FABER
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martha70
camila
DarkLullaby
Tyn@67
Therese
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Re: FABER
per i dieci anni della morte di Fabrizio, Battiato ci ha riproposto questa bellissima canzone già postata più avanti
Ospite- Ospite
Re: FABER
Prima parte della trasmissione CoolTour di Carlo Massarini dedicata alla mostra di De André a Milano con Luzzatto Fegiz e Morgan
Mancano i primi 2 minuti
Mancano i primi 2 minuti
Re: FABER
Torno da Milano dopo essere stata anche io alla mostra.
Purtroppo la trovo una cosa un po' difficile da raccontare, è assolutamente da vedere.
Molto emozionante, suggestiva, particolare.
Sono esposte molte foto particolari e suoi manoscritti.
La mostra si divide in sei sale.
La poetica, la musica, i personaggi, la vita, fabrizio in video, i documenti.
Ogni sala è allestita in un modo diverso e caratteristico.
Quella relativa alla musica per esempio presenta tre tavoli con a fianco un contenitore con tutti gli album pubblicati da Faber in vinile.
Si prende il vinile di cui si interessa conoscere la storia, lo si posiziona sul tavolo di legno e sul tavolo stesso viene proiettato un video.
Questo è soltanto un esempio, ma anche le altre sale sono molto interessanti.
Insomma, una mostra interattiva e veramente caratteristica.
A me è piaciuta parecchio, credo gli rendesse il giusto omaggio.
Correte a vederla se potete, secondo me non ve ne pentirete.
Questo è il sito ufficiale che vi spiega bene ogni cosa se siete interessati.
http://www.fabriziodeandrelamostra.com/index.php
Purtroppo la trovo una cosa un po' difficile da raccontare, è assolutamente da vedere.
Molto emozionante, suggestiva, particolare.
Sono esposte molte foto particolari e suoi manoscritti.
La mostra si divide in sei sale.
La poetica, la musica, i personaggi, la vita, fabrizio in video, i documenti.
Ogni sala è allestita in un modo diverso e caratteristico.
Quella relativa alla musica per esempio presenta tre tavoli con a fianco un contenitore con tutti gli album pubblicati da Faber in vinile.
Si prende il vinile di cui si interessa conoscere la storia, lo si posiziona sul tavolo di legno e sul tavolo stesso viene proiettato un video.
Questo è soltanto un esempio, ma anche le altre sale sono molto interessanti.
Insomma, una mostra interattiva e veramente caratteristica.
A me è piaciuta parecchio, credo gli rendesse il giusto omaggio.
Correte a vederla se potete, secondo me non ve ne pentirete.
Questo è il sito ufficiale che vi spiega bene ogni cosa se siete interessati.
http://www.fabriziodeandrelamostra.com/index.php
Ospite- Ospite
Re: FABER
sono già passati 13 anni... ma lui è sempre Immenso
Anime salve, del 1996, è stato l'album in cui ha affrontato il tema della solitudine in molti suoi aspetti.
mi manca tanto,
Anime salve, del 1996, è stato l'album in cui ha affrontato il tema della solitudine in molti suoi aspetti.
mi manca tanto,
Tyn@67- mengonella
- Messaggi : 3204
Data d'iscrizione : 13.05.10
Località : Sicilia
Re: FABER
Grazie per averlo ricordato Tyn@, manca tanto anche a me
Ho trovato questo servizio di RaiNews di ieri:
Ho trovato questo servizio di RaiNews di ieri:
Re: FABER
De Andre', in via del Campo il 'suo' museo
23 febbraio, 16:21
Nei vicoli di Genova nasce il museo dedicato a Fabriizio De Andre'
In via del Campo, dove la storia della musica racconta che c'erano
"una graziosa, una bambina e una puttana", oggi Fabrizio De André torna
ad essere una presenza fisica attraverso un emporio-museo.
Ribattezzato 'Via del Campo 29 rosso', lo spazio si trova in mezzo ai
caruggi che dal 'waterfront' di Renzo Piano salgono verso il centro
città, in una zona dove degrado e riqualificazione si contendono ancora
il predominio.
Il viaggio nel nuovo sito commerciale e museale - dedicato a Faber e
all'intera scuola genovese della canzone d'autore - parte dallo stretto
corridoio che conduce alle due sale interne, dove fino a pochi anni
c'era lo storico negozio di musica di Gianni Tassio.
Sfilando a fianco delle grandi fotografie di Ivano Fossati, Bruno
Lauzi, Umberto Bindi, Luigi Tenco e dello stesso De André, si inizia a
respirare 'parole in musica'.
Il percorso espositivo "é simile ad un vicolo, che sbuca in una
piazza, in omaggio alla città che da una parte si compra e dall'altra si
vede", hanno spiegato gli architetti.
Lo spazio è diviso in due parti: una commerciale, con libri,
spartiti, gadget, cd, magliette; e una museale con vari cimeli, tra cui
dischi originali, fotografie e la famosa Esteve '97, la chitarra di De
Andre' acquistata da una 'cordata' di via del Campo ad un'asta benefica
nel 2001 e che, appesa al soffitto, domina sulla sala principale.
Ad arricchire il museo la sezione multimediale con uno monitor-touch
interattivo, in cui - oltre a visionare 'speciali' contributi - si
potranno spedire cartoline virtuali e lasciare dediche, "portando avanti
la tradizione avviata da Tassio", come hanno spiegato i promotori
dell'iniziativa.
'Via del Campo 29 rosso' è un progetto consortile realizzato da due
cooperative e da una società che si occupa di applicazioni multimediali,
con il supporto del Comune di Genova.
"E' un pezzo importante del centro storico - ha commentato
l'assessore alla cultura, Andrea Ranieri - che avrà un ruolo importante
nella rivitalizzazione e nella riqualificazione della zona. E' un
negozio e un museo, ma anche un monumento della città dove sopravvive
una memoria condivisa dai genovesi ma anche dagli appassionati di De
André provenienti da tutto il mondo".
L'apertura ufficiale è prevista sabato (dalle 15.30) con una festa di
quartiere, eventi musicali e non solo. Ci saranno il sindaco Marta
Vincenzi e don Gallo, probabilmente anche Dori Ghezzi e Patrizia Tenco.
http://www.ansa.it/web/notizie/photostory/primopiano/2012/02/23/visualizza_new.html_103276218.html
23 febbraio, 16:21
Nei vicoli di Genova nasce il museo dedicato a Fabriizio De Andre'
In via del Campo, dove la storia della musica racconta che c'erano
"una graziosa, una bambina e una puttana", oggi Fabrizio De André torna
ad essere una presenza fisica attraverso un emporio-museo.
Ribattezzato 'Via del Campo 29 rosso', lo spazio si trova in mezzo ai
caruggi che dal 'waterfront' di Renzo Piano salgono verso il centro
città, in una zona dove degrado e riqualificazione si contendono ancora
il predominio.
Il viaggio nel nuovo sito commerciale e museale - dedicato a Faber e
all'intera scuola genovese della canzone d'autore - parte dallo stretto
corridoio che conduce alle due sale interne, dove fino a pochi anni
c'era lo storico negozio di musica di Gianni Tassio.
Sfilando a fianco delle grandi fotografie di Ivano Fossati, Bruno
Lauzi, Umberto Bindi, Luigi Tenco e dello stesso De André, si inizia a
respirare 'parole in musica'.
Il percorso espositivo "é simile ad un vicolo, che sbuca in una
piazza, in omaggio alla città che da una parte si compra e dall'altra si
vede", hanno spiegato gli architetti.
Lo spazio è diviso in due parti: una commerciale, con libri,
spartiti, gadget, cd, magliette; e una museale con vari cimeli, tra cui
dischi originali, fotografie e la famosa Esteve '97, la chitarra di De
Andre' acquistata da una 'cordata' di via del Campo ad un'asta benefica
nel 2001 e che, appesa al soffitto, domina sulla sala principale.
Ad arricchire il museo la sezione multimediale con uno monitor-touch
interattivo, in cui - oltre a visionare 'speciali' contributi - si
potranno spedire cartoline virtuali e lasciare dediche, "portando avanti
la tradizione avviata da Tassio", come hanno spiegato i promotori
dell'iniziativa.
'Via del Campo 29 rosso' è un progetto consortile realizzato da due
cooperative e da una società che si occupa di applicazioni multimediali,
con il supporto del Comune di Genova.
"E' un pezzo importante del centro storico - ha commentato
l'assessore alla cultura, Andrea Ranieri - che avrà un ruolo importante
nella rivitalizzazione e nella riqualificazione della zona. E' un
negozio e un museo, ma anche un monumento della città dove sopravvive
una memoria condivisa dai genovesi ma anche dagli appassionati di De
André provenienti da tutto il mondo".
L'apertura ufficiale è prevista sabato (dalle 15.30) con una festa di
quartiere, eventi musicali e non solo. Ci saranno il sindaco Marta
Vincenzi e don Gallo, probabilmente anche Dori Ghezzi e Patrizia Tenco.
http://www.ansa.it/web/notizie/photostory/primopiano/2012/02/23/visualizza_new.html_103276218.html
Ospite- Ospite
Re: FABER
Fabrizio De Andrè: cofanetto I Concerti esce il 13 novembre
Una raccolta completa in 16 dischi degli 8 tour di Faber: il racconto
del suo percorso "live" in un cofanetto da collezione, corredato da un
libro illustrato a colori di 192 pagine, con foto, appunti e
memorabilia.
Martedì 13 novembre esce "I CONCERTI" (etichetta Nuvole Production/Sony Music, distribuzione Sony Music -
foto di copertina di Renato Longo), la raccolta completa in 16 dischi
degli 8 tour di Fabrizio De Andrè: il racconto del suo percorso "live"
in un cofanetto da collezione, un must have per tutti gli amanti di Faber e della musica d'autore.
Completa il racconto della persona e dell'artista che è
stato Fabrizio De Andrèun libro illustrato a colori di 192 pagine con la
riproduzione di schizzi originali dei palchi, foto di scena, di
backstage e d'archivio mai pubblicate, memorabilia, manoscritti e
appunti: vere "chicche" per chi ha vissuto almeno un concerto del
cantautore genovese e un regalo per chi invece non ha potuto esserci.
Il cofanetto "I CONCERTI" sarà in
vendita dal 13 novembre solo nei negozi tradizionali, mentre dalla
stessa data su iTunes sarà in vendita solo la versione digitale dei due
dischi dedicati al tour "Crêuza de mä"(1984).
"I CONCERTI" raccoglie per la prima volta tutti i
live inediti di Fabrizio De Andrè in 16 dischi ricchi di rarità. Un
appuntamento discografico eccezionale dedicato ai suoi 8 tour (dal 1975 al 1998):
- 1975/76 "La Bussola - Storia di un impiegato"
- 1978/79 "+ PFM"
- 1981/82 "L'indiano"
- 1984 "Crêuza de mä"
- 1991 "Le nuvole"
- 1992/93 "In teatro"
- 1997 "Anime salve"
- 1997/98 "Mi innamoravo di tutto"
Due dischi per ogni tournée che ricreano le atmosfere di eventi unici come il debutto a "La Bussola" del 15 marzo 1975, le battute e i parlati di Fabrizio De Andrè, pronunciati nel corso di quasi 25 anni di esibizioni dal vivo, le esecuzioni di brani famosi in versione inedita.
Una raccolta completa in 16 dischi degli 8 tour di Faber: il racconto
del suo percorso "live" in un cofanetto da collezione, corredato da un
libro illustrato a colori di 192 pagine, con foto, appunti e
memorabilia.
Martedì 13 novembre esce "I CONCERTI" (etichetta Nuvole Production/Sony Music, distribuzione Sony Music -
foto di copertina di Renato Longo), la raccolta completa in 16 dischi
degli 8 tour di Fabrizio De Andrè: il racconto del suo percorso "live"
in un cofanetto da collezione, un must have per tutti gli amanti di Faber e della musica d'autore.
Completa il racconto della persona e dell'artista che è
stato Fabrizio De Andrèun libro illustrato a colori di 192 pagine con la
riproduzione di schizzi originali dei palchi, foto di scena, di
backstage e d'archivio mai pubblicate, memorabilia, manoscritti e
appunti: vere "chicche" per chi ha vissuto almeno un concerto del
cantautore genovese e un regalo per chi invece non ha potuto esserci.
Il cofanetto "I CONCERTI" sarà in
vendita dal 13 novembre solo nei negozi tradizionali, mentre dalla
stessa data su iTunes sarà in vendita solo la versione digitale dei due
dischi dedicati al tour "Crêuza de mä"(1984).
"I CONCERTI" raccoglie per la prima volta tutti i
live inediti di Fabrizio De Andrè in 16 dischi ricchi di rarità. Un
appuntamento discografico eccezionale dedicato ai suoi 8 tour (dal 1975 al 1998):
- 1975/76 "La Bussola - Storia di un impiegato"
- 1978/79 "+ PFM"
- 1981/82 "L'indiano"
- 1984 "Crêuza de mä"
- 1991 "Le nuvole"
- 1992/93 "In teatro"
- 1997 "Anime salve"
- 1997/98 "Mi innamoravo di tutto"
Due dischi per ogni tournée che ricreano le atmosfere di eventi unici come il debutto a "La Bussola" del 15 marzo 1975, le battute e i parlati di Fabrizio De Andrè, pronunciati nel corso di quasi 25 anni di esibizioni dal vivo, le esecuzioni di brani famosi in versione inedita.
Re: FABER
Da Repubblica.it
11 gennaio 2014
Milano: omaggio a De André, in centinaia cantano al Duomo
Il coro dei milanesi a 15 anni dalla scomparsa di Fabrizio de André sul sagrato del Duomo di Milano. Al raduno chitarre e tamburelli per cantare i brani più famosi del cantautore genovese
Faber sempre con noi
http://video.repubblica.it/edizione/milano/milano-omaggio-a-de-andre-in-centinaia-cantano-al-duomo/152361/150868?ref=HRESS-5
11 gennaio 2014
Milano: omaggio a De André, in centinaia cantano al Duomo
Il coro dei milanesi a 15 anni dalla scomparsa di Fabrizio de André sul sagrato del Duomo di Milano. Al raduno chitarre e tamburelli per cantare i brani più famosi del cantautore genovese
Faber sempre con noi
http://video.repubblica.it/edizione/milano/milano-omaggio-a-de-andre-in-centinaia-cantano-al-duomo/152361/150868?ref=HRESS-5
djian- mengonella
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Località : roma
Re: FABER
De André amo Faber e le sue canzoni da quando ero piccola mi sarebbe piaciuto esserci
from Hell- mengonella
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Località : Bari
Re: FABER
Delilah, aprendo questo topic, chiedeva di raccontare qualche ricordo personale legato a De Andrè...
Non ho un ricordo iniziale, essendo di Genova è come se De Andrè fosse presente da sempre nella mia vita, da quando ho memoria di me. Mio padre poi lo conobbe personalmente, perché il suo secondo incarico da insegnante fu in una scuola privata di proprietà della famiglia De André, in cui il giovane Fabrizio bazzicava come amministratore.
In verità non so se tutto ciò sia vero o solo una leggenda familiare, ma in seguito alla notorietà acquisita da Faber, la storia veniva raccontata spesso da quel gran affabulatore di mio papà...
La prima canzone che ricordo è - ovviamente "La canzone di Marinella". Da piccolissima penso di averla sentita cantare da Mina in tv, i nonni benevoli mi lasciavano restare alzata a vedere Canzonissima e varietà vari...
Ma era anche la canzone preferita di un'amichetta della campagna, che sosteneva di essere imparentata con la vera Marinella (la canzone trae spunto da un fatto di cronaca...)... Questa canzone finii per odiarla.
Faber mi riconquistò più tardi, verso i 13 anni, grazie ad una compagna di ginnasio che mi registrò su cassetta il Volume I: lì piansi per la prima volta a causa di una canzone, "Preghiera in gennaio", che avete già citato. L'altra che ricordo mi colpì tanto fu questa, un Gesù del tutto umano ("...e morì come tutti si muore/ come tutti cambiando colore...", anche se..."inumano è pur sempre l'amore/di chi rantola senza rancore...":
Da lì in poi mi feci registrare o regalare suoi dischi, in particolare amai tantissimo i live con la P.F.M, che Delilah ha avuto la fortuna di vedere, di cui vi lascio "Il testamento di Tito":
...
Ma adesso che viene la sera ed il buio
mi toglie il dolore dagli occhi
e scivola il sole al di là delle dune
a violentare altre notti:
io nel vedere quest'uomo che muore,
madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore,
madre, ho imparato l'amore
Fa parte de La buona novella, da cui vi estraggo anche questa, dolcissima, "Il sogno di Maria". Quanto sono veri e toccanti gli ultimi due versi?
E tu piano posasti le dita
all'orlo della sua fronte,
i vecchi quando accarezzano
hanno il timore di far troppo forte.
Che voce meravigliosa, capace di scandire con tale precisione testo e note da trasformare in canto un quasi recitativo...
ajna- Messaggi : 3357
Data d'iscrizione : 20.09.13
Località : Genova
Re: FABER
Poi venne il 1984. Fu la prima volta che acquistai da sola un disco di De Andrè, forse fu la prima volta che acquistai un disco, avevo quasi 16 anni. Dopo Creuza de ma' niente fu più lo stesso. Il ricordo più bello legato a quel disco risale a molti anni dopo, al 2007: eravamo in Salento, pizzica e taranta ovunque, io e Alberto entusiasti, una sera non ricordo dove due cantori, una ragazzo e una ragazza, reinterpretavano i classici salentini per sola chitarra e voce e in modo struggente, tanto che dopo ci fermammo a parlare e a cantare con loro. Appena seppero che eravamo genovesi si entusiasmarono e ci cantarono proprio Creuza de ma', con gratitudine, perché dopo quel disco si aprirono mille orizzonti per chi si dedicava al recupero delle lingue e delle sonorità circumediterranee...
Io adoro Sidùn, già citata da Therese, quindi vi dedico la struggente nostalgia di D'ä mê riva:
- Spoiler:
D'ä mæ riva
sulu u teu mandillu ciaèu
d'ä mæ riva
'nta mæ vitta
u teu fatturisu amàu
'nta mæ vitta
ti me perdunié u magún
ma te pensu cuntru su
e u so ben t'ammii u mä
'n pò ciû au largu du dulú
e sun chi affacciòu
a 'stu bàule da mainä
e sun chi a miä
tréi camixe de vellûu
dui cuverte u mandurlin
e 'n cämà de legnu dûu
e 'nte 'na beretta neigra
a teu fotu da fantinn-a
pe puèi baxâ ancún Zena
'nscià teu bucca in naftalin-a
Traduzione
Dalla mia riva
solo il tuo fazzoletto chiaro
dalla mia riva
nella mia vita
il tuo sorriso amaro
nella mia vita
mi perdonerai il magone
ma ti penso contro sole
e so bene stai guardando il mare
un po' più al largo del dolore
e son qui affacciato
a questo baule da marinaio
e son qui a guardare
tre camicie di velluto
due coperte e il mandolino
e un calamaio di legno duro
e in una berretta nera
la tua foto da ragazza
per poter baciare ancora Genova
sulla tua bocca in naftalina
Questa canzone adombra De Andrè stesso, che dalla sua "riva", quella dell'amata Sardegna dove visse molta parte della vita, ricorda l'altra "riva", quella di Genova, dove stavano glia altri suoi affetti, la madre, il fratello...
Vidi De André dal vivo solo una volta, durante il tour "In teatro" del '92, dove il concerto era diviso in due parti, nella prima ritratti di donne, nella seconda di uomini... Dalla scaletta di quel concerto, vi avrei proposto"Megu megùn", tratto da Le nuvole, ma quegli anni, tra la caduta del muro di Berlino e l'inizio del ventennio berlusconiano non hanno altra colonna sonora che l'estrema e durissima sintesi de "La domenica delle salme":
Grande rimpianto per non aver visto nemmeno un concerto dell'ultimo tour, troppo presa da me stessa e triste in quegli anni. Da quell'ultimo disco, Anime salve, voglio estrarre "Khorakhané (A forza di essere vento)", perché, oltre ad avere un testo indimenticabile, letteralmente mi strugge il pezzo cantato in lingua rom da Luvi:
Arrivederci Faber.
P.S. Scusate il solito lenzuolone!
ajna- Messaggi : 3357
Data d'iscrizione : 20.09.13
Località : Genova
Re: FABER
Faber il più grande per me!! Sentire poi da genovese le canzoni cantate in dialetto....poesia pura!!
Rosarossoblu- Messaggi : 7444
Data d'iscrizione : 26.09.10
Età : 49
Località : Genova
Re: FABER
Fabrizio De Andrè è semplicemente uno dei miei punti di riferimento
Mi ha emozionata vedere tutta quella gente a Milano con chitarra e tamburello, anch'io, come@FromHell, avrei voluto esserci...
@Ajna, complimenti per l'excursus e i pezzi che hai citato sono fra i miei preferiti
Chiudo con due chicche
Dori Ghezzi, emozionante e ispirata
e anche
Buona serata
Mi ha emozionata vedere tutta quella gente a Milano con chitarra e tamburello, anch'io, come@FromHell, avrei voluto esserci...
@Ajna, complimenti per l'excursus e i pezzi che hai citato sono fra i miei preferiti
Chiudo con due chicche
Dori Ghezzi, emozionante e ispirata
e anche
Buona serata
djian- mengonella
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Re: FABER
@ ajna La buona novella, fra i capolavori di De André, è stata quella che ho conosciuto più tardi, ma ricordo ancora la prima volta che l'ascoltai Ero in auto con i miei (guidavo io perché papà aveva già un principio di Alzheimer), il tragitto era abbastanza lungo, per cui riuscii ad ascoltarla tutta e, alla fine, avevo le lacrime agli occhi per la commozione (se non ci fossero stati i miei genitori, avrei accostato e pianto come una bambina...): la delicatezza dei versi, la sensibilità, il modo in cui Faber "raccontava" questa straordinaria storia, mi fecero battere forte forte il cuore e mi lasciarono quasi senza fiato
from Hell- mengonella
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