Diretta Queen Size (DeejayTv) - 07/03/2011

EffeCi ha scritto: Sì, è vero, ha l'atteggiamento, il modo di pensare, di vivere, di essere, del creativo autentico e dell'artista. Non si atteggia, è.

E poi ha questa dote che io adoro, che non si accontenta, che vuole sempre migliorare, cambiare, crescere e che riversa sulla musica che ascolta e che vuole e spera di fare. Non si adagia, per cui non sarà mai monotono, mai uguale, mai noioso. Se mitizza David Bowie non è un caso, perchè prende ad esempio un artista che ha fatto dischi diversi l'uno dall'altro e che ha sempre esplorato i generi e i suoni. In Italia siamo abituati a gente che da anni fa sempre la stessa canzone, la stessa musica e che invecchia con i propri fans. Mi pare di capire che Marco non sarà così, non è proprio il tipo che vive di ricordi e sugli allori.

e la cosa mi piace molto: sembra sempre pronto a mettersi in gioco, sperimentare, cercare

Qui dovrebbe esserci tutta la puntata :

http://www.vanityfair.it/tv/canale-show/mengoqueen/player

EffeCi ha scritto:Sì, è vero, ha l'atteggiamento, il modo di pensare, di vivere, di essere, del creativo autentico e dell'artista. Non si atteggia, è.

E poi ha questa dote che io adoro, che non si accontenta, che vuole sempre migliorare, cambiare, crescere e che riversa sulla musica che ascolta e che vuole e spera di fare. Non si adagia, per cui non sarà mai monotono, mai uguale, mai noioso. Se mitizza David Bowie non è un caso, perchè prende ad esempio un artista che ha fatto dischi diversi l'uno dall'altro e che ha sempre esplorato i generi e i suoni. In Italia siamo abituati a gente che da anni fa sempre la stessa canzone, la stessa musica e che invecchia con i propri fans. Mi pare di capire che Marco non sarà così, non è proprio il tipo che vive di ricordi e sugli allori.

in toto

@Ziggy io penso che sia tanta per lui la paura di essere frainteso, non capito nella sua stranezza...penso che ci abbia fatto i conti tutta la vita...in bilico fra la forte necessità di affermare la propria personalità e la voglia di essere accettato.
L'unico modo in cui si sente libero di esprimersi è sul palco: li' non ha piu' paura e tira fuori una capacità comunicativa straordinaria.
Riesce a comunicare cosi' tanto di sè sul palco con la sua musica che forse, come contrappeso, si chiude a riccio con le parole e porta a casa le interviste come puo'.
Con il tempo forse migliorerà, ma io penso faccia parte del suo modo di essere artista.

Oh, comunque la Pina è stata carina e lo ha messo a proprio agio abbastanza, ma non si può pretendere di più da una trasmissione che resta leggera e cazzara. In più, Marco aveva a tre metri le fans ossessive ed era sotto osservazione.
Ci sono altri che sanno veramente intervistare le persone e tirano fuori molto. Negli anni d'oro ho visto fare a Costanzo interviste bellissime. E devo dire che anche Bonolis nella sua trasmissione è stato bravo. Ma bisogna avere l'empatia giusta e molto mestiere o istinto per intervistare le persone riservate, timide e sguscianti come Marco.

mi sono persa i primi 10 minuti però, grazie al video postato da Zoe ho quasi recuperato tutto.
L'impressione è che la Pina ha dovuto faticare per tenerlo a bada e non farlo divagare troppo . Marco ha questo modo di proteggere la sua intimità: cazzeggia, si incarta con le parole...poi, improvvisamente torna presente e dice per esempio che, il prossimo disco sarà il suo primo lavoro .
Sta sulle nuvole quando deve rispondere a domande che vanno sul personale, un po' perché magari vuole tenersele per se queste cose ( bravo! ), un po' perché deve pensarci e non ha la risposta pronta . Però caspita se è sveglio quando si parla di musica e dei suoi progetti!

Comunque devo rivederla, molte cose mi sono sfuggite e meritano tutta l'attenzione

EffeCi ha scritto:....ha l'atteggiamento, il modo di pensare, di vivere, di essere, del creativo autentico e dell'artista.
Non si atteggia, è.
.....

Effe questa è proprio bella...La incorniciamo!

Therese ha scritto:@Ziggy io penso che sia tanta per lui la paura di essere frainteso, non capito nella sua stranezza...penso che ci abbia fatto i conti tutta la vita...in bilico fra la forte necessità di affermare la propria personalità e la voglia di essere accettato.
L'unico modo in cui si sente libero di esprimersi è sul palco: li' non ha piu' paura e tira fuori una capacità comunicativa straordinaria.
Riesce a comunicare cosi' tanto di sè sul palco con la sua musica che forse, come contrappeso, si chiude a riccio con le parole e porta a casa le interviste come puo'.
Con il tempo forse migliorerà, ma io penso faccia parte del suo modo di essere artista.

esatto
anche se ha preso piena consapevolezza di sè e si è accettato in toto, ciò non toglie che permangano in lui timori nell'aprirsi nelle interviste, come se avesse puara che le parole non possano rappresentare perfettamente quel che sente dentro, quindi paura di essere travisato. credo che solo l'esperienza gli potrà permettere di sciogliersi di più, di giocare con le parole.
per adesso si accontenta di raccontarsi con il canto, sul palco. lì non teme niente e si butta totalmente.

Ziggy ti straquoto!
Non è che non mi sia piaciuta l'intervista.... ma era evidente che Marco non si è praticamente mai aperto....
La Pina ci ha provato a smontarlo... ma non ci è riuscita!
E' troppo chiuso.... un po' mi spiace.... a me piace il suo modo di rispondere alle cose che lo tocano con frasi molto sottili che necessitano un pelo di attenzione per essere comprese ma rimane il fatto che in generale scopre poco o nulla di lui....
Si nasconde dietro alla maschera da tontarello che si distrae facilmente e non vuole mostrarsi nemmeno un po'... chissà se fa così con tutti o solo con quelli che non conosce bene....?
E' vero che poi con la musica tira fuori se stesso senza troppi veli, però a volte mi piacerebbe sentirlo parlare libero dai suoi gusci (al plurale perchè secondo me sono molti)... mi piacerebbe se trasformasse in parole quella dimensione interiore in cui viaggia... ma forse è talmente complessa da comprendere e spiegare che riesce ad esternarla solo con la musica....chissà?
Forse un giorno riuscirà in parte a liberarsi davvero... perchè quando lo vedo così mi sembra uno che si ingabbia e si lega da solo.. mi fa uno strano effetto... forse sono io che penso troppo!

duful ha scritto:
credo che solo l'esperienza gli potrà permettere di sciogliersi di più, di giocare con le parole.
per adesso si accontenta di raccontarsi con il canto, sul palco. lì non teme niente e si butta totalmente.

e questo mi fa pensare che l'emozione totale che mi ha lasciato addosso sentirlo cantare dal vivo "Almeno tu" è dovuta a questo.
quella sera all'Alcatraz sono rimasta alla fine tramortita e quasi..spaventata.
sono uscita da lì chiedendomi cosa spinga un ragazzetto così giovane a mettersi così a nudo su un palco
la sua ingenuità? la freschezza? il seguire in toto solo la musica fino a perdersi con lei e in lei?
io ancora oggi non me lo spiego, resta il mio punto interrogativo su Marco Mengoni e la cosa che mi affascina e tiene legata a lui.

non so s e si capisce.
cmq quella sera mi sono detta "cavolo che rischio, mettersi a nudo così! forse con il tempo imparerà a proteggersi di più".
ma in realtà non è quello che desidero per lui, perché finché sarà capace di trasmettere cosi' tanto, sarà sempre una spanna oltre tutto il resto.

Ha detto chiaramente di avvertire i suoi limiti...forse ha paura di non essere in grado di esprimersi come si deve, di poter raccontare con le giuste parole il suo intorcinato mondo interiore...

Pero' i suoi occhi ridevano...sta provando a realizzare una parte di quel suo mondo interiore, di farlo vedere usando gli strumenti che si sente sicuro di maneggiare in modo efficace...note e musica...spera solo di essere capito...
Certo, quando la Pina si avvicinava a qualche nodo importante di sè, lui metteva deciso lo stop. Di qui non si passa. La porta è sbarrata. Penso sia stato ferito in passato. Anche la sua battuta sul non credere nell'amore.....
Credo che per adesso sia disposto ad apririsi davvero solo sul palco...

Io la penso in maniera diversa: per prima cosa non mi pongo il problema di dire come vorrei che fosse Marco, se più aperto o più chiuso. Per me Marco è questo, mi interessa solo conoscerlo meglio per quello che è.

E poi penso che un artista in grado di aprirsi, non avrebbe bisogno di comunicare attraverso la musica.


Edit: mi correggo, qualcuno ha già detto qualcosa di simile, ho letto adesso

mi è sfuggito, è vero che ha parlato di 6 mesi per il disco?

Arzach ha scritto:Ziggy ti straquoto!
Non è che non mi sia piaciuta l'intervista.... ma era evidente che Marco non si è praticamente mai aperto....
La Pina ci ha provato a smontarlo... ma non ci è riuscita!
E' troppo chiuso.... un po' mi spiace.... a me piace il suo modo di rispondere alle cose che lo tocano con frasi molto sottili che necessitano un pelo di attenzione per essere comprese ma rimane il fatto che in generale scopre poco o nulla di lui....
Si nasconde dietro alla maschera da tontarello che si distrae facilmente e non vuole mostrarsi nemmeno un po'... chissà se fa così con tutti o solo con quelli che non conosce bene....?
E' vero che poi con la musica tira fuori se stesso senza troppi veli, però a volte mi piacerebbe sentirlo parlare libero dai suoi gusci (al plurale perchè secondo me sono molti)... mi piacerebbe se trasformasse in parole quella dimensione interiore in cui viaggia... ma forse è talmente complessa da comprendere e spiegare che riesce ad esternarla solo con la musica....chissà?
Forse un giorno riuscirà in parte a liberarsi davvero... perchè quando lo vedo così mi sembra uno che si ingabbia e si lega da solo.. mi fa uno strano effetto... forse sono io che penso troppo!

per ora sono le note, e non le parole, il suo mezzo espressivo più potente. solo quando è immerso dentro la musica riesce a liberarsi da tutti i legacci e contorcimenti interiori. o meglio li porta fuori, li fa arrivare al pubblico, facendo sentire emozioni vere, autentiche, in chi l'ascolta.
è la sua arma di distruzione di massa quando è sul palco, questa
spero non la perda mai....ed alla fine chissenefrega se nelle interviste non sfoggerà mai un'arte oratoria sublime

Delilah ha scritto:Io la penso in maniera diversa: per prima cosa non mi pongo il problema di dire come vorrei che fosse Marco, se più aperto o più chiuso. Per me Marco è questo, mi interessa solo conoscerlo meglio per quello che è.

E poi penso che un artista in grado di aprirsi, non avrebbe bisogno di comunicare attraverso la musica.

Anche questa è una giusta osservazione.
Un artista di solito ha un particolare bisogno di comunicare, una sensibilità diversa dal comune sentire...è un flusso emozionale che se trova alcune strade serrate, cerca altre vie di uscita, proprio attraverso l'arte...e li' Marco se la cava proprio bene a comunicarci cio' che prova

deny ha scritto: mi è sfuggito, è vero che ha parlato di 6 mesi per il disco?

sarebbe in linea...si era capito settembre, da messaggi qua e là e indizi dello staff........

vallettadelre ha scritto:

deny ha scritto: mi è sfuggito, è vero che ha parlato di 6 mesi per il disco?

sarebbe in linea...si era capito settembre, da messaggi qua e là e indizi dello staff........

e come ci arriviamo a settembre?
una cosa sono i rumors un'altra la conferma dichiarata apertamente
sicuramente è meglio così, certo che... ci mancherà l'estate mengonella

deny ha scritto:

vallettadelre ha scritto:

deny ha scritto: mi è sfuggito, è vero che ha parlato di 6 mesi per il disco?

sarebbe in linea...si era capito settembre, da messaggi qua e là e indizi dello staff........

e come ci arriviamo a settembre?
una cosa sono i rumors un'altra la conferma dichiarata apertamente
sicuramente è meglio così, certo che... ci mancherà l'estate mengonella

Non mi ci fare pensareeeeeee!! Spero tanto in qualche unplugged...un'intervistina qua e là....qualche manifestazione estiva.....qualunque cosa!

deny ha scritto:

vallettadelre ha scritto:

deny ha scritto: mi è sfuggito, è vero che ha parlato di 6 mesi per il disco?

sarebbe in linea...si era capito settembre, da messaggi qua e là e indizi dello staff........

e come ci arriviamo a settembre?
una cosa sono i rumors un'altra la conferma dichiarata apertamente
sicuramente è meglio così, certo che... ci mancherà l'estate mengonella

bella domanda....
per ammazzare il tempo, io sto facendo questo progettino:
se non riesco a cambiare lavoro (che è una priorità….se no quello ammazza me... ) mi sa che compro casa! così mentre imbianco le pareti, decido i mobili, mi indebito fino ai 70 anni....arriva in un soffio l'autunno del Mengoni!
e festeggeremo il CD con il vino novello! bello no?! non è una figata!?
Anzi Mengoni, senti a zia Valletta: slitta l'uscita di qualche settimana, in piena vendemmia, e lancia il CD con lo spot
"Per bacco! Stappa anche tu il novello Mengoni! Accattatevillo! "
e invece degli showcase (che ormai sono roba vecchia), per la promozione del CD potresti partecipare alle sagre autunnali....sai che fetta di pubblico conquisteresti?!

vallettadelre ha scritto:Anzi Mengoni, senti a zia Valletta: slitta l'uscita di qualche settimana, in piena vendemmia, e lancia il CD con lo spot
"Per bacco! Stappa anche tu il novello Mengoni! Accattatevillo! "
e invece degli showcase (che ormai sono roba vecchia), per la promozione del CD potresti partecipare alle sagre autunnali....sai che fetta di pubblico conquisteresti?!

Delilah ha scritto:Io la penso in maniera diversa: per prima cosa non mi pongo il problema di dire come vorrei che fosse Marco, se più aperto o più chiuso. Per me Marco è questo, mi interessa solo conoscerlo meglio per quello che è.

E poi penso che un artista in grado di aprirsi, non avrebbe bisogno di comunicare attraverso la musica.

Ci tengo a precisare che non mi permetterei mai di intendere che voglio che Marco sia in un modo piuttosto che in un altro.... ho detto quel che ho detto perchè a volte ho una sensazione di malessere.... la avverto.... e non sono io.... non credo....
Dico che mi spiace perchè ho la sensazione che al fondo di questo atteggiamento ci sia una sofferenza di qualche tipo che ovviamente non conosco (non avendo mai visto Marco dal vivo se non in concerto a metri di distanza)... non ho il diritto probabilmente di addentrarmi in questo, però a volte lo avverto in maniera forte nelle frasi non dette, negli sguardi che vagano ovunque tranne che dove dovrebbero andare, nelle smorfie e nei gesti. Per lui e solo per lui mi permetto di dire che mi spiace (se la mia sensazione è realtà).
Ma ripeto, non conoscendo direttamente probabilmente non avrei diritto di parlare....
Rimane il fatto che sul palco non si risparmia nemmeno un po' ed è grazie al palco che lo abbiamo conosciuto davvero rimanendo rapiti tanto da non poterne più fare a meno e farci date su date del tour... Quel qualcosa di grandissimo e non facilmente spiegabile che abbiamo percepito tutti (e che ci unisce in questo forum) esiste e io sono felice di questo!

Arzach ha scritto:

Delilah ha scritto:Io la penso in maniera diversa: per prima cosa non mi pongo il problema di dire come vorrei che fosse Marco, se più aperto o più chiuso. Per me Marco è questo, mi interessa solo conoscerlo meglio per quello che è.

E poi penso che un artista in grado di aprirsi, non avrebbe bisogno di comunicare attraverso la musica.

Ci tengo a precisare che non mi permetterei mai di intendere che voglio che Marco sia in un modo piuttosto che in un altro.... ho detto quel che ho detto perchè a volte ho una sensazione di malessere.... la avverto.... e non sono io.... non credo....
Dico che mi spiace perchè ho la sensazione che al fondo di questo atteggiamento ci sia una sofferenza di qualche tipo che ovviamente non conosco (non avendo mai visto Marco dal vivo se non in concerto a metri di distanza)... non ho il diritto probabilmente di addentrarmi in questo, però a volte lo avverto in maniera forte nelle frasi non dette, negli sguardi che vagano ovunque tranne che dove dovrebbero andare, nelle smorfie e nei gesti. Per lui e solo per lui mi permetto di dire che mi spiace (se la mia sensazione è realtà).
Ma ripeto, non conoscendo direttamente probabilmente non avrei diritto di parlare....
Rimane il fatto che sul palco non si risparmia nemmeno un po' ed è grazie al palco che lo abbiamo conosciuto davvero rimanendo rapiti tanto da non poterne più fare a meno e farci date su date del tour... Quel qualcosa di grandissimo e non facilmente spiegabile che abbiamo percepito tutti (e che ci unisce in questo forum) esiste e io sono felice di questo!

Condivido quello che hai scritto. Egoisticamente mi dispiace un po' che non si sia aperto di più, in fondo questa intervista
non mi ha entusiasmato, ma è vero che lui si mette a nudo quando è sul palco con un microfono in mano ed è quello il suo modo di comunicare.

Credo che in fondo non si aspettasse che l'intervista sarebbe scesa nella sfera così personale, invece l'obiettivo della pina era proprio quello.

Tra l'altro, non so se avete notato, ma a un certo punto era così distratto dal pubblico delle sue fan che la Pina gli ha addirittura chiesto di voltare le spalle al pubblico per guardare lei. Marco infatti era distrattissimo, continuava a guardare il pubblico, ammiccava, dispensava sorrisi, pose sexy. Nonostante poi faccia lo snob rispetto a questa cosa, è apparso
evidente quando è entrato all'inizio e guardando il pubblico ha visto tutte quelle facce conosciute (non mi riferisco alla sottoscritta perché io mi trovato di lato), si è come rilassato, e ha iniziato a cazzeggiare.

Ce lo ha confermato poi di persona al termine della trasmissione quando ci ha salutato che non si aspettava che fossimo
ancora così tante, perché pensava di aver già perso una parte del pubblico. Ci ha tenuto a ringraziarci.

Anche questo è Marco Mengoni.

Va beh... a quel punto confesso che l'avrei riempito di baciottoli.. ma questa è un'altra storia

Secondo me Marco non riuscirà mai a raccontarsi a parole. Gli è toccata in sorte la musica. Migliorerà, imparerà a divagare meno, a non dire quello che non vuole dire senza perdere tempo e girarci intorno, a dire meglio quello che vuole dire, ma il suo mezzo di comunicazione è la musica e forse anche qualche altra forma d'arte. Però ha dentro una ricchezza che bisogna imparare a leggere tra le righe, perché secondo me ne vale la pena. Intanto ha un'intelligenza brillante e vivacissima: gli sono venute fuori battute folgoranti, risposte disarmanti. Poi è uno che le cose le medita e le interiorizza: tutto quello che ha detto della musica, dal volere l'Intermezzo della Cavalleria al suo funerale al riflettere sulla perfezione divina di quei brani è segno di una persona che ragiona continuamente e "sente" profondamente. Infine è uno che si analizza e si conosce parecchio. Misura i suoi pregi e i suoi limiti. E' perfettamente consapevole del suo talento (avete visto come era serio e raccolto quando La Pina gliene parlava?) e del fatto che da solo non vale nulla e non lo porta a nulla. E' in bilico tra coraggio e testardaggine e compromesso (il fatto che La Pina non gli abbia fatto terminare quanto stava dicendo sui brani che ha sul computer mi ha fatto arrabbiare). Dò atto che tutto questo non è immediato, ma se ci si avvicina a lui con la curiosità e l'interesse di conoscere un po' del suo mondo interiore, secondo me a qualche piccolo squarcio si arriva. E' sempre troppo poco, si intuisce che c'è di più e rimane un senso di insoddisfazione, ma forse Marco, in questo momento, solo questo è disposto a dare. Per me è già tanto.

Shanti ha scritto:
Ce lo ha confermato poi di persona al termine della trasmissione quando ci ha salutato che non si aspettava che fossimo
ancora così tante, perché pensava di aver già perso una parte del pubblico. Ci ha tenuto a ringraziarci.

Anche questo è Marco Mengoni.

Va beh... a quel punto confesso che l'avrei riempito di baciottoli.. ma questa è un'altra storia

pure io lo avrei riempito di "baciottoli"! ma come fa a pensare di aver già perso i suoi fans?! lo zoccolo duro resisterà...!