ESSERI UMANI - Il Video

 

non ho molto da dire: colpita e affondata al primo cenno del linguaggio dei segni 


osservazione a margine: ma perché alcune di voi parlano di Pierrot? l'attore non ha né il costume, né il trucco tipici 

Sicuramente non c'entra niente ma ve lo voglio dire lo stesso : ieri sera ho visto L'età dell'innocenza di Scorsese e in tutto il film sono predominanti 3 colori associati ai 3 personaggi principali: il rosso (Newland Archer), il giallo (Ellen Olenska) e il bianco (May Welland). Secondo wikipedia il giallo, in questo film, "è il colore della felicità, della vivacità, della disinibizione e dell'isolamento a cui la donna sarà destinata".

Buongiorno!
Stavo riguardando il video ed ho un'altra curiosità: che scopo hanno secondo voi gli uccelli (fenicotteri? cicogne?) sui tetti all'inizio del video?

Delilah ha scritto:
osservazione a margine: ma perché alcune di voi parlano di Pierrot? l'attore non ha né il costume, né il trucco tipici 

a me lo ricorda parecchio, sia nella versione di Bowie...che nell'immagine piu' classica

Rosarossoblu ha scritto: Devo dire che in questi ultimi video c'è una crescita ed una maturità notevole. Marco ha trovato in Alemà un gran bel compagno di avventura per tradurre in immagini le sue idee. Gran bella coppia vincente!!

Verissimo. E' un'accoppiata splendida, evidentemente si crea una sinergia magica, si vede nei loro lavori.
Io spero che Marco riesca a trovare una "controparte" come Alemà anche in campo musicale, che lo aiuti a tradurre in note e testi le sue idee, i suoi sogni, le sue visioni...secondo me, mia personalissima idea, non l'ha ancora trovata...

Su Panorama Alessandro Alicandri  fa una recensione del video molto bella 

http://www.panorama.it/musica/marco-mengoni-lascolto-esseri-umani/

Come immaginavo le radiotv  tagliano testa e coda del video  questa volta Marco non puo' inveire troppo  quasi 40 secondi di vuoto musicale sono troppi per chiunque  peccato perche'  il finale del video da senso  al racconto 

Therese ha scritto:

Delilah ha scritto:
osservazione a margine: ma perché alcune di voi parlano di Pierrot? l'attore non ha né il costume, né il trucco tipici 

a me lo ricorda parecchio, sia nella versione di Bowie...che nell'immagine piu' classica

Per me Bowie richiama Pierrot alla lontanissima  

Pierrot dovrebbe avere la lacrima e il cerone bianco e non mi sembra che l'attore nel video ce l'abbia e anche il costume deve essere bianco, mentre nel video il costume non richiama proprio quello di Pierrot (come non lo richiama quello di Bowie)

poi la gorgiera non fa parte del costume classico di Pierrot anche se alcuni ce lo mettono ma forse per richiamare l'epoca in cui è nato il personaggio

Ma, al di là di considerazioni sul costume, per me, l'attore nel video vuole rappresentare l'attore per antonomasia e non un personaggio particolare che ne limiterebbe il significato.

non sarà il Pierrot 'classico' ma Bowie rappresentava proprio il Pierrot in Turquoise di Lindsay Kemp nella foto postata da Therese

Spoiler:

Ammetto di non sapere niente del Pierrot in Turquoise di Kemp  ma al di là del costume rimane che per me nel video di Marco quello è l'attore per antonomasia e non riesco a vederci un Pierrot, ma è solo la mia visione del video.

poplar ha scritto:
Forse qualcuno lo ha già notato: tutti, Marco compreso, hanno la parte destra del volto gialla. L'attore, invece, la sinistra. 

Ho il dubbio che il colore giallo a sinistra derivi da un semplice gioco di specchi. Penso che l'attore abbia la faccia colorata come gli altri...semplicemente lo vediamo allo specchio.



Ho letto le vostre interpretazioni e sono molto interessanti. Io continuo però a non vedere come positivo lo scambio che c'è tra l'attore e il suo pubblico, ma non perché lui ha una maschera e quindi non comunica con gli altri...ma perché la platea non comunica con lui. E la frase dell'App continua a insinuarmi questo dubbio:
" il video ha un protagonista (l'attore immagino) che, come ciascuno di noi, nella propria quotidianità indossa un travestimento in modo da nascondere il suo vero volto. Anche gli “esseri umani” che lo osservano indossano una maschera (e quindi il giallo a metà è una maschera... e non le mille sfaccettature della nostra personalità) che trasforma il volto per metà, quasi a voler dimostrare che siamo tutti uguali nel voler nascondere agli altri ciò che siamo veramente.
E poiché da parte delle persone che ci circondano non arriva un’intenzione di ricerca maggiore (quindi sono gli spettatori a non essere interessati a approfondire il rapporto...), il protagonista a fine giornata si spoglia dei suoi abiti e rimane solo, ma sempre con la maschera sul volto."

Continuo a non vederci un finale positivo...onestamente. Ma una cruda rappresentazione della realtà quotidiana.

Diciamo che è un video che mi trasmette un senso di solitudine e un po' di angoscia (sarò anch'io tra quelli con la sindrome da volti mascherati?). Per fortuna c'è il culo citato più volte da Iaia a sdrammatizzare!!!

Comunque è un video fatto molto bene.

Cristy ha scritto:

poplar ha scritto:
Forse qualcuno lo ha già notato: tutti, Marco compreso, hanno la parte destra del volto gialla. L'attore, invece, la sinistra. 

Ho il dubbio che il colore giallo a sinistra derivi da un semplice gioco di specchi. Penso che l'attore abbia la faccia colorata come gli altri...semplicemente lo vediamo allo specchio.



Ho letto le vostre interpretazioni e sono molto interessanti. Io continuo però a non vedere come positivo lo scambio che c'è tra l'attore e il suo pubblico, ma non perché lui ha una maschera e quindi non comunica con gli altri...ma perché la platea non comunica con lui. E la frase dell'App continua a insinuarmi questo dubbio:
" il video ha un protagonista (l'attore immagino) che, come ciascuno di noi, nella propria quotidianità indossa un travestimento in modo da nascondere il suo vero volto. Anche gli “esseri umani” che lo osservano indossano una maschera (e quindi il giallo a metà è una maschera... e non le mille sfaccettature della nostra personalità) che trasforma il volto per metà, quasi a voler dimostrare che siamo tutti uguali nel voler nascondere agli altri ciò che siamo veramente.
E poiché da parte delle persone che ci circondano non arriva un’intenzione di ricerca maggiore (quindi sono gli spettatori a non essere interessati a approfondire il rapporto...), il protagonista a fine giornata si spoglia dei suoi abiti e rimane solo, ma sempre con la maschera sul volto."

Continuo a non vederci un finale positivo...onestamente. Ma una cruda rappresentazione della realtà quotidiana.

Diciamo che è un video che mi trasmette un senso di solitudine e un po' di angoscia (sarò anch'io tra quelli con la sindrome da volti mascherati?). Per fortuna c'è il culo citato più volte da Iaia a sdrammatizzare!!!

Comunque è un video fatto molto bene.

  Ho la stessa sensazione a parte nelle scene nel linguaggio dei segni che per me trasmettono molta dolcezza. Soprattutto l'uomo in canottiera grosso e muscoloso che ha uno sguardo duro ma nei gesti sembra un bimbo

lilli3 ha scritto:Buongiorno!
Stavo riguardando il video ed ho un'altra curiosità: che scopo hanno secondo voi gli uccelli (fenicotteri? cicogne?) sui tetti all'inizio del video?

Credo che non ci sia un significato ben preciso. Pare un monumento cittadino. Si apre con una una "foto" di un luogo...un po' come la panoramica di Trento in Guerriero. Almeno credo...

Therese ha scritto:
Verissimo. E' un'accoppiata splendida, evidentemente si crea una sinergia magica, si vede nei loro lavori.
Io spero che Marco riesca a trovare una "controparte" come Alemà anche in campo musicale, che lo aiuti a tradurre in note e testi le sue idee, i suoi sogni, le sue visioni...secondo me, mia personalissima idea, non l'ha ancora trovata...

Therese...ho letto solo ora con attenzione ciò che hai scritto e lo stra-  Ho la tua stessa speranza e la tua stessa, personalissima, idea!

@Rossella
Concordo con te sulle scene in lingua dei segni

Therese ha scritto:

Rosarossoblu ha scritto: Devo dire che in questi ultimi video c'è una crescita ed una maturità notevole. Marco ha trovato in Alemà un gran bel compagno di avventura per tradurre in immagini le sue idee. Gran bella coppia vincente!!

Verissimo. E' un'accoppiata splendida, evidentemente si crea una sinergia magica, si vede nei loro lavori.
Io spero che Marco riesca a trovare una "controparte" come Alemà anche in campo musicale, che lo aiuti a tradurre in note e testi le sue idee, i suoi sogni, le sue visioni...secondo me, mia personalissima idea, non l'ha ancora trovata...

Condivido. Deve trovare il suo Alemà anche lì 

Therese ha scritto:

Rosarossoblu ha scritto: Devo dire che in questi ultimi video c'è una crescita ed una maturità notevole. Marco ha trovato in Alemà un gran bel compagno di avventura per tradurre in immagini le sue idee. Gran bella coppia vincente!!

Verissimo. E' un'accoppiata splendida, evidentemente si crea una sinergia magica, si vede nei loro lavori.
Io spero che Marco riesca a trovare una "controparte" come Alemà anche in campo musicale, che lo aiuti a tradurre in note e testi le sue idee, i suoi sogni, le sue visioni...secondo me, mia personalissima idea, non l'ha ancora trovata...

Sono d'accordo con entrambe.. Marco con questi ultimi video sta dimostrando una maturità notevole e m piace un sacco...
Quanto al campo musicale, sono d'accordo con the Therese! Ma so che succederà ...Marco ha fame e voglia di crescere artisticamente .... Ed io sarò qui a bearmi come al solito

Therese ha scritto:

Rosarossoblu ha scritto: Devo dire che in questi ultimi video c'è una crescita ed una maturità notevole. Marco ha trovato in Alemà un gran bel compagno di avventura per tradurre in immagini le sue idee. Gran bella coppia vincente!!

Verissimo. E' un'accoppiata splendida, evidentemente si crea una sinergia magica, si vede nei loro lavori.
Io spero che Marco riesca a trovare una "controparte" come Alemà anche in campo musicale, che lo aiuti a tradurre in note e testi le sue idee, i suoi sogni, le sue visioni...secondo me, mia personalissima idea, non l'ha ancora trovata...

Mi permetto di dire che non sono solo video ma veri e propri film che raccontano tanto ma tanto. 

@Paz ho avuto le tue stesse impressioni   

A me le maschere non fanno impressione né paura, e nonostante la luce un po' cupa del video, il messaggio che mi arriva è positivo, di speranza. 

Mi è piaciuto tanto questo video, come diceva Therese non era per niente facile su questo brano, invece ci ha spiazzato di nuovo    

Visto e rivisto il video, vi do la mia lettura.
All'inizio l'attore si prepara: si trucca, fa le smorfie tipiche degli attori, poi va sul palco con il copione in mano, e cerca la perfezione nella recitazione (vuole "mostrarsi invincibile e collezionare trofei"), ma così non riesce a comunicare, chi lo guarda rimane indifferente. Per me è proprio qui che avviene il cambiamento: l'attore decide allora di buttare il copione e di avvicinarsi al pubblico, mostrando "comprensione e amore". Torna sul palco e riesce finalmente a recitare senza forzature (penso per esempio alla risata precedente, mentre adesso è naturale, alla fine chiude gli occhi e allarga le braccia)
Grazie al contatto umano con gli altri, quando alla fine toglie il cerone, scopre il suo 'lato giallo' che prima non riusciva a vedere nello specchio. Come hanno detto altri, il 'lato giallo' non è una maschera ma una parte di noi, forse quella che non vogliamo o non riusciamo sempre a vedere.
L'espressione alla fine è un misto di sofferenza, perché nel momento in cui comprendi l'altro, ne senti anche il dolore, e di felicità per essere riuscito ad entrare in contatto con gli altri.

Delilah ha scritto:Visto e rivisto il video, vi do la mia lettura.
All'inizio l'attore si prepara: si trucca, fa le smorfie tipiche degli attori, poi va sul palco con il copione in mano, e cerca la perfezione nella recitazione (vuole "mostrarsi invincibile e collezionare trofei"), ma così non riesce a comunicare, chi lo guarda rimane indifferente. Per me è proprio qui che avviene il cambiamento: l'attore decide allora di buttare il copione e di avvicinarsi al pubblico, mostrando "comprensione e amore". Torna sul palco e riesce finalmente a recitare senza forzature (penso per esempio alla risata precedente, mentre adesso è naturale, alla fine chiude gli occhi e allarga le braccia)
Grazie al contatto umano con gli altri, quando alla fine toglie il cerone, scopre il suo 'lato giallo' che prima non riusciva a vedere nello specchio. Come hanno detto altri, il 'lato giallo' non è una maschera ma una parte di noi, forse quella che non vogliamo o non riusciamo sempre a vedere.
L'espressione alla fine è un misto di sofferenza, perché nel momento in cui comprendi l'altro, ne senti anche il dolore, e di felicità per essere riuscito ad entrare in contatto con gli altri.

Deli, questa è l'interpretazione che mi piace di più.
Come la colleghi alla frase che ho riportato dall'app. Cioè...quando lui scende in platea a cercare il contatto, c'è un cambiamento nell'attore, è vero. Ma nel pubblico? A me sembra che resti la stessa indifferenza, o sbaglio?
E perché  nell'app la faccia a metà è indicata come una maschera...così  come viene chiamata maschera quella con cui rimane alla fine, solo, l'attore?
Chi scrive quelle cose sul'app?

Detto questo continuo a trovare davvero molto bella la tua interpretazione!  
Grazie a te e a chi mi ha dato un sacco di spunti di riflessione! Marco in primis!

@Cristy Quando scende tra il pubblico e guarda le persone l'attore si accorge che le persone hanno questa parte gialla, osserva uno da vicino, poi c'è la tipa che si gira a guardarlo, forse incredula di quell'accenno di carezza alla parte gialla. A parte la tipa gli altri rimangono più o meno indifferenti, mi sembra però che il tipo con la camicia rossa invece sia attento all'attore quando torna sul palco a recitare. Ma se ci pensi è così che vanno le cose, non è che su tu mostri comprensione verso gli altri allora 'magicamente' tutti capiscono e cambiano.

Tutto il discorso regge anche se la parte gialla rappresentasse una maschera, perché per me il punto è che l'attore diventa consapevole della sua umanità e che ha questo lato che ci accomuna.

Delilah ha scritto:@Cristy Quando scende tra il pubblico e guarda le persone l'attore si accorge che le persone hanno questa parte gialla, osserva uno da vicino, poi c'è la tipa che si gira a guardarlo, forse incredula di quell'accenno di carezza alla parte gialla. A parte la tipa gli altri rimangono più o meno indifferenti, mi sembra però che il tipo con la camicia rossa invece sia attento all'attore quando torna sul palco a recitare. Ma se ci pensi è così che vanno le cose, non è che su tu mostri comprensione verso gli altri allora 'magicamente' tutti capiscono e cambiano.

Tutto il discorso regge anche se la parte gialla rappresentasse una maschera, perché per me il punto è che l'attore diventa consapevole della sua umanità e che ha questo lato che ci accomuna.

Grazie!

Buon pomeriggio forum
Ho letto le vostre considerazioni su "Esseri Umani" e mi trovo d'accordo con l'interpretazione di Delilah, soprattutto sul finale ("L'espressione alla fine è un misto di sofferenza, perché nel momento in cui comprendi l'altro, ne senti anche il dolore, e di felicità per essere riuscito ad entrare in contatto con gli altri"). 
@lilli in questo periodo difficile della storia, con tanti conflitti in atto, "Parole in circolo" è una boccata di aria pura, consolazione per il cuore e l'anima, perché parla a 360 gradi dell'Amore, un sentimento bistrattato al giorno d'oggi e vocabolo usato con troppa leggerezza

veronica ha scritto:

@Veronica

Ci sono tanti bei commenti sul video in giro, inserisco questo per ritrovarlo:

http://faremusic.it/2015/03/01/la-paura-e-il-coraggio-di-essere-umani-testo-esseri-umani-di-marco-mengoni/