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Re: [MM] Articoli, interviste...
notare "cantautore" e "capolavori come Bellissimo"
da Siena Free.it
Al via mercoledì ''Siena and Stars'' con Marco Mengoni
Martedì 09 Luglio 2013 16:53
Il vincitore di Sanremo in Piazza Duomo con L'Essenziale Tour
Per la kermesse senese fino al 2 agosto molti big, dai Buena Vista Social Club ai Baustelle
Dopo lo straordinario successo di #prontoacorrere, il disco di inediti che ha debuttato ai vertici della classifica Fimi/Gfk, e del primo singolo multiplatino L’Essenziale , che ha superato di gran lunga il traguardo di dodici milioni di visualizzazioni, Marco Mengoni prosegue il suo anno d’oro con l’Essenziale tour che dopo un’anteprima di date sold out, torna a girare l’Italia e domani sera, 10 luglio, alle ore 21.15, farà tappa anche a Siena, in Piazza Duomo, per la rassegna “Siena and Stars”, la nuova kermesse culturale organizzata da Iko Italia e realizzata “in cordata”, grazie all’unione di molte realtà, in testa la Regione Toscana.
Grande attesa per la scaletta di domani che si aprirà, quasi sicuramente, come da tradizione, con #prontoacorrere, la title track dell’album firmata Mark Owen e da Marco stesso insieme ad Ermal Meta, per poi arrivare a brani più complessi come #nonpasserai firmato da Toby Gad (If you were a boy….). Ma non mancheranno capolavori come #bellissimo scritto per Marco da Gianna Nannini, Gino Pacifico, e Davide Tagliapietra; #lavalledeire firmata da Cesare Cremonini, introdotta da un breve monologo auotoironico e #sparineldeserto, firmata da Ivano Fossati che ha voluto collaborare con Marco a questo brano confermando la stima per un artista che da molto tempo non è più solo un eccellente “interprete” ma uno dei più interessanti cantautori del panorama italiano.
Sul palco con Mengoni, sei straordinari musicisti: Luca Colombo, direttore musicale, che ha arrangiato tutte le parti musicali per l'Essenziale Tour, musicista di primo piano per i più importanti allestimenti musicali del momento; Gianluca Ballarin al piano tastiere e alle programmazioni, Giovanni Pallotti al basso; Andrea Pollione all’organo e alle tastiere; Peter Cornacchia alla chitarra e Davide Sollazzi alla batteria.
Lo spettacolo si divide in due tempi, con dieci minuti di intervallo per consentire al pubblico di interagire e di commentare l’evento. La scenografia volutamente "essenziale" - con nove colonne di led al centro del palco che rappresentano proiezioni futuristiche ma simboleggiando, dal basso verso l'alto, anche un forte radicamento alle radici e alla terra - propone un clima emozionante per sottolineare la varietà di ciascuno dei brani proposti in scaletta, la maggior parte tratti da #prontoacorrere.
da Siena Free.it
Al via mercoledì ''Siena and Stars'' con Marco Mengoni
Martedì 09 Luglio 2013 16:53
Il vincitore di Sanremo in Piazza Duomo con L'Essenziale Tour
Per la kermesse senese fino al 2 agosto molti big, dai Buena Vista Social Club ai Baustelle
Dopo lo straordinario successo di #prontoacorrere, il disco di inediti che ha debuttato ai vertici della classifica Fimi/Gfk, e del primo singolo multiplatino L’Essenziale , che ha superato di gran lunga il traguardo di dodici milioni di visualizzazioni, Marco Mengoni prosegue il suo anno d’oro con l’Essenziale tour che dopo un’anteprima di date sold out, torna a girare l’Italia e domani sera, 10 luglio, alle ore 21.15, farà tappa anche a Siena, in Piazza Duomo, per la rassegna “Siena and Stars”, la nuova kermesse culturale organizzata da Iko Italia e realizzata “in cordata”, grazie all’unione di molte realtà, in testa la Regione Toscana.
Grande attesa per la scaletta di domani che si aprirà, quasi sicuramente, come da tradizione, con #prontoacorrere, la title track dell’album firmata Mark Owen e da Marco stesso insieme ad Ermal Meta, per poi arrivare a brani più complessi come #nonpasserai firmato da Toby Gad (If you were a boy….). Ma non mancheranno capolavori come #bellissimo scritto per Marco da Gianna Nannini, Gino Pacifico, e Davide Tagliapietra; #lavalledeire firmata da Cesare Cremonini, introdotta da un breve monologo auotoironico e #sparineldeserto, firmata da Ivano Fossati che ha voluto collaborare con Marco a questo brano confermando la stima per un artista che da molto tempo non è più solo un eccellente “interprete” ma uno dei più interessanti cantautori del panorama italiano.
Sul palco con Mengoni, sei straordinari musicisti: Luca Colombo, direttore musicale, che ha arrangiato tutte le parti musicali per l'Essenziale Tour, musicista di primo piano per i più importanti allestimenti musicali del momento; Gianluca Ballarin al piano tastiere e alle programmazioni, Giovanni Pallotti al basso; Andrea Pollione all’organo e alle tastiere; Peter Cornacchia alla chitarra e Davide Sollazzi alla batteria.
Lo spettacolo si divide in due tempi, con dieci minuti di intervallo per consentire al pubblico di interagire e di commentare l’evento. La scenografia volutamente "essenziale" - con nove colonne di led al centro del palco che rappresentano proiezioni futuristiche ma simboleggiando, dal basso verso l'alto, anche un forte radicamento alle radici e alla terra - propone un clima emozionante per sottolineare la varietà di ciascuno dei brani proposti in scaletta, la maggior parte tratti da #prontoacorrere.
djian- mengonella
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Re: [MM] Articoli, interviste...
Da un blog islandese
http://bit.ly/10MZ9nE
http://www.reykjavikboulevard.com/marco-mengoni-a-fans-tale/
alla fine della versione inglese cliccare su "Original Version" per leggere il testo in italiano
http://bit.ly/10MZ9nE
http://www.reykjavikboulevard.com/marco-mengoni-a-fans-tale/
alla fine della versione inglese cliccare su "Original Version" per leggere il testo in italiano
Arianna- mengonella
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Re: [MM] Articoli, interviste...
Music Summer Festival: le 11 pagelle della seconda puntata
Il Tezenis Live continua la sua lunga corsa e noi di Panorama.it abbiamo valutato tutte le performance dal vivo degli ospiti di Alessia Marcuzzi e Simone Annicchiarico. Chi sarà stato il più bravo?
12-07-20138:00
Invia per e-mail
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Music Summer Festival: le 11 pagelle della seconda puntata
Music Summer Festival: le prime 12 pagelle
di Alessandro Alicandri
L'11 luglio 2013 abbiamo visto su Canale 5 la seconda puntata di "Music Summer Festival - Tezenis Live". Ecco le nostre valutazioni sulle esibizioni. Saranno sintetiche, con un voto, e coinvolgeranno le sole esibizioni live, quindi verranno escluse (per ovvi motivi) tutte le performance della serata in playback.
Nel caso in cui avessimo male inteso un'esibizione live con una in playback o viceversa, vi preghiamo di segnalarcelo nei commenti per fare delle verifiche. Ci occuperemo dei big (non degli ospiti stranieri) e dei giovani (anche di Greta che ha vinto la serata) tralasciando le performance di deejay Paki e dei Salento Guys (i secondi hanno vinto la seconda fase della mini gara).
Biagio Antonacci ha cantato "Non vivo più senza te". Una vecchia hit che ormai risale all'estate del 2012, che però rende giustizia televisiva a un grande successo che non ha avuto la giusta visibilità. La sua energia ci ha conquistati e la sua voce era piuttosto in forma anche nell'altro brano portato sul palco, "Scegli Me".
BIAGIO ANTONACCI - 7 E MEZZO
I Modà hanno cantato "Gioia", secondo estratto dall'album omonimo anche se in ogni passaggio di fine blocco abbiamo ascoltato il nuovo singolo, "Dimmelo". Salta, si scatena, la sua voce è stabile e forte. Kekko Silvestre e la sua band trattano qualsiasi palco con la stessa energia. Quel palco di piazza era uno stadio.
MODA' - 8
Marco Mengoni ha cantato "Pronto a correre", il singolo della primavera/estate 2013. Smessi i panni dell'elegantissimo gentiluomo, Mengoni torna un po' ai look del passato. Lo abbiamo visto, ma magari è stata solo una nostra impressione, un po' più stanco vocalmente rispetto al solito. Ma è andata bene.
MARCO MENGONI - 7+
Coez torna sul palco e fa molto meglio della scorsa volta. Complice l'emozione del debutto o chissà, il suo primo passo verso il grande pubblico non è stato molto gradevole. Qui il brano "Siamo morti insieme" inizia a entrarci in testa e con un atteggiamento divertente e disincantato ha trovato il favore del pubblico.
COEZ - 6 E MEZZO
Greta Manuzi, dopo la seconda posizione a "Amici 2013" torna sul palco con "L'estate", un brano che effettivamente è difficile da cantare e che alla fine lei intona e gestisce molto bene. Non vederla in divisa da talent la rende, come ci è successo con Moreno, più intensa e personale. Non perfetta, ma davvero brava.
GRETA - VOTO 7/8
Antonello Venditti canta "Unica". Cosa si può dire a uno dei più grandi nomi della musica popolare italiana? Per esempio che il brano è noto dal 2011 ed è ancora pieno di freschezza. Ideale per l'estate e appropriato a sorpresa anche per un personaggio che ormai fa parte della vecchia guardia della musica d'autore.
ANTONELLO VENDITTI - VOTO 7
Emma, alla sua seconda esibizione sul palco del "Music Summer Festival", ha finalmente dato l'energia che volevamo per "Dimentico tutto", il suo nuovo singolo. Ha dato il massimo perché il testo fosse chiaro, compreso, apprezzato come meritava. Brava Emma!
EMMA - VOTO 8+
Alessandro Casillo, altro giovane in gara, presenta per la seconda settimana "Io scelgo te". Senza ciuffo e con l'aria più matura, porta in campo una dolcezza e una spontaneità che fanno molto bene a chi ama cantare e fare musica. Interpretazione migliore rispetto alla prima puntata, sta facendo bene.
ALESSANDRO CASILLO - 6/7
Simone Cristicchi con "La cosa più bella del mondo", ci ha regalato tre minuti di poesia. Fuori dalla gara, fuori dal mercato, fuori dai giochi televisivi. La sua musica è messaggio, contenuto, aprire uno scrigno sul palco e trovarci dentro un'emozione descritta con il cuore.
SIMONE CRISTICCHI - 9
Alla faccia di tutti i ragionamenti sui singoli da lanciare con scadenze precise, Gue ne approfitta dopo l'esordio con "Bravo ragazzo" per portare un pezzo nuovo del suo disco solista. La canzone è "Tornare indietro" in collaborazione con Arlissa, cantante inglese presente sul palco che poi si è esibita nella sua "Sticks and Stones". Quel suo muoversi senza sosta sul palco ci fa deconcentrare, ma la traccia è buona e Arlissa, timidezze a parte, ha una voce piena di inconsapevole sensualità.
GUÈ PEQUENO - 7 E MEZZO
Andrea Nardinocchi, in gara tra i giovani, porta "Persi insieme", nuovo singolo dal suo album d'esordio "Il momento perfetto". Quanto è bravo, quanta passione per la musica trasmette questo ragazzo? Noi lo conosciamo ormai benissimo e non possiamo che essere suoi sostenitori, ma mettendoci nei panni del pubblico da casa, non è strano che qualcuno pensi che la sua voce stoni e non sia ben controllata. Questo non gli fa del bene, non fa comprendere le sue potenzialità.
ANDREA NARDINOCCHI - 6+
http://cultura.panorama.it/musica/music-summer-festival-tezenis-live-pagelle-seconda-puntata-11-luglio-2013
per l' appunto l' ho ascoltato or ora dal link postato da Alux, mah
Il Tezenis Live continua la sua lunga corsa e noi di Panorama.it abbiamo valutato tutte le performance dal vivo degli ospiti di Alessia Marcuzzi e Simone Annicchiarico. Chi sarà stato il più bravo?
12-07-20138:00
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Music Summer Festival: le 11 pagelle della seconda puntata
Music Summer Festival: le prime 12 pagelle
di Alessandro Alicandri
L'11 luglio 2013 abbiamo visto su Canale 5 la seconda puntata di "Music Summer Festival - Tezenis Live". Ecco le nostre valutazioni sulle esibizioni. Saranno sintetiche, con un voto, e coinvolgeranno le sole esibizioni live, quindi verranno escluse (per ovvi motivi) tutte le performance della serata in playback.
Nel caso in cui avessimo male inteso un'esibizione live con una in playback o viceversa, vi preghiamo di segnalarcelo nei commenti per fare delle verifiche. Ci occuperemo dei big (non degli ospiti stranieri) e dei giovani (anche di Greta che ha vinto la serata) tralasciando le performance di deejay Paki e dei Salento Guys (i secondi hanno vinto la seconda fase della mini gara).
Biagio Antonacci ha cantato "Non vivo più senza te". Una vecchia hit che ormai risale all'estate del 2012, che però rende giustizia televisiva a un grande successo che non ha avuto la giusta visibilità. La sua energia ci ha conquistati e la sua voce era piuttosto in forma anche nell'altro brano portato sul palco, "Scegli Me".
BIAGIO ANTONACCI - 7 E MEZZO
I Modà hanno cantato "Gioia", secondo estratto dall'album omonimo anche se in ogni passaggio di fine blocco abbiamo ascoltato il nuovo singolo, "Dimmelo". Salta, si scatena, la sua voce è stabile e forte. Kekko Silvestre e la sua band trattano qualsiasi palco con la stessa energia. Quel palco di piazza era uno stadio.
MODA' - 8
Marco Mengoni ha cantato "Pronto a correre", il singolo della primavera/estate 2013. Smessi i panni dell'elegantissimo gentiluomo, Mengoni torna un po' ai look del passato. Lo abbiamo visto, ma magari è stata solo una nostra impressione, un po' più stanco vocalmente rispetto al solito. Ma è andata bene.
MARCO MENGONI - 7+
Coez torna sul palco e fa molto meglio della scorsa volta. Complice l'emozione del debutto o chissà, il suo primo passo verso il grande pubblico non è stato molto gradevole. Qui il brano "Siamo morti insieme" inizia a entrarci in testa e con un atteggiamento divertente e disincantato ha trovato il favore del pubblico.
COEZ - 6 E MEZZO
Greta Manuzi, dopo la seconda posizione a "Amici 2013" torna sul palco con "L'estate", un brano che effettivamente è difficile da cantare e che alla fine lei intona e gestisce molto bene. Non vederla in divisa da talent la rende, come ci è successo con Moreno, più intensa e personale. Non perfetta, ma davvero brava.
GRETA - VOTO 7/8
Antonello Venditti canta "Unica". Cosa si può dire a uno dei più grandi nomi della musica popolare italiana? Per esempio che il brano è noto dal 2011 ed è ancora pieno di freschezza. Ideale per l'estate e appropriato a sorpresa anche per un personaggio che ormai fa parte della vecchia guardia della musica d'autore.
ANTONELLO VENDITTI - VOTO 7
Emma, alla sua seconda esibizione sul palco del "Music Summer Festival", ha finalmente dato l'energia che volevamo per "Dimentico tutto", il suo nuovo singolo. Ha dato il massimo perché il testo fosse chiaro, compreso, apprezzato come meritava. Brava Emma!
EMMA - VOTO 8+
Alessandro Casillo, altro giovane in gara, presenta per la seconda settimana "Io scelgo te". Senza ciuffo e con l'aria più matura, porta in campo una dolcezza e una spontaneità che fanno molto bene a chi ama cantare e fare musica. Interpretazione migliore rispetto alla prima puntata, sta facendo bene.
ALESSANDRO CASILLO - 6/7
Simone Cristicchi con "La cosa più bella del mondo", ci ha regalato tre minuti di poesia. Fuori dalla gara, fuori dal mercato, fuori dai giochi televisivi. La sua musica è messaggio, contenuto, aprire uno scrigno sul palco e trovarci dentro un'emozione descritta con il cuore.
SIMONE CRISTICCHI - 9
Alla faccia di tutti i ragionamenti sui singoli da lanciare con scadenze precise, Gue ne approfitta dopo l'esordio con "Bravo ragazzo" per portare un pezzo nuovo del suo disco solista. La canzone è "Tornare indietro" in collaborazione con Arlissa, cantante inglese presente sul palco che poi si è esibita nella sua "Sticks and Stones". Quel suo muoversi senza sosta sul palco ci fa deconcentrare, ma la traccia è buona e Arlissa, timidezze a parte, ha una voce piena di inconsapevole sensualità.
GUÈ PEQUENO - 7 E MEZZO
Andrea Nardinocchi, in gara tra i giovani, porta "Persi insieme", nuovo singolo dal suo album d'esordio "Il momento perfetto". Quanto è bravo, quanta passione per la musica trasmette questo ragazzo? Noi lo conosciamo ormai benissimo e non possiamo che essere suoi sostenitori, ma mettendoci nei panni del pubblico da casa, non è strano che qualcuno pensi che la sua voce stoni e non sia ben controllata. Questo non gli fa del bene, non fa comprendere le sue potenzialità.
ANDREA NARDINOCCHI - 6+
http://cultura.panorama.it/musica/music-summer-festival-tezenis-live-pagelle-seconda-puntata-11-luglio-2013
per l' appunto l' ho ascoltato or ora dal link postato da Alux, mah
mafalda- Messaggi : 8513
Data d'iscrizione : 20.05.10
Età : 62
Re: [MM] Articoli, interviste...
ehm, forse sono un po' grossetti..... Deli, aiuto!!!
lilli3- Messaggi : 2520
Data d'iscrizione : 21.08.10
Re: [MM] Articoli, interviste...
dalla BU, dal Corriere di Romagna
lilli3- Messaggi : 2520
Data d'iscrizione : 21.08.10
Re: [MM] Articoli, interviste...
http://soundlite.it/live-concert-3/item/508-marco-mengoni.html
Marco Mengoni
Live Concert
31/05/2013
Le foto e le interviste ai protagonisti e la video-recensione del concerto.
di Douglas Cole
[l'articolo è piuttosto lungo e per buona parte molto tecnico per la parte luci. Metto in spoiler]
Marco Mengoni
Live Concert
31/05/2013
Le foto e le interviste ai protagonisti e la video-recensione del concerto.
di Douglas Cole
[l'articolo è piuttosto lungo e per buona parte molto tecnico per la parte luci. Metto in spoiler]
- Spoiler:
Fresco della vittoria a Sanremo e della pubblicazione a marzo del suo terzo album, appropriatamente intitolato #PRONTOACORRERE, già diventato di platino, Marco Mengoni si imbarca in una tournée primaverestivautunnale, supportato da professionisti ed aziende all’apice della scena italiana.
Marco Mengoni si dimostra di nuovo un artista “vincente”. Alla vittoria ad X‑Factor (2009), hanno fatto seguito nel 2010 la terza posizione in classifica a Sanremo ed i premi per miglior artista italiano e miglior artista europeo agli MTV Europe Music Awards, nonché il premio Uomo dell’Anno dei TRL Awards. In quello stesso anno, i suoi primi due EP, Dove Si Vola e Re Matto, sono entrambi stati premiati per il disco di platino ai Wind Music Awards. L’elenco di pietre miliari accumulate in questi ultimi pochi anni è stato allungato con diversi altri dischi e singoli di platino, compresi l’album #PRONTOACORRERE ed il brano multiplatino con cui ha conquistato Sanremo, L’essenziale. Non di poca importanza è anche il fatto che Mengoni ha rappresentato l’Italia nell’Eurovision Song Contest 2013, aggiudicandosi il settimo posto – notevole, oggigiorno, per una canzone non in lingua inglese.
Insomma, Marco Mengoni ha dimostrato di poter attirare e mantenere l’attenzione non solo del grande pubblico ma anche delle varie “istituzioni” che hanno rapporti simbiotici con l’industria discografica e la sua matrigna malvagia, l’industria dell’intrattenimento. Mengoni rappresenta, obiettivamente, un vero talento e, apparentemente, giusto quello che stava cercando l’industria quando è riuscito a saltare un certo tipo di gavetta grazie alla sua performance ad X‑Factor.
Quando l’industria discografica prende nota di un artista che sembra avere un po’ più di staying power, tende a farne intorno il cerchio dei carri e metterlo nelle mani di gente di una certa esperienza ed una certa qualifica. Non penso che sia un caso che l’album appena uscito di Mengoni contenga brani firmati o co-firmati da Gianna Nannini e Pacifico, Ivano Fossati e Cesare Cremonini, e dei remake di brani di successo anglosassoni. Il brano L’Essenziale, che ha vinto Sanremo, è stato scritto a tre mani: Mengoni insieme ai due hitmaker italiani Francesco De Benedittis e Roberto Casalino. Anche se ai precedenti dischi di Marco non mancava la produzione artistica comprovata (notevolmente di Piero Calabrese), la produzione musicale di #PRONTOACORRERE è stata affidata a Michele Canova, che ha anche messo insieme nuovi elementi alla storica rhythm section di Marco. Sembra che Mengoni abbia ricevuto un supporto musicale progettato per garantirgli un successone.
Per quanto riguarda il tour L’Essenziale, sembra che Ferdinando Salzano ed F&P Group abbiano seguito la stessa filosofia dal punto di vista live. La produzione esecutiva del tour è stata messa nelle mani di Mario Zappa. Il direttore di produzione in tour, invece, è Pierpaolo Baldelli, con l’assistenza di Giada Menghini. Il personale coinvolto nella produzione tecnica di questa tournée è tutto, proprio tutto, di prima scelta. Anche nei ruoli generalmente considerati di supporto si trovano professionisti di primo livello: da Mimmo Lettini come assistente audio FoH, a Carlo Pastore come assistente luci FoH, a Giuseppe Porcelli al mix di palco. Alle regie audio e luci, invece, si trovano due persone che ci si può aspettare di trovare in una qualsiasi delle tournée italiane di “Serie A”: Alberto Butturini, nel ruolo di responsabile audio e fonico di sala, e Mamo Pozzoli, che non solo ha realizzato disegno luci e set, ma è anche l’operatore in tour.
La produzione
In realtà, avendo fatto un servizio solo pochi numeri fa sull’ultimo live di Mengoni, avevamo pensato di vedere questo concerto più avanti. Invece questa produzione ci è stata segnalata come “da non perdere” da così tanti professionisti, coinvolti e non, che abbiamo deciso di darci un’occhiata il prima possibile. Piombiamo così al Teatro Europauditorium, a Bologna, ad intercettare la penultima data della prima tranche teatrale di questa tournée. Al nostro arrivo ci accoglie il direttore della produzione Pierpaolo Baldelli.
“Stiamo facendo una prima tranche teatrale di dieci date selezionatissime – ci dice Pierpaolo – solamente teatri grandi e città importanti, cercando di svilupparci geograficamente andando a toccare i punti principali della nazione. Viaggiamo con due bilici. Per essere una produzione teatrale è comunque una produzione abbastanza importante – di roba ce n’è.
“Per quanto riguarda le aziende in tour, sono presenti STS Communication per il video ed Agorà per audio, luci e video. I trasporti sono di Multi Service Futura. Il tour sta andando benissimo – sempre sold-out – e siamo veramente contenti, è una piacevole scoperta.
“Adesso – continua Pierpaolo – abbiamo fatto queste dieci date teatrali, che rappresentano la tranche ‘invernale’ del tour. Poi ci sarà una pausa e il tour ripartirà il quattro luglio a Trento con l’estiva, che finirà a settembre. Stanno lavorando su un’ulteriore coda autunnale, tornando in alcune città dove siamo già stati, perché la richiesta è altissima. Ci sono alcune città dove potevamo sicuramente fermarci per diverse date. Intorno a Marco in questo momento c’è un grande entusiasmo: da un punto di vista artistico e dal punto di vista economico, questo è uno dei tour top dell’anno.
“In tournée – spiega Pierpaolo – tra musicisti, management, artista, autisti bilici, produzione, merchandising eccetera, siamo ventidue persone, se non erro. È una produzione piccola che sembra molto grande. Siamo stati bravi nel fare una cosa piccola gestibile in teatro che però è pronta ad affrontare l’estate e sarebbe pronta ad affrontare i palasport con qualche variazione.
“Abbiamo cercato di ottimizzare tutto: la squadra, il materiale... Sta andando molto bene, rispettiamo il piano di produzione, le tempistiche sono ottime. Abbiamo fatto un paio di back-to-back un po’ rognosetti, ma ci sta. Non ci dobbiamo lamentare in un momento del genere... anzi: speriamo che duri!”.
Questa ottimizzazione della tournée è stata prevista dall’inizio? Da chi dipende questo?
È stato pensato fin dall’inizio da Mario Zappa, produttore esecutivo, e sopratutto da Mamo Pozzoli di creare una produzione agile, montabile senza diventar matti, però di grande impatto, di grande resa e di grande effetto. Ci siamo riusciti. Ci sono sei musicisti sul palco, perciò il backline è mezzo bilico. Comunque alle 17.00 siamo pronti. Quindi siamo riusciti a trovare la giusta dimensione fra materiale, uomini, economie e poi, la cosa che è più importante, la resa dello spettacolo.
Questo risultato viene fuori fondamentalmente da Mario Zappa, che gestisce le economie, da Mamo Pozzoli, che deve gestire la sua creatività e dare un prodotto di qualità, e chiaramente dall’artista che deve mettere la faccia sul palco: e magari un po’ anche dal direttore di produzione che deve far viaggiare tutta la carovana.
Quali sono le particolarità di questa produzione?
La particolarità è che c’è tanto floor, nel senso che appoggiato sul palco c’è veramente un mondo di luci e video. Abbiamo fatto questa scelta per avere meno carico sospeso possibile. Infatti abbiamo solo un’americana frontale, un’americana back e, leggermente dietro alla prima americana, abbiamo l’effetto kabuki che dà il via allo show dopo l’intro dei musicisti. È una produzione che anche in un palasport di media grandezza potrebbe già fare una discreta figura.
Ci sono considerazioni particolari nelle tournée di artisti giovani usciti dai talent show?
Io personalmente sono pro-talent show. Nei confronti dei talent, da parte di tanti adetti ai lavori, noto una certa forma di snobbismo. Invece, secondo me, il talent è una grandissima opportunità per fare emergere talenti che abbiamo in giro ma di cui nessuno si accorge, magari perché non conoscono la figlia del discografico, perché non hanno modo di contattare una radio o perché non sanno quale sia la via per provare ad avere successo. Marco è un esempio eclatante: probabilmente sarebbe esploso lo stesso, visto il suo grande talento, però il talent show è stato un grande veicolo per arrivare subito al grande pubblico. Non ho nulla nei confronti dei talent, penso anzi che i giovani che emergono possano garantire un futuro ad un ambiente che inizia ad invecchiare, visto che i big sono sul palco da 30 e più anni.
Nel determinare su “quale cavallo scommettere”, in termini di nuovi artisti, chi fornisce le direttive?
Secondo me, in questo momento, le case discografiche lavorano di pari passo con le agenzie. Le case discografiche, dopo l’esplosione di internet, inevitabilmente sono andate in crisi. Molte hanno acquisito quote o, addirittura, acquisito in toto le agenzie live. Secondo me, mantengono un grosso potere intuitivo nel suggerire e adesso intorno a Marco c’è una grandissima attenzione a livello discografico, che inevitabilmente si riversa anche sul live. Ad un certo punto si decide che questo ragazzo ha le capacità, ha la potenzialità e ha il talento per poter diventare, ammesso che già non lo sia, un nome top nel panorama nazionale e, dopo l’Eurovision, anche nel panorama internazionale. In quel momento si decide di fare investimenti importanti, anche in termini di personale, perché avere in tour Mamo Pozzoli e Alberto Butturini significa avere nomi di fascia altissima.
Lo spettacolo visivo
Dopo aver dato un’occhiata al palco ed assistito al soundcheck, passiamo a parlare con Mamo Pozzoli, il lighting e set designer, co-programmatore ed operatore.
Ci racconta Mamo: “Questo è il primo lavoro che faccio con Marco. Sono stato chiamato da F&P per realizzare progetto luci e set. Probabilmente, quando è stato proposto il mio nome a Marco, è stato anche prospettato un tipo di set abbastanza diverso, in quanto nel mio lavoro cerco di portare quel minimo di linguaggio e di stile che un po’ mi hanno caratterizzato in questi anni. Marco già mi conosceva per lavori precedenti e c’è stata da subito una buona sintonia sugli obiettivi artistici ed estetici e su quale tipo d’immagine si voleva trasmettere. Perciò il lavoro è stato abbastanza semplice dal punto di vista estetico e della gestione, un po’ meno semplice dal punto di vista logistico, perché ovviamente in questo ruolo, quando si fa il disegno di luci e palco, sono tanti i fattori che entrano in gioco. Non è solo quello estetico, ma bisogna sempre di più sapersi muovere tra componenti tecniche, economiche e logistiche”.
Quali sono state le indicazioni iniziali per il concetto?
Dalla parte della produzione, l’input è stato “dobbiamo fare un tour nei teatri, quindi il disegno deve essere dimensionato su un palco medio-grande di tipo teatrale”; però la difficoltà grossa era utilizzare questo stesso palco nella parte estiva e poi nella ripresa teatrale autunnale. Per questo doveva essere un progetto che avesse la propria forza intrinseca, ma anche una certa flessibilità. Partiamo dal fatto che sono riuscito a mettere in pratica un’idea che avevo già da tempo: riuscire a disegnare e progettare un set integrato tra luci, video e postazioni dei musicisti... una sorta di architettura piuttosto complessa, che però rappresenta un microcosmo a sé: un piccolo mondo finito. Questo blocco sul palco che contiene tutta la strumentazione, tutte le postazioni della band e quasi tutti gli elementi floor di luci e di video, è un blocco compatto che dimensiona e struttura tutto il palco. È un blocco autosufficiente dal punto di vista visivo.
E le indicazioni sull’estetica?
Il look è, volutamente, un po’ in stile ‘industrial’; non perché questo è l’immaginario dell’artista, ma perché abbiamo fatto un ragionamento in partenza e volevamo un po’ arrivare alla sostanza. Quindi siamo già partiti con un discorso legato ad una sorta di architettura funzionalista. Ovvero, a noi servivano queste strutture per poter sostenere gli elementi luci e video e abbiamo fatto in modo che diventassero strutture portanti del set, senza porci neanche troppo il problema di mascherarle – quindi andando in direzione opposta di creare un set di tipo “televisivo”, curato nei dettagli. Qui abbiamo cercato di lasciare certi dettagli a vista con un sapore, appunto, industrial. A Marco è piaciuta l’idea, perché il tour si chiama L’Essenziale. Sembrava troppo didascalico ridurre quest’essenzialità ad una scelta di semplicità. Perciò, abbiamo cercato invece di sostanziarla in un discorso di tipo fisico, cioè l’essenzialità degli elementi strutturali come architettura del set.
Questo discorso è legato anche all’uso delle luci e del video. Sposano quest’idea di integrazione. Uso il video per la prima volta, gestito direttamente da me dal banco luci, come se fosse un elemento luminoso. Le superfici video che abbiamo sono un po’ esplose nello spazio in un’ottica tridimensionale. Il palco è strutturato con nove colonne che crescono da terra e presentano delle superfici LED che sfruttano l’elemento trasparente del MiTrix. Prospetticamente sono disposte su tre piani a differente profondità: ogni colonna è girata a 45°, così presenta una doppia superficie video, quindi con un formato già in sé tridimensionale. Moltiplicato per nove nello spazio, abbiamo ottenuto un po’ questo effetto di esplosione intorno alla band e alle spalle di Marco che canta.
Video? Da Mamo “mai video” Pozzoli?
In questa situazione non esiste un vero mondo video. Esiste un mondo luci complesso che sfrutta al massimo tutte le potenzialità. Questo video è talmente poco come superficie e talmente particolare come progettazione, perché sparpagliato nello spazio, che non si può parlare di “video” vero e proprio. Stiamo usando immagini grafiche, tra l’altro elaborate partendo dalle librerie dei media server, per cui niente di particolarmente studiato prima. L’approccio doveva essere necessariamente del mondo luci perché di questo stiamo parlando: sorgenti luminose con la loro tridimensionalità molto importante all’interno di un palco come questo. Perciò, in questo caso, non ho fatto neanche una deroga ai miei principi, perché sto gestendo luci. Se ci fosse stato anche un minimo di senso figurativo e narrativo in tutto questo, allora sarebbe stato meglio che il video venisse programmato e gestito da qualcuno che si occupa di quello nella vita.
Con chi hai collaborato al progetto? Chi l’ha programmato?
La programmazione video e luci è stata fatta a quattro mani con il mio collaboratore storico, Alessio Dorini. Abbiamo programmato su due mixer luci in rete, ognuno, però, nel suo mondo. Video e luci sono stati programmati contemporaneamente, su due banchi separati, utilizzando però una programmazione integrata sulla stessa cuelist. Quindi, in tre notti abbiamo costruito lo show, programmando ognuno per conto proprio, ovviamente in contemporanea. Dopodichè, la programmazione è stata fatta confluire all’interno della stessa cuelist luci. Usando questa cuelist, controllo sia video sia le luci, come si fa normalmente.
Adesso sono in tour da solo con l’assistenza di Carlo Pastore che, fra l’altro, mi sostituirà nel proseguo del tour. Anche Carlo ha partecipato alla programmazione, perciò, in realtà, mi correggo: alla fine è un lavoro a sei mani.
Com’è composto il parco luci?
Abbiamo circa un centinaio di punti luce. Sto usando i ColorWash 1200 della Robe, gli Alpha Beam 700 Clay Paky, come wash LED sto usando i MAC 401 Martin ed i MAC 101 piccolini per gli special interessanti sui musicisti. Poi c’è il parco d’incandescenza misto tra Jarag, Sunstrip, Blinder, ecc. Poi ci sono le strobo SGM X‑5, un prodotto molto interessante da usare in teatro perché hanno un assorbimento molto basso. Non è molto bello, secondo me, dal punto di vista estetico: sono molto piatti a causa della sorgente LED, ma sto cercando di valorizzarli proprio per la loro particolarità di essere sostanzialmente bidimensionali. Io sono sempre un grande amante dell’Atomic, però in questo contesto l’Atomic sarebbe probabilmente eccessivo. Il controllo in sala è fatto con una grandMA2 Light. Il media player è della Coolux, Pandoras Box.
Ci sono elementi particolari o nuove scoperte nello show?
Alcune... ad esempio sto usando il Martin MAC 401, che in origine doveva presentare due facce, ma che la Martin non è mai riuscita ad implementare. Ho semplicemente aggiunto uno specchio sulla seconda faccia e in alcuni puntamenti altre sorgenti rimbalzano su queste superfici specchiate. Ovviamente è un effetto di cui non abuso, ma che risulta piuttosto originale.
Non ho poi voluto rinunciare a tutta una serie dei miei soliti espedienti, come l’uso di una parte corposa di luci ad incandescenza con una temperatura colore differente, pur all’interno di un parco luci molto spinto sul versante LED – e quindi freddo come impostazione – . Pur essendo in teatro con le problematiche legate alle cariche elettriche, ho voluto avere un minimo di Jarag e Sunstrip per ottenere una configurazione con una sorta di pixel-map un po’ sparpagliato nello spazio. La cosa diversa dal solito è che, mentre il Sunstrip è usato come effetto classico abbagliante, uso i Jarag in questo caso come illuminatori: in controluce molto inclinati, schiacciati. Fanno un controluce un po’ teatrale come se fossero dei PC. Poi ho una serie di Jarag usati esattamente di taglio che servono ad illuminare i musicisti e l’artista. Non vengono visti dal pubblico, ma viene visto l’effetto sull’incarnato e sui visi delle persone. Questa è una cosa molto interessante che mi è piaciuto moltissimo e mi vedrai ripetere in futuro.
L’audio
Appena prima dello spettacolo, facciamo una chiacchierata con Alberto Butturini, il fonico di sala.
“La tournée è partita con delle aspettative molto grandi – ci racconta Alberto – e le ha confermate in pieno durante il percorso. Noi abbiamo fatto finora teatri esauriti sempre, d’estate ci si aspetta altrettanto ed è stata aperta anche una coda autunnale. Quindi mi piacerebbe che di tournée così in Italia ce ne fossero almeno 50.
“Hanno deciso di prendere delle persone con una certa esperienza nei ruoli chiave per dare un piccolo valore aggiunto a quello già grosso creato dalla scelta della band e della produzione artistica, affidata prima a Michele Canova e poi a Luca Colombo.
“C’è Mimmo Lettini con me – aggiunge Alberto – che sta facendo un lavoro strepitoso con l’impianto, ma c’è anche Giuseppe Porcelli al mix di palco. È una squadra notevole.
“Marco non si discute. Canta da paura e sa stare sul palco alla grande, quindi è un bel concerto che tocca un po’ tutti generi musicali: citazioni anni ‘60 ed anni ‘70, si va dall’hip-hop alla musica dance fino alle ballad... quindi il concerto è divertente. Il pubblico è in delirio, scatenato: a Napoli era una cosa indescrivibile, credo di non aver sentito l’impianto per tutta la sera!”.
Musicalmente, con cosa stai lavorando?
Sul palco ci sono due tastieristi, Gianluca Ballarin che fa essenzialmente i pianoforti e cura le sequenze, e Andrea Pollione che fa Hammond e tastiere. Poi ci sono due chitarristi, Peter Cornacchia e Luca Colombo, che si dividono egualmente le parti chitarristiche. L’arrangiamento è molto virato verso il chitarrismo ad incastro di parti. Poi ci sono Giovanni Pallotti e Davide Sollazzi alla batteria, due collaboratori di lunghissima data che Marco ha voluto tenere con lui. E poi c’è Marco che mette d’accordo tutti: qualunque cosa succede, lui in ogni caso raddrizza e porta a casa la serata.
Ci puoi dire due parole sul set-up tecnico?
Per quanto riguarda impianto e regia, è un set-up decisamente standard per questo tipo di lavoro. Usiamo i dV‑DOSC che, secondo alla location, montiamo appesi come oggi oppure con una parte appoggiata. Ci era capitato ieri all’Auditorium di Roma di appoggiare solo il nostro e di usare i loro sistemi per le gallerie. Siamo abbastanza versatili da questo punto di vista, quindi non abbiamo grossi problemi. La regia è una situazione abbastanza standard: abbiamo delle DiGiCo D5 sia in sala che sul palco. Abbiamo circa 58 canali, poca roba di sequenze e tantissima suonata.
Con il D5 sto usando il System 6000 TC Electronic, due Waves BCL ed un D2 XTA come compressore/equalizzatore dinamico sulla voce, visto che, non avendo la serie SD come mixer, sono senza dinamici sul banco e mi servono sulla voce di Marco. Poi ho un SPX 2000 Yamaha ed un FireWorks TC Electronic che uso per la voce distorta.
Dici sempre “è un set-up ‘standard’”, ma esistono proprio dei set-up “standard”?
Quando si parla d’impianto, ovviamente è una questione che va ben oltre me, nel senso che il maggior fornitore di tournée in Italia è Agorà, il quale dispone di questi impianti. Che sia dV‑DOSC, V‑DOSC o K1, sempre in piedi cadiamo. Ciononostante, esistono tanti altri belli impianti in Italia che quando capita utilizzo volentieri.
Per quanto riguarda i set-up di regia preconfezionati, c’è da dire che certe volte bisogna andare per forza sul sicuro al primo colpo. Considera che, per mettere in piedi la tournée di Marco, ho avuto a disposizione tre giorni prima del debutto, partendo da zero, che sono veramente pochi per una tournée di un artista che ha vinto Sanremo e che sta facendo i teatri pieni. Però, non è che ci si deve fasciare la testa. Si parte con un set-up del quale conosci tutto, quindi non perdi neanche un minuto per inventarti delle cose nuove. Da un certo punto di vista, questo è controproducente perché anche a me piacerebbe provare cose nuove, ma non me lo posso permettere quando in tre giorni devo garantire che la data zero sarà perfetta. Quindi, quando il tempo è poco, si va sul sicuro.
Che differenza trovi tra lavorare con un Baglioni o un Ligabue e lavorare con un artista che è arrivato da un talent?
Nella fattispecie, penso che Marco sarebbe comunque arrivato senza passare per il talent. Questo per lui sarebbe stato un percorso naturale, a prescindere dall’esistenza o meno dei talent show. Io sono del parere che il talento, quando c’è, esce in ogni caso. Dopo, è chiaro che loro hanno una visione un po’ diversa da quella che abbiamo noi nel mondo del live. Considera che tra me e Marco ci sono più di venti anni di differenza, potrebbe essere mio figlio. Io ho un vissuto di tournée, di anni, di artisti, di musica degli anni rock che mi fa vedere le cose con degli occhi probabilmente diversi rispetto ad un giovane talento come lui. Però, il rapporto che ha con noi è un rapporto di artista adulto. Quindi si confronta alla pari, lui sa quello che vuole e lavora con noi per raggiungerlo. Credo che questo sia il modo migliore per essere stimati tra le persone, perché noi stimiamo lui. Quando entra sul palco siamo sicuri che una grande serata ci sarà di sicuro; e lui stima noi perché gli ri-diamo indietro quello che lui fa sul palco; così cerchio si chiude. È giovane, però sa già come si fa questo lavoro.
Lo show
Com’è lo show? Consigliato. Milioni di femmine tra 12 e 29 anni non si posso sbagliare, no? Effettivamente, quando canta, Mengoni mantiene il palco come se ci fosse nato e sulla voce non ci piove. Viene supportato da una band in grado di cambiare genere musicale in un lampo, come lui... una capacità comunque ben calibrata e non abusata durante lo show.
L’audio in teatro, prevedibilmente, vista la crew, non fa una piega. C’è poco da aggiungere se non “bravi!”.
Per quanto riguarda la scenografia, di nuovo Mamo ci stupisce con la capacità di creare una varietà di scene interessanti con un minimo di materiale. Per una tournée progettata per il teatro, il concetto è tutt’altro che “teatrale”. I musicisti stessi si fondono con la scena tridimensionale un minuto prima, per poi trovarsi in risalto con il successivo cue. La profondità del set funziona molto bene e rende il palco completamente diverso rispetto all’angolo d’osservazione. Non mancano i momenti rock&roll, con blinder e strobo ad enfatizzare i controtempo, e ci sono momenti in cui la luce al tungsteno da sola trasforma il set in un cityscape post-apocalittico. L’effetto è molto diverso rispetto a quello che ci si aspetterebbe per un artista di questo tipo, ma funziona molto bene e non è mai sopra le righe.
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Musica e solidarietà: Marco Mengoni e Fiorella Mannoia sono “Elfi in festa”
— Paola Maria Farina @ 13:38
È stata inaugurata sabato 13 luglio 2013 la rassegna di Arte e Musica denominata Elfi in festa, a sostegno dell’associazione di volontariato La Collina degli Elfi, che ha sede a Govone (CN) nella frazione di Craviano. Un piccolo comune, incastonato tra le province di Cuneo e Asti, in cui, grazie all’attività di accoglienza e assistenza a opera di più di 200 volontari, vengono aiutati tanti bambini malati di cancro o affetti da malattie croniche, ospitati insieme alle rispettive famiglie all’interno dell’ex convento dei Padri Dottrinari.
Grazie ai recenti lavori di ristrutturazione all’intero complesso (con la collaborazione dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino e grazie all’inserimento nella rete oncologica di Piemonte e Valle d’Aosta), l’associazione può ospitare quest’anno fino a cinque famiglie a settimana; i giovani malati vengono assistiti sul piano clinico, ma soprattutto – precisa la dott.ssa Luisella Canale, presidente dell’associazione – a livello psicologico, nel tentativo di ridar loro il sorriso e instillare un po’ di spensieratezza anche nelle persone che li affiancano. Tra le attività svolte vi sono laboratori d’arte e di musica, ginnastiche ad hoc, giochi, pesca e pet therapy, che coinvolgono bambini e adulti.
La rassegna Elfi in festa nasce proprio con lo scopo primario di sostenere e promuovere le attività di questa associazione onlus, oltre che di farne conoscere l’impegno e i progetti di solidarietà, che vedono impegnati tutto l’anno centinaia di volontari e professionisti a titolo gratuito. Tutti gli eventi del festival, in calendario dal 13 al 23 luglio 2013, si svolgono all’interno del parco dell’associazione, con la direzione artistica di Ettore Caretta e la collaborazione di Sounday Music, e i proventi dei biglietti venduti saranno destinati esclusivamente al finanziamento dei progetti della comunità.
Molti sono gli eventi in cartellone, tra concerti, incontri, spettacoli di danza e attività dal sapore antico come la rievocazione della festa del grano in programma domenica 21 luglio. Tra gli appuntamenti di rilievo, e attesi con maggior trepidazione, vi sono certamente due serate speciali di musica, con artisti d’eccezione. Martedì 16 luglio sarà Fiorella Mannoia a esibirsi con l’Orchestra “Sesto Armonico” diretta da Beppe Vessicchio nel Concerto per buone intenzioni, unica delle due sole date italiane dell’evento in cui verranno proposti in anteprima brani con arrangiamenti inediti (biglietti: 35 € poltrona non numerata, 30 € prato).
La seconda imperdibile serata vedrà protagonista sul palco Marco Mengoni, che sabato 20 luglio porterà a Govone l’apprezzatissimo L’essenziale Tour 2013 (biglietti: 25 € posto unico), col quale girerà l’Italia per tutti i mesi estivi. Il tour, dopo l’Anteprima della scorsa primavera, sta già riscuotendo un enorme successo, conquistando ovunque nuovi estimatori che si aggiungono al suo consolidato esercito.
http://www.webl0g.net/2013/07/16/musica-e-solidarieta-marco-mengoni-e-fiorella-mannoia-sono-elfi-in-festa/
— Paola Maria Farina @ 13:38
È stata inaugurata sabato 13 luglio 2013 la rassegna di Arte e Musica denominata Elfi in festa, a sostegno dell’associazione di volontariato La Collina degli Elfi, che ha sede a Govone (CN) nella frazione di Craviano. Un piccolo comune, incastonato tra le province di Cuneo e Asti, in cui, grazie all’attività di accoglienza e assistenza a opera di più di 200 volontari, vengono aiutati tanti bambini malati di cancro o affetti da malattie croniche, ospitati insieme alle rispettive famiglie all’interno dell’ex convento dei Padri Dottrinari.
Grazie ai recenti lavori di ristrutturazione all’intero complesso (con la collaborazione dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino e grazie all’inserimento nella rete oncologica di Piemonte e Valle d’Aosta), l’associazione può ospitare quest’anno fino a cinque famiglie a settimana; i giovani malati vengono assistiti sul piano clinico, ma soprattutto – precisa la dott.ssa Luisella Canale, presidente dell’associazione – a livello psicologico, nel tentativo di ridar loro il sorriso e instillare un po’ di spensieratezza anche nelle persone che li affiancano. Tra le attività svolte vi sono laboratori d’arte e di musica, ginnastiche ad hoc, giochi, pesca e pet therapy, che coinvolgono bambini e adulti.
La rassegna Elfi in festa nasce proprio con lo scopo primario di sostenere e promuovere le attività di questa associazione onlus, oltre che di farne conoscere l’impegno e i progetti di solidarietà, che vedono impegnati tutto l’anno centinaia di volontari e professionisti a titolo gratuito. Tutti gli eventi del festival, in calendario dal 13 al 23 luglio 2013, si svolgono all’interno del parco dell’associazione, con la direzione artistica di Ettore Caretta e la collaborazione di Sounday Music, e i proventi dei biglietti venduti saranno destinati esclusivamente al finanziamento dei progetti della comunità.
Molti sono gli eventi in cartellone, tra concerti, incontri, spettacoli di danza e attività dal sapore antico come la rievocazione della festa del grano in programma domenica 21 luglio. Tra gli appuntamenti di rilievo, e attesi con maggior trepidazione, vi sono certamente due serate speciali di musica, con artisti d’eccezione. Martedì 16 luglio sarà Fiorella Mannoia a esibirsi con l’Orchestra “Sesto Armonico” diretta da Beppe Vessicchio nel Concerto per buone intenzioni, unica delle due sole date italiane dell’evento in cui verranno proposti in anteprima brani con arrangiamenti inediti (biglietti: 35 € poltrona non numerata, 30 € prato).
La seconda imperdibile serata vedrà protagonista sul palco Marco Mengoni, che sabato 20 luglio porterà a Govone l’apprezzatissimo L’essenziale Tour 2013 (biglietti: 25 € posto unico), col quale girerà l’Italia per tutti i mesi estivi. Il tour, dopo l’Anteprima della scorsa primavera, sta già riscuotendo un enorme successo, conquistando ovunque nuovi estimatori che si aggiungono al suo consolidato esercito.
http://www.webl0g.net/2013/07/16/musica-e-solidarieta-marco-mengoni-e-fiorella-mannoia-sono-elfi-in-festa/
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Re: [MM] Articoli, interviste...
Modena: oltre diecimila in festa con le stars di Radio Bruno Estate
http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2013/07/18/news/modena-oltre-diecimila-in-festa-con-le-stars-di-radio-bruno-estate-1.7440478
Grande show di Marco Mengoni quando si è presentato per le prove. Prima di salire sul palco si è fermato a lungo nel retro palco per salutare i tanti giovanissimi che lo hanno accolto con applausi e striscioni. Come se non bastasse si è divertito a versare bottigliette d’acqua sulla testa dei suoi fan. Quando poi è salito sul palco e ha intonato le prime note della canzone “Pronto a correre” la gente ha cominciato a cantare insieme a lui.
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Grande show di Marco Mengoni quando si è presentato per le prove. Prima di salire sul palco si è fermato a lungo nel retro palco per salutare i tanti giovanissimi che lo hanno accolto con applausi e striscioni. Come se non bastasse si è divertito a versare bottigliette d’acqua sulla testa dei suoi fan. Quando poi è salito sul palco e ha intonato le prime note della canzone “Pronto a correre” la gente ha cominciato a cantare insieme a lui.
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Re: [MM] Articoli, interviste...
http://www.allaradio.org/rubriche/news/modena_tutti_pazzi_per_il_radio_bruno_estate_12803
MODENA: TUTTI PAZZI PER IL RADIO BRUNO ESTATE
Il Radio Bruno Estate colleziona un successo dopo l’altro. La tappa modenese, che ieri sera ha portato nella centralissima piazza Roma ben 15mila persone provenienti da ogni parte d’Italia, è solo l’ultimo di una lunga serie di scommesse vinte dalla famosa emittente emiliana. Complice un cast di artisti di altissimo livello e un’organizzazione pressoché ineccepibile. Un mix di qualità e quantità che ha permesso di creare “l’evento perfetto”, con protagonista assoluta la MUSICA.
Ad aprire la serata di festa, presentata dalla coppia Melita Toniolo - Enzo Ferrari, è stato Matteo Macchioni: il tenore ha intonato la splendida “Vincerò”, brano che, soprattutto nella città dell’indimenticabile Maestro Pavarotti, regala ricordi ed emozioni indescrivibili.
Ampio spazio è stato dato ai giovani talenti locali che hanno avuto l’opportunità di esibirsi sul palco modenese e di presentare ad un pubblico caloroso le proprie canzoni: da Alessandro Coli ai Contatto, passando per Simons e Karbonio 14, queste promesse della musica hanno convinto e divertito le migliaia di persone presenti.
La piazza si è però infiammata con l’arrivo di Max Pezzali e della sua “L’Universo tranne noi”, brano in vetta alle classifiche italiane da diverse settimane e che ieri ha fatto cantare grandi e piccini senza distinzioni. Dopo la performance di Bianca Atzei con “La paura che ho di perderti”, è toccato al pupillo di Piero Pelù e star di “The Voice”, Timothy Cavicchini, e alla rockeggiante “A fuoco”. Subito dopo, Marco Ligabue, ex Rio, davvero bravo e coinvolgente con “La differenza” e l’immancabile chitarra.
“Mi piacerebbe sapere” e “Anche il tempo può aspettare” sono invece i due pezzi che il vincitore di Sanremo Giovani, Antonio Maggio, ha portato al Radio Bruno Estate. Il cantante pugliese, già protagonista della tappa di Cesenatico, sarà presente anche il 20 luglio a Marina di Pietrasanta. Tris d’assi per i sempreverdi Nomadi. La band capitanata da Beppe Carletti ha proposto, infatti, tre grandi successi: “Ancora ci sei”, “Io voglio vivere” e “Io vagabondo”. Inevitabile, su quest’ultima, farsi scappare una lacrima di commozione.
E dopo le emozioni provate con il live dei Nomadi, ecco sbucare Alex Britti che ha offerto “7mila caffè” alla platea, per poi passare, con ritmo ed energia pura, a “Baciami e portami a ballare”, hit di questa estate, e la bellissima “Solo una volta”.
Poco prima delle 23, l’esibizione di uno dei big più attesi della serata: Emma. La star di Amici, più grintosa che mai, ha abbracciato, non solo in senso metaforico, i tanti fans accorsi a Modena, prima con “Amami” e poi con “Dimentico tutto”, i due singoli estratti dal fortunato album “Schiena”. Ma l’accoglienza più calorosa e gli applausi più forti e sinceri sono stati solo per lui: Marco Mengoni. Il cantautore, fresco di concerto parigino, aveva già “dato spettacolo” durante il pomeriggio di prove, per poi far impazzire letteralmente i migliaia di piazza Roma con tre brani-gioiello: “Pronto a correre”, “Non me ne accorgo” e “L’essenziale”. Un bellissimo momento di musica, divertimento e condivisione vissuto non solo con il suo “Esercito” ma con ogni singola persona che ieri ha seguito l’evento davanti e dietro il palco.
Il gran finale, dopo la parentesi rap di Moreno, nuova scommessa di Maria De Filippi, il gran finale del Radio Bruno Estate non poteva che essere affidato a Nek e alla magica “Congiunzione astrale”, seguita da “Lascia che io sia”.
Ultimo appuntamento con il Radio Bruno Estate, sabato 20 luglio a Marina di Pietrasanta con il ritorno in Italia dei Blue. Tra gli altri ospiti: Malika Ayane, Antonio Maggio, Paolo Belli & Big Band, Stadio, Annalisa, Renzo Rubino, Bianca Atzei, Niccolò Bossini.
MODENA: TUTTI PAZZI PER IL RADIO BRUNO ESTATE
Il Radio Bruno Estate colleziona un successo dopo l’altro. La tappa modenese, che ieri sera ha portato nella centralissima piazza Roma ben 15mila persone provenienti da ogni parte d’Italia, è solo l’ultimo di una lunga serie di scommesse vinte dalla famosa emittente emiliana. Complice un cast di artisti di altissimo livello e un’organizzazione pressoché ineccepibile. Un mix di qualità e quantità che ha permesso di creare “l’evento perfetto”, con protagonista assoluta la MUSICA.
Ad aprire la serata di festa, presentata dalla coppia Melita Toniolo - Enzo Ferrari, è stato Matteo Macchioni: il tenore ha intonato la splendida “Vincerò”, brano che, soprattutto nella città dell’indimenticabile Maestro Pavarotti, regala ricordi ed emozioni indescrivibili.
Ampio spazio è stato dato ai giovani talenti locali che hanno avuto l’opportunità di esibirsi sul palco modenese e di presentare ad un pubblico caloroso le proprie canzoni: da Alessandro Coli ai Contatto, passando per Simons e Karbonio 14, queste promesse della musica hanno convinto e divertito le migliaia di persone presenti.
La piazza si è però infiammata con l’arrivo di Max Pezzali e della sua “L’Universo tranne noi”, brano in vetta alle classifiche italiane da diverse settimane e che ieri ha fatto cantare grandi e piccini senza distinzioni. Dopo la performance di Bianca Atzei con “La paura che ho di perderti”, è toccato al pupillo di Piero Pelù e star di “The Voice”, Timothy Cavicchini, e alla rockeggiante “A fuoco”. Subito dopo, Marco Ligabue, ex Rio, davvero bravo e coinvolgente con “La differenza” e l’immancabile chitarra.
“Mi piacerebbe sapere” e “Anche il tempo può aspettare” sono invece i due pezzi che il vincitore di Sanremo Giovani, Antonio Maggio, ha portato al Radio Bruno Estate. Il cantante pugliese, già protagonista della tappa di Cesenatico, sarà presente anche il 20 luglio a Marina di Pietrasanta. Tris d’assi per i sempreverdi Nomadi. La band capitanata da Beppe Carletti ha proposto, infatti, tre grandi successi: “Ancora ci sei”, “Io voglio vivere” e “Io vagabondo”. Inevitabile, su quest’ultima, farsi scappare una lacrima di commozione.
E dopo le emozioni provate con il live dei Nomadi, ecco sbucare Alex Britti che ha offerto “7mila caffè” alla platea, per poi passare, con ritmo ed energia pura, a “Baciami e portami a ballare”, hit di questa estate, e la bellissima “Solo una volta”.
Poco prima delle 23, l’esibizione di uno dei big più attesi della serata: Emma. La star di Amici, più grintosa che mai, ha abbracciato, non solo in senso metaforico, i tanti fans accorsi a Modena, prima con “Amami” e poi con “Dimentico tutto”, i due singoli estratti dal fortunato album “Schiena”. Ma l’accoglienza più calorosa e gli applausi più forti e sinceri sono stati solo per lui: Marco Mengoni. Il cantautore, fresco di concerto parigino, aveva già “dato spettacolo” durante il pomeriggio di prove, per poi far impazzire letteralmente i migliaia di piazza Roma con tre brani-gioiello: “Pronto a correre”, “Non me ne accorgo” e “L’essenziale”. Un bellissimo momento di musica, divertimento e condivisione vissuto non solo con il suo “Esercito” ma con ogni singola persona che ieri ha seguito l’evento davanti e dietro il palco.
Il gran finale, dopo la parentesi rap di Moreno, nuova scommessa di Maria De Filippi, il gran finale del Radio Bruno Estate non poteva che essere affidato a Nek e alla magica “Congiunzione astrale”, seguita da “Lascia che io sia”.
Ultimo appuntamento con il Radio Bruno Estate, sabato 20 luglio a Marina di Pietrasanta con il ritorno in Italia dei Blue. Tra gli altri ospiti: Malika Ayane, Antonio Maggio, Paolo Belli & Big Band, Stadio, Annalisa, Renzo Rubino, Bianca Atzei, Niccolò Bossini.
Arianna- mengonella
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Re: [MM] Articoli, interviste...
Edit Deli: Articolo de La Stampa - edizione di Cuneo del 18 luglio
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@Paz, da qui si evince che è da La Stampa : http://www.lastampa.it/2013/07/18/edizioni/cuneo/spettacoli/gazz-e-mengoni-sabato-nella-granda-mcrAwajxkJRRxOTJXrjhfJ/pagina.html
Ospite- Ospite
Re: [MM] Articoli, interviste...
Dall'ediz di Cuneo de La Stampa di oggi
pag. 42
pag. 53
Finalmente un giornale che in 3 giorni è riuscito a mettere ben 4 foto diverse invece delle solite
pag. 42
pag. 53
Finalmente un giornale che in 3 giorni è riuscito a mettere ben 4 foto diverse invece delle solite
Re: [MM] Articoli, interviste...
Dall'ediz. di Cuneo de La Stampa
Appena il tempo di festeggiare il successo del concerto di ieri sera con Marco Mengoni nel suo «Essenziale Tour» (che ha fatto registrare il tutto esaurito), e oggi la Collina degli Elfi di Govone torna a proporre un nuovo appuntamento con i suoi volontari e sostenitori.(...)
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Re: [MM] Articoli, interviste...
http://www.unionesarda.it/articolo/spettacoli_e_cultura/2013/08/07/il_capolavoro_di_mengoni_all_arena_uno_show_della_musica_essenziale-22-324841.html
Il capolavoro di Mengoni all'Arena
Uno show della musica "Essenziale"
ll cantautore regala quasi due ore e mezzo di musica, dimostrando talento, gioia e voglia di sorprendere.
Un capolavoro. Altro che essenziale. Marco Mengoni, incanta l'arena Sant'Elia con il suo spettacolo#pronto a correre. Due ore e mezzo di concerto. Un palco a misura d'uomo, anzi di Marco. Nove colonne ("sembrano nuraghi", dice e sorride Mengoni )a led che si illuminano e proiettano scritte creando l’atmosfera più adatta a ogni canzone. Una band solida che scorta il performer in ogni sua puntata di note e suoni.
Una squadra (Luca Colombo, prima chitarra e direttore musicale del tour, Gianluca Ballarin, tastiere e programmazione, Andrea Pollione, tastiere e organo, Peter Cornacchia, chitarra, Giovanni Pallotti, basso e Davide Sollazzi, batteria), dai meccanismi (suoni, intendiamo) perfetti. E allora lo spettacolo può cominciare: ore 22.11, entra il Re Matto.
Applausi e si parte per una esperienza musicale da mettere nel cassetto dei ricordi. Una setlist robusta fatta di ventitré brani. Lui, Mengoni, classe '88, non si ferma mai. Canta, balla, intrattiene il pubblico, suona la chitarra elettrica (il brano “I got the fear” è da brividi) e gioca con il pubblico. Ma, è questo è il bello dello spettacolo della musica firmata da Mengoni, non è mai uguale a se stesso. Come "Credimi ancora” che inizia in una versione swing, continua rock e finisce rap. L'Arena applaude, condivide tutto di Mengoni. E lui rimanda l'uscita di scena per ben tre volte. "Grazie Cagliari", urla al cielo Marco. E Cagliari, ringrazia lui.
Nicola Pisu
nicola.pisu@unionesarda.it
Mercoledì 07 agosto 2013 07:19
Il capolavoro di Mengoni all'Arena
Uno show della musica "Essenziale"
ll cantautore regala quasi due ore e mezzo di musica, dimostrando talento, gioia e voglia di sorprendere.
Un capolavoro. Altro che essenziale. Marco Mengoni, incanta l'arena Sant'Elia con il suo spettacolo#pronto a correre. Due ore e mezzo di concerto. Un palco a misura d'uomo, anzi di Marco. Nove colonne ("sembrano nuraghi", dice e sorride Mengoni )a led che si illuminano e proiettano scritte creando l’atmosfera più adatta a ogni canzone. Una band solida che scorta il performer in ogni sua puntata di note e suoni.
Una squadra (Luca Colombo, prima chitarra e direttore musicale del tour, Gianluca Ballarin, tastiere e programmazione, Andrea Pollione, tastiere e organo, Peter Cornacchia, chitarra, Giovanni Pallotti, basso e Davide Sollazzi, batteria), dai meccanismi (suoni, intendiamo) perfetti. E allora lo spettacolo può cominciare: ore 22.11, entra il Re Matto.
Applausi e si parte per una esperienza musicale da mettere nel cassetto dei ricordi. Una setlist robusta fatta di ventitré brani. Lui, Mengoni, classe '88, non si ferma mai. Canta, balla, intrattiene il pubblico, suona la chitarra elettrica (il brano “I got the fear” è da brividi) e gioca con il pubblico. Ma, è questo è il bello dello spettacolo della musica firmata da Mengoni, non è mai uguale a se stesso. Come "Credimi ancora” che inizia in una versione swing, continua rock e finisce rap. L'Arena applaude, condivide tutto di Mengoni. E lui rimanda l'uscita di scena per ben tre volte. "Grazie Cagliari", urla al cielo Marco. E Cagliari, ringrazia lui.
Nicola Pisu
nicola.pisu@unionesarda.it
Mercoledì 07 agosto 2013 07:19
Ospite- Ospite
Re: [MM] Articoli, interviste...
Da La Nuova Sardegna - Sassari
Marco Mengoni, emozioni ed energia
In quattromila al concerto nell’Arena Sant’Elia di Cagliari per l’unica tappa sarda dell’ “Essenziale Tour”
musica
concerti
di Andrea Musio
CAGLIARI. L'attesa di una serata intera s'è sciolta in un grande boato quando ieri Marco Mengoni, con più di trenta minuti di ritardo, è salito sul palco dell’Arena Sant'Elia. Problemi tecnici hanno causato lo slittamento di orario, perdonato peraltro senza esitazione dai fans di una delle pop star italiane più amate. Erano in quattromila ad assistere all’unica data nell'isola dell’“Essenziale Tour”, tappa organizzata da S&M in tandem con Zed. Ed è stato un live generoso: circa due ore e mezza di spettacolo vibrante ed intenso, senza cadute. Oltre venti canzoni. L'ultimo disco, "#Prontoacorrere", ha avuto la meglio nella scaletta, ma non sono mancati brani meno recenti che i fans conoscono a menadito e che ieri sera hanno cantano insieme con Mengoni. I primi tre pezzi sono stati "Intro", "Pronto a correre" ed "Evitiamoci". Sono serviti per scaldare il pubblico, che poi non si è risparmiato in applausi per gli altri pezzi: "Bellissimo", "Non passerai", "L'equilibrista", "Re matto", "Avessi un altro modo", "I Got the Fear", "Spari nel deserto", "20 sigarette", "Tonight", "Solo", "La vita non ascolta", "Come ti senti", "La valle dei Re", "Tanto il resto cambia", "Un'altra botta", "Questa notte", "In un giorno qualunque", "Non me ne accorgo", "L'essenziale". Mengoni ha risposto agli applausi dicendo d’essere contento d’essere tornato in Sardegna dopo tre anni di assenza. Poi è stato un concentrato di emozioni e di energia, tra momenti romantici e la poesia dei testi, scritti a quattro mani, insieme con Mengoni, dai più grandi ed interessanti autori attualmente in circolazione: da Ivano Fossati a Mark Owen dei Take That, ma anche Gianna Nannini e Cesare Cremonini.
Insomma, Marco Mengoni è la prova vivente che i talent show a qualcosa servono. Mengoni ha fatto vedere di non essere il solito "artista del momento", un fuoco di paglia destinato a spegnersi in fretta. Ieri sera sul palco dell’Arena Sant’Elia il cantante originario della provincia di Viterbo talento e professionalità ha dimostrato di averne da vendere, anzi da regalare ai fans che puntualmente affollano i suoi concerti in lungo e in largo per la penisola. Concerti che fanno in queste settimane su tutte le piazze puntualmente il sold out.
E se oramai sembra una regola non scritta, quasi una routine quella di vincere un talent show (X-factor in questo caso) poi vincere un festival di Sanremo e portare a casa coppe e medaglia da mostrare ai nipoti, per Mengoni, ogni singolo traguardo, tutte le vittorie sono state sudate e guadagnate al di fuori di ogni ragionevole dubbio. A quattro anni di distanza dal suo esordio, Mengoni è cresciuto notevolmente. Questo 2013, poi, è stato un anno particolarmente fortunato, perché finalmente ha portato Mengoni ad avere una grande produzione live, con un palco di grande effetto visivo. Un palco sul quale ieri il vincitore di Sanremo ha mostrato, oltre a indiscutibili capacità canore, una eccellente padronanza della scena.
Marco Mengoni, emozioni ed energia
In quattromila al concerto nell’Arena Sant’Elia di Cagliari per l’unica tappa sarda dell’ “Essenziale Tour”
musica
concerti
di Andrea Musio
CAGLIARI. L'attesa di una serata intera s'è sciolta in un grande boato quando ieri Marco Mengoni, con più di trenta minuti di ritardo, è salito sul palco dell’Arena Sant'Elia. Problemi tecnici hanno causato lo slittamento di orario, perdonato peraltro senza esitazione dai fans di una delle pop star italiane più amate. Erano in quattromila ad assistere all’unica data nell'isola dell’“Essenziale Tour”, tappa organizzata da S&M in tandem con Zed. Ed è stato un live generoso: circa due ore e mezza di spettacolo vibrante ed intenso, senza cadute. Oltre venti canzoni. L'ultimo disco, "#Prontoacorrere", ha avuto la meglio nella scaletta, ma non sono mancati brani meno recenti che i fans conoscono a menadito e che ieri sera hanno cantano insieme con Mengoni. I primi tre pezzi sono stati "Intro", "Pronto a correre" ed "Evitiamoci". Sono serviti per scaldare il pubblico, che poi non si è risparmiato in applausi per gli altri pezzi: "Bellissimo", "Non passerai", "L'equilibrista", "Re matto", "Avessi un altro modo", "I Got the Fear", "Spari nel deserto", "20 sigarette", "Tonight", "Solo", "La vita non ascolta", "Come ti senti", "La valle dei Re", "Tanto il resto cambia", "Un'altra botta", "Questa notte", "In un giorno qualunque", "Non me ne accorgo", "L'essenziale". Mengoni ha risposto agli applausi dicendo d’essere contento d’essere tornato in Sardegna dopo tre anni di assenza. Poi è stato un concentrato di emozioni e di energia, tra momenti romantici e la poesia dei testi, scritti a quattro mani, insieme con Mengoni, dai più grandi ed interessanti autori attualmente in circolazione: da Ivano Fossati a Mark Owen dei Take That, ma anche Gianna Nannini e Cesare Cremonini.
Insomma, Marco Mengoni è la prova vivente che i talent show a qualcosa servono. Mengoni ha fatto vedere di non essere il solito "artista del momento", un fuoco di paglia destinato a spegnersi in fretta. Ieri sera sul palco dell’Arena Sant’Elia il cantante originario della provincia di Viterbo talento e professionalità ha dimostrato di averne da vendere, anzi da regalare ai fans che puntualmente affollano i suoi concerti in lungo e in largo per la penisola. Concerti che fanno in queste settimane su tutte le piazze puntualmente il sold out.
E se oramai sembra una regola non scritta, quasi una routine quella di vincere un talent show (X-factor in questo caso) poi vincere un festival di Sanremo e portare a casa coppe e medaglia da mostrare ai nipoti, per Mengoni, ogni singolo traguardo, tutte le vittorie sono state sudate e guadagnate al di fuori di ogni ragionevole dubbio. A quattro anni di distanza dal suo esordio, Mengoni è cresciuto notevolmente. Questo 2013, poi, è stato un anno particolarmente fortunato, perché finalmente ha portato Mengoni ad avere una grande produzione live, con un palco di grande effetto visivo. Un palco sul quale ieri il vincitore di Sanremo ha mostrato, oltre a indiscutibili capacità canore, una eccellente padronanza della scena.
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