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Messaggio Da Ospite Lun 26 Lug 2010, 23:40

Addio a Raoul Grassilli
volto della tv in bianco e nero


La sua carriera era cominciata in teatro per continuare con il cinema e la radio. Artista coraggioso si era cimentato in tutto segnando alcune delle pagine storiche dello spettacolo italiano. E' morto sabato all'età di 85 anni, oggi l'annuncio dei figli a esequie celebrate.

Oggi nel cimitero della Certosa a Bologna si è svolto il funerale dell'attore Raoul Grassilli deceduto sabato scorso all'età di 85 anni. L'annuncio è stato dato dai figli ad esequie avvenute per rispettarne le volontà. Grassilli, attore di teatro e televisivo, è stato uno dei volti dei grandi sceneggiati degli anni '60 quando la televisione in bianco e nero portava nelle case degli italiani anche le grandi opere di letteratura. Ma in realtà la sua carriera era cominciata in teatro per continuare con il cinema e la radio. Artista coraggioso si era cimentato in tutto segnando alcune delle pagine storiche dello spettacolo italiano.

Aveva cominciato in quello che lui stesso definiva un periodo fortunato, il dopoguerra quando i teatri cominciavano a riempirsi di gente. I suoi maestri all'Accademia drammatica di Roma furono, tra gli altri, Wanda Capodaglio e Sergio Tofano. Poi il debutto con Strehler, le compagnie con Alida Valli e Tino Buazzelli, fino al '58, accanto a Gino Cervi. Cominciò a girare il mondo: Londra, Parigi, ma anche New York e il Sud America. A Londra quelli del Cambridge Theater una volta gli chiesero persino di restare. Anche per la tv Grassilli è stato protagonista di capitoli importanti, quando questo prendeva a prestito gli attori di teatro, per fiction, anzi no sceneggiati tratti dai capolavori della letteratura: è il caso de "I grandi camaleonti" di Federico Zardi, "Il mulino del Po" di Bacchelli, ed ancora "Bel Ami", "Le mie prigioni" e "Il caso Mauritius". Fu sul set di questo ultimo lavoro che prese quello che lui stesso definì "un vero e proprio sbandamento" per Virna Lisi. Nel cinema era stato diretto da Luigi Comencini nella trasposizione filmica della vita di Casanova.


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Messaggio Da Ospite Sab 31 Lug 2010, 13:05

http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/07/31/news/e_morta_suso_cecchi_d_amico_la_regina_delle_sceneggiatrici-5972048/?ref=HREC1-2

CINEMA
E' morta Suso Cecchi D'Amico
la regina delle sceneggiatrici



ROMA - Si è spenta a Roma all'età di 96 anni. Aveva collaborato con i più importanti registi del cinema italiano. Da Visconti ad Antonioni, da Rosi a Monicelli.

Figlia dello scrittore Emilio, Giovanna Cecchi era nata a Roma nel 1914. Esordì come giornalista, e subito decise di aggiungere alla sua firma il cognome materno, come da tradizione teatrale. La sua firma, con il nomignolo familiare "Suso", compare per la prima volta al cinema con il film di Renato Castellani 'Mio figlio professore'. E' il 1946.

Inizia da qui poi la grande stagione neorealista a fianco di maestri come Luigi Zampa, Ennio Flaiano, Cesare Zavattini.

Lavora poi con Antonioni, Rosi, Blasetti. Ma l'autentico sodalizio è quello con Luchino Visconti, che la vuole al suo fianco nel 1950 per 'Bellissima', che ne farà poi il suo fedele "doppio" narrativo per tutta la carriera fino al progetto mai realizzato della "Recherche" di Proust.

Nel 1994 la Mostra di Venezia le assegnò un Leone d'oro alla carriera.

I funerali si svolgeranno lunedì alle 11:00, nella chiesa di Santa Maria del Popolo, a Roma.





(31 luglio 2010

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Messaggio Da Ospite Sab 31 Lug 2010, 15:13

Ci hanno lasciato ... - Pagina 4 591958 abbiamo perso una colonna

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Messaggio Da Ospite Sab 31 Lug 2010, 15:49

La maggior parte dei miei film italiani preferiti avevano al sua firma.

pianto

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Messaggio Da Ospite Sab 31 Lug 2010, 15:58

gli è che ha firmato talmente tanti film Ci hanno lasciato ... - Pagina 4 550338
abbiamo veramente perso un pezzo di storia cinematografica italiana di valore incommensurabile Ci hanno lasciato ... - Pagina 4 591958

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Messaggio Da Ospite Sab 31 Lug 2010, 16:03

CINEMA
E' morta Suso Cecchi D'Amico
la regina delle sceneggiatrici


Era nata il 21 luglio del 1914, per poi lavorare con Flaiano, Monicelli, Fellini, e Visconti. Firmò capolavori come 'Il Gattopardo', 'Speriamo che sia femmina', 'I soliti ignoti' e Ladri di biciclette'. I funerali si svolgeranno lunedì 2 agosto, alle 11, nella chiesa romana di Santa Maria del Popolo

ROMA - Si è spenta a Roma all'età di 96 anni Suso Cecchi D'Amico, pseudonimo di Giovanna Cecchi, sceneggiatrice di alcuni dei più celebri film italiani, come Ladri di biciclette e Morte a Venezia. Era nata nella capitale il 21 luglio del 1914, figlia del letterato Emilio, personalità di spicco della borghesia intellettuale d'inizio secolo che la introdusse alla cultura inglese e la iscrisse al liceo francese di Roma, e della pittrice Leonetta Pieraccini. Durante la guerra Giovanna trovò rifugio nella casa di campagna dello zio, poi primo sindaco della Firenze liberata.

Temperamento ribelle, antifascista per formazione nonostante avesse trovato impiego al ministero delle Corporazioni per interessamento del gerarca Giuseppe Bottai, la futura sceneggiatrice mosse i primi passi nel mondo della celluloide all'indomani della guerra, scrivendo per Renato Castellani il copione di Mio figlio professore (1946). Nel frattempo aveva sposato il musicologo Fedele d'Amico e aveva messo al mondo i primi due figli (ne avrà tre, Masolino, Caterina e Silvia). I suoi primi compagni di lavoro furono Ennio Flaiano (uno degli amici più cari), Alberto Moravia, Ugo de Benedetti, Piero Tellini e anche due grandi attori come Aldo Fabrizi e Anna Magnani. Furono proprio loro, si narra, a metterla in contatto con Cesare Zavattini che la volle al suo fianco per Ladri di biciclette (è sua l'invenzione del furto della bicicletta), Miracolo a Milano, Le mura di Malapaga.

Suso Cecchi D'Amico attraversava stili, idee, personaggi ed epoche cruciali con una coerenza che rimarrà esemplare. La sua elegante presenza nel panorama del cinema italiano ha caratterizzato dunque più di un'epoca e la sua femminilità discreta e intransigente è stata la migliore risposta al maschilismo della grande Cinecittà e dell'Italia (o Italietta) degli anni Quaranta. Nel 1947 vinse il primo Nastro d'argento con Vivere in pace di Luigi Zampa e sebbene il suo contributo sia visibile nel cinema di molti tra i massimi autori italiani, soprattutto l'Antonioni del primo periodo, è con Luchino Visconti che stringe un sodalizio umano e artistico incomparabile. I due si incontrano per il copione della Carrozza del santissimo sacramento, poi realizzato da Jean Renoir e nel 1951 realizzano Bellissima. Da allora lavorarono sempre insieme fino al copione di La Recherche, il sogno incompiuto di Visconti.

Fu la più grande donna di Cinecittà. Aveva modi da gran signora ed eloquio spiccio 'risciacquato in Arno' come diceva, amava le lunghe estati nella sobria casa di Castiglioncello e le lunghe sere a discutere di cinema e vita insieme ai figli e ai loro amici. Amava avidamente la vita e ne guardava le ricorrenti follie con ironico distacco intriso di elegante umorismo. Non si contano i capolavori che recano la firma di Suso Cecchi d'Amico, da Senso al Gattopardo, da Salvatore Giuliano a Cuore, da Gesu' di Nazareth a Speriamo che sia femmina. Ma Suso non negava, specie negli ultimi anni, il suo magistero di esperienza e stile anche ad autori giovani come Maurizio Sciarra (La stanza dello scirocco), Cristina Comencini (La fine è nota), i fratelli Frazzi (Il cielo cade). Un impegno di una vita, suggellato nel 1994 alla Mostra di Venezia con il Leone d'oro alla carriera.

A ricordarla oggi anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Una nota del Quirinale informa che il capo dello Stato "ha appreso con sincera commozione la triste notizia della scomparsa di Suso Cecchi D'Amico, grande protagonista delle stagioni più alte della storia del cinema italiano, nel ricordo delle numerose occasioni d'incontro che gli hanno permesso di apprezzare la sua cultura e finezza umana ha espresso in un messaggio i suoi sentimenti di profonda partecipazione al grande dolore della famiglia".

Mario Monicelli, 95 anni, resta uno dei pochissimi protagonisti viventi della grande generazione del cinema italiano. Tantissime le sue pellicole scritte insieme alla sceneggiatrice romana. "Le sceneggiature che mi sono rimaste più nel cuore - afferma - sono forse Speriamo che sia femmina, I soliti ignoti e La ragazza con la pistola". Per Suso Cecchi D'Amico Monicelli ha usato parole d'ammirazione e affetto: "Ho vissuto 50 anni con lei. Entravo e uscivo da casa sua con la naturalezza di chi ci vive. Eravamo come una famiglia. La sua scomparsa mi lascia molto solo, ma dobbiamo piegarci al volere degli anni". "Era molto socievole - ha aggiunto il regista - Ci si incontrava la mattina e si passavano le prime ore a parlare di tutto, dalle nostre cose alla politica. Ed era lì, in quegli incontri, che nascevano le idee. Era un lavoro propedeutico alla seconda parte della giornata nella quale poi si passava a confezionare le storie. In fondo i racconti nascevano dalla collaborazione, da un continuo intrecciarsi di spunti".

"Tutta la mia vita è legata a lei. E' una delle più grandi donne che abbia mai incontrato non solo nel campo professionale, ma anche in quello privato. Era una donna completa - dice Cristina Comencini - Tra i sui pregi nella scrittura c'era una grande chiarezza. Ascoltava tutti e prendeva appunti. Nei dialoghi era molto sottile e aveva rispetto del pubblico. Organizzava le scene in modo tale che fossero comunque appetibili per gli spettatori. Faceva parte di quella generazione, che comprendeva anche mio padre, che era in grado di coniugare qualità e popolarità"

I funerali si svolgeranno lunedì alle 11, nella chiesa di Santa Maria del Popolo, a Roma.



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Ultima modifica di ubik il Sab 31 Lug 2010, 16:05 - modificato 2 volte.

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Messaggio Da Ospite Sab 31 Lug 2010, 16:04

un pensiero .... cuoricino

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Messaggio Da Ospite Mar 03 Ago 2010, 20:14

http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/08/03/news/elvira_sellerio-6044093/?ref=HREC1-4

Addio a Elvira Sellerio
editrice di Sciascia e Camilleri
Si è spenta a 74 anni a Palermo la fondatrice, insieme al marito Enzo, dell'omonima casa editrice. Scoprì numerosi autori di successo. Fu anche membro del cda Rai. Il cordoglio di Napolitano: "Era amica e collaboratrice".



ROMA - E' morta oggi a Palermo Elvira Giorgianni Sellerio, 74 anni, fondatrice con il marito Enzo dell'omonima casa editrice. In passato membro del cda della Rai, scoprì e pubblicò numerosi autori di successo.

Elvira Giorgianni Sellerio era nata a Palermo il 18 maggio del 1936. Figlia di un prefetto, una laurea in Giurisprudenza, nel 1989 era stata nominata Cavaliere del lavoro dal presidente della Repubblica Francesco Cossiga e nel 1991 era stata insignita di una Laurea honoris causa in Lettere dalla facoltà di magistero di Palermo. Aveva cominciato a lavorare nell'editoria alla fine degli anni Sessanta e al 1969 risale la nascita della casa editrice Sellerio, dal cognome dell'allora marito, il fotografo Enzo, da un'idea nata parlando con Leonardo Sciascia e con l'antropologo Antonino Buttitta, amici della coppia. Il programma all'origine della casa editrice è il ritorno a una cultura che Sciascia definisce "amena", in cui cioè il cosiddetto impegno è implicito e non esplicito, quindi una cultura "della leggerezza" che non rinuncia all'eleganza, una cultura delle idee ma in forma di cose belle.
Dopo qualche titolo nella collana d'esordio, arriva la visibilità nazionale con
la pubblicazione, nel 1978, di L'affaire Moro di Leonardo Sciascia nella collana "La civiltà perfezionata". Vende più di centomila copie. Proprio al forte rapporto con lo scrittore di Racalmuto si deve il successo di una "scommessa": così Elvira Sellerio aveva più volte definito la sua "pretesa" di lanciare da Palermo una casa editrice, che si proponesse come "nazionale", scontando tutte le conseguenze di una localizzazione periferica. Dopo la separazione dal marito, nel 1983, la gestione si era separata: a Elvira narrativa e saggistica, a Enzo Sellerio i libri d'arte e fotografia.

La casa editrice è stata premiata con il Supercampiello nel 1981 per Diceria dell'untore, il romanzo che ha fatto conoscere al grande pubblico Gesualdo Bufalino. Nel 1991 le è stato attribuito il premio "Marisa Belisario". La casa editrice si è segnalata per la sua collana "La memoria", piccoli libri dalla copertina blu che ripropongono testi apparentemente "minori", che spaziano tra classico e moderno, ma di grande spessore culturale. Ha pubblicato tutti i libri di Andrea Camilleri. Fra gli altri scrittori che hanno pubblicato con la casa editrice, anche Gianrico Carofiglio, Antonio Tabucchi, Manuel Vazquez Montalban, Alicia Gimenez-Bartlett. Il catalogo conta a oggi oltre tremila titoli.

Le condoglianze di Napolitano.
"Amica e collaboratrice". Così Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricordato Elvira Sellerio in un messaggio indirizzato al figlio Antonio. "E' stata donna di grande finezza e intuito culturale, editrice coraggiosa e lungimirante, animata da forte passione civile. Il senso dell'interesse pubblico con cui accettò da me e dal presidente Spadolini la nomina a membro del Consiglio di amministrazione della Rai e lo sforzo con cui si applicò a quell'impegno per lei inconsueto", ha concluso Napolitano, "rimangono un assai caro ricordo e motivo di rimpianto".

(03 agosto 2010)

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Messaggio Da Ospite Mar 17 Ago 2010, 14:50

E' morto Francesco Cossiga
il decesso alle 13.18 al Gemelli
Le condizioni del presidente emerito della Repubblica
si erano aggravate nella notte tra lunedì e martedì

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Messaggio Da Ospite Dom 12 Set 2010, 15:06

CINEMA
Addio al regista Claude Chabrol
tra i padri della Nouvelle Vague

Entrato giovanissimo nel mondo del cinema, diresse film come Un affare di donne, Una morte di troppo, Il buio nella mente e Grazie per la cioccolata


PARIGI - Claude Chabrol, una delle icone del cinema mondiale, è morto stamattina all'età di 80 anni. Il regista, sceneggiatore e produttore francese era uno degli storici fondatori del gruppo della Nouvelle Vague transalpina, considerato anche maestro del genere thriller. Grazie agli amici François Truffaut e Jacques Rivette frequenta la redazione dei Cahiers du Cinèma e la Cinèmathèque di Henri Langlois.

Nel 1957, insieme a Éric Rohmer, pubblica un libro sui film di Alfred Hitchcock. Nel 1958 gira il suo primo film, "Le beau Serge". Il film inaugura la grande stagione della Nouvelle Vague. Il successivo "I cugini" (1959) ha un grande successo di critica e viene premiato al Festival di Berlino. Lo stesso anno, Chabrol gira a colori "A doppia mandata", il suo primo thriller che, dietro il racconto dell'omicidio di una donna, cela una critica della famiglia borghese. Negli anni '60 uno dei suoi temi preferiti è l'analisi della stupidità umana e dirige "Le donne facili" (1960) e "I bellimbusti" (1961).

Il regista accetta un'offerta della Gaumont e gira due film di spionaggio, genere che in quel periodo aveva un enorme successo. "La Tigre ama la carne fresca" (1964) e "La Tigre profumata alla dinamite" (1965) raccontano le avventure di un super-agente segreto francese, Louis Rapière, il cui nome in codice è appunto "La Tigre". I due film sono un successo al box office e ridanno slancio alla produzione del regista.

La fine degli anni '60 e l'inizio dei '70 sono uno dei periodi migliori di Chabrol, durante il quale il regista dirige molti thriller: "Le cerbiatte" (1968), "Il tagliagole" (1970), "Sul far della notte" (1971) e "Trappola per un lupo" (1972). Alla fine degli anni '70 Chabrol si dedica alla televisione per tornare al cinema con "Violette Nozière" (1978), storia dell'ultima donna ghigliottinata in Francia, "I fantasmi del cappellaio" (1982) dal romanzo di Georges Simenon, "L'inferno" (1994) con una splendida e tormentata Bèart, "Il buio nella mente" (1995) o "Grazie per la cioccolata" (2000), tragiche storie di follia all'interno di famiglie apparentemente normali.

Nonostante l'avanzare dell'età Chabrol ha continuato a lavorare, rallentando solo un po' il ritmo nell'ultimo decennio. Dopo "L'innocenza del peccato" (2007) dirige il thriller "Bellamy" che vede come protagonista Gerard Depardieu. Nel 2009 riceve al festival di Berlino il premio alla carriera, la Berlinale camera.

(12 settembre 2010)


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Messaggio Da Ospite Lun 13 Set 2010, 20:19

(ANSA) - ROMA, 13 SET - E' morta a la critica tv Claudia Vinciguerra. Si e' spenta nell'ospedale San Carlo di Nancy di Roma dove era ricoverata da alcuni giorni. Nata nella Capitale nel 1923, scrisse tra l'altro per Il Giorno e collaboro' con la trasmissione della domenica di Raidue 'Mattina in famiglia'. E' conosciuta anche per l'imitazione che fece di lei Teo Teocoli.

Ci hanno lasciato ... - Pagina 4 0100913123726235_20100913 Ci hanno lasciato ... - Pagina 4 10161 c'aveva 87 anni??? Ci hanno lasciato ... - Pagina 4 52494 Ci hanno lasciato ... - Pagina 4 51731

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Messaggio Da Ospite Lun 13 Set 2010, 20:31

cacchio :stupore

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Messaggio Da Ospite Sab 18 Set 2010, 14:45

Da TvBlog di sabato 18 settembre 2010:

Ieri, a Roma, è morto a 71 anni per un infarto Sergio Di Stefano, attore e doppiatore di numerosi film e serie tv. Diplomatosi all’Accademia d’arte drammatica “Silvio D’Amico” è stato prima attore teatrale, poi televisivo (”…E le stelle stanno a guardare”, sceneggiato Rai del 1971) ed è quindi approdato al mondo del doppiaggio, in cui ha prestato la voce a numerosi attori di grosso calibro.
Al cinema ha doppiato Jeff Bridges (”Starman”, “Il grande Lebonsky”, “Stick it”), John Malkovich (”Nel centro del mirino”, “Il ladro di orchidee”), Christopher Lambert (”Highlander”), Klaus Maria Brandauer (”Mephisto”), William Hurt, Kevin Costner e molti altri (per l’elenco completo, vi rimandiamo alla pagina a lui dedicata da Antonio Genna, che ha anche dato la notizia della sua scomparsa).
In tv, Di Stefano ha dato voce a numerosi personaggi di varie serie televisive, come Richard Dean Anderson (Jack O’Neil) in “Stargate SG-1″, Bruce Campbell (Sam) in “Burn Notice”, Eric Pierpoint (Paul) in “Saranno famosi”, Michael Gross (Steven) in “Casa Keaton”, Tom Selleck (Richard) in “Friends”, Derek de Lint (Gerard) in “Alias”. Ma, soprattutto, negli ultimi anni ha contribuito al successo di “Dr. House” in Italia, doppiando proprio il protagonista Hugh Laurie.
Oltre che doppiatore, Di Stefano è stato anche direttore del doppiaggio di alcune serie, come “Frasier”, “Friends”, “Joey”, “Arrested Development” e “La complicata vita di Christine”.

http://www.tvblog.it/post/21592/e-morto-sergio-di-stefano-la-voce-del-dr-house

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Messaggio Da Ospite Sab 18 Set 2010, 20:45

Morta Caterina Boratto

Da bellezza telefoni bianchi a Villa Arzilla

15 settembre, 18:53

Ci hanno lasciato ... - Pagina 4 0100915164617586_20100915(ANSA) - ROMA, 15 SET - Forse qualcuno la ricordera' per Villa Arzilla ma Caterina Boratto, morta ieri pomeriggio a Roma all'eta di 95 anni, era stata una delle bellezze dell'epoca dei telefoni bianchi. Algida e senza venature passionali proprio come si richiedeva allora alle attrici, ha attraversato il cinema italiano a partire dagli anni '30. Tra le sue interpretazioni 'Campo de' Fiori' film con Anna Magnani. Seguono tanti melo' come 'Il romanzo di un giovane povero' (1942) con Amedeo Nazzari.


una delle ultime dive Ci hanno lasciato ... - Pagina 4 550338 Ci hanno lasciato ... - Pagina 4 405516

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Messaggio Da DarkLullaby Mar 21 Set 2010, 13:45

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Messaggio Da Ospite Mar 21 Set 2010, 13:47

DarkLullaby ha scritto:Ho appena letto che è morta Sandra Mondaini pianto

http://qn.quotidiano.net/spettacoli/tv/2010/09/21/387866-addio_sandra_mondaini.shtml

Sandra ... lo immaginavo ... non ha resistito pianto

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Messaggio Da Ospite Mar 21 Set 2010, 13:48

pianto ciao Sandra

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Messaggio Da Puccafra Mar 21 Set 2010, 13:51


L'ho saputo adesso ........... Sandra pianto
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Messaggio Da Ospite Mar 21 Set 2010, 13:53

triste triste triste

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Messaggio Da Paz i Enza Mar 21 Set 2010, 13:55

Voleva rivedere l'amore della sua vita!!! pianto pianto pianto
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Messaggio Da Ospite Mar 21 Set 2010, 13:56

Ho sentito ora al TG.... se n'era andata con Raimondo 5 mesi fa.... spero che adesso stiamo entrambi molto meglio, insieme.
Ciao Sandra!

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Messaggio Da nerina Mar 21 Set 2010, 13:58

oh... triste triste
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Messaggio Da luna Mar 21 Set 2010, 13:59

pianto
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Messaggio Da Zoe Mar 21 Set 2010, 14:05

Ciao Sandra pianto
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Messaggio Da Lord Frolly Mar 21 Set 2010, 14:18



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