APPUNTAMENTI con Marco Mengoni - RESOCONTI

Grazie Luna

mi sono fatta attendere ma non mi sono dimenticata...è che sono incasinatissima ( ogni tanto mi tocca pure ritagliare del tempo per lavorare, oltre che per seguire marco) e poi non c'è molto da dire.
Come sapete sono stata a G-Day... andiamo con ordine
- la trasmissione diciamo che ha avuto un andamento calante...l'impressione era che l'atteggiamento stralunato e mutacico di fosse studiato a tavolino (quasi ad esacerbare un suo "difetto" che talvolta emerge in interviste ed affini) e marco all'inizio era divertito e stava al gioco. con il passare del tempo invece ha iniziato ad incupirsi ed indispettirsi... diciamo in parallelo con l'inasprirsi e inacidirsi degli interventi degli altri ospiti. ed anche l'atmosfera in studio è un po' cambiata.
-fuori onda... non è accaduto un granchè. nel primo fuori onda è stato sostanzialmente abbandonato nel frigo...un pochino a disagio ha farfugliato qualcosa ed è uscito dallo studio. negli altri spazi pubblicitari ha parlato con borbone e pianista (che ha voluto una foto con lui). non ha interagito con geppi. ha fatto foto di rito e scambiato due chiacchiere con moi fan.
- ho avuto modo di incriociarlo prima e dopo la puntata (quest'ultimo è stato dedicato alle ennesime foto). in occasione del primo non c'è stato margine per parlarci ma ha detto di essere soddisfatto della data zero ed orgoglioso degli arrangiamenti (ha sottolineato quanta fatica gli sono costati)

Vade retro, CARONTE.
MARCO MENGONI agli MTV DAYS – Torino 30/06/2012

Seguendo il Mengoni si scoprono i limiti della resistenza umana: sembra sempre di essere in una di quelle trasmissioni tipo "Spavento", "Sospetto", “Miracolo”…io ho scoperto che con temperature superiori ai 45° , umidità al 110% e una folla superiore alle 2.000 persone che ti circonda a 360°, si verificano interessanti fenomeni degenerativi. Ad esempio qualcuno parla al rallentatore, tipo Hal 9000 quando gli staccano la spina. Qualcuno scruta il cielo in attesa di un cenno, di acqua, di vento, di nuvole che coprano il sole, affidandosi agli elementi naturali con la stessa cieca fiducia di un coltivatore diretto. Qualcun’altro sperimenta l’abbronzatura differenziata, quella che ti segna fino all’estate successiva e che neanche con tre settimane ad arrostire a Papeete riesci a cancellare, perché si sa che il primo sole dell’anno ti marchia indelebilmente come una mucca d’alpeggio. Vanno forte l’abbronzatura da muratore (T-shirt maniche arrotolate), l’abbronzatura tradizionale da concerto versione midi (canotta e pantaloni corti) e mini (reggiseno e pantaloni corti). Esistono poi la versione “no parking” dovuta al segno dello zaino o della borsa a tracolla, che ti attraversa la schiena in diagonale come una sosta vietata e la “tris”, quando hai più di una borsa e le linee si incrociano sapientemente sulla schiena, permettendo di potersi dedicare, durante le estenuanti attese, a divertenti giochi da tavolo come la dama, gli scacchi ecc.

Parto di casa all’ora migliore: le 13:30. Fa caldo tendente al caldissimo. Ricevo un sms che mi dice: ”Marco prova alle 14:00. Vieni in piazza”. Non mi sfiora neanche lontanamente il pensiero che alle 14:00 in Piazza Castello (bella, bellissima, ma manco un filo d’ombra o un accenno di platano per ripararsi dal sole) è un po’ come essere nel Braccio della Morte senza neanche il conforto dell’ultimo pasto libero da scegliere. Mi precipito: vuoi perderti le prove per pochi intimi, “prove” nel senso che metteranno alla prova e selezioneranno i pochi che riusciranno ad arrivare alla sera? No, per carità…sia mai…arrivo in Piazza e già il fatto di vedere solo una cinquantina di persone sotto il palco mi fa pensare che è dura, veramente dura. Una delle mie C.d.A. (Compagne d’Avventura) ha già assunto un bel colorito gamberetto, l’altra si sta inconsapevolmente avviando verso l’abbronzatura no parking. Non ha neanche avuto il tempo di posare i bagagli ed è arrivata in piazza così com’è scesa dal treno: quando si dice spirito di sacrificio. Ci piazziamo sotto il palco, con una luce accecante (in Piazza Castello prevale il bianco). Arrivano i musicisti: ci sono tutti quelli del tour teatrale. Provano, uno per volta, con calma: per perdere un po’ di tempo infilano e sfilano i jack, si osservano con interesse prima l’ulna, poi il radio e si girano, si rigirano e si rivoltano, alla ricerca di un refolo d’aria, di un decimetro quadro di ombra, sotto un sole implacabile. Ogni tanto si alza qualche gridolino: “Marco!!” oppure “Fuori! Fuori!”, le voci sono affievolite, il fiato manca, il sole picchia duro e si aprono gli ombrelli che ci fanno somigliare una comitiva di turisti giapponesi. Qualcuno è già buttato a terra come una stuoia dell’IKEA e fa solo deboli cenni con la mano: su vuol dire sì, giù vuol dire no, destra sinistra vuol dire “lasciatemi evaporare in pace”.
Marco ad un certo punto appare là dietro, berrettino verde smeraldo, pantaloni corti e maglietta bianca Eiffel upside down. Prova il tempo necessario per sperimentare il disfacimento del primo strato di epidermide e dire ad un certo punto: “Che cosa brutta”, riferendosi al caldo infernale. “Dall’Inferno”, il medley e “In Un Giorno qualunque”, più lo stacchetto musicale con il quale sarà annunciato poi durante il concerto. Alla fine ci dice di andare a coprirci (tradotto dal mengonese: “di andare al coperto”) perché fa davvero caldo. Mi chiedo come faremo a resistere fino alle 18:30, l’orario che ci siamo prefissate per tornare in piazza. Occupiamo il pomeriggio andando e venendo dalla stazione, entrando ed uscendo dai bar e cercando di morire nella maniera più veloce ed indolore, o di caldo o di congestione.

Quando torniamo in piazza osservo le mie C.d.A. e le vedo per come mi sento: sfatte. Inizia lo spettacolo e intuiamo a cosa stiamo andando incontro: una folla calda ed umidiccia, che tira acqua, presa da un moto di solidarietà e carità cristiana e inneggia a giovani artisti a noi sconosciuti. Vogliamo proprio sottoporci a tutto questo? Le uniche 2 cose che ci dànno la forza di resistere sono “Non vorrai mica mollare adesso?” e che Marco canterà intorno alle 20:00, quindi abbiamo solo un’ora e mezza di sofferenza davanti. Giunta l’ora X, vediamo Marco apparire sui maxischermi in compagnia di Marracash e in attesa di salire sul palco: ahimé noi purtroppo non sentiamo un tubo di niente, vediamo dei gesti, vediamo la telecamera, vediamo il sorriso splendente della Divina Creatura Canora, ma possiamo solo intuire.

Ecco i musicisti sul palco: sono vestiti di tutto punto, poveracci. Li vedo e li piango. Noi siamo agitatissime, perché vorremmo davvero che Marco fosse accolto, se non con lo stesso entusiasmo e calore con il quale lo accogliamo noi e i fans assiepati sotto il palco (che si sono fatti sentire, cantando le canzoni insieme a Marco: me ne sono accorta riascoltando la diretta), almeno con rispetto. E così è stato: non ci sono stati fischi, né disturbo, né commenti offensivi. Tante persone, che non erano lì per lui, lo hanno applaudito con calore e hanno ballato al ritmo del medley. Le riprese tv hanno mostrato un pubblico molto vario, per età e composizione e io confermo: famiglie con bambini, persone diversamente giovani (adottando la locuzione molto efficace di una C.d.A.), giovani e giovanissimi. Ovviamente non c’era la stessa atmosfera che c’è ad un concerto di un singolo artista, magari in teatro: alcune persone erano giunte in piazza per lo spettacolo in sé. Alcuni passavano di lì e si fermavano ad ascoltare. E’ sempre bello poter ascoltare musica dal vivo e sono pochi coloro che resistono alla fascinazione della telecamera e del palco. Per Marco è comunque stato importante raggiungere anche questo tipo di pubblico, come dire “estemporaneo”, di passaggio.

Marco, introdotto dallo stacchetto e prima ancora da una presentazione molto carina della fanciulla di MTV, spunta da destra, la parte che noi non vediamo (ma va?). Premetto che ho dovuto riascoltare tutto a casa, perché dal 30/06 pomeriggio ho l’otite e le orecchie che fischiano come una pentola a pressione (parleremo poi un’altra volta del mio livello di autolesionismo…).
Riflettendo innanzitutto sulla scaletta, erano giunte notizie a proposito di “Solo” e “La Guerra”. Può essere che uno dei 2 brani (mi sembra improbabile che ci fossero altre 2 canzoni in scaletta), sia stato tagliato per motivi di tempo. Ho avuto la netta impressione che si dovesse fare in fretta, correre, tanto che, alla fine, Marco non ha neanche avuto il tempo di presentare i musicisti. Via, via, veloci, veloci, presto che è tardi. Magari invece la scaletta era proprio pensata così…mah…boh.... Sulla scelta dei brani proposti e la sequenza, niente da dire: perfetta. Per prima la canzone più recente, l’ultimo singolo in ordine di tempo. Per seconda “L’Equilibrista”, una delle canzoni più rappresentative del CD “Solo” e una delle più suggestive ed emozionanti dal vivo. Poi incomincia a scaldare la folla con “Come Ti Senti” e la fa scatenare con il medley. Per evitare l'infarto, ci fa fermare un attimo con “In Un Giorno Qualunque”, per poi chiudere di nuovo in salita ed esplodere con “Psycho Killer”. Direi sequenza e scelta musicale impeccabile.
Pensando invece ai singoli pezzi, la prima considerazione da fare è che in generale, noi che eravamo lì abbiamo sentito meglio gli strumenti e un po’ meno la voce, viceversa, chi era a casa, ha sentito meglio la voce e meno gli strumenti. In “Dall’Inferno” ad esempio, da casa si è un po’ perso quel crescendo angoscioso scandito dalla batteria, dalla chitarra e dal basso, che esplode poi al termine della prima strofa e introduce il crescendo ritmico della seconda strofa, che è caratteristico della nuova versione. “L’Equilibrista” è sempre molto emozionante dal vivo: l’esecuzione di Marco, perfetta, impeccabile. Non è facile cantare una canzone come “L’Equilibrista”, che ha una melodia delicata e una vena malinconica, in una situazione come quella della piazza, ma Marco ha saputo trovare la giusta chiave per eseguirla, cioè senza esagerare con l’emotività, ma neanche in modo distaccato: da vero “Equilibrista”. Sulla voce, cosa si può dire a questo ragazzo e di questo ragazzo, che già non sia stato detto? A me continua adesso a fare lo stesso effetto che faceva due anni fa: quando lo sento cantare, non vorrei che smettesse mai. “Come Ti Senti”, che è una canzone quasi recitata, un susseguirsi di frasi più o meno in rima, grazie alla sua voce (e al bel ritmo dato dalla musica), diventa qualcosa di speciale. Il medley è il pezzo forte della serata, quello che so maggiormente coinvolgerà il pubblico. Quasi nessuno può fare a meno di ballare al ritmo trascinante e la voce di Marco fa cose sublimi. La sequenza è perfetta, equilibrata, in crescendo. Marco canta questo tipo di canzoni con una naturalezza disarmante, le fa sembrare “facili”: si sente che è uno stile che gli appartiene pienamente, ma non è certo facile confrontarsi con mostri sacri come Janis Joplin, Bobby Hebb, Tina Turner con la scioltezza con la quale li affronta Marco. Sono sette minuti di energia pura, di voce strepitosa e di gran bella musica. “In Un Giorno Qualunque” è molto bella nel suo arrangiamento essenziale, che mette in risalto la voce di Marco. Prima di iniziare “Psycho Killer” Marco dice “Questo mi sa che è l’ultimo pezzo”: ancor di più penso che forse era preventivato anche un altro brano, che poi non è stato eseguito per questioni di tempo. Marco ci offre una delle migliori versioni live sentite ultimamente per la pulizia, energia e per l’arrangiamento, molto asciutto e con le chitarre che si sentono bene e la rendono molto rockeggiante. Con questa versione si ritorna un po’ alle origini, dopo aver fatto letteralmente il giro del mondo musicale in lungo e in largo ed averla proposta in almeno cinque versioni totalmente diverse una dall’altra (che dire dell’accenno quasi beguine di Villa Ada?).
Al termine della sua esibizione, Marco ha avuto appena il tempo di dire: “La mia band”, che subito hanno sbaraccato e li hanno fatti uscire, perché bisognava preparare per Giorgia e poi c’era l’intervista, che noi abbiamo seguito sui maxi-schermi, visto che da dove eravamo non si vedeva nulla del vomitorium psichedelico a lato palco. Che dire dell’improvvisazione jazz - “Lullaby of Birdland”, mica, con tutto rispetto, “Fate la nanna coscine di pollo” - che Marco tira fuori così, su due piedi, senza pensarci: manda in visibilio la presentatrice e anche noi!! Marco è così: gli viene in mente, la canta, come fosse la cosa più naturale del mondo.
Valutando la sua esibizione nel complesso, Marco era molto concentrato, preciso ed “efficace”. Sapeva bene che il pubblico degli MTV Days, non è il pubblico dei suoi concerti e quindi ha calibrato bene l’esibizione, finalizzando ed ottenendo lo scopo di coinvolgere non solo i fans storici – che erano presenti in buon numero, ma pur sempre in minoranza – ma un po’ tutti. Non si è lasciato andare come fa talvolta durante i suoi concerti, ma non è stato affatto dimesso, né tantomeno intimidito. Riascoltando l’esibizione è possibile apprezzare la pulizia vocale e gli arrangiamenti, nonché la band che sta crescendo sempre più e ha proposto bella musica, tra le migliori di questi MTV Days. Marco sta crescendo e maturando: è più consapevole e più padrone dei suoi mezzi vocali. E’ stato pieno di energia, nonostante il caldo, sempre ben presente a sé stesso. Marco non ha solo “cantato”, con quella voce pazzesca che si ritrova, ma ha anche proposto bella musica, andando dritto per la sua strada, senza scendere a compromessi “piacioni”, solo perché si trattava di una grande piazza, di un programma tv e di un pubblico molto vario. Anche se le sue canzoni non sono tutte capolavori assoluti e memorabili, non sono omologate o banali. Marco non è davvero mai uguale a nessuno, non “ricorda” nessuno. Ha l’unicità del vero talento.

Terminata l’intervista e scomparsa la Divina Creatura Canora, visto che siamo sopravvissute tutt’e sette, quasi incolumi, decidiamo di non sfidare ulteriormente la sorte e ci dirigiamo verso un bar all’aperto, dal quale ci godremo l’esibizione di Giorgia. Concludiamo la serata con una passeggiata notturna in mezzo alla movida torinese: i passi ci guidano sicure lungo le vie del centro di Torino, alla scoperta degli scorci più affascinanti, della storia della città e dei locali più trendy. Mentre chiacchieriamo, ci scambiamo impressioni ed opinioni, osservo i volti delle mie C.d.A. e, nonostante il caldo asfissiante, scorgo una luce che conosco ormai piuttosto bene. E’ quella luce che viene dalla pura emozione e dalla gioia che Marco ci fa provare e che neanche il caldo torrido della sera ancora rovente riesce minimamente ad offuscare. Una bella serata, una magnifica compagnia e un giovane artista unico, mai scontato, mai prevedibile, che riesce sempre a stupirci ed emozionarci.

Bellissimo resoconto poplar, grazie ! ... riesci a trasmettere anche il calore

@Poooop!
ma...mi hai fatto sudare!!!

Bellissimo resoconto Poplar... sembra un po' di essere stati là

Anche oggi, in quanto a calura, non scherza ...

Bellissimo resoconto poplar!!!! Hai trasmesso molto bene tutte le sensazioni che si provavano là, pure il caldo!!!!

Grazie poplar

Magnifico resoconto Poplar , grazie

Adoro, adoro, adoro

tesoro di donna che ci fai sti doni!

Grazie Poplar

Fantastico resoconto Poplar!!!

mi hai fatto tornare caldo... cercavo di rimuovere

grazie per il resoconto

Bravissima Poplar, splendido resoconto!

Poplar...grazie! Bellissimo racconto ! Per nostra fortuna sei sopravvissuta all'inferno abbacinante di piazza castello...ora siete temprate per seguire la Divina Creatura Canora in qualsivoglia tournè in giro per il mondo e in qualsiasi zona climatica

Grazie a voi per aver avuto la pazienza di leggere!!
In effetti anche oggi non scherzava in quanto a caldo!!

Grazie Poplar, adoro i tuoi resoconti

camila ha scritto:Poplar...grazie! Bellissimo racconto ! Per nostra fortuna sei sopravvissuta all'inferno abbacinante di piazza castello...ora siete temprate per seguire la Divina Creatura Canora in qualsivoglia tournè in giro per il mondo e in qualsiasi zona climatica

Effettivamente superare un'esperienza limite di quel genere ti lascia una sorta di delirio di onnipotenza...dopo essere sopravvisute alla piazza rovente e alle ascelle sudate dei ragazzini che ci circondavano, ogni impresa sembra possibile...

Grande Poplar!!!!!!!!!!!

Poplar, meraviglioso resoconto! è sempre un piacere leggerti!

 


Per l'Essenziale Tour i resoconti vanno qui:

https://1000voci.forumattivo.it/t1574-essenziale-tour-resoconti

TEZENIS MUSIC SUMMER FESTIVAL
Ciao a tutte,
scrivo il mio resoconto che mi fa piacere condividere con voi...
Piazza del popolo alle sedici e trenta era gia' bella piena nel senso che il sotto palco a occhio era gremito mentre il resto della piazza cosi' e cosi' in quanto ancora preda dei numerosi e coraggiosi turisti (visto il caldo).

Marco e' arrivato intorno alle 17.30 in una macchina con vetri scuri, a bordo  c'erano con lui  Marta  e Claudia e un discografico Sony che li aspettava.Marta aveva una gonna lunga, mentre Claudia era il jeans, Marco indossava  bermuda con camicia a quadri. Già li si è fermato a firmare autografi e fare foto.
L'arrivo era dovuto alle prove che da li a poco sono iniziate, l' Essenziale e Pronto a Correre  contro le aspettative di chi stava in piazza che  s'aspettava Una Parola.

E' partito  con l'esecuzione intera di tutte e due le canzoni sotto gli applausi e le urla dei presenti, poi ha provato un paio di volte  l'attacco di Pronto a Correre.
Dopo le prove durate circa  venti minuti  e' risalito in macchina senza fermarsi e a gesti ha dato appuntamento nel giro di poco lasciando intendere che sarebbe stato il primo a salire sul palco. All'improvviso qualche fan è riuscita a fermare la macchina già in partenza, creando un pò di scompiglio, Lui comunque gentilissimo ha dato ascolto a queste persone da dentro l'abitacolo per qualche minuto con un bel sorriso e poi l'auto ha ripreso la sua corsa.

Passa il tempo e chi partecipa alla trasmissione fa le prove  sotto il gradimento di chi sta in piazza...passa De Gregori, la Mannoia, Nek che si ferma a fare il giro di autografi, i comici di Colorado, Annichiarico, Biondi, Fedez acclamatissimo che per due volte manco degna di un saluto le fans (c'è chi lo apostrofa con uno ah Stxxxo) , quei (permettetemelo) catorci dei Pooh   (Facchinetti senza trucco fa letteralmente paura, che a Zio Fester je fa un baffo  ) e tutti i giovani in gara, Maggio ricercatissimo, Greta teleguidata dall'assistente, la Atzei con la manager che diceva "eh gli autografi li deve fare..è il suo lavoro", con aria sconsolata, e Clementino che ha tirato su l'umore di tutti con le sue battute in napoletano sul non riconoscere il cartonato di Casillo  .

Intorno alle venti Marco ritorna sempre in macchina con la stessa formazione solo che le due ragazze si sono cambiate d'abito e portano gonne lunghe che partono dal seno con maglia sottile senza maniche, Marta scarpe da ginnastica nere  gialle  e verdi fluo e Claudia invece non la riesco a vedere bene, ma noto che  ha la busta con  gli abiti di scena di Marco e tutte e due portano i capelli di lato, boh... colori diversi, ma vestite praticamente uguali. Da li Marco ha iniziato a salutare e fare autografi  alle tante ragazze che gli stavano intorno urlando che cercavano di toccarlo da per tutto fino a quando Claudia l'ha richiamato all'ordine per entrare a a cambiarsi e esibirsi.

Arriva il momento atteso appare con il completo cachi senza giacca e intona l'Essenziale che viene cantato da tutta la piazza indipendentemente dall'artista per il quale si e' preso parte alla festa. A fine esibizione e' entrata in scena la Marcuzzi che ha fatto una finta presentazione di Eros e questo ha consentito a Marco d'andare dietro a cambiarsi  per il secondo  pezzo che come  vi ho scritto prima e' stato Pronto a Correre.
Nel  giro  di 5 minuti torna  in jeans scuri maglia "Senti il Sound"  con sopra una maglia leggera nera leggermente trasparente e cosa posso dire e' stato bravissimo, piacevolissimo, coinvolgente..lui felice e molto emozionato sopratutto sulla prima, e la serata mi e' piaciuta tantissimo.
Tante urla, la solita puzza d'ascelle,  spinte, parolacce tra le fan  di Marco che ho scoperto si dividono in sottogruppi  e questo  porta a maldicenze, ma per me tante risate in generale perche' se ne dicono di ogni.

Marco come già detto, era contento saltellava, anche se la piazza quando ha cantato non era pienissima perche' si e' riempita piano piano nel corso della serata, ma aveva un bel pubblico che televisivamente risultera' carino, (coi ritocchi del caso)
Mi stavo scordando che ha fatto pure il baciamano ad  Alessia.

Marco verso le 10.30 e' andato via, ma non prima d'aver fatto qualche  altro autografo al volo.

Scusate per il papiro!Al prossimo evento!

Grazie Anastasia      ma quanti bei particolari che ci hai riportato, puzza d'ascelle compresa      peccato per quello che dici sulle fan, non avevo idea che si arrivasse a tanto     per cosa poi?

Anastasia ha scritto:TEZENIS MUSIC SUMMER FESTIVAL
Ciao a tutte,
scrivo il mio resoconto che mi fa piacere condividere con voi...
Piazza del popolo alle sedici e trenta era gia' bella piena nel senso che il sotto palco a occhio era gremito mentre il resto della piazza cosi' e cosi' in quanto ancora preda dei numerosi e coraggiosi turisti (visto il caldo).

Marco e' arrivato intorno alle 17.30 in una macchina con vetri scuri, a bordo  c'erano con lui  Marta  e Claudia e un discografico Sony che li aspettava.Marta aveva una gonna lunga, mentre Claudia era il jeans, Marco indossava  bermuda con camicia a quadri. Già li si è fermato a firmare autografi e fare foto.
L'arrivo era dovuto alle prove che da li a poco sono iniziate, l' Essenziale e Pronto a Correre  contro le aspettative di chi stava in piazza che  s'aspettava Una Parola.

E' partito  con l'esecuzione intera di tutte e due le canzoni sotto gli applausi e le urla dei presenti, poi ha provato un paio di volte  l'attacco di Pronto a Correre.

era meglio 3 o 4   


cmq non toccarmi i POOOOOH  


(e occhio quando mettete le faccine, mettete sempre uno spazio prima e dopo per sicurezza sennò qua si incasina tutto  )

  Guenda per i POOH