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SANREMO 2011 - Articoli, pagelle e commenti

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Messaggio Da Guenda Mer 16 Feb 2011, 09:55

eccoci, qua si riportano articoli web o della carta stampata, o video di critici che danno voti e fanno pagelle sulla 61esima edizione del festival di Sanremo

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Messaggio Da Guenda Mer 16 Feb 2011, 09:56

io dò il 'la' con Fegiz, Il Corriere

http://www.corriere.it/spettacoli/speciali/2011/sanremo/notizie/prima-serata-le-pagelle_df7c20e2-3999-11e0-bd09-192dc2c1a19a.shtml


Le pagelle

7,5 Al Bano
Amanda è libera Dal vivo Albano è una macchina da guerra. Senza cedimenti, senza sbavature. Stavolta è in bilico fra canzone d'autore e bel canto. Il contenuto drammatico del brano (una nigeriana uccisa) deve fare i conti con un testo alla disperata caccia di eufemismi («Notti di Venere piene d'infamità»).

6 Luca Barbarossa e Raquel Del Rosario
Fino in fondo Siamo davvero lontani dalle sfumature delicate di «Portami a ballare», che portò Barbarossa alla vittoria nel 1992. Un amplesso romantico con duetto gridato nella miglior tradizione festivaliera (tipo Oxa-Leali, Mietta-Minghi). Raquel è davvero brava. Ma l'accoppiata appare improbabile e un tantino forzata.

5 Giusy Ferreri
Il mare immenso Seconda a «X Factor» 2008, appare in forma e sicura di sé, perfettamente a suo agio in un assordante accompagnamento rock. Lo stile nasal-biascicante la rende riconoscibile e divide
nettamente il pubblico fra chi la ama e chi la odia. Il brano (non eccelso) ha una esile trama su una coppia in crisi.

8 La Crus
Io confesso La voce muta di Susanna Rigacci conferisce un sapore-Morricone e contribuisce a rendere la canzone del duo Ermanno Giovanardi e Cesare Malfatti in qualche modo unica. Giovanardi in particolare ha una grande capacità teatrale. Il clima è molto retrò. Il brano ha una forte identità e una grande classe.

5,5 Madonia & Battiato
L'alieno Non è carino partecipare al Festival con uno zaino di riserve mentali. Ma è quel che fa Franco Battiato che si risparmia cantando una frazione finale della canzone del suo amico Madonia, con l'aria di chi è capitato qui per caso. Madonia è un bravo musicista, ma non troppo carismatico come cantante.

8 Modà & Emma
Arriverà Testa a testa fra due generi musicali, quello di Vecchioni e quello dei Modà con Emma. Il duetto fra Emma e il cantante Kekko è assolutamente travolgente, la scrittura furba, i giochi armonici azzeccatissimi. Emma appare decisamente «miracolata» da questa collaborazione con i Modà. Brano davvero efficace.

4 Nathalie
Vivo sospesa Viene da «X Factor», nel brano offre una vocina esile non troppo riconoscibile. Siede al pianoforte, canta delineando atmosfere stralunate con un crescendo fine a se stesso, ma non succede niente di speciale. La canzone è inutile, confusa e noiosetta. Insomma: non lascia traccia. Ha fatto di meglio.


7,5 Anna Oxa
La mia anima d'uomo Spesso accade che la Oxa dal vivo non riesca a esprimere con precisione quel che la canzone richiede. Brano bellissimo, ma che dal vivo si rivela arduo per i suoi registri e la costringe a strappare con uno sgradevole effetto squarciagola. Clima comunque originale, moderno, imprevedibile. Eliminata


6 Max Pezzali
Il mio secondo tempo Riproposta dello stile 883, ma con contenuti davvero più seri. Il tono narrante è scanzonato, ma la maturità si sente. Cambiano le priorità, soprattutto quando uno diventa padre. Si butta via quel che fa male, o è inutile. Pulizia totale. Un precisione esecutiva da robot, ai limiti della freddezza.


5,5 Patty Pravo
Il vento e le rose La scena: una pigra domenica mattina, due corpi uniti nel letto. Bussano. Chi è lo scocciatore che disturba l'intimità degli amanti cullati dal sottofondo della tv? Come un film al rallentatore il senso di una relazione. Bel brano, ma grandi problemi di canto dal vivo per Patty. Per questo il voto è basso.


5,5 Anna Tatangelo
Bastardo È una sorta di invettiva che si adatta al nuovo look aggressivo della discussa giurata di «X Factor». Lady Tata tende a strappare negli acuti, spesso rinforzata dalla voce della brava corista Daniela Loi. È un brano incisivo, ma che comunque si muove nell'ambito del birignao sanremese classico. Eliminata


9 Tricarico
Tre colori Un piccolo gioiello che rilegge in modo speciale e cesellato le battaglie del nostro Risorgimento. Tutto è rarefatto, silenzioso, irreale, nebbioso, e il confine fra soldatini di latta e soldati umani molto sfumato. La melodia si richiama ai canti alpini della Prima guerra mondiale come «Il ponte di Perati». Senza enfasi.


8 Van De Sfroos
Yanez L'idea di base del brano è spiritosa e intelligente: gli eroi salgariani si abbandonano alla pigrizia e ai piccoli vizi sull'Adriatico, e tutta la loro carica avventurosa e romantica si scioglie fra sale giochi, biciclette, aperitivi, infradito e riporti. Allegro e ironico. Ma il dialetto comasco forse non aiuta.


10 Roberto Vecchioni
Chiamami ancora amore È una canzone adatta al Festival, ma anche in perfetto stile Vecchioni doc. La lunga notte dell'Italia è cantata con una misura e un equilibrio commoventi, e fotografa lo sconcerto della gente comune. Ma offre anche bagliori di speranza. Una delle più belle canzoni del nuovo millennio.

Mario Luzzatto Fegiz
16 febbraio 2011
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Messaggio Da Guenda Mer 16 Feb 2011, 10:00

la cara Marinella Venegoni, La Stampa

http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=20&ID_articolo=1369&ID_sezione=12&sezione=


Le pagelle dei Big al Sanremone
da Giusy Ferreri fino ad Albano


Escluse dalla giuria demoscopica Anna Oxa e la Tatangelo


GIUSY FERRERI: «Il mare immenso». Voto: 5

Spiace che un autore sensibile come Bungaro si sia intruppato in una canzone in puro stile talent-show (vedi Nathalie), che parte simpaticamente, ma si arrampica poi sulle salitine dentate del rock, dove Giusy riconferma di non aver imparato a usare la voce.

LUCA BARBAROSSA CON RAQUEL DEL ROSARIO: «Fino in fondo». Voto: 4

Il pop lieve lieve rischia di diventare trasparente, con le sue banalità che si appiccicano subito in testa e non sembrano nemmeno farina di Barbarossa. E' un po' triste che l'elemento di interesse sia la signora Alonso, moglie del pilota e cantante professionale.

ROBERTO VECCHIONI: «Chiamami ancora amore». Voto: 9

Un'accorata, classica ballad, impeccabile nel suo più puro stile vecchioniano. Un testo inimmaginabile qui a Sanremo. Una dedica al potere salvifico della musica attraverso i contenuti, in un Paese dove si fatica a scrivere, declamare, leggere, e rispettare.

ANNA TATANGELO: «Bastardo». Voto: 5

Un volto d'angelo, una voce volonterosa al servizio di una storiaccia di sentimenti truculenti. Che parte nientemeno che con «Amarsi un po'» di Battisti, ingloba strada facendo i Verve di «Better Sweet Symphony», e si ispira a «Bugiardo e incosciente».

LA CRUS: «Io confesso». Voto: 8

Crus o non Crus, Giovanardi affronta con vocalità irresistibile una notevole partitura vintage ispirata ai primi '60, con guizzi di modernità e un testo un po' provocatorio; è un esercizio di stile, con la presenza del soprano di Morricone Susanna Rigacci.

MAX PEZZALI: «Il mio secondo tempo». Voto: 7

La rinascita artistica e umana, una riflessione sui 40 anni («ho superato la metà del mio viaggio e mi devo sbrigare»), in un pezzo gioviale di puro pop pezzalesco con vaghi accenti country, cantabile e condito di una ritmica infernale.

DAVIDE VAN DE SFROOS: «Yanez». Voto: 7.

Ci piace l'inglese? E becchiamoci anche il laghée, dialetto comasco che narra le imprese del Sandokan locale invecchiato, a Cesenatico col suo riporto. Fra Messico e lambada, trombe e fisarmoniche e combat-folk, è una via espressiva del nostro Nord.

ANNA OXA: «La mia anima d'uomo». Voto: 5.

Ognuno perso dentro i fatti suoi: l'orchestra impegnata in un notevole lavoro sperimentale; e l'interprete sbandata in una vocalità esasperata che annega qualunque piacevolezza, nel canto di ricerca esistenziale che cita il dito medio alla Santanché.

TRICARICO: «Tre colori». Voto: 9.

Saranno i 150 anni, sarà la continua sorpresa suscitata da questa filastrocca infantile e rarefatta che evoca la nostra storia, ieri e oggi, con uno spruzzo di pacifismo e di Risorgimento. Il rischio è l'instabilità vocale di Tricarico, ma tant'è: una delizia.

MODA' con EMMA: «Arriverà». Voto: 6.

La joint-venture radio-tv dell'accoppiata, produce un surrogato di Negramaro con Elisa. I toni viscerali e un po' kitsch di Kekko rappresentano bene il nostro tempo italiano, fra appiccicosa melodia strappacuore e irrompere di chitarre rock d'epoca.

LUCA MADONIA CON FRANCO BATTIATO: «L'alieno». Voto: 8.

La ballata dell'estraneità a questo nostro presente. Una stornellata eccentrica di un emergente fuori tempo, che il cameo finale di Battiato (e il di lui arrangiamento) trasformano in un sofisticato, surreale volo sopra le miserie umane.

PATTY PRAVO: «Il vento e le rose». Voto: 6

Squassato da un'inattesa scampanellata alla porta di casa, il vento erotico della canzone si porta dietro pensieri pesanti sul futuro. Patty li cavalca con la storica distrazione, ben attenta a non farsi sporcare il vestito da un sentimento qualunque.

NATHALIE: «Vivo sospesa». Voto: 5.

Non lasciarsi ingannare dalle prime piacevoli note di una sorta di diario, pianoforte e voce, della cantautrice, vincitrice di X-Factor. Il modulo (vedi Ferreri), prevede che la delicatezza si trasformi in salita ardita, dove la fanciulla arranca con fatica.

ALBANO: «Amanda è libera». Voto: 6

Notiziona, il decano esce dal solito seminato per una ballata (per giunta a sfondo sociale) sulla vera storia dell'assassinio di una nigeriana sfruttata. C'è perfino l'inserto etnico in una melodia gradevole, che si chiude con l'usato, irresistibile, acutissimo.

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Messaggio Da Guenda Mer 16 Feb 2011, 12:44

http://www.tgcom.mediaset.it/televisione/articoli/articolo503260.shtml?2&fontsize=medium

Andrea Conti

A Sanremo l'amore è tutto rock
Dall'esplosione Modà a Vecchioni
Il livello generale dei brani proposti nella sezione Artisti del Festival di Sanremo è superiore rispetto agli anni scorsi. E ci sono anche delle sorprese di notevole impatto. Dal rock dei Modà con Emma (un'accoppiata vincente) alla poesia di Roberto Vecchioni. Occhi puntati su Giusy Ferreri e Nathalie, entrambe di "X Factor", due voci interessanti. I meno convincenti? Al Bano e Tricarico.


Al Bano - "Amanda è libera"
La canzone è ispirata all'assassinio di una nigeriana vicino Livorno nel 2008. Sound mediterraneo con echi esotici. Il pezzo più moderno proposto da Al Bano al Festival ma anche il più lontano dall'attuale panorama musicale italiano. Acuto finale come d'obbligo ormai. Demodè. Voto 4

Luca Barbarossa con Raquel Del Rosario - "Fino in fondo"
Il solito duetto di Sanremo, incroci di sguardi, di voci fino all'apoteosi finale. Brano furbo e dal sound accattivante con un beat che incalza strofa per strofa. Il ritornello rimane in testa come un' ossessione “giù giù giù nel mare su su su nel sole”. Sanremo e amore. Voto 6

Giusy Ferreri - "Il mare immenso"
Pensavate che dopo l'album di cover (discutibile) "Fotografie" fosse scomparsa? Vi sbagliate. Giusy Ferreri è tornata più libera e sempre più rock con un brano-sintesi del suo passato e del suo presente. Chitarre rock spiazzanti all'inizio per poi addolcirsi nelle strofe con un beat incalzante. Bella sorpresa. Voto 8

La Crus - "Io confesso"
Gli archi all'inizio e la soprano che ha partecipato a molti concerti di Morricone alla fine fanno di questa canzone un chiaro esempio di eleganza musicale. L'inciso di chitarre rock assieme agli archi, conferiscono al brano l'aria da melodramma. Per intenditori. Voto 6

Luca Madonia con Franco Battiato - "L'alieno"
Pop-rock che si ricollega alla produzione ultima della band dove Madonia militava, ossia i Denovo. Ma c'è quel tocco di magia finale di Franco Battiato che scalda il cuore. E quindi? Voto 5

Modà con Emma Marrone - "Arriverà"
Giovani, irruenti, romantici ma anche vibranti. Rock duro e coinvolgente per uno dei brani più movimentati del Festival. Nonostante il 'vestito' si parla di amori ed ex amori. Emma Marrone perfetta nella sua parte che completa ed integra la carica dei Modà. Ma per favore, basta parlare di loro come i vincitori annunciati! Da cantare a squarciagola. Voto 10

Nathalie - "Vivo sospesa"
Inizio sottovoce per poi esplodere in un pop arioso e per nulla scontato. Lieve e leggera senza essere incisiva fino in fondo ma con una capacità vocale notevole. La vincitrice di X Factor se la gioca tutta, fino in fondo per il suo primo Sanremo. Ma rimane un dubbio: sarà indelebile? Elegante. Voto 6

Anna Oxa - "La mia anima d'uomo"
La voce c'è ed è straordinaria, oggi più di ieri. Un brano però difficile da capire. E' rock ma non si capisce bene dove voglia andare. Il messaggio è positivo e per tutti i ragazzi che devono farcela nella vita. Un bel ritorno, ma da Anna Oxa ci si aspettava di più. Voto 6

Max Pezzali - "Il mio secondo tempo"
Pezzali è così o lo si ama o lo si odia. O si spegne la radio dopo dieci secondi o si continua imperterriti ad ascoltare muovendo il piede a tempo e memorizzando il ritornello. E' stata la forza del suo successo. Così anche questa canzone electro-pop con un inciso incalzante che rimane in testa al primo ascolto. Tormentone. Voto 5

Patty Pravo - "Il vento e le rose"
La canzone è arrangiata bene, c'è la solita sfumatura rock, la storia ammalia con due amanti che fanno sesso e vengono disturbati. Patty Pravo torna a convincere dopo l'exploit di “E dimmi che non vuoi morire”. La cantante ha dichiarato di non essere mai stata del tutto convinta della canzone. Eppure riesce a farla sua. Sensuale. Voto 7

Anna Tatangelo - "Bastardo"
Svolta rock per una delle cantanti neomelodiche e romantiche di sempre. La cantante, che firma il pezzo del brano insieme al compagno Gigi D'Alessio, interpreta in maniera convincente la storia di una donna tradita e trattata male dagli uomini. Ma non è sufficiente a far decollare la canzone. Femminista rock. Voto 5

Tricarico - "Tre Colori"
Piano piano, una cantilena e c'è anche la filastrocca. Il fagotto, il basso e pure il vibrafono. E non mancano gli archi dell'Orchestra. Il tema tra guerra e riflessione. Ma è Tricarico? E' la domanda che sorge al termine dell'ascolto. Ma soprattutto cosa rimane dopo l'ascolto? PS. L'album dell'artista "Imbarazzo" contiene canzoni molto più belle, ed è un bell'album. Voto 5

Davide Van De Sfroos - "Yanez"
Schitarrate acustiche, sound inaspettatamente mediterranei. Stile che ricorda certa produzione di Jarabe de Paolo per un brano cantando in dialetto laghèe, ossia il dialetto delle rive del lago di Como. Allegro. Voto 6

Roberto Vecchioni - "Chiamami ancora amore"
Il pianoforte fa da apripista a un crescendo dell'orchestra che rapisce, stordisce e sconvolge. Si aprono gli archi le batterie e c'è la venatura rock che accarezza l'arrangiamento. Uno dei migliori pezzi del cantautore, forse il migliore del Festival. Stupefacente. Voto 10

Andrea Conti
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Messaggio Da camila Mer 16 Feb 2011, 13:22

SANREMO 2011 - Articoli, pagelle e commenti Earone10
passaggi in radio da earone,pochi minuti fa...chi l'avrebbe mai detto? spia

agli amministratori
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Messaggio Da Ospite Mer 16 Feb 2011, 13:26

http://www.repubblica.it/speciali/sanremo/edizione2011/2011/02/16/news/ascolti_prima_serata-12522284/?ref=HREC2-2

Morandi, buona la prima
ascolti meglio della Clerici


Esordio con successo, una media di share del 46,93% contro il 45,29 dello scorso anno. Stasera tornano sul palco gli Artisti rimasti in gara (12, dopo l'eliminazione di Oxa e Tatangelo) e debuttano otto Giovani. Ospiti l'attore Andy Garcia, la cantante Eliza Doolitlle e le ballerine di Pole Dance. Il conduttore: "Contento, ma le valutazioni le faremo alla fine"



Morandi con Rodriguez e Canalis
SANREMO - La prima serata del Festival funziona: sono stati 14 milioni 175 mila, con uno share del 45.20%, i telespettatori che hanno seguito la prima parte (dalle 21.15 alle 22.55) dello show di RaiUno.Mentre la seconda parte (dalle 22.59 alle 24.25) é stata vista da 9 milioni 417 mila spettatori con uno share del 48.65%. La media ponderata tra le due parti è di 11 milioni 992 mila spettatori e del 46.39% di share. Il picco di ascolto alle 21.56, con 17 milioni 088 mila (nel momento in cui veniva annunciata l'esibizione di Anna Tatangelo), il picco di share alle 24.20 con il 58.80% (durante l'annuncio dei due Artisti eliminati). Per il temuto Ballarò, dedicato alle vicende giudiziarie di Silvio Berlusconi, il 14,53% di share con 4 milioni 375 mila 907 spettatori. "Sono molto contento di come siamo partiti, ma è solo il primo giorno - commenta Gianni Morandi - magari c'è stata un po' di curiosità, il Festival è lungo quindi le valutazioni si faranno sabato. Sono un capitano che non necessariamente deve fare gol".

La squadra supera quindi la prima prova. Un esordio senza particolari impacci né guizzi, con l'attesa per la prima apparizione delle protagoniste di questa edizione, Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez, un effetto-sorpresa rimandato quanto più possibile con le ragazze che hanno fatto il loro ingresso sul palco intorno alle 22.10, a circa un'ora dall'inizio dello show. La canzone di Luca e Paolo, Ti sputtanerò, parodia del conflitto Fini-Berlusconi con annessi riferimenti alle vicende giudiziarie del premier.

E poi c'erano i cantanti. Per quanto Morandi e il direttore artistico Mazzi si ostinino a ripetere che "quel che conta è la musica", è inevitabile che fra "primedonne", gossip e polemiche la musica rischi di passare un po' in secondo piano. Ieri sera è iniziata la gara, abbiamo visto in scena tutti i 14 Artisti, votati dalla giuria demoscopica del Teatro Ariston che ha decretato l'eliminazione di Anna Tatangelo e Anna Oxa. Non definitiva, però: potrebbero rientrare in scena con i ripescaggi di giovedì, serata dedicata alla celebrazione del 150esimo dell'Unità d'Italia, ma soprattutto serata che vedrà protagonista Roberto Benigni - a dare una bella spallata, in termini di ascolti, ad Annozero.

Stasera la seconda prova per Morandi&co. Tornano sul palco i dodici Artisti rimasti in gara, vota di nuovo la giuria demoscopica dell'Ariston. E si esibiscono otto ragazzi della categoria Giovani: le due canzoni più votate passano alla serata di venerdì. Quanto agli ospiti, ricompare Andy Garcia, l'attore di origini cubane grande promessa di Hollywood negli anni Ottantam, che però è anche un musicista e "vuol fare qualcosa di musicale", dice Morandi. E poi la cantante inglese Eliza Doolittle, che dopo il successo dei due singoli d'esordio Pack Up (tormentone della scorsa estate) e Skinny Genes (jingle per lo spot di un big della telefonia) sarà in concerto a Milano il 3 marzo. In programma anche l'esibizione di un gruppo di ballerine di Pole Dance, con le loro evoluzioni intorno a un palo.


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Messaggio Da Ospite Mer 16 Feb 2011, 16:29

Da "Secolo XIX " Liguria del 16.02.2011
di Renato Tortarolo

ALBANO CARRISIAmanda è libera
5 non c'è via d'uscita: Al Bano ha fatto il suo tempo: Smetta

BARBAROSSA E DEL ROSARIOFino in fondo
6 Carini ma la musica è debole. Più da mare che da Festival

GIUSI FERRERIIl mare immenso
8 Brava perchè non viene a patti con il clima sanremese

MODA' con EMMAArriverà
7 Mix furbo per giovani, dove i Modà sono la turbina musicale

LA CRUZIo confesso
8 Grande eleganza nel testo e nelle intenzioni. Applausi

MADONIA BATTIATOL'alieno
5 Non funziona anche se Madonia è perbene. Brano strambo

NATHALIEVivo sospesa
5 Solita solfa da talent show. Lei è bravina ma la novità dov'è

ANNA OXALa mia anima d'uomo
7 Urla ma il sacro cuore c'è ancora. Se solo si calmasse un pò...

PATTI PRAVOIl vento e le rose
4 E' stata grande ma non ha più i mezzi per fare un Festival

MAX PEZZALI Il mio secondo tempo
7 Tutto al suo posto, preciso e pulito. Un pop da incorniciare

ANNA TATANGELOBastardo
7 ci mette la faccia e sta con le altre donne, senza far la star

TRICARICOTre colori
6 Più bella l'idea dello svolgimento. Lui è spesso in difficoltà

DAVIDE VAN DE SFROOSYanez
5 Divertente ma è un pasticcio fra dialetto e soft rock. Mah...

ROBERTO VECCHIONIChiamami ancora amore
9 La canzone più bella del Festival, inchiodata alla realtà

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Messaggio Da Ospite Mer 16 Feb 2011, 17:57

itunes da radio Dj singoli
01 Modà Emma: Arriverà
17 Barbarossa del Rosario:Fino in fondo
26 Natalie: Vivo sospesa
31 Tatangelo: Bastardo
39 Ferreri : Il mare immenso

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Messaggio Da Ospite Mer 16 Feb 2011, 19:23

occhioni la pagella della prima serata di Assante

..............ecco, per quello che mi riguarda, la mia personalissima classifica,
in attesa di cambiare idea dopo la puntata di stasera.
Giusi Ferreri 7
Roberto Vecchioni 7
Luca Madonia e Franco Battiato 6
Nathalie 5
Max Pezzali 5
La Crus 5
Patty Pravo 5
Van De Sfroos 5
Tricarico 4
Oxa 3
Tatangelo 3
Modà 3
Barbarossa 2
Al Bano 1
E sono pronto a ricredermi su tutto
assa


http://sanremo-repubblica.blogautore.repubblica.it/

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Messaggio Da Ospite Mer 16 Feb 2011, 20:03

http://www.repubblica.it/speciali/sanremo/edizione2011/2011/02/16/news/roberto_vecchioni-12538099/?ref=HREC1-2

Vecchioni e la morte della cultura
"Il nostro Paese non si lasci andare"


Applausi al cantautore per la sua "Chiamami ancora amore". In cui si parla di immigrati, di operai, di studenti. "Sono all'Ariston per dire queste cose a chi non è abituato alle idee"



"E per la barca che è volata in cielo / che i bimbi ancora stavano a giocare / che gli avrei regalato il mare / pur di vedermeli arrivare / Per il poeta che non può cantare / per l'operaio che non ha più il suo lavoro /per chi ha vent'anni e se ne sta a morire / in un deserto come in un porcile / E per tutti i ragazzi e le ragazze / che difendono un libro, un libro vero / così belli a gridare nelle piazze / perché stanno uccidendo il pensiero". Roberto Vecchioni ha detto sì a Gianni Morandi, che lo ha fortissimamente voluto a Sanremo, e ha portato con sé Chiamami ancora amore. Che parla di operai, di immigrati, di giovani, della protesta degli studenti, di Dio. "Una canzone d'amore per l'umanesimo, per la cultura", spiega. "Una canzone di emozioni e sentimenti sinceri".

Vecchioni, lei ha l'unica canzone "politica", in tutto il Festival. E nel tempio della musica leggera è stata accolta da grandi applausi. Questo non la sorprende un po'?
"Devi sapere dove vai. A Sanremo non si va a muso duro, si va insinuando una realtà invisibile agli occhi di tutti, senza prendere una parte o l'altra perché la realtà si commenta da sola. Quando si vedono i bambini sui barconi, i nostri soldati morire per una guerra ssurda come tutte le guerre, gli studenti che si ribellano alla mancanza di cultura, non c'è bisogno di aggiungere 'hanno ragione'. Questo è il tema centrale del brano. La dimenticanza assoluta di cultura in Italia. Colpa di uno Stato che si è lasciato andare e di un governo che vede le cose in un altro modo. E' una canzone d'amore per l'umanesimo. E l'ho portata al Festival centellinando, perché bisogna aver rispetto per chi ascolta, per il luogo in cui vai. Diceva Manzoni, che poi per altre cose è antipaticissmo ma per questa aveva ragione: in taverna coi bricconi, e coi santi in chiesa".

Un testo in cui si lamenta l'assenza di cultura, in un luogo spesso assimilato alla non-cultura della tv, del gossip, delle vallette, del circo mediatico. Un bel contrasto.
"Un contrasto che mi piace. D'altronde, è inutile dire queste cose a chi legge i giornali. Bisogna dirle a chi non è abituato alle idee, per mettere un tarlo nell'orecchio, far capire che non possiamo continuare a vivere nel nostro orticello, pensare solo alle tasse, agli immigrati da cacciar via, al dialetto che deve diventare lingua".

Parlava di un governo che latita rispetto ai problemi del Paese. E uno dei problemi è quello dei giovani, della scuola, dell'occupazione. Secondo lei, che oltre ad avere alle spalle 45 anni di canzone d'autore è anche un prof, qual è il sentimento dei ragazzi in questa fase della nostra storia?
"Il problema è grosso. Non tutti i giovani sono uguali, non tutte le istanze sono le stesse. Ci sono gravi latitanze del governo ma sarebbe uno stereotipo se parlassi male della Gelmini. Riassestare la scuola italiana è difficilissimo. Bisogna prima capire chi siamo, che cos'hanno veramente in comune Sicilia e Trentino, cosa c'è da fare in una regione più che in un'altra, dare delle chances in loco. E' ridicolo parlare di Unità d'Italia quando dal Sud continuano ad andare a cercare lavoro al Nord. O aiutare il Sud con il denaro. Bisogna avere coraggio, il coraggio di chi è più forte o fortunato nella vita, penso ai lombardi, agli emiliani, rischiare e magari perdere. E scommettere sui giovani. Come fanno tutte le regioni europee, che investono sui giovani ma non pensano di ricevere indietro l'anno dopo. Aspettano. Meglio avere un debito pubblico creato da investimenti di questo tipo che da sperequazioni, ladrocini, mafiette e mafiotte che ci portiamo appresso".

Lei i Girotondi se li ricorda bene. Di fatto, se l'è inventati sua moglie Daria Colombo. Crede che ci siano in Italia segnali di rinascita di un movimento di quel tipo, di opposizione senza simboli?
"La società civile è importantissima, il problema rispetto a sette, otto anni fa è che adesso ognuno ha grandi problemi suoi, quindi si pensa a risolvere i guai propri e del proprio entourage. La grande sollevazione era più facile all'inizio della crisi. Ora siamo nel mezzo, la prima cosa è uscire dall'acqua e respirare e per respirare non riusciamo a trascinarci tutti sopra, salviamo il salvabile. Ci sarà ancora una grande onda, ma ci vorrà del tempo. Però, bei risultati li abbiamo già visti, dagli studenti alle donne. Il Popolo Viola, anche, ha avuto delle idee, e Grillo con i Cinque Stelle protesta un po' su tutto. La protesta è sempre benvenuta, quella tosta e quella nonviolenta. Ma ci vorrà un po' perché si allarghi a macchia d'olio la consistenza di un'idea comune".

Nel frattempo, come canta lei, meglio parlare d'amore?
"Ci sono tante ragioni, brutte, che nella vita ci fanno perdere continuamente la speranza. Ma proprio per questo bisogna continuare a parlare d'amore. Non 'amare', che è scontato. Ma parlare d'amore, come fosse un rituale, una piccola magia che quando parli avviene. Ci tira fuori dalla tristezza. E ci fa venire delle idee. Si dice che quando sorride Dio, un uomo ha un'idea. Ecco, questa è una delle poche prove dell'esistenza di Dio. Quando un uomo crea idee, significa che in sé ha qualcosa di divino".

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SANREMO 2011 - Articoli, pagelle e commenti Empty Re: SANREMO 2011 - Articoli, pagelle e commenti

Messaggio Da camila Mer 16 Feb 2011, 20:29

http://tuttofamedia.splinder.com/
Sanremo 2011, i voti alle canzoni. Anna Oxa e Anna Tatangelo gemelle nel segno del destino: l'Italia (finora) non ci casca

Sanremo 2011, la Musica.

Ok, i primi ascolti valgono quel che valgono. Le
canzoni hanno bisogno di tempo. Ma qua il tempo corre, e l'unica cosa
che conta è: trovare un modo legale per impedire la vittoria al duettone
sciagurato che domenica mattina titillerà il nostro malcontento (sì sto
parlando di Emmona&Kekko).
Ma andiamo con ordine:
1) Giuseppa Gaetana detta Giusy Ferreri, Il mare immenso.
C'era curiosità, attorno a Giusy e alla sua svolta ruock. Sarà
abbastanza ruock da mostrare il dito medio a Rudy Zerby? Vomiterà in
testa al maestro Sabiu? Spaccherà due chitarre come il Brian Molko dei
tempi che furono? No, niente di tutto questo. Per Giusy ruock significa un vestito nero con un buco al centro che scopre l'ombelico. Giusy, tette or it didn't happen.
La canzone è scritta dalla stessa Giusy assieme a Bungaro, stimato
cantautore che ha scritto per artisti del calibro di NEVRUZ. Il mare immenso, Zerby se ne faccia una ragione, rimane in testa, grazie a versi SENZA SENSO come il nostro cuore fuorilegge spara colpi di dolore o non scorre il sangue dentro al fiume che ci portava verso il mare. Furba e apprezzabile la contiguità semantica con i laghi di Scanu. Voto: 7,5
2) Luca Barbarossa e Raquel del Rosario, Fino in fondo.
Se Luca Barbarossa conferma che basta giocare nella nazionale cantanti
per rimanere sempre giovani, Lola Ponce invece ha dovuto tingersi i
capelli, camminare come un'ubriacona su tacchi 48 e imbruttirsi fino a
somigliare a Emanuela Tittocchia. La canzone parla di lui che vuole solo bombarsi 'sta tipa mettendola un po' a carriola, un po' a otto zampe, un po' come viene, ma siccome pare male dire le cose porche allora la infioretta un po': non
voglio avere niente intorno, solo una CANDELA e guardarti e con gli
occhi ATTRAVERSARTI piano e andare su su su e giù giù giù.
Lei sembra molto felice, e infatti mentre canta bascula su e giù come se stesse usando gli ammortizzatori di suo marito, il pilota Fernando Alonso. La canzone, quell'attimo ripetitiva, si apre all'improvviso quando il buon Barbarossa si chiede: Non mi dire che non ha mai sentito la tristezza? Sì, Luca, adesso. Voto: 1,5
3) Roberto Vecchioni, Chiamami ancora amore.
Domanda: se CHIUNQUE a parte Vecchioni si fosse presentato sul palco
citando MOCCIA, usando parole come AMORE, musica e parole, e versi come le idee sono come farfalle che non puoi togliergli le ali, cosa avremmo detto o scritto? Ecco. Ma Vecchioni è Vecchioni, uno che fa presenza scenica solo con un paio d'occhiali. Uno che sai che ha sofferto,
glielo leggi nel modo in cui muove le mani, uno che non ha mica bisogno
di venire a Sanremo per farci sapere che esiste, che è vivo e che lotta
assieme a noi. Interpretazione di rara struggenza, che fa dimenticare
anche un inciso ruffianello. Se non stufa, ma solo il tempo lo dirà,
potrebbe essere la nuova Perdere l'amore. A proposito, ma se l'avesse cantata Massimo Ranieri? Comunque, Voto: 7,5
4) Anna Tatangelo, Bastardo.
Sale sul palco vestita come avrebbe potuto vestirsi Anna Oxa quando
ancora era tra noi. Tanto per non far venire strani collegamenti in
testa la prima frase è: C'è una ragione (che cresce in me?). I primi trenta secondi passano però ammirando l'operta d'arte che il nuovo parrucchiere di Anna, Luca Tommassini,
ha realizzato: chissà quanti alberi sono stati uccisi per produrre
tutta quella lacca che deve far stare al suo posto il ciuffo ribelle.
Sì, perché Anna è cambiata, non è più la ragazzina acqua e sapone che IO
HO VINTO SANREMO A 15 ANNI MENTRE TU SUCCHIAVI CAZZI! (cit.), no!, Anna
adesso è ribelle. Si veste da uomo per cantargliele a quello stronzo, a
quel bastardo: questa parte di te davvero la ignoravo, è come bere
il più potente veleno, ti amo anzi no voglio bruciarti con il fuoco che
ho dentro
. La canzone è un atto di coraggio che rappresenta una svolta radicale nella poetica tatangelina.
Ma si sa, le svolte coraggiose non sono fatte per essere apprezzate dal
popolino. Prima di X Factor Anna dichiarò: sono qui per mettermi in
discussione e per farmi conoscere per quello che realmente sono.
Appunto. Voto: 2,5 e mezzo punto in più per l'incolpevole maestro Pennino che è simpaticissimo.
5) La Crus, Io confesso. Chiariamo subito una cosa. Quando noi già ascoltavamo i La Crus voi stavate ancora nelle grotte. (Era il 1997, Natale a Milano,
per esempio). Capirete dunque quanta lucida emozione nei nostri occhi
nel rivedere salire sul palco questo smilzo figuro che ha rubato un po'
di pallore a Thom Yorke. Non credo nel peccato amore mio, perché non credo in Dio. Lunedì sera, a Porta a Porta,
Bruno Vespa ha chiesto conto e ragione di questo verso al frontman
Giovanardi - che croce quel cognome, Mauro Ermanno! - e gli ha intimato:
cosa dice a sua discolpa? Giovanardi gli ha riso in faccia. Bravo,
Mauro Ermanno, la tua voce ci FA TREMARE L'ANIMA. Dobbiamo ancora
decidere se l'ingresso stile Ron e Tosca della soprano di Morricone sia una pacchianata mostruosa o la classica ciliegina. Intanto che ci pensiamo, voto: 8 (mezzo punto in più per l'adorabile "possibilita" in barba a qualunque metrica).

6) Max Pezzali, Il mio secondo tempo.
Avevamo grandi aspettative su Max. Gli anni '90, noi, il nostro
presente, altre chance, altre possibilità. Purtroppo, la comparsa su
quel palco vestito come uno straccione che aveva appena ingoiato SETTE
MAURO REPETTI tutti assieme, e quella voce acutissima alla gattino virgola, ha annichilito tutte le nostre belle speranze. Quella musica allegra ha fatto il resto. Rimane che quest'uomo un riconoscimento postumo alla sua carriera se lo merita tutto. Per il momento il voto è 3,
ma se Max riesce a fare da frangiflutti all'avanzata di EMMONA, sono
disposto a farmi piacere anche questo obbrobbrio (Max, per esempio, ma
non potevi vestirti come nel video, in cui tra l'altro mostri di aver apprezzato Romanzo Criminale e non solo?)
7) Davide Van de Sfroos, Yanez. Presentarsi in quota Lega tutto sommato gli ha fatto bene, perché popolino si pensava una canzone tipo Sposerò Umberto Bossi
e invece popolino alla fine si è trovato ad annuire di fronte a questa
canzone po' world po' folk po' lato b di Nino D'angelo e Maria
Nazionale. Ma se quei due, jammo ja, l'anno scorso ci
avevano fatto commuovere, riflessi in quello specchio di realtà, Van de
Sfroos ci porta a muovere i piedi mescolando cose che c'entrano un cazzo
tipo la tuletta de Red Bull, la frituura de pèss e de pizza de purtà via, Sandokan, la Gazzetta e l'iPhone. Sospeso tra l'abisso e l'accettazione della gente che conta, per ora il voto è 6.
8) Iliriana Hoxha meglio nota come Anna Oxa, La mia anima d'uomo.
Sale sul palco vestita come avrebbe potuto vestirsi Anna Tatangelo ai
tempi di IO HO VINTO SANREMO A 15 ANNI. Il parrucchiere però è diverso,
quello di Oxa non gli funzionava l'asciugacapelli. L'attacco della
canzone è foriero di una rarissima ANSIOGENITA'. Per il resto Anna si produce nella sua specialità, cioè cantare in modo che non SI CAPISCA UN CAZZO di quello che dice. Lo sa anche lei, che infatti recita: Un saluto sincero agli amici perplessi. Sì Anna, siamo perplessi. Con Processo a me stessa ci avevi scioccati, poi ti sei messa a mangiare CECI a colazione e ti abbiamo persa definitivamente. Anna, è un'emozione da poco. Voto: 1
9) Tricarico, Tre colori.
Pare che Bersani, quando ha visto Tricarico sul palco circondato da
bandiere del PD, si sia voltato verso i suoi spin doctors, e abbia
gridato: il NOSTRO NUOVO INNO! IL NOSTRO NUOVO INNO! Gli spin doctors
hanno provato a farlo desistere: Ma PIGI questa canzone non ha nemmeno
il ritornello! La gente vuole il ritornello! Ma Bersani non ha voluto
sentire ragioni: ma che ne capite voi, LO SO IO cosa vuole la gente! Ok, parliamo della canzone di Tricarico. C'è che io non avrei niente da dire, a me dammi tre colori non
è arrivata per niente. Ma mi sa che Tricarico non sta nella squadra di
quelli che si possono criticare. Non credo metterà MAI piede nel mio
iPod, per ora sospendo il giudizio: il voto è Senza voto.
10) Emma Marrone e i Modà, Arriverà. Siccome questo è un blog che fa nomi e cognomi, io lo dico: è in atto un tentativo di sovvertire il gusto popolare
da parte delle case discografiche e della critica militante italiana
che, a suon di TAPPETI MELODICI, URGENZE e altre minchiate sparate a
caso vorrebbe convincersi che 'sta roba tutto sommato può vincere.
Invece no. Primo perché questa canzone sembra cantata
da Francesco Sarcina de Le Vibrazioni che imita il cantante dei Modà
mentre imita Francesco Sarcina de Le Vibrazioni, e così via, PER SEMPRE.
Secondo perché questa canzone è uguale a tutte le canzoni dei Modà, con questa angoscia che fa da sfondo e con lo stesso tema io tu noi ci amiamo stiamo assieme l'universo è potente. Terzo perché contiene versi tipo arriverà
una frase e una LUNA di quelle che poi ti sorprenderà, la mia pelle a
curar le tue voglie, la magia delle STELLE, la POESIA DELLA NEVE che
cade e rumore non fa
. Quarto perché 'sti due BUTTANO VOCI e basta.
Continuo? Se, come dice Mariella Venegoni, questi Modà e questa canzone
rappresentano lo Zeitgeist del nostro tempo, beh io con questo Zeitgeist
non ci voglio avere un cazzo a che fare. Voto: 3 (peccato per Emmona, l'unica Amica che stimiamo perché ci prova da almeno una decade: lo sapevate che Emmona è più vecchia di Tatangelo?).
11) Luca Madonia feat. Franco Battiato, L'Alieno.
Il finestrino abbassato, il gomito di fuori, un sorriso beota, la testa
che ciondola, un'estate al mare, l'onda sulla spiaggia, io sono solo in questa vita, io vivo nei panni di un alieno che non vola, ma poi, soprattutto, FRANCUZZU BATTIATO ai CORI. Voi ce l'avete Battiato che vi fa i cori nelle canzoni? Luca Madonia dei furon Denovo sì. Non solo, Battiato entra in scena con le cuffie, gli occhiali di Sandra Mondaini e quello sguardo IMPAGABILE.
Boh, vabbè, io, commozione. Fate quel che volete, basta che mi fate
sentire il trietto Madonia-Battiato-Consoli venerdì sera. Non chiediamo
altro, io e il mio papà, speriamo che il Catania rimane in serie A.
Fatelo per noi. Voto: 8

12) Patty Pravo, Il Vento e le rose. Patty, cara Patty, quale parte della frase Arriva un momento in cui bisogna andare in pensione
non ti è chiara? Patty, cara Patty, hai fatto almeno cinque capolavori
in vita tua. C'è gente che per molto meno diventa giudice di X Factor.
Patty cara Patty ma chi te lo fa fare di presentarti così, pettinata po'
Rita Levi Montalcini e po' Barbara Alberti e stonare
in quel modo? Patty, cara Patty, noi non ti scorderemo mai, se questo è
il problema. Poi non so, starai mica parlando dello scabroso tema "vecchie che fanno sesso?". Guarda
che due anni fa Zanicchi fu fatta fuori da Benigni per questo. Quindi,
giovedì, statti pronta. Non è un pensiero stupendo, ma il voto non può che essere: 3,5
13) Nathalie, Vivo Sospesa.
Nathalie, una che ci prova da sempre, che due anni fa era per giunta
andata ospite a MATTINA IN FAMIGLIA nella gara a squadre tra paesini
portando la bandiera di ARICCIA (e sentendosi dire da Marcello Cirillo:
uhm, bravina). Una che vince X Factor a dispetto di tutti e tutto. C'è
qualcosa in questa ragazza, nella sua umiltà forse eccessiva, in questa
personalità che fuori dal palco stenta ad arrivare, in questi testi
semplici semplici, e melodie piene di tormento, c'è qualcosa. Bene, fatico a trovare un nome a questa cosa. Ma sta di fatto che Nathalie continua a sorprendere. Nathalie, noi crediamo in te, nel tuo percorso di speranze e possibilità. Voto: 6,5

14) Al Bano, Amanda è libera.
Cosa c'è di peggio di Al Bano che fa ANCORA quell'acuto? Semplice: Al
Bano che fa DUE VOLTE quell'acuto. E cosa c'è peggio di Al Bano che fa
sfoggio del suo bel canto? Semplice: Al Bano che fa sfoggio del suo bel
canto e che allo stesso tempo vuole fare la canzone impegnata. No, la canzone impegnata no. Amanda
è curva come una VIRGOLA di una frase a metà, branco di uomini ricchi
d'infamità, Amanda è libera come una rondine sopra le NUVOLE della sua
ingenuità, notti di Venere, piene di oscenità.
Ah, Amanda è una
prostituta. MORTA. Al Bano, tu hai il raro dono di portare nelle nostre
vite TANTA CUPEZZA. Preferivamo quando cantavi Nel sole. Voto: 1
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Messaggio Da Ospite Gio 17 Feb 2011, 17:48

http://www.repubblica.it/speciali/sanremo/edizione2011/2011/02/17/news/sanremo_celebrazioni-12571482/?ref=HRER2-1

Unità d'Italia, la giornata clou
Ma l'attesa è tutta per Benigni


Stasera all'Ariston la celebrazione. Sul palco i 14 Artisti con le canzoni che hanno segnato il costume degli italiani. Alle 22.15 l'intervento dell'attore premio Oscar. In città i ministri Meloni e La Russa, in arrivo anche Gianni Letta

All'Ariston oggi non entrano fiori che non siano bianco-rosso-verde, le Frecce Tricolore si sono esercitate fin dal mattino per un'esibizione pomeridiana, mentre i ministri della Difesa e delle Politiche giovanili deporranno una corona in omaggio ai caduti. Si celebra il 150esimo dell'Unità d'Italia, versione Festival s'intende, il che rende tutto molto convulso a Sanremo e ammanta di solennità gesti e parole dei vertici Rai, nello specifico del direttore di RaiUno, Mauro Mazza. Fulcro della serata, la partecipazione di Roberto Benigni. Che si produrrà nel suo personale racconto dell'Inno di Mameli, con diffusi timori per quel che potrà dire, visti gli spunti che il testo gli offrirà.

Giornata convulsa, si diceva. Perché ci sono i ministri in città e perché è in arrivo Benigni, perché il Popolo Viola ha annunciato che sarà davanti all'Ariston a cantare Bella ciao (e Morandi: "Ah si? Se passo, mi fermo a cantare pure io"), che fu cassata dalla lista quando la proposta di eseguire il canto partigiano ma pure Giovinezza suscitò un'ondata di sdegno, e allora via Giovinezza ma via pure Bella ciao. Ma il ministro Meloni ha già fatto una conferenza stampa all'Hotel Londra e dice, in riferimento alle polemiche recenti, che "il 17 marzo non può essere una data di serie B", che "sono allo studio diversi elementi e il Consiglio dei ministri ne parlerà domani. Abbiamo in Italia una serie di ricorrenze per cui chiudono scuole e uffici, comprendo le difficoltà ma una nazione non è solo fatta di interessi economici''.

E poi stasera va in onda, in contemporanea, Annozero, che a parte che Santoro è stato oggetto, ieri sera, delle battute di Luca e Paolo ma non è tanto questo, quanto che il giornalista aveva detto di voler fare un collegamento Annozero-Sanremo, ospitando in diretta la cantante Emma, per via della sua partecipazione alla manifestazione "Se non ora, quando?", domenica scorsa (quando disse "Ci metto la faccia perché ci credo. E poi perché canto con la gola, non con le tette"). Parlano tricolore anche Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez. La prima premette che vive all'estero ma "dell'Italia salvo il popolo e sono fiera di essere italiana", poi accenna al fatto che "abbiamo problemi in Italia in questo momento, però non ci addentriamo in casi delicati, bisogna aspettare prima di giudicare". L'argentina invece dice che "da noi vi abbiamo visti sempre come uno dei popoli più eleganti al mondo" però, dice, "è triste vedere un'Italia divisa a metà e spero che si arrivi a unìItalia veramente unita".

Insomma, un sacco di carne al fuoco. I quattordici Artisti saranno in scena con altrettante rivisitazioni di canzoni che in qualche modo hanno segnato la storia d'Italia, da Mamma a 'O sole mio, da 'O surdato innamorato a Mille lire al mese. E intanto Belen Rodriguez, in conferenza stampa (sempre col rombo delle Frecce Tricolore sullo sfondo) delizia i cronisti accennando (e anche bene) Malafemmena, perché "è la canzone che avrei cantato io in questa occasione, e mi piace tantissimo". La Canalis invece avrebbe scelto "La donna cannone di De Gregori, ma visto che lui è un uomo non mi cimento". Perché invece Malafemmena, notoriamente, è cantata da una donna.

Ma l'attesa, è chiaro, è tutta per Benigni. Che non incontrerà la stampa prima, arriverà a Sanremo (da Bordighera) poco prima di andare in scena, alle 22.15. A lui è affidata l'esegesi - parola che piace molto, qui la si ripete da giorni forse perché sembra più nobile di "interpretazione critica del testo" - dell'Inno di Mameli. Benigni style, s'intende. Circa mezzora di monologo, o almeno dovrebbe. Un palco che l'attore premio Oscar conosce bene. E frequenta da tempo. La prima volta nel 1980, quando si lanciò nel Wojtylaccio. L'ultima il 17 febbraio del 2009, Festival gestione Bonolis: mezzora di show, 15 milioni di spettatori e il 55% di share. Dagli schermi Rai, Benigni non manca da tanto tempo: l'8 novembre scorso è stato superospite, a titolo gratuito (ma oggi a Sanremo, per giustificare i 200-250 mila euro di compenso, di cui si parla, dicono che la sua partecipazione al Festival erà prevista da allora e che ha fatto "pacchetto") di Vieniviaconme, il programma di Roberto Saviano e Fabio Fazio. Il monologo sul caso Ruby e sul futuro del governo incolla al piccolo schermo 9 milioni di persone.

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Messaggio Da Ospite Gio 17 Feb 2011, 19:33

Le prove d’Italia



Si sono appena concluse le prove della serata di stasera, dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia. Ahimè mi sono perso Battiato e Vecchioni, quelli di cui ero più curioso.
Arrivo e trovo Emma e Modà che cantano Here’ s to you la ballata di Sacco e Vanzetti. Il paragone con Joan Baez è pericolosissimo per chi si appresta a cantare le sue canzoni, ma i ragazzi se la cavano molto bene. Qualche inciampo sull’inglese, ma visto che stasera si parla d Italia, sorvoliamo.
Al Bano, canta Va’ Pensiero. Rimango del parere che se hai una voce potente non devi per forza urlare sempre. La canzone piacerà soprattutto al pubblico straniero, l’atmosfera è da Rai International o quelle cose da ambasciata italiana in Texas. Al Bano arriva sorridente, pensavo fosse incazzato ancora per ieri.
Arriva, zompettante e sorridente (evidentemente essere eliminati fa l’effetto interrogazione dell’ultimo giorno di scuola: me la sono tolta dalle scatole e ora comincio a divertirmi) e canterà O sole mio.
L’arrangiamento è forse un pelino troppo ricercato, e sinceramente non ho capito perchè canti metà canzone in inglese.
Barbarossa e Raquel Del Rosario cantano una canzone difficile, secondo me. Storicamente intendo: Addio mio bella addio. Scusate, ma è una canzone un po’ più da Alpini che da cantanti di Sanremo. Forse era meglio farla con quel taglio, come fece la Cortellesi con i Neri Per Caso nel Festival della Ventura.
Max Pezzali, featuring Arisa cantano Mamma mia dammi cento lire. Un arrangiamento fantastico, un’intro che accoglie l’immigrante nelle americhe con i suoi ritmi e le sue sonorità. Arisa spacca, prevedo molti download di questa canzone nei prossimi giorni.
Giusy Ferreri si cimenta con un colosso della storia della canzone: Il cielo in una stanza. Come detto poco più su per Joan Baez, il rischio del paragone è fortissimo. La scelta di arrangiare in chiave swing fa dimenticare leggermente la questione, e si ha un’intrepretazione diversa, nuova, che però non mi convince del tutto.
La Crus portano una canzone in bianco e nero, Parlami d’amore Mariù, arrangiata in modo completamente classico. Risultato: ottimo
Nathalie canta Il mio canto libero. Anche qui pochi fuochi d’artificio, e sono contento di poter scrivere che finalmente, Maionchiamente parlando “mi è arrivata”.
Anna Tatangelo attacca il top of mind della cultura italiana: Mamma di Bixio. Sorridente, di impatto, ma io non posso non pensare a Lino Banfi che la canta nel film “Belli Freschi” con De Sica.
Van De Sfroos portano De Gregori, W L’Italia. Sono bravi, non mi convincono certi gorgheggi, ma anche in italiano, i ragazzi rendono.
Patty Pravo interpreta Mille lire al mese. Arrangiata vintage anche qui, Patty regna sul palco, ma la mia attenzione è carpita dalle tre coriste alle sue spalle. Una in particolare ha la stessa coordinazione di un bradipo o Fabrizio Frizzi. Guardatele dopo.
Tricarico, canta l’Italiano. E a sorpresa entra Toto sul palco, causando boati, urla e battiti di mani dalla piccionaia dell’Ariston. Buona interpretazione, ottima la scelta dei coristi extracomunitari dietro.


love zio Toto risata

http://ariston-spy.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/02/17/le-prove-ditalia/

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Messaggio Da Ospite Ven 18 Feb 2011, 10:04

Le pagelle


Al Bano 7.5
Va, pensiero Il celebre coro del Nabucco è da sempre
nel repertorio di Carrisi. Per ottenere l’effetto giusto si è fatto
supportare da due voci liriche greche (Dimitra Theodossiou e Giannis
Ploutarxos) oltre che dal coro stabile del Festival. Trascinante.
Qualche riserva sul generoso uso di percussioni e l’accelerazione. Premiato

Luca Barbarossa e Raquel Del Rosario 5
Addio mia bella addio
È una delle canzoni più tristi e meno belle del Risorgimento, scritta
da un volontario che combattè a Curtatone. Fio Zanotti ha fatto del suo
meglio per renderla attuale e meno ripetitiva nella melodia. Ma il
risultato finale è stato modesto anche per via dell’accento spagnolo di
Raquel.

Giusy Ferreri 4
Il cielo in una stanza Certo, il motivo è
talmente noto e sfruttato che gli arrangiatori e interpreti si sentono
in dovere di infierire con adattamenti jazz, rivoltandolo come un
calzino. E accade anche con Giusy Ferreri. Intermezzi jazz, accelerate
swing. Il cielo lascia la stanza e diventa il tetto di un luna park.

La Crus 6.5
Parlami d’amore Mariù Il gusto romantico e la
raffinatezza vocale di Ermanno Giovanardi si sono espresse in una
rilettura abbastanza letterale del capolavoro del 1932 con testo scritto
da Ennio Neri e musica composta da Cesare Andrea Bixio, pensata
inizialmente per la voce di Vittorio De Sica.

Madonia e Battiato 8.5
La notte dell’addio Pochi sanno che
non si tratta della solita rottura amorosa, ma di quella definitiva.
Sulla musica di Memo Remigi, Alberto Testa scrisse quei versi al
capezzale della moglie che stava morendo. La spensieratezza della
versione Zanicchi scompare grazie all’arrangiamento di Franco Battiato.

Modà e Emma 8
Here’s to You – La ballata di Sacco e Vanzetti Hanno
fatto una scelta abile, perché il brano lanciato dalla Baez (musica di
Ennio Morricone) è bello, ancora attuale, e pure bilingue. Così rivive
al meglio una canzone ormai vecchissima, simbolo di un’Italia emigrante e
discriminata.

Nathalie 9
Il mio canto libero La canzone più
significativa di Mogol-Battisti ha brillato di luce purissima nel
supremo rispetto della struttura originale, semmai un po’ dilatata e
resa più colorata. L’inno alla libertà risalta al massimo. L’umiltà ha
pagato e il tributo è arrivato dritto al cuore degli spettatori.

Max Pezzali con Arisa 5
Mamma mia dammi cento lire Scelta
la versione che, dopo il naufragio del bastimento, recita: «Quando
furono in mezzo al mare /il bastimento si sprofondò. /Pescatore che
peschi i pesci /la mia figlia vai tu a pescar». Versi che cantati oggi
sanno di macabro umorismo. Tappeto rock e suoni sovraccarichi. Che
pasticcio.

Patty Pravo 7
Mille lire al mese È la canzone (del ’39)
simbolo di chi aspira a una vita tranquilla, ovvero a quella che i
romani chiamavano «aurea mediocritas». È velocissima, quasi uno
scioglilingua per cantanti, e Patty per mantenere il tempo deve
mangiarsi qualche parola. Però il risultato finale è carino grazie anche
alle tre ballerine.

Anna Tatangelo 7
Mamma Questo classico della canzone
italiana di Bixio e Cherubini, affrontato anche da Beniamino Gigli, è
stato virato in un mix, teoricamente incompatibile, di rock e birignao.
La mamma è stata sterilizzata dall’enfasi romantica ed è diventata una
sorta di riferimento affettivo moderno e un po’ sbarazzino.

Tricarico con Toto Cutugno 8
L’italiano Vedere riapparire
Toto Cutugno con la canzone presentata 28 anni fa su questo palco è
stato suggestivo. Una convivenza fra opposti nel duetto più
imprevedibile e surreale di tutto il Festival. Ottima la scelta di far
cantare italiani di seconda generazione, figli di immigrati.

Van De Sfroos 7.5
Viva l’Italia
Il musicista comasco ha preso di petto il celebre pezzo di De Gregori.
Lo ha reso più veloce e scorrevole, più sincopato; ha dribblato le
eccessive ripetizioni del tema di base. In sostanza non ha rispettato la
stesura originale. Una rilettura forse sacrilega, ma coraggiosa.

Roberto Vecchioni 9
’O surdato ’nnammurato Con Lucio
Fabbri al mandolino, un bellissimo arrangiamento che mette in evidenza
la tragedia dei poveri costretti alla guerra. Prevale un contorno
percussivo, e gli archi, che hanno regalato in passato alla canzone una
falsa allegria romantica, arrivano solo alla fine.

Mario Luzzatto Fegiz - 18 febbraio 2011

http://www.corriere.it/spettacoli/speciali/2011/sanremo/notizie/fegiz_le_pagelle_036e1700-3b2d-11e0-ad4e-5442110d8882.shtml

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Messaggio Da Zoe Ven 18 Feb 2011, 12:54

http://multimedia.lastampa.it/multimedia/sanremo/lstp/22860/
(Sulla versione cartacea, c'è anche un titolo: "Parlaci d'amore La Crus. Battisti riqualifica Nathalie")

PATTY PRAVO - Rivitalizzata
MILLE LIRE AL MESE.
Ha ritrovato la verve, s’è con evidenza divertita più qui che non in gara, dove ha dato il minimo. Galvanizzata dalle simpatiche, originali atmosfere di un brano sopravvissuto allo svuotamento della memoria, Nicoletta c’è (e le incertezze sono un dettaglio).

DAVIDE VAN DE SFROOS - Sanguigno
VIVA L’ITALIA.
Il cauto uomo del Nord abbraccia per passione, e con qualche provocazione, la causa di una vetta dell’immaginario cantautorale: se De Gregori è rarefatto e severo, lui suona sanguigno e pragmatico, in una versione folk accettabile anche in balera.

LA CRUS - Sfizioso
PARLAMI D’AMORE MARIÙ.
Nella sua rincorsa al modernariato musicale che comprende «Io confesso», Mauro Ermanno Giovanardi restaura il pezzo scritto nel ’32 per De Sica, sfumando la svagata allure dell’originale, per poi trascinarlo (con il cursore) in un galvanizzante terzinato.

NATHALIE - Filologica
IL MIO CANTO LIBERO.
Il repertorio è il 70 per cento di un successo. Abbracciando la versione originale (con appena qualche iniezione di basso pesante) di uno dei pezzi più amati di Battisti, Nathalie riqualifica il profilo di interprete messo in forse come cantautrice nella gara.

ROBERTO VECCHIONI - Accorato
O’ SURDATO ‘NNAMMURATO.
Rispetto dello spirito e del testo, con chitarra e violino di Lucio Fabbri, nella scorribanda affettuosa e nostalgica del nostro professore milanese dentro la canzone napoletana del 1915, che racconta di un soldato al fronte nella Prima Guerra Mondiale.

GIUSY FERRERI - Devastante
IL CIELO IN UNA STANZA.
La regina di X-Factor non è nuova alle cover: dovrebbe terrorizzare il capolavoro di Paoli, già reduce dalla maestria di Mina come dalla roca Carla Bruni. Sottofondo swing, lei va per i fatti suoi. E noi, si tace educatamente (per non incaponirci).

MADONIA CON BATTIATO - Ispirato
LA NOTTE DELL’ADDIO.
Capolavoro di Memo Remigi al Festival ’66 con la Zanicchi, che Battiato ha voluto rispolverare, come perentorio direttore d’orchestra, «perché all’altezza dei grandi Lieder». Luca Madonia asseconda il progetto con misura e rigore rimarchevoli

ANNA TATANGELO - Familiare
MAMMA.
Da Beniamino Gigli, Claudio Villa e Pavarotti, il successo che arriva dal 1941, firmato Cherubini-Bixio, finisce ora alla mamma del piccolo Andrea D’Alessio: condita con sugo sudamericano e ritmica campionata, suona parodistica ma tuttavia viva e vegeta.

AL BANO - Incerto
VA’ PENSIERO.
Dopo quasi 160 anni di repliche, il coro del Nabucco è ancora parte di un’opera? O è brano a sé, visto l’uso? Nell’incertezza, Albano si fa affiancare nel canto da un tenore e una soprano, ci mette la batteria e noi restiamo perplessi, le domande inevase.

TRICARICO CON CUTUGNO - Tenero
«L’ITALIANO»
. Su questo stesso palco, 28 lunghi anni fa, fece discutere per i suoi stereotipi poi lavati dal tempo. Con Tricarico, diventa una celebrazione in minore del come eravamo, e dello stesso autore. Il coro dei nuovi italiani multicolor è un colpo d’attualità.

MODA’ CON EMMA - Incosciente
LA BALLATA DI SACCO E VANZETTI.
Trattamento d’urto per Morricone-Joan Baez, autori nel 1971 del pezzo della colonna sonora del celebre film sugli anarchici italiani. Kekko recita, canta Emma in inglese, voci e urla si mescolano, chitarre stridono. E’ il gabinetto del dott.Caligari.

BARBAROSSA-DEL ROSARIO - Normale
ADDIO MIA BELLA ADDIO.
Un’altra canzone da soldati, datata 1848, dà occasione alla provvisoria coppia sanremese di cimentarsi nel duetto che odora di folk ma sta nel rassicurante mondo del pop: dove capita che la tradizione emigri, alla ricerca di una vita meno spericolata.

MAX PEZZALI CON ARISA - Avventuroso
MAMMA MIA DAMMI CENTO LIRE.
Si parte con la più bella musica nera dei ’60, si chiude con quella bianca dello stesso decennio. In mezzo c’è la voce sicura di Arisa che governa la perigliosa navigazione fra impasti folk, chitarre, invenzioni e tradizione. Un viaggio vero.

ANNA OXA - Azzardata
O’ SOLE MIO.
Un inno consumato ma non usurato, che Oxa cucina destruttura mescolando canto a cappella e vocalizzi liberi, dissonanze, chitarre rock, testo napoletano, versione inglese alla Elvis. Il mix impegnativo, causa digestione pesante e sonno agitato.

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Messaggio Da Ospite Ven 18 Feb 2011, 12:56

http://www.repubblica.it/speciali/sanremo/edizione2011/2011/02/18/news/ascolti_terza_serata-12602012/?ref=HREC1-2

Ascolti, boom Benigni
lo share vola oltre il 50%

Risultati straordinari per la serata dedicata al 150esimo dell'Unità d'Italia, con la performance dell'attore. Per trovare un dato più alto bisogna tornare al Festival di Bonolis del 2005


Volano gli ascolti del Festival di Sanremo grazie alla straordinaria partecipazione di Roberto Benigni. Nella prima parte della serata gli spettatori sono stati 15 milioni 398 mila con uno share del 50,23%, mentre la seconda parte è stata seguita da 7 milioni 529 mila persone con uno share del 53,21%. La media fra le due parti è di 12 milioni 363 mila spettatori con il 50,9% di share. E si devono sempre a Benigni i due picchi massimi: quello d'ascolto, alle 22.42 (19 milioni 737 mila spettatori), mentre l'attore parlava di Garibaldi, quello di share, alle 23.17 (66%), alla fine della sua interpretazione dell'Inno di Mameli.

Rispetto alla terza serata del Festival 2010 condotto da Antonella Clerici, questa edizione guadagna 2 milioni 400 mila spettatori e quasi 5 punti percentuali. In rapporto invece alla seconda serata, quella di mercoledì, l'edizione di Gianni Morandi guadagna 2 milioni 300 mila spettatori e oltre 8 punti percentuali. Per trovare un dato più alto di quello ottenuto ieri sera bisogna tornare al Festival di Paolo Bonolis del 2005.

VIDEO Benigni all'Ariston

E' stato un grandissimo Benigni, con il suo monologo di quasi un'ora dedicato all'Inno di Mameli, a caratterizzare la serata dedicata ai 150 anni dell'Unità d'Italia, che si è aperta con un'enorme bandiera tricolore srotolata dalla galleria fino al palcoscenico dell'Ariston e si è conclusa con il ripescaggio di Anna Tatangelo e Al Bano e con la definitiva eliminazione di Patty Pravo e Anna Oxa.

Nella prima parte della serata, i 14 big in gara si sono cimentati in alcune della canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana e per l'occasione un commosso Gianni Morandi ha interpretato il brano Rinascimento, scritto dall'amico Gianni Bella, da tempo malato. In platea, oltre al presidente della Rai Paolo Garimberti e al direttore generale Mauro Masi, i ministri Ignazio La Russa e Giorgia Meloni.

Tra i big, a raccogliere i consensi maggiori sono stati Roberto Vecchioni che ha interpretato O surdato 'nnamurato accompagnato dal coro il pubblico in sala, Nathalie con Il mio canto libero e Luca Madonia che ha cantato La notte dell'addio accompagnato dall'orchestra diretta da Franco Battiato. Poi è stata la volta dei giovani in gara con le esibizioni di Micaela, Roberto Amadé, dei gemelli BTwins e di Marco Manichini. A imporsi sono stati Amadé con Come pioggia e Micaela con Fuoco e cenere che nella finale di venerdì se la vedranno con Raphael Gualazzi e Serena Abrami che avevano già passato il turno nella seconda serata.


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Messaggio Da camila Ven 18 Feb 2011, 13:07

Le recensioni di questo blogger sono divertenti,per il suo stile mordente,sarcastico...per la serata di ieri ha invece redatto un'analisi lucida e completamente condivisibile,a mio parere.
E' abbastanza lunga,quindi inserisco solo il link,per chi volesse leggerla...

http://tuttofamedia.splinder.com/post/24156574/sanremo-2011-la-terza-serata-conferma-la-generalizzata-atmosfera-amatoriale-ma-ad-accendere-la-luce-ci-pensa-roberto-benigni
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Messaggio Da Ospite Ven 18 Feb 2011, 14:18

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/speciali/2011/02/07/visualizza_new.html_1591325146.html

Stasera i duetti e De Niro-Bellucci
Ospiti della quarta serata anche i Take That con Robbie Williams


Duetti e grandi ospiti oggi al'Ariston per la quarta serata del festival di Sanremo. Ad affiancare Luca Madonia con Franco Battiato con 'L'Alienò sarà Carmen Consoli; Anna Oxa ('La mia anima d'uomo') canterà con Marta sui Tubi; Max Pezzali ('Il mio secondo tempò) con Lillo & Greg; Roberto Vecchioni ('Chiamami ancora amoré) con la Premiata Forneria Marconi; Tricarico ('3 colorì) con il Coro di Voci Bianche Si La So...L; Albano ('Amanda è liberà) con Michele Placido; Nathalie ('Vivo sospesa') con L'Aura; Emma e i Modà ('Arriverà') con Francesco Renga; Davide Van De Sfroos ('Yanez') con Irene Fornaciari; Patty Pravo ('Il vento e le rosé) con Morgan; Giusy Ferreri ( 'Il mare immenso') con Francesco Renga; Anna Tatangelo ('Bastardò) con Loredana Errore; La Crus ('Io confessò) con Nina Zilli; Luca Barbarossa e Rachel Del Rosario ('Fino in fondò) con Neri Marcoré.

La votazione dei 12 Artisti avverà con sistema misto, giuria tecnica della Sanremo Festival Orchestra e pubblico attraverso il sistema del televoto. Gli artisti proporranno la propria canzone in una versione liberamente rivisitata e verrà stilata la graduatoria in base ai voti ricevuti nella serata. Le 10 canzoni più votate saranno ammesse alla serata finale. Ma oltre alla musica, al festival parteciperanno anche grandi star, come Robert De Niro e Monica Bellucci, protagonisti del film 'Manuale d'amore 3' di Giovanni Veronesi, e i Take That con Robbie Williams.

De Niro, premio Oscar nel 1974 come migliore attore non protagonista per il suo ritratto del giovane Vito Corleone, e nel 1980 come migliore attore per Toro Scatenato di Martin Scorsese, oltre che attore è anche produttore e regista. I Take That, che il 12 luglio saranno allo stadio di San Siro per l'unica data del loro tour, hanno venduto oltre 80 milioni di album, vinto 19 Brit Awards, e si sono riuniti dopo oltre 15 anni. L'album della reunion, Progress, disco platino in Italia, é stato il cd più venduto del 2010 in Inghilterra. Monica Bellucci, premio César nel 1995, nastro d'argento come migliore attrice non protagonista per 'Ricordati di me' di Gabriele Muccino, ha lavorato con moltissimi registi, da Francis Ford Coppola a Giuseppe Tornatore, Marco Tullio Giordana, Paolo Virzì e Spike Lee.

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Messaggio Da camila Ven 18 Feb 2011, 20:16

http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=150209

Benigni avrebbe devoluto il cachet a un ospedale pediatrico

Roma, 18-02-2011

Oggi l'ospedale pediatrico Meyer di Firenze compie 120 anni e potrebbe festeggiare con una donazione d'eccezione, il cachet di Roberto Benigni, pari a 250mila euro. La notizia circola con insistenza sui social network Facebook e Twitter e viene data per certa, ma l'ufficio stampa dell'ospedale non smentisce, nè conferma.
Benigni non pubblicizza mai la beneficenza che fa, sottolinea il suo agente Lucio Presta. Del resto, tutte le volte che Benigni si è esibito al Meyer ha sempre detto: "Sono qui per farmi visitare".
Boom di ascolti, ieri sera, per la serata del Festival dedicato ai 150 anni dell'Unità d'Italia che ha ospitato anche Roberto Benigni: la prima parte (20:40 - 23:21) ha tenuto davanti alla tv 15 milioni 398 mila spettatori pari ad uno share del 50.23%.
La seconda parte della terza serata del Festival (23:26 - 01:09) ha totalizzato invece 7milioni 529 mila spettatori e uno share del 53.21%.
La media ponderata della serata è stata di 12 milioni 363 mila spettatori pari ad uno share del 50.90%, ben al di sopra della media ponderata della terza serata del Festival 2010 targato Clerici (46%), e del Festival 2009 targato Bonolis (47,17%).
Meglio della nazionale di calcio
Ancora superiori i numeri di Benigni: la sua performance dedicata all'unita' d'Italia e all'Inno di Mameli è stata seguita da 18 milioni di telespettatori, mentre lo share ha sfondato quota 60%. I 52 minuti sul palco dell'Ariston secondo indiscrezioni hanno portato nelle tasche di Benigni un assegno di 250mila euro (pari più o meno a 4800 euro al minuto)
Il principale competitor della serata di ieri, Annozero di Michele Santoro, ha totalizzato 4 milioni 250mila spettatori e uno share del 14,13%.
Un risultato "straordinario"
"Sono felice", dice il direttore generale della Rai Mauro Masi commentando gli ascolti di ieri, anche per il fatto questo risultato "sia arrivato nella serata che la Rai e il Festival hanno organizzato per celebrare i 150 anni dell'Unita' d'Italia". Masi ieri sera era in prima fila all'Ariston, con gli altri vertici Rai.
E Napolitano telefona per complimentarsi
A quanto si e' appreso, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha telefonato ieri sera a Roberto Benigni, complimentandosi per la passione e la competenza con cui ha spiegato, dal palco dell'Ariston di Sanremo, le parole ed il senso profondo dell'Inno Nazionale. Analogamente - riferito in una conferenza stampa dai vertici Rai - altre personalita' istituzionali hanno voluto complimentarsi con l'artista toscano, che ha tenuto banco per oltre mezz'ora concludendo la sua performance cantando, da solo
e senza accompagnamento musicale, una versione dell'Inno degli Italiani giudicata commovente.
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Messaggio Da Ospite Sab 19 Feb 2011, 14:44

Sanremo: gaffe in sala stampa, 'Vecchioni il piu' votato' e Mazzi s'infuria


Sanremo, 19 feb. (Adnkronos) - Incredibile 'leggerezza' durante la
conferenza stampa del festival da parte di un rappresentante di Rai
Trade che fa parte del gruppo che presidia le operazioni di televoto.
L'uomo, con incomprensibile candore a poche ore dall'ultima sfida sul
palco dell'Ariston, ha affermato: "Roberto Vecchioni e' stato il piu'
televotato". La cosa ha fatto letteralmente infuriare il direttore
artistico del festival Gianmarco Mazzi: "Questa cosa e' gravissima. Non
si doveva dire. Ma come e' possibile? Lei non e' professionale. Il voto
e' ancora in corso. Questo puo' influenzare, non si puo' fare una
leggerezza del genere, qualcuno verra' danneggiato, dovevate limitarvi a
dare i dati generali sulle cifre. Come vi viene in mente di fare nomi",
ha proseguito Mazzi. A parziale conforto, cercando di circoscrivere il
danno fatto dal rappresentante di Rai Trade, e' intervenuto Nando
Pagnoncelli: "L'unica cosa che voglio ricordarvi e' che normalmente il
rapporto dei televoti fino a venerdi' e quelli della sola serata di
sabato e' di uno a dieci. Quindi tutto e' relativo e tutto puo'
cambiare".

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Spettacolo/Sanremo-gaffe-in-sala-stampa-Vecchioni-il-piu-votato-e-Mazzi-sinfuria_311703996454.html


Il problema è che sapendolo, la Golden Share di stampa e radio che stasera deve votare ne è influenzata. Speriamo influenzata a favore di Vecchioni, ma non è detto SANREMO 2011 - Articoli, pagelle e commenti 905948

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Messaggio Da Ospite Sab 19 Feb 2011, 15:04

antheurica ha scritto:Sanremo: gaffe in sala stampa, 'Vecchioni il piu' votato' e Mazzi s'infuria


Sanremo, 19 feb. (Adnkronos) - Incredibile 'leggerezza' durante la
conferenza stampa del festival da parte di un rappresentante di Rai
Trade che fa parte del gruppo che presidia le operazioni di televoto.
L'uomo, con incomprensibile candore a poche ore dall'ultima sfida sul
palco dell'Ariston, ha affermato: "Roberto Vecchioni e' stato il piu'
televotato". La cosa ha fatto letteralmente infuriare il direttore
artistico del festival Gianmarco Mazzi: "Questa cosa e' gravissima. Non
si doveva dire. Ma come e' possibile? Lei non e' professionale. Il voto
e' ancora in corso. Questo puo' influenzare, non si puo' fare una
leggerezza del genere, qualcuno verra' danneggiato, dovevate limitarvi a
dare i dati generali sulle cifre. Come vi viene in mente di fare nomi",
ha proseguito Mazzi. A parziale conforto, cercando di circoscrivere il
danno fatto dal rappresentante di Rai Trade, e' intervenuto Nando
Pagnoncelli: "L'unica cosa che voglio ricordarvi e' che normalmente il
rapporto dei televoti fino a venerdi' e quelli della sola serata di
sabato e' di uno a dieci. Quindi tutto e' relativo e tutto puo'
cambiare".

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Spettacolo/Sanremo-gaffe-in-sala-stampa-Vecchioni-il-piu-votato-e-Mazzi-sinfuria_311703996454.html


Il problema è che sapendolo, la Golden Share di stampa e radio che stasera deve votare ne è influenzata. Speriamo influenzata a favore di Vecchioni, ma non è detto SANREMO 2011 - Articoli, pagelle e commenti 905948

Magari è stato un modo per spingere la gente a votare ancora di più

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Messaggio Da Ospite Sab 19 Feb 2011, 15:05

ho seguito il daytime (per sbaglio, chè quando lavo i piatti nn cambio canale) e hanno parlato praticamente solo di questo, la cosa sta avendo ripercussioni, la snai ha addirittura bloccato le scommesse e ancora nn è finita qui, mi sa...mi dispiace se Vecchioni uscirà danneggiato, da stà cosa... triste

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Messaggio Da Ospite Sab 19 Feb 2011, 15:12

antheurica ha scritto:

Il problema è che sapendolo, la Golden Share di stampa e radio che stasera deve votare ne è influenzata. Speriamo influenzata a favore di Vecchioni, ma non è detto

Molto grave questa gaffe dato che ci sono anche delle scommesse di mezzo.....

Le BM di Emma/Modà e quelle della Errore/Tatangelo si sveneranno per votare ancora di più. Ipotecheranno le case dei genitori o dei nonni pur di far vincere la propria beniamina.

Vecchioni temo che stasera verrà in qualche modo silurato. :uhm:

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Messaggio Da Ospite Sab 19 Feb 2011, 15:13

http://www.repubblica.it/speciali/sanremo/edizione2011/2011/02/19/news/luca_paolo-12650360/

"E' in testa Roberto Vecchioni"
E all'Ariston è caos sul televoto



Giornata di polemiche a Sanremo. Con uno "scivolone" sulla gara e sui televoto che alcuni temono possa compromettere l'esito della competizione a poche ore dalla proclamazione del vincitore. A commettere la leggerezza è un reppresentante di RaiTrade, membro del gruppo che presidia le operazioni di televoto. L'uomo, a poche ore dalla sfida decisiva sul palco, nel corso della conferenza stampa mattutina all'Ariston ha detto che "Roberto Vecchioni è stato il più televotato". Sette parole che fanno andare su tutte le furie il direttore artistico Giammarco Mazzi: "Questa è una cosa gravissima - tuona - è scarsa professionalità, il voto è ancora in corso e quel che ha detto potrebbe influenzare il risultato". E insiste: "Dovevate limitarvi a dare i dati generali sulle cifre, come vi viene in mente di fare nomi".

E' bastato un attimo a far esplodere il caos nella sala stampa. Le urla di Mazzi, un vaffa... dal sen fuggito a Morandi, la faccia smarrita dell'uomo RaiTrade e le richieste di chiarimento dei cronisti. Il il direttore di RaiUno, Mauro Mazza, insiste nel dire che "l'incidente non altera nulla e il televoto va avanti nei tempi stabiliti" e Giammarco Mazzi gli fa eco parlando di "un piccolo pasticcio che non avrà ripercussioni importanti". Ma una prima ripercussione arriva a stretto giro: il Codacons annuncia un ricorso al Tar del Lazio perché "non si tratta di una gaffe - dice il presidente del Comitato, Carlo Rienzi - ma di una irregolarità che potrebbe condizionare il voto del pubblico a casa. I risultati sulle preferenze dei telespettatori - ricorda Rienzi - vanno tenuti segreti fino all'ultimo per garantire imparzialità e uguale trattamento a tutti i concorrenti". Il Codacons annuncia quindi che chiederà ai giudici di annullare i televoti giunti al Festival fino alla serata di ieri, "e non escludiamo di rivolgerci alla magistratura al fine di garantire la buona fede dei telespettatori e il corretto svolgimento della gara canora".

Il dubbio di Nando Pagnoncelli è su come si possa dimostrare che un annuncio di quel tipo abbia poi influenzato il voto successivo. "In che modo si può dimostrare? Non dico che il ricorso sia infondato, ma dico che sarebbe difficile dimostrare che il mancato annuncio avrebbe prodotto un esito diverso". Il presidente dell'Ipsos spiega che lo scorso anno, per l'ultima serata del Festival, il flusso fra sms e linea fissa era stato di circa un milione e ottocentomila voti; per quel che riguarda questa edizione, finora sono arrivati circa 200 mila televoti. "Quindi rivelare le graduatorie parziali è, sì, un fatto grave e inedito - aggiunge Pagnoncelli - ma vista la proporzione di uno a nove, è difficile che possa compromettere i risultati finali".

Le dichiarazioni sul vantaggio di Vecchioni al televoto hanno scatenato anche il caos nel settore delle scommesse. Da qualche giorno i maggiori operatori avevano aperto il goco sul possibile vincitore di Sanremo. E come ricorda l'agenzia Agicos, fino ad oggi sono state giocate, su Sanremo, centinaia di migliaia di euro e la vittoria di Vecchioni era quotata 3 volte la posta. Dopo la rivelazione, le grandi società come Snai si stanno apprestando a ritoccare in basso la quota se non addirittura a chiudere il gioco per il rischio di speculazioni.

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Messaggio Da Ospite Sab 19 Feb 2011, 15:16

scusa io penso che quello al quale freghi di meno sia proprio Vecchioni.Casomai è la dimostrazione della stortura del televoto.Sappiamo benissimo che,anticipazioni o meno,gaffes o meno,il televoto è stato sempre manipolato,e non solo a sanremo.Magari sarà la volta buona che si decideranno a fare qualcosa di serio,visto che ho dei dubbi anche sulle regole decise dall'Antitrust.

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