[Tour Teatrale] MILANO - 19/04/2012

Guenda ha scritto:

DarkLullaby ha scritto:

Guenda ha scritto:Dark che foto!

Te gustano?

insomma

sapevo che ti avrebbero lasciata indifferente

Dark ma avverti prima di postare certe foto, dillo che non sono adatte ai deboli di cuore Che bel sorriso abbagliante

Reira ha scritto:Dark ma avverti prima di postare certe foto, dillo che non sono adatte ai deboli di cuore Che bel sorriso abbagliante

Se l'avessi messa in spoiler, l'effetto sorpresa sarebbe stato peggiore, fidati

Da fb:
riporto un post di Melozzi:
Enrico Melozzi mi spiace donatella, ma Mengoni è l'erede di Michael Jackson! E non scherzo...anzi...

Melozziii
Quindi è sopravvissuto ed è ancora con noi, bene.
Mengoni e la sua arte nel far musica , non sappiamo dove ci porterà, ma il viaggio intrapreso è esaltante!
P.S. Buongiorno!

La recensione di Melozzi!
Marco Mengoni: una vibrazione pulsante irrefrenabile all'Arcimboldi di Milano.

Ho avuto modo di assistere alla meravigliosa performance di Marco Mengoni a Milano. Già all'ingresso in sala si respirava un'atmosfera particolarissima. Effettivamente il colore del suono del pubblico è particolarmente chiaro, tanto da ricordarmi il pubblico dei Beach Boys o dei Beatles.
Suoni davvero ottimi, ottimo suono di sala. Ho seguito tutta la prima parte dal mixer in fondo. Il suono era praticamente perfetto. L'uso delle sequenze ragionato ed efficace. Vibrazioni profonde, impianto perfetto. La band è stata eccellente. Sottolineo le performance del batterista e del bassista, che in certi tipi di concerti fanno effettivamente la differenza. Bellissimo il solo di sassofono in duo con il piano praticamente ad inizio serata, bellissimo suono di sax soprano. La sezione fiati, autentica novità, sarebbe potuta essere sfruttata di più e meglio, ma è già un ottimo passo in avanti. La partecipazione dei fiati mi fa venire in mente il suo futuro: e lo vedo perfettamente in una veste simile a quella di Robbie Williams, nel live con la Big Band alla Royal Albert Hall (https://www.youtube.com/watch?v=dQD3tOVkxh4&feature=related), ma come progetto di passaggio però...proprio come ha fatto Robbie Williams.

Luci straordinarie e spettacolo meraviglioso, complesso e articolato. Ho adorato l'effetto del pugno sul tulle che spandeva le vibrazioni su tutto il telo. Bellissimo. La voce di Marco perfetta, sempre intonato, non ho sentito neanche una micro-stonatura per tutto il concerto, sempre presente. Sempre a fuoco. La sua vocalità mi ha impressionato. In pratica (per i tecnici) è come se avesse il compressore incorporato. Regola e dosa la voce in modo ammirevole. Estensione stellare. Ho pensato a Freddy Mercury, ma soprattutto a Michael Jackson. Ho detto a lui e a sua madre di rassegnarsi (!!) e di iniziare a pensare all'America. Ha ancora l'età giusta e credo che Marco abbia il diritto/dovere di andare via, e tentare la strada internazionale a New York o a Los Angeles. La sua dolce mamma mi guardava mentre dicevo così e si vedeva nei suoi occhi un velo di malinconia...ma poi invece il sorriso è scoppiato e ha detto..."Ma tanto io lo seguirò ovunque"! Certo, forse per voi amiche e fan di Marco sarà più difficile seguirlo ovunque e anche in America, ma credo che noi tutti e voi per prime dovreste spronarlo affinchè la sua carriera diventi un'opportunità internazionale per l'Italia intera.
Ho apprezzato in particolar modo:

-L'equilibrista (bell'arrangiamento)
-Medley bolero-innuendo (quando l'ho sentito brividone...ho inserito citazioni di Innuendo negli accordi dell'arrangiamento di Equilibrista per i 100 celli...DESTINO!).
-Credimi ancora (una strana funzione armonica, una sostituzione del 1° col 4° grado mi ha tenuto a pensare per qualche minuto, molto cool).

Voglio fare i complimenti anche a Elisa, che ho visto dietro le quinte, per la sua influenza e il suo tocco di classe per questo show. Squadra che vince non si cambia!

Insomma ho notato una grossa evoluzione di Marco in questo spettacolo. Spero che i suoi detrattori non se la prendano, ma oramai c'è ben poco da detrarre. Marco è maturo, e dobbiamo sostenerlo tutti affinché il suo obiettivo diventi la conquista dell'America e del pubblico di tutto il mondo. Ce la può fare.

Per quanto riguarda il colore della musica di Marco: scuro, rosso e nero. Penso che in futuro possano aiutare anche colori più chiari, momenti più aperti, e melodie più semplici. E' davvero un repertorio raffinato e complesso, a volte per specialisti, e credo che in futuro possa aiutare una sorta di alleggerimento, di apertura del cielo azzurro sopra le nuvole. Concordo comunque con la scelta del R&B.

Grazie inoltre a tutte le ragazze che mi hanno accolto come un fratello e che hanno "scapocciato" con me durante la seconda parte (non resistevo a rimanere in fondo ed ero curioso di sentire il suono da sotto palco. Il volume era più forte ma si sentiva meglio in fondo).

Erano presenti moltissime personalità della musica italiana, tra cui il grande maestro Roberto Rossi e la straordinaria cantante Loredana Errore (che secondo me è nà bomba!, un grosso talento).

Mi sono molto divertito. E' stata una bellissima serata.

Sono contento che sia andato tutto per il meglio a Genova.
Devo dire che mi sono stupito dell'eccessiva amplificazione usata agli Arcimboldi che ha penalizzato le prime file della platea... non ce n'era bisogno sicuramente in platea alta e nelle gallerie l'impasto sonoro è risultato migliore.

Mamma mia che belle parole il Melozzi!!

Ma io lo dico sempre che l'ideale è stare vicino al mixer, soprattutto ai concerti, non direi proprio che l'amplificazione era eccessiva (che poi non è che io capisca bene cosa vuoi dire, Kaiser, se parli di volumi o di cosa).
Anche quando sono stata a vedere Silvestri lì, c'era un problema sui bassi ed ero in quinta fila però io credo che sia perché, come dicevo altrove, il teatro è stato progettato anche per esaltare i bassi di un orchestra.
Quello di cui si lamentava Marco durante il soundcheck non ha niente a che fare con l'acustica della sala ma del palco e quelli sono problemi del tecnico di palco e non di quello di sala. I suoni e i volumi sul palco sono molto diversi da quelli in sala e vi assicuro che la differenza può essere notevole.

Intendo l'amplificazione dei volumi in generale, è un teatro dove si fa l'opera senza amplificare, che poi ci sia in particolare anche il problema sui bassi si sentiva proprio fisicamente, sotto i piedi. Nella seconda parte mi sembrava di stare all'Alcatraz dal punto di vista sonoro

esagerato non ti ricordi bene

belle parole di Melozzi!
devo dire che a quel concerto di Robbie Williams avevo pensato. anche io.
con la grossa differenza che live Marcolino canta 100 volte meglio di lui!

Mi sono accorto ora che a Milano ha scambiato Come ti senti e La guerra nell'ordine di esecuzione della scaletta.