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Renato Zero

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Renato Zero - Pagina 3 Empty Re: Renato Zero

Messaggio Da Ospite Ven 01 Ott 2010, 22:23

LucciolaTonda ha scritto:...ho visto il concerto giovedi' sera a Villa Borghese.....e' durato tre ore....e' stato meraviglioso....lui e' un POETA....e, come dice lui, anche se ha sessant'anni.....ANCORA GLIEL'AMMOLLAAAAAA!!!!!!! ciao

Ho visto le recensioni....
son contenta che hai potuto godere della sua musica... cuoricino
Renato è un grande...
Io ci sarò il 9 love

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Messaggio Da Ospite Ven 01 Ott 2010, 23:19

Renato Zero - Pagina 3 Dpijw3
Renatissimo 2006

È una raccolta divisa in tre cd che include brani rimasterizzati, estratti dal primo album del cantante romano, No! Mamma, No! pubblicato nel 1974 fino all'ultimo album Il dono, del 2005.

Renatissimo! è la prima raccolta ufficiale che racchiude i grandi successi della carriera di Renato Zero, insieme a due brani inediti (Sono innocente e Fammi sognare almeno tu) ed una versione, anch'essa inedita, di Più su. Sono innocente è il singolo di lancio della raccolta. Il testo è stato scritto dalla coppia Guido Morra-Maurizio Fabrizio, stessi autori che tra l'altro hanno scritto I migliori anni della nostra vita sempre di Zero. È il quinto disco più venduto del 2006 in Italia secondo i dati ufficiali Fimi-AcNielsen. Il disco ha venduto quasi 388.000 copie.

Sono innocente occhioni

È la prima volta che tocco terra
come per il viaggio più inatteso,
per mille anni sono stato in guerra
ma se Dio vuole ora mi sono arreso.
Indifeso come un bimbo che è appena nato
ignaro delle spine che ha una rosa
o come un angelo offeso ed umiliato
ma trionfante sul cinismo di ogni cosa.
L'amore, amore mio, è questo non sapere
è non volere niente di più al mondo,
tu mi hai ascoltato un secondo
e mi hai compreso per sempre, per sempre.
Sono innocente, innocente
il mio cuore si arrende, sono innocente.
Tutto è sorprendente e sconosciuto
e sembra che sia lì solo per me.
Oggi è il primo giorno che ho vissuto
è il primo giorno insieme a te.
È con altri occhi che vedo il mare
per me stesso sono uno straniero,
niente mi può fare più del male
pure in catene sarei libero e leggero.
L'amore, amore mio, è questo non avere
è non cercare altro rifugio al mondo,
tu mi hai sfiorato un secondo
e conquistato per sempre, per sempre.
Sono innocente, innocente
il mio cuore si arrende, sono innocente...
E non ho rimpianti né pensieri
solo la beata ingenuità
di chi è nato solamente ieri
e che domani poi rinascerà.
Innocente, sono innocente...
Innocente...
Davvero!
Innocente...

Marciapiedi cuoricino


Bambino imparerai
A camminare,
Scopri il sesso dietro un muro
O sulle scale…
E’ peccato o lo confondi,
Se sia giusto farlo o no
Ti domandi…
E’ li
La vera scuola che
Poi ti segna
Sulla pelle quello che
Non s’insegna…
La palestra della vita
Sta inventando i giorni tuoi!…Una sfida!
Vecchi marciapiedi
Malati di realtà,
Poliziotti e preti
Tra i fiori e oscenità…
Occhi aperti
Su melma e cieli prima mai scoperti…
Non scandalizzarti dei marciapiedi…
Lì sta il mondo, che non sai, che non vedi…
Marciapiedi screditati
Per vergogna o vanità dimenticati!
No, non ridere dei miei marciapiedi!
Lì, ero un uomo, quello a cui tu non credi
Ma se cammini, se vai avanti
È perché i marciapiedi
Sono tanti…

Il coraggio delle idee cuoricino

arrampico da secoli
ogni parete è mia
sfidando leggi fisiche
paure e ipocrisia
le difficoltà si sommano
il mio limite qual’è
quanto potrò mai resistere
sempre appeso ad un perché…
Aggrappato alle tue lacrime
finché il tuo dolore è il mio
per sentirmi meno inutile
ed un po’ più umano anch’io
sono scalatore intrepido
che più folle non si può
per portare in salvo questo amore
non sai che m’inventerò
non ho mai posto limiti
alla provvidenza io no…
Anche se da certi uomini
sorprese io non mi aspetterò
ma qualcuno dovrà crederci
e sfidare la realtà
scegliere come vivere
imparare come si fa…
E non è necessario perdersi
in astruse strategie
tu lo sai può ancora vincere
chi ha il coraggio delle idee…
Mi lascerò coinvolgere
io non torno indietro no
fino a che fra queste nuvole
la mia cima toccherò
mi dispiace se tu non sei qui
a godere insieme a me
nel vedere il giorno nascere
e c’è Dio vicino a te…
Alziamo muri altissimi
perché poi io non saprei
anche se poi certi uomini
non amano mostrarsi mai
ma qualcuno dovrà crederci
pioggia o vento essere qua
amare per non perdersi
insegnarlo a chi non lo sa
e poi moriamo senza accorgerci
sotto un cielo di fobie
dimmi che può ancora vincere
chi ha il coraggio delle idee

Fammi sognare almeno tu occhioni

Fa
Che sia possibile
Per me che ho messo via le maschere
Scegliere qui la tua libertà
Mi aspetto un cielo senza nuvole
Cuore sincero, irreprensibile.
Fammi sognare almeno tu!
Via
E lascerò queste rovine per sempre
Seguendo la tua voce in mezzo alla gente
E non m’importa dove andrò
No
Purché sia altrove
In tutta un'altra dimensione
Dove non c'è meschinità

Io voglio esistere
E tu mio cuore fammi credere
Credere che
Mi succederà....
Via...via...via!
Fammi sognare almeno tu!

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Messaggio Da Ospite Sab 02 Ott 2010, 22:05

Renato Zero - Pagina 3 2hmejir
Doppio Zero 2007

Doppio Zero è una raccolta di canzoni del periodo 1976-1979 di Renato Zero. È uscita il giorno prima dell'inizio dell'MpZero Tour 2007.

Medley occhioni


Tu che sei mio fratello amò

Resto qui.
Ricomincio insieme a te!
Vedrai, guarirai.
Ti aiuterò a rinascere, se vuoi, se vuoi…
Io e te,
Torneremo,
Quell'attimo smarrito tempo fa …
Noi, noi, noi.
Noi siamo forti, noi.
Abbiamo gli occhi chiari noi,
E un sogno in più.
Mai, mai, mai.
Non tradiremo, mai,
La verità!
Tu che sei mio fratello,
La mia donna, il mio dio.
Tu che vivi in silenzio,
Non scordare il nome mio!
Sono qui, quando dormi,
Se hai paura di te,
Quando come un bambino, tremerai, sono qui!
Lo so,
Che cos'hai…
Quei fantasmi intorno a te…
Non dire di no,
Domani sarà certo il giorno tuo, vedrai!
Andrai,
Forte e fiero.
Nel mondo che non ti ha creduto mai!
Noi, noi, noi.
Noi siamo forti, noi!
Abbiamo gli occhi chiari, noi
E un sogno, in più!
Mai, mai, mai,
Non tradiremo, mai,
La verità!
Tu che sei mio fratello,
a mia donna, il mio dio.
Tu che vivi in silenzio,
Non scordare, il nome mio.
Sono qui quando dormi,
Se hai paura di te,
Quando come un bambino, tremerai!
Ma che cos’hai, fratello!?
Tu non mi senti, più…
Sarà triste il risveglio,
Ora che non ci sei, tu…
Tu te ne vai, fratello…
Ti giuro, vincerò!
Quell’azzurro, del cielo,
Lo vedrai, negli occhi miei!!


Il caos dance

Vedi di farti largo, fra le cose sepolte o abbandonate…
Di una solitudine nera… Se non vuoi che sia… il caos!
Il disordine a casa mia,
Non c'è calore, non c'è armonia…
Il caos….Il caos!!!
Gente viene, poi se ne va…
Lasciando sempre qualcosa qua…
Il caos…Il caos!!!
Una vita spesa ad insegnarti che cos'è una vita,
Ma tu…
…Sei diventata forte, troppo forte, non ti basto più!!!
Finché ti serviva un letto,
Finché tu cercavi un petto…
Ma ogni volta era un altro letto,
E non era lo stesso petto…
Più di tanto non resti mai,
Ti fai le unghie, poi te ne vai…
Nel caos…Il caos!!!
A volte penso che tornerai,
Non so se a te preferisco ormai…
Il caos …Il caos!
Bussa dieci volte, mille volte,
Tanto non ti sento, però…
Insisti un'altra volta, non è detto che non aprirò!!!
Da me trovi sempre un letto,
In me trovi sempre un petto…
Magari è la mia follia, ma qui è sempre casa tua!!!
Il disordine a casa mia,
Non c'è calore, non c'è armonia…
Il caos…Il caos!!
Gente viene poi se ne va,
Lasciando sempre qualcosa qua…
Il caos…

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Messaggio Da Ospite Sab 02 Ott 2010, 22:19

Renato Zero - Pagina 3 Anebur
Zero infinito 2008

Zero Infinito è una tripla raccolta di Renato Zero pubblicata nel 2008.

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Messaggio Da Ospite Sab 02 Ott 2010, 22:39

Renato Zero - Pagina 3 Nvodaq
Presente 2009

Presente è il trentesimo album di Renato Zero, pubblicato il 20 marzo 2009. A una settimana dall'uscita il disco raggiunge la prima posizione e finora ha conquistato 6 dischi di platino. Nonostante si tratti di un disco interamente indipendente, tanto per la produzione quanto per il marketing e la distribuzione, l'album è stato ufficialmente certificato dalla Fimi come il secondo più venduto del 2009 in Italia. Un risultato strabiliante, confermato dalle trenta date sold-out dello dello ZeroNoveTour, che ha seguito di qualche mese l'uscita del disco.

Nel 2010 l'album che è contenuto nel DVD Presente ZeroNoveTour alla 61 settimana in classifica torna al 2 posto clamorosamente portando le vendite totali dell'album a quota 400 mila conquistando il 6 disco di platino. Nel settembre 2010 "Presente", nella sua edizione normale e in quella special con dvd, viene certificato dalla Fimi come unico album in Italia ad aver conquistato il disco di diamante dal 1 gennaio 2009 ad oggi.

Il titolo dell'album viene rivelato per la prima volta il 29 gennaio 2009; Presente è un disco composto da ben 17 inediti e viene pubblicato il 20 marzo 2009 a distanza di 3 anni e mezzo da Il dono, album di inediti del 2005.

Il singolo che promuove l'album è Ancora qui (pubblicato dal sito del Corriere della Sera il 9 marzo 2009 e poi dalle radio il 13 marzo dello stesso anno) che assume dei toni un po' autobiografici parlando di un equilibrio ritrovato. Il secondo singolo (pubblicato a livello mondiale nella data del 5 giugno 2009) è Non smetterei più, duetto con Mario Biondi. Il terzo singolo è invece Questi amori in radio dal 2 ottobre 2009.Il quarto singolo estratto dall'album è Muoviti ed è in radio dal 5 febbraio 2010.

Ne L'incontro, Renato si rivolge a sé stesso e alla nuova generazione invitando a "pensare con la propria testa". La prima traccia dell'album è la malinconica Professore che parla proprio di un professore del cantante che non avrebbe 'capito' Renato; al contrario, per diciassettesima ed ultima traccia, c'è Dormono tutti: una vera e propria ninnananna che omaggia le interpretazioni del Quartetto Cetra delle fiabe di Gianni Rodari. Nell'album è ancora presente l'ironia del Renato Zero degli anni 1970 e 1980 in brani come L'ormonauta e Spera o spara (quello composto con Mariella Nava). Degne di nota, da un punto di vista musicale, sono Giù le mani dalla musica, Muoviti, Questi amori e Quando parlerò di te. Il titolo di capolavoro stavolta spetta però a Il sole che non vedi.

Per la prima volta nella storia della discografia italiana un grande artista non si avvale di una major o di una indipendente (tra quelle affermate e consolidate nel panorama musicale) per la produzione, il marketing e, soprattutto, la distribuzione del proprio disco. Infatti Renato Zero è il primo artista italiano ad occuparsi di tutto ciò avvalendosi della sola sua casa discografica, la Tattica.

Il disco viene commercializzato sia in versione CD che in versione doppio LP. Quest'ultima versione viene pubblicata a tiratura limitata e numerata tra il 7 e l'8 maggio a due mesi circa di distanza dalla precedente versione CD. Il 23 ottobre, a una settimana dall'inizio del tour, esce in tutti i negozi di dischi la versione Digipack dell'album. L'11 maggio 2010 uscita un'ulteriore edizione di "Presente", allegata al dvd "Presente Zeronove tour".

A settembre 2010 la FIMI pubblica sul suo sito le certificazioni date agli album pubblicati tra il 2009 e 2010. Dal documento risulta che Presente è l'unico album ad aver vinto il disco di diamante.


Professore grazie

Rigore e serietà
belle parole professore
fu facile per te
brandire certe verità

Del tuo sapere poi
non sembra soddisfatto il cuore
riuscire a vivere

è tutta un'altra musica

Non puoi punirmi più
per le mie fughe professore
stanco ora sei
di guerre vinte mai

Pagine bianche noi
poco l'inchiostro giovinezza
trovarsi un alibi
mentre quel tempo c' illudeva
mentiva
nel tuo programma sai
non era inclusa la paura

lo devi ammettere...

non basta solo la cultura...

professore

lo devi ammettere

fuori dal libro è molto dura!

Ancora qui occhioni

Non è mai facile un ritorno
Non è impresa da niente
Ma finalmente arriva il giorno che tu fai pace con te
Capire il vento, la ragione, il momento
Spogliarsi di ogni incertezza, inseguire un canto
Anche se per gli altri sarà follia
Ad occhi chiusi io riconoscerei la mia prima volta,
Tra quei sorrisi e quella sincerità il mondo era mio
Quella minestra calda quanto mi manca
Essere il primo a tutti i costi davvero stanca
Voglio respirare poesia,
La mia!

Non smetterei più occhioni duetto con Mario Biondi

In fondo questa mia vita è un eterno concerto
un palcoscenico aperto animato ogni giorno di piu'
La mia mente si accende e il destino qui gioca i suoi assi...
Se solo potessi non smetterei piu'.
Una sorta di alchimia
che ci vuole qua
basta un niente ed è magia
tutto il resto... banalita'
Una foto, un saluto, E ciascuno si goda Renato
Dopo tanto silenzio era giusto arrivasse anche a te...
Malinconico ironico e sempre cosi innamorato
Quando tu con coraggio gli mostri la tua verità
Anime che cantano
anche quando è inverno
Amorei si tramandano
Lui è sempre più fiero di voi più fiero che mai...
Dimmi come ti va (poeta)
Questo tempo è crudele si sa
Dimmi come ti va, poeta...
Dimmi come ti va (poeta)
Ti aspettavi qualcosa di più
Ti è andata bene perchè sei vivo..
Gli aguzzini però
nessuno li schioda da li
Un tocco di genialità
puoi farli sparire, così!
Dimmi come ti va (poeta)
quella musica il bene che fa (poeta)
E' ancora la tua dignità il tuo pane.
Noi ci siamo reciprocamente già contaminati
In questo viaggio rubato per sempre a una sporca routine.
Mille volte caduti, mille volte rialzati. Questa nostra determinazione ci premia così.
Storie che coinvolgono
e noi intoniamo un canto
sempre pronti a spenderci
basta un poco di sincerità ad accenderci...
Dimmi come ti va (poeta)
quando cala il sipario che fai (poeta)
dov'è che ti nutriari poeta..
senza luci anche tu (poeta)
sei piu' piccolo ancora di più (poeta)
riempila adesso se puoi la scena...
sono felice per te
se ancora successi otterrai...
ma quando l'applauso non c'è
potrai sempre tornare da me...
Dimmi come ti va (poeta)
quella musica il bene che fa (poeta)
e ancora la tua dignità il tuo pane.

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Messaggio Da Ospite Sab 02 Ott 2010, 23:43

...continua....

Presente


Prima della sua uscita ufficiale il 20 marzo 2009 i negozi di dischi avevano già prenotato 170.000 copie di Presente, che diveranno 210.000 a una settimana dall'uscita, conferendo al disco 3 dischi di platino e il primo posto in classifica. A livello mondiale ed europeo l'album arriva alla tredicesima posizione con 80.000 copie vendute nel mondo in una sola settimana (65.000 in Italia, 15.000 nel resto del mondo).

Il 16 ottobre 2009 è partita una lunga tournée (inizialmente erano state fissate 12 date ma, visto le grandi richieste e i numerosi sold out già in prevendita, le date sono arrivate a 30) legata all'uscita dell'album, nei maggiori palasport italiani. Le tappe dell'11 e 12 dicembre che si sono svolte al Mediolanum Forum di Assago sono state registrate da una squadra di 9 telecamere per il DVD del tour pubblicato l'11 maggio 2010.

Quando parlerò di te occhioni

Quando parlerò di te..
Non avrò lacrime da offrire..
l'autunno intorno e dentro me
e un gran silenzio da smaltire..
In una notte che non so
cambiasti umore e vita mia
lei abbassò gli occhi e disse no
lì fini una magia..

Tornare libero così..
non era quello che volevo..
e mentre parlerò di te
di quel rimpianto sarò schiavo;
non è normale alla mia età
stringere una fotografia..
Lasciarmi andare non dovrei
ti vorrei..ti vorrei..

Dimmi di no dimmi di no quando verrò..
lasciami là senza pietà se insisterò..
avevo promesso che avrei dimenticato..
che non sarei ritornato indietro mai..
non ho quella volontà.. peccato.. anche l'orgoglio mi ha tradito..
trovassi anche tu la pace..anima mia!
Dimmi di no dimmi di no dimmi di no..
se mi darai la libertà io guarirò..
non dovrò più mendicare.. nessuna carezza da te..
ti prego lasciami andare..
non insistere.. fallo per me..
dimmi di no..

Quando parlerò di te..
sarà fiorita la mia serra..
la primavera tornerà..
niente più ostilità nè guerra..
L'amore cresce a parte noi..
percorrerà la strada sua
ma quando parlerò di te
la mia mente andrà via..

Ti scorderò ti scorderò ti scorderò..
davanti a Dio prometto che ti scorderò..
dimmi che fine farà questa passione..
saprò raccontarmi che non esisti più?
Un'imprudenza averti amato..
non riavrò indietro ciò che ho dato..
scusami se non ti perdonerò..
ti scorderò ti scorderò ti scorderò..
ci proverò..

amò Almeno una parola

Se accendi il mondo e osservi bene
Ci sono poche ali e troppe catene
Mentire adesso non è prudente
Intossica la mente
Ancora un cuore in fondo al pozzo
La crudeltà non arricchisce nessuno
Eppure ostenta si fa cercare
È davvero così facile morire

Perché perché nei tuoi occhi quella luce non c’è
Perché perché non la senti anche tu
Questa voglia di amare mentre nutri la tua follia

Non punirti
Non punirmi
Se tu perdi perdo anch’io
Di chi ha pianto puoi fidarti
Guardali
Tutti colpevoli qui
Uomini o belve chissà
Bella umanità
Scendo all’inferno con te
Voglio capire se c’è possibilità
Che un angelo guarirà

Noi forse stanchi di questo niente
Di mille chiese e un cielo sempre più assente
E questa rabbia che non consola
Almeno una parola
Resta presente in ogni istante
Togli il sospetto da uno sguardo innocente
Che quella lama esiti ancora
Un gesto di pietà

Non punirmi
Non ho armi
Questo strazio finirà
Sei una stella
Se non brilli
Non ci sei
Nessuno è assolto fra noi
I tuoi peccati li sai
Come io so i miei
Perdoniamoci dai
Lo vuoi

Il sole che non vedi love

Oramai oramai oramai qui va bene tutto
Questo mondo è all'incanto, oramai non connette più
Stiamo andando allo sbando, il pensiero ha toccato il fondo
Una promessa vorrei:niente più guerre fra noi
Ritornasse la voglia di amare e di avere un figlio
Di egoisimi ci siamo ammalati mentendo a noi
Che di cieli ne avemmo divisi restando accanto
E invece eccoci qua
Risolti solo a metà

Dov'è che porterai il sorriso mio, la mia spensieratezza?...Rispondi!
A chi dedicherai la luna, il suo stupore, la fierezza?...Rispondi!
E' il momento di dirci tutto
Adesso o mai più
E quel bimbo che sta nascendo, magari sei tu...sei tu

Ho deciso: combatto al tuo fianco
Ho deciso: resto
Io non lascio, addirittura pretendo la parte mia
Perchè un vero soldato ha ben chiaro cos'è l'inferno
Voglio tornare da te
Io non più schiavo ma re

C'è un sole che non vedi, lui ti parla e tu gli credi
E' questa la fede?
Darsi completamente ti avvicinerà alla gente, è questo il movente?
La violenza è il nuovo vangelo, ma Cristo non c'è
Se avremo mai un'avvenire, dipende da noi, lo sai

Tutto quello che ci serve è un orizzonte completamente aperto
Una domenica, un pane ed una spiaggia dove ritrovarci o perderci
La volontà non manchi, e una preghiera ci accompagni ovunque, per non dimenticare
Mentre aspettiamo che si faccia sera, perchè di sera si è più veri, si è migliori
Perchè di sera si ritorna sempre

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Messaggio Da Ospite Dom 03 Ott 2010, 00:04

...continua....

Presente

Da adesso cuoricino

Avrei voluto servirti un futuro impeccabile,
aria pulita, benessere e sincerità
che questo mondo smettesse di essere futile
non è così, perdonami,
non è così.

Permettimi di rimanere comunque tuo complice,
non so volare ma un po' di esperienza ce l'ho,
non si può sempre combattere in solitudine.

Vedi mi sveglio anch'io nel disordine,
questo malessere non lo tollero più.

Un'altra via non c'è, salviamo il salvabile
la nostalgia è colpevole.

Tu ed io, io e te,
così, si può,
soli mai, mai più,
dammi la tua mano sali su.

Da qui vedrai,
passare i giorni tuoi
magari ti applaudirai
se non ti confonderai
se metti a fuoco i pensieri tuoi
se tutto questo succederà,
adesso.

Persino il progetto più ardito diventa possibile,
se c'è la tua firma e sei pronto a lottare fin là,
chiede la libertà, le sue lacrime,
come l'amore, sacrifici anche lui,
ma quando arriverai,
non cambiare sorriso tu,
di tanto in tanto, guarda giù.

Tu ed io, io e te
è già magia,
resto qui, lo sai,
non mi perdo un finale mai.

La tua lealtà,
ti porterà lontano,
nel cuore della gente.

Il rispetto e l'onestà
la vita questo ti chiederà
non dubitare, tifo per te

Diritti e doveri sarà così,
se ci metti il cuore io sono qui,
ma comincia ad amare te
da adesso.

Un'altra gioventù occhioni

Così distanti e muti, io e te
Come due sconosciuti, perchè?
La vita ci allontana, lo so..
Almeno un saluto si può!
Ai miracoli ci credi? Io si
Perciò ci ritroviamo noi qui..
Per pareggiare i conti, e già,
e dirci una volta per tutte la verità.

Ce la siamo conquistata questa nostra libertà
con coscienza e con fatica, ecco come si fa,
senza sconti o privilegi ci si mette un pò di più
ma se tocchi quella cima come un Dio ti senti tu.
Grazie di essere te stesso, bentornato amico mio
senza offrirci al compromesso siamo salvi tu ed io.
Questa fede ci accompagna, siamo vivi grazie a lei.
Nel girone dei delusi non ci vedrete mai!

C'è amore nei tuoi occhi e nei miei
La voglia tua di offrirti è la mia
Identici destini direi..
Indivisibili ormai..
Una promessa nuova sarà,
se vuoi la primavera, verrà..
Io non ti ho mai mentito, io no..

Resta!
Non te ne andare più.. Non lasciare questi occhi senza luce, resta!
Questa è la nostra festa!
Un'altra gioventù.. Non lasciare questo cuore senza una risposta!
Noi convinti di cambiare il mondo..
Non lasciamo che sia lui a cambiare noi..
Ostaggi mai!

Che ha ragione il calendario, così certo non sarei..
Ho vissuto vite e storie, ma quei brividi mai!
Che la gioia più profonda è sentirti accanto a me
nei pericoli e nei dubbi miei,
amico, tu ci sei!
Il coraggio si difende, vanno avanti anche le idee
Ma la vita mia pretende altri voli lo sai..
Siamo sempre più da soli, contro un muro di omertà..
Che sia benedetto quel giorno, in cui la pace verrà!

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Messaggio Da Ospite Dom 03 Ott 2010, 00:38

Renato Zero - Pagina 3 Zslkpf
Presente Zeronovetour 2010

ZeroNoveTour è l'8º video-concerto di Renato Zero, pubblicato l'11 maggio 2010.

Il video è stato registrato durante due tappe dello ZeroNoveTour, la tournée svoltasi da ottobre a dicembre 2009. Il DVD diventa subito disco di platino per le 70 mila copie andate a ruba in prenotazione.

Il disco ripropone interamente uno dei concerti dell'ultima (in ordine di tempo) e gloriosa tournée, lo ZeroNoveTour, nelle due tappe milanesi al Mediolanum Forum. La scaletta presenta quasi tutti i brani contenuiti nel precedente album Presente insieme ad altri testi del passato e ad un inedito: Unici. Dal 24 maggio 2010 Unici è il nuovo singolo estratto per le radio.

Prima della sua uscita ufficiale l'11 maggio 2010, i negozi di dischi avevano già prenotato 50 mila copie di Presente ZeroNoveTour, record senza precedenti in Italia per l'uscita di un DVD live. Inoltre, questo grande successo in partenza, consente a Renato Zero di partecipare per il secondo anno consecutivo ai Wind Music Awards, durante i quali sarà premiato proprio per il successo del DVD

Unici occhioni Sigla finale dei Wind Music Awards con carrellata dei cantanti partecipanti...fra cui Marco love

E' il momento dei saluti
niente lacrime ora no
siamo stati fortunati
un gran bel viaggio ti dirò
vita spesa fino in fondo
senza risparmiarci mai
non sempre onesto questo mondo
non sempre condivisi noi.
Un brindisi agli unici
solleviamo questi calici...
Premiamoci!
Quella grinta ci è rimasta
miglioriamo sempre piu
pur che in fondo alla giornata
dietro un sorriso ci sia tu.
Ancora spazio a quei pensieri
per quell'amore.. dignità!
Che questi giorni abbiano un senso..
Evviva la maturità!
Un brindisi agli unici
ci meritiamo ancora un brindisi...
Romantici
Cosi ostinati non ne trovi più..
Ci aspettiamo novità, fuochi d'accendere
Grazie notte che per noi rifugio sei!
Noi che conosciamo ormai l'arte di crescere
che nessun dolore mai ci fermerà!
Noi siamo ancora qua..
Un brindisi agli unici
ci meritiamo ancora un brindisi..
Romantici
...solleviamo questi calici!

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Messaggio Da Ospite Dom 03 Ott 2010, 21:55

MINUETTO(Live dai Wind Music Awards 2010) - Arena di Verona
tributo a Mia Martini


Renato zero e Loredana Bertè ricordano Mimì


La grande assente occhioni
Brano dedicato da Renato Zero a Mia Martina
tratto dall'album Amore dopo Amore del 1998

Ho perso te
potevi amarti di più
ho perso te
dovevi vincere tu...
Sola così
nel grande gioco dei no
la sorte poi
è così miope lo so
ora il silenzio lavora....
Che vita è
capace solo di guai
ho perso te
così non guarirò mai
pezzi di me
sparsi dovunque qua e là
è amore che
esplose solo a metà...
Sei più musica che mai
voce dei pensieri miei
ti sento t’invento
così presente e così mia
né crudeltà né ipocrisia
...e basta soffrire
Dov’è Mimì
dagli enormi cappelli
che folli giorni quelli
è ancora lì
che suona il suo piano
il canto suo
perfetto richiamo
rapito dai colori suoi
nel suo universo mi specchiavo
chitarre e spiagge inseme a lei
canzoni come aquiloni
Mimì
Ho perso te
tutto il resto è qua
compreso chi
ti ha condannata già
è gente che
una battuta e via
vittime poi
di quella stessa ironia
ti ritroverò lo so
se questo cuore ascolterò
volando, volando
e d’incanto sarai qui
buffa e tenera così
sospiro vitale...
Dov’è Mimì
nel bel mezzo del viaggio
Mimì col suo coraggio
Dov’è Mimì
leggera carezza
diamante lei
di rara bellezza
se accendo un sogno appare lei
la mente mia non si rassegna
è bello poter dire che
la morte si sbaglia...
Dov’è Mimì
mi volto e la vedo
perché vai via le chiedo
rimani qui
improvvisiamo
e fu così
che mi conquistò Mimì
e tutto iniziò da lì
non resto senza Mimì

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Renato Zero - Pagina 3 Empty Re: Renato Zero

Messaggio Da Ospite Dom 03 Ott 2010, 22:12

http://www.corriere.it/spettacoli/10_settembre_22/renato-zero-intervista-aldo-cazzullo_863f1576-c66b-11df-89af-00144f02aabe.shtml

22 Settembre 2010
Le piume, le fidanzate, lo zio comunista
«I miei 60 anni di scandali e amori»


Renato Zero: storie con uomini? Lo svelerò presto in una canzone


Renato Zero (Ansa)
A 15 anni ballava una sera per Jimy Hendrix e un’altra per Rita Pavone. A 20 era il fidanzato di Enrica Bonaccorti. A 25 sconvolgeva l’Italia molto cattolica e molto comunista di metà anni Settanta travestendosi e cantando «Mi vendo» e «Il triangolo no». Ha amato ed è stato amato da generazioni di italiani: «Ogni tanto un ragazzo scappava di casa e la polizia veniva alle 5 del mattino a cercarlo nel mio letto». Tra una settimana Renato Fiacchini – «il nome Zero lo scelsi con Gianni Boncompagni»- ne compie sessanta.

«Mio padre era un poliziotto. Abitavamo in un grande condominio di periferia, alla Montagnola, con 163 famiglie di poliziotti. Io uscivo di casa in jeans e camicia, con i trucchi e i costumi in una borsa, e mi cambiavo negli androni. Nel primo il boa di struzzo, nel secondo la stivalata, nel terzo gli strass. I colleghi di papà mi puntavano. Finivo regolarmente al commissariato di Campo Marzio, dove lui lavorava. Lo apostrofavano: “Non ti vergogni ad avere un figlio così?”. Ma lui non si è vergognato mai. Mi veniva a prendere: “Renatì, nnamo a casa”. Casa non era sempre stata alla Montagnola. Sono nato in via Ripetta. Il centro di Roma allora era molto promiscuo. Ci stavano calzolari, ombrellari, bottari che facevano botti e fiaschi, e carbonari, perché avevamo il riscaldamento a carbone. E ci stavano le grandi famiglie papaline, gli Odescalchi, i Torlonia, i Del Drago: quando traslocavano, vedevi passare mobili meravigliosi. Poi la mia casa fu comprata in blocco dall’ospedale San Giacomo. Così ci cacciarono in borgata. Ho impiegato tutta la vita a tornare in centro. Qualche anno fa ho comprato vicino a piazza del Popolo; ma non riuscivo a viverci. Solo boutique, neanche una panetteria: mica potevo magnamme ‘e scarpe de Prada. Sò scappato. Ora vivo alla Camilluccia, con mio fratello Giampiero e mia sorella Maria Pia. Vicino a mio figlio adottivo, Roberto Anselmi Fiacchini».
Renato Zero (Olycom)

«Andò così. Ero al cinema, e noto questo ragazzino. Era pettinato come Barth Simpson. E mi regalò un pupazzetto di Barth Simpson. Mi raccontò la sua storia: il padre era morto, la madre malata. Sono sempre stato vicino ai ragazzi degli orfanotrofi. Cominciai a seguire Roberto. Quando fu possibile, lo adottai: la legge consente anche ai single di adottare, se il figlio è maggiorenne e non ha più i genitori. Roberto si è sposato con Manuela e hanno due bambine. La grande si chiama Virginia, la piccola Ada, come mia madre. Fare il nonno è delizioso. Fare il padre è più difficile. Ma a poco a poco sono riuscito a ricreare una famiglia numerosa, come quella in cui sono cresciuto. Mio padre, figlio di pastori marchigiani, aveva dieci fratelli. Il più importante per me è stato lo zio prete, don Pietro. Andavamo in vacanza a Esanatolia, nella sua parrocchia, e io gli facevo da chierichetto, servivo messa. Poi lo spostarono a Brondoledo di Castelraimondo, dove il suo unico compito era dare la comunione a un’anziana contessa: lui soffrì molto, e ancora di più soffrirono i parrocchiani, che lo adoravano. Ora gli hanno dedicato un busto e a me hanno dato le chiavi della città. Credo profondamente in Dio. Papà ha studiato in seminario, io dalle suore. Sono al mondo grazie a un frate, che mi ha donato il sangue: sono nato con l’Rh negativo, come mia madre, e ho avuto subito bisogno di una trasfusione. Ho amato molto Wojtyla, un grande uomo. Ratzinger invece è un Papa. Ho cantato contro l’aborto: se lo vediamo come l’ultimo degli anticoncezionali, è un disastro. Vado a messa dai sacerdoti che stimo, come padre Augusto Matrullo, il rettore della basilica dei santi Giovanni e Paolo a Roma: è stato lui a benedire l’urna di Marcella, il portiere del Piper, che aveva scelto di diventare donna. In famiglia avevamo greggi, qualche pascolo, ma eravamo poveri. La sorella gemella di mio padre morì di broncopolmonite. Lui entrò in polizia ma sognava di fare il baritono. Adorava l’opera, compresi i costumi di scena e i lustrini. Forse per questo è sempre stato così comprensivo con me».



«Altri nel quartiere lo erano meno. Mi vedevano e mi gridavano dietro qualsiasi cosa, ma io li affrontavo: “Perché mi dici così? Che cosa ti ho fatto?”. Allora si schermivano: “Nun so’ stato io, è stato lui…”. Ma una volta un tizio mi tirò uno sganassone, così, senza neppure parlare, e mi lasciò tramortito. Una sera andai a cantare a Monte Compatri, ai Castelli, credo fosse una sagra della salsiccia. Presi un sacco di insulti. A vedermi c’erano mia sorella Enza e il suo fidanzato. Riportandola a casa, lui le disse: “Certo che quello lì è strano forte…”. E lei: “Quello lì è mì fratello, e se nun te sta bbene, tra noi è finita”. Si sposarono. Je stavo bbene. Adriano Panatta ha raccontato l’imbarazzo della sera in cui andò a prendere con la sua spider in piazza Venezia un amico della sua fidanzata, Loredana Bertè. Era vestito da angelo: Renato Zero. Se vuoi che si accorgano di te, devi scuoterli. La mia vita è stata una partita di biliardo: passavo anni a mettere insieme le palline nel triangolo; poi all’improvviso davo un colpo terribile con la stecca, e le palline schizzavano dappertutto. Il lavoro più bello del mondo è il marciapiede. Riportare a casa un tossicodipendente è una cosa meravigliosa, che ti ripaga di tante altre».


Renato Zero (Ansa)
I suoi amori?
«Con Enrica Bonaccorti è stato un lungo viaggio affettivo insieme. Poi c’è stata Lucy Morante. Mi amava al punto da vendere i miei dischi fuori dai concerti. Si è presa un sacco di gavettoni per me, e non metaforici. Il Piper era in un quartiere borghese, il Salario. Ci odiavano. Passavano vecchine eleganti, adorabili, e ci gettavano addosso buste piene d’acqua. Poi è arrivato il successo, e ha reso tutto ancora più difficile. Per uscire di casa dovevo nascondermi nel furgone della lavanderia, tra le robe sporche».

Amori maschili?
«Presto uscirà una canzone in cui risponderò definitivamente a questa domanda, che mi ha stancato. Ognuno si curi il proprio orto, lasci aperta la porta, non si chiuda gli orizzonti, non si appiccichi da sé etichette che la vita potrebbe smentire. Non mettiamo limiti alla provvidenza. Conosco uomini con quattro figli che la sera si truccano pesante e vanno al Colle Oppio sui tacchi a spillo. L’importante è essere sempre aperti all’amore. Pensare solo al tuo benessere fa di te un miserabile, o un benestante: condizioni cui non aspiro minimamente».

Il triangolo no.
«Era la ricerca di un’identità, che giustifica errori, malintesi, contrattempi. La trasgressione è la timidezza che si maschera. E’ la valvola di sfogo della disperazione, che ti evita il manicomio, la casa di recupero”.

Mi vendo.
«Non mi sono mai venduto. Anche se mi volevano comprare in tanti, e ricchi. Niente di male: inviti a casa, a cantare per gli amici. Ma io le trovavo offerte offensive. A Milano conosco meglio Quarto Oggiaro dei salotti».


La droga.
«Era merce d’importazione, non romana. Roba da attici, non da mezzanini. C’era gente che fumava ancora l’oppio. La cocaina era inarrivabile. Pasolini mi faceva paura. In borgata giravano voci cattive su di lui, lo raccontavano come un depravato, un pervertito. Però c’era chi gli voleva bene. Ho capito Pasolini solo quand’è morto, in quel modo così coerente con la sua vita. Fellini era affettuoso. Gli chiesi di recitare nei suoi film. Lui mi accarezzò l’ovale e mi disse: “Renatino, tu qui sei sprecato”. Ma che sprecato, famme lavorà! Così mi fece lavorare in Satyricon e in Casanova. Si girava sempre di notte. Ammiravo Mario Schifano, c’è un suo quadro dedicato a me: gli artisti di piazza del Popolo erano il mio lasciapassare per entrare nei locali da minorenne. Ballai per don Lurio e per la Pavone, finché i ballerini professionisti mi fecero fuori proprio perché non avevo l’età. Andavo a fare il pubblico di Bandiera gialla, la trasmissione radio di Arbore e Boncompagni, che mi diede i soldi per il primo disco. Facemmo la versione italiana di Hair, con Loredana Berté, sua sorella Mimì e Teo Teocoli. Al Piper c’era anche Christian De Sica, con cui sono amico da quando avevamo 17 anni perché gli riconosco una grande qualità: è sempre stato Christian; non è mai stato De Sica. La sera del 24 dicembre 1974, al Folk Rosso, suonai per un solo spettatore. Il proprietario stava spegnendo le luci. Lo fermai: ho detto in casa che stasera lavoro, e voglio lavorare. Dopo di me, lo spettatore solitario ascoltò pure Venditti. Una sera andai a Zocca, a un concerto organizzato da Vasco Rossi. Alla terza canzone si fulminò l’impianto; cominciai a raccontare barzellette. Vasco mi diede un milione e mezzo e mi disse: “E’ la prima volta che paghiamo volentieri qualcuno che non ha cantato”.


Renato Zero negli anni '70
«Mia madre faceva l’infermiera al Santo Spirito, finché dovette smettere: per seguire i cinque figli, e perché non sopportava più le avances dei medici. Mamma era una gran bella donna. Di cognome si chiamava Pica, come Claudio Villa, che si era convinto che fossimo parenti. Così ci invitò sulla sua barca, a Viareggio. Arriviamo al porto e vediamo una sfilza di barche, una più bella dell’altra, ma non Claudio. Ce ne stavamo andando, quando notiamo l’unica barca con tutti i panni stesi ad asciugare. “A mà, me sa che l’avemo trovato…”. Anna Magnani invece la vidi al semaforo. Ero sulla Prinz con papà e notai quella signora che si passava tra i capelli neri una mano piena di braccialetti: “Papà, quella è la Magnani!”. Lei si gira e mi saluta: “Ciao Nì!”. Poi è arrivato il verde”.

Il primo film di Renato Zero si intitola Ciao Nì. Fu campione di incassi, ma fu anche l’ultimo.
«Siccome era costato due lire, mi offrivano budget ridicoli. E io ho sempre tenuto a fare le cose bene. Provare. Curare i dettagli. Madonna non mi piace. Mi piacciono Barbra Streisand e Celine Dion; Madonna no. Una sera a New York Elio Fiorucci mi portò a vedere una cantante italoamericana, spiegandomi che avrebbe avuto successo: era lei. Cantava in playback, saltellando qua e là. Meglio Patty Pravo, che una sera arrivò al Piper su una Rolls bianca guidata da un nero, con due levrieri al guinzaglio, salì sul palco e cominciò a cantare Ragazzo triste. Nessuno di noi l’aveva riconosciuta. Ce ne accorgemmo dopo un quarto d’ora: “A Nicolè, ma che ffai? Scenni ggiù…”. Nicoletta ha voluto il successo, l’ha avuto. E un poco ci ha sacrificati. Ci ha privato della sua compagnia. Adoro Paolo Poli. Ho adorato Gaber. Jannacci. Fiorenzo Fiorentini, Mario Scaccia, Giancarlo Cobelli. Mi manca Battisti: un giorno mangiavamo insieme alla mensa della Rca, mi chiamò al suo tavolo e cominciò a raccontare barzellette; era una persona molto tenera. Mi mancano gli amici morti da poco: Piero Vivarelli, Pietro Calabrese. E i grandi che ci hanno lasciato: Michael Jackson, Freddy Mercury. Tra i giovani è interessante Marco Mengoni. Mi ha confidato di essersi ispirato a me, mi fa piacere».

L’immagine dei “sorcini”, il nome che ha dato ai suoi fan, gli venne da un nugolo di motorini che correvano attorno alla sua macchina. Uno dei segreti della longevità del suo successo, spiega Zero, è di tenere sempre d’occhio le prime quaranta, cinquanta file della platea. Capire gli ammiratori, seguirli, vederli portare i figli.
«Un sorcino ora è il presidente di una banca, un altro è un alto magistrato di Milano. No, niente nomi. Un medico mi ha visitato e, dopo che mi ero rivestito, si è rivelato: “Finalmente sono riuscito a toccarti…”. Mi vogliono bene anche ora che sono cambiato, da quando nel ’91 a Sanremo ho deciso che i lustrini mi stavano stretti. La chirurgia estetica, però, mai. Ho fatto una sciocchezza, farmi togliere il doppio mento dall’ex marito della Santanchè. Basta così: altrimenti non ti fermi più, e alla fine sembri una mappa geografica. Già è pieno di gente con il parrucchiere privato; l’imbalsamatore privato mi pare troppo».

Nel mondo dello spettacolo si racconta di quando la Bertè stava per accasarsi con un miliardario, finchè una sera nel ristorante di New York, dove Loredana cenava in tailleur con i futuri suoceri, entrò Renato Zero, vestito da Renato Zero…
«E’ stata colpa mia, è vero. Ma alla cena ero invitato. E non fu una questione di vestiti. Il “suocero” era un benestante che parlava male dell’Italia. E quando io all’estero sento parlare male del mio paese, non ci vedo più. Loredana si schierò con me”.
Renato Zero (Archivio Corsera)

La conversazione, che avviene in un’osteria di quartiere, è interrotta di continuo dall’omaggio dei fan, dalle telefonate della Berté – “da sempre sono suo fratello e il suo punching-ball” – e ora dal nipote di Enis Togni, quello del circo, con cui Zero comincia una conversazione nella lingua dei sinti, in cui ricorrono di frequente i termini “dritto” e “gaggio”.
«L’ho imparata quando feci la tournée con il tendone dei Togni, che ogni sera i sinti montavano e smontavano. Dritti sono loro, gaggi siamo noi – traduce Renato -. Questa politica contro i nomadi è orribile. A pensarci bene, tutta la politica oggi è orribile».

Lei cosa votava, e cosa vota?
«Spesso non voto. Non ho stima di nessuno, sono fermo ad Antonio Gramsci e a Luigi Einaudi. Vengo da una famiglia di comunisti. Mario Tronti era mio zio: figlio di Nicola, il fratello di mia nonna Renata. I suoi genitori avevano il banco ai mercati generali, si alzavano alle 4 di mattina. Andavo a trovarlo nella sua casa sull’Ostiense. Ricordo una piccola stanza foderata di libri, questo ragazzo più vecchio dei suoi anni; ero così fiero di lui. Per me il partito comunista era questo: un padre che torna a casa stanco dal lavoro, mette in tavola un pane, un bicchiere di vino e un fiasco d’olio, e con quel che ha risparmiato compra un libro a suo figlio. Oggi questi c’hanno la barca e l’ossessione per la poltrona. Litigano, ma non per la politica; per il loro ego. E fanno i soldi. Oggi fa politica solo chi ha i miliardi. Per entrare in Parlamento, un operaio deve bruciare alla Thyssen. In compenso vedi molti sindacalisti. A me comunque il partito comunista non m’ha mai voluto. Gli altri suonavano alla festa dell’Unità con le loro band; io giravo i locali con il registratore, pigiavo play, partiva la musica e cantavo, solo come un cane. Non sono mai stato in quelle trincee, ma in altre, molto più esposte. E ancora adesso la politica di me non vuol saperne. Ho maturato la pensione: 800 euro al mese. Una presa in giro. Le darò a chi ne ha bisogno davvero. Ho il passaporto intonso: non sono mai andato da nessuna parte. La mia Nuova Zelanda, il mio Oklahoma, la mia Namibia sono stati i palcoscenici d’Italia. Eppure, con tutto quel che ho lavorato, con tutte le persone che ho aiutato, cosa mi ha dato il mio Paese? Niente. Manco una croce di cavaliere».

Davvero lei, Renato Zero, l’uomo con i lustrini, vorrebbe una croce da cavaliere?
«Sì. Ne sarei onorato. Embé?».

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Messaggio Da Ospite Dom 03 Ott 2010, 22:14

http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/10_settembre_27/renato-zero-60-anni-1703841259287.shtml


La carica dei 90 mila per Renato Zero

Per il suo 60esimo compleanno il cantautore romano si regala otto concerti a Piazza di Siena. «Con me Raffaella Carrà e Carla Fracci. Bossi? Si guardi allo specchio»L'EVENTO

La carica dei 90 mila per Renato Zero


Per il suo 60esimo compleanno il cantautore romano si regala otto concerti a Piazza di Siena. «Con me Raffaella Carrà e Carla Fracci. Bossi? Si guardi allo specchio»


Renato Zero (Omniroma)
ROMA - «Devo ammettere di averla combinata grossa. È un po' di tempo che non mi prendevo il lusso di sconvolgere». Renato Zero parla così di "Sei Zero: i concerti (dovevano essere 6 come le decine dei suoi anni ma sono diventati 8 grazie alle richieste che hanno superato ogni più rosea aspettativa) che, in occasione del suo sessantesimo compleanno, il cantante terrà a Piazza di Siena, nel cuore del parco romano di Villa Borghese. Il 29 e 30 settembre, e il 3, 5,6, 8 e 9 ottobre Renato si esibirà in spettacoli del tutto diversi l'uno dall'altro, nel corso dei quali, sarà accompagnato da una serie di ospiti d'onore. Tra i musicisti sul palco con lui Stefano Senesi, Piero Pintucci, Phil Palmer, Antonio Di Stasio, Stefano Di Battista e forse Danilo Rea. Ogni sera una scaletta diversa, tra cui non mancheranno i suoi classici, Triangolo” al “Il carrozzone”, da “Cercami” a “Mi vendo”, da “Ancora Qui” a “Il Cielo”, da “Amico” a “I migliori anni della nostra vita” e tante altre. Ancora misteriose però rimangono le personalità che affiancheranno il cantante. Il quale però ha rivelato la presenza di Carla Fracci, che durante la prima serata verrà accompagnata dalla scuola di ballo del Teatro di Roma, della banda della Polizia di Stato e di Raffaella Carrà.

FORSE CI SARA' LOREDANA - La Bertè, che ha compiuto a sua volta 60 anni il 20 settembre, era attesa per il primo dei concerti di Piazza di Siena, proprio per un bridisi musicale con l'amico. Ma ad ora non c'è conferma anche perchè Renato vuole mantenere della sue sorprese per il suo pubblico. «Ultimamente le telecamere hanno leso la dignità di Loredana per il solo scopo di riprenderla mentre diceva due parolacce». "Sei Zero" ospiterà anche lo "Zero village", lo spazio espositivo che offrirá ai suoi visitatori una serie di proiezioni, una mostra di fotografie scelte dallo stesso cantante e un'esposizione dei costumi di scena che hanno fatto di Renato una vera icona pop. L'occasione del suo 60mo compleanno è però stato solo un pretesto che il cantante ha usato per rendere omaggio a una città alla quale deve tanto ma a cui anche lui ha dato molto. «La mia presenza nelle strade di Roma -ha affermato - ha comportato diversi cambiamenti. Forse oggi, anche un po' grazie a me, molte persone riescono a esprimere la propria personalità senza troppi problemi». Ma il suo impegno per la metropoli non sembra essere ancora finito. «Roma - ha spiegato Renato - mi sembra una città popolata sempre più da politici e sacerdoti che non da romani. Per vedere questi ultimi ormai bisogna andare in luoghi come Tor Bella Monaca, in cui i cittadini non hanno la possibilità di godere del patrimonio storico e artistico della loro città».

Oltre 90 mila biglietti venduti per gli otto concerti di Renato Zero a Villa Borghese per i suoi 60 anni. Tra gli ospiti che si alterneranno di serata in serata Carla Fracci, Andrea Bocelli, Cecilia Gasdia. Tra il pubblico siederà il maestro Ennio Morricone. Tra gli invitati c'è Loredana Bertè. E c'è «tra i miei amici anche chi si è defilato. Chiederò notizie di loro alla polizia!», scherza Renato che brinderà con la sua gente, sorcini provenienti da tutta Italia, con una festa nel cuore di Roma il 29 e 30 settembre, il 2, 3, 5, 6, 8 e 9 ottobre. «A Roma - ha detto oggi in conferenza stampa Renato Zero - la mia sincera gratitudine». .

BOSSI? SI GUARDI ALLO SPECCHIO - «Per la coscienza non c'è nessun tipo di medicamento, non c'è uno sciamano. La coscienza bisogna curarsela da soli. Il fatto che mi strazia è che stiamo parlando di italiani. Mi sembra estremamente dannoso e pericoloso fare la hit parade dei cittadini buoni e cattivi e di quelli che invece sono infrequentabili». Renato Zero, a margine della presentazione del suo concerto, ha anche trovato anche tempo di rispondere a chi gli chiedeva un commento in merito a quanto dichiarato dal ministro delle Riforme Umberto Bossi sulla scritta «SPQR». «A me dispiace tanto, - ha detto - ma ci sono gli oculisti che lavorano molto bene, che rimettono a posto le diottrie. Abbiamo lo specchio a casa? Ecco, frequentiamolo di più».

EVENTI COLLATERALI - Appuntamenti a cornice dell'evento: alla Casa del cinema, dove sarà possibile rivedere immagini da «Zerofobia» a «Orfeo9» e l'introvabile «Ciano Nì», primo e unico film da protagonista di Renato Zero con la regia di Paolo Poeti; e presso il Globe Teather, con gli eccentrici costumi dell'artista. «Oggi Roma è forse popolata troppo di politici e sacerdoti, molto meno di romani. Per trovarli devi andare a Tor Bella Monaca o a Corviale. Eppure il centro storico fa bene al core, ai polmoni e alla mente. Io divento adulto, voi ancora più amici».

Redazione online
27 settembre 2010(ultima modifica: 30 settembre 2010)

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Messaggio Da Ospite Dom 03 Ott 2010, 22:23

http://www.musicroom.it/articolo/renato-zero-presenta-l-inedito-roma-il-video/18693/

Nel corso della prima serata dei suoi concerti romani, Renato Zero ha presentato al suo pubblico un brano inedito che porta il titolo della sua amata città. Si tratta di “Roma”. Lo spettacolo, il primo di otto che celebrano il 60mo compleanno del “Re di sorcini”, è iniziato proprio con questo brano che il pubblico ha apprezzato notevolmente. Tra l’altro non poche persone presenti alla prima serata: 12 mila spettatori tutti in delirio nella cornice di Piazza di Siena. E altrettanti saranno protagonisti fino al 9 ottobre quando si concluderanno i concerti di Sei Zero.
“Mi avete portato sulla Luna” con questa frase Renato Zero ha dato vita alla sua nuova avventura per celebrare i 60 anni compiuti ieri, 30 settembre. Il 29 sono partiti gli otto concerti di Sei Zero e lo hanno fatto alla grande in Piazza di Siena nella capitale. A dare il vita allo show un brano inedito che Renato ha voluto dedicare alla sua amata città.


Il titolo del brano è “Roma” ed è stata cantanta dietro le quinte mentre gli spettatori vedevano un video con immagini in bianco e nero di una Capitale che ormai non c’è più. Immagini degli anni ‘50-’60 e di tanti personaggi: da Ave Ninchi a Bice Valori, da Alberto Sordi ad Aldo Fabrizi, da Mario Riva a Gabriela Ferri, da Paolo Panelli a Christian De Sica e Carlo Verdone, da Vittorio Gassman e Anna Magnani ed infine al Colosseo.




Bellissima interpretazione di Motel love

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Messaggio Da Ospite Lun 11 Ott 2010, 13:46

Penso che sia giusto postare anche in questo topic la testimonianza visiva e uditiva di una performance fantastica sisi
mentre ascoltavo Marco che cantava questo pezzo stupendo, non mi capacitavo del fatto che lo stesse facendo...
Renato che offre a Marco di reinterpretare un suo pezzo, uno dei più tosto e significativi
è un grande segno di stima Che ha verso questo ragazzo, ruspante, vero, e forse un pò Zeriano...chissà... occhioni

Son riuscita a a trattenere le lacrime fino alla fine del concerto, non sò come...forse perchè ero su un'altro pianeta..
la cosa che mi ha fatto scoppiare è stato uno degli ultimi discorsi di Renato, non ricordo bene le parole ma il senso era questo
Ha ringrazioto il suo pubblico per come lo ha sempre difeso anche nei momenti più difficili e duri fatica perchè è stato duro agli inizi e delle volte anche poi, essere sorcina, eravamo un pò additati e anche presi in giro :uhm:

Poi ha detto queste parole

se questo non è amore...che cos'è....

E lì ho pensato anche a Marco, perchè se sarà necessario lo difenderò sino allo stremo...
come stiamo facendo un pò tutti da un anno a questa parte....


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Messaggio Da Ospite Lun 11 Ott 2010, 14:11

Amaranta, ti ringrazio per i tuo pensieri love

E bellissimo e verissimo questo che hai scritto:

"Poi ha detto queste parole

se questo non è amore...che cos'è....
E lì ho pensato anche a Marco, perchè se sarà necessario lo difenderò sino allo stremo...
come stiamo facendo un pò tutti da un anno a questa parte...."

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Messaggio Da EffeCi Lun 11 Ott 2010, 14:30

Grazie Amaranta, anche qui e in ogni dove. E grazie a Renato Zero, per il regalo che ci ha fatto, dando a Marco questa canzone da interpretare al suo concerto. Renato Zero - Pagina 3 459537
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Messaggio Da daluxx Lun 11 Ott 2010, 16:06

Entro in punta di piedi in questo spazio..territorio di Amaranta… amici
..e quoto anche le virgole di quello che ha scritto!!!

Inserisco cose che ho scritto di getto ieri (mi sono impegnata e non voglio vadano perse angelo ) e aggiungo qualcosa
…..in sintesi..considerate che il concerto è iniziato alle 20.30 ed è finito alle 12.30…è stato ricco di momenti bellissimi, alcuni commoventi, alcuni esilaranti.
Premessa: il centro di Roma sabato sera era un delirio..non so se per il concerto o per altro..arrivo trafelata dopo aver parcheggiato in modo improbabile
Scambio surreale di telefonate tra me e amaranta (io stavo in fila al bagno, lei stava arrivando, ok ci vediamo al bagno, ma quale???, ma ‘ndo stai????…….) scusa
..alla fine abbiamo scoperto che erano solo poche poltrone a dividerci.. evvai
Io ero accompagnata da mio suocera , sorcina e fan di Marco. sereno
A questo proposito il pubblico di renato era veramente eterogeneo..oltre alla fauna tipicamente zeriana..con tanto di cappelli e sciarpe..tanta gente più “sobria ” ..insomma un po’ di tutto…. l’età spaziava dai 20 anni (anche meno) ai 70 (anche +).
Il contesto era meraviglioso: Piazza di Siena (all’interno di Villa Borghese).
Tutto pieno!!!!!!!!!!
Il concerto inizia con la presentazione dell’inedito “Roma”, con immagini che scorrono sui maxischermi.
Il concerto vero e proprio..dopo i consueti 3 2 1 zeeeeeeeeeeeeerooooooooooo del pubblico, inizia con La favola mia.
Non mi ricordo la scaletta precisa…ha cantato tanti pezzi, intervallati da interventi degli ospiti :
Cecilia Gasdia, Monica Guerritore, Carla Fracci, Danilo Rea, un altro emergente Mattia de Luca, Raf + moglie, un gruppo di ragazzi del Conservatorio di S. Cecilia..e soprattutto un immenso Gigi Proietti.
Mi soffermo su due ospiti

Ospite Marco Mengoni
I video li avete visti, avete sentito la bellissima presentazione di Renato, che ha parlato di “creatura zeriana”.
L’ho già scritto ieri....al di là dell'ovvio paragone sull'eccentricità, ambiguità etc. io ci vedo anche altro..
Renato non piace a tutti si sà..ma quando piace .......... cuoricino cuoricino cuoricino
Nel senso che lui è veramente amato, adorato dal suo pubblico.. C'è una empatia totale in ogni suo concerto..l'emozione è palpabile..oggi come 20 o + anni fa....c'erano tanti signori di una certa età..apparentemente impassibili..ma che avevano l'emozione negli occhi...
il famoso scambio di emozioni di cui abbiamo tanto parlato..ecco è così anche per Marco cuoricino cuoricino cuoricino
Esibizione di marco: abbiamo scritto fiumi di parole..lui è entrato intimidito con la sua giacchetta bianca e il trucco marcato..poi è partito..ed io con lui....
E' stato un momento bellissimo..Marco è stato meraviglioso, intenso, concentratissimo..ha fatto suo un pezzo difficilissimo.
Era emozionatissimo..e questo si vede nei video..
Il pubblico ha spesso applaudito durante la sua esibizione .anche alla fine.
Il tutto in modo molto composto..ma l'apprezzamento è stato evidente!!!!!!
Non dico altro….solo che Sabato l’ho amato come non mai..love anzi deppiù!!!!!!!
..e ringrazio Renato Zero per avergli permesso tutto questo!!!!!!!!!!


Ospite Gigi Proietti: dopo una gag di renato che diceva..sarebbe stata perfetta ..la serata più bella se ci fosse stato anche lui ..però..non è venuto..e via così...
alla fine arriva lui...io adoro Proietti da sempre love
ha fatto una sua gag famosa della sauna..bisogna trovare il video assolutamente...

Aneddoto sulla mia idiozia: quando alla fine richiamavano gli ospiti sul palco..facevano passare sui maxischermi i filmati degli ospiti delle varie serate..(Bocelli, Morricone, Ron, Dalla, Biondi..... mica pizza e fichi) io ero imbambolata a guardare il maxischermo e non mi sono resa conto che oltre a pronunciare il nome Marco Mengoni..marcolino era tornato sul palco
martello martello
quando me ne sono resa conto sono zompata sulla sedia ma ho visto solo il finale..Amaranta mi ha detto che zompettava ..
amò
voglio il video!!!!!!!!!!!!









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Messaggio Da Delilah Lun 11 Ott 2010, 16:14

Ho trovato questo Renato Zero - Pagina 3 440701

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Messaggio Da daluxx Lun 11 Ott 2010, 16:25

Delilah sììììììììììììììì ok
grazie grazie bacio bacio
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Messaggio Da Zoe Lun 11 Ott 2010, 19:28

Amaranta, Daluxx, grazie bacio bacio

amaranta ha scritto: E lì ho pensato anche a Marco, perchè se sarà necessario lo difenderò sino allo stremo...
come stiamo facendo un pò tutti da un anno a questa parte....


cuoricino cuoricino cuoricino cuoricino cuoricino cuoricino cuoricino cuoricino cuoricino

cuoricino cuoricino cuoricino cuoricino
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Messaggio Da Ospite Mar 12 Ott 2010, 08:33

Grazie a tutti bacio gruppo

Grazie a te Dalux che hai postato il tuo resoconto quà bacio bacio

Ho trovato finalmente la scaletta della serata cuoricino

e vedere il nome di Marco in quel contesto mi fa impazzire di gioia love amore volo dance


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Messaggio Da Ospite Dom 14 Nov 2010, 16:51

http://www.corriere.it/spettacoli/10_novembre_14/cazzullo-renato-zero-scelgo-le-donne_a17dcf54-efc8-11df-aa12-00144f02aabc.shtml

Renato Zero: scelgo le donne
(e canto il mio amore segreto)

«Celebro Lucy, il libertinaggio è una fase ormai superata»


Renato Zero
ROMA - «Vi auguro di avere tanto spazio dentro da poter accogliere amori di tutti i colori. Taglie. Provenienze. Stagioni. Memorie e verità. Di essere lì, quando uno di essi dopo tanto tempo troverà la forza di tornare. E che possiate finalmente dirgli: "Non ho dimenticato. Ben tornato, amore!"». Due mesi fa, nei giorni in cui festeggiava il suo sessantesimo compleanno, Renato Zero aveva anticipato al Corriere di aver scritto una canzone per rispondere definitivamente alla domanda che si sente ripetere da una vita, sulla sua identità sessuale. Domani esce il nuovo cd, con l'inedito che si intitola appunto «Segreto amore». Qual è l'amore cui Zero dà il bentornato?

«E' una donna. Se devo pensarmi negli anni a venire, mi penso al fianco di una donna. La donna è il rifugio. Ho perso da poco mia mamma, che per me è sempre stata un modello di femminilità. C'è la femmina inebriante, ma c'è prima ancora la donna che ti sta vicino, che ti è madre, sorella, amica. La donna fa meno paura dell'uomo, è più rassicurante, si apre senza bisogno di carte di credito o passepartout. L'uomo è più ermetico, è conquista, possesso, competizione, disponibilità senza limiti. Essere uomini è un impegno massacrante. La donna è meno aggressiva, anche perché con la sua forza tranquilla ha saputo raggiungere la parità e anche ruoli di comando. Non ho mai cercato donne-tigri, ferine, ma donne serene, spiritose».

Dopo il fidanzamento giovanile con Enrica Bonaccorti, Renato Zero ha avuto una lunga storia con Lucy Morante. E proprio a lei è rivolto quel «bentornato amore!». «Non avrei neppure bisogno di dirle bentornata, perché con Lucy non ho mai davvero rotto. E' sempre stata parte della mia vita: l'esperienza più bella. E quando non rompi, non hai bisogno di ricucire. Semplicemente, ti ritrovi, e ti riconosci. La vita è dispettosa, ti porta in giro, ti suscita nuove voglie; ma alla fine ritorni al punto di partenza. Il libertinaggio non ti interessa più. Capisci che anche i difetti della donna amata erano belli, ti accorgi di amare pure quelli, e accetti di tornare da loro».

Renato Zero non rinnega nulla del passato. In «Segreto amore» si definisce «strafelice di aver dato tutto me». «Ho sempre avuto una predilezione per le persone speciali. Guai a chi me le tocca. Da poco ho perso Marcella, il portiere del Piper, che era nata Marcello, e solo con il tempo ha trovato il coraggio di operarsi e recuperare la propria identità autentica. Fino a undici anni ho dormito nello stesso letto con mamma e papà, ma anche negli spazi angusti abbiamo sempre deciso di non essere sospettosi, di non sentirci sporchi. Non mi sono mai lasciato appiccicare un'etichetta, non credo che l'amore possa essere ridotto a una definizione. L'amore è miscellanea; oggi invece viene relegato, perquisito, indagato con morbosità, chiuso in un'anagrafe coatta. Maschi, femmine: è un gioco pericolosissimo; niente di scandaloso, all'occasione, nello scegliere entrambe le opzioni; difendo il diritto di tutti a un'assoluta libertà». Però un periodo della sua vita è finito, e non da oggi. «Anche i miei testi sono cambiati con me». All'inizio, negli Anni Settanta, la trasgressione, i lustrini, i colpi presi per strada, che tornano anche nell'ultima canzone - «le botte che ho preso io/ per cambiare il destino...» - l'ambiguità. «Volevo essere provocatorio, dissacrante. Mi interessava smuovere le acque, creare confusione. Con il tempo è prevalso il romanticismo, l'affetto, il sentimento». E' scritto anche in «Segreto amore»: «State lontani dalle mie finestre, voi che inseguite certe fantasie/ nella testa un pensiero solamente/ per carità/ godetevi la vita per carità». E ancora: «Grazie ma se non voglio non mi spoglio/ e quando accade lo decido io».

«Conosco e rispetto il percorso che è stato di Pasolini e ora è del grande Paolo Poli; la ribellione, il travestimento - dice il cantautore -. Spero che anche la mia scelta, diversa dalla loro, sia rispettata. Oggi cerco la qualità e la profondità spirituale, non l'estetica. Tanto, come conclude la mia canzone, "l'amore poi/ decide lui/ con chi dividere la vita sua"». La sua scelta, Renato Zero l'ha fatta.

Aldo Cazzullo
14 novembre 2010

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Messaggio Da Ospite Mar 16 Nov 2010, 10:53

http://debbyzero.blog.kataweb.it/2010/11/16/segreto-amore-il-sei-zero-a-dicembre-su-canale-5/comment-page-1/

martedì, 16 novembre 2010
SEGRETO AMORE- A DICEMBRE IL SEI ZERO SU CANALE 5


Nel mese di Dicembre Canale 5 trasmetterà in prima serata il concerto del SeiZero

Un immancabile appuntamento per rivivere tutti insieme i bellissimi concerti romani!
occhioni

Oggi 16 Novembre 2010 esce

Comincerà anche la promozione del disco nelle varie trasmissioni Tv come ho già anticipato Venerdì 19 sarà ospite al

Renato introduce la raccolta con queste bellissime parole tutte da commentare:

“Sei Zero” “Segreto Amore” una raccolta delle più belle canzoni d’amore di Renato Zero selezionate da lui stesso, il Cd conterrà anche un inedito “Segreto Amore” e “Roma” brano che abbiamo già ascoltato in anteprima all’apertura degli 8 concerti del Sei Zero!“Chiambretti Night” su Canale 5L’ho cantato in lungo e in largo , l’Amore. Di tutte le specie. In tutti i modi. Senza tralasciarne nessuno. Dell’amore ho amato quasi tutto. Le sofferenze, in particolar modo. Senza le quali ritengo sia difficile comprendere il senso di un tale trambusto.
“Il Grande Provocatore” mi ha sempre incuriosito. E non nascondo che molto di ciò che ho appreso intorno a questo “fenomeno”, mi è stato involontariamente suggerito dai tanti volenterosi aspiranti che lo hanno praticato .
La durata di un amore credo dipenda essenzialmente da una buona manutenzione e dalla capacità di trasformarsi con lui, nel corso degli anni. Quando saremo obbligati, nostro malgrado, a sostituire al desiderio…la tenerezza. Alla gelosia…la complicità. Al possesso…la ragione.
Sono momenti. Intuizioni. Ipotesi. Sentori. Eppure l’idea che quel lieto fine si riproponga all’infinito: non è esattamente un incentivo. Anzi, meno siamo rasserenati e più ci sentiamo stimolati nel preservare un bene tanto raro, con più determinazione e slancio.
L’Amore con il quale insaporisco la mia vita. E’ un amore come gli altri. Né più né meno. Ma a differenza di tanti altri, lui non urla. Non ha bisogno di dichiararsi. Lo fa spontaneamente ogni volta che c’è da imparare. Perchè l ’amore più sano alla fine…è un Segreto Amore.

Buon ascolto e che il cuore…esulti!





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Messaggio Da Ospite Gio 18 Nov 2010, 13:07

Sorcini verdi per Renato Zero

Indagato per frode ed evasione fiscale. Un conto a Montecarlo denominato 'scaleno' come il triangolo della canzone. Coinvolta l'ex moglie di De Michelis


La passione per il triangolo gli ha dato la gloria ma stavolta è stata fatale a Renato Zero. Il cantante è accusato di evasione e frode fiscale per un giro di fatture false per due milioni e 311 mila euro. Secondo il Pm di Napoli Vincenzo Piscitelli proprio attraverso una serie di triangolazioni tra la società del fratello Giampiero che cura le sue produzioni e una serie di società estere gestite da Stefania Tucci, nota alle cronache come ex moglie di Gianni De Michelis, il cantante evadeva le tasse e portava i soldi all’estero. La Procura contesta a Renato Zero e ai suoi consulenti 31 fatture false emesse tra il 2001 e il 2004 per un totale di 2,3 milioni di euro.

Il magistrato ha appena notificato al cantante l’avviso chiusura indagini che solitamente anticipa la richiesta di rinvio a giudizio. Renato Zero, assistito dall’avvocato Bruno Assumma, è stato interrogato già ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il pm Piscitelli contesta a Renato Fiacchini (vero nome di uno degli artisti più ricchi d’Italia, con un reddito dichiarato nel 2005 di 750 mila euro) un reato che prevede una pena da un anno e sei mesi fino a sei anni: dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. Sono indagati anche il commercialista Roberto Monticelli, Stefania Tucci (già condannata in primo grado in un altro procedimento), l’avvocato Simone Veneziano e il fratello del cantante, Giampiero Fiacchini, amministratore della società Tattica Srl, che organizza i suoi concerti.

Lo scopo della struttura societaria secondo la Guardia di Finanza di Napoli era quello di “consentire l’evasione delle imposte sui redditi e sull’Iva di Renato Fiacchini, in arte Renato Zero e delle società allo stesso direttamente facenti capo quale Tattica Srl avvalendosi delle fatture per prestazioni oggettivamente inesistenti”. Per la Procura: “con il ricavato delle somme sottratte all’imposizione formavano una disponibilità personale, occulta ed extracontabile su conti situati in paesi esteri tra i quali finora è stato individuato il Principato di Monaco”. E indovinate come si chiama il conto corrente di Renato Zero alla Compagnia Monegasque de Banque sul quale fluivano i milioni di euro nel mirino degli investigatori? “Scaleno”, probabilmente in omaggio al celebre triangolo cantato nel 1978.

Il triangolo di Renato Zero viene scoperto quando, indagando su Stefania Tucci, la Guardia di Finanza si imbatte sulle fatture della sua società londinese alla Tattica Srl amministrata dal fratello del cantante. Nel gennaio del 2008 negli uffici di Giampiero Fiacchini, 50 anni, dieci anni più giovane di Renato arrivano le Fiamme gialle e sequestrano una corrispondenza del 2004 tra l’avvocato e il commercialista del cantante che si passano le consegne sulla gestione delle strutture estere. Il commercialista Roberto Monticelli spiega così all’avvocato Simone Veneziano “la situazione estera di Renato Zero”. Il memo suddivide la strategia fiscale in due operazioni: “prima operazione: tra il 2001 e il 2002 è stata costituita una struttura estera destinata all’acquisto dalla Zeromania Srl (storica società creata da Renato Zero per produrre i suoi primi dischi Ndr) dei diritti editoriali con la duplice finalità di ridurre la tassazione nel caso di futura cessione a terzi del catalogo dell’artista e di ridurre la tassazione sui diritti annualmente percepiti dalla Siae”. Come tanti imprenditori italiani (il caso Tulliani non è certo isolato) anche Renato Zero punta verso i Caraibi per basare la sua struttura societaria. “Al tal fine”, prosegue la descrizione della Guarda di Finanza delle strategie fiscali dei suoi consulenti, “per poter beneficiare – sino al 2019 – delle agevolazioni fiscali riconosciute alle società antilliane già esistenti, non previste per quelle di nuova costituzione, è stata acquistata una società delle Antille olandesi già esistente, la Edgehill Investment NV, il cui capitale sociale è interamente posseduto da Fiacchini Renato”. A questo punto la società antillana comprata per la bisogna dal cantante, è pronta per creare una società olandese più presentabile al fisco italiano, perché europea e non più delle Antille olandesi come la casa madre. Ecco come prosegue il dribbling tra società e legislazioni per non pagare le tasse in Italia: “la Edgehill Investment NV (di Zero al 100 per cento Ndr) costituisce a sua volta come unico socio, la BlIJ Music BV società di diritto olandese, con sede in Amsterdam”. Proprio la società che poi riverserà come abbiamo visto prima i 530 mila euro sul conto monegasco di Renato Zero nel 2004. Secondo la Finanza la società olandese “è stata creata perchè acquistasse da Zeromania srl i diritti editoriali dell’artista ad un prezzo consistentemente inferiore a quello potenzialmente realizzabile in caso di cessione a terzi”.

Perché i diritti del “Carrozzone”, devono finire ad Amsterdam? Questa è la risposta della Guardia di Finanza: “da quel momento la Siae pagherebbe i diritti d’autore alla società olandese con un meccanismo fiscale messo a punto con l’assistenza di uno studio tributario olandese, con un notevole vantaggio rispetto alla situazione attuale”. Secondo le Fiamme Gialle, i consulenti di Renato Zero avevano schermato ulteriormente la sua proprietà e “per evitare pubblicità all’operazione sul libro soci della Edgehill si è optato per la forma “bearer share” ovvero emissione al portatore. Il certificato rappresentativo delle 6.000 azioni della società è custodito fiduciariamente e gratuitamente per conto di Fiacchini Renato da Citco International BV”. Negli appunti del commercialista trovati nell’ufficio del fratello di Renato Zero è poi descritta, dopo la cessione dei diritti all’estero per pagare meno tasse, una seconda operazione: “la produzione del disco che Renato Zero ha realizzato quell’anno e alle spese sostenute da Tattica Srl per l’acquisto di servizi in Inghilterra da Regent”, cioè una delle società usate da Stefania Tucci per le sue fatture farlocche. Nell’ufficio della Tattica del fratello Giampiero le Fiamme Gialle trovano anche altre cose che segnalano ai pm nelle loro annotazioni: “un appunto manoscritto su di un quablock di colore arancione nel quale si legge, testualmente: “19/11/07 E’ venuto Roby e mi ha richiesto gli importi di due anni di Montecarlo per il 2005 era tutto ufficiale invece nel 2003 ci fu il non ufficiale. La prima che può dà uno sguardo ai documenti del 2003 per vedere se c’è traccia di qualche pagamento extra”. Poi una carta di credito di una banca inglese cointestata alla società Totem Ltd e a Renato Zero.

Il trucchetto funziona così: le società estere di Stefania Tucci, come Regent ed EI Technology, fingevano di fornire prestazioni per i concerti del cantautore con causali come “Prove di volo tour, 25 pezzi musicali”. Il destinatario dei servizi che pagava le fatture per prestazioni inesistenti, secondo la Procura, era la società Tattica, diretta dal fratello del cantante che così otteneva un duplice effetto: risparmiare imposte e portare i soldi all’estero. Così la Guardia di Finanza spiega il giochino: “Le indagini eseguite in rogatoria internazionale hanno chiaramente appurato la impossibilità di EI Technology a rendere prestazioni di servizi di tale natura e portata proprio per mancanza di operatività della stessa dovuta alla inesistenza di strutture operative e mezzi”. La società di Stefania Tucci in realtà non serviva a illuminare il palco, come dicevano le fatture, ma nascondere i soldi del cantante all’estero sul conto a Montecarlo, trattenendo una “commissione” per il servizio reso. Secondo la Guardia di Finanza “l’inesistenza di tali prestazioni è chiaramente comprovata dai bonifici che EI Technology ha effettuato in favore di Renato Zero sul c/c estero denominato ‘Scaleno’ che quest’ultimo intrattiene presso la Compagnia Monegasque de Banque che rappresentano concretamente la restituzione all’interessato degli importi relativi alle fatture in argomento al netto delle competenze eventualmente pattuite”. L’avvocato Bruno Assumma ha già tirato l’asso nella manica che potrebbe tirare fuori dai guai Zero: il cantante si è avvalso dello scudo fiscale e ha fatto rientrare le somme depositate sul conto monegasco. Le accuse fiscali, almeno per lui, potrebbero cadere.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11/18/sorcini-verdi-per-renato-zero/77453/

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Messaggio Da Ospite Lun 22 Nov 2010, 23:20

Non mi sento di condannare Renato per l'articolo che ha postato Anny in cui si parla di frode e evasione fiscale.
il mio pensiero su questa faccenda è che sicuramente ci sono cose molto, molto peggiori addirittura impunite e non paragonabili a questa, purtroppo l’Italia ne è piena, ne mai avranno giustizia.
Tuttavia quando si ricorre a certi stratagemmi, non solo in riferimento a Renato ma in generale, se si muovono grandi quantità di denaro anche guadagnato onestamente, bisogna mettere in conto che si può incappare in questi problemi.
Purtoppo queste manovre vengono anche gestite da professionisti che non sono sempre tali ed è chiaro che praticamente sono loro che agiscono e consigliano, ma resta il fatto che poi davanti alla legge ne risponde il beneficiario…spero quindi, non ci siano altri sviluppi negativi
e mi auguro con tutto il cuore che ne esca pulito, se non sarà così pagherà per quello che ha fatto, ma non smetterò
di apprezzare l’Artista Zero per quello che è stato e per quello che sarà….nulla di fatto è cambiato.


Venerdì sera è stato ospite al Chiambretti nigth ed ho visto
un Renato molto provato…spento…forse anche un pò triste nonostante abbia tentato qua e la le sue solite battute…ma non era il solito Renato e questo mi dispiace tanto…
Mi sono molto commossa quando ha ricordato il padre… un momento veramente emozionante e commovente.
E' stato bello vedere Stefano Senesi che ancora una volta lo ha accompagnato al piano con La Favola mia.

Circa l’evasione fiscale ha dichiarato di essere il primo a volere che i magistrati facciano luce su tutto e mi ha fatto tanta tenerezza quando a tal proposito ha detto di voler dimostrare al suo pubblico che lui è ancora quel Renato lì…quello degli inizi…ecco la sua grande paura, quella che il suo pubblico dopo un fatto del genere non lo riconosca più e gli volti le spalle…ho percepito questo dalle sue parole...


love



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Messaggio Da Ospite Gio 25 Nov 2010, 19:23

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Chiambretti Night, un’altra puntata con Renato Zero


Renato Zero sarà protagonista di una puntata speciale del Chiambretti Night, talk show conclusosi ufficialmente la scorsa settimana. A essere trasmessa questa sera, 25 novembre alle 23.40, sarà la stessa puntata già andata in onda venerdì scorso, ma con un editing completamente diverso. Sarà dedicata a tutti i sorcini di Italia, a tutti i fan del cantautore romano insomma… un appuntamento irrinunciabile per tutti loro. Negli studi dello show condotto da Piero Chiambretti c’è stato anche l’incontro fra Renato Zero e due dei suoi più grandi sostenitori, Giuseppe Lanzetta e Alessandra Ragusa.
A essere trasmessi saranno dunque spezzoni dell’intervista non andati in onda la scorsa settimana al Chiambretti Night. Il popolarissimo cantante risponderà alle domande di Piero Chiambretti e insieme ripercorreranno tutte le tappe della sua carriera: 30 album e oltre 500 canzoni dai testi sempre molto provocatori. Il cantante romano ha festeggiato quest’anno i 60 anni regalando ai suoi sorcini dieci giorni di concerti a Roma e ottenendo sempre un successo eccezionale.

La puntata di Chiambretti Night si intitolerà Zero+1 e andrà in onda questa sera alle 23:40 su Canale 5. Già per la prima puntata, la presenza di Zero è stata un vero e proprio evento dato che da molti anni il re dei sorcini non andava in tv. Grazie all’orario Renato Zero e Piero Chiambretti potranno parlare di tutto, anche delle ultime confessioni che ha fatto il cantante sui suoi amori proibiti e il desiderio di normalità, desiderio che l’ha portato a dedicare l’ultimo album al suo primo amore di gioventù, Lucy Morante, sua amica da sempre.


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