RE MATTO TOUR - [RESOCONTI]

ForsesiForseno ha scritto:bene brave voi e complimenti a quel traditore di Mengoni che si rifugia a Nonantola per regalare improvvisazioni jazz

i vostri resoconti sono fantastici grazie per aver condiviso la vostra bella serata

EffeCi ha scritto: Non so se noi siamo maniaci o malati, o pazzi, ma il fatto è che mille sfumature della stessa canzone, interpretata da Marco, valgono più di cento canzoni diverse fatte da chiunque altro ed è per questo che noi lo seguiamo su e giù per l'Italia, proprio come se lui fosse il pifferaio magico della fiaba.

Valentina ha scritto:Ciao Dilly
Sì una cosa che mi premeva dire è che al Vox eravamo la maggiorparte adulti, direi che è stato il concerto di Marco con il pubblico più eterogeneo finora.
Un'iniziativa carina è stata fatta dalle over che nel pomeriggio distribuivano dei fogli grandi su cui scrivere la città di provenienza consci del fatto che Marco quando introduce In viaggio verso me si mette a parlare del pubblico che ha fatto un lungo viaggio per andare a vederlo (della serie, ormai sappiamo in anticipo quello che fa, quello che dice, quello che non dice ) così ancor prima che iniziasse l'introduzione in molti hanno alzato i cartelli con le città e lui è rimasto sorpreso Si è messo a leggerli, e c'era gente che addirittura è venuta da Lugano e Napoli

Guenda ha scritto:

Valentina ha scritto:Ciao Dilly
Sì una cosa che mi premeva dire è che al Vox eravamo la maggiorparte adulti, direi che è stato il concerto di Marco con il pubblico più eterogeneo finora.
Un'iniziativa carina è stata fatta dalle over che nel pomeriggio distribuivano dei fogli grandi su cui scrivere la città di provenienza consci del fatto che Marco quando introduce In viaggio verso me si mette a parlare del pubblico che ha fatto un lungo viaggio per andare a vederlo (della serie, ormai sappiamo in anticipo quello che fa, quello che dice, quello che non dice ) così ancor prima che iniziasse l'introduzione in molti hanno alzato i cartelli con le città e lui è rimasto sorpreso Si è messo a leggerli, e c'era gente che addirittura è venuta da Lugano e Napoli

no ma bellissima questa cosa dei cartelli con le città!!!!

mi piace mi piace moltissimo, molto carina!!!

Piccola Stella ha scritto:Avete già detto tutto.
Aggiungo solo questo.
Io ho ascoltato "Almento tu nell'universo" a occhi bassi per non guardare Marco.
Non ci sono parole per descrivere l'emozione che ho provato.
Ho seguito la sua voce (isolandomi dagli strilli e dai cori di chi cantava) dall'inizio alla fine e quando è esplosa nel finale è partito un brivido.
Dal cuore.

Piccola Stella ha scritto:Avete già detto tutto.
Aggiungo solo questo.
Io ho ascoltato "Almento tu nell'universo" a occhi bassi per non guardare Marco.
Non ci sono parole per descrivere l'emozione che ho provato.
Ho seguito la sua voce (isolandomi dagli strilli e dai cori di chi cantava) dall'inizio alla fine e quando è esplosa nel finale è partito un brivido.
Dal cuore.

sissi46 ha scritto:

Piccola Stella ha scritto:Avete già detto tutto.
Aggiungo solo questo.
Io ho ascoltato "Almento tu nell'universo" a occhi bassi per non guardare Marco.
Non ci sono parole per descrivere l'emozione che ho provato.
Ho seguito la sua voce (isolandomi dagli strilli e dai cori di chi cantava) dall'inizio alla fine e quando è esplosa nel finale è partito un brivido.
Dal cuore.

Si, ti ho visto con la coda degli occhi e non ho voluto disturbarti.

Questo me lo ricordo.

Però l'esplosione di Almeno tu di cui parlano tutti....no che non me la ricordo.

Sto cominciando a preoccuparmi della mia salute mentale.

EffeCi ha scritto:Comunque quella voce e il modo in cui Marco la usa non è di questo mondo. Io sono ogni volta sempre più sconvolta.

La scaletta è quella, canzone più, canzone meno. Le introduzioni che fa ai brani sono quelle... anzi, ieri gliele dicevano prima e lui, che lo sa che la gente lo segue ad ogni data, era un po' divertito e un po' preso in contropiede e gli toccava riaggiustare il tiro: non ha nemmeno potuto imitare Mina, perché gli è arrivato un "Massimilianooo" dal pubblico e così si è girato, sbuffando per scherzo e dicendo: "Che pizza...".

Però non c'è verso: lascia di stucco. E' vero che vorresti accontentarlo quando esorta a saltellare, ma come fai a staccarti dalla trance in cui lui ti getta dall'inizio alla fine? Lo guardi come si guarda un extraterrestre e aspetti che faccia qualcosa per stupirti.
E lui la fa. Non ci mette niente, gli viene d'istinto. Gli esce non so da dove. Arriva a picchi impensabili e non sbaglia mai.
Il suono della sua voce è la cosa più incredibile che io abbia mai sentito, dopo la divina Callas, a livello di emozioni, di pugni nello stomaco, di vertigini e scosse elettriche.
Lui parte, all'improvviso e tu cominci a sentire i battiti del cuore che ti rimbalzano, poi lo segui con lo sguardo e hai l'altro contraccolpo, quello visivo, che non è da meno. Lui scherza, gioca, sa di essere al centro della tua attenzione e, come niente, attorciglia vocalizzi e note, sparandoti stilettate da tutte le parti.
La sublimazione è collettiva, c'è poco da dire. La Maionchi non era mica l'unica a godere.

Ma suonare la voce, come la suona Marco non è una cosa per tutti. La sua è un'arte talmente eccelsa, che potrebbe veramente portarlo a livelli che nemmeno ci immaginiamo ancora. E' un ragazzo, si vede che gode a cantare e che sta sperimentando i propri limiti. Secondo me, lui limiti non ne ha.

Al Vox si sentiva benissimo, l'acustica era perfetta. E' un ambiente talmente piccolo, che chiaramente ha ispirato Marco a fare di più vocalmente, anche con i limiti tecnici imposti dalle dimensioni del palco e gli aggiustamenti che hanno dovuto fare alla scaletta. Probabilmente è questa la giusta dimensione per i suoi concerti, anche se è bello vederlo quando spazia sul palco e non deve stare attento ad inciamparsi nei ballerini e nei chitarristi.
Almeno tu e Tears in heaven le ha cantate stando seduto al centro del palco ed era rilassatissimo, sorridente, allegro. E' la seconda volta, con Roma, che canta senza apparente sofferenza questi due brani. Almeno questa è la mia impressione.
Questo vuol dire che ieri sul palco era felice e, infatti, proprio come a Roma, non usciva più e continuava a giocare con il pubblico, indicando le persone che dovevano saltare sulle note di Stanco, dopo i saluti e i ringraziamenti finali. E' anche rientrato, dopo che era sparito, per un ultimo abbraccio ideale al pubblico.

Non so se noi siamo maniaci o malati, o pazzi, ma il fatto è che mille sfumature della stessa canzone, interpretata da Marco, valgono più di cento canzoni diverse fatte da chiunque altro ed è per questo che noi lo seguiamo su e giù per l'Italia, proprio come se lui fosse il pifferaio magico della fiaba.

Valentina ha scritto:Qualche commento al concerto di ieri di Verona
visto che non c'ho voglia di scrivere il resoconto (abbiate pietà di
me)

Lui si è già rotto di questo tour,
nel senso che si è già stufato delle canzoni che sta cantando infatti
continua a stravolgerle e non sempre la cosa è positiva, vedi Psycho
Killer di ieri e soprattutto Credimi Ancora, quest'ultima alla fine l'ha
buttata lì distruggendo la parte finale, con un acuto-non acuto
inascoltabile.

La deve smettere di urlare, ieri era più sopra le
righe che mai: tesoro bello de casa, capisco che sei stato fermo dei
giorni e ti sei rotto di cantare sempre le stesse canzoni e vorresti
farne di nuove, ma non c'è bisogno di strafare per far vedere che vuoi
cambiare interpretazione.
Ieri che ero più lucida mi sono messa a
decifrare se ci fosse una canzone, che fosse una dove non caccia l'urlo
da strozzamento, ebbene non c'è.
Se continua così rimarrà svociato
prima del tempo.

Ieri per la prima volta mi sono annoiata in
alcune parti del concerto Più che altro nella prima parte perchè
era troppo sopra le righe, e quest'impressione l'hanno avuta anche altre
mengonelle con cui mi sono confrontata dopo. In alcune canzoni, le sue
soprattutto , forse perchè era la milionesima volta che
lo vedevo, forse perchè alcune sue canzoni mi fanno caghè, fatto sta che
mi è capitato per la prima volta di distrarmi e pensare ad altro.

Nella
seconda parte si è ripreso e si può che mi sono commossa quando ha
fatto l'intro di See me Feel Me?! Io non so che estensione abbia questo
ragazzo, però la deve curare (e smetterla di cacciare gli strilli ogni
2x3, anche quando non ce n'è bisogno) perchè ieri altro che canto delle
balene! Ad un certo punto ha fatto un acuto che sembrava un violino,
tanto che mi son girata verso la mia amica e con faccia stravolta le ho
detto "ma che caxxo di nota ha preso qui?!"

Almeno Tu
nell'Universo l'ha fatta come a Nonantola, ma questa volta per me è
stata un'esperienza ultraterrena, non solo per come l'ha cantata, ma per
come era messo lui fisicamente: seduto, ogni tanto quasi mezzo
sdraiato, piedi nudi che continuava a muovere insieme alla mano,
gracile, gracilissimo, tutto rannicchiato su di sè come se volesse
abbracciarsi...in poche parole completamente nudo.
In quel momento
non ho trattenuto le lacrime nel vederlo così e ho pensato solo a
dedicargli spiritualmente "La Cura" di Battiato. E' scritta apposta per
te, Marco.

Valentina ha scritto:Ah Kaiser l'hai messa anche qui, ma il mio non era proprio un resoconto Comunque grazie per averci pensato