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Re: [MM] Articoli, interviste...
Marco Mengoni
di Andrea Laffranchi - Ultimo aggiornamento: 20/09/2013
Descrizione: «Ma che bella annata. È stato un ricominciare da capo. Sanremo è stato un fulmine a ciel sereno cui è seguito un tour kolossal, lo chiamo Ben Hur...». Marco Mengoni è sereno. Dopo la vittoria al Festival di Sanremo con «L’essenziale» è stato un anno di successi live. E ora la ripresa autunnale del tour registra sold out e raddoppi di date in molte città. A Milano sono esauriti sia i concerti di questa settimana (25 e 26 settembre) sia i due aggiunti in ottobre (il 20 e il 22).
Sanremo può fare bene?
«A me aveva fatto bene anche il precedente. Però questa edizione ha fatto la differenza per come è stato concepito. Quello di Fazio è stato uno show diverso, la musica era al centro. È stata una novità. E in questa novità ci metto anche la mia. Ho presentato un progetto in cui arrivavo con un team nuovo e in cui facevo sentire un modo diverso di scrivere e di approcciare le canzoni. Avevo paura, ma allo stesso tempo avevo voglia di far vedere che c’era stata una crescita».
Come vede «L’essenziale» a mesi di distanza? Cosa crede che sia arrivato di quella canzone?
«Credo che si sia percepito il mio cambiamento. È un pezzo classico e semplice, volutamente. In questo momento la gente ha bisogno di parole che danno concretezza e speranza. Forse sono riuscito a dargliele. Ormai in concerto c’è un momento in cui per quanti decibel possano sparare i nostri amplificatori siamo sopraffatti dal coro del pubblico».
Tour autunnale. Cosa cambia?
«Data dopo data gli show cambiano sempre. Nel corso del tour ho introdotto la cover di "I Need a Dollar" che vorrei riproporre, ma stiamo studiando altre novità. Quest’estate ci ha sempre molto divertito la "danza della pioggia": per tenere lontano il maltempo nelle serate all’aperto facevamo una versione in levare di "Questa notte" che finiva per confondersi con standard reggae. Potremmo riadattarla per gli spazi coperti».
Vive da un anno a Milano. Come si trova?
«Da settembre dell’anno scorso a oggi ci sarò stato due mesi, ma mi piace molto. Avevo i classici pregiudizi di chi viene dal Centro Italia. Ma prendendola da strade diverse ho scoperto una città aperta e facile. Ed è anche una città con molta arte. E mi piace immergermi in quel mondo».
http://vivimilano.corriere.it/concerti/marco-mengoni_2223201337888.shtml
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Re: [MM] Articoli, interviste...
Marco Mengoni & Co. sedotti dalla Triumph Bonneville
Dagli chef superstar al vincitore di Sanremo Marco Mengoni, la moto icona della casa di Hinckley contagia con la sua passione i personaggi più differenti. La passione per la moto vintage è ormai diventata vera e propria tendenza. Non è un caso che Raffaello Napoleone, l’amministratore delegato di Pitti – uno dei palcoscenici di moda maschile più importanti al mondo – abbia scelto le due ruote old style come tema trainante dell’84^ edizione di Pitti Immagine Uomo, tanto da dichiarare – nella conferenza stampa di inaugurazione – di aver ceduto al fascino della Triumph Bonneville.
La tanto amata “Bonnie”, inconfondibile Triumph dal look vintage, è diventata un vera e propria icona di questa tendenza, assolutamente trasversale; non è un fenomeno geografico, ma la moto, che deve il suo nome al mitico lago dello Utah, appassiona da nord a sud, invadendo le strade di Milano, Roma, Torino e Firenze.
E per le strade d’Italia sono stati avvistati anche alcuni triumphisti illustri come lo chef superstar Bruno Barbieri, Joe Bastianich – il restaurant man più famoso del mondo – e l’Artista dell’anno Marco Mengoni, che è riuscito a coronare il suo sogno proibito, quello di prendersi una Bonneville personalizzata in nero mat.
Il mito della Bonneville, però, non conosce confini e attraversa epoche. La moto dall’inconfondibile fanale tondo, che negli anni ’60 ha accompagnato grandi icone della musica e del cinema come Steve McQueen, Bob Dylan, Paul Newman e Elvis Presley, annovera insospettabili triumphisti anche tra le star contemporanee internazionali: da Bradley Cooper a Matthew McConaughey, da Robbie Williams a Pink!
http://www.menchic.it/motori/moto-motori/marco-mengoni-co-sedotti-dalla-triumph-bonneville-foto-21752.html
Dagli chef superstar al vincitore di Sanremo Marco Mengoni, la moto icona della casa di Hinckley contagia con la sua passione i personaggi più differenti. La passione per la moto vintage è ormai diventata vera e propria tendenza. Non è un caso che Raffaello Napoleone, l’amministratore delegato di Pitti – uno dei palcoscenici di moda maschile più importanti al mondo – abbia scelto le due ruote old style come tema trainante dell’84^ edizione di Pitti Immagine Uomo, tanto da dichiarare – nella conferenza stampa di inaugurazione – di aver ceduto al fascino della Triumph Bonneville.
La tanto amata “Bonnie”, inconfondibile Triumph dal look vintage, è diventata un vera e propria icona di questa tendenza, assolutamente trasversale; non è un fenomeno geografico, ma la moto, che deve il suo nome al mitico lago dello Utah, appassiona da nord a sud, invadendo le strade di Milano, Roma, Torino e Firenze.
E per le strade d’Italia sono stati avvistati anche alcuni triumphisti illustri come lo chef superstar Bruno Barbieri, Joe Bastianich – il restaurant man più famoso del mondo – e l’Artista dell’anno Marco Mengoni, che è riuscito a coronare il suo sogno proibito, quello di prendersi una Bonneville personalizzata in nero mat.
Il mito della Bonneville, però, non conosce confini e attraversa epoche. La moto dall’inconfondibile fanale tondo, che negli anni ’60 ha accompagnato grandi icone della musica e del cinema come Steve McQueen, Bob Dylan, Paul Newman e Elvis Presley, annovera insospettabili triumphisti anche tra le star contemporanee internazionali: da Bradley Cooper a Matthew McConaughey, da Robbie Williams a Pink!
http://www.menchic.it/motori/moto-motori/marco-mengoni-co-sedotti-dalla-triumph-bonneville-foto-21752.html
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Re: [MM] Articoli, interviste...
http://ricerca.gelocal.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/09/25/super-marco-mengoni-milano-sei-diventata-mia.html
Super Marco Mengoni: Milano, sei diventata mia Adesso darò il meglio per farti ballare
25 settembre 2013 — pagina 20 sezione: MILANO
RITORNO sul luogo del diletto. Milano per Marco Mengoni non è solo, da un anno, la città di residenza, ma anche dove l' 8 maggio ha inaugurato con un folgorante tutto esaurito il tour legato a L' essenziale, canzone con cui il 25enne cantante di Ronciglione ha vinto Sanremo. Inevitabile, dopo mesi di successi per l' Italia, tornarci. Con altre quattro date ovviamente sold out: inutile andare agli Arcimboldi stasera e domani e poi il 20 e il 22 ottobre, senza biglietto in mano. Mengoni, sarà soddisfatto. «Fino a un certo punto. Nel senso che non lo sono mai del tutto. Amo sempre cambiare, aggiustare, limare. E così è stato anche stavolta: dopo una trentina di date questi concerti saranno ben diversi da allora». Ovvero? «Beh, resterà una certa aria da kolossal, tanto che scherzando definisco questa tournée "Ben Tour". Diciamo che ho aumentato le parti "up", dove il pubblico è obbligato ad alzarsi dalla poltroncina e ballare e cantare. E alcuni pezzi saranno mescolati a ritmi in levare, un po' in salsa giamaicana». La scaletta di maggio fu ricchissima, forse troppo, ma lei allora disse che a Milano voleva dare tutto il possibile. Stavolta? «Qualcosa è stato tolto. In generale punterò più sui brani dell' ultimo disco #prontoacorrere, per dare maggiore visibilità a un progetto iniziato con Sanremo. Ma ci sarà tutto quel che un fan chiede e vuole. E la scaletta sarà molto varia come vario sono io». A maggio il concerto fu nettamente diviso in due parti: la prima di riscaldamento, lei quasi immobile davanti al microfono, la seconda scatenata, rock, con venature psichedeliche. Lo rifarà? «Sì, perché faccio sempre così. Tendoa scaldarmi col tempo,e soprattutto in un teatro come gli Arcimboldi la gente all' inizio resta seduta. Poi man mano ci si scioglie e via». Suonerà ancora la chitarra, come ha iniziato a fare? «Sì, e ora è diventata la mia migliore amica. Ho fatto molti casini durante alcuni concerti perché non l' avevo mai suonata prima e quando avevo provato a seguire lezioni avevo smesso subito. Mi vergognavo, ma mi vergognavo anche quando ai concerti suonavo il piano, di cui sono ben più pratico». Riesce ancora a vergognarsi? Un cantante dovrebbe essere sfrontato, e lei dà anche l' impressione di esserlo sul palco. «Sul palco tutto sommato sì. Infatti la chitarra ho continuato a suonarla. Ma di carattere sono timido fin da bambino. Pensi che per anni non ho chiamato un taxi e non ho prenotato un tavolo al ristorante per pura, insensata vergogna». Questi concerti festeggiano anche il suo anno a Milano. Con che bilancio? «Eccellente. Vengo da Roma che è semplicemente la città più bella del mondo, avevo timori. Invece sono rimasto stupito dal clima europeo, da quanto la città sia facile, anche da girare. Il traffico c' è pure qui, ma nulla in confronto a Roma. Le distanze sono molto minori. Per il resto posso dire poco, visto quanto ho girato per i concerti. Posso dire che i milanesi sono discreti: le sere in cui forzo il mio spirito solitario che mi spingerebbe a stare in casa ed esco, non vengo assalito come temevo». Teatro degli Arcimboldi viale dell' Innovazione 20, oggi e domani, ore 21. Tutto esaurito - LUIGI BOLOGNINI
Super Marco Mengoni: Milano, sei diventata mia Adesso darò il meglio per farti ballare
25 settembre 2013 — pagina 20 sezione: MILANO
RITORNO sul luogo del diletto. Milano per Marco Mengoni non è solo, da un anno, la città di residenza, ma anche dove l' 8 maggio ha inaugurato con un folgorante tutto esaurito il tour legato a L' essenziale, canzone con cui il 25enne cantante di Ronciglione ha vinto Sanremo. Inevitabile, dopo mesi di successi per l' Italia, tornarci. Con altre quattro date ovviamente sold out: inutile andare agli Arcimboldi stasera e domani e poi il 20 e il 22 ottobre, senza biglietto in mano. Mengoni, sarà soddisfatto. «Fino a un certo punto. Nel senso che non lo sono mai del tutto. Amo sempre cambiare, aggiustare, limare. E così è stato anche stavolta: dopo una trentina di date questi concerti saranno ben diversi da allora». Ovvero? «Beh, resterà una certa aria da kolossal, tanto che scherzando definisco questa tournée "Ben Tour". Diciamo che ho aumentato le parti "up", dove il pubblico è obbligato ad alzarsi dalla poltroncina e ballare e cantare. E alcuni pezzi saranno mescolati a ritmi in levare, un po' in salsa giamaicana». La scaletta di maggio fu ricchissima, forse troppo, ma lei allora disse che a Milano voleva dare tutto il possibile. Stavolta? «Qualcosa è stato tolto. In generale punterò più sui brani dell' ultimo disco #prontoacorrere, per dare maggiore visibilità a un progetto iniziato con Sanremo. Ma ci sarà tutto quel che un fan chiede e vuole. E la scaletta sarà molto varia come vario sono io». A maggio il concerto fu nettamente diviso in due parti: la prima di riscaldamento, lei quasi immobile davanti al microfono, la seconda scatenata, rock, con venature psichedeliche. Lo rifarà? «Sì, perché faccio sempre così. Tendoa scaldarmi col tempo,e soprattutto in un teatro come gli Arcimboldi la gente all' inizio resta seduta. Poi man mano ci si scioglie e via». Suonerà ancora la chitarra, come ha iniziato a fare? «Sì, e ora è diventata la mia migliore amica. Ho fatto molti casini durante alcuni concerti perché non l' avevo mai suonata prima e quando avevo provato a seguire lezioni avevo smesso subito. Mi vergognavo, ma mi vergognavo anche quando ai concerti suonavo il piano, di cui sono ben più pratico». Riesce ancora a vergognarsi? Un cantante dovrebbe essere sfrontato, e lei dà anche l' impressione di esserlo sul palco. «Sul palco tutto sommato sì. Infatti la chitarra ho continuato a suonarla. Ma di carattere sono timido fin da bambino. Pensi che per anni non ho chiamato un taxi e non ho prenotato un tavolo al ristorante per pura, insensata vergogna». Questi concerti festeggiano anche il suo anno a Milano. Con che bilancio? «Eccellente. Vengo da Roma che è semplicemente la città più bella del mondo, avevo timori. Invece sono rimasto stupito dal clima europeo, da quanto la città sia facile, anche da girare. Il traffico c' è pure qui, ma nulla in confronto a Roma. Le distanze sono molto minori. Per il resto posso dire poco, visto quanto ho girato per i concerti. Posso dire che i milanesi sono discreti: le sere in cui forzo il mio spirito solitario che mi spingerebbe a stare in casa ed esco, non vengo assalito come temevo». Teatro degli Arcimboldi viale dell' Innovazione 20, oggi e domani, ore 21. Tutto esaurito - LUIGI BOLOGNINI
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Re: [MM] Articoli, interviste...
http://www.starvoices.it/news/marco-mengoni-dal-trionfo-agli-arcimboldi-alle-sale-cinematografiche/
Marco Mengoni: dal trionfo agli Arcimboldi alle sale cinematografiche
Marco Mengoni è pronto a fare il suo debutto nelle sale cinematografiche italiane, non come attore ma nei panni di se stesso, giovane cantautore di successo protagonista di un film-concerto che racconta l’ultimo tour ancora in corso. Lo spettacolo in questione è “L’essenziale Tour” che dalla scorsa primavera sta collezionando un sold-out dietro l’altro in tutta Italia e ieri ha fatto tappa al Teatro degli Arcimboldi di Milano, dove aveva debuttato l’8 maggio e dove tornerà per altre 3 date vista l’enorme richiesta del pubblico. Il primo appuntamento dopo la pausa estiva è stata l’occasione per tornare ad avere un contatto concreto e non solo virtuale con il suo “Esercito” (così ama definire i fans) che come sempre non si è risparmiato nel dimostrare l’affetto e il sostegno per l’artista. Un live di oltre 2 ore in cui Marco ha proposto per intero l’ultimo album“#PRONTOACORRERE” e qualche brano dei precedenti lavori dimostrando ancora una volta grande padronanza del palco, presenza scenica da star internazionale e voce fuori dal comune. Quello che colpisce di Mengoni è il livello artistico che ha raggiunto a soli 24 anni, con una vocalità probabilmente impensabile per un ragazzo così giovane che invece riesce ad affrontare qualsiasi genere musicale con notevole maestria e a rendere decisamente più interessanti dal vivo – attraverso arrangiamenti rivisitati e variazioni nel cantato – alcuni brani che altrimenti risulterebbero più deboli. Ora tutto questo rivivrà in contemporanea via satellite sugli schermi dei cinema italiani la sera del 6 novembre: “#PRONTOACORREREILVIAGGIO” è infatti l’anteprima del film-concerto in uscita il 12 novembre su etichetta Sony Music che racconta una stagione di successi e il suggestivo concerto registrato nella splendida cornice del Teatro Antico di Taormina lo scorso agosto da Christian Biondani. Le sorprese non finiscono qui, perché durante la serata sarà possibile interagire in diretta con Marco ponendogli alcune domande utilizzando l’hashtag #marcomengoniilviaggio via Twitter e Facebook. A breve sul sitowww.nexodigital.it verrà pubblicato l’elenco delle sale in cui sarà possibile assistere alla proiezione.
Emanuele Corbo
Marco Mengoni: dal trionfo agli Arcimboldi alle sale cinematografiche
Marco Mengoni è pronto a fare il suo debutto nelle sale cinematografiche italiane, non come attore ma nei panni di se stesso, giovane cantautore di successo protagonista di un film-concerto che racconta l’ultimo tour ancora in corso. Lo spettacolo in questione è “L’essenziale Tour” che dalla scorsa primavera sta collezionando un sold-out dietro l’altro in tutta Italia e ieri ha fatto tappa al Teatro degli Arcimboldi di Milano, dove aveva debuttato l’8 maggio e dove tornerà per altre 3 date vista l’enorme richiesta del pubblico. Il primo appuntamento dopo la pausa estiva è stata l’occasione per tornare ad avere un contatto concreto e non solo virtuale con il suo “Esercito” (così ama definire i fans) che come sempre non si è risparmiato nel dimostrare l’affetto e il sostegno per l’artista. Un live di oltre 2 ore in cui Marco ha proposto per intero l’ultimo album“#PRONTOACORRERE” e qualche brano dei precedenti lavori dimostrando ancora una volta grande padronanza del palco, presenza scenica da star internazionale e voce fuori dal comune. Quello che colpisce di Mengoni è il livello artistico che ha raggiunto a soli 24 anni, con una vocalità probabilmente impensabile per un ragazzo così giovane che invece riesce ad affrontare qualsiasi genere musicale con notevole maestria e a rendere decisamente più interessanti dal vivo – attraverso arrangiamenti rivisitati e variazioni nel cantato – alcuni brani che altrimenti risulterebbero più deboli. Ora tutto questo rivivrà in contemporanea via satellite sugli schermi dei cinema italiani la sera del 6 novembre: “#PRONTOACORREREILVIAGGIO” è infatti l’anteprima del film-concerto in uscita il 12 novembre su etichetta Sony Music che racconta una stagione di successi e il suggestivo concerto registrato nella splendida cornice del Teatro Antico di Taormina lo scorso agosto da Christian Biondani. Le sorprese non finiscono qui, perché durante la serata sarà possibile interagire in diretta con Marco ponendogli alcune domande utilizzando l’hashtag #marcomengoniilviaggio via Twitter e Facebook. A breve sul sitowww.nexodigital.it verrà pubblicato l’elenco delle sale in cui sarà possibile assistere alla proiezione.
Emanuele Corbo
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Re: [MM] Articoli, interviste...
Perfetto Marco Mengoni a Milano. Anche troppo.
di: Francesca Vuotto
Milano, Teatro degli Arcimboldi, 25 settembre 2013. Bravo, è bravo, non c’è che dire. Se ci fosse qualcuno che è ancora scettico su Marco Mengoni e pensa che la vittoria di Sanremo sia un exploit vada a vedere un suo concerto. Ha una voce e una tecnica davvero rare nel panorama nostrano attuale e non a caso l’hanno celebrato anche Lucio Dalla e Francesco De Gregori. Mica due qualunque. E i complimenti valgono doppio per uno che ha cominciato a farsi notare con la vittoria di un reality.
Marco ne ha fatta di strada da X Factor, trasformandosi più volte. Un po’ sopra le righe con Re Matto, più riflessivo con Solo 2.0, raffinato e più maturo con #Prontoacorrere e questo Essenziale Tour. D’altra parte, ce lo ha detto più volte e confermato anche quando lo abbiamo recentemente intervistato, ha bisogno di cambiare pelle spesso. Spigliato, a suo agio, in forma smagliante, Mengoni ieri sera si è impadronito del palco degli Arcimboldi – dove ormai è di casa – per far ascoltare tutti i pezzi del nuovo disco, sono state poche in scaletta le concessioni al passato. Forse un po’ emozionato all’inizio, da Spari del deserto (scritta per lui da Ivano Fossati) in poi si è scatenato, facendo uscire la versione più pazzerella e vitale di sé stesso che fino a quel momento era rimasta sopita sotto l’abito scuro e la folta barba che delineano il nuovo look. C’è stato anche il tempo per un simpatico siparietto in cui si è improvvisato attore per raccontare aneddoti comici e paradossali della sua vita da star (come non essere riconosciuto da un bodyguard che in occasione del concerto al Forum di Assago ha preteso il pass di riconoscimento per farlo entrare). La timidezza di cui non ha mai fatto mistero sparisce in un attimo quando si tratta di dialogare con il suo pubblico.
Ma c’è un ma in questa abbondanza di perfezione. Esco dal concerto e sento che qualcosa mi è mancato, qualcosa che si fa fatica a mettere a fuoco, perché tutto è stato ineccepibile. La voce? C’è. La presenza scenica? Ci sono margini di miglioramento, ma c’è. La musica? C’è, le canzoni dell’ultimo disco hanno un bel tiro e la giusta complessità, quell’essere così diverse tra loro garantisce un dinamismo difficile da trovare in altri concerti. Poi mi viene in mente una frase che lui stesso ha citato nel raccontare le scuse che prima di X Factor si è sentito dire quando gli hanno chiuso le porte in faccia. Sei troppo bravo, perciò non ti prendiamo. Ecco, forse è proprio questo il punto. Forse fila tutto troppo liscio e quel che passa poco – per esserci, c’è, basta scambiarci quattro battute per capirlo – è l’anima, quel fattore che per tanti suoi colleghi è ciò che li salva: magari manca tutto il resto – che invece lui ha – ma lo si può dimenticare in fretta se poi ti fanno arrivare quello che hanno dentro. Il dialogo che instaura con chi lo ascolta c’è, ma prende poco di pancia, potrebbe essere più forte. E a pensarci bene in questo senso i testi delle canzoni non aiutano. Accedono dei flash, illuminando dei frammenti di vita, ma non raccontano delle storie. Delle storie che, ascoltandole, puoi fare tue, delle storie che Marco condivide con te. Non bisogna per forza essere originali – tanti casi lo dimostrano: la verità è che tante volte un semplice sole-cuore-amore crea un legame più diretto, più forte con chi ti ascolta.
Forse sento questa mancanza, vuoi per i testi, vuoi perché forse il nostro deve ancora trovare il canale giusto per entrare in contatto con chi lo ascolta senza esserne un fan sfegatato. E’ un aspetto che mette in difficoltà molti, ma di solito si parte dal basso: lui invece parte dall’alto, non ha bisogno di lavorare su nessun altra componente del suo essere cantante, ha tutto e pure a livelli eccellenti. Forse siamo noi che non siamo mai contenti. Siamo sempre qui a dire che uno non ha voce, l’altro non ha tecnica, quell’altro ancora subisce troppo il palco o potrebbe fare meglio con canzoni più strutturate. E ora, che ci troviamo di fronte ad uno a cui non si può rimproverare niente di tutto ciò, non va bene comunque. Ma è proprio a partire dalla sua indiscussa bravura su tutti i fronti che vogliamo un Marco ancora migliore. Meno perfetto.
http://www.onstageweb.com/recensione-concerto/marco-mengoni-milano-25-settembre-2013-recensione/
di: Francesca Vuotto
Milano, Teatro degli Arcimboldi, 25 settembre 2013. Bravo, è bravo, non c’è che dire. Se ci fosse qualcuno che è ancora scettico su Marco Mengoni e pensa che la vittoria di Sanremo sia un exploit vada a vedere un suo concerto. Ha una voce e una tecnica davvero rare nel panorama nostrano attuale e non a caso l’hanno celebrato anche Lucio Dalla e Francesco De Gregori. Mica due qualunque. E i complimenti valgono doppio per uno che ha cominciato a farsi notare con la vittoria di un reality.
Marco ne ha fatta di strada da X Factor, trasformandosi più volte. Un po’ sopra le righe con Re Matto, più riflessivo con Solo 2.0, raffinato e più maturo con #Prontoacorrere e questo Essenziale Tour. D’altra parte, ce lo ha detto più volte e confermato anche quando lo abbiamo recentemente intervistato, ha bisogno di cambiare pelle spesso. Spigliato, a suo agio, in forma smagliante, Mengoni ieri sera si è impadronito del palco degli Arcimboldi – dove ormai è di casa – per far ascoltare tutti i pezzi del nuovo disco, sono state poche in scaletta le concessioni al passato. Forse un po’ emozionato all’inizio, da Spari del deserto (scritta per lui da Ivano Fossati) in poi si è scatenato, facendo uscire la versione più pazzerella e vitale di sé stesso che fino a quel momento era rimasta sopita sotto l’abito scuro e la folta barba che delineano il nuovo look. C’è stato anche il tempo per un simpatico siparietto in cui si è improvvisato attore per raccontare aneddoti comici e paradossali della sua vita da star (come non essere riconosciuto da un bodyguard che in occasione del concerto al Forum di Assago ha preteso il pass di riconoscimento per farlo entrare). La timidezza di cui non ha mai fatto mistero sparisce in un attimo quando si tratta di dialogare con il suo pubblico.
Ma c’è un ma in questa abbondanza di perfezione. Esco dal concerto e sento che qualcosa mi è mancato, qualcosa che si fa fatica a mettere a fuoco, perché tutto è stato ineccepibile. La voce? C’è. La presenza scenica? Ci sono margini di miglioramento, ma c’è. La musica? C’è, le canzoni dell’ultimo disco hanno un bel tiro e la giusta complessità, quell’essere così diverse tra loro garantisce un dinamismo difficile da trovare in altri concerti. Poi mi viene in mente una frase che lui stesso ha citato nel raccontare le scuse che prima di X Factor si è sentito dire quando gli hanno chiuso le porte in faccia. Sei troppo bravo, perciò non ti prendiamo. Ecco, forse è proprio questo il punto. Forse fila tutto troppo liscio e quel che passa poco – per esserci, c’è, basta scambiarci quattro battute per capirlo – è l’anima, quel fattore che per tanti suoi colleghi è ciò che li salva: magari manca tutto il resto – che invece lui ha – ma lo si può dimenticare in fretta se poi ti fanno arrivare quello che hanno dentro. Il dialogo che instaura con chi lo ascolta c’è, ma prende poco di pancia, potrebbe essere più forte. E a pensarci bene in questo senso i testi delle canzoni non aiutano. Accedono dei flash, illuminando dei frammenti di vita, ma non raccontano delle storie. Delle storie che, ascoltandole, puoi fare tue, delle storie che Marco condivide con te. Non bisogna per forza essere originali – tanti casi lo dimostrano: la verità è che tante volte un semplice sole-cuore-amore crea un legame più diretto, più forte con chi ti ascolta.
Forse sento questa mancanza, vuoi per i testi, vuoi perché forse il nostro deve ancora trovare il canale giusto per entrare in contatto con chi lo ascolta senza esserne un fan sfegatato. E’ un aspetto che mette in difficoltà molti, ma di solito si parte dal basso: lui invece parte dall’alto, non ha bisogno di lavorare su nessun altra componente del suo essere cantante, ha tutto e pure a livelli eccellenti. Forse siamo noi che non siamo mai contenti. Siamo sempre qui a dire che uno non ha voce, l’altro non ha tecnica, quell’altro ancora subisce troppo il palco o potrebbe fare meglio con canzoni più strutturate. E ora, che ci troviamo di fronte ad uno a cui non si può rimproverare niente di tutto ciò, non va bene comunque. Ma è proprio a partire dalla sua indiscussa bravura su tutti i fronti che vogliamo un Marco ancora migliore. Meno perfetto.
http://www.onstageweb.com/recensione-concerto/marco-mengoni-milano-25-settembre-2013-recensione/
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Re: [MM] Articoli, interviste...
http://www.latinmusicofficial.com/news/latin-music-italian-awards-2013-le-nomination-lmia2013-/
Latin Music Italian Awards 2013: Le Nomination #LMIA2013
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Applause - Lady Gaga
L'essenziale - Marco Mengoni
Mirrors - Justin Timberlake
Pompeii - Bastille
Scream & Shout - will.i.am ft. Britney Spears
Blurred Lines - Robin Thicke ft. T.I & Pharrell
Roar - Katy Perry
Wake Me Up - Avicii
Just Give Me A Reason - P!nk ft. Nate Ruess
Miley Cyrus - Wreking Ball
Best International Male Artist Or Group
Justin Bieber
AVICII
Marco Mengoni
One Direction
Robin Thicke
Bastille
Macklemore
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Marco Carta
Bruno Mars
Voi che sapete: è importante come premio... del tipo, dopo gli danno il Grammy, giusto?
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Re: [MM] Articoli, interviste...
grazie a M&M che ha twittato queste foto di un articolo di Assante su la Repubblica di oggi:
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Re: [MM] Articoli, interviste...
Il 25 sett mi era sfuggito questo, dalle pagine di Milano di Repubblica (mi piace quando parla bene di Milano )
Re: [MM] Articoli, interviste...
http://velvetmusic.it/2013/09/29/video-marco-mengoni-concerto-gran-teatro-roma-28-09-2013/
Marco Mengoni al pubblico di Roma: “Siete voi il mio Essenziale” [VIDEO]
A chi si alza la mattina presto per fare la fila, chi sceglie quell’artista e ne fa il proprio beniamino, a chi decide di vivere un’esistenza in funzione di quelle canzoni, ascoltandole e riascoltandole, di giorno e di notte. A chi si lascia rapire da quei versi, chi dimostra fedeltà, a chi appare come l’essenziale di ogni nuova avventura, oltre che di quella appena trascorso. E’ ai suoi innumerevoli fan che Marco Mengoni – ancora una volta – decide di dedicare il suo concerto (sold out) al Gran Teatro di Roma, ieri 28 settembre gremite in ogni ordine di posto…
Si rischia di essere banali, ma è stato un bellissimo spettacolo, per davvero. Marco Mengoni porta a conclusione il suo “Essenziale Tour” con un pizzico di malinconia, ma con più di qualche granello di entusiasmo, perché dietro l’angolo c’è ancora tanta strada da fare. Il 12 novembre, ad esempio, l’uscita del DVD “ProntoACorrereIlViaggio” (LEGGI QUI), le emozioni della tournée rivissuta attraverso lo spaccato della tappa siciliana di questa estate. Tanto altro in uscita, moltissimo in costruzione, perché Marco, il Lionel Richie di Ronciglione, è sempre pronto a correre. Mai da solo, sempre con loro, i suoi fan…
Per il gran finale ci vuole un finale grande, un discorso pacato, colmo di sincerità e di sensazioni vere. Questo è Marco Mengoni accovacciato sul proscenio del Gran Teatro di Roma: epilogo con dedica, dopo che tante erano state le perle della serata, da “In un giorno qualunque” a “Bellissimo”, da “Avessi un altro modo” alla sanremese “L’essenziale”. Sì, il pezzo scritto con Roberto Casalino, quello che da’ il titolo al tour, quello che – secondo Marco – è il contenitore del suo privilegiato seguito. Sono loro, chiome che si distinguono a malapena, a pochi passi da lui, emozionanti e emozionati. Il suo pubblico, il suo meraviglioso essenziale.
Marco Mengoni al pubblico di Roma: “Siete voi il mio Essenziale” [VIDEO]
A chi si alza la mattina presto per fare la fila, chi sceglie quell’artista e ne fa il proprio beniamino, a chi decide di vivere un’esistenza in funzione di quelle canzoni, ascoltandole e riascoltandole, di giorno e di notte. A chi si lascia rapire da quei versi, chi dimostra fedeltà, a chi appare come l’essenziale di ogni nuova avventura, oltre che di quella appena trascorso. E’ ai suoi innumerevoli fan che Marco Mengoni – ancora una volta – decide di dedicare il suo concerto (sold out) al Gran Teatro di Roma, ieri 28 settembre gremite in ogni ordine di posto…
Si rischia di essere banali, ma è stato un bellissimo spettacolo, per davvero. Marco Mengoni porta a conclusione il suo “Essenziale Tour” con un pizzico di malinconia, ma con più di qualche granello di entusiasmo, perché dietro l’angolo c’è ancora tanta strada da fare. Il 12 novembre, ad esempio, l’uscita del DVD “ProntoACorrereIlViaggio” (LEGGI QUI), le emozioni della tournée rivissuta attraverso lo spaccato della tappa siciliana di questa estate. Tanto altro in uscita, moltissimo in costruzione, perché Marco, il Lionel Richie di Ronciglione, è sempre pronto a correre. Mai da solo, sempre con loro, i suoi fan…
Per il gran finale ci vuole un finale grande, un discorso pacato, colmo di sincerità e di sensazioni vere. Questo è Marco Mengoni accovacciato sul proscenio del Gran Teatro di Roma: epilogo con dedica, dopo che tante erano state le perle della serata, da “In un giorno qualunque” a “Bellissimo”, da “Avessi un altro modo” alla sanremese “L’essenziale”. Sì, il pezzo scritto con Roberto Casalino, quello che da’ il titolo al tour, quello che – secondo Marco – è il contenitore del suo privilegiato seguito. Sono loro, chiome che si distinguono a malapena, a pochi passi da lui, emozionanti e emozionati. Il suo pubblico, il suo meraviglioso essenziale.
Paz i Enza- mengonella
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Re: [MM] Articoli, interviste...
Gli appuntamenti di martedì 1
La voce di Mengoni e Gravity in anteprima
Se nella nuova musica leggera italiana c’è qualcuno che il 2013 lo metterà in cornice è certo Marco Mengoni. La vittoria a Sanremo, un tour trionfale, la consacrazione del talento uscito da XFactor nel 2009. E anche la data di oggi al Teatro Europauditorium per “L’essenziale tour”, aggiunta dopo il pienone a primavera, è sold out da luglio. «Sono emozionato di tornare per la seconda volta al mio pubblico bolognese, che nell’anteprima mi ha accolto con tanto calore — racconta Mengoni — Durante queste tappe autunnali voglio vedere tutti in piedi a ballare con me, sarà impossibile stare seduti». Venticinque anni e già il ruolo di star, con tutto quel che ne segue: amatissimo da tanti, odiato o invidiato da altri. Lui s’è calato nella parte con nonchalance, ha dribblato ogni polemica (come quelle iniziate da Fabri Fibra, che lo tacciò di non voler ammettere d’essere omosessuale per paura di non vendere più; o da Morgan, che l’accusò di plagio) continuando per la sua strada. Strada iniziata da ragazzo, a 14 anni impugna il microfono seguendo i primi amori: Michael Jackson, David Bowie e i Beatles. Anche se dice che la canzone della svolta è stata “La luce dell’est” di Battisti. E nel tour «L’essenziale» il cantante laziale imbraccia per la prima volta anche una chitarra. «Rispetto alle tappe estive ho accorciato la scaletta, ma proporrò quasi tutti i brani del mio ultimo album». Inizio ore 21, biglietti esauriti....
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/10/01/news/gli_appuntamenti_di_marted_1-67607560/
scusate,il grassetto e' mio...non ho resistito
La voce di Mengoni e Gravity in anteprima
Se nella nuova musica leggera italiana c’è qualcuno che il 2013 lo metterà in cornice è certo Marco Mengoni. La vittoria a Sanremo, un tour trionfale, la consacrazione del talento uscito da XFactor nel 2009. E anche la data di oggi al Teatro Europauditorium per “L’essenziale tour”, aggiunta dopo il pienone a primavera, è sold out da luglio. «Sono emozionato di tornare per la seconda volta al mio pubblico bolognese, che nell’anteprima mi ha accolto con tanto calore — racconta Mengoni — Durante queste tappe autunnali voglio vedere tutti in piedi a ballare con me, sarà impossibile stare seduti». Venticinque anni e già il ruolo di star, con tutto quel che ne segue: amatissimo da tanti, odiato o invidiato da altri. Lui s’è calato nella parte con nonchalance, ha dribblato ogni polemica (come quelle iniziate da Fabri Fibra, che lo tacciò di non voler ammettere d’essere omosessuale per paura di non vendere più; o da Morgan, che l’accusò di plagio) continuando per la sua strada. Strada iniziata da ragazzo, a 14 anni impugna il microfono seguendo i primi amori: Michael Jackson, David Bowie e i Beatles. Anche se dice che la canzone della svolta è stata “La luce dell’est” di Battisti. E nel tour «L’essenziale» il cantante laziale imbraccia per la prima volta anche una chitarra. «Rispetto alle tappe estive ho accorciato la scaletta, ma proporrò quasi tutti i brani del mio ultimo album». Inizio ore 21, biglietti esauriti....
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/10/01/news/gli_appuntamenti_di_marted_1-67607560/
scusate,il grassetto e' mio...non ho resistito
camila- mengonella
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Re: [MM] Articoli, interviste...
http://www.webl0g.net/2013/10/04/marco-mengoni-non-sara-allarena-verona-da-gianni-morandi/
Oggi pomeriggio è uscita su Twitter, e poi ripresa da alcuni siti, la notizia che Marco Mengoni sarà ospite di Gianni Morandi in una delle due serate evento all’Arena di Verona, in programma il 7 e l’8 di ottobre.
Posso confermare, da fonti sicure, con assoluta certezza, che si tratta di un’ipotesi fantasiosa ed infondata. La verità è che Marco Mengoni non sarà presente a nessuna delle due serate in programma.
Marco Mengoni è infatti impegnato con il suo tour, sempre sold out – anche l’ultima data di Milano è esaurita – e non sarà a Verona.
Oggi pomeriggio è uscita su Twitter, e poi ripresa da alcuni siti, la notizia che Marco Mengoni sarà ospite di Gianni Morandi in una delle due serate evento all’Arena di Verona, in programma il 7 e l’8 di ottobre.
Posso confermare, da fonti sicure, con assoluta certezza, che si tratta di un’ipotesi fantasiosa ed infondata. La verità è che Marco Mengoni non sarà presente a nessuna delle due serate in programma.
Marco Mengoni è infatti impegnato con il suo tour, sempre sold out – anche l’ultima data di Milano è esaurita – e non sarà a Verona.
nerina- mengonella
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Re: [MM] Articoli, interviste...
.... e ribadiamolo !!!!
Marco Mengoni è sold out
con il suo «L’Essenziale Tour»
http://roma.corriere.it/roma/notizie/tempo_libero/13_settembre_27/concerti-28-settembre-2223334930469.shtml
DOPPIO SOLD OUT - Dal palco di Sanremo Marco Mengoni è sceso vincitore dopodiché ha dato il via ad un tour senza fine che ha collezionato il tutto esaurito ovunque sia passato e così è per il suo ritorno al Gran Teatro (28 settembre e i biglietti sono già esauriti da settimane) e, per non avere smentite, anche l’altro live all’Auditorium Parco della Musica previsto per il 6 ottobre è già sold out. In altre parole il successo de “L’Essenziale Tour” lo conferma come una delle voci più importanti della nuova scena italiana. La scaletta del concerto prevede più di venti pezzi tratti dai due album pubblicati dal giovane cantante di Ronciglione. (Gran Teatro. Largo Sandro Ciotti)
Marco Mengoni è sold out
con il suo «L’Essenziale Tour»
http://roma.corriere.it/roma/notizie/tempo_libero/13_settembre_27/concerti-28-settembre-2223334930469.shtml
DOPPIO SOLD OUT - Dal palco di Sanremo Marco Mengoni è sceso vincitore dopodiché ha dato il via ad un tour senza fine che ha collezionato il tutto esaurito ovunque sia passato e così è per il suo ritorno al Gran Teatro (28 settembre e i biglietti sono già esauriti da settimane) e, per non avere smentite, anche l’altro live all’Auditorium Parco della Musica previsto per il 6 ottobre è già sold out. In altre parole il successo de “L’Essenziale Tour” lo conferma come una delle voci più importanti della nuova scena italiana. La scaletta del concerto prevede più di venti pezzi tratti dai due album pubblicati dal giovane cantante di Ronciglione. (Gran Teatro. Largo Sandro Ciotti)
mafalda- Messaggi : 8513
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Re: [MM] Articoli, interviste...
HUFFINGTON POST - 5 ottobre 2013
Si può dire qualunque cosa, discuterne, forse arrabbiarsi, ma quando il talent, in questo caso X-Factor, propone artisti di questo livello, forse è meglio accettarli come una vetrina oramai di rilievo e forse una delle poche e rare occasioni per ragazzi con qualità di proporsi al grande pubblico.
Marco Mengoni ne fa parte assolutamente, un bel personaggio, naturale e costruito allo stesso tempo, e bisogna dire che chi lo ha preso sotto la sua ala protettrice ha fatto un ottimo lavoro.
Del resto, se i suoi concerti sono sold out un po ovunque, con dei fans davvero fedeli e ben organizzati, ne è solo la prova del 9.
Quando in pochi giorni fai 2 concerti nella capitale, fra Gran Teatro e Auditorium parco della musica, e li riempi, e i tuoi dischi vanno ovunque e vendono alla grande, ha fatto centro lui e chi ci ha creduto. Con buona pace di chi guarda e critica. Ecco alcune foto del concerto di sabato scorso al gran teatro.
Si può dire qualunque cosa, discuterne, forse arrabbiarsi, ma quando il talent, in questo caso X-Factor, propone artisti di questo livello, forse è meglio accettarli come una vetrina oramai di rilievo e forse una delle poche e rare occasioni per ragazzi con qualità di proporsi al grande pubblico.
Marco Mengoni ne fa parte assolutamente, un bel personaggio, naturale e costruito allo stesso tempo, e bisogna dire che chi lo ha preso sotto la sua ala protettrice ha fatto un ottimo lavoro.
Del resto, se i suoi concerti sono sold out un po ovunque, con dei fans davvero fedeli e ben organizzati, ne è solo la prova del 9.
Quando in pochi giorni fai 2 concerti nella capitale, fra Gran Teatro e Auditorium parco della musica, e li riempi, e i tuoi dischi vanno ovunque e vendono alla grande, ha fatto centro lui e chi ci ha creduto. Con buona pace di chi guarda e critica. Ecco alcune foto del concerto di sabato scorso al gran teatro.
djian- mengonella
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Re: [MM] Articoli, interviste...
http://www.optimaitalia.com/blog/2013/10/05/foto-di-marco-mengoni-al-matrimonio-di-andrea-laffranchi/110127
Avrà anche cantato ?
però , con tutti i vestiti e camicie di Ferragamo nell' armadio ....
Avrà anche cantato ?
però , con tutti i vestiti e camicie di Ferragamo nell' armadio ....
mafalda- Messaggi : 8513
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Arianna- mengonella
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Re: [MM] Articoli, interviste...
Ma...questo articolo è da incorniciare
Non conoscevo questo sito, è importante?
Non conoscevo questo sito, è importante?
djian- mengonella
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Re: [MM] Articoli, interviste...
http://www.socialchannel.it/marco-mengoni-e-il-re-di-roma-eleganza-energia-emozione/
Marco Mengoni e’ il Re di Roma: eleganza, energia, emozione!
Occhi che brillano, voce che incanta: Marco Mengoni e’ tornato piu’ carico che mai, pronto, impeccabile come una vera e propria macchina da guerra capace di regalare sorrisi, speranza e batticuore. Grazie al suo L’essenziale Tour, il talento del cantante di Ronciglione e’ arrivato all’Auditorium di Roma: il Re Matto sale sul palco con la sua solita classe, impreziosita dal look firmato, ancora una volta, da Salvatore Ferragamo.
La grande forza di Marco si e’ unita in un solo grido, formato da migliaia di voci provenienti dal suo pubblico, dall’Esercito che lo segue sempre con grande amore. Social Channel ha deciso di omaggiare l’ennesima grande missione musicale di Mengoni attraverso gli scatti realizzati dalla bravissima Liz Argenteri, capace di catturare sempre ogni minimo dettaglio.
Marco Mengoni e’ il Re di Roma: eleganza, energia, emozione!
Occhi che brillano, voce che incanta: Marco Mengoni e’ tornato piu’ carico che mai, pronto, impeccabile come una vera e propria macchina da guerra capace di regalare sorrisi, speranza e batticuore. Grazie al suo L’essenziale Tour, il talento del cantante di Ronciglione e’ arrivato all’Auditorium di Roma: il Re Matto sale sul palco con la sua solita classe, impreziosita dal look firmato, ancora una volta, da Salvatore Ferragamo.
La grande forza di Marco si e’ unita in un solo grido, formato da migliaia di voci provenienti dal suo pubblico, dall’Esercito che lo segue sempre con grande amore. Social Channel ha deciso di omaggiare l’ennesima grande missione musicale di Mengoni attraverso gli scatti realizzati dalla bravissima Liz Argenteri, capace di catturare sempre ogni minimo dettaglio.
Paz i Enza- mengonella
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