[Essenziale Tour] RESOCONTI

mafalda ha scritto:

Therese ha scritto:

Forse è stato il teatro piu' piccolo e raccolto e l'acustica buona.. ma la mia sensazione non è stata tanto quella di assistere ad uno spettacolo, ma di partecipare ad un incontro di persone che amano la musica, che condividono un interesse e godono della reciproca compagnia. C'è chi suona, chi ascolta, chi racconta, chi fa le foto ricordo della serata, chi canta. Si sta insieme, si sta bene, si sta in pace.

Che bello ciò che scrivi e quanto è vero  
Quando vai ospite in casa di qualcuno che non conosci benissimo, sta al padrone di casa farti sentire a tuo agio, farti sentire che sei importante , presentarti gli altri ospiti, toglierti quel senso di "ma che ci faccio qui "
Anche in questo Marco ha un talento particolare, ai suoi concerti ti senti a casa , non hai mai la sensazione di essere un estraneo ,pur in mezzo a mille  persone che non conosci,
è un anfitrione perfetto

mafalda ha scritto:
Marco generosissimo sul palco  , ha dato su quel palco tutto quello che poteva  come voce (alcuni passaggi da brivido  ) , volontà di comunicare, emozioni , l’ ho visto più volte commosso, non so , o forse la commozione era solo la mia   o forse perché ero più vicina e potevo cogliere più espressioni del volto.
Bello il discorso da seduto , a braccio , ha parlato della sua  stanchezza a fine di un tour così lungo ma ha anche detto che appena sale sul palco tutto si trasforma grazie a ciò che noi, suoi fan , riusciamo a trasmettergli . Ieri , non so quando, ha affermato che noi siamo il suo “ godimento”    .
La stanchezza di Marco: ieri per me era palpabile , la  si vedeva tutta nel momento in cui terminava la canzone e la musica taceva  , sembrava un fiammifero che si spegne improvvisamente  .

carabottino ha scritto:
Prima di cantare L'Essenziale si è seduto sul gobbo,   ha definito questa canzone il pezzo della sua rinascita   mi ha colpito molto questa frase, anche con poche parole riesci a comprendere quanto abbia dovuto faticare in passato. Un po' di stanchezza si intravedeva alla fine dei pezzi, stanchezza fisica ma anche emotiva, anche se durante l'esibizioni ha dato tutto se stesso, saltando come un grillo, oppure cullandoci l'anima.  Ma sempre con questa fortissima voglia di ringraziarci di abbracciarci tutti. Oggi piano piano tutte le emozioni cominciano ad affiorare, e vi devo dire che ci si sente veramente ma veramente ma veramente bene..      

Cristy ha scritto:
E poi c'è stato lui, l'artefice di tutto questo, che ieri mi ha trascinato con sé, nelle sue emozioni. Ricordo soprattutto i suoi occhi quando ha iniziato a cantare l'Essenziale, dopo quel bellissimo discorso che la introduce: era come se cercasse di guardarci uno a uno, di catturare quel momento; ho incrociato il suo sguardo ed è stato bellissimo...come se davvero ci "sentissimo" (non so come spiegarlo).
Altro momento emozionante è stato durante IUGQ, il modo in cui ci guardava mentre lasciava cantare noi.  

Nemesis ha scritto:
Ti trovi di nuovo a sorridere, con gli occhi sgranati, rapita da quella voce a cui ancora non ti abitui, da quei suoni e da quei colori e ti trovi alla fine del concerto che sembrano passati solo 5 minuti. Nonostante sul palco sia stato comunque grande, ieri, per un istante, per pochi minuti Marco mi è sembrato così piccolo, così fragile   Che sia felice ormai gli si legge chiaramente negli occhi, nei mille sorrisi che regala, nei mille grazie che ogni volta pronuncia. Ieri quegli occhioni sembravano così stanchi ma nonostante tutto ci ha regalato una serata bellissima…
A maggio il Verdi sembrava davvero un girone dell'inferno dantesco, tra caldo, urla… Ieri invece, nonostante il calore sia ambientale che del pubblico, sembrava di essere nel Paradiso del Sommo
Quando dice "ascoltare le mie parole", non credo si riferisca solo ai testi ma anche ai vari discorsi spari qui e lì, perché è inutile professare amore sconfinato per un cantante quando poi gli manchi di rispetto mentre sta parlando, perché anche se tra mille cavolate, ti parla, si racconta… Sarà che io lo ascolterei per ore   ieri sera avevo le lacrime agli occhi da tanto ho riso per non parlare delle maschere e dei vigili del fuoco nei corridoi laterali, totalmente rapiti  

Therese ha scritto:Torino la misteriosa 12.10.13

Marco saluta Torino. La misteriosa.
Torino saluta Marco. Il collezionista d'amore.

Si conoscono da tempo. Si vede, si sente. Di mistero ce n'è ben poco. Il pubblico sa cosa fare e cosa non fare, come muoversi. Marco sa dove sono gli interrutori da premere, quelle corde sottili e delicate che si possono solo sfiorare con la punta delle dita. Non c'è bisogno di tante parole. Si parte. Si va.

Marco attacca diritto, sicuro, spedito. Poi sprofonda nella musica...con il corpo, con l'anima...sempre piu' giu' e noi con lui.
E' stato un concerto spesso e denso. Divertente ma anche toccante e sentito. Avvolgente. Le emozioni si rincorrevano per tutta la sala. Ieri sera era cosi'. Non sempre accade, non sarebbe possibile, non sarebbe umano. Non sarebbe vero. Non so se è un'alchimia particolare...se è lui...oppure se siamo noi che ci portiamo addosso qualcosa di piu', o di meno, o di diverso. Ma quando accade è proprio bello, c'è poco da fare.

Marco ci ha posato addosso i suoi occhi neri d'inchiostro e non li ha piu' levati.
Lame sottili che ci attraversavano senza pietà. Mi sono ritrovata il cuore che sbatteva rumoroso nel petto molte volte. Ci scrutava, ci guardava uno per uno.
Cosa stesse cercando in noi ieri sera  non lo so...cosa volesse da noi non lo so...spero abbia trovato #solocosebelle.

Forse è stato il teatro piu' piccolo e raccolto e l'acustica buona.. ma la mia sensazione non è stata tanto quella di assistere ad uno spettacolo, ma di partecipare ad un incontro di persone che amano la musica, che condividono un interesse e godono della reciproca compagnia. C'è chi suona, chi ascolta, chi racconta, chi fa le foto ricordo della serata, chi canta. Si sta insieme, si sta bene, si sta in pace.

Lui è bravo, sempre. E' una questione di sfumature, di accenti, che ora cadono su un pezzo e ora su un altro. 20 sigarette mi ha tolto il fiato, gli spari sono un goiello, come ti senti mi ha portato sulle montagne russe. E Tonight è come il lievito nell'impasto di tutto il concerto. Quando c'è, la differenza si sente.

Altro non aggiungo, ad eccezione dei ringraziamenti a chi mi ha permesso di vivere tante ore spensierate e piene di emozioni. Alle mengonelle con cui ho condiviso il viaggio, la cioccolata, la farinata, la casa, la stanza...e a Marco con cui ho condiviso una bella emozione e un bel ricordo. 
Spero che il mio affetto gli sia arrivato, e abbia trovato un posticino nella sua collezione d'amore.

Sono pure riuscita a fare un video (!). Vi lascio l'abbraccione di Marco.  

http://www.mediafire.com/?8pldt256v4qndgd

Anastasia ha scritto: ... Stava dentro alla musica, concentrato affettuoso, sorridente sprigionava luce, amore rabbia un mix che porta qualsiasi orecchio e vista al godimento puro...

Anastasia ha scritto:ciao, ieri c'ero anche io a Torino Lingotto e posso solo dire che e' stato FAVOLOSO SUPERLATIVO. Voce forte, cristallina in certi momenti pareva piena di sentimento come se ci fosse qualcosa di magico e di segreto che gli permetteva di volare e essere unico. Stava dentro alla musica, concentrato affettuoso, sorridente sprigionava luce, amore rabbia un mix che porta qualsiasi orecchio e vista al godimento puro. Una luce bellissima dai colori indefinibili. Su AUAM a occhi chiusi per poi andare alla valle dei re toccante, la vita non ascolta con l'energia di un bambino di due anni, spari e' stata coinvolgente, come ti senti da ballare dall'inizio alla fine pure da seduti e cosi' un crescndo di emozioni. Marco sprigionava delle energie bellissime che ho percepito cosi' forte poche volte noi e lui eravamo una cosa sola, pendevamo dalle sue parole. Ero ipnotizzata poi quando su l'essenziale si e' girato per "piangere"con dignita'..sembrava stessimo condividendo un momento molto intimo!!
Insomma fatico a riprendermi!!!!!!

Anastasia ha scritto:E' stata una gioia vederlo cosi pieno di vita...malinconico a volte alla ricerca di un momento d'intimita' con se stesso o forse qualcuno.
Per non parlare dell erotismo gentile e pulito che solo lui sa usare...i movimenti delle anche identici alle onde del mare e noi eravamo gli scogli su cui lui s'infrangeva investendoci con la sua musica