[PIC] GUERRIERO

altri apprezzamenti ... stavolta Syria

Ad ogni ascolto la mia dipendenza verso questa canzone cresce esponenzialmente.. appena finisce non vedo l'ora che ricominci ed ogni volta percepisco sfumature diverse, cose che non avevo notato nell'ascolto precedente. E poi di nuovo, verso un altro ascolto.. finirà mai di sorprendermi questa canzone? Sempre diverse ad ogni ascolto, ma sempre la stessa, ben definita nei suoi significati.. non so come dire, è uguale ma sempre diversa.. forse dipende anche dall'umore che si ha quando la si ascolta 

Grazie a chi condivide twitter, notizie e tutto.
Oggi giornata pienissima di lavoro: mentre ero lì a sclerare, lo sguardo incarognito con la minaccia di rappresaglie inenarrabili , dentro di me canticchiavo...come Dottor Jeckyll e Mr Hyde, come la Bella e la Bestia: la bestia fuori e la bella dentro...molto bella molto dentro, molto bestia molto fuori...

marti ha scritto:Ad ogni ascolto la mia dipendenza verso questa canzone cresce esponenzialmente.. appena finisce non vedo l'ora che ricominci ed ogni volta percepisco sfumature diverse, cose che non avevo notato nell'ascolto precedente. E poi di nuovo, verso un altro ascolto.. finirà mai di sorprendermi questa canzone? Sempre diverse ad ogni ascolto, ma sempre la stessa, ben definita nei suoi significati.. non so come dire, è uguale ma sempre diversa.. forse dipende anche dall'umore che si ha quando la si ascolta 

Ti quoto marti, sì sì!!
E aggiungo che la funzione "ripeti brano" del melafonino è utilizzimizzima 

Amo tutto di questo brano: i "battiti" iniziali che si sincronizzano con i miei quando comincio l'ascolto ; le diverse melodie,  singolarmente e come si amalgamano tra loro e l'andare in crescendo; il testo in cui ogni singola frase ha un significato profondo, ma mi piace specialmente il senso generale e la possibilità di rispecchiarsi in quel supereroe o in chi vuole essere protetto per poi capire che ognuno di noi è il guerriero di se stesso.
Mi colpisce tra tutte la frase " e QUANDO cadrò tu non disperare" perchè dopo i primi ascolti la canticchiavo e mi veniva da dire "e SE cadrò....". Invece no, quel "quando" è fondamentale. E' verità, realismo, vita verà:purtroppo si cade, ma basta avere al nostro fianco la persona giusta e lo spirito giusto e ci si rialza. 
Amo la voce di Marco, dolce e avvolgente, mi crea uno strano scombussolamento... più forte e chiara nel ritornello e nella parte finale sussurrata. L'ascolto migliore è in cuffia
Di nuovo centro nel mio cuore.


Dimenticavo:

Incursione veloce per comunicarvi che da domani RDS avrà uno speaker in meno... Ore 21.00 circa, il povero disoccupato di cui sopra annuncia Guerriero, esordendo come: ed ora il pezzo che secondo noi e' il più bello dell'anno... Ora, oltre a doversi cercare un nuovo lavoro, sarà costretto ad ascoltare ogni giorno almeno 10 ore di musica dei Madò....

Passata su Radio 1: alèèèè

Paz i Enza ha scritto: Incursione veloce per comunicarvi che da domani RDS avrà uno speaker in meno... Ore 21.00 circa, il povero disoccupato di cui sopra annuncia Guerriero, esordendo come: ed ora il pezzo che secondo noi e' il più bello dell'anno... Ora, oltre a doversi cercare un nuovo lavoro, sarà costretto ad ascoltare ogni giorno almeno 10 ore di musica dei Madò....

   

djian ha scritto:

Paz i Enza ha scritto: Incursione veloce per comunicarvi che da domani RDS avrà uno speaker in meno... Ore 21.00 circa, il povero disoccupato di cui sopra annuncia Guerriero, esordendo come: ed ora il pezzo che secondo noi e' il più bello dell'anno... Ora, oltre a doversi cercare un nuovo lavoro, sarà costretto ad ascoltare ogni giorno almeno 10 ore di musica dei Madò....

   

ajna ha scritto:
dijan, nemesis, non so perché vi commuova il mio racconto...
Forse perché traspare, anche se non voluto, il fatto che questa canzone mi devasta?

Io resto affascinata dalle mille emozioni, belle o brutte, che la musica può suscitare  Mi emoziona leggere tutto quello che avete scritto fin qui, resto incantata nel vedere quelle stesse emozioni sui visi, durante i concerti. Provo un po' di invidia verso chi riesce a farsi trasportare così tanto... Purtroppo ho la sensibilità di un ghiacciolo al limone  e le mie emozioni, spesso, si riducono ad un'imprecazione da camionista   Anche con Guerriero, un po' di occhietti lucidi e poi biiiiiippppp

Paz i Enza ha scritto: Incursione veloce per comunicarvi che da domani RDS avrà uno speaker in meno... Ore 21.00 circa, il povero disoccupato di cui sopra annuncia Guerriero, esordendo come: ed ora il pezzo che secondo noi e' il più bello dell'anno... Ora, oltre a doversi cercare un nuovo lavoro, sarà costretto ad ascoltare ogni giorno almeno 10 ore di musica dei Madò....

Paz....mito!   
Comunque in radio la sto beccando a pioggia...nemmeno avesse vinto Sanremo una settimana fa!

  Ciao forum - sono in estasi per marco
La mia radio Gelosa ieri l'ha passato 2 volte

Io lo amo, lo amo, lo amo  

Ci si vede

Nemesis ha scritto:
Io resto affascinata dalle mille emozioni, belle o brutte, che la musica può suscitare  Mi emoziona leggere tutto quello che avete scritto fin qui, resto incantata nel vedere quelle stesse emozioni sui visi, durante i concerti. Provo un po' di invidia verso chi riesce a farsi trasportare così tanto... Purtroppo ho la sensibilità di un ghiacciolo al limone  e le mie emozioni, spesso, si riducono ad un'imprecazione da camionista   Anche con Guerriero, un po' di occhietti lucidi e poi biiiiiippppp  

No, ma chiariamo, di norma pure a me, ascoltando Mengoni, la prima esclamazione che affiora alle labbra è la nota invocazione sicula che inizia con la "m"!  Come altro esprimere lo stupore che reiteratamente ti coglie anche solo rivedendo a distanza cose pur già viste o sentite??
Però da sempre Illo ha un timbro, un modo di cantare, un'inclinazione a scegliere accordi che su di me fin dall'inizio hanno fatto questo effetto. Da yogista potrei dire che "apre il chakra del cuore", da forumista dico che me lo strizza e ne spreme quantità variabili di lacrime, a seconda, come ovvio, del mio momento.
Ecco, in Guerriero ha raggiunto la quintessenza di tutte queste sue potenzialità e su di me ha l'effetto del famoso tir emotivo: mi travolge, fino all'altroieri mi devastava proprio, da ieri lacrimo in maniera più liberatoria e positiva.
Come ha raggiunto questo potere estremo su di me? Unendo, da un lato l'interpretazione più sommessamente emozionale che abbia mai dato, dall'altra tutta l'epica musicale verso cui dichiara di voler andare proprio nell'intervista di Sorrisi, quella della Valle...  Pare quasi che abbia ascoltato tutte le mie invocazioni all'"epica mengoniana" di questi mesi!!

Non mi resta che usare finalmente e abbondantemente l'iconcina mai, o quasi, usata prima...

@ Ajna spiegazione precisa-precisa

 Sonia mi fai morire  

Questo sapore "epico", se volete anche un po' teatrale che ha il pezzo e di cui parlavate ha sempre affascinato anche me...è quello della Valle, ma anche quello di Solo...è una delle sfumature di Marco che mi sono sempre piaciute, riesce ad essere molto credibile in quel contesto, e un pezzo con quel sapore spicca facilmente per originalità soprattutto nell'oramai piatto panorama musicale italiano ....

c'è poco da fare, non riesco a non trovare assonanze con Solo, con le sue tematiche, con quel senso di solitudine e di ricerca di sè che forse adesso, nel Guerriero, dopo la corsa forsennata di #Pac, trovano finalmente una espressione meno cupa e angosciosa e una conclusione positiva... una forza interiore che ti permette di attraversare l'ultima porta sul futuro con fiducia e serenità...
è un bel lavoro, piu' lo ascolto e ci rimugino, e piu' mi piace...

Therese, non intervengo mai sulla questione "Solo" perché soffro profondamente per le polemiche che inevitabilmente seguono.
Non riesco a capire perché, poi: è evidente che non lo ha mai rinnegato (altrimenti non avrebbe fatto rivivere molti pezzi di quel disco durante l'ultimo tour) così come è evidente che lo ha superato, scandagliando nuovi lati di sé e nuove esigenze con #PAC.

Io ho amato più Solo di #PAC ma è un fatto di affinità e alla fine ho ammirato la coerenza, sotto molti punti di vista, dell'ultimo album. E guardando i live mi sono convinta che, coscientemente o senza volerlo, sia stato messo insieme pensando a cosa sarebbe stato il concerto: un grido liberatorio, una cavalcata, un crescendo emozionale, una narrazione che nel suo complesso, alla fine, risulta comunque "epica". Nel senso profondo: "epos" significa proprio "narrazione", è il racconto di gesta di singoli che viene condiviso e diventa leggenda, esempio, storia. E nei live dell'Essenziale tour la scaletta scandisce benissimo questa narrazione...

Ecco quindi che Mengoni, almeno per come lo interpreto io - "epico", appunto - , è sempre stato lì, prima e dopo, a scrivere e cantare in modi nuovi ma fedele a se stesso. Non vedo opposizioni, ma solo l'esplorazione di varie opzioni possibili alla ricerca di un equilibrio soprattutto musicale. E in questa esplorazione una crescita.

E, a dispetto di tutti i nostri timori, con questa canzone è riuscito a sintetizzare tutto questo percorso:
- La canzone ha un testo non contorto, narrativo, d'impatto che può piacere a tutti, ma è suscettibile di vari registri di lettura: da quello letterale, da favola fantasy, a quello più raffinato che possiamo estrarre noi agée ( ). Veicola un messaggio non scontato, positivo, è una canzone utile, in cui tutti possono riconoscersi. Tutto questo deve fare una canzone pop nel senso migliore del termine.
- E' cantata con un recitativo a volte quasi sussurrato, ma teso, espressivo ed emozionale come SOLO LUI. E qui c'è tutto il patrimonio del cantautorato italiano, rimasticato, digerito e sputato fuori alla Mengoni. Ho letto qualcuno dei 100 citare Branduardi. Ora capisco perché.
- Sotto a tutto questo c'è l'afflato epico, visionario e ha detto bene lui, "cinematografico" che ti rapisce, ma ottenuto con sonorità elettroniche e vocalizzi, a riassumere in un colpo solo tutto che c'è stato dalla Ghost a Spari nel deserto (non dimentichiamo che quell'arrangiamento vocale è suo ed è estremamente evocativo ed epico, pure quello).
- Il ritornello ti si pianta in testa e non esce più. Anche questo deve fare una buona canzone pop: farsi cantare. Non so se ricordi Ferro, perché non lo ascolto, ma se anche fosse non c'è niente di male, grandi artisti sono stati grandi proprio perché sono riusciti a sintetizzare in maniera originale ciò che che altri suggerivano ( per fare un nome, Raffaello, per esempio). Mengoni è comunque Mengoni, non foss'altro che per il timbro unico: mi dispiace, nessun altro è in grado di emozionarmi a questi livelli. E comunque qui riprende il raddoppio (forse in Guerriero triplicazione?) delle voci che già ci ha molto affascinato in Una parola.

Insomma, Marco ha preso tutto il meglio di sé fino a questo momento e il meglio di ciò che era intorno a lui e lo ha sintetizzato, consegnandoci un gran bel pezzo e facendoci sentire un po' stupide, tutte noi che avevamo timori di diverse specie. Piuttosto, per quanto mi riguarda, esaudendo tutti i miei desideri. A parte l'epica, auspicavo un'interpretazione intima, sui bassi registri, che facesse uscire il lato emozionale attraverso questa via, opposta e complementare a quell'altra, quella dei registri alti o patetici. Una via che gli avevo sentito percorrere in certe cover, ma che non ritrovavo nelle ballad di #PAC, dove sentivo comunque l'urgenza del grido liberatorio, della necessità di sfogare il pathos nell'intensità interpretativa. Ecco, qui la ritrovo, paradossalmente, come dicevo, unita a sonorità epiche.
Insomma, io, per me, meglio non potevo sperare. Grazie Marco!

P.S. Scusate, mi sono resa conto di aver scritto il solito lenzuolone... Perdonatemi, ma quando mi prende mi prende...

 
Ho letto l'articolo di Sorrisi postato da lilli  
Che dire? Aspettare fino gennaio per poter ascoltare l'album sarà dura     
Nell'articolo, come sempre, ci sono un sacco di spunti interessanti sia per quello che riguarda gli accenni al nuovo lavoro (le sonorità, i brani, le tipologie di testi) e le modalità con cui Marco sta lavorando, come il cenno all'incontro diretto con gli autori, sia per quello che riguarda gli aspetti di vita da studio e non solo…

che dire di Marco che corre assieme al bimbo del video per non farlo sentire solo? 

@ajna: sono d'accordo con te, in particolare quando scrivi

Ecco quindi che Mengoni, almeno per come lo interpreto io - "epico", appunto - , è sempre stato lì, prima e dopo, a scrivere e cantare in modi nuovi ma fedele a se stesso. Non vedo opposizioni, ma solo l'esplorazione di varie opzioni possibili alla ricerca di un equilibrio soprattutto musicale. E in questa esplorazione una crescita.

@ ajna
Grazie per la tua analisi

ajna ha scritto:
Therese, non intervengo mai sulla questione "Solo" perché soffro profondamente per le polemiche che inevitabilmente seguono.
Non riesco a capire perché, poi: è evidente che non lo ha mai rinnegato (altrimenti non avrebbe fatto rivivere molti pezzi di quel disco durante l'ultimo tour) così come è evidente che lo ha superato, scandagliando nuovi lati di sé e nuove esigenze con #PAC.

Io ho amato più Solo di #PAC ma è un fatto di affinità e alla fine ho ammirato la coerenza, sotto molti punti di vista, dell'ultimo album. E guardando i live mi sono convinta che, coscientemente o senza volerlo, sia stato messo insieme pensando a cosa sarebbe stato il concerto: un grido liberatorio, una cavalcata, un crescendo emozionale, una narrazione che nel suo complesso, alla fine, risulta comunque "epica". Nel senso profondo: "epos" significa proprio "narrazione", è il racconto di gesta di singoli che viene condiviso e diventa leggenda, esempio, storia. E nei live dell'Essenziale tour la scaletta scandisce benissimo questa narrazione...

Ecco quindi che Mengoni, almeno per come lo interpreto io - "epico", appunto - , è sempre stato lì, prima e dopo, a scrivere e cantare in modi nuovi ma fedele a se stesso. Non vedo opposizioni, ma solo l'esplorazione di varie opzioni possibili alla ricerca di un equilibrio soprattutto musicale. E in questa esplorazione una crescita.

E, a dispetto di tutti i nostri timori, con questa canzone è riuscito a sintetizzare tutto questo percorso:
- La canzone ha un testo non contorto, narrativo, d'impatto che può piacere a tutti, ma è suscettibile di vari registri di lettura: da quello letterale, da favola fantasy, a quello più raffinato che possiamo estrarre noi agée ( ). Veicola un messaggio non scontato, positivo, è una canzone utile, in cui tutti possono riconoscersi. Tutto questo deve fare una canzone pop nel senso migliore del termine.
- E' cantata con un recitativo a volte quasi sussurrato, ma teso, espressivo ed emozionale come SOLO LUI. E qui c'è tutto il patrimonio del cantautorato italiano, rimasticato, digerito e sputato fuori alla Mengoni. Ho letto qualcuno dei 100 citare Branduardi. Ora capisco perché.
- Sotto a tutto questo c'è l'afflato epico, visionario e ha detto bene lui, "cinematografico" che ti rapisce, ma ottenuto con sonorità elettroniche e vocalizzi, a riassumere in un colpo solo tutto che c'è stato dalla Ghost a Spari nel deserto (non dimentichiamo che quell'arrangiamento vocale è suo ed è estremamente evocativo ed epico, pure quello).
- Il ritornello ti si pianta in testa e non esce più. Anche questo deve fare una buona canzone pop: farsi cantare. Non so se ricordi Ferro, perché non lo ascolto, ma se anche fosse non c'è niente di male, grandi artisti sono stati grandi proprio perché sono riusciti a sintetizzare in maniera originale ciò che che altri suggerivano ( per fare un nome, Raffaello, per esempio). Mengoni è comunque Mengoni, non foss'altro che per il timbro unico: mi dispiace, nessun altro è in grado di emozionarmi a questi livelli. E comunque qui riprende il raddoppio (forse in Guerriero triplicazione?) delle voci che già ci ha molto affascinato in Una parola.

Insomma, Marco ha preso tutto il meglio di sé fino a questo momento e il meglio di ciò che era intorno a lui e lo ha sintetizzato, consegnandoci un gran bel pezzo e facendoci sentire un po' stupide, tutte noi che avevamo timori di diverse specie. Piuttosto, per quanto mi riguarda, esaudendo tutti i miei desideri. A parte l'epica, auspicavo un'interpretazione intima, sui bassi registri, che facesse uscire il lato emozionale attraverso questa via, opposta e complementare a quell'altra, quella dei registri alti o patetici. Una via che gli avevo sentito percorrere in certe cover, ma che non ritrovavo nelle ballad di #PAC, dove sentivo comunque l'urgenza del grido liberatorio, della necessità di sfogare il pathos nell'intensità interpretativa. Ecco, qui la ritrovo, paradossalmente, come dicevo, unita a sonorità epiche.
Insomma, io, per me,  meglio non potevo sperare.  Grazie Marco!  

P.S. Scusate, mi sono resa conto di aver scritto il solito lenzuolone... Perdonatemi, ma quando mi prende mi prende...  

ajna, ti posso abbracciare???
Hai detto TUTTO quello che penso e avrei voluto dire io, in particolare per quanto riguarda le connessioni di questo pezzo con SOLO, con PAC e con tutta la produzione passata di Marco. La sintesi, Marco è riuscito a fare la sintesi delle tematiche , delle sonorità e di tutto il Marco di ieri, facendo così un salto di qualità pazzesco.
Concordo con te praticamente su tutto, tranne sull'aspettativa del Marco epico e con sonorità basse: a me andava bene qualsiasi cosa, purchè fosse un andare avanti e Marco mi ha accontentato alla grande!

@Ajna, Therese condivido le vostre considerazioni. Marco "e' sempre lo stesso" ma nel pieno di una tempesta artistica evolutiva dove ogni cosa ha un origine ed una trasformazione. Sono felice che ci aiuti anche con le interviste  a comprendere questi aspetti, non e' casuale se in molte abbiamo visto  in Guerriero un richiamo a Solo nella ricerca del tratto "epico" del racconto testuale e musicale. "Solo" cos'altro era se non una resistenza eroica, epica di quel racconto

Paz i Enza ha scritto: Incursione veloce per comunicarvi che da domani RDS avrà uno speaker in meno... Ore 21.00 circa, il povero disoccupato di cui sopra annuncia Guerriero, esordendo come: ed ora il pezzo che secondo noi e' il più bello dell'anno... Ora, oltre a doversi cercare un nuovo lavoro, sarà costretto ad ascoltare ogni giorno almeno 10 ore di musica dei Madò....

inquietante però che piaccia anche a quella radio 

Stamattina ho sentito  nuove lodi su Rtl, sono state lette alcune parti del testo e  apprezzato il contenuto, una delle presentatrici ha detto che gli ricordava La cura non so se intendeva  a merito o demerito  Certo sta spiazzando parecchi

@ajna  grazie per l' analisi  
continua per favore a scrivere lenzuoloni  , per me è sempre un piacere leggerli 

Un' annotazione  sul raddoppio della voce: un po' l ' aveva già usato in "Dall' inferno" , vero ? Sempre sua la voce su "io che vivo..." ?

Sono da cellulare e non so riportarlo, ho visto solo ora un cinguettio di Marco contro la violenza sulle donne. Bravo bravo bravo