Chiedi chi erano i BEATLES
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Re: Chiedi chi erano i BEATLES
grazie straw oddio l'anno prossimo devo iniziare a mettere i soldi da parte
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Re: Chiedi chi erano i BEATLES
una canzone di meredith wilson del 1957,rifatta magnificamente dai beatles e diventata famosa grazie a loro
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EffeCi- mengonella
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Re: Chiedi chi erano i BEATLES
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EffeCi- mengonella
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Re: Chiedi chi erano i BEATLES
SEXY SADIE.... una dedica sarcastica al Maharishi...
Qui take alternativa da "The Beatles Anthology"
sempre da "The Beatles Anthology", un'altra take alternativa, questa volta di NO REPLY
EffeCi- mengonella
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Re: Chiedi chi erano i BEATLES
Troppo forte questa take di AND YOU BIRD CAN SING, tratta dalle sessioni di Revolver. Sghignazzano per i doppi sensi. John, burlone!
EffeCi- mengonella
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Re: Chiedi chi erano i BEATLES
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/spettacolo/2010/10/27/visualizza_new.html_1727233770.html
Beatles, foto inedite in mostra a Roma (ANSA) -
ROMA, 27 OTT - I Beatles come non li avete mai visti.
Dal 3 al 7 novembre e' di scena 'True Lives' nell'ambito del Festival Internazionale del Film di Roma, a Villa Mercadante. Per la prima volta il fotografo Emilio Lari, che da anni lavora sui piu' famosi set cinematografici, esporra' alcuni scatti dei 'Fab four' ritratti sul set del film 'Help'. Ma in mostra anche foto di grandi star del cinema come Robert De Niro, Marlon Brando e Jodie Foster, e di registi cult come Federico Fellini e Sergio Leone.
Beatles, foto inedite in mostra a Roma (ANSA) -
ROMA, 27 OTT - I Beatles come non li avete mai visti.
Dal 3 al 7 novembre e' di scena 'True Lives' nell'ambito del Festival Internazionale del Film di Roma, a Villa Mercadante. Per la prima volta il fotografo Emilio Lari, che da anni lavora sui piu' famosi set cinematografici, esporra' alcuni scatti dei 'Fab four' ritratti sul set del film 'Help'. Ma in mostra anche foto di grandi star del cinema come Robert De Niro, Marlon Brando e Jodie Foster, e di registi cult come Federico Fellini e Sergio Leone.
camila- mengonella
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Re: Chiedi chi erano i BEATLES
altro take di Think for yourself,canzone di Harrison,da Rubber Soul.Cazzeggio a go go...tra imitazioni,risate e bacetti vari...
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Re: Chiedi chi erano i BEATLES
http://rockinroad.blogosfere.it/2010/11/beatles-a-fumetti-di-enzo-gentile-e-fabio-schiavo.html
Beatles a Fumetti, di Enzo Gentile e Fabio Schiavo
Ieri, mercoledì 10 novembre è uscito "BEATLES A FUMETTI" edito da SKIRA (240 pagine, euro 39.00), un libro di Enzo Gentile e Fabio Schiavo, che vuole raccontare i Fab Four attraverso rarissimi e ormai irreperibili fumetti provenienti da tutto il mondo (Usa, Canada, Gran Bretagna, Australia, Sudafrica, Spagna, Sudamerica, Francia, Germania, Svezia, Giappone e naturalmente Italia). In tutto il mondo sono stati censiti oltre mille fumetti dedicati ai Beatles. Tra questi Enzo Gentile e Fabio Schiavo hanno effettuato una significativa selezione dove troviamo varie tipologie di fumetto: ecco i Beatles protagonisti assoluti di alcune storie, oppure presenti con 'camei' o con brevi apparizioni, soltanto citati o ancora con le loro canzoni trasformatesi in strisce.
"BEATLES A FUMETTI" non si rivolge solo agli appassionati di fumetti, che qui troveranno una gran varietà di testate e alcuni dei disegnatori più noti e di culto, ma anche agli amanti dei Beatles come artisti universali e fenomeno di costume o ai curiosi a tutto campo, interessati alla musica e ai linguaggi ad essa correlati.
Nel volume tutto a colori e stampato su una carta speciale, che rimanda direttamente alla più classica e raffinata editoria a fumetti, l'illustrazione la fa da padrona con lo spazio per i testi circoscritto a scelte chiare e originali: oltre alle due introduzioni degli autori, troviamo infatti alcuni rapidi interventi che accompagnano foto storiche e le dettagliate cronologie, fino ai giorni nostri, relative ai Beatles e a John Lennon.E proprio a John Lennon viene riservata la parte finale del libro, una sorta di appendice ragionata, con i fumetti più stuzzicanti e suggestivi a lui dedicati da disegnatori di tutto il mondo.
Il 2010, a quarant'anni dallo scioglimento definitivo dei Fab Four, a trent'anni dalla morte di John Lennon e a settanta dalla sua nascita, è sicuramente un anno significativo per il mondo beatlesiano. I due autori hanno scelto di celebrare in questo modo colorato e festoso una dimensione dei Fab Four, quella fumettistica, che non invecchia e che promette di tramandarli a dispetto dei tempi e delle mode.
«Gli eroi, quelli veri, non invecchiano, non sono mai stanchi [...] - inizia così Enzo Gentile nella sua introduzione -. E allora cosa c'è di meglio di una vita a fumetti per eternare un mito, per esplicitare ancora di più e meglio come i Beatles siano stati in tutto e per tutto anche una creatura ultraterrena, sospesi, dopo il micidiale successo planetario dei Sixties, in una sorta di bolla fuori dal tempo? Renderli cartoon, personaggi e simboli senza età, senza rughe né smagliature e addirittura fenomeni impossibili da scalfire attraverso al loro stessa arte».
«Un filo sottile lega i Beatles ai fumetti. - spiega Fabio Schiavo nella sua parte introduttiva - E non solo perché i quattro musicisti sono sempre stati fanatici consumatori di quei giornalini in carta povera [...]. Loro, vere e proprie icone della cultura pop, come Marilyn e la coca-cola, erano destinati ad incontrarsi con "il più classico mezzo espressivo, dalla chiara vocazione popular", un media dalle grandi capacità narrative e di intrattenimento che catturava con estrema facilità l'attenzione dei teen d'ambo i sessi»
Beatles a Fumetti, di Enzo Gentile e Fabio Schiavo
Ieri, mercoledì 10 novembre è uscito "BEATLES A FUMETTI" edito da SKIRA (240 pagine, euro 39.00), un libro di Enzo Gentile e Fabio Schiavo, che vuole raccontare i Fab Four attraverso rarissimi e ormai irreperibili fumetti provenienti da tutto il mondo (Usa, Canada, Gran Bretagna, Australia, Sudafrica, Spagna, Sudamerica, Francia, Germania, Svezia, Giappone e naturalmente Italia). In tutto il mondo sono stati censiti oltre mille fumetti dedicati ai Beatles. Tra questi Enzo Gentile e Fabio Schiavo hanno effettuato una significativa selezione dove troviamo varie tipologie di fumetto: ecco i Beatles protagonisti assoluti di alcune storie, oppure presenti con 'camei' o con brevi apparizioni, soltanto citati o ancora con le loro canzoni trasformatesi in strisce.
"BEATLES A FUMETTI" non si rivolge solo agli appassionati di fumetti, che qui troveranno una gran varietà di testate e alcuni dei disegnatori più noti e di culto, ma anche agli amanti dei Beatles come artisti universali e fenomeno di costume o ai curiosi a tutto campo, interessati alla musica e ai linguaggi ad essa correlati.
Nel volume tutto a colori e stampato su una carta speciale, che rimanda direttamente alla più classica e raffinata editoria a fumetti, l'illustrazione la fa da padrona con lo spazio per i testi circoscritto a scelte chiare e originali: oltre alle due introduzioni degli autori, troviamo infatti alcuni rapidi interventi che accompagnano foto storiche e le dettagliate cronologie, fino ai giorni nostri, relative ai Beatles e a John Lennon.E proprio a John Lennon viene riservata la parte finale del libro, una sorta di appendice ragionata, con i fumetti più stuzzicanti e suggestivi a lui dedicati da disegnatori di tutto il mondo.
Il 2010, a quarant'anni dallo scioglimento definitivo dei Fab Four, a trent'anni dalla morte di John Lennon e a settanta dalla sua nascita, è sicuramente un anno significativo per il mondo beatlesiano. I due autori hanno scelto di celebrare in questo modo colorato e festoso una dimensione dei Fab Four, quella fumettistica, che non invecchia e che promette di tramandarli a dispetto dei tempi e delle mode.
«Gli eroi, quelli veri, non invecchiano, non sono mai stanchi [...] - inizia così Enzo Gentile nella sua introduzione -. E allora cosa c'è di meglio di una vita a fumetti per eternare un mito, per esplicitare ancora di più e meglio come i Beatles siano stati in tutto e per tutto anche una creatura ultraterrena, sospesi, dopo il micidiale successo planetario dei Sixties, in una sorta di bolla fuori dal tempo? Renderli cartoon, personaggi e simboli senza età, senza rughe né smagliature e addirittura fenomeni impossibili da scalfire attraverso al loro stessa arte».
«Un filo sottile lega i Beatles ai fumetti. - spiega Fabio Schiavo nella sua parte introduttiva - E non solo perché i quattro musicisti sono sempre stati fanatici consumatori di quei giornalini in carta povera [...]. Loro, vere e proprie icone della cultura pop, come Marilyn e la coca-cola, erano destinati ad incontrarsi con "il più classico mezzo espressivo, dalla chiara vocazione popular", un media dalle grandi capacità narrative e di intrattenimento che catturava con estrema facilità l'attenzione dei teen d'ambo i sessi»
Tyn@67- mengonella
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Re: Chiedi chi erano i BEATLES
Per i romani
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/11/17/news/i_tuoi_beatles-9165874/
Racconta i tuoi Beatles e vai gratis all'anteprima
Al cinema Adriano la première esclusiva del film "Nowhere Boy" che racconta John Lennon e gli esordi dei Fab Four. Per i nostri lettori ingresso gratis alla serata celebrativa nel luogo del mitico live del '65. Basta scrivere
Due giorni e quattro concerti indimenticabili. Accadeva il 27 e 28 giugno 1965, quando i Beatles suonarono per ben due giorni, pomeriggio e sera, al Teatro Adriano, conquistando la capitale dopo le tappe a Milano e Genova. Lo stesso luogo, il 25 novembre, ospiterà l'anteprima di "Nowhere Boy", di Sam Taylor-Wood, lì il film resterà in esclusiva, fino all'uscita nelle altre sale il 3 dicembre (01 Distribution). Il film narra l'adolescenza di John Lennon, fino all'incontro con Paul e George. Ai lettori che racconteranno la propria passione per la musica del quartetto di Liverpool, Repubblica regala 100 biglietti omaggio per la proiezione.
COME FUNZIONA. Per avere gli ingressi gratuiti (2 a persona), è sufficiente inviare un testo (massimo 200 battute) per raccontare la vostra passione per i Beatles. La redazione di Repubblica selezionerà i più originali e interessanti, inviati entro il 22 novembre. Gli autori riceveranno un'email di conferma da presentare (con nome e cognome) la sera dell'anteprima al botteghino, per avere i biglietti di ingresso.
L'EVENTO. Nella serata celebrativa all'Adriano, oltre al film, si svolgeranno diverse iniziative collaterali: la mostra di memorabilia di Lennon a trent'anni dalla scomparsa (8 dicembre 1980), a cura di Umberto Buttafava, uno dei maggiori collezionisti di materiale del gruppo; la proiezione di uno stralcio del filmato originale girato durante il concerto del '65 e, in chiusura, il live degli Applepies, band romana che suonerà le cover dei Beatles con strumenti dell'epoca.
IL PROGRAMMA.
- Alle ore 19 apertura della mostra
- alle ore 20 proiezione di otto minuti girati durante il live del 1965
a seguire proiezione del film "Nowhere Boy"
Conclusione: concerto di The AppLE PIES
-------------------------------------------------------------------------------------------
ATTENZIONE L'iniziativa non ha validità di concorso e la redazione si riserva di selezionare i miniracconti giudicati più interessanti, purché rispondano ai criteri richiesti. I testi inviati devono essere lunghi al massimo 200 caratteri. Gli autori prescelti, che avranno scritto il proprio commento in calce a questa pagina (previa registrazione al servizio), verranno contattati via mail per la conferma dei dati anagrafici: dovranno quindi presentarsi al botteghino del cinema Adriano, il 25 novembre, mezz'ora prima della proiezione presentando l'email stampata per avere i biglietti omaggio.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/11/17/news/i_tuoi_beatles-9165874/
Racconta i tuoi Beatles e vai gratis all'anteprima
Al cinema Adriano la première esclusiva del film "Nowhere Boy" che racconta John Lennon e gli esordi dei Fab Four. Per i nostri lettori ingresso gratis alla serata celebrativa nel luogo del mitico live del '65. Basta scrivere
Due giorni e quattro concerti indimenticabili. Accadeva il 27 e 28 giugno 1965, quando i Beatles suonarono per ben due giorni, pomeriggio e sera, al Teatro Adriano, conquistando la capitale dopo le tappe a Milano e Genova. Lo stesso luogo, il 25 novembre, ospiterà l'anteprima di "Nowhere Boy", di Sam Taylor-Wood, lì il film resterà in esclusiva, fino all'uscita nelle altre sale il 3 dicembre (01 Distribution). Il film narra l'adolescenza di John Lennon, fino all'incontro con Paul e George. Ai lettori che racconteranno la propria passione per la musica del quartetto di Liverpool, Repubblica regala 100 biglietti omaggio per la proiezione.
COME FUNZIONA. Per avere gli ingressi gratuiti (2 a persona), è sufficiente inviare un testo (massimo 200 battute) per raccontare la vostra passione per i Beatles. La redazione di Repubblica selezionerà i più originali e interessanti, inviati entro il 22 novembre. Gli autori riceveranno un'email di conferma da presentare (con nome e cognome) la sera dell'anteprima al botteghino, per avere i biglietti di ingresso.
L'EVENTO. Nella serata celebrativa all'Adriano, oltre al film, si svolgeranno diverse iniziative collaterali: la mostra di memorabilia di Lennon a trent'anni dalla scomparsa (8 dicembre 1980), a cura di Umberto Buttafava, uno dei maggiori collezionisti di materiale del gruppo; la proiezione di uno stralcio del filmato originale girato durante il concerto del '65 e, in chiusura, il live degli Applepies, band romana che suonerà le cover dei Beatles con strumenti dell'epoca.
IL PROGRAMMA.
- Alle ore 19 apertura della mostra
- alle ore 20 proiezione di otto minuti girati durante il live del 1965
a seguire proiezione del film "Nowhere Boy"
Conclusione: concerto di The AppLE PIES
-------------------------------------------------------------------------------------------
ATTENZIONE L'iniziativa non ha validità di concorso e la redazione si riserva di selezionare i miniracconti giudicati più interessanti, purché rispondano ai criteri richiesti. I testi inviati devono essere lunghi al massimo 200 caratteri. Gli autori prescelti, che avranno scritto il proprio commento in calce a questa pagina (previa registrazione al servizio), verranno contattati via mail per la conferma dei dati anagrafici: dovranno quindi presentarsi al botteghino del cinema Adriano, il 25 novembre, mezz'ora prima della proiezione presentando l'email stampata per avere i biglietti omaggio.
Re: Chiedi chi erano i BEATLES
sto film fa un pò cagher... lo stesso Macca ha detto che molte scene sono inventate.A me non piace vedere film sui Beatles o su Lennon perché riportano sempre qualcosa di inventato e romanzano sempre alla grande,preferisco di gran lunga i documentari. Ah!Da Panorama questa settimana esce un dvd su John,Imagine,è molto bello,ve lo consiglio
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Re: Chiedi chi erano i BEATLES
Delilah ha scritto:
Scus
deli ma mica ce l'ho con te anzi hai fatto bene a metterla,volevo parlarne di questo film per sapere se qualcuno lo andava a vedere,e parlarne,io sono troppo ipercritica su queste cose.
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Re: Chiedi chi erano i BEATLES
Fai bene a essere ipercritica
Speriamo allora che qualcuno vada a vederlo e che ce ne parli qui
Speriamo allora che qualcuno vada a vederlo e che ce ne parli qui
Re: Chiedi chi erano i BEATLES
Questa mi mancava.
India, India.
EffeCi- mengonella
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Re: Chiedi chi erano i BEATLES
Delilah ha scritto:Fai bene a essere ipercritica
Speriamo allora che qualcuno vada a vederlo e che ce ne parli qui
Io lo sto guardando in streaming in lingua originale. To improve my English...ma soprattutto perché in Italiano me lo hanno vivamente sconsigliato.
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Re: Chiedi chi erano i BEATLES
-Teufelfrau- ha scritto:Delilah ha scritto:Fai bene a essere ipercritica
Speriamo allora che qualcuno vada a vederlo e che ce ne parli qui
Io lo sto guardando in streaming in lingua originale. To improve my English...ma soprattutto perché in Italiano me lo hanno vivamente sconsigliato.
ti è piaciuto?La versione italiana fa un pò pena,anche perché nell'originale l'attore che fa Lennon ha cercato di captare la voce di John,e un pò gli somiglia,mentre l'attore che fa Paul è bravino,ha colto degli atteggiamenti e delle movenze di Paul che lo rende credibile.Per il resto è un pò romanzato,ci sono delle scene che non sono mai accadute,tipo quando muore Julia e John dà un pugno a Paul...in un'intervista anche lo disse che non era mai successo.Tra l'altro quando ho letto la risposta di Paul l'ho immaginato seduto sul divano a guardare il film
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Re: Chiedi chi erano i BEATLES
Ho visto il film anche io in streaming in inglese.
Anche perchè nei cinema da me tra cinepanettoni e film 3D stiamo ancora aspettando Inception!
Anche perchè nei cinema da me tra cinepanettoni e film 3D stiamo ancora aspettando Inception!
- Spoiler:
- La cosa che mi è piaciuta di più sono le musiche!
La sceneggiatura forse è un pò troppo romanzata e forse avevo troppe aspettative su questo film. In realtà parla poco dei Beatles e tanto della relazione John-zia-mamma.
Confermo che l'attore che interpreta Paul è più credibile di quello che interpreta Lennon!
In definitiva però un film piacevole.
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Re: Chiedi chi erano i BEATLES
posso dire una cosa che non c'azzecca niente con il film ma che devo dire altrimenti mi partono le coronarie?poi torno a studiare,è la pausa caffè
Tra qualche giorno è l'anniversario della morte di John e un pò ovunque stanno programmando film,programmi sia in tv che in radio dove si parla dell'omicidio di John.Ma invece di parlare di una cosa così triste e,mio parere personale,di cattivo gusto,dato che si non fa altro che pubblicizzare il killer di John,ma perchè non si soffermano un pò sulla MUSICA di John?Inizia la carrellata di programmi e film che non fanno altro che 'romanzare' la vita e la morte di John e si percepisce poco invece della sua musica.Ma parlate delle sue canzoni,dei suoi album,dei testi...qualche ragazzino che semmai non lo conosce può rimanere folgorato dalla sua musica come ne rimasi io dieci anni fa..ma pretendo così tanto?Sono troppo bigotta io da ignorare totalmente questi programmi che a parer mio sono fatti anche un pò male?mah....vabuò,torno a studiare.
Tra qualche giorno è l'anniversario della morte di John e un pò ovunque stanno programmando film,programmi sia in tv che in radio dove si parla dell'omicidio di John.Ma invece di parlare di una cosa così triste e,mio parere personale,di cattivo gusto,dato che si non fa altro che pubblicizzare il killer di John,ma perchè non si soffermano un pò sulla MUSICA di John?Inizia la carrellata di programmi e film che non fanno altro che 'romanzare' la vita e la morte di John e si percepisce poco invece della sua musica.Ma parlate delle sue canzoni,dei suoi album,dei testi...qualche ragazzino che semmai non lo conosce può rimanere folgorato dalla sua musica come ne rimasi io dieci anni fa..ma pretendo così tanto?Sono troppo bigotta io da ignorare totalmente questi programmi che a parer mio sono fatti anche un pò male?mah....vabuò,torno a studiare.
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Re: Chiedi chi erano i BEATLES
@anny Totalmente d'accordo con te.
Forse è proprio per questo motivo che ho trovato Nowhere boy uno dei soliti film pre-confezionati. Voglio dire, il film è fatto bene, ed è anche abbastanza godibile dal punto di vista della regia e dell'interpretazione (secondo me l'attore che interpreta John è molto bravo, così come quello che interpreta Paul), tuttavia romanza troppo la storia, e la rende paragonabile ad un qualsiasi film adolescenziale incentrato sul rapporto genitore/figlio. Mi sono piaciuti i particolari che riguardavano la musica (i richiami ad Elvis, al disco "I put a spell on you" ecc.), ma anche i piccoli aneddoti come quello degli occhiali ad esempio.
Non è un brutto film, anzi, ma non credo che i fan accaniti lo apprezzeranno come qualcuno che non è un vero e proprio cultore del genere.
Forse è proprio per questo motivo che ho trovato Nowhere boy uno dei soliti film pre-confezionati. Voglio dire, il film è fatto bene, ed è anche abbastanza godibile dal punto di vista della regia e dell'interpretazione (secondo me l'attore che interpreta John è molto bravo, così come quello che interpreta Paul), tuttavia romanza troppo la storia, e la rende paragonabile ad un qualsiasi film adolescenziale incentrato sul rapporto genitore/figlio. Mi sono piaciuti i particolari che riguardavano la musica (i richiami ad Elvis, al disco "I put a spell on you" ecc.), ma anche i piccoli aneddoti come quello degli occhiali ad esempio.
Non è un brutto film, anzi, ma non credo che i fan accaniti lo apprezzeranno come qualcuno che non è un vero e proprio cultore del genere.
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Re: Chiedi chi erano i BEATLES
segnalo che domani radiotre, in occasione dei trent'anni dalla sua morte, dedicherà gran parte della
programmazione a John Lennon
http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/ContentItem-00294b8f-8e0f-4043-b326-2dc64d1f1801.html?refresh_ce
programmazione a John Lennon
http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/ContentItem-00294b8f-8e0f-4043-b326-2dc64d1f1801.html?refresh_ce
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Re: Chiedi chi erano i BEATLES
http://www3.lastampa.it/musica/sezioni/news/articolo/lstp/379054/
Fu ucciso a New York l'8 dicembre del 1980 da Mark Chapman
ROMA
Un mito di tutti i tempi. Ma anche, e soprattutto, il re dei Beatles, il gruppo musicale a cui ha dato vita insieme a Paul McCartney. Una band che ha scritto una pagina indimenticabile nella storia della musica moderna. John Lennon, il grande chitarrista e compositore di Liverpool, veniva ucciso a New York, l’8 dicembre del 1980. Una mano assassina, quella del venticinquenne Mark Chapman, esplose contro di lui quattro colpi. Fu l’atto finale della vita del cantante. E l’inizio di un mito che continua a brillare a trent’anni di distanza.
Nato il 9 ottobre del 1940 a Liverpool, John Lennon cominciò a lanciarsi nell’universo della musica da giovanissimo. La sua carriera, ricca di successi, subì una svolta grazie all’incontro con Paul McCartney, la spalla con cui realizzerà i maggiori successi dei Beatles. Era il luglio del 1957. Lennon non aveva ancora compiuto diciassette anni. E già suonava con i Quarrymen, un piccolo complesso di cui era il leader. Quando sentì cantare McCartney decise di farlo entrare nella band senza preoccuparsi del rischio di dover condividere con lui la leadership. Fu il primo evento che segnò il loro fortunato sodalizio E che determinò la nascita dei Beatles.
Un anno dopo al gruppo, che si chiamava ancora Quarrymen, si unì George Harrison. Nel 1960 fu un compagno di John Lennon, all’Art College, lo scozzese Stuart “Stu” Sutcliffe, a divenire il bassista dei Quarrymen. Il complesso cambiò nome: nacquero, così, i Beatles.
A firmare i primi successi dei Beatles ci pensò proprio John Lennon. Fu lui a comporre, tra l’altro,”Please Please Me”, nata come una ballata lenta, ma poi accelerata per renderla più commerciale. Una ballata, piena di sottintesi significati sensuali, colti dai giovani dell’epoca che ne decretarono l’immediato successo. Fu sua anche l’indimenticabile “She Loves You”, con il ritornello “yeah yeah” semplice e immediato.
La carriera dei Beatles, sotto la regia illuminata di Lennon e McCartney, si chiuse nel 1970, quando la band più famosa del mondo si sciolse. Una delle cause della rottura fu la relazione che Lennon intrecciò con l’artista dell’avanguardia giapponese Yoko Ono. Un legame che seguì il matrimonio con Cynthia Powell dalla quale ebbe il figlio Julian. Alla fine del 1970, John e Yoko pubblicarono i rispettivi album come solisti, entrambi accompagnati dalla formazione della Plastic Ono Band, con Ringo Starr, Klaus Voormann, Billy Preston.
“John Lennon/Plastic Ono Band” contiene, tra le altre, le canzoni “Mother”, dedicata alla madre, e “Working Class Hero”, un brano autobiografico e politicamente impegnato sulle origini proletarie e sull’infanzia difficile. Nel marzo 1972, la Plastic Ono Band si esibì dal vivo a New York, con Frank Zappa e i Mothers of Invention. Il concerto trovò posto sul successivo album solista di Lennon, ’Some Time in New York City’ del 1972, che ha un’impostazione politica. Il disco, che ebbe ottimi riscontri di vendite in Gran Bretagna e pessimi negli Stati Uniti, si avvaleva di prestigiose collaborazioni. I rapporti di Lennon con l’industria discografica. inoltre, furono tumultuosi: Lennon, infatti, pretendeva la totale autonomia e indipendenza delle sue opere, mentre i discografici non accettavano un prodotto finito a scatola chiusa.
Non solo. Lennon continuò a stupire con le sue provocazioni, come con l’album “Two Virgins”, da molti ritenuto un’oscenità rivoluzionaria. Ma il compositore di Liverpool stupì soprattutto con la restituzione dell’onorificenza e del titolo di baronetto, e con le continue battaglie a favore dei comunisti. Anche i rapporti con Yoko furono turbolenti e ricchi di contrasti.
Dal settembre 1973, John Lennon e Yoko Ono, infatti, vissero un periodo di separazione. Lennon si trasferì in California con la giovane segretaria personale di Yoko Ono, May Pang. Nel 1975 i due tornarono a vivere insieme a New York. Pubblicò un ultimo album, Rock ’n’ Roll, contenente classici del rock anni Cinquanta.
Dal 1975 al 1980 Lennon si ritirò dalle scene. Nel 1980 si trasferì negli Stati Uniti per registrare il nuovo album, “Double Fantasy”. Album che venne pubblicato nel novembre del 1980. A John Lennon mancava ancora poco da vivere. La morte lo raggiunse l’otto dicembre dello stesso anno.
Fu ucciso a New York l'8 dicembre del 1980 da Mark Chapman
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Un mito di tutti i tempi. Ma anche, e soprattutto, il re dei Beatles, il gruppo musicale a cui ha dato vita insieme a Paul McCartney. Una band che ha scritto una pagina indimenticabile nella storia della musica moderna. John Lennon, il grande chitarrista e compositore di Liverpool, veniva ucciso a New York, l’8 dicembre del 1980. Una mano assassina, quella del venticinquenne Mark Chapman, esplose contro di lui quattro colpi. Fu l’atto finale della vita del cantante. E l’inizio di un mito che continua a brillare a trent’anni di distanza.
Nato il 9 ottobre del 1940 a Liverpool, John Lennon cominciò a lanciarsi nell’universo della musica da giovanissimo. La sua carriera, ricca di successi, subì una svolta grazie all’incontro con Paul McCartney, la spalla con cui realizzerà i maggiori successi dei Beatles. Era il luglio del 1957. Lennon non aveva ancora compiuto diciassette anni. E già suonava con i Quarrymen, un piccolo complesso di cui era il leader. Quando sentì cantare McCartney decise di farlo entrare nella band senza preoccuparsi del rischio di dover condividere con lui la leadership. Fu il primo evento che segnò il loro fortunato sodalizio E che determinò la nascita dei Beatles.
Un anno dopo al gruppo, che si chiamava ancora Quarrymen, si unì George Harrison. Nel 1960 fu un compagno di John Lennon, all’Art College, lo scozzese Stuart “Stu” Sutcliffe, a divenire il bassista dei Quarrymen. Il complesso cambiò nome: nacquero, così, i Beatles.
A firmare i primi successi dei Beatles ci pensò proprio John Lennon. Fu lui a comporre, tra l’altro,”Please Please Me”, nata come una ballata lenta, ma poi accelerata per renderla più commerciale. Una ballata, piena di sottintesi significati sensuali, colti dai giovani dell’epoca che ne decretarono l’immediato successo. Fu sua anche l’indimenticabile “She Loves You”, con il ritornello “yeah yeah” semplice e immediato.
La carriera dei Beatles, sotto la regia illuminata di Lennon e McCartney, si chiuse nel 1970, quando la band più famosa del mondo si sciolse. Una delle cause della rottura fu la relazione che Lennon intrecciò con l’artista dell’avanguardia giapponese Yoko Ono. Un legame che seguì il matrimonio con Cynthia Powell dalla quale ebbe il figlio Julian. Alla fine del 1970, John e Yoko pubblicarono i rispettivi album come solisti, entrambi accompagnati dalla formazione della Plastic Ono Band, con Ringo Starr, Klaus Voormann, Billy Preston.
“John Lennon/Plastic Ono Band” contiene, tra le altre, le canzoni “Mother”, dedicata alla madre, e “Working Class Hero”, un brano autobiografico e politicamente impegnato sulle origini proletarie e sull’infanzia difficile. Nel marzo 1972, la Plastic Ono Band si esibì dal vivo a New York, con Frank Zappa e i Mothers of Invention. Il concerto trovò posto sul successivo album solista di Lennon, ’Some Time in New York City’ del 1972, che ha un’impostazione politica. Il disco, che ebbe ottimi riscontri di vendite in Gran Bretagna e pessimi negli Stati Uniti, si avvaleva di prestigiose collaborazioni. I rapporti di Lennon con l’industria discografica. inoltre, furono tumultuosi: Lennon, infatti, pretendeva la totale autonomia e indipendenza delle sue opere, mentre i discografici non accettavano un prodotto finito a scatola chiusa.
Non solo. Lennon continuò a stupire con le sue provocazioni, come con l’album “Two Virgins”, da molti ritenuto un’oscenità rivoluzionaria. Ma il compositore di Liverpool stupì soprattutto con la restituzione dell’onorificenza e del titolo di baronetto, e con le continue battaglie a favore dei comunisti. Anche i rapporti con Yoko furono turbolenti e ricchi di contrasti.
Dal settembre 1973, John Lennon e Yoko Ono, infatti, vissero un periodo di separazione. Lennon si trasferì in California con la giovane segretaria personale di Yoko Ono, May Pang. Nel 1975 i due tornarono a vivere insieme a New York. Pubblicò un ultimo album, Rock ’n’ Roll, contenente classici del rock anni Cinquanta.
Dal 1975 al 1980 Lennon si ritirò dalle scene. Nel 1980 si trasferì negli Stati Uniti per registrare il nuovo album, “Double Fantasy”. Album che venne pubblicato nel novembre del 1980. A John Lennon mancava ancora poco da vivere. La morte lo raggiunse l’otto dicembre dello stesso anno.
duful- mengonella
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Re: Chiedi chi erano i BEATLES
Domani su Cielo, dalle 21.00 "Across the universe"
“You may say I’m a dreamer
But I’m not the only one…”
“Puoi considerarmi un sognatore
ma non sono l’unico…”
John Lennon – “Imagine”
John Lennon era così. Amava sognare e lo faceva in grande. Attraverso i suoi inconfondibili occhialini rotondi, guardava al futuro con molta determinazione. Credeva in quello che diceva e lo trasformava in musica con naturalezza e passione. Non era un semplice musicista: era un compositore di vita, uno di quegli uomini destinati a non essere mai dimenticati.
Perché i suoi sogni, quelli che oscillano e traspaiono dalle note della sua musica, sono diventati i sogni di milioni di fan, e non solo.
Questi stessi ideali hanno creato un mito che non cesserà mai di esistere e di meravigliare, nemmeno dopo la sua morte.
L’8 dicembre, a 30 anni dalla sua tragica scomparsa, Cielo rende omaggio a questo incredibile artista con un’intera serata dedicata non solo a lui, ma anche ai Beatles, che lui stesso ha fondato insieme a Paul McCartney, un’altra straordinaria icona musicale.
http://www.cielotv.it/cielo/programmi/speciale_john_lennon.html
“You may say I’m a dreamer
But I’m not the only one…”
“Puoi considerarmi un sognatore
ma non sono l’unico…”
John Lennon – “Imagine”
John Lennon era così. Amava sognare e lo faceva in grande. Attraverso i suoi inconfondibili occhialini rotondi, guardava al futuro con molta determinazione. Credeva in quello che diceva e lo trasformava in musica con naturalezza e passione. Non era un semplice musicista: era un compositore di vita, uno di quegli uomini destinati a non essere mai dimenticati.
Perché i suoi sogni, quelli che oscillano e traspaiono dalle note della sua musica, sono diventati i sogni di milioni di fan, e non solo.
Questi stessi ideali hanno creato un mito che non cesserà mai di esistere e di meravigliare, nemmeno dopo la sua morte.
L’8 dicembre, a 30 anni dalla sua tragica scomparsa, Cielo rende omaggio a questo incredibile artista con un’intera serata dedicata non solo a lui, ma anche ai Beatles, che lui stesso ha fondato insieme a Paul McCartney, un’altra straordinaria icona musicale.
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