David LaChapelle ....... eccentrico ..... geniale

Per chi non lo conosce ..... ecco una breve biografia :
David LaChapelle nasce a Fairfield (Connecticut, USA) il giorno 11 marzo 1963. Fotografo e regista è attivo nei campi della moda, della pubblicità e della fotografia d'arte. Deve la sua fortuna al suo personalissimo stile surreale, spesso umoristico e sarcastico, tanto che viene riconosciuto come uno dei fotografi più geniali di sempre, talvolta con l'appellativo di Fellini della fotografia". Dichiaratamente omosessuale, note sono anche le sue foto di nudo maschile, fra le più apprezzate in questa categoria.

Il percorso di studi artistici di LaChapelle passa dapprima attraverso la "North Carolina School of the Arts" e successivamente da New York. Nella grande mela frequenta contemporaneamente la "Art Students League" e la "School of Visual Arts". Non ha ancora terminato gli studi quando Andy Warhol gli commissiona un servizio per la rivista "Interview magazine", di fatto è il primo incarico professionale per LaChapelle.
Terminati gli studi si arruola nei marines; poi si trasferisce a Londra: dopo un matrimonio presto fallito torna a New York. Lavora per copertine e servizi fotografici di per le testate internazionali di maggior prestigio fra cui Vanity Fair, Flaunt, i-D, The Face, Arena e Rolling Stone e non passa molto tempo che viene annoverato tra i più grandi fotografi del secolo.
Il primo libro fotografico "LaChapelle Land" (1996) permette a David di far conoscere il suo stile a un ampio pubblico: le sue fotografie dai colori molto accesi appaiono a volte oniriche, a volte bizzarre. Il successivo volume "Hotel LaChapelle" (1998) sarà uno dei libri fotografici più venduti di tutti i tempi: contiene diversi scatti raffiguranti visi celebri. Nel 2006 pubblica le raccolte "Artists and Prostitutes" (in tiratura limitata, venduto a 1500 dollari il pezzo, con l'autografo dell'artista) e "Heaven to Hell".
Il fotografo ha poi esteso la sua attività alla regia, prima di videoclip musicali, poi anche a eventi teatrali e documentari. Tra questi lavori ricordiamo il clip "It's my life" di Gwen Stefani , "Rize" (2005, premiato al Sundance Film Festival), docufilm girato nei sobborghi periferici di Los Angeles dove si illustrano le nuove forme di ballo (tra cui il "Krumping") esplose nei ghetti neri della città, . Per la tv ha realizzato alcuni promo per le fortunate serie "Desperate Housewives" e "LOST".

Le celebrità che hanno posato per David LaChapelle sono numerose; tra queste egli stesso cita, quali sue muse isipratrici, Courtney Love , Pamela Anderson e la transessuale Amanda Lepore. Vi sono poi artisti come Madonna Tupac Shakur, Elizabeth Taylor, Uma Thurman .
Le sue mostre fanno il giro del mondo e non passa anno in cui David LaChapelle riceva diversi premi e riconoscimenti per le sue attività artistiche.

Lo adoro ........ penso che vi stresserò con le sue foto .....

Ciao Pucca,
avevo iniziato una sezione sulla fotografia proprio con LaChapelle, inserendo una foto di MJ in omaggio alla tua instancabile mogliettina. Se vuoi si può spostare la foto qui e lasciare di la uno spazio generico.

lula ha scritto:Ciao Pucca,
avevo iniziato una sezione sulla fotografia proprio con LaChapelle, inserendo una foto di MJ in omaggio alla tua instancabile mogliettina. Se vuoi si può spostare la foto qui e lasciare di la uno spazio generico.

Si, ma come faccio? C'è anche un commento di Valentina

Grazie boss

Straw Grazie .....

Ha inoltre realizzato i promo per la 2 stagione di Lost .....



e il promo per la 4 stagione di Desperate Housewives ......



Regista di moltissimi videoclip ........ tra cui Robbie Williams Advertising Space

Io amo la foto con Alexander McQueen. *_*

Pancaspe ha scritto:Io amo la foto con Alexander McQueen. *_*

....... è stupenda!

In realtà a me piace il suo stile: sfora allegramente nel trash/kitsch così che la sua non è più provocazione, diventa solo gioco, prendere in giro la cultura preconfezionata senza ergersi a Messia di chissà quale verità.

David LaChapelle ha diretto il nuovo video di Florence And The Machine

Grandi Mostre. David LaChapelle, un tour italiano che parte da Lucca

Una grande mostra dedicata a David LaChapelle, fotografo divenuto leggendario per la sua stravaganza, sarà esposta al Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art dal 29 giugno al 4 novembre 2012.

La mostra a cura di Maurizio Vanni, è prodotta da Arthemisia Group in collaborazione con il museo collocato all’interno di palazzo Boccella, nello straordinario cuore antico di Lucca. Luogo che da tre anni s’è affacciato al mondo dell’arte moderna e contemporanea regalando al pubblico diverse mostre significative e percorsi fotografici di rilevo assoluto con Man Ray, Steve McCurry, Michel Comte. Così non è casuale che parta dal Lu.C.C.A. la prima tappa del tour italiano dedicato a David LaChapelle, inutile dirlo, è l’evento clou della stagione.

Riuniti 53 scatti del fotografo, che racconteranno il percorso antologico della sua produzione, il suo universo che esalta e distrugge la vanità, la vanitas, la fragilità di questi anni surreali simboleggiati dallo star system, dal post Pop e dalla poetica della distruzione, dalla sua critica ironica al grottesco mondo dei plastic people.

David LaCapelle è un atto di fede; il fotografo amato e non amato con eguale, profonda, intensità, dagli anni ’80 è sulla scena dell’arte fotografica come protagonista, almeno sin da quando nel 1984 accettò di collaborare con “Interview”, il magazine fondato da Andy Warhol. La moda, la pubblicità per i brand più prestigiosi, le decine di cover per le riviste più celebri, le mostre in tutto il mondo raccontano di un successo che il tempo ha consolidato, fino a trasformare questo poeta dell’effimero (bella contraddizione!) nel fotografo – forse – più osannato di questi tempi.
«Posso fare qualunque cosa. Se lo vedo nella mia mente riesco a ricrearlo. Amo il fatto che sia teatrale e collaborativo», dice LaChapelle, che lavora con la tecnica di un pittore (spesso realizza bozzetti all’acquerello per mettere giù le sue idee) e la perizia del regista perché la sua fotografia non cattura il momento regalato dal caso, non rende infinito l’attimo, piuttosto costruisce un proprio tempo, o meglio lo ri-costruisce, per portare all’evidenza concetti e considerazioni. Il risultato non può che essere allora qualcosa di esclusivo, d’irripetibile, che pur prendendo spunto dalla realtà – come fa la pittura tradizionale, appunto – se ne astrae e va oltre. In sintesi estrema, LaChapelle fotografa l’idea, cosa che razionalmente non sarebbe considerata fotografabile. E la rende estrema, grottesca, volgare plasmando un mondo posseduto dal vizio della vanità, quel demone che estrae gli uomini dalla realtà e dai contesti quotidiani ma che nei suoi scatti diventa ammonimento. Ammonisce, LaChapelle ma senza la spocchia dei saccenti, semmai con un sorriso a mezza bocca. Per questo lo si ama, o lo si detesta. Impossibile però restare indifferenti, impossibile non chiedersi “è questo che siamo diventati?”

La mostra è suddivisa in dieci sezioni tematiche e propone le serie fotografiche di LaChapelle la cui scelta degli argomenti rispecchia il suo desiderio di raccontare. In chiave di racconto la mostra traccia anche la genesi dell’opera dell’artista americano, la costruzione del set, l’impegno estremo che culmina nello scatto. Informazioni www.luccamuseum.com

http://www.daringtodo.com/lang/it/2012/06/23/grandi-mostre-david-lachapelle-un-tour-italiano-che-parte-da-lucca/