Novità discografiche
+34
sailor moon
Arianna
from Hell
Rosy
Sole69
M&M
sonia
Dismiss
veronica
Mangialanima
djian
claire
Iaia
nerina
vallettadelre
Rosarossoblu
Riala
Cristy
luna
martha70
poplar
Admin
lilli3
camila
Paz i Enza
Therese
Alux
duful
newmoon38
Zoe
ziggy
DarkLullaby
Kaiser
Delilah
38 partecipanti
Pagina 17 di 17 • 1 ... 10 ... 15, 16, 17
Re: Novità discografiche
eccolooooooooo .....il mio Luca di sempre vero @ Paz ???
veronica- mengonella
- Messaggi : 3079
Data d'iscrizione : 25.04.13
Età : 44
Località : messina
Re: Novità discografiche
veronica ha scritto:
eccolooooooooo .....il mio Luca di sempre vero @ Paz ???
Ascoltata la canzone per la prima volta stamattina... sono andata avanti due ore a canticchiarla... buon segno???? mi sa che Luca ha colpito ancora anche stavolta!! strafelice...
DaniRazio- Messaggi : 452
Data d'iscrizione : 13.05.15
Età : 55
Località : Milano
Re: Novità discografiche
Non mi dice molto ma per information la posto
Blanca- Messaggi : 3940
Data d'iscrizione : 15.10.14
Età : 66
Località : qui e la
Re: Novità discografiche
Ma il tipetto avrà una madre che dovrà pur rimettere ordine o fa da solo
#cesareverydiseducativo
#cesareverydiseducativo
Blanca- Messaggi : 3940
Data d'iscrizione : 15.10.14
Età : 66
Località : qui e la
Re: Novità discografiche
Uscita oggi la riedizione del fortunato album "Written in Scars" di Jack Savoretti, che contiene due inediti e brani live. Annunciate tre date nei teatri a fine Ottobre. Prevendite dei biglietti aperte
http://faremusic.it/2015/09/18/e-uscito-il-repackaging-written-in-scars-di-jack-savoretti-a-ottobre-live-in-italia/
.... se volete lo potete ascoltare su Spotify a questo link :
https://play.spotify.com/album/5l7P9hVP9ph5TkZqOCrnPW
ziggy- mengonella
- Messaggi : 3929
Data d'iscrizione : 20.05.10
Località : roma
Re: Novità discografiche
"vita nuova"
il nuovo singolo di Gianna Nannini ,che anticipa l'uscita del nuovo album previsto per novembre
il nuovo singolo di Gianna Nannini ,che anticipa l'uscita del nuovo album previsto per novembre
veronica- mengonella
- Messaggi : 3079
Data d'iscrizione : 25.04.13
Età : 44
Località : messina
Re: Novità discografiche
" la vita com'è "
il nuovo singolo di Max Gazzè , anticipa l'album in uscita a fine ottobre
il nuovo singolo di Max Gazzè , anticipa l'album in uscita a fine ottobre
veronica- mengonella
- Messaggi : 3079
Data d'iscrizione : 25.04.13
Età : 44
Località : messina
Re: Novità discografiche
da oggi, il nuovo album di Luca Carboni
Pop- up
Pop- up
veronica- mengonella
- Messaggi : 3079
Data d'iscrizione : 25.04.13
Età : 44
Località : messina
Re: Novità discografiche
il nuovo singolo di Laura Pausini
( per me ..... bellissimo )
( per me ..... bellissimo )
veronica- mengonella
- Messaggi : 3079
Data d'iscrizione : 25.04.13
Età : 44
Località : messina
Re: Novità discografiche
http://www.rtl.it/notizie/articoli/francesca-michielin-la-felicita-e-un-dovere/
Lo sapevate di Marta?
Lo sapevate di Marta?
ennji- Messaggi : 265
Data d'iscrizione : 23.09.14
Età : 58
Località : milano
Re: Novità discografiche
@ennji, no
non ne so niente ma penso che sia normale per un manager seguire più di un artista , no ?
non ne so niente ma penso che sia normale per un manager seguire più di un artista , no ?
mafalda- Messaggi : 8513
Data d'iscrizione : 20.05.10
Età : 61
Re: Novità discografiche
@Mafalda si sembre logico anche a me, ma mi sembrava di aver capito che ci fosse una sorta di esclusiva. Si vede che le cose nel frattempo sono cambiate.
Avranno diversificato l'attività di impresa.
Avranno diversificato l'attività di impresa.
ennji- Messaggi : 265
Data d'iscrizione : 23.09.14
Età : 58
Località : milano
Re: Novità discografiche
Il mito Dylan cantato in italiano De Gregori al servizio del maestro
Andrea Spinelli
MILANO
SE LA BELLEZZA tenta i ladri più che l’oro, Francesco De Gregori si dichiara colpevole di sottrazione (debita) verso il maestro Bob Dylan. «Gli ho rubato tutto, pure il titolo» assicura, infatti, il cantautore romano parlando a Milano del suo nuovo album “Amore e furto”, col pensiero al “Love and theft” dell’hobo di Duluth. Ladro di fuoco come tanti altri che si sono trovati nel tempo a bordeggiare i lidi poetici di Mr. Tambourine come Fabrizio De André, Massimo Bubola, Tito Schipa jr., Luigi Tenco, Mogol o J-Ax. Un De Gregori che non ha mai nascosto le influenze dirette del Maestro, come messo a nudo da “Buonanotte fiorellino” (l’originale dylaniano di riferimento è “Winterlude” dall’album “New Morning”) e delle tante traduzioni realizzate nel tempo, che lo spingono a collezionare in questa nuova fatica dieci frammenti riveduti e corretti con tutta l’eleganza di un tocco inimitabile e il «placet» del diretto interessato.
ACCADE COSÌ che fra questi dieci pezzi di storia “Sweetheart like you” diventi “Un agioletto come te”, “Subterrean homesick blues” si trasformi in “Acido seminterrato” e “If you see her, say hello” in “Non dirle che non è così”. Il primo debito discografico nei confronti del Vate fu “Desolation row” (“Via della povertà”), gemma del suo periodo ermetico-visionario 1965-66 tradotta da Francesco assieme a Fabrizio De André per un album di quest’ultimo, “Canzoni”. Nella nuova versione dura 11 minuti e Francesco la canta asportando le parti di armonica perché «non ci si può mettere in competizione con Dylan nemmeno nel modo di suonare con le labbra». Ora Francesco sarà protagonista di uno speciale su Sky Arte (stasera alle 21.10) e di un tour nelle librerie nell’attesa del tour vero e proprio al via il 5 marzo dall’Atlantico Live di Roma. «Quando l’ho scoperto a 14 anni, con quel suono così poco allineato del periodo elettrico, l’ho assorbito come una spugna» spiega De Gregori.
Per niente facile il lavoro di traduttore.
«Il mio terrore era mettere troppo me stesso nelle traduzioni: se voglio dire qualcosa di mio, la dico nelle mie canzoni, qui ci tenevo alla fedeltà».
Darebbe a Dylan il Nobel per la letteratura?
«Non trovando la letteratura più nobile della canzone, gli darei il Nobel per la canzone».
Qual è stato il testo più duro su cui lavorare?
«La prima strofa di “Dignity”. Ne ho fatte una decina di versioni e stavo per gettare la spugna quando ho capito che avrei potuto farcela attenendomi quanto più possibile al testo».
E quello davanti a cui s’è arreso?
«“My back pages” o “Just like a woman”, canzoni che amo, ma tradotte funzionano male».
Lei ha mai incontrato Dylan?
«Sì, una volta, a Roma. Aveva come agente David Zard, che è mio amico, e lui ci fece incontrare in camerino. Giusto il tempo di berci un bicchiere di vino».
Qual è, a suo giudizio, la rivoluzione dylaniana?
«Come avevano fatto gl’impressionisti nell’arte, Dylan ha abolito nella canzone il concetto di prospettiva, dando voce gli altri mondi che aveva in testa. Un po’ come faceva Dalla che, con due accordi venuti chissà da dove metteva, in discussione il pezzo così com’era stato suonato fino a quel momento».
Che posto troveranno queste canzoni nei suoi spettacoli?
«Vorrei conservare l’unitarietà di questo progetto pure nei concerti, raggruppandole tutte nella prima o nella seconda parte per tenere distinti i repertori; lui, infatti, è Dylan e io sono De Gregori».
La nazione 29/11/15
Andrea Spinelli
MILANO
SE LA BELLEZZA tenta i ladri più che l’oro, Francesco De Gregori si dichiara colpevole di sottrazione (debita) verso il maestro Bob Dylan. «Gli ho rubato tutto, pure il titolo» assicura, infatti, il cantautore romano parlando a Milano del suo nuovo album “Amore e furto”, col pensiero al “Love and theft” dell’hobo di Duluth. Ladro di fuoco come tanti altri che si sono trovati nel tempo a bordeggiare i lidi poetici di Mr. Tambourine come Fabrizio De André, Massimo Bubola, Tito Schipa jr., Luigi Tenco, Mogol o J-Ax. Un De Gregori che non ha mai nascosto le influenze dirette del Maestro, come messo a nudo da “Buonanotte fiorellino” (l’originale dylaniano di riferimento è “Winterlude” dall’album “New Morning”) e delle tante traduzioni realizzate nel tempo, che lo spingono a collezionare in questa nuova fatica dieci frammenti riveduti e corretti con tutta l’eleganza di un tocco inimitabile e il «placet» del diretto interessato.
ACCADE COSÌ che fra questi dieci pezzi di storia “Sweetheart like you” diventi “Un agioletto come te”, “Subterrean homesick blues” si trasformi in “Acido seminterrato” e “If you see her, say hello” in “Non dirle che non è così”. Il primo debito discografico nei confronti del Vate fu “Desolation row” (“Via della povertà”), gemma del suo periodo ermetico-visionario 1965-66 tradotta da Francesco assieme a Fabrizio De André per un album di quest’ultimo, “Canzoni”. Nella nuova versione dura 11 minuti e Francesco la canta asportando le parti di armonica perché «non ci si può mettere in competizione con Dylan nemmeno nel modo di suonare con le labbra». Ora Francesco sarà protagonista di uno speciale su Sky Arte (stasera alle 21.10) e di un tour nelle librerie nell’attesa del tour vero e proprio al via il 5 marzo dall’Atlantico Live di Roma. «Quando l’ho scoperto a 14 anni, con quel suono così poco allineato del periodo elettrico, l’ho assorbito come una spugna» spiega De Gregori.
Per niente facile il lavoro di traduttore.
«Il mio terrore era mettere troppo me stesso nelle traduzioni: se voglio dire qualcosa di mio, la dico nelle mie canzoni, qui ci tenevo alla fedeltà».
Darebbe a Dylan il Nobel per la letteratura?
«Non trovando la letteratura più nobile della canzone, gli darei il Nobel per la canzone».
Qual è stato il testo più duro su cui lavorare?
«La prima strofa di “Dignity”. Ne ho fatte una decina di versioni e stavo per gettare la spugna quando ho capito che avrei potuto farcela attenendomi quanto più possibile al testo».
E quello davanti a cui s’è arreso?
«“My back pages” o “Just like a woman”, canzoni che amo, ma tradotte funzionano male».
Lei ha mai incontrato Dylan?
«Sì, una volta, a Roma. Aveva come agente David Zard, che è mio amico, e lui ci fece incontrare in camerino. Giusto il tempo di berci un bicchiere di vino».
Qual è, a suo giudizio, la rivoluzione dylaniana?
«Come avevano fatto gl’impressionisti nell’arte, Dylan ha abolito nella canzone il concetto di prospettiva, dando voce gli altri mondi che aveva in testa. Un po’ come faceva Dalla che, con due accordi venuti chissà da dove metteva, in discussione il pezzo così com’era stato suonato fino a quel momento».
Che posto troveranno queste canzoni nei suoi spettacoli?
«Vorrei conservare l’unitarietà di questo progetto pure nei concerti, raggruppandole tutte nella prima o nella seconda parte per tenere distinti i repertori; lui, infatti, è Dylan e io sono De Gregori».
La nazione 29/11/15
mafalda- Messaggi : 8513
Data d'iscrizione : 20.05.10
Età : 61
Pagina 17 di 17 • 1 ... 10 ... 15, 16, 17
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|