Cazzeggio...(tutto quello che volete dire su Marco Mengoni e non riuscite a tacere)

Zoe ha scritto:
io, ancora felice e sulla mia personale nuvoletta di emozioni per la serata di ieri, ci sono rimasta un po' male leggendo la recensione: sono davvero senza parole  
Poi che all'Arcimboldi Marco fosse un po' trattenuto, con tutte le personalità che erano lì per lui, ci sta; che ci siano date più intense emotivamente di altre, anche, ma che non traspaia l'anima quando canta o che non trasmetta emozioni, mi sembra follia…    
come si dice, "la bellezza è negli occhi di chi guarda"; beh, forse l'emozione dipende anche dalla disposizione di chi ascolta…
evidentemente l'autrice del pezzo certe cose non è in grado di percepirle…

Credo che il punto sia proprio questo.
Ci sembra impossibile che ci siano persone che non "percepiscono" l'anima di Marco, visto che a noi parla forte e chiaro e ci ha travolto come un tir.
Eppure esistono. Io ho un amico che pur non disdegnando Marco (lo ascolta, lo canta, è venuto a qualche concerto),  non ne viene travolto emotivamente come capita a me (che di solito sono molto restia all'emozione).
La tizia della recensione, evidentemente, è un raro caso di resistenza alla mengonite (anche tra i batteri c'è sempre una piccolissima quota che è resistente agli antibiotici, no?)

Cristy ha scritto:

Zoe ha scritto:
ma che non traspaia l'anima quando canta o che non trasmetta emozioni, mi sembra follia…    
come si dice, "la bellezza è negli occhi di chi guarda"; beh, forse l'emozione dipende anche dalla disposizione di chi ascolta…
evidentemente l'autrice del pezzo certe cose non è in grado di percepirle…

Credo che il punto sia proprio questo.
Ci sembra impossibile che ci siano persone che non "percepiscono" l'anima di Marco, visto che a noi parla forte e chiaro e ci ha travolto come un tir.
Eppure esistono. Io ho un amico che pur non disdegnando Marco (lo ascolta, lo canta, è venuto a qualche concerto),  non ne viene travolto emotivamente come capita a me (che di solito sono molto restia all'emozione).
La tizia della recensione, evidentemente, è un raro caso di resistenza alla mengonite (anche tra i batteri c'è sempre una piccolissima quota che è resistente agli antibiotici, no?)

Mah, dopo l'esperienza di ieri sera ho il sospetto che esistano vari tipi di mengonite.. Sono meditabonda da tutto il giorno proprio perché, dopo i video e i commenti che ho letto sempre da voi assidui, pensavo che sarei stata travolta da un tir invece non è successo. Sto cercando di comprendere il perché... Magari eccesso di autodifesa...  

Bacio a tutti/e   
Vi seguo ogni giorno e vi leggo, vi leggo, e vi rileggo
Ma che bello risentire L essenziale a Milano     
Ti rendi conto di quanto ti manca quando lo riascolti
Pure quando non lo senti però  
Quante belle news
E anche qualche cxxxta sull anima che non ci sarebbe  

ajna ha scritto:
Mah, dopo l'esperienza di ieri sera ho il sospetto che esistano vari tipi di mengonite.. Sono meditabonda da tutto il giorno proprio perché, dopo i video e i commenti che ho letto sempre da voi assidui, pensavo che sarei stata travolta da un tir invece non è successo. Sto cercando di comprendere il perché... Magari eccesso di autodifesa...  

Ma non è che è automatico che tu vai a sentire un concerto e Marco ti asfalta. I concerti non sono tutti uguali, c'è quello che ti diverte, quello che ti emoziona, quello che ti strazia. Forse è per questo che abbiamo sviluppato il gusto della serialità, così in una stagione intera siamo sicuri di non farci mancare niente  
Marco ti asfalta quando lo senti per la prima volta e di scatto alzi la testa riconoscendo qualcosa che cercavi, qualcosa che, lo senti subito, era dentro di te e l'hai riconosciuta in lui. Può essere una cosa musicale (io l'ho sentito e ho capito che un cantante italiano con quelle caratteristiche lo aspettavo da sempre e non sapevo di poterlo trovare) o una cosa emotiva (le sfumature, l'intensità, l'energia, la rabbia, la dolcezza, cose che ho scoperto mano a mano). E dopo che ti ha asfaltato devi allenarti a metterti comoda in quello che ti trasmette, a restare in ascolto, anche quando ti trasmette di meno. Ci sono pezzi che ho dovuto ascoltare più volte prima di scoprirne il nocciolo, e sono quelli che ricordo di più (Insieme a te sto bene fatto a Domenica In, L'equilibrista del Valle, Crazy di Castelfranco, i vocalizzi pazzeschi di Mad World e di Almeno tu del Re Matto tour...). E la prima volta che mi sono lasciata andare completamente e divertita da matti, senza pensare a farmi travolgere dalle emozioni, è stato quest'anno a Napoli, dopo un numero spropositato di concerti. Marco dà sempre qualcosa, e stai tranquilla che la scintilla iniziale che riesce ad accendere non si consuma facilmente, anche se a volte sembra affievolirsi.

eripola ha scritto:

ajna ha scritto:
Mah, dopo l'esperienza di ieri sera ho il sospetto che esistano vari tipi di mengonite.. Sono meditabonda da tutto il giorno proprio perché, dopo i video e i commenti che ho letto sempre da voi assidui, pensavo che sarei stata travolta da un tir invece non è successo. Sto cercando di comprendere il perché... Magari eccesso di autodifesa...  

Ma non è che è automatico che tu vai a sentire un concerto e Marco ti asfalta. I concerti non sono tutti uguali, c'è quello che ti diverte, quello che ti emoziona, quello che ti strazia. Forse è per questo che abbiamo sviluppato il gusto della serialità, così in una stagione intera siamo sicuri di non farci mancare niente  
Marco ti asfalta quando lo senti per la prima volta e di scatto alzi la testa riconoscendo qualcosa che cercavi, qualcosa che, lo senti subito, era dentro di te e l'hai riconosciuta in lui. Può essere una cosa musicale (io l'ho sentito e ho capito che un cantante italiano con quelle caratteristiche lo aspettavo da sempre e non sapevo di poterlo trovare) o una cosa emotiva (le sfumature, l'intensità, l'energia, la rabbia, la dolcezza, cose che ho scoperto mano a mano). E dopo che ti ha asfaltato devi allenarti a metterti comoda in quello che ti trasmette, a restare in ascolto, anche quando ti trasmette di meno. Ci sono pezzi che ho dovuto ascoltare più volte prima di scoprirne il nocciolo, e sono quelli che ricordo di più (Insieme a te sto bene fatto a Domenica In, L'equilibrista del Valle, Crazy di Castelfranco, i vocalizzi pazzeschi di Mad World e di Almeno tu del Re Matto tour...). E la prima volta che mi sono lasciata andare completamente e divertita da matti, senza pensare a farmi travolgere dalle emozioni, è stato quest'anno a Napoli, dopo un numero spropositato di concerti. Marco dà sempre qualcosa, e stai tranquilla che la scintilla iniziale che riesce ad accendere non si consuma facilmente, anche se a volte sembra affievolirsi.

quoto anche le virgole di tutte queste considerazioni
@ajna, io ho avuto il mio battesimo mengonello proprio quest'anno a maggio: ti dirò che non ne sono uscita affatto asfaltata per tante ragioni. Forse non mi ero ancora sintonizzata bene sulla sua lunghezza d'onda, eppure una scintilla era scattata lo stesso
Non è sempre immediato riuscire a captare tutto quello che arriva da Mengò dal vivo. Se senti la voglia di vederlo per una seconda volta non ti preoccupare, il tuo percorso di fede è segnato

Cristy ha scritto:

Zoe ha scritto:
io, ancora felice e sulla mia personale nuvoletta di emozioni per la serata di ieri, ci sono rimasta un po' male leggendo la recensione: sono davvero senza parole  
Poi che all'Arcimboldi Marco fosse un po' trattenuto, con tutte le personalità che erano lì per lui, ci sta; che ci siano date più intense emotivamente di altre, anche, ma che non traspaia l'anima quando canta o che non trasmetta emozioni, mi sembra follia…    
come si dice, "la bellezza è negli occhi di chi guarda"; beh, forse l'emozione dipende anche dalla disposizione di chi ascolta…
evidentemente l'autrice del pezzo certe cose non è in grado di percepirle…

Credo che il punto sia proprio questo.
Ci sembra impossibile che ci siano persone che non "percepiscono" l'anima di Marco, visto che a noi parla forte e chiaro e ci ha travolto come un tir.
Eppure esistono. Io ho un amico che pur non disdegnando Marco (lo ascolta, lo canta, è venuto a qualche concerto),  non ne viene travolto emotivamente come capita a me (che di solito sono molto restia all'emozione).
La tizia della recensione, evidentemente, è un raro caso di resistenza alla mengonite (anche tra i batteri c'è sempre una piccolissima quota che è resistente agli antibiotici, no?)

Non abbiate fretta, prima o poi arriva, la mengonite arriva sempre. A me capita di vedere un video di un concerto, lì per lì non mi dice nulla, poi all'improvviso sbam!!! arriva l'emozione. Mi è capitato con 20 sigarette, all'inizio era una canzone non fra le mie preferite, dal vivo la prima volta non mi ha detto nulla. Poi il giorno dopo il concerto, camminando per strada, una ventata improvvisa mi ha aperto l'anima, come aprire un cassetto segreto dove nascondi le tue emozioni più forti, i tuoi ricordi più cari e anche dolorosi, e ti invade tutta l'emozione, o la goia che hai dentro di te, basta avere la chiave per aprire, e Marco ha le chiavi di tutti noi, prima o poi arriva.

Cristy ha scritto:
Credo che il punto sia proprio questo.
Ci sembra impossibile che ci siano persone che non "percepiscono" l'anima di Marco, visto che a noi parla forte e chiaro e ci ha travolto come un tir.
Eppure esistono. Io ho un amico che pur non disdegnando Marco (lo ascolta, lo canta, è venuto a qualche concerto),  non ne viene travolto emotivamente come capita a me (che di solito sono molto restia all'emozione).
La tizia della recensione, evidentemente, è un raro caso di resistenza alla mengonite (anche tra i batteri c'è sempre una piccolissima quota che è resistente agli antibiotici, no?)

Mi piace tanto tanto questo tuo paragone!  

...e comunque, volevo aggiungere che ho spulciato i video postati di la....e alla faccia del fatto che non si poteva riprendere! GRANDIIIII!    
soltanto vedendo e ascoltando i video (rigorosamente in cuffia, carpisco meglio i particolari  ) mi sono a tratti emozionata...sarà anche la nostalgia e la voglia matta di poterci essere...ma non mi vengano a dire che non ha anima..come qualcuna ha già detto, forse il voler andare controtendenza della giornalista e criticare per non osannare come altri fanno...beh si è data la zappa ai piedi   
si vedeva che era teso a momenti..ma poi saltava come un grillo!  
adorabilmente adorabile! (
 

@Eripola  che belle cose che hai scritto e quanto sono vere!  

Aggiungo che quando ragioniamo sul fatto che i concerti di Marco sono sempre diversi, parliamo anche del fatto che sono esperienze molto personali, perche' con lui in particolare è proprio questione di sintonizzarsi sulla stessa frequenza.
Ma non è cosa facile.
Prima di tutto, la sua cambia in continuazione.  
Ci siamo trovati davanti a spettacoli scanzonati, un po' scemi (e diciamocelo, dai), spaccacuore, divertenti, seri, strazianti, scatenati, arrabbiati, tristi, gioiosi, entusiasti...e hai voglia a cercare dentro di sè la medesima frequenza. Non sempre ci si riesce.
Ma se ci si riesce...se solo una volta scatta quell'interruttore...bhè, siamo qua da quattro anni a parlarne. E a tentare di regolare la nostra antenna personale per cercare di stargli dietro. 
Mengoni non è uno facile.  
E' anche lecito che uno si stufi di corrergli appresso.
Perchè di lui ti becchi tutto, il bene e il male, la giornata si' e quella no, il suo genio e i suoi sbagli.
E il passo lo detta sempre e solo lui.  

Ieri sera, il nostro eroe era tutto un ringraziamento. Grazie al pubblico, grazie allo staff, grazie a chi lo ha sostenuto anche nei momenti bui.
Non so...ho avuto l'impressione che fosse un momento particolarmente emozionante per lui...o importante...forse l'interesse che cresce intorno a lui lo colpisce...forse è l'uscita del DVD...forse i capoccioni Sony presenti in sala...forse qualcosa che verrà...o forse niente.
Non era un concerto da "spremuta di cuore". Era uno di quei concerti in cui si ascolta buona musica e ci si diverte tutti insieme.

eripola ha scritto:

ajna ha scritto:
Mah, dopo l'esperienza di ieri sera ho il sospetto che esistano vari tipi di mengonite.. Sono meditabonda da tutto il giorno proprio perché, dopo i video e i commenti che ho letto sempre da voi assidui, pensavo che sarei stata travolta da un tir invece non è successo. Sto cercando di comprendere il perché... Magari eccesso di autodifesa...  

Ma non è che è automatico che tu vai a sentire un concerto e Marco ti asfalta. I concerti non sono tutti uguali, c'è quello che ti diverte, quello che ti emoziona, quello che ti strazia. Forse è per questo che abbiamo sviluppato il gusto della serialità, così in una stagione intera siamo sicuri di non farci mancare niente  
Marco ti asfalta quando lo senti per la prima volta e di scatto alzi la testa riconoscendo qualcosa che cercavi, qualcosa che, lo senti subito, era dentro di te e l'hai riconosciuta in lui. Può essere una cosa musicale (io l'ho sentito e ho capito che un cantante italiano con quelle caratteristiche lo aspettavo da sempre e non sapevo di poterlo trovare) o una cosa emotiva (le sfumature, l'intensità, l'energia, la rabbia, la dolcezza, cose che ho scoperto mano a mano). E dopo che ti ha asfaltato devi allenarti a metterti comoda in quello che ti trasmette, a restare in ascolto, anche quando ti trasmette di meno. Ci sono pezzi che ho dovuto ascoltare più volte prima di scoprirne il nocciolo, e sono quelli che ricordo di più (Insieme a te sto bene fatto a Domenica In, L'equilibrista del Valle, Crazy di Castelfranco, i vocalizzi pazzeschi di Mad World e di Almeno tu del Re Matto tour...). E la prima volta che mi sono lasciata andare completamente e divertita da matti, senza pensare a farmi travolgere dalle emozioni, è stato quest'anno a Napoli, dopo un numero spropositato di concerti. Marco dà sempre qualcosa, e stai tranquilla che la scintilla iniziale che riesce ad accendere non si consuma facilmente, anche se a volte sembra affievolirsi.

Ah ah, affievolirsi? No no, sono ancora di più nel tunnel. Sto talmente male che stamattina mi sono strutta ( participio passato di struggersi) ascoltando "una parola"  , non sono molto normale. Forse in questo momento la mia mengonite è più uditivo/emotiva? Per la mancata asfaltatura da concerto comincio a mettere insieme qualche idea: forse sono viziata per aver visto troppi video, ché ti pare di essere lì sotto il palco (senza la scocciatura di sentirsi anagraficamente fuori posto) e poter vedere ogni minima intensa espressione del suo viso? Ieri c'era troppo "vuoto" in mezzo? Forse (e me ne rendo conto a posteriori) ero in gran tensione per cercare di cogliere tutto (la voce, la musica, l'emozione) e alla fine per questo mi sono persa quasi ogni cosa? Forse mi infastidiva (e mi faceva anche un po' paura) il "tifo" per la sua innegabile figaggine... Non so. In effetti il risultato è che vorrei andare ad un altro concerto, magari (io che fino a ieri "in platea bassa mai") un po' più vicino al palco. Ma non in teatro. Mi è sembrato che il teatro, con l'obbligo di restare seduti, raffreddasse tutto. Non è un concerto da teatro, secondo me.
Detto ciò sono felicissima di aver assistito al concerto. Rivedendo i video di ieri, mi sono accorta infatti che certe qualità della voce vengono un po' depresse: per esempio in "Come ti senti" ha tirato fuori una voce quasi baritonale pazzesca che nel video non ho ritrovato (in generale l'ho trovato alla ricerca di note mooolto basse!)

carabottino ha scritto:.. Marco ha le chiavi di tutti noi, prima o poi arriva.

questa la incorniciamo...   

Therese ha scritto:

carabottino ha scritto:.. Marco ha le chiavi di tutti noi, prima o poi arriva.

questa la incorniciamo...    

Mi ricorda il titolo di un libro di Benni..eh eh!

ajna ha scritto:

eripola ha scritto:

ajna ha scritto:
Mah, dopo l'esperienza di ieri sera ho il sospetto che esistano vari tipi di mengonite.. Sono meditabonda da tutto il giorno proprio perché, dopo i video e i commenti che ho letto sempre da voi assidui, pensavo che sarei stata travolta da un tir invece non è successo. Sto cercando di comprendere il perché... Magari eccesso di autodifesa...  

Ma non è che è automatico che tu vai a sentire un concerto e Marco ti asfalta. I concerti non sono tutti uguali, c'è quello che ti diverte, quello che ti emoziona, quello che ti strazia. Forse è per questo che abbiamo sviluppato il gusto della serialità, così in una stagione intera siamo sicuri di non farci mancare niente  
Marco ti asfalta quando lo senti per la prima volta e di scatto alzi la testa riconoscendo qualcosa che cercavi, qualcosa che, lo senti subito, era dentro di te e l'hai riconosciuta in lui. Può essere una cosa musicale (io l'ho sentito e ho capito che un cantante italiano con quelle caratteristiche lo aspettavo da sempre e non sapevo di poterlo trovare) o una cosa emotiva (le sfumature, l'intensità, l'energia, la rabbia, la dolcezza, cose che ho scoperto mano a mano). E dopo che ti ha asfaltato devi allenarti a metterti comoda in quello che ti trasmette, a restare in ascolto, anche quando ti trasmette di meno. Ci sono pezzi che ho dovuto ascoltare più volte prima di scoprirne il nocciolo, e sono quelli che ricordo di più (Insieme a te sto bene fatto a Domenica In, L'equilibrista del Valle, Crazy di Castelfranco, i vocalizzi pazzeschi di Mad World e di Almeno tu del Re Matto tour...). E la prima volta che mi sono lasciata andare completamente e divertita da matti, senza pensare a farmi travolgere dalle emozioni, è stato quest'anno a Napoli, dopo un numero spropositato di concerti. Marco dà sempre qualcosa, e stai tranquilla che la scintilla iniziale che riesce ad accendere non si consuma facilmente, anche se a volte sembra affievolirsi.

Ah ah, affievolirsi? No no, sono ancora di più nel tunnel. Sto talmente male che stamattina mi sono strutta ( participio passato di struggersi) ascoltando "una parola"  , non sono molto normale. Forse in questo momento la mia mengonite è più uditivo/emotiva? Per la mancata asfaltatura da concerto comincio a mettere insieme qualche idea: forse sono viziata per aver visto troppi video, ché ti pare di essere lì sotto il palco (senza la scocciatura di sentirsi anagraficamente fuori posto) e poter vedere ogni minima intensa espressione del suo viso? Ieri c'era troppo "vuoto" in mezzo? Forse (e me ne rendo conto a posteriori) ero in gran tensione per cercare di cogliere tutto (la voce, la musica, l'emozione) e alla fine per questo mi sono persa quasi ogni cosa? Forse mi infastidiva (e mi faceva anche un po' paura) il "tifo" per la sua innegabile figaggine... Non so. In effetti il risultato è che vorrei andare ad un altro concerto, magari (io che fino a ieri "in platea bassa mai") un po' più vicino al palco. Ma non in teatro. Mi è sembrato che il teatro, con l'obbligo di restare seduti, raffreddasse tutto. Non è un concerto da teatro, secondo me.
Detto ciò sono felicissima di aver assistito al concerto. Rivedendo i video di ieri, mi sono accorta infatti che certe qualità della voce vengono un po' depresse: per esempio in "Come ti senti" ha tirato fuori una voce quasi baritonale pazzesca che nel video non ho ritrovato (in generale l'ho trovato alla ricerca di note mooolto basse!)

Ecco, vedi?  Devi solo scremare tutto il contorno... Al tifo, alle fasce d'età, all'indisciplina, piano piano ci fai il callo, e se non lo fai ti capiteranno momenti di disagio in cui vorresti uccidere uno o tutti i tuoi vicini, ma solo perché Marco non si inquieti e non si dispiaccia. I posti sotto palco.... sì... aggiungono molto (e io quando si parte ci vado anche se sono "anagraficamente fuori posto"). Per il resto, se riesci ti godi il momento e cogli le sfumature proprio mentre lui le crea, sennò vai in uno stato confusionale e già mentre esci non ti ricordi più di quel che è stato. Magari perché sotto sotto capisci che è stato "troppo" e che lo devi metabolizzare e assaporare. Sul teatro, ognuno ha le sue preferenze. Io sono del partito "teatri per sempre e a tutti i costi", ma capisco che c'è chi apprezzerebbe altri ambienti, soprattutto in presenza della scaletta "energetica" che sembra aver messo su.

carabottino ha scritto:... Poi il giorno dopo il concerto, camminando per strada, una ventata improvvisa mi ha aperto l'anima, come aprire un cassetto segreto dove nascondi le tue emozioni più forti, i tuoi ricordi più cari e anche dolorosi, e ti invade tutta l'emozione, o la goia che hai dentro di te, basta avere la chiave per aprire, e Marco ha le chiavi di tutti noi, prima o poi arriva.

 

Riala ha scritto:

carabottino ha scritto:... Poi il giorno dopo il concerto, camminando per strada, una ventata improvvisa mi ha aperto l'anima, come aprire un cassetto segreto dove nascondi le tue emozioni più forti, i tuoi ricordi più cari e anche dolorosi, e ti invade tutta l'emozione, o la goia che hai dentro di te, basta avere la chiave per aprire, e Marco ha le chiavi di tutti noi, prima o poi arriva.

 

@carabottino belle le tue parole  

 

scusate,ma questo periodo a causa di problemi personali sono un po assente.......
non so se c'era già ma oggi Marco era in copertina sul Trovaroma di Repubblica ...sono tornata a casa adesso e l'ho scannerizzato... se già c'era scusate  



 


p.s. Daluux..... sabato è dopodomani  

"Ho scritto molto, l'ispirazione non accenna a calare e voglio mettermi sempre più alla prova"
Promette bene...  

 Therese  Anja  Riala  Djian

Rapida incursione per comunicarvi che la ventura ha appena definito Chiara Galiazzo "il più grande talento che abbiamo in Italia"
Sono un filino perplessa  

claire ha scritto:Rapida incursione per comunicarvi che la ventura ha appena definito Chiara Galiazzo "il più grande talento che abbiamo in Italia"
Sono un filino perplessa  

Non esserlo.... hai presente una banderuola?
Purtroppo questo è lo showbiz!

claire ha scritto:Rapida incursione per comunicarvi che la ventura ha appena definito Chiara Galiazzo "il più grande talento che abbiamo in Italia"
Sono un filino perplessa  

  
Ma gli altri sono rimasti seri?

Riala ha scritto:

claire ha scritto:Rapida incursione per comunicarvi che la ventura ha appena definito Chiara Galiazzo "il più grande talento che abbiamo in Italia"
Sono un filino perplessa  

  
Ma gli altri sono rimasti seri?

Eh pare proprio di sì...
Oggi è la giornata dei controsensi, dopo l'articolo di onstage sul live di Marco, le recensioni entusiaste sul nuovo lavoro di Alessandra Amoroso, celebrato come grande album pop (vi dico solo che non sono riuscita a portare a termine nessuna delle anteprime su iTunes tanto mi sembravano noiose ), quest'uscita della ventura...boh!

M&M ha scritto:

claire ha scritto:Rapida incursione per comunicarvi che la ventura ha appena definito Chiara Galiazzo "il più grande talento che abbiamo in Italia"
Sono un filino perplessa  

Non esserlo.... hai presente una banderuola?
Purtroppo questo è lo showbiz!

vampirediaries. ‏@nianistheway 2m

Definire Fedez uno dei migliori talenti in circolazione, mi sembra piuttosto eccessivo #XF7

come volevasi dimostrare... 

piccolo o.t
leggendo i tweet su XF si deduce che quest'anno la presenza di Mika rendera' il programma molto interessante,non anticipo niente,spero di commentarlo domani con voi...: pare che Mika sia un peperino!..

camila ha scritto:

M&M ha scritto:

claire ha scritto:Rapida incursione per comunicarvi che la ventura ha appena definito Chiara Galiazzo "il più grande talento che abbiamo in Italia"
Sono un filino perplessa  

Non esserlo.... hai presente una banderuola?
Purtroppo questo è lo showbiz!

vampirediaries. ‏@nianistheway 2m

Definire Fedez uno dei migliori talenti in circolazione, mi sembra piuttosto eccessivo #XF7

come volevasi dimostrare... 

piccolo o.t
leggendo i tweet su XF si deduce che quest'anno la presenza di Mika rendera' il programma molto interessante,non anticipo niente,spero di commentarlo domani con voi...: pare che Mika sia un peperino!..

Sì camila, è un vero simpaticone
Del tutto a suo agio e spigliatissimo, non mi aspettavo una persona così, è adorabile!
Non vedo l'ora di vedere il duo Mika-Mengoni

La Ventura deve promuovere il programma. Talento incompreso sarebbe stato più corretto.  
 
Ho visto un minuto di Mika, prima che arrivasse Fedez (in quel momento ho azzerato l'audio della tv perché non sopporto lui e i rappers de noantri) e in effetti ho notato che era molto ridanciano.

A me la Ventura fa venire un nervoso  

Anch'io sono curiosissima del duo Mika-Mengoni....
che dite  canteranno qualcosina?
Lo so che i protagonisti sono i ragazzi ma....