Musica dimenticata....

incredibbile e improbabbile cover dei beatles

un grande successo

per concludere, l'immancabile canzone di burt

Io ancora la ricordo, ma molti forse neanche l'hanno conosciuta

Claudio Rocchi La tua prima luna

Vado bene Ubik?



Gianfranco Manfredi- Ma chi ha detto che non c'è

Catherine Anahid Berberian detta Cathy (Attleboro, Massachusetts, 4 giugno 1928 – Roma, 6 marzo 1983) è stata un mezzosoprano e una compositrice statunitense, figura di spicco della musica contemporanea a cavallo fra gli anni sessanta e settanta, e, dal 1950 al 1966, moglie di Luciano Berio.
Si può considerare come la più popolare interprete delle opere vocali dell’avanguardia della seconda metà del Novecento, essendosi sempre impegnata affinché cadessero i pregiudizi dell'élite della musica classica nei confronti di quella popolare, comunicando al mondo la propria completa libertà artistica.
Ha collaborato per alcuni anni con il complesso musicale Gruppo Musica Insieme di Cremona, diretto dal Maestro Giorgio Bernasconi, con il quale ha eseguito concerti di musica antica e contemporanea in tutto il mondo.
Ha cantato nelle sale da concerto e nei teatri più importanti del mondo; in particolare opere di Monteverdi e opere di musica contemporanea, di tutti i compositori più importanti della nostra epoca, come tra gli altri: Bruno Maderna, Luciano Berio, Luigi Nono, Luigi Dallapiccola, William Turner Walton, John Cage, Kurt Weill, Goffredo Petrassi.
La Berberian è stata una stupefacente interprete, poliglotta, fascinosa, riusciva a cantare nella stessa sera, in cinque lingue diverse. Memorabile il suo Concerto a Milano, intitolato "Da Monteverdi ai Beatles", nei primi anni settanta, fu una vera rivoluzione musicale.

Luciano Berio, suo marito per 17 anni, compose per lei diversi lavori. Tra questi, Thema Omaggio a Joyce, nel 1958; Circles nel 1960, Recital I for Cathy nel 1972. Oltre a Berio, scrissero espressamente per la sua voce compositori quali Sylvano Bussotti, John Cage, Hans Werner Henze e Igor Stravinskij.
Interpretò la voce dell'avanguardia novecentesca con splendide rappresentazioni come: Armenian folk songs (i suoi genitori erano armeni), "Beatles Arias" uscito in Italia nel 2005, e sue proprie composizioni. La sua più nota composizione è Stripsody del 1966, lo stesso anno della Sequenza III di Berio, in cui fa brillare le sue doti vocali usando i suoni onomatopeici dei fumetti. Fu però anche apprezzata interprete di musica antica (in particolare musiche di Monteverdi) che affrontò con il massimo rigore. Come attrice appare nella parte in bianco e nero del film underground del 1964 Rara Film di Sylvano Bussotti, regista e compositore che fu anche suo grande amico e le cui musiche sceniche interpretò in tutto il mondo con grande successo.

purtroppo sul tubo hanno eliminato la versione integrale di questo capolavoro

dobbiamo accontentarci di una sintesi, per lo meno dalla sua viva voce

esiste questa versione contemporanea da parte di una artista giapponese, almeno rende l'idea di questa fantatica composizione

stupenda

Delilah ha scritto:Io ancora la ricordo, ma molti forse neanche l'hanno conosciuta

Claudio Rocchi La tua prima luna

no, non ci posso credere, credevo di conoscerlo solo io.

Spoiler:

strepitosa

concludo con questo omaggio al melodramma

@ziggy L'ennesima teenager del forum

E' stata una delle prime canzoni che ho imparato a suonare con la chitarra insieme alla Canzone del sole e Geordie

per restare in tema con Manfredi.

@ Delilah ,anch'io insieme a Vorrei incontrarti di Alan Sorrenti.

e non possiamo dimenticarci di Lolli

Spoiler:

Sì, c'era una canzone di Lolli che faceva, più o meno
: " Ti ricordi? Michel dei nostri pantalono corti... " l'inno triste di una rovente annata 1977 ( ? ) e accanto a questa
un 'altra nello stesso periodo di un tal Zenobi, Renzo mi pare , che faceva " Silvia ti ricordi la paura..." aveva una erre moscia molto melodica.... vado a vedere se ci sono...

Yma Sumac nata Zoila Augusta Emperatriz Chávarri del Castillo (Ichocán (Cajamarca), 13 settembre 1922 – Los Angeles, 1° novembre 2008) è stata una cantante peruviana. Il suo nome d'arte è stato scritto anche come Ymma Sumak e Imma Sumack.
Negli anni cinquanta fu una delle più note esponenti della musica esotica. Viene ricordata principalmente per la sua voce che, all'epoca, copriva un'estensione di quattro o cinque ottave (i pareri sono discordi). Non senza qualche controversia, a lei viene attribuito il merito di aver cantato la nota più acuta mai registrata da una voce femminile (superando Erna Sack) nella canzone Chuncho.

da wikipedia

da "La bella addormentata nel bosco"

a 65 anni

i 10cc un gruppo inglese a cui molti devono qualcosa