Ho visto un concerto e ve lo racconto...

anny_skod ha scritto:

Naiwe ha scritto:Anny non sò l'ho buttata li...è ovvio che non c'entrano...forse sono abituata a seguire cantanti con un'altro tipo di pubblico

invece secondo me hai ragione!

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Naiwe ha scritto:

anny_skod ha scritto:

Naiwe ha scritto:Anny non sò l'ho buttata li...è ovvio che non c'entrano...forse sono abituata a seguire cantanti con un'altro tipo di pubblico

invece secondo me hai ragione!

ma non lo sò...sicuramente l'aspetto reality del talent show ti porta a vivere la cosa in modo diverso...io non mi sognerei mai di fare ne ho mai fatto per altri cantanti quello che ho fatto per Marco e parlo di cantanti che mi piacciono più di lui in definitiva...quindi la colpa la dò al talent show...che per me è morto ormai...magari all'estero è diverso...in parte...ma alla fine pur avendoli difesi in altri contesti mi ritrovo ad essere d'accordo con chi dice che non aiutano i talenti che ne escono ma anzi li mettono in difficoltà...ovviamente è un cane che si morde la coda perchè riuscire attraverso altre vie è ancora più difficile...
Comunque sono andata mostruosamente OT e per ritornare in tema, sono contenta che il concerto vi sia sia piaciuto, a me Lamberto piace cosi cosi, trovo che abbia una voce strepitosa, ho ascoltato un pò di roba sua e non è esattamente il mio genere, ma quel pezzo dei Muse che ha postato vale è veramente bello, anche se quando lo ascolto non riesco a non pensarlo cantato da Bellamy

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Aeris ha scritto:
alla fine della fiera sono quasi peggio i fans del Lamberto che quelli di Marco (anche se alcuni sono gli stessi )

vallettadelre ha scritto:ieri sera al Forum di Assago James Blunt. bel tipo,fisico da ex ufficiale della corona inglese,salta come un grillo e suona più strumenti molto bene. non ottima l estensione vocale dal vivo,ma non ha mai stonato. canzoni: diverse hit conosciute, repertorio melodico e piacevole.
ma sapete cosa ho davvero apprezzato?! la sua pronuncia inglese doc!!! un piacere x le mie orecchie!

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Valentina ha scritto:Anthe non è che per caso hai anche il video di Someone like you?

Valentina ha scritto:io volevo andare ma erano finiti i biglietti

Ieri sera, venerdì 24 giugno, si è svolto il terzo appuntamento del Festival ospitato dalla storica dimora immersa nel verde di Bollate, Villa Arconati.
Protagonista della serata Daniele Silvestri, attesissimo e omaggiato di un sold out che ha costretto gli organizzatori ad aumentare i “posti in piedi” per permettere alle migliaia di fans e appassionati di godersi lo spettacolo.

E tale è davvero stato, a partire dalla bellissima Le navi, primo pezzo di S.C.O.T.C.H che ha aperto una serata-retrospettiva sulla carriera del cantautore romano in una scaletta “aperta” dal duplice bis, per un totale di due ore e mezzo abbondanti di musica.
Dici Daniele Silvestri e dici un punto fermo della musica italiana di oggi, e il live di ieri lo ha davvero dimostrato, ponendosi come una sorta di concerto antologico che ha sapientemente alternato “gli ultimi nati” ai “grandi classici”, mandando in delirio il pubblico e costringendo Silvestri e la sua band allo stakanovismo.
Non solo musica però: lo si è capito fin dal secondo pezzo, Io non mi sento italiano di Gaber, dedicato ad una città da cui, a detta di “Daniè”, tutta Italia avrebbe da imparare, con ripetuti e non certo velati riferimenti alla situazione politica nostrana e alla recenti elezioni milanesi, a dare inizio a un climax culminato in Cohiba, pezzo che ha dato l’arrivederci definitivo.
Dici Daniele Silvestri e dici impegno politico, ma per fortuna il “Testardo” ha scelto fin dall’inizio di esprimersi in musica, piuttosto che attraverso comizi e campagne elettorali, regalandoci brani intensi per musica e parole (e non solo, ovviamente, engagè).
Non solo musica e politica, dunque, ma uno show a regola d’arte, impeccabile per le luci che andavano a riverberarsi sulla facciata della Villa, i video proiettati alle spalle della band – da quello, in anteprima, di Fifty Fifty all’omaggio a Paolo Borsellino – fino all’abilità e alla simpatia dei musicisti, una vera e propria squadra-famiglia per Daniele. E non è mancato nemmeno un esponente milanese, Diego Mancino, che ha cantato la bella Acqua che scorre.
Ma una parte cospicua del successo della serata va sicuramente al pubblico, comprimario del cantautore e attore di coreografie e cori, nonchè interlocutore di Silvestri fin dalle prime battute. Alla folla il merito di aver animato, insieme con chi calcava la scena, ogni singolo brano, soprattutto quelli finali, che hanno scatenato la standing ovation e hanno trasformato il prato di Villa Arconati in una pista da ballo-rave dove ondeggiare “con un lento movimento de panza”, saltare (o meglio “salire”) e ancora “andare di fretta”.
La f(i)esta prosegue così fino a ben oltre la mezzanotte, portando con sè un’aria nuova, e facendo sembrare lontanissima l’epoca in cui i concerti dovevano terminare alle 23, l’”era Moratti”.
E così l’inno di Cohiba suona davvero di Victoria, e si può star sicuri che le sue parole non si perderanno nel vento che ha soffiato via nuvole e zanzare.

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Delilah ha scritto: (che ancora non conosco bene a parte Brucerò per te che mi commuove ogni volta che l'ascolto, infatti avevo il fazzoletto pronto) con le 'vecchie' e hanno suonato per più di 2 ore.

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