1000Voci di poesia

Dei gatti l' inesauribile contemplazione avvince
che pare sonno e invece è saggia libertà di non volere

Avanti e indietro mi va
nel cervello , come se passeggiasse dentro casa, un bel gatto:
forte, tenero, da innamorarsi.
Quando miagola, lo si sente appena.

Tanto è dolce e discreto.Ma che sia di collera
o di calma la sua voce,
sempre più è ricca e profonda:
là il suo incanto e il suo segreto.

Questa voce che stilla,
che filtra nelle mie tenebre più profonde
mi colma come un verso numeroso
e come un filtro mi dà gioia.

Dans ma cervelle se promene,
Ainsi qu'en son appartement,
Un beau chat, fort, doux et charmant.
Quand il miaule, on l'entend a peine,

Tant son timbre est tendre et discret;
Mais que sa voix s'apaiseou gronde,
Elle est toujoursriche et profonde.
C' est là son charme et son secret.

Cette voix, qui perle et qui filtre,
Dans mon fonds le plus tenebreux,
Me remplit comme un vers nombreux
Et me rejouit comme un philtre.

Le chat , Charles Baudelaire , prima parte

morirò io,moriremo tutti noi,
morirà tutta la nostra società,
morirà il capitalismo,
ma la poesia resterà inconsumata.

Pier Paolo Pasolini.

per quello che nelle giornate non è compreso, non è conciliato
una definizione di poesia che ne riscattta la forma divergente...

da William Shakespeare: " Amleto"
" La poesia è l'asse inclinato,
la visione del mondo
fuori dai cardini"

Dov'è? mi ricordo "il tempo fuori dai cardini" della scena dello spettro ma questo passaggio proprio non mi sovviene

Una risposta a Mambu, a rotazione quasi completata

" Time is out of the joint" ( il tempo è fuori dai cardini")
è qui riunita da Marina Pizzi ( autrice del poetico sincretismo)
ad un richiamo a " Sogno di una notte di mezza estate " quando durante il solstizio d'estate ( oggi è l'equinozio d'autunno ? ) l'asse terrestre è inclinato di 23° ..( commedia dove c'è a anche un riferimento implicito alla struttura sferica del Globe..)
Fuori di citazione, la poesia, Il teatro, come mondi dove il tempo è sospeso:
" Che tragicommedia ?
Che Atto, dico, degno più di compassione e riso
può essere rappresentato in questo teatro del mondo,
in questa scena delle nostre coscienze '?"
Giordano Bruno " Degli eroici furori"

" As you like"

astronomicamente facciamo i primi passi nell'autunno , frontiera
dell'anno che va a finire: ma sono queste giornate le ultime vere
luci dell'estate...

Un'altra estate

Lunga furente estate.
La solca ora un brivido sottile
alle foci del Tresa
si che alcuno ne trema
dei volti già ridenti,
ora presaghi.
Ma tutto quanto non soggiacque all'afa
s'appunta al volo
degli uccelli lentissimi del largo
avventurati negli oscuri golfi
di un Italia infinita

Vittorio Sereni " Frontiera" (1935-1940)

Hermann Hesse, Settembre
Triste il giardino: fresca
scende ai fiori la pioggia.
Silenziosa trema
l'estate, declinando alla sua fine.
Gocciano foglie d'oro
giù dalla grande acacia.
Ride attonita e smorta
l'estate dentro il suo morente sogno.
S'attarda fra le rose,
pensando alla sua pace;
lentamente socchiude
i grandi occhi pesanti di stanchezza.


September
Der Garten trauert,
kühl sinkt in die Blumen der Regen.
Der Sommer schauert
still seinem Ende entgegen.

Golden tropft Blatt um Blatt
nieder vom hohen Akazienbaum.
Sommer lächelt erstaunt und matt
in den sterbenden Gartentraum.

Lange noch bei den Rosen
bleibt er stehn, seht sich nach Ruh.
Langsam tut er die großen,
müdgewordenen Augen zu.

i mutamenti stagionali sono il nostro viaggio nel tempo, decisivi tanto
quanto gli spostamenti nello spazio: sempre di metamorfosi si tratta, di cambiamenti di pelle e di abbandoni, forse...

Addio alla Florida

Procedi, alta nave, poichè ora sulla sponda
il serpente ha lasciato la pelle sulla terra.
Key West è affondata sotto nuvole massicce
e argenti e verdi hanno cosparso il mare. La luna
è in capo all'albero e il passato è morto.
La sua mente non mi parlerà mai più .
Sono libero. Alta sopra l'albero la luna corre
affrancata dalla sua mente e le onde fanno
un ritornello del serpente che ha deposto la pelle
sulla terra. Procedi nel buio. Le onde volano a poppa


Go on, high ship, since now, upon the shore,
The snake has left his skin upon the floor.
Key West sank dawnward under massive clouds
And silvers and green spread over the sea .The moon
Is at the mast head and the past is dead
Her mind will never speak to me again.
I am free. High the mast the moon
Rides clear of her mind and the waves make a refrain
Of this : that the snake has shed its skin upon
The floor.Go on through the darkness. The waves fly back.

Farwell to Florida, Wallace Stevens, prima strofa

Beginning

The moon drops one or two feathers into the fields.
The dark wheat listens.
Be still.
Now.
There they are, the moon's young, trying
Their wings.
Between trees, a slender woman lifts up the lovely shadow
Of her face, and now she steps into the air, now she is gone
Wholly, into the air.
I stand alone by an elder tree, I do not dare breathe
Or move.
I listen.
The wheat leans back toward its own darkness,
And I lean toward mine.
W.S.Merwin

Principio

La luna lascia cadere una o due piume sui campi
Nel buio il grano ascolta.
Rimani immobile.
Ora.
Eccoli i figli della luna che provano le loro ali.
Fra gli alberi
esile una donna
solleva l'ombra dolce del suo volto
e ora si libra nell'aria completamente,
totalmente nell'aria, ora.

Presso un giovane albero, solo,
non oso respirare
nè muovermi.
Ascolto.
Il grano si piega verso la propria oscurità,
ed io mi sporgo verso la mia.

Zoe ha scritto:Hermann Hesse, Settembre
Triste il giardino: fresca
scende ai fiori la pioggia.
Silenziosa trema
l'estate, declinando alla sua fine.
Gocciano foglie d'oro
giù dalla grande acacia.
Ride attonita e smorta
l'estate dentro il suo morente sogno.
S'attarda fra le rose,
pensando alla sua pace;
lentamente socchiude
i grandi occhi pesanti di stanchezza.


September
Der Garten trauert,
kühl sinkt in die Blumen der Regen.
Der Sommer schauert
still seinem Ende entgegen.

Golden tropft Blatt um Blatt
nieder vom hohen Akazienbaum.
Sommer lächelt erstaunt und matt
in den sterbenden Gartentraum.

Lange noch bei den Rosen
bleibt er stehn, seht sich nach Ruh.
Langsam tut er die großen,
müdgewordenen Augen zu.

che bella mi ha ricordato la pioggia nel pineto di D'annunzio

...con musica di Richard Strauss https://www.youtube.com/watch?v=qtmEjXZx340

la realtà è la scena che tutto comprende, ognuno di noi è conficcato nel suo destino , come una valanga , per qualcuno..

Fame a New York

La fame ti striscia dentro
da un punto fuori dei muscoli
o dentro il cemento o del terreno
o del vento che ti spinge.

Ti viene addosso , chiedendo
cibo, parole, saggezza, ricordi giovanili
di posti in cui hai mangiato, bevuto acqua fresca di sorgente

o tenuto la mano di qualcuno
o la casa dei balli, dolci, lenti,
delle canzoni, degli dei forti, del mondo
che conoscevi.

Ecco, la fame ti scova.
Ti domanda sempre,
Figlio , come stai? Dove sei ?
Hai mangiato bene ?
Hai fatto quello che uno della
nostra gente come te deve fare?

Hunger crawls into you
from somewhere out of your muscles
or the concrete or the land
or the wind pushing you.

It comes to you, asking
for food, words, wisdom, young memories
of places you ate at,drank cold spring water,
or held somebody's hand,
or home of gentle, slow dances
the songs, the strong gods, the world
you know.

That is, hunger searches you out.
It always ask you,
How are you, son ? Where are you?
Have you eaten well?
Have you done what you as a person
of our people is supposed to do?

Simon J.Ortiz " Hunger in New York City" prima parte

Saturday morning ..ancora a New York City,
per una cronaca poetica che è il compianto-planh per il poeta Dylan Thomas....oggi la prima parte, domani la seconda...

Dylan
Uno di noi doveva ufficialmente identificare il corpo
di Dylan all'obitorio della perizia medica
Io e Brinnin tirammo a sorte e toccò a me
Era un edificio scalcinato del centro ospedaliero
della First Avenue e il sotterraneo
puzzolente di formaldeide, era una confusione di carrelli
con lenzuoli di gomma per coprire i corpi
L'inserviente era un vecchietto con un grembiule
di gomma
S'infilò gli occhiali per leggere il nome che avevo scritto
su una striscia di carta e si guardò intorno
cercando di ricordare
Sollevò un lenzuolo. " E' lui ?" .Non era lui

One of us had to make the official idetification
of Dylan'body at the medical Examiner's Morgue
Brinnin and I tosed a coin and I lost
It was a crummy bilding in the Hospital complex
on First avenue and the basement, smelling
of formaldehyde, was a confusion of trolleys
with rubber sheets covering bodies
A little old man in a rubber apron was in a charge
He put on his glasses to read the name I had written
on a slip of paper and looked around, trying to
remember
He lifted one sheet." Is this him? " " It wasn't

James Laughlin " Dylan" prima parte


( Planher vulhen Dylan en acuest leugier son , direbbero i provenzali
( pianger voglio Dylan , con questa leggera melodia..)

Paul Verlaine, Canzone d’autunno

I singulti lunghi
Dei violini
D’autunno
Mi struggono il cuore
D’uniforme
Languore

Ah squallido
E smunto, quando
Risuonan l’ore
Io mi ricordo
Dei giorni in fuga
E piango;

E vado errando
Nel cupo vento
Che mi trasporta
Di qua, di là,
Simile alla
Foglia morta.

Chanson d'automne

Les sanglots longs
Des violons
De l'automne
Blessent mon coeur
D'une langueur
Monotone.

Tout suffocant
Et blême, quand
Sonne l'heure.
Je me souviens
Des jours anciens,
Et je pleure...

Et je m'en vais
Au vent mauvais
Qui m'emporte
De çà, de là,
Pareil à la
Feuille morte…

Kaiser ha scritto:...con musica di Richard Strauss https://www.youtube.com/watch?v=qtmEjXZx340

Grazie Kaiser

A lungo camminare, guardando poco attorno: poeti e barboni misurano le città e finiscono a raccoglliere solitudine sotto stelle fredde .

" Dylan" di James Laughlin seconda parte

Altri due o tre che non erano la " Vecchia canaglia"
dei bar di Soho e di Chelsea
Infine lo trovammo e aveva un aspetto orrendo
tutto gonfio
"ictus cerebrale" diceva il referto dell'autopsia,
troppo alcool per troppi anni
Il vecchio mi mandò a uno sportello per confermare
l'identificazione, dove c'era una ragazzina alta circa
un metro e mezzo, che trafficava con i moduli,
usando un mozzicone di matita
Dovetti scrivere " Dylan" per lei
sul modulo
perchè non aveva mai sentito
un nome simile e non sapeva come era scritto
" Che lavoro faceva? " chiese
le dissi che faceva il poeta; mi guardò perplessa
" Che cos'è un poeta ?" chiese
Le dissi che un poeta è una persona che scrive poesie
Mise nero su bianco ed ecco quello che si legge
sul modulo:
Dylan Thomas- poeta ( scriveva poesie )

Two or three more who weren't " Old Messey" of the
pubs of Soho and Chelsea
Finally we found him and he looked awful, all bloated
"Insult to the brain" was what it said on the autopsy
report, too much booze for too many years
The old man sent me to a window to confirm
the identification where there was a little girl about five feet
high, struggling with the forms, using a pencil stub
She got me to write " Dylan" for her on the
form because she had nevere heard of
such a name and couldn't spell it
"What was his profession? " she asked
I told her he was a poet; she looked perplexed
"What's a poet>?" she asked
I told her poet was a person who wrote poems
She put that down, and that's what it says on the form
Dylan Thomas- a poet ( he wrote poems).

Paura

Non della morte, ma
della metamorfosi
- accettare di privarsi di sé
come acqua che si lasci versare
e prende forma da ciò che la contiene
e corre via - e l'assorbe la terra
ed è e non è più - senza pena, forse
eppure non va persa.
Lenta, arrischiata
ogni cosa matura
per un attimo
di colma beatitudine
poi trabocca
come l'acqua di un vaso
fugge la pienezza.

Donatella Bisutti

seta arricciata dalla rugiada le palme delle foglie
che s'incurvano curando l'arco lieve del sole bambino
orfano della notte
che in sè lo cullava

Il caro lievito del mondo:
suoni, lacrime e fatiche -
gli accenti di pioggia
della sventura che ribolle
e le perdite sonore-
da che vena possono tornare ?

In un misero ricordo per la prima volta
fiuti cieche ammaccature,
pene di acqua ramata -
e ne segui le tracce,
sgradito a te stesso e sconosciuto -
il cieco e la sua guida a un tempo...

Osip Mendel' stam:
" I quaderni di Voronez" Mondadori

Astratti sempre dalle maglie di una stagione che va facendosi più severa, confidiamo nel segreto conforto delle nostre giornate ,
che un angolo ce l'hanno sempre di meraviglia

Ci conduce un regno vegetale, dove tutto è buono e
chi cammina cammina, venendo o andando cammina.
Cammina sull'erba che è erba,parla con una parola, sorride
con un sorriso. Egli è beato? Certo che lo fu. Che importa
ora, in questa residenza riconciliata, coi nostri volti germinali
e le nostre figure addomesticabili, se non essere
buoni animali che non attendono? Che importa se non
questa folata ai margini del canto? Si vive come se più
non ci fosse stagione, nel clima mediano di una sorte
neutra. Eppure l'unica memoria è una lezione e dice:
ovunque, stagioni.
Giuseppe Genna; dicembre 1993

G. Ungaretti, Sonnolenza

Questi dossi di monti
si sono coricati
nel buio delle valli

Non c’è più niente
che un gorgoglio
di grilli che mi raggiunge

E s’accompagna
alla mia inquietudine.

e veramente tutto è incessante movimento:
noi stessi che consegnamo ai tramonti abiti smessi del giorno
quasi subito dimentichi del personaggio appena recitato

E' fuggita l'estate, più nulla rimane,
Si sta bene al sole,
eppure questo non basta.
Una foglia dalle cinque punte
mi si è posata su una mano,
eppure questo non basta.
Nè il bene nè il male sono passati
invano,
tutto era chiaro e luminoso,
eppure questo non basta.
La vita mi prendeva sotto l'ala,
mi proteggeva, mi salvava: ero
davvero fortunato,
eppure questo non basta.
Non sono bruciate le foglie, non si
sono spezzati i rami,
il giorno è terso come il cristallo,
eppure questo non basta.

Arsenij Tarkovskij

Alda Merini, Bambino

Bambino,
se trovi l'aquilone della tua fantasia
legalo con l'intelligenza del cuore.
Vedrai sorgere giardini incantati
e tua madre diventerà una pianta
che ti coprirà con le sue foglie.
Fa delle tue mani due bianche colombe
e portino la pace ovunque
e l'ordine delle cose.
Ma prima di imparare a scrivere
guardati nell'acqua del sentimento.

è la parola: versi che sono luminosi
di un momento , un trascorrere che si è fissato:
l'abbandono che romba nel cuore e si mischia alla polvere

Nel fresco orinatoio alla stazione
sono disceso dalla collina ardente.
Sulla mia pelle polvere e sudore
m'inebriano. Negli occhi ancora canta
il sole.Anima e corpo ora abbandono
fra la lucida bianca porcellana

Sandro Penna , stazione di Recanati 8 dicembre 1929

Il buongiorno

E ora buongiorno alle nostre due anime
che si destano e senza alcun timore
si vegliano, chè amore ogni orizzonte
chiude all'amore e di una cameretta
fa un ognidove. Restino alle nuove
terre i navigatori, e mappe nuove
scoprano ad altri mondi sopra mondi:
si lasci un solo mondo a noi, che abbiamo
ciascuno un mondo ed è un mondo ciascuno.

And now good-morrow to our waking soules,
Which watch not one another out of feare;
For love, all love of other sights controules,
And makes one little roome, an every where.
Let se-discoverers to new worlds have gone,
Let Maps to other, worlds on worlds have showne,
Let us possesse on world, each hath one, and is one.

John Done,The good-morrow , seconda strofa

Non c'è un tempo conciliato,
ogni tempo è aspro e consegnato alla nostra capacità di resistere

chi ha resistito, gli è fiorito il cuore,
rosa dei rossi fuochi partigiani:
questo è il colore per le nostre aurore,
è il caldo sole nel giusto domani:
sbocciato è il giorno, e la notte era nera,
ma se rigido fu l'inverno, prima
fiorì di rose rosse primavera,
e la rosa risplende sulla cima

Per una rosa, Edoardo Sanguineti

La notte
 
lo ti amo ti amo gridi non sai a chi
ed esci nel buio a cercarti
in luoghi perduti di merci e di anime
dove ti circonda una siepe di uomini
e un'alta siepe di muri
e tu con quel grido senza vedere nulla
che mastichi e inghiotti fermo a un angolo dì strada
io ti amo a chi non sai balbetti
perché tu non sei e dici
sì a chiunque
allora sei prostituta e drogato, spacciatore e ladro
non per amore dell'uomo
ma per orrore dell'uomo
allora senti quell'antica voglia di uccidere
temendo di frugare nella tua stessa carne.

Donatella Bisutti