1000Voci di poesia

Sarà fatto, non a breve però

sarà bellissimo

si, si Kaiser e' Kaiser, ma UBIK ... MAIOR

e poi,
io vorrei un ubik come un fauno, peloso, mostricciatolo, fiori in testa
e coro di ninfe...........
con suono di preludio al pomeriggio di lui di debussy

Con un po' di tempo posso farcela


chissà lui cosa ne penserà,
lo sapremo stasera, penso

Adoooooro questo topic e adoooooro Miskin che l'ha aperto, ma io, fossi in voi, starei attenta a Ubik

miki ha scritto:si, si Kaiser e' Kaiser, ma UBIK ... MAIOR

e poi,
io vorrei un ubik come un fauno, peloso, mostricciatolo, fiori in testa
e coro di ninfe...........
con suono di preludio al pomeriggio di lui di debussy

Miki insomma tu vorresti un UBIK MAIOR
a tua immagine e somiglianza (il tuo avatar per intenderci) un Nijinski che balla l'après-midi d'un faune... Sarà d'accordo? Sento rumore di motosega

@Glass
ma no, io sono piccola, ha voluto lui e Miskin - lei e' capo di questo topic e se ti dico che sono miki...mikimaus...sono di cartoni animati (mi ha inventato questa presentazione Furio, figlio di Straw quando ci siamo visti a genova )
mio Nijinski e' una idea, una dedicazione agli artisti e persone che mi rapiscono, emozionano etc. come MM, Morgan, poi anche sul fat.ics a Roberto Bolle, era un polacco tra russi in maggioranza (il baletto intendo) in un periodo difficile per il suo paese, mi fermo perche se no, non finiosco piu
ma rumore di motosega si sente e come..quella di admin e mod... siamo OT

Miskin ha scritto: Lula, ma vogliamo schersare ? Il mostriciattolo verde è la nostra Musa Maior , ci fa scudo di sè contro le aggressioni della bassa plebaglia vociante nel foro, a tratti intona canzoni con la sua lira ( spesso scordata in verità: e già questa è arma respingente .. ) tutto il santo dì si affanna a leggere vaticini e postare responsi canori di un passato lontanisssimo,(che gli astrologi sono quasi stufi di interpretare, tranne tale Maga DelilaH) ..
insomma UBIK MAIOR , minor cessat

@ubik

da "Il pomeriggio d'un fauno“ di Mallarmé

Forse amai un sogno?

Dirama il dubbio, cumulo d'antica
Notte, in fronde sottili che, rimaste
Il bosco vero, provano ch'io solo,
Io solo, ahimé! m'offrivo per trionfo
La caduta ideale delle rose.

Aimai-je un rêve ?

Mon doute, amas de nuit ancienne, s’achève
En maint rameau subtil, qui, demeuré les vrais
Bois mêmes, prouve, hélas ! que bien seul je m’offrais
Pour triomphe la faute idéale de roses .

come intuisti la mia vena bucolica?

empatia

La necessità della poesia
è ben racchiusa nel nome di Maria,
una madre qui che è la potenza del vero
quando ogni altra cosa è ingannevole e falsa

Madre del silenzio che nella notte
rovescia le città da capo a fondo,
quando pregno di spazio
il nulla smangia i bordi delle strade
il nulla smangia i sogni dei bambini

Sia schiacciato il serpente delle belle
promesse, delle belle
parole,delle
silenziose promesse fatte dal cuore,

alla periferia dei sogni
madre scaglia
il tuo giudizio. Fuoco
su Babilonia. Brucino le strade.
Tra le nuvole l'angelo, la spada
fenda potente. I nostri desideri
vanifichi. Sia il mondo
vuoto di sogni sia
davvero
Madre, sia
madre, davvero
mondo
( da: Aldo Nove : Fuoco su Babilonia ! -2003)

Oggi da una parte ho Patrizia Valduga con il suo sonetto carnale , dall'altra ho il sorriso leggero - ironico di de Andrade e non so che scegliere, però vada per la leggerezza...

" Nel mezzo del cammino"
Nel mezzo del cammino c'era una pietra
c'era una pietra nel mezzo del cammino
c'era una pietra
nel mezzo del cammino c'era una pietra

Mai dimenticherò quell'avvenimento
nella vita delle mie retine stanche
Mai dimenticherò che nel mezzo del cammino
c'era una pietra
c'era una pietra nel mezzo del cammino

nel mezzo del cammino c'era una pietra.

( Carlos de Andrade, 1902-1987 Rio de Janeiro)

( Cosa c'era nel mezzo del cammino?
Per tutte le volte che torniamo e ritorniamo sempre sulla stessa pietra !

Eleganza virtuale
( Dialogo semi-serio di Lev Nicolaevic e un venditore di almanacchi )

Mi sovvien che in ogni dove
ci son gradini i e postazioni:
saper dove guardare è un 'arte da imparare.

Ci credi se ti dico che puoi , che devi
saperti destreggiare
cercar di non urtare
e restare sempre attento
a dove tira il vento ?

Ci sono prime donne che sanno cosa dire
ragazze divertite che sanno cosa fare:
ma in fondo quel che conta è vivere con gusto
a far che ogni giorno sia sempre quello giusto.

Ci credo a quel che dici,
però non puoi dimenticare
che il sangue scorre
e il cuore batte appena
le piccole ferite non valgono la pena:
il torto è sempre quello,
accendere dei fuochi con pochi zolfanelli
guardare sempre all'Io che stanca, ingombra
è infelice :perchè invece non giocare e ridere e parlare
in spregio ad ogni scala gradino o postazione
che tanto passan presto a torto od a ragione?

ciao forum, oggi è domenica,....

Oggi è domenica ( Nazim Hikmet: poesie dal carcere)

Oggi è domenica.
Oggi, perla prima volta, mi hanno portato fuori al sole.
E io, per la prima volta in vita mia, stupito di come il cielo fosse

Così lontano da me,
così azzurro, così immenso
sono rimasto immobile.

Poi, con rispetto, mi sono seduto sulla terra
e ho appogiato le spalle al muro.
In quest'istante nè un tuffo tra le onde,
nè la lotta, nè la libertà, nè mia moglie.
Solo la terra, il sole e io...
Sono felice...

Prigione di Ankara, 1938

Che bella! Grazie Miskin

Le mattine come queste sprigionano raccoglimento e luce, continuo a preferire le mattine perchè sono la culla dei desideri..

Desiderio ( Hilde Domin Palm)

Voglio che le cose che vedo
mi spacchino
come un fulmine
Non vorrei che passassero
incolori colorate
esse nuotano sulla mia retina
passano
nel punto oscuro
alla fine della memoria .

(Ich mochte von dem Dingen die ich sehe
wie von dem Blitz
gespalten werden
Ich will nicht dass sie voruberziehen
farblos bunte
sie schiwimmen auf meiner Netzhaut
sie treiben vorbei
in die dunkle Stelle
am Ende der Erinnerung

( mancano le dieresi sul alcune vocali...non le trovo
Auf wiedersen

Per i giorni che verranno: millevolti di poeti.. questa è Hilde.. nata a Colonia nel 1912 e fuggita dalla Germania di Hitler ...

Veglia

Un'intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d'amore

Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita


Giuseppe Ungaretti
Cima Quattro il 23 dicembre 1915


Miskin, io non trovo parole per introdurre pensieri.

Ciao, carissimi/e vi lascio una bella poesia della stessa poetessa che ho citato ieri,Hilde Domin Palm, che è anche un mio saluto... a presto

Ci congediamo

Ci congediamo
volontariamente
Ciò che amiamo rimane
grande come una bambola
su una striscia di cemento
come se così potessimo ritrovare la bambola.
Ci rimane
la nostalgia del congedo
a lungo
dopo il ritorno.

( Wir nehmen Abschied
freiwilling
Was wir lieben bleibt
puppengross
auf einem Streifen Zement
als Konnten wir
die Puppe
so wiederfinden.
Wir behalten das
Heimweh nach dem Abschied
lange
nach der Ruckkehr. )

(Lula come è prezioso il tuo rispetto per le parole, grazie, ciao

stasera per me (natualmente sto al IV pure io.....)

Dal mio quarto piano sull'infinito,
nella plausibile intimità della sera che sopraggiunge,
a una finestra che da sull'inizio delle stelle,
i miei sogni si muovono con l'accordo di un ritmo, con una distanza rivolta verso viaggi a paesi ignoti, o ipotetici,
o semplicemente
impossibili

Il libro dell'Inquietudine Fernando Pessoa

mina70

che bello questo topic ogni tanto vengo a vedere cosa inserite

grazie, soprattutto a Miskin che l'ha aperto

mina70 ha scritto:stasera per me (natualmente sto al IV pure io.....)

Dal mio quarto piano sull'infinito,
nella plausibile intimità della sera che sopraggiunge,
a una finestra che da sull'inizio delle stelle,
i miei sogni si muovono con l'accordo di un ritmo, con una distanza rivolta verso viaggi a paesi ignoti, o ipotetici,
o semplicemente
impossibili

Il libro dell'Inquietudine Fernando Pessoa

è stupenda,grazie mina!