Marco a CFTCF - 14/02/2015

Arianna ha scritto:

lilli3 ha scritto:Non è la prima volta che Fazio fa collegamenti da Brera, che vi risulti ringraziamenti simili li fanno sempre?

sulla bacheca Fb della Pinacoteca non mi pare di aver visto ringraziamenti simili 
twitter non lo so, bisogna indagare 
comunque 

Eh!!!

https://www.facebook.com/PinacotecadiBrera?pnref=story

seconda condivisione sulla pagina fb della Pinacoteca   (la prima l'avevo postata ieri)
la Soprintendente della Pinacoteca Dott.ssa Sandrina Bandera è mengonella  
il commento "è arte nell'arte" mica pizza e fichi 

Avevo detto a mia madre che sabato c'era Marco in collegamento da Fazio.
Domenica mattina ci siamo sentite e le ho chiesto: "Allora poi l' hai visto, com'è stato?" e lei mi ha risposto così: "E' stato bellissimo"

Ora capisco che a voi possa non interessare nulla dell'opinione di mia madre sulla questione ma per me è importante. Mia madre è una persona particolare, la maggior parte delle persone pensano che sia una snob, invece per me è solo una persona molto colta e sensibile alla vera arte.
Quindi quella frase "E' stato bellissimo" detta da mia madre così spontaneamente, con trasporto,  è un gran gran complimento.  
Ma penso che Marco ormai sappia che il suo pubblico non è fatto più soltanto di BM.

trixi ha scritto:

Avevo detto a mia madre che sabato c'era Marco in collegamento da Fazio.
Domenica mattina ci siamo sentite e le ho chiesto: "Allora poi l' hai visto, com'è stato?" e lei mi ha risposto così: "E' stato bellissimo"

Ora capisco che a voi possa non interessare nulla dell'opinione di mia madre sulla questione ma per me è importante. Mia madre è una persona particolare, la maggior parte delle persone pensano che sia una snob, invece per me è solo una persona molto colta e sensibile alla vera arte.
Quindi quella frase "E' stato bellissimo" detta da mia madre così spontaneamente, con trasporto,  è un gran gran complimento.  
Ma penso che Marco ormai sappia che il suo pubblico non è fatto più soltanto di BM.

Certo che lo sa, altrimenti non sceglierebbe di andare da Fazio e di cantare C'è Tempo. 

Tua madre, poi, ha detto una cosa fantastica, perché non ha usato l'espressione "è stato bravissimo", ma  "è stato bellissimo", che coinvolge ciò che ha provato lei, non solo la bravura del cantante.
Ed ha proprio ragione, sabato sera è stato bellissimo!!!

Che bella cosa hai scritto Trixi

Si,ha ragione la tua mamma,Trixi ,e' stato bellissimo
Arte nell'arte ,un capolavoro .
Mi ha lasciato ammutolita,in trance : fossi stata li' non sarei neanche riuscita ad applaudire.

Dopo di lui gli strepiti del carrozzone sanremese si sono persi in lontananza ,tutto e' apparso piccino e senza valore .

Persino sulla pagina ufficiale facebook del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo hanno condiviso il post della pinacoteca .
E' ufficiale: Marco e' un bene culturale nazionale,da proteggere e valorizzare

@trixi

@trixi  la tua  mamma evidentemente s'intende d'arte e di capolavori

poplar ha scritto:Blanca: Fazio, emozionato ed entusiasta, parlando a raffica senza prendere il respiro neanche lui, non dice la "be" finale di "sarebbe" e la attacca al "bello", coniando un neologismo, il sarebbello. 
Te lo dice una che, in fatto di sentire le voci, ha una certa esperienza.

@poplar  mi fido della tua esperienza   ma, a parte le voci di dentro che mi seggeriscono altro,  avrò  un evidente problema di udito   sarà  l'età

siete superfantastiche

@trixi  
@poplar   "...ci dona i frutti di questo processo misterioso e unico. La sua opera d'arte. "  grazie

Marco mi ha fatto volare come, la sua freccia, nella volta celeste

E' proprio  

http://faremusic.it/2015/02/17/rai-il-festival-e-il-contro-festival-paradossi-dei-vorrei-ma-non-posso/

La Rai ha postato su YT il video parziale

A Pinacoteca di Brera è piaciuto un video  3 ore fa

Marco Mengoni - Che fuori tempo che fa 14/02/2015 - Durata: 1:32.

di rai

• 4 ore fa
  

Con la Pinocoteca è ammmmmore puro

Pinacoteca di Brera

3 ore fa


Grazie a Marco Mengoni per la splendida esibizione tra le nostre opere d'arte!

Non so se è già stato postato, ma tanto per ricordare le origini di questo splendido pezzo, ho trovato questa grande interpretazione live di Fossati con una toccante introduzione, in cui ci parla del tempo, del vento, della vita...

Questa canzone mi strugge  

Risento spesso questa esibizione e debbo dire che è notevole!!!

Chissà perché Marco sente l'esigenza di cantare sui toni bassi.... 

E' un signor pezzo che non conoscevo (ma di Fossati conosco poco), ma mi ha entusiasmato anche prima di sentire la Mengoni's version

trixi ha scritto:

Avevo detto a mia madre che sabato c'era Marco in collegamento da Fazio.
Domenica mattina ci siamo sentite e le ho chiesto: "Allora poi l' hai visto, com'è stato?" e lei mi ha risposto così: "E' stato bellissimo"

Ora capisco che a voi possa non interessare nulla dell'opinione di mia madre sulla questione ma per me è importante. Mia madre è una persona particolare, la maggior parte delle persone pensano che sia una snob, invece per me è solo una persona molto colta e sensibile alla vera arte.
Quindi quella frase "E' stato bellissimo" detta da mia madre così spontaneamente, con trasporto,  è un gran gran complimento.  
Ma penso che Marco ormai sappia che il suo pubblico non è fatto più soltanto di BM.

E sono orgogliosa anche per i tweet del Ministero dei Beni Culturali e della Pinacoteca 

M&M ha scritto:Chissà perché Marco sente l'esigenza di cantare sui toni bassi.... 

L'impressione che ho io, è che Marco consideri il fatto di cantare in modo piu' lineare e su toni bassi come un segno di crescita professionale ed artistica...e che senta invece il cantare su toni alti e in modo piu' barocco come un retaggio dei suoi esordi, che ormai sente lontani. Forse era stufo di essere additato come "quello che strilla" o comunque non voleva restare prigioniero della sua vocalità.
Personalmente, adoro il modo in cui canta adesso.   

Io penso che stia cercando di reinventarsi un'altra volta...di spostare l'attenzione...dalla sua voce... ai contenuti, alle cose che ha da dire. Non è un'impresa facilissima, soprattutto per uno che non nasce cantatutore e che ha raggiunto il successo anche grazie ai suoi virtuosismi vocali...ma l'intenzione, a me, pare proprio quella e se c'è uno che ce la puo' fare è Marco.

Therese ha scritto:Non so se è già stato postato, ma tanto per ricordare le origini di questo splendido pezzo, ho trovato questa grande interpretazione live di Fossati con una toccante introduzione, in cui ci parla del tempo, del vento, della vita...

Buonasera

@Therese, grazie di cuore per questo video
L'introduzione è illuminante e mi ha commossa un bel po'.
Sono orgogliosa che Marco sia riuscito a entrare dentro tanta bellezza che definirei universale.

Therese ha scritto:

M&M ha scritto:Chissà perché Marco sente l'esigenza di cantare sui toni bassi.... 

L'impressione che ho io, è che Marco consideri il fatto di cantare in modo piu' lineare e su toni bassi come un segno di crescita professionale ed artistica...e che senta invece il cantare su toni alti e in modo piu' barocco come un retaggio dei suoi esordi, che ormai sente lontani. Forse era stufo di essere additato come "quello che strilla" o comunque non voleva restare prigioniero della sua vocalità.
Personalmente, adoro il modo in cui canta adesso.   

Io penso che stia cercando di reinventarsi un'altra volta...di spostare l'attenzione...dalla sua voce... ai contenuti, alle cose che ha da dire. Non è un'impresa facilissima, soprattutto per uno che non nasce cantatutore e che ha raggiunto il successo anche grazie ai suoi virtuosismi vocali...ma l'intenzione, a me, pare proprio quella e se c'è uno che ce la puo' fare è Marco.

@Therese, sono sempre io e   proprio tutto, specialmente il grassetto

Bellissimo il video !   Grazie Therese 

Therese ha scritto:

M&M ha scritto:Chissà perché Marco sente l'esigenza di cantare sui toni bassi.... 

L'impressione che ho io, è che Marco consideri il fatto di cantare in modo piu' lineare e su toni bassi come un segno di crescita professionale ed artistica...e che senta invece il cantare su toni alti e in modo piu' barocco come un retaggio dei suoi esordi, che ormai sente lontani. Forse era stufo di essere additato come "quello che strilla" o comunque non voleva restare prigioniero della sua vocalità.
Personalmente, adoro il modo in cui canta adesso.   

Io penso che stia cercando di reinventarsi un'altra volta...di spostare l'attenzione...dalla sua voce... ai contenuti, alle cose che ha da dire. Non è un'impresa facilissima, soprattutto per uno che non nasce cantatutore e che ha raggiunto il successo anche grazie ai suoi virtuosismi vocali...ma l'intenzione, a me, pare proprio quella e se c'è uno che ce la puo' fare è Marco.

È più o meno la mia conclusione .... Però ritengo un po' sprecato tutto quel ben di Dio! Dando per scontato che Marco non si fermerà a questo, spero che i suoi guizzi tornino! Magari meno abbandonati a loro stessi è più calibrati per essere gustati appieno....

M&M ha scritto:

Therese ha scritto:

M&M ha scritto:Chissà perché Marco sente l'esigenza di cantare sui toni bassi.... 

L'impressione che ho io, è che Marco consideri il fatto di cantare in modo piu' lineare e su toni bassi come un segno di crescita professionale ed artistica...e che senta invece il cantare su toni alti e in modo piu' barocco come un retaggio dei suoi esordi, che ormai sente lontani. Forse era stufo di essere additato come "quello che strilla" o comunque non voleva restare prigioniero della sua vocalità.
Personalmente, adoro il modo in cui canta adesso.   

Io penso che stia cercando di reinventarsi un'altra volta...di spostare l'attenzione...dalla sua voce... ai contenuti, alle cose che ha da dire. Non è un'impresa facilissima, soprattutto per uno che non nasce cantatutore e che ha raggiunto il successo anche grazie ai suoi virtuosismi vocali...ma l'intenzione, a me, pare proprio quella e se c'è uno che ce la puo' fare è Marco.

È più o meno la mia conclusione .... Però ritengo un po' sprecato tutto quel ben di Dio! Dando per scontato che Marco non si fermerà a questo, spero che i suoi guizzi tornino! Magari meno abbandonati a loro stessi è più calibrati per essere gustati appieno....

Ne sono certissima, quel canto fa parte di lui e tornerà, ora sta esplorando mondi diversi che lo aiuteranno a gestire sempre di più la sua voce e francamente non oso pensare che ne uscirà alla fine... aiuto!!!

Senza dubbio ha messo da parte delle cose per trovarne altre... È in cammino...E noi dietro come le formichine

Ricordo ancora quando, all'uscita del singolo "Non Me Ne Accorgo" di PAC, esprimevo qui il mio vivo disappunto per quel brano , anche – non solo - perché non ci ritrovavo la meravigliosa voce di Marco.  Quella sera - quando su iTunes comparve NMNA, leggevo tutti i commenti pro, contro, così così, più de core, più de panza, che si susseguivano qui sul forum, cercando di capire perché fossi così perplessa. Io non ero preparata a ciò che Marco proponeva, perché volevo che Marco continuasse a fare ciò che faceva prima e che a me andava così bene, i guizzi come dice M&M, le montagne russe con la voce. Troppo presa a ritrovare ciò che PIACEVA A ME del cantante ed interprete unico ed eccezionale, pieno di talento, non riuscivo a comprendere l'evoluzione, la maturazione dell'artista. Dicevo di averla capita questa sua maturazione, ma non era affatto vero.
Se non sbaglio, fosti proprio tu, Therese, a "bacchettarmi", dicendomi che forse Marco era stufo di essere considerato solo per quella sua magnifica voce (le parole esatte non le ricordo, ma quel commento ce l'ho ancora da qualche parte, perché l'ho letto e riletto tante volte). Un po' quello che dici adesso a proposito del "non rimanere schiavo della sua voce". Facesti benissimo, Therese, perché mi obbligasti a schiodarmi da una posizione dalla quale non volevo uscire, dalla trincea nella quale mi ero chiusa da sola, perché ero troppo convinta di avere ragione (non avevo ragione). Quella notte provai ad abbandonare le mie convinzioni e leggere e capire ciò che si scriveva qui, ma, soprattutto, a capire Marco e le sue scelte. Libera da sovrastrutture, ne ho guadagnato in capacità di apprezzare ciò che questo meraviglioso artista mi offre.  Ci sono certamente canzoni che prediligo, ma ciò non toglie che oggi riesco ad ascoltare la musica di Marco. Tutta la sua musica. E mi piace tantissimo. Non è che non mi importi più del guizzo e del virtuosismo, che, comunque, quando è giusto e vuole, Marco non ci fa certo mancare: semplicemente non sento più la necessità di basare il mio apprezzamento di ciò che Marco propone musicalmente, sulla presenza o meno di questi guizzi, perché io ci trovo molto molto altro.   
Vi chiederete perché questo pippone, che sembra una specie di coming out: il motivo è la questione della voce di Marco e dei toni bassi. Esigenza personale, che coincide con esigenza artistica ed esigenza comunicativa. Paragono la sua voce a un tessuto fatto a mano, con cura, con tantissimi fili, lavorato poco per volta, gradualmente e con sempre diversi motivi e disegni. Prima dove c'era il nero, magari, ora c'é il giallo, ma è il disegno che richiede il giallo. Marco non ci fa mancare niente nel suo canto: però ora sa bene il come e il quando. Ma soprattutto, ora, sa anche il perché. La padronanza del mezzo vocale, che ha sempre avuto, ora è guidata dalla consapevolezza. Marco ha capito molto prima di me, che non voleva restare schiavo della sua voce, ma esserne padrone, totale. Ed utilizzarla per dire, per comunicare. Perché è una sua esigenza. Perché non gliene importa nulla di essere solo un virtuoso - pur non potendo farne a meno, perché è nato virtuoso. Perché non gli interessa eseguire senza dire. Perché è un artista e non solo un cantante.