecco: appunto. 
Ripeto: non sto certo dicendo di non aver amato il Medley Motown eccE se qualcuno vorrebbe ritrovare in tutti i CD post "Solo 2.0", il mood, le atmosfere e non so cos'altro di "Solo 2.0", perchè è il lavoro di Marco che gli/le è piaciuto di più, non c'è niente di male a dirlo chiaramente, così ci si capisce meglio.  occhiolino occhiolino   
La questione, allora, è proprio quella che Iaia ha ben delineato: fare pace con il cervello, ma non nel senso di incominciare ad elencare in modo scientifico, punto 1), punto 2), comma bis, per dimostrare la nostra coerenza intellettuale. Se siamo tutti qui (e nei tanti altrove) a parlare di Marco, c'è un motivo ( cuoricino cuoricino cuoricino cuoricino ) e non siamo a scuola, dove si deve dire la lezione e poi si viene promossi. maestrina Intendo avere chiaro cos'è Parole In Circolo, il nuovo (nuovo: non c'era prima) disco (perdonami Mengò tiprego bacio bacio ) di Marco Mengoni. 
In questi giorni, leggendo il forum e alcuni commenti in giro per il web, mi è sembrato di avere inavvertitamente aperto la pagina dedicata all'ultimo Congresso Internazionale di Cardiochirurgia fatica fatica spia spia : elenchi di parole, di "uh", di "ah", di "mai" e di "sempre" che non ci piacciono...zac, taglia e cuci. Il "ciò che non mi piace" che aveva come corollario il "ciò che sarebbe meglio non ci fosse, ma quando mi chiedi cosa ci dovrebbe essere, aspetta che ci penso...ah sì: la Ghost Track".  occhiolino Ho letto commenti che dicono all'incirca: "a me le canzoni d'amore non piacciono...cioé alcune mi piacciono, però non so dire esattamente quali e perché, però ti so dire con certezza che, comunque, in ogni caso, non mi piacciono quelle del disco di Mengoni". fatica fatica :uhm: :uhm: E anche: "La canzone piace, tranne che per le piume svolazzanti (ah, non l'ho mai detto: faccio coming out, già che ci sono, io ho un'idiosincrasia nei confronti degli aquiloni, ergo... occhioni occhioni occhioni ) e così via.

Spero di non essere fraintesa: non sto parlando di non esprimere la propria lecita opinione sul CD, su ciò che piace o meno. ok Mi ha un po' lasciata perplessa l'azione di triturazione, lo sminuzzare e ridurre in granelli e setacciare ben bene la canzone di Marco, per trovare (finalmente) quella nota, quella parola, quell'uh che troviamo fuori posto e che vada a suffragare la nostra tesi del perché quella canzone ci piace o non ci piace. Non è tanto il pigiare il bottone per azionare la tritadocumenti, ma: "qualcuno mi ricorda perché e se dobbiamo azionare la tritadocumenti"? fatica fatica  
Mi scuso se sono andata lunga, se magari ho urtato la sensibilità di alcuni e se non mi sono spiegata.
A me il disco piace tutto. Ma proprio tutto. Perché le canzoni sono belle, arrangiate benissimo e Marco canta da Dio. love love Ho ascoltato CD di questo artista dove l'unica cosa che c'era era la voce divina. cuoricino cuoricino cuoricino

O.T. Stanotte, volevo rimaneggiare il mio commento (quello citato da mafalda) e l'ho cancellato. Poi ero troppo stanca per rimettermi lì e non l'ho riscritto. In sostanza, non volevo tirare in ballo Peppa, che magari intendeva dire altro.  occhioni occhioni  
Peppa: con la testa sotto i tuoi piedi e puoi anche muoverli! bacio bacio amò amici
Da poplar
il Sab 17 Gen 2015, 13:02
 
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Marco Mengoni PAROLE IN CIRCOLO
di Pop Topoi

Due anni fa, per giustificare la delusione di “#PRONTOACORRERE”, scrivevo: “Forse Mengoni deve prima soddisfare il grande pubblico con una veste più semplice e tradizionale per potere poi spiazzare di nuovo”. E l’ha fatto, alla fine dell’anno scorso, con “Guerriero”, un singolo spiazzante e soprattutto riuscito. È una canzone accessibile avvolta (non nascosta) in un involucro anomalo; è un aggiornamento de “La cura” in cui le confortanti parole del testo entrano in contrasto con una produzione tetra, irregolare e ricca di dettagli elettronici.
Non è stato un singolo importante solo per Mengoni: quando un artista mainstream abbandona il conformismo, ci guadagna tutta la musica italiana; quando una canzone come “Guerriero” arriva al doppio platino, è il migliore incoraggiamento per altri artisti pop a osare di più, perché rende falsa la nozione che certi suoni in Italia “non vendono”. Mengoni sembrava già potere entrare nella ristrettissima cerchia di italiani col compito (o meglio, il permesso) di innovare in quanto sostenuti da un tifo incondizionato. Sembrava pronto a correre nella direzione opposta, e il pubblico con lui.

Tuttavia, Mengoni fa un passo indietro già dalla seconda traccia di “Parole in circolo", smontando tutto ciò che ha costruito con “Guerriero” e rintanandosi in territori già esplorati. Dice che l'album è una “playlist in divenire”, la prima parte di una collezione in cui non si è preoccupato troppo della coerenza e dove ogni canzone è un mondo a sé, ma il risultato è in realtà omogeneo e quasi interamente composto da ballate d’amore molto classiche. Con quel formato, a meno che non si raggiunga la perfezione de “L’essenziale”, si rischia la banalità. I testi sono diventati sobri (fenomeni meteorologici, self-empowerment generico) tanto quanto le interpretazioni, ma nell’abbandonare la vena surreale nella scrittura e i virtuosismi vocali per cui è stato criticato in passato, ha rinunciato anche a parte della sua identità, e l’ostinato eclettismo con cui si lanciò in “Solo 2.0” sembra ora appartenere a un cantante diverso. “Se sei quel che vuoi, non sai cosa sei” – e cosa sia o cosa voglia Mengoni in effetti non si è ancora capito.
Come accadeva nel disco precedente con “Una parola", ci sono due timidi momenti dance a spezzare la tracklist (“Ed è per questo”, “Io ti aspetto”), ma i modelli internazionali a cui si rifanno (Calvin Harris è il primo nome che viene in mente) sono già stantii. Dice di avere ascoltato le Haim e Stromae, ma non è chiaro dove lo abbiano ispirato: in “Parole in circolo”, il produttore Canova lo porta più vicino a Francesco Renga e Giorgia che Jovanotti o Tiziano Ferro, costruendogli attorno un disco sempre gradevole e mai sorprendente.
Mengoni eccelle nell’ordinario, ma ha inciso un album contenente la più bella canzone italiana del 2014 e nove canzoni che ne tradiscono le aspettative. La buona notizia è che, col prossimo album, potrà spiazzare di nuovo.

http://mobile.rockol.it/recensione-5899/marco-mengoni-parole-in-circolo
Da Kaiser
il Gio 15 Gen 2015, 11:35
 
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http://www.allmusicitalia.it/recensioni/parole-circolo-marco-mengoni-recensione.html


Marco Mengoni riparte da Parole in circolo, il nuovo disco in uscita in questo inizio 2015, primo capitolo di un doppio progetto “in divenire” che andrà a completarsi entro la fine dell’anno. Dieci inediti (più bonus track sparse negli store digitali) per un album che rappresenta una prova importante per Marco, reduce da un paio d’anni di successi incredibili: dal trionfo al Festival di Sanremo alla partecipazione all’Eurovision Song Contest, passando per un tour sold out e diversi dischi di platino certificati del suo #PRONTOACORRERE; una prova superata con grande stile, lo dico subito, anche perché la bella anteprima lanciata con Guerriero (primo singolo estratto programmatissimo in radio) aveva già alzato di più di una tacca l’aspettativa attorno a questo disco, e soddisfarla con pochi ascolti non era affatto facile.


Parole in circolo è un album, o meglio una playlist come ama definirla lo stesso Marco, che guarda al futuro e trova con successo diversi spunti originali, sia nella musica che nei testi. Traendo ispirazione dalle grandi produzioni internazionali mantiene di base una forte componente melodica pop tutta italiana che crea un ideale ponte tra il passato (recente) ed il presente del ventiseienne cantautore di Ronciglione.

Si parla prevalentemente d’amore nella maggior parte dei brani, per lo più ballate, alcune ottime come La neve prima che cada e Invincibile che vantano due tra gli incisi più emozionanti e potenti di tutta la sua produzione e da subito si conquistano un posto nella memoria promettendo lunghi soggiorni nell’airplay delle radio.

Le ritmiche più serrate e le sequenze elettroniche dal gusto dance di Ed è per questo ed Io ti aspetto riportano al discorso sulla modernità di questo progetto che non è poi tanto moderno nei suoni che altrove potremmo aver sentito già, quanto nell’approccio strettamente interpretativo di Marco che sa come convincere sempre anche abbracciando sonorità diverse da quelle a cui siamo abituati.

Dal respiro internazionale è invece la collaborazione inaspettata con Luca Carboni che firma il testo di Se io fossi te, brano nato dall’unione musicale di due numeri uno della scena mondiale come Busbee (Pink; Katy Perry) e Coffee già membro de The Monsters and The Strangerz, band statunitense con un grammy e numerosi riconoscimenti all’attivo, aggiungendo una nota disco-eighties alla raccolta.

I momenti migliori tuttavia arrivano dalle prove più intime e cantautoriali: Esseri umani e Mai e per sempre aprono e chiudono idealmente la tracklist , rivelando la parte più interessante, autentica e personale di uno stile, quello di Marco che “in divenire” sta diventando sempre più riconoscibile e vincente.

Con la seconda metà di queste Parole in circolo scopriremo se Marco riuscirà a rischiare ancora qualcosa in più e compiere definitivamente il grande salto, riducendo il peso di ballads più rassicuranti tipiche del suo repertorio per fare posto alle belle sperimentazioni che come in questo caso dimostra di potersi permettere.

CANZONE MIGLIORE : Esseri umani
VOTO: 8.5/10
Da Paz i Enza
il Mer 14 Gen 2015, 22:22
 
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http://www.loudvision.it/parole-circolo-il-progetto-grafico-dietro-la-musica-di-marco-mengoni/

Parole in Circolo: il progetto grafico dietro la musica di Marco Mengoni

Marco Mengoni ha presentato ieri presso la libreria OPEN di Milano il suo nuovo, attesissimo lavoro, “Parole in Circolo” (leggi l’intervista). Dopo lo scorso lancio a Brera, anche stavolta l’ex talent e vincitore di X Factor si rivela attento non solo alla musica, ma anche alla sua comunicazione con la stampa e i fan.
 
In una libreria nota per gli interni di design e un approccio multimediale all’oggetto libro si è svolta non solo la conferenza stampa del cantante, ma anche un workshop dedicato al progetto grafico dietro l’artista, che poche settimane fa ha lanciato un’app dedicata interamente al suo mondo, musicale e non.
 
Una foto in maglietta bianca, un font semplice, una cornice fotografica e lo sfondo di un intenso colore giallo: dietro la cover ricercata e apparentemente minimale di Parole in Circolo si nasconde un lavoro di molti mesi, così come spiegato dai tre grafici che gestiscono l’immagine di Marco.

Luca Paternoster Omodei, Giuseppe Muschio Schiavone e Riccardo Bellei sono i tre coetanei del cantante 26enne che, dietro il nome di Shipmate, hanno creato le copertine di album e singolo. I tre si dicono innanzitutto grati perché Marco ha deciso di promuoverli a suoi esperti d’immagine dopo una collaborazione nata quasi per caso, grazie all’aiuto di un professore universitario, per il precedente album #Prontoacorrere.
Si tratta di un’occasione preziosa, quasi unica in Italia, e il trio lo sottolinea, ringraziando anche la casa discografica perché “ci ha concesso la possibilità di sbagliare e il tempo necessario per ritentare, che è un elemento fondamentale per consegnare un buon risultato finale.”
 
Parlando della copertina dell’album e del suo intenso colore di sfondo, Omodei spiega:Il giallo è una scelta caratterizzante, soprattutto se unita a una foto in bianco e nero in cui per la prima volta Marco non guarda in camera; segna il cambiamento nella sua immagine e nella sua musica”.
Questi sono i cambiamenti più evidenti, ma i dettagli tutti da scoprire sono innumerevoli: “Marco ci ha messo al lavoro sul progetto ancor prima di sentire una traccia musicale, chiedendoci di lavorare sul concetto di parole in circolo. A noi sono venuti in mente i tre puntini di sospensione e ci abbiamo lavorato tantissimo, praticamente cinque mesi, assieme a un gruppo di immagini fotografiche che Marco ci aveva consegnato come punto di partenza.

Muschio Schiavone precisa “I tre puntini sono poi diventati punti colorati con i colori primari e posizionati quasi a cornice dell’immagine centrale. Si vede anche un quadrato bianco, che vuole essere un rimando al mondo della fotografia, così come la foto in bianco e nero passata solo su canale rosso, quasi un omaggio al vecchio metodo di sviluppo fotografico in camera oscura. Inoltre così si crea un effetto di movimento, una citazione del 3D, che però alcuni hanno scambiato per un’immagine fuori fuoco, purtroppo!” (ride)
 
Da una parte l’estetica, ma dall’altra una continua attenzione alla funzionalità e alla platea dei social media: “L’immagine di copertina non è solo bella, è calibrata per una fruizione che si è spostata dagli scaffali dei negozi ai lettori multimediali, -spiega Bellei- dove le immagini appaiono spesso in dimensioni ridottissime. Bisogna tenere presente tutto questo se si vuole creare qualcosa di davvero efficace.”
 
Non manca poi il responsabile dei social, che spiega: “Marco è attivo su Facebook, Twitter e da poco anche su Instagram. Per ogni piattaforma realizziamo contenuti esclusivi, perché non vogliamo far rimbalzare sempre lo stesso materiale e creare doppioni. Ovviamente il punto di riferimento principale rimane il sito, che domani verrà aggiornato con un nuova grafica in parallasse e tanti contenuti dedicati.”
 
Le novità più interessanti però sembrano riguardate la app di Marco, per cui il suo team ha in riserbo grosse sorprese.
Nonostante sia stata lanciata da pochissimo, qualche esperimento è già stato tentato: “Abbiamo provato ad usarla come canale di presale esclusivo dei biglietti per alcune date del concerto e ora stiamo caricando i testi (che non sono presenti nel booklet cartaceo ndr) in modo che siano interattivi e pieni di contenuti inediti.
Un app imprendibile per i fan di Mengoni, uno dei pochi artisti italiani che sembra aver compreso appieno le funzionalità di questi strumenti. Nelle prossime settimane arriverà persino un meme generator che consentirà ai fan di pubblicare le loro “parole in circolo” e un gioco dedicato che consentirà, in caso di vittoria, di scaricare alcune ghost track inedite del cantante.
Da Therese
il Mer 14 Gen 2015, 19:35
 
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Bellissima la recenzione di Alicandri postata di là, da leggere assolutamente

https://1000voci.forumattivo.it/t1575p555-mm-articoli-interviste#429699
Tanti spunti di discussione. sisi

"Quando è arrivato "Guerriero", il brano ci ha lasciato senza parole. Marco Mengoni ha dimostrato con una sola canzone che il gusto del grande pubblico italiano ha tanti preconcetti, ma oltre il primo strato di diffidenza, non ha limiti."

"Le persone, alla fine, inseguono sempre le emozioni e quel singolo ne è un portatore sano e di robusta costituzione."

"Marco ha osato come nessun altro vincitore di un talent ha fatto finora, ed è questo che ci ha incantati. La più grande vittoria è stata quella di essere riuscito a portare stupore in un panorama musicale dove sembra che nulla di nuovo possa accadere."

"...molti oggi sono rimasti interdetti di fronte al primo ascolto integrale dell'album. Perché ci si aspettava una tracklist in linea con "Guerriero", dove la parola "sperimentazione" permeasse il progetto. Invece "Parole in circolo" è un album che conserva il lavoro di identità popolare fatto su #Prontoacorrere, facendo corrispondere il recente passato al suo presente."

"La domanda che ci si pone è: se "Guerriero" fosse arrivato molto prima (un anno prima, per dire) ottenendo lo stesso successo, quanto avrebbe influito oggi nel nuovo progetto? Secondo me, molto."

"La cosa che colpisce di più in "Parole in Circolo", lo si percepisce davvero in modo omogeneo in tutto album, è la capacità di mostrarsi in tutta la sua fragilità, come forse non hai mai fatto così tanto finora..."

"Mi ha colpito l'uso così ben valorizzato della sua voce in brani in tutte le sue sfaccettature come "La neve prima che cada". Mi ha emozionato la delicatezza struggente di brani come "Mai e per sempre"."

"Marco è forse l'unico giovane artista della scena italiana che ti dà 10 e sai già che potrà dare 100. E quando ti ha dato 100, che potrà dare mille.
È esponenziale."

"Per questo è gratificante sapere di non dover aspettare altri due anni per sentire sua nuova musica, alla luce di un buon album e in attesa del prossimo "episodio".... una finestra di tempo per darci un secondo lavoro ancora più bello e coraggioso, ancora più personale."

"Il lancio "Guerriero" è stato un rischio, ma oggi, con quello che ha combinato nel cuore di molti, è anche un'enorme responsabilità. Marco, chi lo conosce da tempo lo sa, è come quei supereroi che hanno dei poteri speciali che non sanno nemmeno bene di avere. Appena ne prenderà del tutto coscienza, non ce ne sarà per nessuno."



cuoricino cuoricino cuoricino cuoricino cuoricino
Da Therese
il Mar 13 Gen 2015, 19:16
 
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http://www.panorama.it/musica/marco-mengoni-lascolto-parole-in-circolo/

Marco Mengoni: l'ascolto di Parole in Circolo
La recensione del nuovo album. Sentirete la forza della sua fragilità


di Alessandro Alicandri

Quando è arrivato "Guerriero", il brano ci ha lasciato senza parole. Marco Mengoni ha dimostrato con una sola canzone che il gusto del grande pubblico italiano ha tanti preconcetti, ma oltre il primo strato di diffidenza, non ha limiti.

Le persone, alla fine, inseguono sempre le emozioni e quel singolo ne è un portatore sano e di robusta costituzione. Marco ha osato come nessun altro vincitore di un talent ha fatto finora, ed è questo che ci ha incantati. La più grande vittoria è stata quella di essere riuscito a portare stupore in un panorama musicale dove sembra che nulla di nuovo possa accadere.

Ora parliamo di "Parole in circolo", prima parte di un lavoro in due tempi pubblicato il 13 gennaio (la seconda parte uscirà nel corso del 2015), partendo da una constatazione. Marco è da sempre un artista dai tratti anti-convenzionali, anche nelle scelte fatte nella sua carriera, come pubblicare il suo album "#Prontoacorrere" un mese dopo la vittoria al Festival.

Una follia autorizzata che ha invece fatto prima centro e poi scuola.

È per questo che molti oggi sono rimasti interdetti di fronte al primo ascolto integrale dell'album. Perché ci si aspettava una tracklist in linea con "Guerriero", dove la parola "sperimentazione" permeasse il progetto. Invece "Parole in circolo" è un album che conserva il lavoro di identità popolare fatto su "#Prontoacorrere", facendo corrispondere il recente passato al suo presente.

La domanda che ci si pone è: se "Guerriero" fosse arrivato molto prima (un anno prima, per dire) ottenendo lo stesso successo, quanto avrebbe influito oggi nel nuovo progetto? Secondo me, molto. Ma non fate l'errore di sottovalutare questo disco. Non fate l'errore di sottovalutare Marco, soprattutto.

Il focus sui testi è primario e "Esseri Umani", nella sua semplicità, racconta un uomo nuovo: meno protetto, più nudo, diretto. Quelle emozioni che portava negli orpelli vocali dei suoi esordi (oggetto di giuste critiche) oggi arrivano in modo diverso, più maturo e comprensibile. Prima sembrava autocontrollo, oggi appare naturale.

Nelle 10 tracce dove le ballad hanno un peso specifico importante (forse per la stagione di lancio), emergono prepotenti i brani di segno diverso, come "Io ti aspetto" (scritta con Ermal Meta e Dario Faini) e in particolar modo "Ed è per questo" (scritta con Fortunato Zampaglione), due tracce in cui si nota una delle doti più interessanti di Mengoni: la capacità non comune di infondere energia e forza, con la sua visione "diversamente romantica" della vita. Dove, detta in breve, l'essere in coppia non è per forza il bene e star da soli non è per forza il male. Dove l'amore non è un sogno e basta, ma un'avventura fatta di concretezza, quando c'è.

L'impronta produttiva di Michele Canova è forte, forse anche troppo. Chi come noi ascolta tanta musica italiana in questo album ci ritrova l'ultima Giorgia e anche un po' di Francesco Renga, tutti artisti di successo prodotti di recente dal mago della musica nostrana, ma che chiaramente nella sua cifra di stile ci riporta in alcuni episodi un po' più nel suo universo e un po' meno in quello di Mengoni.

La cosa che colpisce di più in "Parole in Circolo", lo si percepisce davvero in modo omogeneo in tutto album, è la capacità di mostrarsi in tutta la sua fragilità, come forse non hai mai fatto così tanto finora ("20 Sigarette" e "Natale senza regali" per molte orecchie sono due fari in questo senso).

Mi ha colpito l'uso così ben valorizzato della sua voce in brani in tutte le sue sfaccettature come "La neve prima che cada". Mi ha emozionato la delicatezza struggente di brani come "Mai e per sempre".

Marco è forse l'unico giovane artista della scena italiana che ti dà 10 e sai già che potrà dare 100. E quando ti ha dato 100, che potrà dare mille. È esponenziale.

Per questo è gratificante sapere di non dover aspettare altri due anni per sentire sua nuova musica, alla luce di un buon album e in attesa del prossimo "episodio". La natura di questi due progetti non è l'occasione per vendere x2, ma una finestra di tempo per darci un secondo lavoro ancora più bello e coraggioso, ancora più personale.

Il lancio "Guerriero" è stato un rischio, ma oggi, con quello che ha combinato nel cuore di molti, è anche un'enorme responsabilità. Marco, chi lo conosce da tempo lo sa, è come quei supereroi che hanno dei poteri speciali che non sanno nemmeno bene di avere. Appena ne prenderà del tutto coscienza, non ce ne sarà per nessuno.
Da Paz i Enza
il Mar 13 Gen 2015, 19:01
 
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http://www.newsic.it/news/body_news.php?id=32149

PAROLE IN CIRCOLO IL NUOVO DISCO DI MARCO MENGONI
Marco Mengoni presenta il primo capitolo del suo nuovo progetto discografico


"Il primo capitolo di una Playlist di canzoni ancora in fase di scrittura e di lavorazione".
Così definisce Marco Mengoni il suo nuovo progetto discografico presentato questa mattina a Milano alla stampa. Un vero e proprio progetto, quello di “Paroleincircolo” che segue a due anni di distanza il successo multiplatino di #PRONTOACORRERE.
Il disco, anticipato dalla hit “Guerriero”, è il nuovo percorso sonoro di Mengoni.
Un disco "work in progress" che mette al primo posto la parola, il verbo e rappresenta, in alcuni episodi, un vero e proprio punto di svolta rispetto a quello proposto fino ad oggi.

“Questa è una prima playlist, un “volume uno”: un primo tempo che, nei nuovi brani, raccoglie i suoni e le parole della vita vissuta fino a qui - racconta Mengoni - Ma si continua a vivere e quindi a scrivere, a condividere. Per questo ho chiesto alla mia casa discografica di andare avanti e di non chiudere la fase di "studio" perché questo progetto fosse in divenire, in continua evoluzione. Ero in cerca di un modo per continuare a soddisfare il mio bisogno di scrittura e chiudere un album in un luogo e in un tempo mi sembrava soffocasse questo flusso continuo che non voglio far smettere di scorrere, in una costante sana incoscienza che ha fatto diventare lo studio una mia nuova casa”.
“Le parole in questo disco sono sempre più importanti – prosegue Marco – Ho usato una linea di scrittura diversa. Il processo creativo è stato lungo e travagliato. Ho cercato di stare attento a tutte le parole proprio per dare un senso profondo alle mie canzoni. Il disco è comunque un progetto. Io volevo fare l´architetto e mi è rimasta sempre questa voglia di realizzare progetti che coinvolgessero più arti. Paroleincircolo è proprio questo: parole, musica, live, ma anche grafica, estetica, innovazione”.

Sono dieci le prima canzoni di questo progetto, dove si evidenziano tre linee musicali che rivelano la grande passione di Marco per la nuova fase creativa di studio. Nell’album troviamo un mondo strumentale molto “suonato”, uno più elettronico e uno più di sperimentazione. Il canto è molto più profondo e c’è grande spazio per le tonalità basse che colorano questi nuovi brani, rendendoli perfettamente organici alle nuove sonorità.

Due i brani scritti da Mengoni con Fortunato Zampaglione, mentre altri tre i brani figli della collaborazione con Ermal Meta.

Con Matteo Valli invece, Mengoni firma due dei testi: Esseri umani e Mai per sempre. Nel disco c´è anche la collaborazione con Luca Carboni che ha regalato a Marco un brano in puro stile anni ‘80: Se io fossi te.

Al disco hanno anche partecipato anche gli studenti dello Ied di Milano per lo sviluppo della grafica e l´immagine del disco.

Ecco la tracklist del disco:[...]
Da Therese
il Lun 12 Gen 2015, 19:38
 
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http://www.rockol.it/news-641103/marco-mengoni-intervista-su-parole-in-circolo-video?utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter&utm_campaign=Feed%3A+rockol%2FfRwb+%28Rockol+Music+News%29

Marco Mengoni, videointervista: "'Parole in circolo': un progetto, non un disco"
12 gen 2015

“Progetto”: la parola viene ripetuta decine di volte, come un mantra. “Parole in circolo”, il nuovo lavoro di Marco Mengoni, non è un album, ma un progetto, un work in progress, una playlist in divenire. 
Il cantante di Ronciglione  ha incontrato la stampa oggi, in una libreria di Milano, per presentare la punta dell’iceberg di questo progetto, che comprende anche un’app, un tour - già diffusi e annunciati - e una seconda puntata di studio, prevista presumibilmente entro il 2015. Per il momento ci sono 10 canzoni, di cui 8 cofirmate dallo stesso cantante: un lavoro che viaggia tra sperimentazione (i suoni di “Guerriero”, la canzone che ha anticipato il disco) e tradizione, con ballate che riprendono il discorso là dove si era fermato “L’essenziale” e “#Prontoacorrere”, l’album di due anni fa.

E' un lavoro vario musicalmente e nella struttura”, spiega rilassato Mengoni alla stampa. “Sono contento di chiamarlo progetto o playlist, non disco. Ci ho messo più mondi possibili, quelli che hanno segnato la mia crescita di questi miei purtroppo 26 anni”. Parla della sua età con un po’ di ironia, ma è lontano mille miglia dal ragazzo che ha vinto X Factor nel 2009: risponde ai giornalisti con padronanza e con battute, spiegando la filosofia del progetto (e svicolando abilmente le risposte che non può ancora dare sul seguito).
La musica sta cambiando, questa è una fase di transizione”, ripete: un concetto che ribadisce nella nostra videointervista, dove spiega anche che che la varietà musicale, l’assenza di un concept musicale forte, è voluta: “Dall’inizio della mia carriera ho sempre difeso la diversità. E ho cercato di metterla nel disco, di evitare che abbia tutto lo stesso suono con un filo logico. Ho preferito mettere dentro tutto quello che i nostri occhi vedono, quello che le nostre orecchie sentono”. Tra le sue influenze di questo periodo  cita più volte le Haim, ma anche Stromae e Franco Battiato.

Nelle 10 canzoni, oltre allo stesso Mengoni, si alternano come autori team stranieri (come quello formato da Norma Jean Martine - già al lavoro con Giorgia - con Adam Argyle e Martin Brammer, autori di James Morrison e Olly Murs, che firmano “Come un attimo fa") a ritorni come quello di Ermal Meta (già presente in "#Prontoacorrere”) e altre firme italiane: Matteo Valli. Dario Faini, Fortunato Zampaglione, Matteo Buzzanca, Alessandro Raina. Di Luca Carboni dice: “All’inizio non siamo riusciti ad entrare in comunicazione simbiotica e pragmatica, non siamo riusciti a scrivere niente dagli appunti che gli avevo mandato. Abbiamo lasciato passare qualche mese, per fortuna avevamo tempo. Poi lui è arrivato semplicemente dicendomi 'io ho scritto questo'. ‘Se io fossi te’ era esattamente il pezzo che mancava all’album”.
Di “Guerriero”, che con il suo uso dell’elettronica lasciava intuire una direzione più sperimentale dell’album, invece dice: “E’ un grande buffet. E’ una canzone con 162 tracce musicali diverse. Avevamo persino paura a farlo uscire come primo singolo, perché è una canzone densa che contiene tante cose, anche nel testo, molto impegnativo per me, per quello che volevo raccontare. E’ una canzone che ha segnato anche un modo diverso di approcciare la mia vocalità. Ci sono state discussioni accese su questa scelta, ma è una scommessa vinta”. 
Questo il primo disco in cui davvero mi confronto con il mondo esterno, continua. “Cerco di guardare alla realtà per quello che è. Sono un giovane che si batte e si batterà sempre di più per i diritti degli uomini, stando attento a quello che dice. Una parola è poca, due sono troppe, e dalle parole si scatenano dei movimenti: questo disco esce dopo due anni, e ho cercato di fare attenzione proprio a questo, al verbo che ne esce, al messaggio”.
La prossima tappa del progetto è il tour - il primo con organizzato con LiveNation - che vede un ritorno nei palazzetti dopo i teatri del 2013. Partirà il prossimo 7 maggio - con Milano che ha già raddoppiato con una seconda data l’8. E poi la nuova musica, un work in progress: “Ci sono delle basi già pronte, degli spunti da elaborare… Ringrazio la Sony che mi ha permesso di non chiudere praticamente mai la fase di studio. Abbiamo cambiato testi e parole fino alla fine; abbiamo scritto e riscritto fino  al momento dei missaggi. E il lavoro ricomincia da oggi. Non so quando si chiuderà quest’altra parte: aspetto di vivere, di avere altri input, soprattutto dal live e dai fan, il centro del progetto sono loro, gli esseri umani. A me serve guardare quello che si scrive sui social network, per cambiare il mio percorso, la mia scrittura. Tutto è input, e non c’è input più forte di chi ascolta la mia musica”.
Da Therese
il Lun 12 Gen 2015, 19:09
 
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Paz i Enza ha scritto:

Di seguito le canzoni del disco raccontate da Marco Mengoni:
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Da Kaiser
il Lun 12 Gen 2015, 18:12
 
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http://www.allmusicitalia.it/news/marco-mengoni-conferenza-stampa-parole-in-circolo.html

Di seguito le canzoni del disco raccontate da Marco Mengoni:
GUERRIERO
testo e musica: Marco Mengoni/Fortunato Zampaglione/Michele Canova Iorfida
“Guerriero” è una ballad intensa che evidenzia la crescita di Marco come interprete e come autore e mostra una forte maturità artistica nel testo e nella produzione musicale. Il canto, profondo e consapevole, accompagna con delicatezza ogni momento del brano, scritto dallo stesso Mengoni che per la prima volta collabora con Fortunato Zampaglione.
162 tracce in un pezzo solo, un brano che ad ogni frase del testo aggiunge e toglie rif e strumenti musicali, fino al minuto 3. Un susseguirsi di evoluzioni armoniche e strumentali; Dai cori quasi sempre presenti che danno una demarcazione epica al pezzo, insieme ai fiati che diventano sempre più importanti dalla metà del brano in poi. I sinth e i campionamenti vocali drumming set, i rif di chitarra che intervengono sono in evidenza ad accompagnare alcune parti del testo e a rafforzare il significato, per poi sparire all’arrivo di altri riff e momenti musicali, tutte fotografie diverse di un arrangiamento che compongono un puzzle enorme come a sottolineare l’importanza e il messaggio del testo.
“Guerriero” è la nostra emotività. “Guerriero” è l’anima che ci permette di decidere, è la forza che destiniamo agli altri e alle situazioni del nostro cammino. “Guerriero” è la parte migliore di noi, quella che a volte impieghiamo una vita a conoscere e a fare affiorare tutti i giorni.
A poco più da un mese dall’uscita, “Guerriero” è multiplatino e il video la cui regia è per la prima volta firmata dallo stesso Marco insieme a Cosimo Alemà ha avuto il record di views: 9 milioni in sole 8 settimane di programmazione.
ESSERI UMANI
testo e musica: Marco Mengoni/Matteo Valli
Uno dei brani più significativi di questo primo volume di “Parole in circolo”, che mostra attraverso una scrittura cantautorale inedita la sensibilità di un uomo adulto, consapevole, a cui non basta “mostrarsi invincibile, collezionare trofei”, ma che forte dei propri limiti e di una forte conoscenza di se stesso è felice di essere riuscito ad amare le proprie fragilità. “Ma quando piangi in silenzio scopri davvero chi sei”. Il testo è contemporaneo al momento che vive la nostra società. E’ il racconto di una storia d’amore universale. La convinzione nel ribadire di non fermarsi all’apparenza, di tendere la mano per combattere insieme i lati oscuri di una società sempre più nascosta dietro a uno schermo e poco protesa verso il prossimo, che
pian piano tende a dimenticare la verità dei rapporti e l’importanza di essere animali razionali=uomini=esseri umani. Un brano intenso, che rappresenta la parte più suonata di “Parole in circolo”, privo di arricchimenti elettronici, e che mostra un uomo che ha imparato dalla vita che “ha vinto vince e sempre vincerà” e che apprezza l’essere umano nella sua interezza con tutti i suoi pregi e difetti
“Credo negli esseri umani che hanno il coraggio di essere umani. “
INVINCIBILE
testo e musica: Marco Mengoni/Ermal Meta/Matteo Buzzanca
Una ballad intensa e romantica “tu sei con me e io mi sento invincibile” che si arricchisce della presenza di alcuni elementi elettronici come i pad. La forza benefica di un sentimento, che per la prima volta viene raccontato in positivo dal cantautore di Ronciglione e che ti fa sentire davvero invincibile. Invincibile fa parte del mondo “pezzi pop melodici” o “essenziali” proprio come il suo arrangiamento privo di barocco ma dritto e preciso, un suono clean per contrastare l’aria del testo e quella melodica. Presente qui come fosse “psicoacustica” –come l’ha definita lo stesso Mengoni- un pad basso sinusoidale che da corpo alle frequenze, che per tonalità non chiudevano la palette armonica.
Con “Invincibile”, Mengoni rinnova la sua collaborazione con Ermal Meta (La fame di camilla) con il quale ha firmato alcuni tra i maggiori successi della sua carriera e propone un brano che rappresenta un ponte con la produzione musicale di #prontoacorrere
Un arrangiamento importante che esplode in un inciso avvolgente e invincibile. “Anche se il mondo è un gran casino tu respirami vicino e mi vedrai spiccare il volo”.
IO TI ASPETTO
testo e musica: Marco Mengoni/Ermal Meta/Dario Faini
io ti aspetto fa parte di un mondo che Mengoni ha sempre amato, una fusione di stili che comprendono la musica dance pop soul. In questo brano dalle varie influenze di stile, troviamo l’elettronica che si unisce già dal primo inciso ad uno degli strumenti ai quali Marco è più legato, la tromba (e a tutti i fiati in generale), dando più energia e più “botta” al pezzo anche per rimarcare il messaggio dell’inciso “Io ti aspetto e nel frattempo vivo”. Uno dei versi che rimane in testa dal primo ascolto come un tormentone, uno slogan destinato a tutti. Il canto gioca con un testo importante e traccia da solo la linea melodica di un brano dal Ritmo serrato, ballabile arricchito della direzione dei fiati di Marco Tamburini e dello stesso Mengoni.

LA NEVE PRIMA CHE CADA
testo e musica: Marco Mengoni/Ermal Meta/Dario Faini
Una ballad sincera. “Per sempre può durare solo un’ora a volte un po’ di più, quel che mi dirai non lo sentirò, perchè l’amore è sordo se ha paura o se è pieno di se”
La fragilità di un accompagnamento volutamente scarno all’inizio, lascia spazio ad un crescendo musicale che accompagna l’intensità della voce ed un testo pieno di riflessioni. Mengoni per la versione definitiva ha scelto di mantenere la prima voce registrata, quella del provino, per preservare la freschezza e l’intensità con la quale l’aveva provinata al primo take, come ha fatto altre volte ad esempio per L’Essenziale.
“non siamo quelli che promettono l’eternità perché si può cambiare direzione”
COME UN ATTIMO FA
testo e musica: Marco Mengoni/Norma Jean Martine/Adam Argyle/Martin Brammer
Una ballad cofirmata da Mengoni con Norma Jean Martine (talentuosa artista ventiduenne di New York trapiantata a Londra, già autrice della musica di “Quando Una Stella Muore” di Giorgia), Adam Argyl e Martin Brammer, uno dei più grandi songwriter europei, autore tra gli altri di hit di James Morrison, Tina Turner e Olly Murs.
“Come un attimo fa” è la prima collaborazione internazionale di Parole in circolo, proposta, solo per iTunes anche nella versione originale inglese “Time of my life”.
Il testo in italiano invece è per la prima volta interamente firmato da Mengoni. Un clima elettronico per una riflessione disincantata su una storia sospesa in cui si sviluppa un testo carico di tensione. Il ritornello “io non ho mai smesso di crederci” è l’epilogo per una storia che al di là di come sia andata, qualunque sia il finale, resta positiva.
ED E’ PER QUESTO
testo e musica: Marco Mengoni/Fortunato Zampaglione
Il secondo brano cofirmato con Fortunato Zampaglione che dopo il successo del Guerriero affronta un brano UP, dove le sonorità del mondo elettronico sembrano strizzare l’occhio al pop dance anglosassone. Un’introduzione su pochi semplici accordi prelude ad una ritmica serrata che rende il brano particolarmente orecchiabile, “e invece io volevo te , sempre cercato solo te, ed è per questo che ti cerco dentro ad ogni persona.

SE SEI COME SEI
testo e musica: Alessadro Raina/Matteo Buzzanca
Uno dei due brani in cui Mengoni presta la sua voce da grande interprete ad un brano scritto da giovani autori del panorama italiano con cui aveva già collaborato per la fortunatissima Non me ne accorgo di #prontoacorrere
Il brano è stato rilasciato in anteprima per iTunes il primo giorno dell’anno conquistando immediatamente la prima posizione dei brani più scaricati. “Se sei come sei” è il ritornello indimenticabile di un brano, che sembra aprire ad una nuova linea melodica, dove i fiati entrano a rendere una ballad elettronica un pezzo mosso ed estremamente articolato. Il canto con una divisione testuale molto particolare, a tratti quasi “parlata”, parte leggero come in una ballad tradizionale e si irrobustisce con la presenza dei fiati di Marco Tamburini e Roberto Rossi, fino a diventare strumento pirotecnico per seguire la linea melodica.
“Se sai cosa vuoi Se sei come sei Io non ti copro le spalle”
SE IO FOSSI TE
testo e musica: Luca Carboni/Coffee/busbee
Un regalo di Luca Carboni per una favola moderna il testo di Se io fossi te “dove ad un tratto si rimane senza parole”. E parte il gioco del se io fossi te, se tu fossi me. Questo brano di “Parole in circolo” musicalmente composto da autori di fama mondiale, come busbee uno dei più importanti autori americani dell’ultima generazione (“Try” di Pink, “Don’t Stop” dei 5 Seconds of Summer e “If We Ever Meet Again” di Timbaland- Katy Perry) e Coffee membro losangelino dei The Monsters and The Strangerz ,team di produttori e autori vincitori di un Grammy, che hanno scritto e prodotto dal 2009 ad oggi brani per artisti del calibro di Rihanna, Maroon 5, Kanye West.
La penna felice del cantautore bolognese traccia un affresco di un
“c’era una volta una bella storia erano tutti e felici e contenti…” Il sound moderno è scarno e la ritmica sembra l’unico appoggio per la voce su sonorità vagamente anni ’80 in pieno stile Carboni.
Il brano, nella sua versione inglese For I will è stato proposto in anteprima su Tim Music.
MAI E PER SEMPRE
testo e musica: Marco Mengoni/Matteo Valli
Tenera e consapevole autocritica “Mai e per sempre” chiude il primo volume di “Parole in circolo” con delle sonorità classiche e con un quadro scritto dallo stesso Mengoni con Matteo Valli come per “Esseri umani”. Spietata riflessione sulla fine di un’intesa, “hai perso con gusto la nostra partita per darmela vinta per farla finita” dove la voce racconta con dolcezza “E io di me non ho mai capito niente” che si risolve con la scrittura, la composizione, con la musica “in caso scordassi la combinazione la scrivo su un foglio è questa canzone”.
Da Paz i Enza
il Lun 12 Gen 2015, 18:04
 
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MARCO MENGONI: CONFERENZA STAMPA “PAROLE IN CIRCOLO” (AGGIORNAMENTO)



 12 gennaio 2015 aLL Music Italia

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All Music Italia oggi si trova alla conferenza stampa del nuovo album di Marco Mengoni, per raccontarvi tutti i dettagli di Parole in circolo, il nuovo progetto discografico del giovane artista che uscirà ufficialmente domani, martedì 13 gennaio.
Nella nostra pagina Facebook ufficiale di All Music Italia potete trovare video esclusivi girati durante l’evento. Qui di seguito il resoconto dell’incontro con la stampa e le canzoni del disco raccontate da Marco.
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Con la conferenza stampa di Parole in circolo, Marco Mengoni conferma di essere senza dubbio il più innovativo fra gli artisti italiani. Il suo team sa bene quanto sia importante fra credere al pubblico che Marco sia il più originale, il più futurista, il più al passo coi tempi.
E sebbene le dieci tracce del nuovo disco non vadano sempre in questa direzione, legandosi più che altro alla tradizionale musica italiana, per quanto riguarda le melodie, Mengoni non finge. La composizione è impreziosita da un produzione decisamente rivolta al mercato internazionale, grazie agli arrangiamenti che rendono ogni pezzo dell’album una potenziale hit radiofonica.
L’innovazione è viva, reale, si può toccare con mano. Progetti creativi, de-brief, brain storming, basi visual. Parole che aleggiano nelle cartelle stampa, fra i giornalisti approdati all’Open more than books di Milano, per l’occasione vestito “a festa”, sui bancali dei locali adibiti a “mostra aperta”, dedicata al giovane cantante ronciglionese.
Dando uno sguardo al workshop, fa pensare la scelta di citare il passato di Mengoni partendo da L’essenziale, con la vittoria al Festival di Sanremo e l’Eurovision Song Contest seguito subito dopo, come se la sua carriera partisse da lì (anche a Marco capita di dire, durante la conferenza “In questi due anni“, per poi correggersi con “In questi sei anni“). E se ci pensiamo è effettivamente così.
La rinascita di Marco avviene nel 2013, dopo un periodo di oblio immeritato, causato dai risultati sotto le aspettative di Solo 2.0. La delusione per quell’imprevisto freno si avverte ancora nelle dichiarazioni di Marco. Parole in circolo si presenta invece come un tassello complementare a #PRONTOACORRERE, ne rappresenta l’evoluzione, la maturazione.
Il ragazzo che vinceva X Factor nel 2009 oggi è un’altra persona. Rimangono in lui segni indelebili caratteriali, come l’apparire schivo e un po’ stralunato, ma quando ha la possibilità di esprimersi a 360° diventa una macchinetta difficile da fermare, e fa capire parola dopo parola di sapere il fatto suo.
Ad aprire la conferenza è un orgoglioso Andrea Rosi, presidente della Sony Music Italy. Spende parole d’elogio per Parole in circolo, definito un progetto non convenzionale per il mercato italiano e non a caso scelto come primo disco del 2015 targato Sony. Rosi svela, come detto d’altronde altre volte dallo stesso Mengoni, che la gestazione del progetto è iniziata molto tempo fa ed è ancora work in progress. Marco la definisce “una playlist in divenire“, perfettamente calata nell’era della digitalizzazione. Aspettative importanti per questo terzo album in studio, un disco fondamentale sia per l’azienda che per la carriera del cantante, che cresce ascolto dopo ascolto.
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Marco prende la parola e ci trasporta all’interno di Parole in circolo. Il giovane cantautore, da poco 26enne, spiega che la musica è in transizione e questo potrebbe essere uno degli ultimi dischi fisici che vedremo in vendita. Una playlist che non si chiude con l’uscita della prima parte, ma quest’ultima fa capire bene quali siano le strade che Mengoni intende percorrere, con il pensiero sempre rivolto alla sperimentazione e alla voglia di modificare la propria scrittura.
C’è chi pensa che Guerriero sia diverso da ciò che offrono le tracce dalla 2 alla 10 e potrebbe essere in realtà un aperitivo per la parte 2. Marco ironicamente lo etichetta come “un grande buffet” e spiega che con la scrittura di questo singolo di successo ha voluto creare un sunto di tutto ciò che è presente nell’album. Testo importante, sonorità diverse rispetto a tutto ciò che ha fatto fino ad oggi. E non nasconde la paura che ha attanagliato lui in primis, ma anche la major, nel sceglierlo come primo singolo. Rivela che vi sono state lotte interne e discussioni, ma alla fine l’ha vinta lui, che ha sempre portato in alto “lo stendardo di Guerriero“.
Il pubblico ha dimostrato di saper apprezzare questo grande cambiamento, che lo vede alle prese con un testo pregno di significati e difficile da approcciare, oltre a un cambio di vocalità che ora “scende negli abissi rispetto agli orpelli del passato“. Per non parlare poi della costruzione del pezzo, al quale si aggiungono “frequenze, piani sonori e strumenti” man mano che si prosegue nell’ascolto.
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Mengoni spiega che sin dall’inizio della sua carriera ha sempre difeso la diversità e anche in Parole in circolo ha voluto tutelarla, con la ferma intenzione di non seguire un filo logico musicale: “Non ho voluto creare una tracklist con lo stesso suono dall’inizio alla fine“.
Ampio spazio prende poi la seconda traccia dell’album, Esseri umani (secondo singolo in vista?). Per Marco uno dei brani più importanti: “Mi metto a confronto con il mondo in cui vivo, con la società. (…) Siamo mortali, con una vita a disposizione e perdiamo troppo tempo davanti allo schermo invece di pensare alla carne“.
Con il pezzo il cantautore manda “un messaggio fondamentale, il più possibile positivo, in un momento storico importante“. E dal testo si evince l’importanza del verbo, d’altronde il titolo dell’album è stato scelto per sottolineare un concetto molto caro al rinnovato Marco: “Bisogna essere molto attenti a quello che si dice, da una parola si scatenano movimenti“.
La canzone analizzata dà lo spunto a Marco per parlare dei suoi estimatori: “I fan sono gli essere umani che mi permettono di aprire un capitolo come questo. Persone che si alzano e vanno a comprare il disco o vengono ad ascoltarmi in concerto“.
Si passa alla collaborazione con Luca Carboni, che firma la nona traccia Se io fossi te. Mengoni rivela l’aneddoto che lo ha portato a conoscere il collega bolognese: “Ci siamo conosciuti in un hotel. Mia cugina Claudia Carboni, per omonimia, aveva avuto per sbaglio le chiavi della stanza di Luca” e prosegue esaltandone le doti: “Una persona incredibile. Mi sembrava di parlare con un ragazzo appena uscito dal conservatorio“, senza nascondere qualche intoppo nella collaborazione: “Gli ho mandato i miei pensieri e all’inizio non siamo riusciti a entrare in simbiosi, non è nato nulla. Dopo alcuni mesi si è presentato con un pezzo, lo abbiamo provato e suonava bene“. “Un piccolo tassello mancante al disco, c’è più favola e meno pragmatismo” conclude Marco, speranzoso di poter continuare la collaborazione con Carboni.
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A chi gli chiede se sia soddisfatto del disco, il cantante risponde che non lo sarà mai del tutto: “Abbiamo modificato suoni, testi, parole e messaggi fino a poco prima del missaggio“. Promette però che ci sarà tempo nel secondo disco per aggiornare ciò che forse è rimasto incompiuto nella prima parte, anche se afferma con chiarezza: “Non ci saranno risposte a domande poste nel primo disco, è una playlist e nelle playlist ci sono brani diversi“.
L’attenzione si sposta proprio sulla parte “due di due”. Andrea Rosi riprende la parola e dichiara che potrebbe uscire entro la fine del 2015. Al momento non vi è una data certa poiché sono tante le attività da pianificare, in Italia e fuori dall’Italia. Il titolo sarà lo stesso ma tante sono le novità in vista, al momento tutte non svelabili.
Vista l’importanza data ai testi, c’è chi giustamente si chiede perché non siano presenti nel disco. Marco sincero e schietto ribatte: “Nei booklet non ho mai letto i testi, sono scritti troppo piccoli. Per questo ho preferito inserire una galleria grafica“. E al proposito dichiara sorridendo: “Vengo da un istituto d’arte, mi sarebbe piaciuto fare design industriale, il mio destino però non me l’ha permesso“.
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L’innovazione e la complementarità del progetto Parole in circolo viene tutta fuori quando Mengoni espone la sua idea: “Credo che in un disco debba esserci di più, non è un mero cosetto di plastica. Sono sempre stato molto attento al design, alle immagini. Mi piace contornarmi di persone giovani, miei coetanei. Ad esempio Shipmate (un gruppo creativo indipendente composto da Luca Paternoster Omodei, Giuseppe Muschio Schiavone e Riccardo Bellei, ndr), i ragazzi dello Ied, di altre università grafiche. Tra l’altro avevo già collaborato con costumisti e grafici giovani grazie ai miei vecchi dischi, la preistoria!“.
Si parla anche del Marco Mengoni Live 2015, il tour che lo vedrà sul palco dal prossimo maggio (qui tutte le date) e che proprio in mattinata ha visto aggiungersi una nuova data al Mediolanum Forum di Assago, prevista per l’8 maggio, dopo il sold-out della prima (7 maggio). Marco ammette che vive tutto come un grande flusso creativo: “Quando penso ai pezzi, penso già a cosa voglio sul palco, a come voglio renderli live“. La creatività che lo contraddistingue si va a scontrare a volte con la realtà più critica: “Il presidente Live Nation, Roberto De Luca, dopo la firma del contratto è rimasto spiazzato dai bozzetti del tour che gli ho portato (…) Ma c’è molto confronto, discussione. Si ragiona sulle idee che pongo“.
Ed ecco che torna l’agitazione tipica mengoniana: “La prima parte del tour vuole essere un test. Torno nei palazzetti a quattro anni da Solo. Sono un po’ in ansia. Quando ho scoperto del sold out ho detto  – Ok, aprite la seconda data ma… calmi! -“. A chi chiede se vi è già una scaletta: “Non ancora ma i pezzi più o meno sono stati scelti“.
Per chiudere, dopo aver tanto parlato di playlist, viene chiesto a Marco quali sono gli artisti presenti nella sua playlist: “Stromae la fa da padrone“, cita poi Franco Battiato: “Ho sentito l’esigenza di tirare fuori la sua musica e prendere ispirazione da lui“, infine le Haim, un trio di sorelle statunitensi fondamentali per la nascita di Parole in circolo, spesso chiamate in causa dal cantante durante l’incontro: “La loro è una musica semplice, organica, a cui non siamo più abituati, ormai pieni di elettronica“.
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Di seguito le canzoni del disco raccontate da Marco Mengoni:
GUERRIERO
testo e musica: Marco Mengoni/Fortunato Zampaglione/Michele Canova Iorfida
“Guerriero” è una ballad intensa che evidenzia la crescita di Marco come interprete e come autore e mostra una forte maturità artistica nel testo e nella produzione musicale. Il canto, profondo e consapevole, accompagna con delicatezza ogni momento del brano, scritto dallo stesso Mengoni che per la prima volta collabora con Fortunato Zampaglione.
162 tracce in un pezzo solo, un brano che ad ogni frase del testo aggiunge e toglie rif e strumenti musicali, fino al minuto 3. Un susseguirsi di evoluzioni armoniche e strumentali; Dai cori quasi sempre presenti che danno una demarcazione epica al pezzo, insieme ai fiati che diventano sempre più importanti dalla metà del brano in poi. I sinth e i campionamenti vocali drumming set, i rif di chitarra che intervengono sono in evidenza ad accompagnare alcune parti del testo e a rafforzare il significato, per poi sparire all’arrivo di altri riff e momenti musicali, tutte fotografie diverse di un arrangiamento che compongono un puzzle enorme come a sottolineare l’importanza e il messaggio del testo.
“Guerriero” è la nostra emotività. “Guerriero” è l’anima che ci permette di decidere, è la forza che destiniamo agli altri e alle situazioni del nostro cammino. “Guerriero” è la parte migliore di noi, quella che a volte impieghiamo una vita a conoscere e a fare affiorare tutti i giorni.
A poco più da un mese dall’uscita, “Guerriero” è multiplatino e il video la cui regia è per la prima volta firmata dallo stesso Marco insieme a Cosimo Alemà ha avuto il record di views: 9 milioni in sole 8 settimane di programmazione.
ESSERI UMANI
testo e musica: Marco Mengoni/Matteo Valli
Uno dei brani più significativi di questo primo volume di “Parole in circolo”, che mostra attraverso una scrittura cantautorale inedita la sensibilità di un uomo adulto, consapevole, a cui non basta “mostrarsi invincibile, collezionare trofei”, ma che forte dei propri limiti e di una forte conoscenza di se stesso è felice di essere riuscito ad amare le proprie fragilità. “Ma quando piangi in silenzio scopri davvero chi sei”. Il testo è contemporaneo al momento che vive la nostra società. E’ il racconto di una storia d’amore universale. La convinzione nel ribadire di non fermarsi all’apparenza, di tendere la mano per combattere insieme i lati oscuri di una società sempre più nascosta dietro a uno schermo e poco protesa verso il prossimo, che
pian piano tende a dimenticare la verità dei rapporti e l’importanza di essere animali razionali=uomini=esseri umani. Un brano intenso, che rappresenta la parte più suonata di “Parole in circolo”, privo di arricchimenti elettronici, e che mostra un uomo che ha imparato dalla vita che “ha vinto vince e sempre vincerà” e che apprezza l’essere umano nella sua interezza con tutti i suoi pregi e difetti
“Credo negli esseri umani che hanno il coraggio di essere umani. “
INVINCIBILE
testo e musica: Marco Mengoni/Ermal Meta/Matteo Buzzanca
Una ballad intensa e romantica “tu sei con me e io mi sento invincibile” che si arricchisce della presenza di alcuni elementi elettronici come i pad. La forza benefica di un sentimento, che per la prima volta viene raccontato in positivo dal cantautore di Ronciglione e che ti fa sentire davvero invincibile. Invincibile fa parte del mondo “pezzi pop melodici” o “essenziali” proprio come il suo arrangiamento privo di barocco ma dritto e preciso, un suono clean per contrastare l’aria del testo e quella melodica. Presente qui come fosse “psicoacustica” –come l’ha definita lo stesso Mengoni- un pad basso sinusoidale che da corpo alle frequenze, che per tonalità non chiudevano la palette armonica.
Con “Invincibile”, Mengoni rinnova la sua collaborazione con Ermal Meta (La fame di camilla) con il quale ha firmato alcuni tra i maggiori successi della sua carriera e propone un brano che rappresenta un ponte con la produzione musicale di #prontoacorrere
Un arrangiamento importante che esplode in un inciso avvolgente e invincibile. “Anche se il mondo è un gran casino tu respirami vicino e mi vedrai spiccare il volo”.
IO TI ASPETTO
testo e musica: Marco Mengoni/Ermal Meta/Dario Faini
io ti aspetto fa parte di un mondo che Mengoni ha sempre amato, una fusione di stili che comprendono la musica dance pop soul. In questo brano dalle varie influenze di stile, troviamo l’elettronica che si unisce già dal primo inciso ad uno degli strumenti ai quali Marco è più legato, la tromba (e a tutti i fiati in generale), dando più energia e più “botta” al pezzo anche per rimarcare il messaggio dell’inciso “Io ti aspetto e nel frattempo vivo”. Uno dei versi che rimane in testa dal primo ascolto come un tormentone, uno slogan destinato a tutti. Il canto gioca con un testo importante e traccia da solo la linea melodica di un brano dal Ritmo serrato, ballabile arricchito della direzione dei fiati di Marco Tamburini e dello stesso Mengoni.

LA NEVE PRIMA CHE CADA
testo e musica: Marco Mengoni/Ermal Meta/Dario Faini
Una ballad sincera. “Per sempre può durare solo un’ora a volte un po’ di più, quel che mi dirai non lo sentirò, perchè l’amore è sordo se ha paura o se è pieno di se”
La fragilità di un accompagnamento volutamente scarno all’inizio, lascia spazio ad un crescendo musicale che accompagna l’intensità della voce ed un testo pieno di riflessioni. Mengoni per la versione definitiva ha scelto di mantenere la prima voce registrata, quella del provino, per preservare la freschezza e l’intensità con la quale l’aveva provinata al primo take, come ha fatto altre volte ad esempio per L’Essenziale.
“non siamo quelli che promettono l’eternità perché si può cambiare direzione”
COME UN ATTIMO FA
testo e musica: Marco Mengoni/Norma Jean Martine/Adam Argyle/Martin Brammer
Una ballad cofirmata da Mengoni con Norma Jean Martine (talentuosa artista ventiduenne di New York trapiantata a Londra, già autrice della musica di “Quando Una Stella Muore” di Giorgia), Adam Argyl e Martin Brammer, uno dei più grandi songwriter europei, autore tra gli altri di hit di James Morrison, Tina Turner e Olly Murs.
“Come un attimo fa” è la prima collaborazione internazionale di Parole in circolo, proposta, solo per iTunes anche nella versione originale inglese “Time of my life”.
Il testo in italiano invece è per la prima volta interamente firmato da Mengoni. Un clima elettronico per una riflessione disincantata su una storia sospesa in cui si sviluppa un testo carico di tensione. Il ritornello “io non ho mai smesso di crederci” è l’epilogo per una storia che al di là di come sia andata, qualunque sia il finale, resta positiva.
ED E’ PER QUESTO
testo e musica: Marco Mengoni/Fortunato Zampaglione
Il secondo brano cofirmato con Fortunato Zampaglione che dopo il successo del Guerriero affronta un brano UP, dove le sonorità del mondo elettronico sembrano strizzare l’occhio al pop dance anglosassone. Un’introduzione su pochi semplici accordi prelude ad una ritmica serrata che rende il brano particolarmente orecchiabile, “e invece io volevo te , sempre cercato solo te, ed è per questo che ti cerco dentro ad ogni persona.

SE SEI COME SEI
testo e musica: Alessadro Raina/Matteo Buzzanca
Uno dei due brani in cui Mengoni presta la sua voce da grande interprete ad un brano scritto da giovani autori del panorama italiano con cui aveva già collaborato per la fortunatissima Non me ne accorgo di #prontoacorrere
Il brano è stato rilasciato in anteprima per iTunes il primo giorno dell’anno conquistando immediatamente la prima posizione dei brani più scaricati. “Se sei come sei” è il ritornello indimenticabile di un brano, che sembra aprire ad una nuova linea melodica, dove i fiati entrano a rendere una ballad elettronica un pezzo mosso ed estremamente articolato. Il canto con una divisione testuale molto particolare, a tratti quasi “parlata”, parte leggero come in una ballad tradizionale e si irrobustisce con la presenza dei fiati di Marco Tamburini e Roberto Rossi, fino a diventare strumento pirotecnico per seguire la linea melodica.
“Se sai cosa vuoi Se sei come sei Io non ti copro le spalle”
SE IO FOSSI TE
testo e musica: Luca Carboni/Coffee/busbee
Un regalo di Luca Carboni per una favola moderna il testo di Se io fossi te “dove ad un tratto si rimane senza parole”. E parte il gioco del se io fossi te, se tu fossi me. Questo brano di “Parole in circolo” musicalmente composto da autori di fama mondiale, come busbee uno dei più importanti autori americani dell’ultima generazione (“Try” di Pink, “Don’t Stop” dei 5 Seconds of Summer e “If We Ever Meet Again” di Timbaland- Katy Perry) e Coffee membro losangelino dei The Monsters and The Strangerz ,team di produttori e autori vincitori di un Grammy, che hanno scritto e prodotto dal 2009 ad oggi brani per artisti del calibro di Rihanna, Maroon 5, Kanye West.
La penna felice del cantautore bolognese traccia un affresco di un
“c’era una volta una bella storia erano tutti e felici e contenti…” Il sound moderno è scarno e la ritmica sembra l’unico appoggio per la voce su sonorità vagamente anni ’80 in pieno stile Carboni.
Il brano, nella sua versione inglese For I will è stato proposto in anteprima su Tim Music.
MAI E PER SEMPRE
testo e musica: Marco Mengoni/Matteo Valli
Tenera e consapevole autocritica “Mai e per sempre” chiude il primo volume di “Parole in circolo” con delle sonorità classiche e con un quadro scritto dallo stesso Mengoni con Matteo Valli come per “Esseri umani”. Spietata riflessione sulla fine di un’intesa, “hai perso con gusto la nostra partita per darmela vinta per farla finita” dove la voce racconta con dolcezza “E io di me non ho mai capito niente” che si risolve con la scrittura, la composizione, con la musica “in caso scordassi la combinazione la scrivo su un foglio è questa canzone”.
Da Paz i Enza
il Lun 12 Gen 2015, 18:02
 
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MARCO MENGONI, dal 13 gennaio 2015 il nuovo album PAROLE IN CIRCOLO

A due anni dal successo multiplatino di #PRONTOACORRERE, il 13 gennaio 2015 esce PAROLE IN CIRCOLO, il nuovo attesissimo album di inediti di Marco Mengoni per Sony Music. Da subito in testa alle classifiche dei pre-order dopo la partenza dell’8 dicembre, PAROLE IN CIRCOLO è il primo disco del 2015 ed è il primo capitolo del progetto, che sarà diviso in due per raccogliere quelle che il cantautore definisce "le playlist ancora in fase di scrittura e di lavorazione".

Il nuovo percorso di Mengoni è innovativo e si smarca completamente da quelli proposti fino ad oggi: un progetto diviso in due con un primo e un secondo volume. «Questa è una prima playlist, un “volume uno”: un primo tempo che, nei nuovi brani, raccoglie i suoni e le parole della vita vissuta fino a qui. Ma si continua a vivere e quindi a scrivere, a condividere. Per questo ho chiesto alla mia casa discografica di andare avanti e di non chiudere la fase di "studio" perché questo progetto fosse in divenire, in continua evoluzione. Ero in cerca di un modo per continuare a soddisfare il mio bisogno di scrittura e chiudere un album in un luogo e in un tempo mi sembrava soffocasse questo flusso continuo che non voglio far smettere di scorrere, in una costante sana incoscienza che ha fatto diventare lo studio una mia nuova casa.»


Il 13 gennaio esce il primo volume di PAROLE IN CIRCOLO con le prime dieci canzoni di questo progetto, dove si evidenziano tre linee musicaliche rivelano la grande passione di Marco per la nuova fase creativa di studio. Nell’album troviamo un mondo strumentale molto “suonato”, uno più elettronico e uno più di sperimentazione.
Il canto è molto più profondo e c’è grande spazio per le tonalità basse che colorano questi nuovi brani, rendendoli perfettamente organici alle nuove sonorità.

Due i brani scritti da Mengoni con Fortunato Zampaglione: Ed è per questo, un pezzo up dalle sonorità internazionali, e Guerriero il singolo uscito il 21 novembre, stabile ai primi posti delle classifiche iTunes e Amazon, già certificato doppio disco di platino e che ha totalizzato numeri da record, con il video firmato insieme a Cosimo Alemà con oltre 9 milioni di visualizzazioni su VEVO e YouTube in sole 8 settimane dal rilascio.
Nei primi 7 giorni di lancio l'hashtag #GUERRIERO ha ottenuto 1.4 milioni di visualizzazioni su Twitter, dove è rimasto tendenza in Italia per più di 48 ore continuative, e oltre a 450.000 interazioni su Facebook tra like, commenti e condivisioni. Inoltre sono quasi 13.000 ad oggi i passaggi radiofonici di Guerriero che, da oltre un mese, è stabile nella Top 5 della classifica Earone dei brani più trasmessi.

Tre brani sono figli della fortunata collaborazione inaugurata in #prontoacorrere con Ermal Meta, uno tra i più interessanti cantautori ed ex leader de La fame di Camilla: Invincibile, un brano nato con il contributo di Matteo Buzzanca, in cui Mengoni e Meta proseguono nella via delle ballad intense e romantiche. Io ti aspetto, uno dei brani più dance dell’album dove la voce sembra delineare la linea armonica di una melodia travolgente, e La neve prima che cada, uno dei brani più poetici dell’album, entrambi scritti da Mengoni, Meta e Dario Faini.

Con Matteo Valli invece, Mengoni firma due dei testi più importanti che danno un notevole segno cantautorale all’album, e che ne tracciano una nuova linea di scrittura: Esseri umani e Mai per sempre, che chiude questo primo volume in un clima riflessivo e assolutamente inedito per il cantautore di Ronciglione.

Per Come un attimo fa invece, Mengoni torna alle grandi collaborazioni internazionali e come per il brano #prontoacorrere (title track del fortunato ultimo album), lavora con autori internazionali del calibro di Norma Jean Martine, Adam Argyle, Martin Brammer e, per la prima volta, firma interamente il testo.

Due invece i brani che offrono un Mengoni puro interprete: Se sei come sei dove Mengoni ha voluto lasciare spazio a due giovani autori Alessadro Raina e Matteo Buzzanca (con cui aveva già collaborato in #prontoacorrere) e un brano di Coffee, il celebre Busbee, e il grandissimo Luca Carboni che ha voluto regalare a Mengoni per questa prima parte del progetto un brano in puro stile anni ‘80: Se io fossi te.

L’album è stato prodotto da Michele Canova Iorfida tra i Sunset Studio di Los Angeles e i Kaneepa Studios di Milano.

Nel Volume 1 di Parole in circolo hanno suonato Blair Sinta (batteria), Sean Hurley (Basso) e Giovanni Pallotti (Basso addizionale); Tim Pierce (chitarre elettriche ed acustiche), e Alessandro De Crescenzo (chitarre elettriche addizionali); Jeff Babko (piano, hammond, hodes) e Christian Rigano (tastiere sintetizzatori programmazione); Marco Tamburini, con cui Mengoni firma gli arrangiamenti dei fiati e Roberto Rossi (Fiati). Gli arrangiamenti vocali sono di Marco Mengoni.
Il nuovo percorso di Marco è iniziato in settembre con il lancio di una Applicazione dedicata, grazie alla quale è possibile accedere a moltissimi contenuti esclusivi che riguardano i suoi lavori, disponibile negli store iTunes e Google Play, e che a una settimana dal lancio ha totalizzato oltre 20mila download e si è piazzata in classifica tra le 50 più scaricate in Italia dopo sole 24 ore dall’uscita.
Parole in circolo è un nuovo traguardo per il cantautore: dopo aver conquistato la platea sanremese nel 2013, dopo aver lasciato un’impronta indelebile all’Eurovision Song Contest, dopo il multiplatino di #prontoacorrere, e oltre 40 concerti esauriti in tutta Italia, dopo aver vinto il Best South Europe Act e aver ottenuto, unico artista italiano, la nomination per il Best Worldwide Act, e dopo aver debuttato sul mercato iberico con la versione spagnola di #Prontoacorrere, torna con un nuovo grande progetto mostrando la crescita di un percorso che lo rende unico nel panorama musicale italiano.
Partite il 22 settembre, sulla App e nei punti vendita autorizzati, continuano le prevendite per #MengoniLive2015, il nuovo tour di Marco Mengoni prodotto e distribuito da Live Nation.
La data del 7 maggio a Milano, a 4 mesi dall’evento risulta già esaurita e apre da oggi la prevendita per un secondo appuntamento, l’8 maggio 2015.
#MENGONILIVE2015, le date: [...]


http://www.fattitaliani.it/2015/01/marco-mengoni-dal-13-gennaio-2015-il.html?spref=tw
Da Therese
il Lun 12 Gen 2015, 17:02
 
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12 gennaio 2015
Marco Mengoni: "Basta orpelli, nella mia playlist contano di più le parole"
Esce il 13 gennaio la prima parte di "Parole in circolo", il nuovo progetto musicale in due tempi del cantautore: "La musica sta cambiando, magari questo potrebbe essere il mio ultimo cd inteso come supporto"
di MASSIMO LONGONI
15:58 - Esce il 13 gennaio "Parole in circolo". Sottotitolo obbligatorio: "1uno/di2due". Perché il nuovo lavoro di Marco Mengoni è un progetto aperto, la prima parte di un momento di ispirazione tutt'ora in corso e che vedrà nel prossimo futuro un secondo tempo. "Per come sta cambiando la musica questo potrebbe essere l'ultimo cd che faccio, chissà cosa riserva il futuro - spiega a Tgcom24 -. Per me è una playlist aperta, dove ho inserito più mondi possibili".

L'appuntamento per la presentazione è in un luogo anomalo per il lancio di un disco: una libreria. Luogo simbolico sia per l'interesse di Mengoni verso "mondi altri" da quello strettamente musicale, sia per il peso che la parola ha in questo nuovo lavoro. Che lui stenta a definire disco. "Questo è un progetto che si è sviluppato nell'arco degli ultimi due anni - spiega - dal momento che ho iniziato a scrivere subito dopo il Sanremo vinto. Questa è la prima parte di una playlist che va aggiornandosi, al punto che spero l'uscita di queste prime canzoni e le reazioni del pubblico, mi diano spunti per quello che sarà il seguito".

Avevi in mente sin dall'inizio di affrontare un lavoro dal finale aperto o è stata un'esigenza nata in corso d'opera?
Ancora prima di #prontoacorrere ho iniziato a pensare a un modo diverso di fare un disco. Non un album che avesse un discorso logico dall'inizio alla fine ma di creare un'opera che avesse al suo interno tantissimi mondi. In questo modo, per forza di cose, la musica è legata al momento personale.

Nell'album precedente eri pronto a correre, adesso sin dal titolo hai fatto correre le parole...
Ho dato molta più importanza al verbo e alla parola. Ho lasciato da parte gli orpelli melodici e i virtuosismi vocali, cercando di mettere l'accento sulle frasi dando anche maggiore peso alle tonalità più basse.

Leggendo i testi delle canzoni appare evidente un atteggiamento diverso rispetto al passato. E' così?
L'unico filo conduttore tra i diversi brani è il messaggio di positività. Qui non ci sono situazioni di un amore stracciato, quasi finito. In questo lavoro parlo positivamente dei sentimenti, in una accezione generale. L'amore sotto molti punti di vista. Non l'ho fatto apposta ma dopo i fatti degli ultimi giorni  ma credo sia uscito in un momento giusto e spero che questo messaggio arrivi chiaro.

In "Parole in circolo" c'è un brano scritto da Luca Carboni. Come è nata la vostra collaborazione?
Per puro caso, per un equivoco in un albergo, dove hanno scambiato mia cugina, che di cognome fa Carboni, per sua moglie. Devo dire che all'inizio abbiamo faticato un po' a entrare in sintonia, però dopo alcuni mesi lui è arrivato con questo pezzo ed era esattamente il tassello che mi mancava per rendere completo il tutto.

Dalla grande attenzione alle nuove tecnologie (l'app personale per dialogare con i fan ha avuto un grandissimo successo - ndr) alla scelta di affidare il progetto creativo ad alcuni ragazzi dell'istituto Europeo di Design, hai sempre dimostrato grande interesse per mondi non strettamente musicali. Credi che l'aprirsi ad altre realità possa essere il futuro della musica?
Per quella musicale è un esperienza a tutto tondo. Da sempre ho prestato grande attenzione agli aspetti grafici dei miei lavori, anche perché vengo dall'Accademia di Belle Arti e credo che un disco si goda non solo con le orecchie ma anche con gli occhi. Poi ho sempre cercato di affidarmi a ragazzi giovani: senza nulla togliere a chi è più maturo, sono contento di confrontarmi con la mia generazione, tra di noi c'è un linguaggio più nitido.

FONTE
Da Kaiser
il Lun 12 Gen 2015, 16:57
 
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Cazzeggio...(tutto quello che volete dire su Marco Mengoni e non riuscite a tacere)

Therese ha scritto:Che bello l'articolo di questo poptopi!  love

Mi piacciono tanto queste considerazioni:

" “Guerriero” è il singolo italiano più atteso dell’anno ed è la prova più importante per Mengoni..."

"Non sceglie la strada facile, non è un singolo “comodo”: c’è un bridge che non si risolve con un ritornello bensì con una lunga coda strumentale; ci sono un rullante che sembra uscito da “Hyperballad” di Björk ed effetti appena percettibili (come il bit crusher sulla voce alla parola “rialzerò”) che potenziano il senso di urgenza della canzone entrando in contrasto coi versi rassicuranti del testo. "

"Nella Sorrisi top songs [...] Mengoni mette tutti d’accordo. Ed è incredibile che ci riesca con un brano così poco convenzionale."

"Il successo di “Guerriero” suggerisce che Mengoni è già uno dei pochissimi connazionali (Jovanotti, Tiziano Ferro) investiti del compito di ampliare gli orizzonti musicali dell’italiano medio: non deve più parlare la lingua di fan e ascoltatori occasionali perché saranno loro a imparare la sua."


Sono felice di leggere che il brano viene percepito come originale e poco convenzionale, cosi' come gongolo quando leggo che a Marco viene riconosciuto il coraggio di rischiare, di scegliere la strada meno battuta. Mi rendo conto che davvero attorno a Marco, stavolta, ci sono tante aspettative, c'è attenzione e rispetto. cuoricino
A dispetto di chi ancora lo cataloga come ex-talent, c'è chi lo considera parte di una cerchia ristretta di artisti che riesce ad ottenere risultati soddisfacenti senza rinunciare ad una buona qualità musicale e testuale, tanto da arrivare ad "ampliare gli orizzonti musicali" di chi lo ascolta. cuoricino cuoricino cuoricino


"In #Prontoacorrere, lui e il produttore Canova avevano fatto un compito impeccabile, presentando l’artista in una veste semplice, nella sua versione più accessibile. Era un disco poco eccitante e che non si prendeva nessuna libertà perché arrivava a un punto della carriera in cui era meglio non rischiare. Ora #Prontoacorrere suona ancora di più come il compromesso di cui Mengoni si è servito per ottenere il suo status attuale: ha raggiunto il punto in cui può fare ciò che vuole, nella certezza che sarà seguito. "


Qui concordo solo nella prima parte.
Non penso assolutamente che lo "status attuale" di Marco sia quello di uno che puo' fare cio' che vuole. E' vero che Pac gli è servito per trovare stabilità ed essere traghettato fuori dalla confusione di Solo, ma la certezza di essere seguito qualunque cosa faccia non ce l'ha, e neppure la cercava. Si trova indubbiamente in una posizione solida e si puo' permettere un certo grado di libertà, ma qui finisce la festa.
C'è sempre da pedalare e da stare attenti a cio' che si fa.
sereno

Calmi ragazzi, vi libero subito..... snob

pavone pavone  pavone



quoto quoto quoto   Tutto tutto tutto...  Pavoni compresi! snob risata risata
Da M&M
il Mar 30 Dic 2014, 15:12
 
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Cazzeggio...(tutto quello che volete dire su Marco Mengoni e non riuscite a tacere)

Delilah ha scritto:Io non sono del tutto d'accordo con poptopoi (chiunque sia), per me è tutto mooooolto più semplice: Guerriero è una bella canzone e stop, non è vero, per me che 
"Ora #Prontoacorrere suona ancora di più come il compromesso di cui Mengoni si è servito per ottenere il suo status attuale: ha raggiunto il punto in cui può fare ciò che vuole, nella certezza che sarà seguito..."


perché questa cosa non è vera proprio per nessuno, a partire da uno come Lucio Battisti che non è stato più seguito quando ha scelto di cantare i testi di Panella (e io penso invece che Don Giovanni sia un 'signor disco'), e vedi Jovanotti con Sabato che, non so come stia andando in radio, ma credo che abbiano comprato la canzone solo i fan  spia 




    quoto  (specialmente il grassetto love  ... io adoro quel disco di Battisti) 

mi piacerebbe sapere cosa ne pensa lui ..... visto che si vedono durante le feste snob

https://twitter.com/ernieassa/status/549618747485732865/photo/1
Da ziggy
il Lun 29 Dic 2014, 22:01
 
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Cazzeggio...(tutto quello che volete dire su Marco Mengoni e non riuscite a tacere)

Che bello l'articolo di questo poptopi!  love

Mi piacciono tanto queste considerazioni:

" “Guerriero” è il singolo italiano più atteso dell’anno ed è la prova più importante per Mengoni..."

"Non sceglie la strada facile, non è un singolo “comodo”: c’è un bridge che non si risolve con un ritornello bensì con una lunga coda strumentale; ci sono un rullante che sembra uscito da “Hyperballad” di Björk ed effetti appena percettibili (come il bit crusher sulla voce alla parola “rialzerò”) che potenziano il senso di urgenza della canzone entrando in contrasto coi versi rassicuranti del testo. "

"Nella Sorrisi top songs [...] Mengoni mette tutti d’accordo. Ed è incredibile che ci riesca con un brano così poco convenzionale."

"Il successo di “Guerriero” suggerisce che Mengoni è già uno dei pochissimi connazionali (Jovanotti, Tiziano Ferro) investiti del compito di ampliare gli orizzonti musicali dell’italiano medio: non deve più parlare la lingua di fan e ascoltatori occasionali perché saranno loro a imparare la sua."


Sono felice di leggere che il brano viene percepito come originale e poco convenzionale, cosi' come gongolo quando leggo che a Marco viene riconosciuto il coraggio di rischiare, di scegliere la strada meno battuta. Mi rendo conto che davvero attorno a Marco, stavolta, ci sono tante aspettative, c'è attenzione e rispetto. cuoricino
A dispetto di chi ancora lo cataloga come ex-talent, c'è chi lo considera parte di una cerchia ristretta di artisti che riesce ad ottenere risultati soddisfacenti senza rinunciare ad una buona qualità musicale e testuale, tanto da arrivare ad "ampliare gli orizzonti musicali" di chi lo ascolta. cuoricino cuoricino cuoricino


"In #Prontoacorrere, lui e il produttore Canova avevano fatto un compito impeccabile, presentando l’artista in una veste semplice, nella sua versione più accessibile. Era un disco poco eccitante e che non si prendeva nessuna libertà perché arrivava a un punto della carriera in cui era meglio non rischiare. Ora #Prontoacorrere suona ancora di più come il compromesso di cui Mengoni si è servito per ottenere il suo status attuale: ha raggiunto il punto in cui può fare ciò che vuole, nella certezza che sarà seguito. "


Qui concordo solo nella prima parte.
Non penso assolutamente che lo "status attuale" di Marco sia quello di uno che puo' fare cio' che vuole. E' vero che Pac gli è servito per trovare stabilità ed essere traghettato fuori dalla confusione di Solo, ma la certezza di essere seguito qualunque cosa faccia non ce l'ha, e neppure la cercava. Si trova indubbiamente in una posizione solida e si puo' permettere un certo grado di libertà, ma qui finisce la festa.
C'è sempre da pedalare e da stare attenti a cio' che si fa.
sereno

Calmi ragazzi, vi libero subito..... snob

pavone pavone  pavone
Da Therese
il Lun 29 Dic 2014, 17:42
 
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Cazzeggio...(tutto quello che volete dire su Marco Mengoni e non riuscite a tacere)

Delilah ha scritto:Io non sono del tutto d'accordo con poptopoi (chiunque sia), per me è tutto mooooolto più semplice: Guerriero è una bella canzone e stop, non è vero, per me che 
"Ora #Prontoacorrere suona ancora di più come il compromesso di cui Mengoni si è servito per ottenere il suo status attuale: ha raggiunto il punto in cui può fare ciò che vuole, nella certezza che sarà seguito..."


perché questa cosa non è vera proprio per nessuno, a partire da uno come Lucio Battisti che non è stato più seguito quando ha scelto di cantare i testi di Panella (e io penso invece che Don Giovanni sia un 'signor disco'), e vedi Jovanotti con Sabato che, non so come stia andando in radio, ma credo che abbiano comprato la canzone solo i fan  spia 




e poi basta tirare fuori La cura che c'entra come i cavoli a merenda diavolo

Maxiquotone x @Deli  ciao  soprattutto x il fatto de La cura che ci ha rotto gli zebedei  spia  
Mi fa piacere che lo abbiano pero' apprezzato cosi' tanto ok
Da Iaia
il Lun 29 Dic 2014, 16:51
 
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Cazzeggio...(tutto quello che volete dire su Marco Mengoni e non riuscite a tacere)

Io non sono del tutto d'accordo con poptopoi (chiunque sia), per me è tutto mooooolto più semplice: Guerriero è una bella canzone e stop, non è vero, per me che 
"Ora #Prontoacorrere suona ancora di più come il compromesso di cui Mengoni si è servito per ottenere il suo status attuale: ha raggiunto il punto in cui può fare ciò che vuole, nella certezza che sarà seguito..."


perché questa cosa non è vera proprio per nessuno, a partire da uno come Lucio Battisti che non è stato più seguito quando ha scelto di cantare i testi di Panella (e io penso invece che Don Giovanni sia un 'signor disco'), e vedi Jovanotti con Sabato che, non so come stia andando in radio, ma credo che abbiano comprato la canzone solo i fan  spia 



e poi basta tirare fuori La cura che c'entra come i cavoli a merenda diavolo
Da Delilah
il Lun 29 Dic 2014, 16:27
 
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http://poptopoi.com/2014/12/29/2014-anno-pop/
...
21 novembre: Marco Mengoni pubblica “Guerriero”.
...
Marco Mengoni, dopo avere sbancato con le parole d’amore di Casalino, nel 2014 cambia direzione, o meglio, torna al periodo pre-”L’essenziale”. “Guerriero” è il singolo italiano più atteso dell’anno ed è la prova più importante per Mengoni: deve consolidare il suo status e giustificare l’isteria social che accompagna ogni sua mossa (provate a scrivere #Guerriero e avrete le notifiche intasate per giorni). Non sceglie la strada facile, non è un singolo “comodo”: c’è un bridge che non si risolve con un ritornello bensì con una lunga coda strumentale; ci sono un rullante che sembra uscito da “Hyperballad” di Björk ed effetti appena percettibili (come il bit crusher sulla voce alla parola “rialzerò”) che potenziano il senso di urgenza della canzone entrando in contrasto coi versi rassicuranti del testo. È “La cura” dei millennial e il suo impatto è immediato.
Nella Sorrisi top songs, una classifica settimanale che combina airplay, vendite digitali e streaming, “Guerriero” è il primo brano a raggiungere la vetta grazie a tutte e tre le categorie. Se Fedez non è sufficientemente forte in radio, Tiziano Ferro non vende abbastanza e Vasco Rossi è penalizzato dallo streaming, Mengoni mette tutti d’accordo. Ed è incredibile che ci riesca con un brano così poco convenzionale.
In #Prontoacorrere, lui e il produttore Canova avevano fatto un compito impeccabile, presentando l’artista in una veste semplice, nella sua versione più accessibile. Era un disco poco eccitante e che non si prendeva nessuna libertà perché arrivava a un punto della carriera in cui era meglio non rischiare. Ora #Prontoacorrere suona ancora di più come il compromesso di cui Mengoni si è servito per ottenere il suo status attuale: ha raggiunto il punto in cui può fare ciò che vuole, nella certezza che sarà seguito. Il successo di “Guerriero” suggerisce che Mengoni è già uno dei pochissimi connazionali (Jovanotti, Tiziano Ferro) investiti del compito di ampliare gli orizzonti musicali dell’italiano medio: non deve più parlare la lingua di fan e ascoltatori occasionali perché saranno loro a imparare la sua.
Da Kaiser
il Lun 29 Dic 2014, 12:17
 
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[PIC] GUERRIERO

http://www.earone.it/news/marco_mengoni_guerriero_radio_date_21_11_2014_12782388/

Marco Mengoni - Guerriero (Radio Date: 21-11-2014)

Marco Mengoni - Guerriero (Radio Date: 21-11-2014)
E’ GUERRIERO il nuovo singolo di Marco Mengoni che anticipa il nuovo album di inediti in uscita per Sony Music il prossimo gennaio, a due anni di distanza dal grande successo del multiplatino #prontoacorrere.
Guerriero è una ballad intensa che evidenzia la crescita di Marco come interprete e come autore e mostra una forte maturità artistica nel testo e nella produzione musicale.

Il canto, profondo e consapevole, accompagna con delicatezza ogni momento del brano, scritto dallo stesso Mengoni e da Fortunato Zampaglione.
Guerriero è la nostra emotività. Guerriero è l'anima che ci permette di decidere, è la forza che destiniamo agli altri e alle situazioni del nostro cammino. Guerriero è la parte migliore di noi, quella che non rimpiange gli attimi perché diventa la vita stessa.

Il brano, prodotto da Michele Canova che prosegue la sua fortunata collaborazione con Mengoni, sarà disponibile da venerdì 21 novembre su tutti i digital store e in tutte le radio e anticipa il progetto discografico fortemente innovativo che Marco ha annunciato e che vedrà la pubblicazione del volume 1, a gennaio 2015. Un progetto diviso in due con un primo e un secondo volume a raccogliere quelle che lui chiama "le playlist ancora in fase di scrittura e di lavorazione".

Per Mengoni il 2015 sarà anche l'anno del live. Sarà infatti in concerto da maggio con otto speciali appuntamenti prodotti e distribuiti da Live Nation.
Da lilli3
il Lun 17 Nov 2014, 22:22
 
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