Multisala "1000 voci"

Dark

come ti capisco! io al cinema m'impongo sempre di vederli fino in fondo, anche se non mi piacciono.
non fosse altro perchè ho pagato il biglietto e ho diritto allo spettacolo intero!

duful ha scritto:Dark

come ti capisco! io al cinema m'impongo sempre di vederli fino in fondo, anche se non mi piacciono.
non fosse altro perchè ho pagato il biglietto e ho diritto allo spettacolo intero!

No no, io non me ne potevo andare perché con mia sorella eravamo state invitate al cinema da mio zio e dalla sua futura sposa l'unica cosa che mi ricordo con piacere di quel film era un attore indiano molto caruccio...per il resto, una roba di una lentezza devastante

Dark, a me i film lenti piacciono anche, ma quello era una melassa

duful ha scritto:Dark, a me i film lenti piacciono anche, ma quello era una melassa

Beh, non pensiamoci, va'!

faccio coming out:
io una volta al cinema mi sono addormentata mia sorella m'aveva trascinata a vedere un film credo della Papuasia in lingua originale, sottotitolato inutile dire che non mi ricordo neppure di che parlasse

vabbè, allora faccio coming out pur io

l'unica volta che mi è successo di addormentarmi al cinema è stato durante il film "Il cielo sopra Berlino" di Wenders.

ma non dipendeva dal film, ero davvero molto stanca

con quello si sono addormentati due miei amici e quando si sono svegliati m'hanno obbligata a togliere la cassetta però non mi potevo opporre, era casa loro
io di solito, anche se un film è noioso, finisco di vederlo. Però se c'è qualcosa che mi spaventa non ce la faccio, lo abbandono. Per questo motivo non ho mai finito di vere "Prendimi l'anima": quella cantilena russa che la ragazza continuava a ripetere mi ha messo una fifa, non ce la faccio a riprenderlo

"Prendimi l'anima" me lo sono perso, devo recuperarlo in qualche modo.
se non ricordo male le recensioni erano buone

l'inizio era promettente infatti, mi piacerebbe finire di vederlo; devo solo trovare il coraggio

Io mi sono messa gli stecchini agli occhi per non addormentarmi durante "Ultimo tango a Parigi" e forse ho dormito durante "Je vous salue Marie" di Godard

naaaaa, Delilah! non ci si può addormentare su "Ultimo tango a Parigi"!

quello di Godard non l'ho visto

Non potevo perdermi la scena del burro . La cosa più strana è che, contrariamente alle mie abitudini, ero andata al primo e non al secondo spettacolo, per cui non ero nemmeno stanca. Non so perché, ma mi ha annoiata

A me Il cielo sopra Berlino invece era piaciuto molto.

A proposito di cine d'essai, una volta ho visto un film di un regista tedesco (Fassbinder, forse, ma non sono per niente sicura) in bianco e nero, recitato da nani, in tedesco e senza sottotitoli. Dicevano che non c'erano problemi di comprensione, ma io ho capito solo la parola "polizai" Qualcuno l'ha visto? Così poi me lo racconta

Anni fa andavo proprio a vedere qualsiasi cosa mi proponessero

l'unico film in b/n con i nani che conosco è Freaks di Ted Browning

In quello che ho visto recitavano solo nani ed era in tedesco.

L'ho trovato


Si intitola Anche i nani hanno
cominciato da piccoli ed è di Werner Herzog

ah ecco, Herzog è più in stile con un film simile, rispetto a Fassbinder

DarkLullaby ha scritto:Baaria devo ancora vederlo, ma visto che parlate di film noiosi volevo chiedervi chi è uscito indenne dalla visione de Il paziente inglese dopo un'ora, se avessi potuto, sarei volentieri scappata dal cinema

Si sono uscita indenne .. sono una romanticona .. e Fiennes nella scena in cui lui la bacia in quel punto preciso del collo mi fa sciogliere ...

DarkLullaby ha scritto:

duful ha scritto:Dark

come ti capisco! io al cinema m'impongo sempre di vederli fino in fondo, anche se non mi piacciono.
non fosse altro perchè ho pagato il biglietto e ho diritto allo spettacolo intero!

No no, io non me ne potevo andare perché con mia sorella eravamo state invitate al cinema da mio zio e dalla sua futura sposa l'unica cosa che mi ricordo con piacere di quel film era un attore indiano molto caruccio...per il resto, una roba di una lentezza devastante

E' Sahid di Lost!!!!!!!!

Delilah ha scritto:Io mi sono messa gli stecchini agli occhi per non addormentarmi durante "Ultimo tango a Parigi"

Ecco .. un altro che ho interrotto .... e faccio coming out ... non riesco a guardare i film di Fellini, non lo capisco ..

: ieri ho visto " Bright star" sulla vita di Keats , con la regia di Jane Campion: andatelo a vedere se potete!!!!!
E' una esperienza indimenticabile questo amore di un giovane poeta di 25 anni per una ragazzina inizialmente viziata e un pò civetta che si trasforma in una donna appassionata e bellissima: veramente qui l'amore è il cuore del mondo!!!E poi il film è intessuto di versi, ricamati sulle immagini: e si apre con l'immagine di un ricamo, con un ago che ferisce la tela bianca, come i versi che attraversano la trame delle nostre giornate, anche se non lo sappiamo

@Miskin
grazie per la segnalazione.
Io non amo molto la Campion, mi fa lo stesso di Bertolucci, mi irrita.
Ma credo comunque di aver visto quasi tutto e probabilmente vedrò anche questo.
Finora l'unico film che mi è piaciuto veramente, nato poi come produzione televisiva, è Un angelo alla mia tavola, biografia della scrittrice Janet Frame.

Si, ho letto il libro e ho visto il film, che, se non ricordo male aveva immagini dai colori molto saturi ed era piuttosto visionario: anche a me era piaciuto per il taglio, appunto, visionario con cui raccontava la vita di Janet Frame. In generale però mi sono piaciuti di più i suoi film " In costume " ( "Lezioni di piano" e " Ritratto di signora" ) apprezzo comunque sempre i temi di fondo delle sue opere: in particolare il tema dell'identità femminile che lotta per affermarsi in un a società ostile, costruita su un linguaggio maschile e su intenzioni " maschili " : anche in quest'iultimo è molto più caratterizzata la caparbietà femminile in mezzo a ritualità maschili fortissime da spezzare

Strawberry Fields ha scritto:
E' Sahid di Lost!!!!!!!!

Seguo fedelmente parecchi telefilm, ma penso di essere una delle poche persone sulla faccia della Terra che per varie vicissitudini non è riuscita a vedere più di due puntate di Lost quindi mi fido

Miskin ha scritto:Si, ho letto il libro e ho visto il film, che, se non ricordo male aveva immagini dai colori molto saturi ed era piuttosto visionario: anche a me era piaciuto per il taglio, appunto, visionario con cui raccontava la vita di Janet Frame. In generale però mi sono piaciuti di più i suoi film " In costume " ( "Lezioni di piano" e " Ritratto di signora" ) apprezzo comunque sempre i temi di fondo delle sue opere: in particolare il tema dell'identità femminile che lotta per affermarsi in un a società ostile, costruita su un linguaggio maschile e su intenzioni " maschili " : anche in quest'iultimo è molto più caratterizzata la caparbietà femminile in mezzo a ritualità maschili fortissime da spezzare

Lezioni di piano e Ritratto di signora sono proprio i film che per quanto perfettamente riusciti nella regia, con attori che generalmente apprezzo, non sono riusciti a coinvolgermi. Ed proprio il tema dell'identità femminile proposta che non mi convince, sempre troppo legata alla visione di un femminismo militante che, per me, risulta un po' anacronistico. So che questo discorso potrebbe innescare molte polemiche che non vorrei e perciò mi fermo qui, aggiungo soltanto che la Campion è, per me ripeto, la versione femminile di Bertolucci, che non amo particolarmente, e trovo entrambi irritanti.

@Lula ( scusa il ritardo nella risposta, rientro ora dopo un'acquazzone !!1)
E' vero, nell'insieme la trama dei due film è un pò sovraccarica: però la Campion ha sensibilità per alcune sfumature che comunicano verità più di mille proclami ideologici; anche io non amo particolarmente le dichiarazioni troppo letterali, però c'è qualche cosa in questi film che resta come sottaciuto, un'intensità repressa che comunica in modo forte la prigionia della donna fino al secolo scorso: una questione più psicologica, ma certo agita con forza dai linguaggi e dalle convenzioni; qui è comunicata dagli sguardi, dagli scatti, dai colpi di testa delle protagoniste, dai gesti simbolici, dalla forza dei paesaggi che sono sempre prorompenti e secondo me ,in quella natura selvaggia che lei sempre evoca, c'è anche lì un discorso sulla femminilità o se vuoi sull'eros che è forza comunque travolgente....

@ Grazie per la risposta. Io non riesco a spiegare le mie sensazioni con la lievità della tua scrittura, quindi brevemente aggiungo che è proprio il puntare sull'eros come forza travolgente per sconfiggere la prigionia della donna quello che contesto alla Campion.