FABER
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martha70
camila
DarkLullaby
Tyn@67
Therese
Delilah
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Re: FABER
OT: ne "Il suonatore jones" la voce femminile del finale è quella della mitica edda dell'orso
Ospite- Ospite
Re: FABER
Uno dei dischi che amo di più è Tutti morimmo a stento
La prima traccia è Il cantico dei drogati che nasce da una poesia di Riccardo Mannerini, Eroina.
CANTICO DEI DROGATI
Ho licenziato Dio
gettato via un amore
per costruirmi il vuoto
nell'anima e nel cuore.
Le parole che dico
non han più forma né accento
si trasformano i suoni
in un sordo lamento.
Mentre fra gli altri nudi
io striscio verso un fuoco
che illumina i fantasmi
di questo osceno giuoco.
Come potrò dire a mia madre che ho paura?
Chi mi riparlerà
di domani luminosi
dove i muti canteranno
e taceranno i noiosi
quando riascolterò
il vento tra le foglie
sussurrare i silenzi
che la sera raccoglie.
Io che non vedo più
che folletti di vetro
che mi spiano davanti
che mi ridono dietro.
Come potrò dire la mia madre che ho paura?
Perché non hanno fatto
delle grandi pattumiere
per i giorni già usati
per queste ed altre sere.
E chi, chi sarà mai
il buttafuori del sole
chi lo spinge ogni giorno
sulla scena alle prime ore.
E soprattutto chi
e perché mi ha messo al mondo
dove vivo la mia morte
con un anticipo tremendo?
Come potrò dire a mia madre che ho paura?
Quando scadrà l'affitto
di questo corpo idiota
allora avrò il mio premio
come una buona nota.
Mi citeran di monito
a chi crede sia bello
giocherellare a palla
con il proprio cervello.
Cercando di lanciarlo
oltre il confine stabilito
che qualcuno ha tracciato
ai bordi dell'infinito.
Come potrò dire a mia madre che ho paura?
Tu che m'ascolti insegnami
un alfabeto che sia
differente da quello
della mia vigliaccheria.
La prima traccia è Il cantico dei drogati che nasce da una poesia di Riccardo Mannerini, Eroina.
CANTICO DEI DROGATI
Ho licenziato Dio
gettato via un amore
per costruirmi il vuoto
nell'anima e nel cuore.
Le parole che dico
non han più forma né accento
si trasformano i suoni
in un sordo lamento.
Mentre fra gli altri nudi
io striscio verso un fuoco
che illumina i fantasmi
di questo osceno giuoco.
Come potrò dire a mia madre che ho paura?
Chi mi riparlerà
di domani luminosi
dove i muti canteranno
e taceranno i noiosi
quando riascolterò
il vento tra le foglie
sussurrare i silenzi
che la sera raccoglie.
Io che non vedo più
che folletti di vetro
che mi spiano davanti
che mi ridono dietro.
Come potrò dire la mia madre che ho paura?
Perché non hanno fatto
delle grandi pattumiere
per i giorni già usati
per queste ed altre sere.
E chi, chi sarà mai
il buttafuori del sole
chi lo spinge ogni giorno
sulla scena alle prime ore.
E soprattutto chi
e perché mi ha messo al mondo
dove vivo la mia morte
con un anticipo tremendo?
Come potrò dire a mia madre che ho paura?
Quando scadrà l'affitto
di questo corpo idiota
allora avrò il mio premio
come una buona nota.
Mi citeran di monito
a chi crede sia bello
giocherellare a palla
con il proprio cervello.
Cercando di lanciarlo
oltre il confine stabilito
che qualcuno ha tracciato
ai bordi dell'infinito.
Come potrò dire a mia madre che ho paura?
Tu che m'ascolti insegnami
un alfabeto che sia
differente da quello
della mia vigliaccheria.
Re: FABER
Questa canzone è tuttoggi attualissima come tutta l'Opera di Fabrizio. La amo particolarmente....
- Spoiler:
- ;@ Delilah:Tour con la P.F.M a Milano c'ero anch'io!!
Ospite- Ospite
Re: FABER
Deli volevo metterla stamattina
Sempre da Tutti morimmo a stento, Inverno
Testo
Mi fu presentata come una canzone molto triste e invece a me ha sempre dato un senso di speranza.
"Un altro inverno tornerà domani
cadrà altra neve a consolare i campi"
Sempre da Tutti morimmo a stento, Inverno
Testo
- Spoiler:
- Sale la nebbia sui prati bianchi
come un cipresso nei camposanti
un campanile che non sembra vero
segna il confine fra la terra e il cielo.
Ma tu che vai, ma tu rimani
vedrai la neve se ne andrà domani
rifioriranno le gioie passate
col vento caldo di un'altra estate.
Anche la luce sembra morire
nell'ombra incerta di un divenire
dove anche l'alba diventa sera
e i volti sembrano teschi di cera.
Ma tu che vai, ma tu rimani
anche la neve morirà domani
l'amore ancora ci passerà vicino
nella stagione del biancospino.
La terra stanca sotto la neve
dorme il silenzio di un sonno greve
l'inverno raccoglie la sua fatica
di mille secoli, da un'alba antica.
Ma tu che stai, perché rimani?
Un altro inverno tornerà domani
cadrà altra neve a consolare i campi
cadrà altra neve sui camposanti.
Mi fu presentata come una canzone molto triste e invece a me ha sempre dato un senso di speranza.
"Un altro inverno tornerà domani
cadrà altra neve a consolare i campi"
Ospite- Ospite
Re: FABER
"Ormai mi sono fatto rosicchiare un po' dal pubblico. Ho bisogno di fare cose nuove per essere riaccettato, perché dal vivo il mito si consuma sempre di più. Se poi sento tre che fischiano, nell'intervallo vado a chiedergli perché, e si discute dieci minuti, magari anche in maniera violenta"
Re: FABER
Io sono molto legata a TUTTI MORIMMO A STENTO
LATO A
Cantico dei drogati (testo di Fabrizio De André e Riccardo Mannerini; musica di Fabrizio De André e Gian Piero Reverberi[2]) - 7:06
Primo intermezzo (testo di Fabrizio De André; musica di Fabrizio De André e Gian Piero Reverberi) - 1:57
Leggenda di Natale (testo di Fabrizio De André; musica di Fabrizio De André e Gian Piero Reverberi) - 3:14
Secondo intermezzo (testo di Fabrizio De André; musica di Fabrizio De André e Gian Piero Reverberi) - 1:56
Ballata degli impiccati (testo di Fabrizio De André e Giuseppe Bentivoglio; musica di Fabrizio De André e Gian Piero Reverberi) - 4:22
LATO B
Inverno (testo di Fabrizio De André; musica di Fabrizio De André e Gian Piero Reverberi) - 4:10
Girotondo (testo di Fabrizio De André; musica di Fabrizio De André e Gian Piero Reverberi) - 3:06
Terzo intermezzo (testo di Fabrizio De André; musica di Fabrizio De André e Gian Piero Reverberi) - 2:12
Recitativo (due invocazioni e un atto d'accusa) (testo di Fabrizio De André; musica di Fabrizio De André e Gian Piero Reverberi) - 0:47
Corale (leggenda del re infelice) (testo di Fabrizio De André; musica di Fabrizio De André e Gian Piero Reverberi) - 4:48
LATO A
Cantico dei drogati (testo di Fabrizio De André e Riccardo Mannerini; musica di Fabrizio De André e Gian Piero Reverberi[2]) - 7:06
Primo intermezzo (testo di Fabrizio De André; musica di Fabrizio De André e Gian Piero Reverberi) - 1:57
Leggenda di Natale (testo di Fabrizio De André; musica di Fabrizio De André e Gian Piero Reverberi) - 3:14
Secondo intermezzo (testo di Fabrizio De André; musica di Fabrizio De André e Gian Piero Reverberi) - 1:56
Ballata degli impiccati (testo di Fabrizio De André e Giuseppe Bentivoglio; musica di Fabrizio De André e Gian Piero Reverberi) - 4:22
LATO B
Inverno (testo di Fabrizio De André; musica di Fabrizio De André e Gian Piero Reverberi) - 4:10
Girotondo (testo di Fabrizio De André; musica di Fabrizio De André e Gian Piero Reverberi) - 3:06
Terzo intermezzo (testo di Fabrizio De André; musica di Fabrizio De André e Gian Piero Reverberi) - 2:12
Recitativo (due invocazioni e un atto d'accusa) (testo di Fabrizio De André; musica di Fabrizio De André e Gian Piero Reverberi) - 0:47
Corale (leggenda del re infelice) (testo di Fabrizio De André; musica di Fabrizio De André e Gian Piero Reverberi) - 4:48
Re: FABER
Leggenda di Natale
Le Père Noël et la petite fille
Georges Brassens 1960
- Spoiler:
- Parlavi alla luna giocavi coi fiori
avevi l'età che non porta dolori
e il vento era un mago, la rugiada una dea,
nel bosco incantato di ogni tua idea
nel bosco incantato di ogni tua idea
E venne l'inverno che uccide il colore
e un Babbo Natale che parlava d'amore
e d'oro e d'argento splendevano i doni
ma gli occhi eran freddi e non erano buoni
ma gli occhi eran freddi e non erano buoni
Coprì le tue spalle d'argento e di lana
di pelle e smeraldi intrecciò una collana
e mentre incantata lo stavi a guardare
dai piedi ai capelli ti volle baciare
dai piedi ai capelli ti volle baciare
E adesso che gli altri ti chiamano dea
l'incanto è svanito da ogni tua idea
ma ancora alla luna vorresti narrare
la storia d'un fiore appassito a Natale
la storia d'un fiore appassito a Natale
Le Père Noël et la petite fille
Georges Brassens 1960
- Spoiler:
- Avec sa hotte sur le dos
Avec sa hotte sur le dos
Il s'en venait d'Eldorado
Il s'en venait d'Eldorado
Il avait une barbe blanche
Il avait nom "Papa Gâteau"
Il a mis du pain sur ta planche
Il a mis les mains sur tes hanches
Il t'a prom'née dans un landeau
Il t'a prom'née dans un landeau
En route pour la vie d'château
En route pour la vie d'château
La belle vie dorée sur tranche
Il te l'offrit sur un plateau
Il a mis du grain dans ta grange
Il a mis les mains sur tes hanches
Toi qui n'avais rien sur le dos
Toi qui n'avais rien sur le dos
Il t'a couverte de manteaux
Il t'a couverte de manteaux
Il t'a vêtue comme un dimanche
Tu n'auras pas froid de sitôt
Il a mis l'hermine à ta hanche
Il a mis les mains sur tes hanches
Tous les camées, tous les émaux
Tous les camées, tous les émaux
Il les fit pendre à tes rameaux
Il les fit pendre à tes rameaux
Il fit rouler en avalanches
Perles et rubis dans tes sabots
Il a mis de l'or à ta branche
Il a mis les mains sur tes hanches
Tire la bell', tir' le rideau
Tire la bell', tir' le rideau
Sur tes misères de tantôt
Sur tes misères de tantôt
Et qu'au-dehors il pleuve, il vente
Le mauvais temps n'est plus ton lot
Le joli temps des coudées franches
On a mis les mains sur tes hanches
Re: FABER
Ballata degli impiccati
Fine LATO A
- Spoiler:
- Tutti morimmo a stento
ingoiando l'ultima voce
tirando calci al vento
vedemmo sfumare la luce
L'urlo travolse il sole
l'aria divenne stretta
cristalli di parole
l'ultima bestemmia detta
Prima che fosse finita
ricordammo a chi vive ancora
che il prezzo fu la vita
per il male fatto in un'ora
Poi scivolammo nel gelo
di una morte senza abbandono
recitando l'antico credo
di chi muore senza perdono
Chi derise la nostra sconfitta
e l'estrema vergogna ed il modo
soffocato da identica stretta
impari a conoscere il nodo
Chi la terra ci sparse sull'ossa
e riprese tranquillo il cammino
giunga anch'egli stravolto alla fossa
con la nebbia del primo mattino
La donna che celò in un sorriso
il disagio di darci memoria
ritrovi ogni notte sul viso
un insulto del tempo e una scoria
Coltiviamo per tutti un rancore
che ha l'odore del sangue rappreso
ciò che allora chiamammo dolore
è soltanto un discorso sospeso
- Spoiler:
- Freres humains qui apres nous vivez
N'ayez les cuers contre nous endurcis,
Car, se pitié de nous povres avez
Dieu en aura plus tost de vous mercis.
Vous nous voiez cy attachez cinq, six:
Quant de la chair, que trop avons nourrie,
Elle est pieça devorée et pourrie,
Et nous, les os, devenons cendre et pouldre.
De nostre mal personne ne s'en rie
Mais priez Dieu que tous nous vueille absouldre!Se
freres vous clamons, pas n'en devez
Avoir desdaing, quoy que fusmes occis
Par justice. Toutesfois, vous sçavez
Que tous hommes n'ont pas bon sens rassis;
Excusez nous, puis que sommes transsis,
Envers le fils de la Vierge Marie,
Que sa grace ne soit pour nous tarie,
Nous preservant de l'infernale fouldre.
Nous sommes mors, ame ne nous harie;
Mais priez Dieu que tous nous vueille absouldre!
La pluye nous a debuez et lavez,
Et le soleil dessechiez et noircis;
Pies, corbeaulx, nous ont les yeux cavez
Et arrachié la barbe et les sourcis.
Jamais nul temps nous ne sommes assis;
Puis ça, puis la, comme le vent varie,
A son plaisir sans cesser nous charie,
Plus becquetez d'oiseaulx que dez a couldre.
Ne soiez donc de nostre confrairie:
Mais priez Dieu que tous nous vueille absouldre!
Prince Jhesus, qui sur tous a maistrie,
Garde qu'Enfer n'ait de nous seigneurie:
A luy n'ayons que faire ne que souldre.
Hommes, icy n'a point de mocquerie;
Mais priez Dieu que tous nous vueille absouldre!
Fine LATO A
Re: FABER
Girotondo, sempre da Tutti morimmo a stento
- Spoiler:
- Se verrà la guerra, Marcondiro'ndero
se verrà la guerra, Marcondiro'ndà
sul mare e sulla terra, Marcondiro'ndera
sul mare e sulla terra chi ci salverà?
Ci salverà il soldato che non la vorrà
ci salverà il soldato che la guerra rifiuterà.
La guerra è già scoppiata, Marcondiro'ndero
la guerra è già scoppiata, chi ci aiuterà.
Ci aiuterà il buon Dio, Marcondiro'ndera
ci aiuterà il buon Dio, lui ci salverà.
Buon Dio è già scappato, dove non si sa
buon Dio se n'è andato, chissà quando ritornerà.
L'aeroplano vola, Marcondiro'ndera
l'aeroplano vola, Marcondiro'ndà.
Se getterà la bomba, Marcondiro'ndero
se getterà la bomba chi ci salverà?
Ci salva l'aviatore che non lo farà
ci salva l'aviatore che la bomba non getterà.
La bomba è già caduta, Marcondiro'ndero
la bomba è già caduta, chi la prenderà?
La prenderanno tutti, Marcondiro'ndera
siam belli o siam brutti, Marcondiro'ndà
Siam grandi o siam piccini li distruggerà
siam furbi o siam cretini li fulminerà.
Ci sono troppe buche, Marcondiro'ndera
ci sono troppe buche, chi le riempirà?
Non potremo più giocare al Marcondiro'ndera
non potremo più giocare al Marcondiro'ndà.
E voi a divertirvi andate un po' più in là
andate a divertirvi dove la guerra non ci sarà.
La guerra è dappertutto, Marcondiro'ndera
la terra è tutta un lutto, chi la consolerà?
Ci penseranno gli uomini, le bestie i fiori
i boschi e le stagioni con i mille colori.
Di gente, bestie e fiori no, non ce n'è più
viventi siam rimasti noi e nulla più.
La terra è tutta nostra, Marcondiro'ndera
ne faremo una gran giostra, Marcondiro'ndà.
Abbiam tutta la terra Marcondiro'ndera
giocheremo a far la guerra, Marcondiro'ndà...
Re: FABER
Terzo intermezzo
- Spoiler:
- La polvere il sangue le mosche e l'odore
per strada fra i campi la gente che muore
e tu, tu la chiami guerra e non sai che cos'è
e tu, tu la chiami guerra e non ti spieghi il perché.
L'autunno negli occhi l'estate nel cuore
la voglia di dare l'istinto di avere
e tu, tu lo chiami amore e non sai che cos'è
e tu, tu lo chiami amore e non ti spieghi il perché
- Spoiler:
- Uomini senza fallo, semidei
che vivete in castelli inargentati
che di gloria toccaste gli apogei
noi che invochiam pietà siamo i drogati.
Dell'inumano varcando il confine
conoscemmo anzitempo la carogna
che ad ogni ambito sogno mette fine:
che la pietà non vi sia di vergogna.
Banchieri, pizzicagnoli, notai,
coi ventri obesi e le mani sudate
coi cuori a forma di salvadanai
noi che invochiam pietà fummo traviate.
Navigammo su fragili vascelli
per affrontar del mondo la burrasca
ed avevamo gli occhi troppo belli:
che la pietà non vi rimanga in tasca.
Giudici eletti, uomini di legge
noi che danziam nei vostri sogni ancora
siamo l'umano desolato gregge
di chi morì con il nodo alla gola.
Quanti innocenti all'orrenda agonia
votaste decidendone la sorte
e quanto giusta pensate che sia
una sentenza che decreta morte?
Uomini cui pietà non convien sempre
male accettando il destino comune,
andate, nelle sere di novembre,
a spiar delle stelle al fioco lume,
la morte e il vento, in mezzo ai camposanti,
muover le tombe e metterle vicine
come fossero tessere giganti
di un domino che non avrà mai fine.
Uomini, poiché all'ultimo minuto
non vi assalga il rimorso ormai tardivo
per non aver pietà giammai avuto
e non diventi rantolo il respiro:
sappiate che la morte vi sorveglia
gioir nei prati o fra i muri di calce,
come crescere il gran guarda il villano
finché non sia maturo per la falce.
Corale (Leggenda del Re infelice)
- Spoiler:
- C'era un re
che aveva
due castelli
uno d'argento
uno d'oro
ma per lui
non il cuore
di un amico
mai un amore né felicità.
Un castello
lo donò
e cento e cento amici trovò
l'altro poi
gli portò
mille amori
ma non trovo
la felicità.
Non cercare la felicità
in tutti quelli a cui tu
hai donato
per avere un compenso
ma solo in te
nel tuo cuore
se tu avrai donato
solo per pietà
per pietà
per pietà...
Re: FABER
"Questa canzone è del 1961. È la prima che ho scritto e mi ha salvato la pelle; se non l'avessi scritta, probabilmente, invece di diventare un discreto cantautore, sarei diventato un pessimo penalista"
(Fabrizio De André, 1993)
La ballata di Michè
Quando hanno aperto la cella
era già tardi perché
con una corda al collo
freddo pendeva Miché
tutte le volte che un gallo
sento cantar penserò
a quella notte in prigione
quando Miché s'impiccò
stanotte Miché
s'è impiccato a un chiodo perché
non voleva restare vent'anni in prigione
lontano da te
nel buio Miché se n'è andato sapendo che a te
non poteva mai dire che aveva ammazzato
soltanto per te
io so che Miché
ha voluto morire perché
ti restasse il ricordo del bene profondo
che aveva per te
vent'anni gli avevano dato
la corte decise così
perché un giorno aveva ammazzato
chi voleva rubargli Marì
l'avevan perciò condannato
vent'anni in prigione a marcir
però adesso che lui s'è impiccato
la porta gli devono aprir
se pure Miché
non ti ha scritto spiegando perché
se n'è andato dal mondo tu sai che l'ha fatto
soltanto per te
domani alle tre
nella fossa comune sarà
senza il prete e la messa perché d'un suicida
non hanno pietà
domani Miché
nella terra bagnata sarà
e qualcuno una croce col nome la data
su lui pianterà
e qualcuno una croce col nome e la data
su lui pianterà.
(Fabrizio De André, 1993)
La ballata di Michè
Quando hanno aperto la cella
era già tardi perché
con una corda al collo
freddo pendeva Miché
tutte le volte che un gallo
sento cantar penserò
a quella notte in prigione
quando Miché s'impiccò
stanotte Miché
s'è impiccato a un chiodo perché
non voleva restare vent'anni in prigione
lontano da te
nel buio Miché se n'è andato sapendo che a te
non poteva mai dire che aveva ammazzato
soltanto per te
io so che Miché
ha voluto morire perché
ti restasse il ricordo del bene profondo
che aveva per te
vent'anni gli avevano dato
la corte decise così
perché un giorno aveva ammazzato
chi voleva rubargli Marì
l'avevan perciò condannato
vent'anni in prigione a marcir
però adesso che lui s'è impiccato
la porta gli devono aprir
se pure Miché
non ti ha scritto spiegando perché
se n'è andato dal mondo tu sai che l'ha fatto
soltanto per te
domani alle tre
nella fossa comune sarà
senza il prete e la messa perché d'un suicida
non hanno pietà
domani Miché
nella terra bagnata sarà
e qualcuno una croce col nome la data
su lui pianterà
e qualcuno una croce col nome e la data
su lui pianterà.
Re: FABER
Amore Che Vieni, Amore Che Vai
Quei giorni perduti a rincorrere il vento
a chiederci un bacio e volerne altri cento
un giorno qualunque li ricorderai
amore che fuggi da me tornerai
un giorno qualunque ti ricorderai
amore che fuggi da me tornerai
e tu che con gli occhi di un altro colore
mi dici le stesse parole d'amore
fra un mese fra un anno scordate le avrai
amore che vieni da me fuggirai
fra un mese fra un anno scordate le avrai
amore che vieni da me fuggirai
venuto dal sole o da spiagge gelate
venuto in novembre o col vento d'estate
io t'ho amato sempre, non t'ho amato mai
amore che vieni, amore che vai
io t'ho amato sempre, non t'ho amato mai
amore che vieni, amore che vai.
Re: FABER
Delilah ha scritto:Ballata degli impiccati
bellissima,grazie deli anche la ballata di Miché é bellissima.Il testo della leggenda di Natale che c'entra con Brassens?
Ospite- Ospite
Re: FABER
Io so che la canzone di De Andrè è ispirata a quella di Brassens: Fabrizio ha mutato da Le Père Noël e la petite fille il tema del falso Babbo Natale seduttore.
Oltre il "è ispirato a..." sono andata da sola confrontando il testo italiano con una traduzione maccheronica di quello francese, può essere che mi sbagli.
Oltre il "è ispirato a..." sono andata da sola confrontando il testo italiano con una traduzione maccheronica di quello francese, può essere che mi sbagli.
Ospite- Ospite
Re: FABER
anny_skod ha scritto:
bellissima,grazie deli anche la ballata di Miché é bellissima.Il testo della leggenda di Natale che c'entra con Brassens?
Prego
Per quanto riguarda Brassens, in questo caso, il testo di Brassens ha più che altro ispirato il testo di DeAndrè, non è la sua traduzione come invece è avvenuto per Il gorilla oppure Nell'acqua della chiara fontana
Re: FABER
11 gennaio 1999 -11 gennaio 2011
camila- mengonella
- Messaggi : 9869
Data d'iscrizione : 13.05.10
Località : in giro per l'Italia
Re: FABER
Sono già passati 12 anni. L'ho visto per l'ultima volta proprio in questo concerto nel '98
......pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra.
......pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra.
- Spoiler:
- Amico fragile
Evaporato in una nuvola rossa
in una delle molte feritoie della notte
con un bisogno d'attenzione e d'amore
troppo, "Se mi vuoi bene piangi"
per essere corrisposti, valeva la pena divertirvi le serate
estive
con un semplicissimo , "Mi ricordo"
per osservarvi affittare un chilo d'erba
ai contadini in pensione e alle loro donne
e regalare a piene mani oceani
ed altre ed altre onde ai marinai in servizio
fino a scoprire ad uno ad uno i vostri nascondigli
senza rimpiangere la mia credulità;
perché già dalla prima trincea
ero più curioso di voi
ero molto più curioso di voi.
E poi sospeso tra i vostri "Come sta"
meravigliato da luoghi meno comuni e più feroci
tipo "Come ti senti amico, amico fragile,
se vuoi potrò occuparmi un'ora al mese di te"
"Lo sa che io ho perduto due figli"
"Signora lei è una donna piuttosto distratta"
E ancora ucciso dalla vostra cortesia
nell'ora in cui un mio sogno
ballerina di seconda fila,
agitava per chissà quale avvenire
il suo presente di seni enormi
e il suo cesareo fresco,
pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in
qualche modo incominciare una chitarra.
E poi seduto in mezzo ai vostri arrivederci,
mi sentivo meno stanco di voi
ero molto meno stanco di voi
Potevo stuzzicare i pantaloni della sconosciuta
fino a vederle spalancarsi la bocca
Potevo chiedere ad uno qualunque dei miei figli
di parlare ancora male e ad alta voce di me
Potevo barattare la mia chitarra e il suo elmo
con una scatola di legno che dicesse perderemo
Potevo chiedervi come si chiama il vostro cane
il mio è un po' di tempo che si chiama Libero
Potevo assumere un cannibale al giorno
per farmi insegnare la mia distanza dalle stelle
Potevo attraversare litri e litri di corallo
per raggiungere un posto che si chiamasse arrivederci.
E mai che mi sia venuto in mente,
di essere più ubriaco di voi
di essere molto più ubriaco di voi.
Re: FABER
camila ha scritto:
11 gennaio 1999 -11 gennaio 2011
esempio di poesia in musica..gia l'ho detto che mi piace molto anche la versione di Battiato?davvero arrangiata molto bene
Ospite- Ospite
Pagina 2 di 3 • 1, 2, 3
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