Cazzeggio...(tutto quello che volete dire su Marco Mengoni e non riuscite a tacere)

rabbia no, ma ingabbiato sì

"ingabbiato" è uno a cui è stata privata la totale libertà, uno che si trova in condizioni di non fare quello che gli piace e perdonatemi ma non era il caso di Marco

Notte Teu

@Effe: anche io sto scaricando

vado, grazie per i file, si scaricano con tempi lunghi quindi...lascio fare alla notte
ciao

Claudia ha scritto:Sul fatto che abbia un talento più unico che raro credo siamo d'accordo con tutti.

Se ti riferisci al fatto di non poter uscire, di vivere normalmente, sicuramente ne ha sofferto un po', ma questa è una cosa che hanno "subito" tutti i ragazzi che sono stati ad X Factor, non solo Marco. Allora dovremmo avere comprensione anche per gli altri non solo per lui perché ha più talento di tutti. E poi è durato solo 3 mesi, non è la fine del mondo.

Se invece ti riferisci alle esibizioni, alla scelta delle canzoni, mi sbaglierò, mi pare però
che Marco abbia sempre detto il contrario. E cioè che ha amato la voglia di sperimentazione e la libertà di pensiero che si respira ad X Factor, e che si sia anche divertito.


Ha deciso lui di andare in un programma televisivo per farsi conoscere, un prezzo da pagare c'è sempre per arrivare dove si vuole.

Claudia, ti quoto assolutamente, e in particolare la parte in grassetto. E' vero che la reclusione porta sofferenza, e su questo ci siamo (ma anche detto di aver amato i rapporti con gli altri "reclusi", e in ogni caso era una cosa che aveva messo ben in conto), ma per il resto Marco ha più volte ribadito di aver amato molto il percorso, musicale e no, che ha fatto, di aver acquisito sicurezza, di aver imparato molto e capito allora cosa aveva intenzione di fare nel suo futuro. E sinceramente non credo che l'abbia detto tanto per dire: prima di tutto Marco se qualcosa non va tende diplomaticamente a sviare il discorso, oppure a non dire, ma difficilmente mente o dice il contrario di quello che sente, e soprattutto non lo ripete più volte...Secondo me questo è tutto l'opposto dell'essere ingabbiati (e il pargolo lo avrebbe fatto ben notare, considerando il carattere)

Francamente io tutta questa sofferenza non l'ho mai vista, molta emozione sì, qualche momento, normale e lecito, di sconforto, ma sofferenza o peggio ancora rabbia sinceramente non mi sembra proprio.

Glass ha scritto:Non mi riferivo ad un problema di reclusione o di affaticamento. Me ne guarderei bene dal banalizzare. Se ti laurei in medicina e stai sei anni sui libri rinunciando a tutto il resto o quasi è certo molto più duro, anche senza pensare alla miniera.
Poi forse sono io che soffrivo per lui che invece stava benissimo e ho trasposto le mie sensazioni. Stop. Come non detto. Mi arrendo con le mani in alto.

in realtà l'ha detto lui stesso più di una volta che non ne poteva più di stare rinchiuso nel loft
non che fosse la cosa più grave del mondo, ma è normale che la cosa pesi, soprattutto per una persona che ama molto la libertà...
però non la definirei rabbia...

Va beh, dai, X Factor è quasi un anno fa. Ora siamo proiettati verso nuove avventure.

Se c'è qualche video che non si riesce a scaricare, posso sempre ricaricarlo.
Quelli di Parma sono anche più polposi come dimensioni. Sarà stato il peso dell'elio dei palloncini...

Eccomi ..........

@ ClaudiaB ....... Grazie per le foto ...... che meraviglia .......

Spoiler:

@Effe ...... adesso provo a scaricare i video .....

claudiaB ha scritto:

Claudia ha scritto:Sul fatto che abbia un talento più unico che raro credo siamo d'accordo con tutti.

Se ti riferisci al fatto di non poter uscire, di vivere normalmente, sicuramente ne ha sofferto un po', ma questa è una cosa che hanno "subito" tutti i ragazzi che sono stati ad X Factor, non solo Marco. Allora dovremmo avere comprensione anche per gli altri non solo per lui perché ha più talento di tutti. E poi è durato solo 3 mesi, non è la fine del mondo.

Se invece ti riferisci alle esibizioni, alla scelta delle canzoni, mi sbaglierò, mi pare però
che Marco abbia sempre detto il contrario. E cioè che ha amato la voglia di sperimentazione e la libertà di pensiero che si respira ad X Factor, e che si sia anche divertito.


Ha deciso lui di andare in un programma televisivo per farsi conoscere, un prezzo da pagare c'è sempre per arrivare dove si vuole.

Claudia, ti quoto assolutamente, e in particolare la parte in grassetto. E' vero che la reclusione porta sofferenza, e su questo ci siamo (ma anche detto di aver amato i rapporti con gli altri "reclusi", e in ogni caso era una cosa che aveva messo ben in conto), ma per il resto Marco ha più volte ribadito di aver amato molto il percorso, musicale e no, che ha fatto, di aver acquisito sicurezza, di aver imparato molto e capito allora cosa aveva intenzione di fare nel suo futuro. E sinceramente non credo che l'abbia detto tanto per dire: prima di tutto Marco se qualcosa non va tende diplomaticamente a sviare il discorso, oppure a non dire, ma difficilmente mente o dice il contrario di quello che sente, e soprattutto non lo ripete più volte...Secondo me questo è tutto l'opposto dell'essere ingabbiati (e il pargolo lo avrebbe fatto ben notare, considerando il carattere)

Francamente io tutta questa sofferenza non l'ho mai vista, molta emozione sì, qualche momento, normale e lecito, di sconforto, ma sofferenza o peggio ancora rabbia sinceramente non mi sembra proprio.

Grazie Claudia bellissime foto

Mi tocca lasciarvi...sono stanchissima

Buonanotte forum!

@ Effe, io i video li ho scaricati quasi tutti, e funzionano bene . Grazie mille. E, a proposito, sono contenta che sei tornata a scrivere, mi mancava leggere i tuoi post ...

@ Moon, grazie dei complimenti, il "trittico" è anche il mio preferito!

Anche io non riesco a pensare ad x-factor come un'epserienza così terribile per Marco. Certo ha avuto una forte limitazione della sua libertà, sarà dovuto scendere a qualche compromesso artistico ma a me sembra che i benefici siano stati enormi per lui e non solo per la visibilità.
Ha ampliato le sue conoscenze musicali (piuttosto lacunose) ha preso confidenza con un palco su una ribalta importante, ha scoperto la capacità di muoversi perfettamente davanti alle telecamere, ha potuto esprimere liberamente tutta la sua vena istrionica e folle (ricordate quando preparava Psyco Killer), la sua eccentricità e sensibilità (per le quali magari fuori era additato come strano)in un ambiente stimolante e 'protetto' provando anche gestire la sua emotività per comunicare al massimo (qui certo deve ancora fare un po' di strada ma meglio così...). Ha avuto per giunta ottimi consiglieri a disposizione.
Il tutto imparando a lavorare a ritmi forzati cosa non idifferente per un pigro come lui.
Direi che è come se avesse fatto un corso di alta specializzazione prima di lavorare sul serio.

claudiaB ha scritto:
resto Marco ha più volte ribadito di aver amato molto il percorso, musicale e no, che ha fatto, di aver acquisito sicurezza, di aver imparato molto e capito allora cosa aveva intenzione di fare nel suo futuro.

verissimo ma per farlo non era indispensabile star chiusi nel loft (cosa che infatti succede solo in Italia, o almeno non in Inghilterra dove il format è nato).

Valentina ha scritto:"ingabbiato" è uno a cui è stata privata la totale libertà, uno che si trova in condizioni di non fare quello che gli piace e perdonatemi ma non era il caso di Marco

credo che vari da persona a persona.
io se fossi costretta a stare reclusa in un posto, anche se preventivato, anche se facendo le cose che più amo, alla lunga diventerei insofferente. l'esigenza di uscire per i cavoli miei e vedere le persone che voglio io sarebbe grandissima.

certo, l'ambizione, il desiderio di realizzare un sogno, in questo caso gioca un ruolo importante

@Glass: ma perché come non detto e mi arrendo? Si sta solo parlando, mica possiamo davvero cazzeggiare dalla mattina alla sera. Hai espresso un'opinione, posso non essere d'accordo su tutto, ma non vedo dove sia il problema.

Non posso sapere cosa accadeva nel loft, e il mio è un parere strettamente personale e legato al mio modo di sentire, però per me Marco ha pianto lì nello stesso modo in cui avrebbe pianto fuori. E' sensibilisssimo, ma di quella sensibilità che lo porta naturalmente a soffrire, semplicemente perché sente tutto all'ennesima potenza, il suo canto ne è la prova. Lo ha detto anche lui e più volte che è portato alla sofferenza. Quando si è così puoi stare in una gabbia o all'aria aperta nel posto più bello del mondo: non c'è rimedio, le lacrime quando arrivano arrivano.

Grazie Pucca!...vedo che siamo quasi tutti d'accordo sulla foto preferita...a me piace perché ci sento tutta la felicità racchiusa in un attimo, e mi commuove vederlo così !!

Grazie Gredm!

Effe, quando hai parlato di video "polposi" per un attimo mi è preso un colpo, ho pensato a ben altro ..

Grazie ClaudiaB


No, polposi di dimensioni, almeno alcuni.

ma non sto minimamente mettendo in dubbio che per Marco sia stata una esperienza importante, di crescita, sia musicale che personale.

Valentina ha scritto:"ingabbiato" è uno a cui è stata privata la totale libertà, uno che si trova in condizioni di non fare quello che gli piace e perdonatemi ma non era il caso di Marco

ma infatti..ingabbiato davanti le telecamere della rai a dover provare un'esibizione televisiva?ma magari fossero tutti ingabbiati così.Se vuoi ottenere una cosa devi soffrire e lottare per averla,e mi pare che adesso sia stato tutto ricambiato.

mina70 ha scritto:Anche io non riesco a pensare ad x-factor come un'epserienza così terribile per Marco. Certo ha avuto una forte limitazione della sua libertà, sarà dovuto scendere a qualche compromesso artistico ma a me sembra che i benefici siano stati enormi per lui e non solo per la visibilità.
Ha ampliato le sue conoscenze musicali (piuttosto lacunose) ha preso confidenza con un palco su una ribalta importante, ha scoperto la capacità di muoversi perfettamente davanti alle telecamere, ha potuto esprimere liberamente tutta la sua vena istrionica e folle (ricordate quando preparava Psyco Killer), la sua eccentricità e sensibilità (per le quali magari fuori era additato come strano)in un ambiente stimolante e 'protetto' provando anche gestire la sua emotività per comunicare al massimo (qui certo deve ancora fare un po' di strada ma meglio così...). Ha avuto per giunta ottimi consiglieri a disposizione.
Il tutto imparando a lavorare a ritmi forzati cosa non idifferente per un pigro come lui.
Direi che è come se avesse fatto un corso di alta specializzazione prima di lavorare sul serio.

Ti quoto su tutto, Mina. E tra l'altro, ripeto, queste cose le ha ribadite più volte lo stesso Marco.

mina70 ha scritto:Anche io non riesco a pensare ad x-factor come un'epserienza così terribile per Marco. Certo ha avuto una forte limitazione della sua libertà, sarà dovuto scendere a qualche compromesso artistico ma a me sembra che i benefici siano stati enormi per lui e non solo per la visibilità.
Ha ampliato le sue conoscenze musicali (piuttosto lacunose) ha preso confidenza con un palco su una ribalta importante, ha scoperto la capacità di muoversi perfettamente davanti alle telecamere, ha potuto esprimere liberamente tutta la sua vena istrionica e folle (ricordate quando preparava Psyco Killer), la sua eccentricità e sensibilità (per le quali magari fuori era additato come strano)in un ambiente stimolante e 'protetto' provando anche gestire la sua emotività per comunicare al massimo (qui certo deve ancora fare un po' di strada ma meglio così...). Ha avuto per giunta ottimi consiglieri a disposizione.
Il tutto imparando a lavorare a ritmi forzati cosa non idifferente per un pigro come lui.
Direi che è come se avesse fatto un corso di alta specializzazione prima di lavorare sul serio.

credo che nessuno abbia mai pensato che l'esperienza di X factor non sia stata positiva per Marco, per la sua crescita come artista e come persona, per arricchire le sue conoscenze musicali, per imparare a rapportarsi col palco, il pubblico e le telecame etc. Però è normale che una persona costretta a stare chiusa in una casa per tre mesi, senza la possibilità di uscire , dopo un po' ne soffra, come infatti è successo a lui e anche agli altri. Poi ovviamente ci sono persone che ne risentono di più e altre meno...

Ma anche nel Grande Fratello fanno una vita da beati però vanno giù di testa per la reclusione. E' il format. Non penso proprio che sia stato solo Marco a sentirsi costipato fra quattro mura. Anche gli altri hanno avuto le loro crisi. Non metterei troppo peso su questa cosa. E' tv e sono situazioni al limite, ben studiate dagli autori del programma e che vengono montate e amplificate dai tagli vari.

Penso che per Marco siano stati molto, ma molto peggio gli showcases...

alux ha scritto:in realtà l'ha detto lui stesso più di una volta che non ne poteva più di stare rinchiuso nel loft
non che fosse la cosa più grave del mondo, ma è normale che la cosa pesi, soprattutto per una persona che ama molto la libertà...
però non la definirei rabbia...

Anche io mi ricordo le sue affermazioni… Qualcuno si ricorda dove e quando lo diceva? Io stavo cercando il video ma non lo trovo…
Però ho trovato questo

mina70 ha scritto: Direi che è come se avesse fatto un corso di alta specializzazione prima di lavorare sul serio.

su questo concordo

EffeCi ha scritto:Va beh, dai, X Factor è quasi un anno fa. Ora siamo proiettati verso nuove avventure.

assolutamente sì

Ciao Pucca Notte a chi va

alux ha scritto:Però è normale che una persona costretta a stare chiusa in una casa per tre mesi, senza la possibilità di uscire , dopo un po' ne soffra

Non lo ha costretto nessuno a partecipare a X Factor

Puccafra ha scritto:Eccomi ..........

@ ClaudiaB ....... Grazie per le foto ...... che meraviglia .......

Spoiler:

@Effe ...... adesso provo a scaricare i video .....

scusate, non resisto, ho scaricato e visto NESSUNO...fantastico il video di Effe, grazie