[Essenziale Tour ] BOLOGNA - 30/05/2013

Kaiser ha scritto:ma oltre a claire, le altre mengonelle che fine hanno fatto ieri sera?
Dove siete ? in che parte del mondo? oppure siete ancora qui e non me ne accorgo?

Siamo ancora qui
Mi spiace, io non ho potuto mandare sms ieri sera , perchè non ho fatto in tempo ad accordarmi con altre persone del forum, sono tornata da una gita scolastica e mi sono fiondata a Bologna

amaranta ha scritto:Ciao a tutti
esco ogni tanto dal letargo
il merito è sempre e solo di Marco....
Secondo concerto per me ieri sera, e me lo sono goduto da morire...
Marco non si smentisce mai, è una vera forza della natura...
la sua felicità è contagiosa, ieri sera era in uno stato di grazia incredibile è stato adorabile ma anche pungente, con il suo sottile sarcasmo
Nicoletta Mantovani era seduta davanti a me con la figlia, è una persona squisita ed ha applaudito Marco tantissimo
Che meraviglia

Ciao amaranta! Ho già cominciato a guardare i tuoi video, sono belliZZimi Grazie di cuore

Zoe ha scritto:

cari lui

appena rientrata dalla trasferta bolognese ( e successiva giornata di lezione)... come di consueto un abbraccio alle mengonelle incontrate

claire ha scritto:Amaranta! Il concerto di ieri ti ha tirato fuori dal letargo oppure è stata la "riunione di condominio" del forum ad averti fatto tornare la voglia di scrivere?

Prima di tutto ringrazio tutte per il bentornato
Felice di aver rivisto le mengonelle storiche e di aver conosciuto te Claire e Mila

Non so cosa è stato che mi ha dato l'imput di scrivere, forse il messaggio di Kaiser mi ha stimolato in tal senso alla ricerca delle mengonelle perdute...
Non è mai stato il mio forte scrivere, anche prima quando ero più attiva scrivevo poco..
Poi Marco ieri sera mi ha fatto stare troppo bene
Lui ha la capacità di farmi riconciliare con il mondo intero, è un'oasi dove potermi rifugiare per ritrovare me stessa e le emozioni che ho perduto lungo il cammino della vita. Mi ritrovo tanto nei suoi testi, sembra che mi raccontino, e questa è un'arma a doppio taglio, può far star bene ma anche male. L'importante è fare in modo di superare gli inciampi della vita, e Marco ci insegna che si deve superare tutto e ricominciare a correre per noi, amare di nuovo noi stessi in primis, solo così saremo pronti a darci di nuovo agli altri
Grazie Marco

amaranta ha scritto:

claire ha scritto:Amaranta! Il concerto di ieri ti ha tirato fuori dal letargo oppure è stata la "riunione di condominio" del forum ad averti fatto tornare la voglia di scrivere?

Prima di tutto ringrazio tutte per il bentornato
Felice di aver rivisto le mengonelle storiche e di aver conosciuto te Claire e Mila

Non so cosa è stato che mi ha dato l'imput di scrivere, forse il messaggio di Kaiser mi ha stimolato in tal senso alla ricerca delle mengonelle perdute...
Non è mai stato il mio forte scrivere, anche prima quando ero più attiva scrivevo poco..
Poi Marco ieri sera mi ha fatto stare troppo bene
Lui ha la capacità di farmi riconciliare con il mondo intero, è un'oasi dove potermi rifugiare per ritrovare me stessa e le emozioni che ho perduto lungo il cammino della vita. Mi ritrovo tanto nei suoi testi, sembra che mi raccontino, e questa è un'arma a doppio taglio, può far star bene ma anche male. L'importante è fare in modo di superare gli inciampi della vita, e Marco ci insegna che si deve superare tutto e ricominciare a correre per noi, amare di nuovo noi stessi in primis, solo così saremo pronti a darci di nuovo agli altri
Grazie Marco

si grazie Marco e grazie anche a te Ama

Grazie Amaranta e Claire per le vostre impressioni
Sono contenta che Marco ti abbia fatto tornare a scrivere Amaranta....
Credo in passato di aver già visto i tuoi video e poi mi accingerò a vedere quelli di Bologna!

Claire piccola.... che bello il battesimo con Marco... io ricordo ancora il mio 6 maggio 2010.... E' stato un colpo al cuore! Quante emozioni, quante lacrime, quanto benessere.... Sono contenta che sia accaduto lo stesso a te....

amaranta ha scritto:

claire ha scritto:Amaranta! Il concerto di ieri ti ha tirato fuori dal letargo oppure è stata la "riunione di condominio" del forum ad averti fatto tornare la voglia di scrivere?

Prima di tutto ringrazio tutte per il bentornato
Felice di aver rivisto le mengonelle storiche e di aver conosciuto te Claire e Mila

Non so cosa è stato che mi ha dato l'imput di scrivere, forse il messaggio di Kaiser mi ha stimolato in tal senso alla ricerca delle mengonelle perdute...
Non è mai stato il mio forte scrivere, anche prima quando ero più attiva scrivevo poco..
Poi Marco ieri sera mi ha fatto stare troppo bene
Lui ha la capacità di farmi riconciliare con il mondo intero, è un'oasi dove potermi rifugiare per ritrovare me stessa e le emozioni che ho perduto lungo il cammino della vita. Mi ritrovo tanto nei suoi testi, sembra che mi raccontino, e questa è un'arma a doppio taglio, può far star bene ma anche male. L'importante è fare in modo di superare gli inciampi della vita, e Marco ci insegna che si deve superare tutto e ricominciare a correre per noi, amare di nuovo noi stessi in primis, solo così saremo pronti a darci di nuovo agli altri
Grazie Marco

Amaranta che bello leggerti e sentire sulla propria pelle quello che hai scritto. Marco il mio rifugio, la sua voce la mia cura!!!

Ciao a tutti/e. Poi mi presento nell'apposita sezione (immagino ci sia), ma intanto, violando ogni regola della netiquette, scrivo un po' di impressioni qui.
Non sarò breve :)

Ero a Bologna l'altro ieri. Beh, a dire il vero ci sono anche oggi e ci sarò domani, ma intendo che ero al concerto.
Ero con una cara amica venuta apposta (mi pregio di credere che sia venuta anche per venire a trovare me) e, per condividere un po' questa sua passione, sono andata al concerto anche io.
Dalla premessa si sarà capito che non apprezzo particolarmente il Mengoni, quindi il mio resoconto sarà da 'esterna'.
Perché lo scrivo, allora? Così... un'esterna che esterna.
Ho apprezzato la scelta del luogo: adoro i teatri e mi piace molto l'EuropaAuditorium, e preferisco le poltrone all'ascolto in piedi.
Il pubblico, prima del concerto, era più rumoroso del solito (solito per teatro, naturalmente), ma la mia amica mi ha fatto notare che ci sono molte persone che si incontrano in queste occasioni e quindi probabilmente stavamo risentendo di 'saluti e baci'.
Qualche cartellone (tre), qualche palloncino in giro, fogli A4 con il benvenuto dell'esercito. E qui mi è stato spiegato che l'esercito non sono le forze armate, ma il gruppo di seguaci.
Vista l'occasione per me abbastanza leggera, mi sentivo infatti un po' in gita scolastica, mi sarebbe piaciuto avere dei popcorn, ma l'ambiente per me lo vieta: mai popcorn in teatro!
Il sipario si è aperto e si è cominciata ad intravedere la scenografia, le sagome, le ombre. Per me è stato il momento più bello di tutto lo spettacolo: il primo minuto.
Certo, non cantava, ma il paesaggio da sobborghi di New York con i fumi della metropolitana che confondevano le figure era veramente suggestivo.
Poi ha iniziato a cantare e il pubblico ad urlare.
I brani si sono susseguiti, tra urla di apprezzamento, cori e battiti di mani.
Non ho un brano preferito, li avevo ascoltati tutti alcune volte per non andare al concerto impreparata e trovarmi al primo ascolto, ma confesso di non averli ascoltati tanto da conoscerli. A parte i due-tre che ho sentito molto in radio.
Il ragazzo canta bene, niente da dire su questo, il concerto è andato via veloce e gradevole, intervallato ogni tanto da qualche racconto di aneddoti. Lo preferisco quando canta che quando parla, anche perché l'interazione con il pubblico non è delle migliori. Non so se sia lui a non sapere coinvolgere in quello che dice (mi dicono sia molto timido) o il pubblico, perlomeno una parte (quella più rumorosa) a non apprezzare i discorsi, ma preferire le urla generiche o le frasi deficienti (questo concedetemelo, ma dire in continuazione 'sei un figo' non è indice di intelligenza), ma le interazioni, ripeto, sono poco efficaci.
Meglio la musica.
Il secondo tempo è stato decisamente diverso.
Purtroppo, non riuscendo comunque ad apprezzare il concerto (canta bene, non lo negherò mai, ma non mi ha conquistata), ho cominciato a sentire la stanchezza, pur se mi dicono ci sia stato un crescendo emotivo molto evidente.
A ciò si è aggiunto il comportamento del pubblico, e del teatro, direi.
Da un certo brano (quello di Cremonini) in poi, il pubblico si è alzato in piedi, ha sollevato i cartelli, è corso sotto al palco. Rimandato indietro dal morbido personale del teatro, vi è ritornato poco dopo, ed ancora e ancora.
Disordine e indisciplina.
Ho rilevato quindi un errore, o più errori. Di sicuro un errore del personale del teatro, che non avrebbe dovuto permettere al pubblico di andare dove voleva.
Un teatro è un teatro!
Riprese e fotografie sono state continue, ma in teoria avrebbero dovuto essere vietate. Capisco la voglia di riprendere, ma flash continui e tablet alzati hanno creato dei disagi al resto del pubblico.
Aggiungo che forse c'è un errore anche nell'organizzazione dei concerti: se il pubblico è un pubblico da palazzetti e da concerti in piedi, perché fare un tour nei teatri? Ognuno dovrebbe fare i conti col pubblico che ha, non con quello che vorrebbe. Il momento di passare ad un pubblico seduto arriva, ma arriva col tempo.
Mi ripeto: il teatro è teatro!
Considerazioni varie a parte, torno al concerto. Ho sentito dire che non è stato il massimo, che probabilmente le troppe serate hanno fatto stancare un po' la voce del ragazzo, che si è un po' trattenuto e non lasciato andare.
Da esterna non l'ho notato: mi è sembrato tutto di ottima qualità, dalla voce agli strumentisti, all'organizzazione del palco e sul palco.
Mi è sembrato un ottimo concerto.
Su tutto la scenografia, veramente bella. Nove specie di tralicci dell'alta tensione che a luci spente rivelavano la loro natura di tralicci con intelaiatura interna, ma erano anche poi ricoperti di schermi che li illuminavano a volte solo nel contorno, a volte interamente, a tinta unita o con disegni, creando diversi giochi di colore per ogni canzone. In tre brani (di sicuro Credimi ancora, gli altri non li ricordo) facendo un effetto stroboscopico. I nove tralicci erano poi sormontati da riflettori a led che proiettavano luce sul palco muovendosi a ritmo, anche se i tre centrali erano praticamente fermi su di lui. Per completare quattro elementi bassi sulla parte anteriore del palco, per sostenere delle file di luce e i soliti riflettori a sormontare.
Sei elementi di orchestra (due chitarre, basso, tastiera, pianoforte e batteria) di ottimo valore.
La voce, la musica, il teatro e... tutto il resto.

Premetto che a Bologna non c'ero, ma a Roma si
E' sempre interessante leggere le impressioni dei non-fan.
Catilina è stata infastidita dalle urla perché - suppongo - è interessata alla musica in generale.
Io sono stata infastidita dalle urla mentre cantava (solo quelle, il resto per me ci sta tutto) perché amo incondizionatamente da anni la musica di Marco

Ciao! Anche io ero a Bologna e anche io sono andata istintivamente sotto al palco durante La valle dei re, nonostante la mia indole mi porti ad essere molto posata e il mio amore per la musica mi spinga ad ascoltare più che cantare a squarciagola e a godermi un concerto in quanto spettacolo musicale per non perdermi nemmeno una nota, tant'è vero che in tutte le altre occasioni in cui il pubblico si è fiondato sotto al palco sono rimasta al mio posto per continuare ad avere l'ottima visuale e l'altrettannto soddisfacente acustica che la posizione mi garantiva. La scelta del teatro deriva secondo me dal tipo di impronta musicale data attraverso gli arrangiamenti (secondo me un concerto così non si adatterebbe a un palazzetto) e dai gusti personali di Marco, che ama gli ambienti ristretti e non dispersivi, oltre che l'acustica "calda" da teatro. Poi il pubblico è composto per buona parte da ragazzine un po'troppo entusiaste (diciamo così) e si verificano certi inconvenienti...
Concordo appieno su quello che hai scritto riguardo la scenografia, ma non ho ben capito una cosa: il giudizio complessivo sul live mi pare sia ottimo, eppure poco prima dici che Marco non ti ha conquistata, anzi che nella seconda parte si faceva sentire un po' di noia...sicuramente sono io che non ho ben compreso, ma a me sembra ci sia una lieve contraddizione in questo discorso. Sarei curiosa di capire bene il tuo punto di vista, perché è una posizione che ho ritrovato assunta anche da parte di altre persone.

Catilina ha scritto:
Considerazioni varie a parte, torno al concerto. Ho sentito dire che non è stato il massimo, che probabilmente le troppe serate hanno fatto stancare un po' la voce del ragazzo, che si è un po' trattenuto e non lasciato andare.
Da esterna non l'ho notato: mi è sembrato tutto di ottima qualità, dalla voce agli strumentisti, all'organizzazione del palco e sul palco.
Mi è sembrato un ottimo concerto.
Su tutto la scenografia, veramente bella. Nove specie di tralicci dell'alta tensione che a luci spente rivelavano la loro natura di tralicci con intelaiatura interna, ma erano anche poi ricoperti di schermi che li illuminavano a volte solo nel contorno, a volte interamente, a tinta unita o con disegni, creando diversi giochi di colore per ogni canzone. In tre brani (di sicuro Credimi ancora, gli altri non li ricordo) facendo un effetto stroboscopico. I nove tralicci erano poi sormontati da riflettori a led che proiettavano luce sul palco muovendosi a ritmo, anche se i tre centrali erano praticamente fermi su di lui. Per completare quattro elementi bassi sulla parte anteriore del palco, per sostenere delle file di luce e i soliti riflettori a sormontare.
Sei elementi di orchestra (due chitarre, basso, tastiera, pianoforte e batteria) di ottimo valore.
La voce, la musica, il teatro e... tutto il resto.

Riporto quello che per me è l' essenziale , un po' come dice Dijan e mi fa molto piacere leggere nel tuo resoconto le frasi che ho messo in grassetto, in definitiva per me quello che scrivi qui è ciò che conta, ancor di più se detto da una non fan
Riguardo gli schiamazzi di alcuni spettatori , non seguo dal vivo cantanti altrettanto giovani quindi non ho idea di come sia il pubblico durante i loro concerti , quelli che vado a sentire sono abbastanza in là nella carriera e si sono portati dietro un pubblico che in buona parte è cresciuto con loro.
Spero vivamente che lo stesso accada con Marco, che la parte più rumorosa e indisciplinata cresca con lui e impari a rispettare di più lui come artista e anche gli altri spettatori che vorrebbero godersi in pace il concerto.

Ciao Catalina, visto che sicuramente sei un po' nuova ai concerti di Mengoni mentre noi ormai lo seguiamo da quattro anni mi fa piacere parlarne.
La critica che credo condividano in molti è il pubblico urlante che lo interrompe durante i discorsi! Marco è sicuramente un tipo timido ma in questo spettacolo si mette molto in gioco parlando con il pubblico. La questione credo in parte si possa legare ad un altro particolare che hai notato: tutti registrano il live con telefonini, videocamere ecc.
Per chi è nuovo alcune cose probabilmente possono apparire insolite!
Il punto è che i fan del Mengoni sono continuamente connessi, hanno letteralmente "fame" della sua musica e della sua persona e seguono in diretta web ogni evento, concerto, ospitata televisiva e altro.
Di conseguenza molti conoscono i concerti a memoria, ogni canzone ma anche ogni discorso. Credo sia per questo che alcuni fan (che sono comunque maleducati) urlano frasi non proprio intelligenti durante le pause e i discorsi... non è che non siano interessati al discorso ma probabilmente lo sanno già a memoria. Questo non giustifica questo atteggiamento ma comunque il pubblico varia molto di città in città! A Torino ad esempio il pubblico era molto disciplinato e ascoltava con interesse!
Riguardo al teatro e il pubblico "da palazzetti" anche questo varia un po' in base alla città... ma in generale sicuramente è un argomento che divide!
Alcuni la pensano come te e credono che i fan di Marco non siano adatti al teatro ma è lo stesso Mengoni ad essere "ambiguo" in questo senso: nel tour precedente (sempre nei teatri) richiedeva il silenzio per mantenere intatte le suggestioni e le atmosfere che andava a creare ma nella seconda parte chiedeva spesso di alzarsi, di parteciapare allo spettacolo... può non piacere questa cosa ma a me non disturba affatto.
In parte Marco ha fatto un certo lavoro per "educare il suo pubblico" che in passato era davvero indisciplinato (non tutti ma magari le ragazze più giovani esageravano a volte) e crdo che ami molto la dimensione del teatro che risulta molto calda e intima.
Ma gli piace anche far muovere la gente e sentire il pubblico che canta con lui.... è così... un po' bianco un po' nero!

Catilina ha scritto:
Il ragazzo canta bene, niente da dire su questo, il concerto è andato via veloce e gradevole, intervallato ogni tanto da qualche racconto di aneddoti. Lo preferisco quando canta che quando parla, anche perché l'interazione con il pubblico non è delle migliori. Non so se sia lui a non sapere coinvolgere in quello che dice (mi dicono sia molto timido) o il pubblico, perlomeno una parte (quella più rumorosa) a non apprezzare i discorsi, ma preferire le urla generiche o le frasi deficienti (questo concedetemelo, ma dire in continuazione 'sei un figo' non è indice di intelligenza), ma le interazioni, ripeto, sono poco efficaci.
Meglio la musica.
Il secondo tempo è stato decisamente diverso.
Purtroppo, non riuscendo comunque ad apprezzare il concerto (canta bene, non lo negherò mai, ma non mi ha conquistata), ho cominciato a sentire la stanchezza, pur se mi dicono ci sia stato un crescendo emotivo molto evidente.

Da esterna non l'ho notato: mi è sembrato tutto di ottima qualità, dalla voce agli strumentisti, all'organizzazione del palco e sul palco.
Mi è sembrato un ottimo concerto.
Su tutto la scenografia, veramente bella. Nove specie di tralicci dell'alta tensione che a luci spente rivelavano la loro natura di tralicci con intelaiatura interna, ma erano anche poi ricoperti di schermi che li illuminavano a volte solo nel contorno, a volte interamente, a tinta unita o con disegni, creando diversi giochi di colore per ogni canzone. In tre brani (di sicuro Credimi ancora, gli altri non li ricordo) facendo un effetto stroboscopico. I nove tralicci erano poi sormontati da riflettori a led che proiettavano luce sul palco muovendosi a ritmo, anche se i tre centrali erano praticamente fermi su di lui. Per completare quattro elementi bassi sulla parte anteriore del palco, per sostenere delle file di luce e i soliti riflettori a sormontare.
Sei elementi di orchestra (due chitarre, basso, tastiera, pianoforte e batteria) di ottimo valore.
La voce, la musica, il teatro e... tutto il resto.

Non ho capito bene...dici che la parte migliore è stato il primo minuto, è stata praticamente la scenografia. Non hai apprezzato il concerto, non ti ha conquistata (addirittura ti han dovuto dire che c'era un crescendo emotivo evidente...neanche te ne eri accorta per dire!!!) però dopo dici che è ottimo...non capisco a questo punto in che senso...ottimi fonici? Ottimi scenografi? Ottima tecnica? E pensare che io son convinta che si potrebbe fare a meno di tutto questo (che sono le uniche cose ottime) e lasciare solo lui che emoziona cantando e parlando (insomma le uniche cose che non ti sono arrivate...)

Sono incuriosita, non capisco cosa ti abbia portato a scrivere un resoconto sul concerto di Mengoni.
Cioè...una che non lo conosce va al concerto, non ne rimane conquistata e se ne frega, basta, se ne torna a casa e non ci va più. Posso al limite capire che una deve proprio dirlo a qualcuno che il concerto non gli è piaciuto, che il cantante cantando non gli arrivato, e parlando ancora meno...ma perchè non andare sulla sua bacheca ufficiale dove 'risiede' il suo fansclub e tutti possono leggere?
Se non fossi fan, sarebbe il primo posto a venirmi in mente.
Perchè finire in un forum che non è neanche un forum 'non ufficiale' di Marco, per intenderci??
Vorrei soltanto capire lo strano meccanismo...

Poi sul pubblico che almeno quando parla dovrebbe starsene zitto siamo d'accordo...sul fatto che questo fosse un concerto 'leggero' da far venire voglia di prendere i pop-corn insomma...a me me la toglie la fame...
Il succo di tutto è che evidentemente non c'è empatia con quello che trasmette cantando e quello che vuol trasmettere parlando. Ma sono cose che succedono Ci son tanti cantanti al mondo, ognuno trova l'empatia con qualcuno prima o poi!!! Buona ricerca!

il pubblico dovrebbe essere+educato ok,però ci sono le ragazzine e si sa,loro hanno delle espressioni un pò+"colorite"......!e comunque anche se il concerto si svolge all'interno del teatro,non significa dover stare immobili e "seri"come all'opera.il teatro ospita un concerto,ognuno davanti al proprio beniamino si lascia andare,si diverte,canta,balla.......altrimenti se vuole fare la "mummia"sta a casa.

Lettura interessante questo post. Ci sono alcune valide considerazioni ma mi arriva lo spirito di chi vuole vedere cosa succede, come reagiamo alle sue parole, oserei dire alle sue provocazioni. Mi sbaglierò ma mi è arrivata questa sensazione, a pelle.
Ho notato, nel giudizio, le stesse incongruenze di valutazione già espresse da Guenda. Prima dici che non ti è arrivato nulla e poi che è stato un buon concerto. Sono stata a tanti concerti di artisti che ammiravo ma che mi hanno delusa dal vivo, sia per lo spettacolo che per il loro atteggiamento con il pubblico. L'unica conseguenza è che non vado più a vederli neanche se si piazzano sotto casa mia e mi chiamano con il megafono (un esempio, se lo vuoi è la Nannini). Non posso fare altro quindi che condividere con Guenda anche l'invito a cercare altri lidi e altri artisti che soddisfino in pieno le tue aspettative.

veronica ha scritto:il pubblico dovrebbe essere+educato ok,però ci sono le ragazzine e si sa,loro hanno delle espressioni un pò+"colorite"......!e comunque anche se il concerto si svolge all'interno del teatro,non significa dover stare immobili e "seri"come all'opera.il teatro ospita un concerto,ognuno davanti al proprio beniamino si lascia andare,si diverte,canta,balla.......altrimenti se vuole fare la "mummia"sta a casa.

Sono d'accordo con quello che dici, l'entusiasmo non si può e non si deve contenere anche perché il calore del pubblico è "essenziale" per chi sta sul palco.
Però fra fare la mummia e impedire agli altri di ascoltare in santa pace c'è una bella differenza.
Mia opinione personale, scusate se la esterno per l'ennesima volta

DJIAN ,per mummia intendevo quelle persone apatiche,un pò snobbine che non si muovono per paura di rompersi......! l'educazione è sempre un'altra cosa per carità

Per quello che ho visto ora, lui non disdegna proprio quando il pubblico si alza e si muove...e non mi pare sia una cosa che dà questo gran fastidio agli altri...

sul fatto del pubblico che canta, ero fra quelle che non erano favorevoli, ma è talmente spontaneo...e quest'anno mi arriva come condivisione davvero, non come maleducazione, e mi pare anche lui sia felice e per niente infastidito....non voglio essere critica, ma fosse successo l'anno scorso ci avrebbe piazzato ogni volta 250 variazioni per impedirci di cantare in coro con lui...altro che controcanto ( ti voglio bene Mengò, ed ero concorde con te l'anno scorso )

L'unica cosa che mi infastidisce sono le urla 'sei bellissimo' e simili quando lui parla...è così fragile il filo della sua attenzione, ma di indole proprio, che non è il caso fermarlo 300 volte ed allungare le parti parlate. Invece ogni tanto, quando non fa i monologhi, qualche bel 'BRAVOOOOO' che parte da qualche bel vocione maschile mi aggrada grazie potete continuare maschietti forza

veronica ha scritto:DJIAN ,per mummia intendevo quelle persone apatiche,un pò snobbine che non si muovono per paura di rompersi......! l'educazione è sempre un'altra cosa per carità

veronica sono d'accordo

Rispondo alle cose che ho letto qui e là.
1. Ho scritto su questo forum e non su quello ufficiale o su altri perché l'amica con cui sono andata allo spettacolo legge qui (non so se scriva anche). L'ha nominato una volta tempo fa e mi ricordavo il nome (ho buona memoria). Praticamente è un resoconto che so che le ha fatto piacere leggere e l'ho scritto in pubblico invece che mandarglielo via email. Non mi interessa provocare, non mi interessa andare a casa degli altri a dire che non mi piace la moquette.
2. Ho scritto che è stato un ottimo spettacolo perché gli elementi perché lo fosse c'erano tutti: scenografia, qualità in generale. Marco Mengoni non mi conquista. Ho sufficiente cultura musicale da capire che canti bene, sia intonato, sia originale, sia particolare. A me non piace: non mi piace la voce, la mimica, la gestualità. Non c'è contraddizione nel dire che lo spettacolo è ben fatto, ma lui non mi piace.
3. Grazie per l'invito a cercare altri lidi, ma giunge in ritardo o perlomeno inutilmente: sono già su altri lidi e mi ripeto nel dire che non ho interesse né piacere a criticare moquette del padrone di casa. Ho già espresso le motivazioni che mi hanno spinto a scrivere, esaurite quelle non ne ho altre.

Catilina ha scritto:
3. Grazie per l'invito a cercare altri lidi, ma giunge in ritardo o perlomeno inutilmente: sono già su altri lidi e mi ripeto nel dire che non ho interesse né piacere a criticare moquette del padrone di casa. Ho già espresso le motivazioni che mi hanno spinto a scrivere, esaurite quelle non ne ho altre.

buon proseguimento altrove, allora !!!!

Io non sono una che solitamente canta ai concerti a cui assisto, anche di altri artisti, inoltre avendo l'incarico di registrare l'audio evito per non rovinare tutto con la mia voce

Ma...l'unica volta che non ho avuto il registratore, ho cantato pure io, con gusto, perchè è proprio il tipo di concerto che ti porta a farlo, e pure Marco ti ci porta, con gioia, felicità e "condivisione"

Sono d'accordo, invece, sulle urla inopportune (bellissimo, hai un bel c..o ), che andrebbero evitate, ma lì è pure una questione di educazione, evidentemente sono persone che anche nella vita si comportano così, non solo ad un concerto...mi piacerebbe abbatterle , ma non si può, purtroppo

Guenda ha scritto:... Invece ogni tanto, quando non fa i monologhi, qualche bel 'BRAVOOOOO' che parte da qualche bel vocione maschile mi aggrada grazie potete continuare maschietti forza

tanto tanto. Grazie anche da parte mia.

Anche io trovo le considerazioni di Catilina molto interessanti soprattutto perchè offrono un punto di vista un po' differente rispetto a quello di chi, come noi, lo segue da anni o da chi nè è rimasto comunque completamente affascinato.
Ho sempre pensato che quelle "antenne trasmittenti" che Marco ha posto sul palco (mai scenografia fu piu' azzeccata! ) trovano il loro completamento nelle "antenne riceventi" del pubblico...e viceversa...ma che questo contatto puo' avvenire solo se la lunghezza d'onda su cui viaggiano le emozioni è la stessa.
E quindi puo' ben capitare che la magia non scatti, che chi assiste ad un suo concerto resti soddisfatto da alcuni elementi che non possono oramai venire piu' messi in discussione (la vocalità di Marco, la professionalità dei musicisti, il valore dei pezzi, la scenografia, etc) ma che non resti conquistato da Marco, dal suo modo personale di essere artista, dalle sue corde espressive e comunicative...che non ne resti irrimediabilmente devastato, sconquassato (sapete bene di cosa parlo ).
Non ci deve per forza essere una contraddizione, se ci pensate puo' capitare a tutti di riconoscere il valore oggettivo di un artista ma di dover ammettere che...no, non mi prende. Perchè? Mah, e chi lo sa. Cosi' è .
Marco è, per fortuna sua e nostra, un artista particolare. Bisogna entrare nella sua lunghezza d'onda per "sentirlo" veramente. Come si fa a sintonizzarsi sulla stessa stazione, sinceramente non lo saprei dire.
A me è capitato cosi', senza un perchè.

Sul tuo discorso della comunicazione fra Marco e il pubblico, Catilina, voglio solo dirti che il mezzo principale su cui viaggia, su cui ha sempre viaggiato, NON è la parola o i grandi discorsi ma è proprio la musica, l'espressività. Marco non sarà mai un oratore, si incarta nei discorsi, perde il filo, fa spesso casino. E' fatto cosi', non lo fa apposta, non è una posa. Prendere o lasciare.

Sul discorso della confusione del pubblico a teatro, per me Catilina sfonda un porta aperta nel senso che, secondo il mio sentire, a teatro si sta fermi, zitti e si ascolta.
Tuttavia bisogna anche ammettere che c'è pubblico e pubblico...e che c'è spettacolo e spettacolo...e che bisogna oramai anche considerare il fatto che i teatri, un po' per vocazione un po' per necessità, hanno da tempo aperto le porte anche ad altri tipi di spettacolo, che prevedono la possibilità di una "partecipazione" del pubblico piu' calorosa...e lo spettacolo di Marco è fra questi. E alla fine, se ci si sforza di avvicinarsi ad un modo di "sentire" e "vivere "il concerto un po' diverso dal proprio, ci si diverte parecchio. Lasciarsi andare, in un concerto di Marco, viene quasi naturale...

Catilina, posso chiederti quali cantanti ti piacciono, e ai cui concerti non ti annoi? per capire i tuoi gusti, riguardo alla voce, mimica e gestualità. senza polemica eh