ALLERGIE E SISTEMI RADAR SALTATI: ”STANNO ACCADENDO COSE” NELLA TUSCIA
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ALLERGIE E SISTEMI RADAR SALTATI: ”STANNO ACCADENDO COSE” NELLA TUSCIA
ALLERGIE E SISTEMI RADAR SALTATI: ”STANNO ACCADENDO COSE” NELLA TUSCIA
Esimi colleghi,
la nostra ricerca riparte dall’annuncio della collega Dr.ssa Effe, la prima ad aver osservato i silenziosi ma inesorabili maturamenti del micro e macro cosmo tusciano e ad annunciare che : “Stanno accadendo cose!”
“Stanno accadendo cose” - proprio mentre il Tusciano era ripartito alla conquista del mondo canterino e della specie umana tutta, e mentre le specie predatrici – analizzate nel precedente studio – utilizzavano tutte le mappe dei tracciati radar a disposizione per localizzare gli spostamenti del Tusciano.
“Stanno accadendo cose”” - e ne avevamo una prima conferma dal mancato sbarco del Tusciano sull’Isola Trinacria, dove sarebbe dovuto arrivare nei mesi invernali in cerca di temperature miti, proprio nella città ai piedi del Vulcano Etna.
“Stanno accadendo cose”.
E improvvisamente anche lo spettacolare sistema radar sviluppato dalle specie predatrici per localizzare con precisione il Mengoni della Tuscia, subiva un misterioso attacco da parte di ignoti sabotatori e veniva disattivato.
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Una forma allergica non virale, ma molto potente e che ha inibito il Tusciano dal proseguire per alcune settimane la sua azione di conquista delle masse.
Causa scatenante di questa forma allergica: la presenza nell’abitazione e nei luoghi di lavoro del Tusciano di colonie di insetti, che in realtà si pensava non potessero avere conseguenze nefaste per una specie così evoluta come quella tusciana. E che invece, dopo lunghe convivenze, hanno provocato al Mengoni della Tuscia delle virulente reazioni di rigetto fisico-psichico-chimico.
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Di queste specie di insetti molto si è scritto e studiato: “Insetti sociali che costruiscono i loro nidi masticando legno fino a trasformarlo in una pasta di consistenza cartacea. La loro maturazione da uovo a adulto avviene all’interno del nido della comunità. Le regine dominano i nidi e sono le uniche femmine che si riproducono. ….”
Quindi si tratterebbe di una specie laboriosa ed assolutamente legata dal senso di comunità ed appartenenza. E inoltre: “Questi insetti si nutrono in parte della linfa degli alberi, ma sono anche abili predatori. Uno sciame di calabroni è capace di eliminare mosche, api e altri insetti. Le operaie difendono il proprio nido con potenti pungiglioni. Questi insetti non pungono l’uomo a meno che non siano provocati”
Ma in effetti già si sapeva da tempo che che: “alcuni individui sono allergici al loro veleno e possono manifestare reazioni molto gravi a una puntura. I calabroni sono spesso considerati animali nocivi, soprattutto quando nidificano vicino alle abitazioni umane.”
Il Mengoni della Tuscia ha quindi frainteso il livello di pericolo a cui si esponeva, consentendo a questa specie di nidificare vicino a lui e in una stretta e prolungata convivenza?
Abbiamo condotto accurate indagini e scoperto il motivo per cui il Tusciano non abbia compreso il pericolo: si è fidato di “LEI”, del vero simbolo della natura microscopica, l’amica prediletta di questa specie e la paladina di milioni di persone in tutto il globo terrestre.
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Il Mengoni era quindi stato ammaliato da "LEI" e dalle sue gesta epiche e clamorose, e sperava forsedi poter ricreare quindi quello stesso sodalizio che aveva condotto “Lei” a conquistare il suo posto di predominio su generazioni di umani, ben prima dell'era Tusciana.
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Ma una volta scoperta la causa dell’improvvisa sparizione del Tusciano e forse, anche del sabotaggio ai sistemi radar delle specie che lo stavano cercando per tutta Europa, il vero dubbio restava: “Come starà ora il Tusciano? Avrà supertao la fase acuta della manifestazione allergica? Ne porterà i segni nel suo fisico e soprattutto nella sua voce celestiale e preziosissima?”
Noi della AZM abbiamo deciso di diffondere subito i primi risultati del presente studio, proprio per rassicurare le masse in ansia e preoccupate:
il Mengoni della Tuscia sta bene ed anzi è riapparso di recente, bello come il sole tra i soli e splendente tra altri splendenti esemplari di cantores caelestiales magni!
E come potette constatare anche voi, esimi colleghi, questa foto eccezionale attesta che il Tusciano sta proseguendo la cura disintossicante a base di beveroni energetici e purificatori preparati dai colleghi di Oltreoceano, al fine di eliminare i residui della crisi allergica che lo ha colpito.
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Noi siamo certi, pertanto, che il Tusciano tornerà più determinato che mai a percorrere la Penisola Italica alla conquista delle genti.
Abbiamo provato, in verità, anche ad avvicinare il Tusciano ed a carpirgli una indicazione di quelle che saranno le sue prossime mosse, le tattiche che utilizzerà, i nuovi accorgimenti per non ricadere in crisi allergiche come quella appena affrontata.
Ma il Tusciano ci ha guardati sbattendo le ciglia dei suoi occhioni espressivi e sorridendo timido timido ci ha lasciato un “NO COMMENT” che non sappiamo come interpretare.
E in ogni caso, come ben sapete, noi studiosi stiamo ai fatti e non alle elucubrazioni.
Sperando di aver aggiunto un altro piccolo ma utile tassello per la conoscenza di questo amato e prezioso esemplare, colgo l’occasione per salutare tutti voi esimi colleghi di questa strepitosa avventura di studio e conoscenza.
La vostra,
Dr.ssa Valletta Del Re
PS Mentre pubblichiamo questo studio il radar localizzatore dei movimenti del Tusciano è stato riparato. Le tribù predatrici stanno quindi ripartendo alla caccia. perciò vi consigliamo di non esitare e di avviare anche voi, esimi colleghi, la ricerca dei luoghi di prossimo avvistamento del Mengoni della Tuscia.
Perché, lo ricordiamo, nulla dovrà fermare la scienza e lo studio!
Ultima modifica di vallettadelre il Dom 05 Feb 2012, 21:49 - modificato 1 volta.
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ALLERGIE E SISTEMI RADAR SALTATI: ”STANNO ACCADENDO COSE” NELLA TUSCIA :: Commenti
Valletta! ...effettivamente ci voleva il Dr House per capire cosa avesse il nostro Tusciano!
Valletta
LEI, apparentemente così innocua ......
LEI, apparentemente così innocua ......
Valletta!
una certa forma di intolleranza ai "calabroni" si manifestava anche tra alcuni membri delle tribù,nonostante non ci fosse contatto diretto con la specie in questione...
una certa forma di intolleranza ai "calabroni" si manifestava anche tra alcuni membri delle tribù,nonostante non ci fosse contatto diretto con la specie in questione...
Colleghi! Che grande occasione!
Il Tusciano ha offerto di sua spontanea volontà un suo "REPERTO FOTOGRAFICO" al mondo ed alla comunità scientifica tutta!
Ecco il suo contributo, leggete!
"DA QUESTO REPERTO FOTOGRAFICO SI EVINCE CHE IL TROPPO LAVORO MI STA' LOGORANDO...HEHEHEH...ABBIATE PAZIENZA E NE SENTIRETE DELLE BELLE...BRUTTE...VABB SENTIREMO QUALCOSA"
Alla nostra ricerca possiamo ora aggiungere questi nuovi elementi:
1-il Tusciano è guarito dall'allergia alle punture di calabroni, ed ha ripreso la temperatura anomala che contraddistingue la specie: quindi indossa solo una canottiera quando fuori c'è la peggiore nevicata degli ultimi 60 anni. Lo aspettiamo di nuovo con sciarpa in spiaggia ad agosto.
2- le occhiaie ben evidenti attestano che il Tusciano sta dormendo poco e male....o forse sono i suoi problemi di digestione - su cui l'animaletto celestiale non mancherà di inviarci presto aggiornamenti - ad avergli causato questo aspetto così poco smagliante.
3- non possiamo poi non notare le sopracciglia tornate allo stato primigenio, segno che forse il Tusciano abbia avuto dei ripensamenti alla sua mania di voler assomigliare al celebre alato detto Gabbiano.
La cosa che ci lascia più perplessi, è l'analisi del testo che accompagna l'eccezionale reperto fotografico.
Il Tusciano parla infatti di "TROPPO LAVORO"...quando lo studio della AZM ha invece confermato che l'attività del Mengoni della Tuscia è ben più affine ad una operazione umanitaria che ad un vero e proprio lavoro, per gli effetti taumaturgici e benefici che sono confermati da varie testimonianze raccolte tra le tribù predatrici.
Siamo infine un pò preoccupati da voci che si susseguono, tra pseudo- scienziati e soprattutto nella tribù delle Beatrix Bimbae Minchines, che asseriscono che il Tusciano avrebbe manifestato uno strano tic: il Tusciano cinguetta!
Finché non avremo l'opportunità di una osservazione diretta del fenomeno, non potremo credere a tali dicerie su un animale celestiale canterino di così elevata statura.
Esimi colleghi, gli avvenimenti delle ultime ore fanno supporre che avremo presto altro materiale di studio.
Questo ci rende trepidanti, ma sapete anche quanto sia laborioso lo studio del Mengoni della Tuscia. Quindi, se avrete l'opportunità di aggiungere anche voi nuovi contributi alla ricerca scientifica...non tiratevi indietro!
La vostra,
Drssa Valletta Del Re
Il Tusciano ha offerto di sua spontanea volontà un suo "REPERTO FOTOGRAFICO" al mondo ed alla comunità scientifica tutta!
Ecco il suo contributo, leggete!
"DA QUESTO REPERTO FOTOGRAFICO SI EVINCE CHE IL TROPPO LAVORO MI STA' LOGORANDO...HEHEHEH...ABBIATE PAZIENZA E NE SENTIRETE DELLE BELLE...BRUTTE...VABB SENTIREMO QUALCOSA"
Alla nostra ricerca possiamo ora aggiungere questi nuovi elementi:
1-il Tusciano è guarito dall'allergia alle punture di calabroni, ed ha ripreso la temperatura anomala che contraddistingue la specie: quindi indossa solo una canottiera quando fuori c'è la peggiore nevicata degli ultimi 60 anni. Lo aspettiamo di nuovo con sciarpa in spiaggia ad agosto.
2- le occhiaie ben evidenti attestano che il Tusciano sta dormendo poco e male....o forse sono i suoi problemi di digestione - su cui l'animaletto celestiale non mancherà di inviarci presto aggiornamenti - ad avergli causato questo aspetto così poco smagliante.
3- non possiamo poi non notare le sopracciglia tornate allo stato primigenio, segno che forse il Tusciano abbia avuto dei ripensamenti alla sua mania di voler assomigliare al celebre alato detto Gabbiano.
La cosa che ci lascia più perplessi, è l'analisi del testo che accompagna l'eccezionale reperto fotografico.
Il Tusciano parla infatti di "TROPPO LAVORO"...quando lo studio della AZM ha invece confermato che l'attività del Mengoni della Tuscia è ben più affine ad una operazione umanitaria che ad un vero e proprio lavoro, per gli effetti taumaturgici e benefici che sono confermati da varie testimonianze raccolte tra le tribù predatrici.
Siamo infine un pò preoccupati da voci che si susseguono, tra pseudo- scienziati e soprattutto nella tribù delle Beatrix Bimbae Minchines, che asseriscono che il Tusciano avrebbe manifestato uno strano tic: il Tusciano cinguetta!
Finché non avremo l'opportunità di una osservazione diretta del fenomeno, non potremo credere a tali dicerie su un animale celestiale canterino di così elevata statura.
Esimi colleghi, gli avvenimenti delle ultime ore fanno supporre che avremo presto altro materiale di studio.
Questo ci rende trepidanti, ma sapete anche quanto sia laborioso lo studio del Mengoni della Tuscia. Quindi, se avrete l'opportunità di aggiungere anche voi nuovi contributi alla ricerca scientifica...non tiratevi indietro!
La vostra,
Drssa Valletta Del Re
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