Marco Mengoni - Riflessioni musicali

Therese ha scritto:

EffeCi ha scritto:La cosa che stupisce è anche la sua completa naturalezza, il lasciarsi andare in modo quasi spudorato. Su quel palco non ha più remore. E passa dal comico, all'intenso, per poi trasformarsi in un provocatore sensuale nel giro di tre minuti. Il tutto cantando in maniera divina e ballando sempre meglio.

Nessuno si è ancora accorto, a livello nazionale, che siamo di frone ad un mostro di bravura. Dovrebbero scriverlo a caratteri cubitali.

Siamo in un'epoca e in un paese in cui la bravura non paga.
A Marco manca uno sponsor, potente, con i contatti giusti, che lo "introduca".
Non so se lo avrà mai, se dovrebbe cercarselo o se è meglio che non l'abbia. Non saprei dirlo, lascio fare a lui.

Ma senza "sponsor" diventa vitale il repertorio che riuscirà a proporre in futuro. E' la sua unica arma per spaccare tutto e imporre la sua bravura. Io sono moolto fiduciosa.

Cosa intendi come sponsor? casa discografica? io sono forse un pò idealista ma sono convinta che alla lunga il talento paghi. E un talento come Marco è impossibile che gli addetti ai lavori non lo sappiano riconoscere.
Sicuramente il mondo musicale discografico è difficile e pieno di squali e non tutti possono reggere la tensione, ma credo che Marco abbia la forza di sapersi imporre e difendere. Ha le sue fragilità interiori ma la grinta per fare questo mestiere ce l'ha. Sono anche convinta che la Sony abbia ben capito chi ha per le mani e non voglia lasciarlo fuggire. Ma se per caso lo avessero sottovalutato per me ci sono case discografiche che farebbero carte false per accaparrarselo. Non dimentichiamo che nell'ambiente musicale è molto stimato da artisti, addetti ai lavori...

[quote="verod"]

Pancaspe ha scritto:

EffeCi ha scritto:Nessuno si è ancora accorto, a livello nazionale, che siamo di frone ad un mostro di bravura. Dovrebbero scriverlo a caratteri cubitali.

Volere tutto e subito mi sembra eccessivo...soprattutto perchè è già ad un ottimo punto

hai ragione, in poco tempo è fantastico ciò che ha fatto.
ed è anche vero che pochi esordienti hanno ricevuto così tanti attestati di stima dai colleghi e nomi ilustri dell'ambiente quanti ne ha avuti Marco ! Credo che noi siamo più impazienti di lui e vorremmo che tutto il mondo
lo amasse quanto lo amiamo noi !

concordo con Pan e Vero sulla pazienza che dobbiamo avere per il percorso del Mengoni.
All'inizio avrei voluto un contratto discografico stratosferico, al livello internazionale, con tanto di tour mondiale e copertine sulle più importanti riviste del globo

ad oggi mi interessa soltanto che Marco abbia la giusta dimensione, nell'ambito della quale possa crescere gradualmente e continuamente.
Probabilmente una eccessiva alta quota, adesso, potrebbe essere perfino controproducente.

Attualmente gode del giusto successo e di una buona popolarità, tanto quanto basta per crescere artisticamente in modo sereno senza ulteriori interferenze o eccessive aspettative (tranne le nostre )

@Forse concordo completamente con te


Quando tra 10 anni riceverà il primo Grammy saremo soddisfatti di averlo aspettato e del percorso fatto

Sì, ma scusate, penso che ci voglia poco per almeno ammettere qualcosa che sta sotto gli occhi di tutti. Non sto dicendo che Marco deve precorrere i tempi, però, a parte noi che lo seguiamo e qualche momento di visibilità in tv, sta di fatto che Marco Mengoni è ancora considerato quello che ha vinto X Factor ed è arrivato terzo a San Remo. Quando, invece, chi sta nell'ambiente dovrebbe almeno cominciare a scrivere qualcosa che lo riguardi, che non siano le solite fregnacce. Dal punto di vista della bravura interpretativa meriterà due righe di considerazione, o no? Nessuno, tranne qualche giornale locale, si degna di andarlo a vedere e di recensire qualcosa, nel bene e nel male.
Dopo mesi e parecchi concerti, mi sembra limitativo continuare a giustificare questa assenza di interesse con il fatto che Marco viene da un talent e non ha ancora un repertorio. Sembra quasi che abbiano paura di "sporcarsi le mani". La bravura di Marco è palese. Non occorre aspettare che incida un concept album per ammettere il suo talento e per scribacchiare uno straccio di articolo che racconti ai più che c'è un ragazzo sul quale vale la pena di scommettere.
Non mi pare di usare toni messianici, Pan e sono contenta di farti ridere. Non ho visto dieci concerti, ne ho visti sei. E comunque ho i biglietti per altri due. Il fatto di emozionarmi ed entusiasmarmi tanto al sesto concerto, forse, vuol dire che qualcosa di particolare, di diverso, Marco ce l'ha... e non sono le mutande.

@Effeci concordo con te.
Prima di tutto Marco è cresciuto moltissimo in 2 mesi di tour. Da non crederci. La sua padronanza del palco, adesso, è davvero straordinaria.

Non è pronto per "l'eccellenza internazionale", ma neppure ha piu' nulla a che fare con le recensioni dei giornali locali.
Che chi"sa di musica" non si sia ancora degnato di occuparsi di lui come si conviene, comincia ad essere davvero imbarazzante.

I passaggi decenti, in televisione, si contano sulla punta delle dita.

Solo un mese e mezzo fa, ad Osimo, Marco era un esordiente. Adesso non lo è piu'. E' il giovane artistia piu' promettente del panorama musicale italiano. Andrebbe detto, perchè è la realtà.

L'unico nodo ancora da sciogliere sono i suoi inediti futuro. Per carità, è un nodo non da poco.
Ma se il buongiorno si vede dal mattino, si puo' ben sperare.
Perchè questa diffidenza, ritrosia, quesa sorta di timore?

@EffeCi
Il mercato discografico italiano è quello che è, in crisi da decenni, un po' risollevato dai talent e sempre basato sulle vendite natalizie e postsanremo.
I giornali a tiratura nazionale sono molto legati alla pubblicità e allo scambio di cortesie con gli inserzionisti, non basta un'addetto stampa per avere un articolo.
I giornalisti vanno sul sicuro, i soliti noti, i soliti successi. Dovrebbe esserci qualcuno a spingere, tipo la casa discografica. E i problemi con Sony sono noti. Oltretutto non sappiamo come sono divisi effettivamente i compiti tra Sony e Cantieri Musicali, tra distribuzione e pubblicità ad esempio.
Marco potrà essere spettacolare, ma per il momento non basta. Bisognerà aspettare che l'entusiasmo del web venga recepito come una vera affezione e non un'esaltazione del momento.

Per quanto mi riguarda ho preso spunto da un concetto di fondo espresso da Pan e Vero, che condivido ... perchè, paradossalmente, un consenso universale potrebbe frenare l'evoluzione del Mengoni.

Sarebbe incoerente, da parte mia, non ammettere di volere una maggiore attenzione per Marco, da parte dei media. Un po' tutti lo abbiamo scritto in questi mesi e condividiamo questa speranza.
Detto questo, viste le parole di elogio nei suoi confronti, da parte di illustri colleghi, ma anche degli stessi giornalisti (seppur con il contagocce), preferisco questo graduale, dosato crescendo di consensi, piuttosto che un delirio immediato che porterebbe soltanto ad aspettative pretenziose, un po' da parte di tutti ... e dico tutti.

Ricordiamoci che se Marco sta godendo di una minima libertà artistica dipende anche dal fatto che non è stato considerato il cavallo vincente dalla sua casa discografica ... non so se è chiaro quello che voglio dire ... però a me va bene che i riflettori si accendano uno alla volta (a prescindere dai motivi per i quali questo avviene)

intanto godiamocelo così

Sulla faccenda degli inediti, la libertà musicale di cui Marco ha parlato e che gli manca è un punto nodale.
Lo scetticismo e l'indifferenza sul prodotto ep che finora è stato realizzato è giustificabile, da parte della critica. Anche se quel prodotto non è ciò che avrebbe dovuto e potuto essere, se Marco avesse avuto la libertà di cui sopra e che spera, un giorno, di potersi conquistare. Gli auguro di non dovere aspettare dieci anni, però...
Sta di fatto che il prodotto live è di tutto rispetto e molto di più e di meglio di qualunque cosa proposta dai suoi "colleghi" usciti da esperienze simili alle sue. Marco ha dimostrato una qualità superiore, se non fosse che per le straordinarie doti vocali.

Allora torniamo al punto di partenza. Ci sarà anche la crisi discografica, ma l'Italia è un ghetto dal punto di vista espressivo nella musica. In Inghilterra, con la crisi e tutto, l'estro resta sempre un bene apprezzato.

Forsesi, libertà artistica Marco se la sta prendendo sul palco, rivoluzionando le covers e alcuni suoi inediti e inventando sempre qualcosa di nuovo. Speriamo che ci sia un riscontro anche nel prossimo disco, di questa libertà...

E non ho chiesto consensi unanimi ed indistinti, ma un minimo di attenzione, di curiosità. Non c'è stata curiosità, non c'è stato altro che snobismo e qualche benevolo accenno espresso con somma cautela, quasi vergognandosi di proferirlo.

ForsesiForseno ha scritto:Per quanto mi riguarda ho preso spunto da un concetto di fondo espresso da Pan e Vero, che condivido ... perchè, paradossalmente, un consenso universale potrebbe frenare l'evoluzione del Mengoni.

Sarebbe incoerente, da parte mia, non ammettere di volere una maggiore attenzione per Marco, da parte dei media. Un po' tutti lo abbiamo scritto in questi mesi e condividiamo questa speranza.
Detto questo, viste le parole di elogio nei suoi confronti, da parte di illustri colleghi, ma anche degli stessi giornalisti (seppur con il contagocce), preferisco questo graduale, dosato crescendo di consensi, piuttosto che un delirio immediato che porterebbe soltanto ad aspettative pretenziose, un po' da parte di tutti ... e dico tutti.

Ricordiamoci che se Marco sta godendo di una minima libertà artistica dipende anche dal fatto che non è stato considerato il cavallo vincente dalla sua casa discografica ... non so se è chiaro quello che voglio dire ... però a me va bene che i riflettori si accendano uno alla volta (a prescindere dai motivi per i quali questo avviene)

intanto godiamocelo così

Quoto tutto il tuo intervento perchè sono completamente d'accordo...E' ovvio che Marco ha un talento fuori dal comune e anche una insospettabile determinazione che lo porteranno lontano...ed è quindi altrettanto ovvio che chiunque di noi gongolerebbe, io in primis, di fronte ad una maggior esaltazione dei media (oddio...non tutto ciò che fa parte dei media )...ma sinceramente questo non vuol dire che non dobbiamo vedere i lati positivi della sua posizione (come dice Forse) e valutare anche tutte le sfaccettaure della faccenda, senza aspettarci di più di quanto realmente sia possibile ottenere (concordo anche con Lula).
Io sono felice di ciò che lui sta gradualmente ottenendo...perchè sono queste vittorie quelle che veramente consolideranno la sua posizione nel panorama musicale italiano, mentre magari un'eccessiva esaltazione potrebbe abbattersi su di lui come un peso troppo grande e anche fonte di troppa pressione.
E poi, sinceramente, tutto questo sottovalutarlo io non lo vedo...I Wma sono solo l'ultima cosa a cui ha partecipato quindi penso a quelli e in quell'occasione è stato trattato, mediaticamente, come un vero e proprio big...non me la sento di lamentarmi in quanto fan.
Poi come dice Forse il fatto che la Sony lo abbia sottostimato ha anche avuto conseguenze positive...e al momento credo che per Marco la libertà artistica sia la cosa più importante da ottenere, ben più di riconoscimenti che lasciano il tempo che trovano e vanno via al primo soffio di un nuovo vento o vengono dimenticati al piccolo errore.

Penso che a Marco farebbe piacere essere considerato un po' di più. E mi pare che ogni tanto un sassolino o due dalle scarpe se lo sia tolto in tal senso.
Ripeto, per quanto riguarda i dischi, proprio perché la Sony lo ha sottostimato, non gli ha concesso libertà. Saranno sicuramente le regole del gioco, non ne dubito. E quando il gioco si fa duro... let's hope.... forse...

Effe io ti capisco

ma Marco le rivincite se le sa prendere tutte

nemmeno un anno fa era uno sconosciuto

è entrato ad Xfactor all'ombra di Chiara che, inizialmente, era la preferita di Morgan (e a quanto pare della Sony)
lì ha trionfato da tutti i punti di vista.

È stato presentato a Sanremo come l'ultimo, insulso prodotto da talent ed è uscito come la rivelazione

Abbiamo visto giornalisti ignorarlo, per poi parlarne o chiedere una intervista

Altri lo hanno stroncato, per poi tornare mestamente sui loro passi

Numerosi colleghi già lo apprezzavano, altri si sono trovati costretti ad ammettere

Persino la signora De Filippi, in una trasmissione serale da milioni di spettatori, si è trovata davanti un giovane che proclamava come suo modello il Mengoni (e cercando goffamente di seguirne le orme )

Un tour che prevedeva una cauta partecipazione di spettatori, si è evoluto in un evento che sta richiamando estimatori un po' ovunque


Io sono tranquillo, soprattutto dopo quello che ho vissuto al concerto di Roma ...

non ho dubbi che le attenzioni se le prenderà direttamente Marco, tutte quelle che merita bisogna soltanto avere pazienza

EffeCi ha scritto:

E non ho chiesto consensi unanimi ed indistinti, ma un minimo di attenzione, di curiosità. Non c'è stata curiosità, non c'è stato altro che snobismo e qualche benevolo accenno espresso con somma cautela, quasi vergognandosi di proferirlo.

Oddio, dire che non c'è stata curiosità ma solo snobismo non corrisponde esattamente alla realtà.Capisco che noi fan non riusciamo mai ad accontentarci e tutto ci sembra troppo poco e quel poco viene dimenticato in fretta (come i giornalisti nei confronti dell'Inter ) ma Marco è stato considerato in questi mesi sempre diversamente dai "suoi colleghi usciti dai talent" come dici tu...ha avuto una considerazione che molti altri si sognano, ma è assolutamente tutto merito suo e di ciò che si è costruito da solo. Tutti ne parlano come un enorme talento a 360°, viene considerato un big ormai ovunque egli vada (e questo è anche merito del suo gruppo di lavoro e della sua agenzia che organizza concerti che è assolutamente tra le migliori, se non la migliore, in Italia)...sfido a pensare a quanti emergenti e non usciti da talent possono vantare così tanta considerazione a così pochi mesi dall'esordio.
Credo che a sottovalutare ciò che si sta costruendo non gli facciamo un favore. Forse sono ottimista io, ma facendo confronti mi pare che lui sia ormai accostato ad grandi della musica italiana e apprezzato dalla maggior parte degli addetti ai lavori, cosa che certo non si può dire di tanti giovani cantanti italiani (e non parlo solo dei talent perchè non ci sono solo quelli)...
Dai che un po' di ottimismo fa bene a noi ma soprattutto fa bene a lui che ha bisogno di tanta fiducia ma soprattutto tanta pazienza...anche nella sua capacità di costruirsi da solo la sua credibilità artistica a livello mediatico.
Io la penso così...sono molto ottimista.

@Verod,
anche per me in fondo va bene così, è il consenso più vasto che sta raggiungendo concerto dopo concerto che conta per il suo futuro, fermo restando la qualità di quello che vorrà proporre. Capisco però quello che dice Effe, le parla delle qualità di interprete, di performer, e su questo qualche parolina in più magari ci stava.
Per quanto riguarda la Sony, non credo che abbia sottostimato Marco. Ripeto non sappiamo effettivamente come sono divisi i ruoli e quindi è difficile giudicare. Ma se la Sony distribuisce soltanto, non ha molto interesse all'artista Marco, in quanto i guadagni sono inferiori rispetto ad un prodotto tutto fatto in casa. Meglio puntare su altri, appioppandogli propri autori, musicisti, produttori, arrangiatori, che hanno già sotto contratto. Non solo un discorso di libertà, ma di soldi, purtroppo.

@Effe...quello che dici è ciò che vogliamo noi...non ciò che vuole lui...anche perchè ciò che vuole lui nessuno di noi può saperlo con certezza visto che non lo conosciamo se non in modo "mediato"

L'unica cosa che sappiamo è ciò che lui dice nelle interviste...e in quelle occasioni ha sempre parlato di pazienza, gradualità, e di assoluta necessità di godere di totale libertà artistica e potersi esprimere a pieno senza pressioni.

lula ha scritto:@Verod,
anche per me in fondo va bene così, è il consenso più vasto che sta raggiungendo concerto dopo concerto che conta per il suo futuro, fermo restando la qualità di quello che vorrà proporre. Capisco però quello che dice Effe, le parla delle qualità di interprete, di performer, e su questo qualche parolina in più magari ci stava.

Ma lo capisco anch'io...perchè sono altrettanto innamorata dell'artista Marco Mengoni e altrettanto convinta che lui rappresenti qualcosa di totalmente nuovo e completo nel panorama italiano e sono anche convita che il suo percorso sarà inarrestabile.
Però dobbiamo anche essere sereni e pazienti...perchè le cose non sono così semplici, e tutto arriverà così come sta arrivando ora gradualmente.
Pensa solo ai Wma...eravamo abituati a vederlo sfumato in trasmissioni Rai e ce lo siamo ritrovato trasmesso come artista di punta negli orari migliori e con tanta considerazione positiva intorno. E' tutto merito suo (e, ripeto, anche del suo solido gruppo di lavoro) e così come è arrivato a questo raggiungerà anche tutto il resto.

Guarda Verod, che io su Marco non ho alcun dubbio. Lui sfonderà e diventerà una stella. E' troppo determinato, troppo pieno di talento autentico e ha il cuore.
Su di lui sono ottimista.
Sull'ambiente discografico sono pessimista. E il mondo di cannibali che vive in quel mondo non mi conforta.
E qualche recensione, non da blog e non da stampa locale, dei suoi concerti avrebbe giovato ad allargare il raggio, a mio parere. Ma che i giornalisti vadano pure a vedere le vecchie cariatidi ritinte, loro coetanee. Chissà mai che vi non scoprano la pietra filosofale.

lula ha scritto:
Per quanto riguarda la Sony, non credo che abbia sottostimato Marco. Ripeto non sappiamo effettivamente come sono divisi i ruoli e quindi è difficile giudicare. Ma se la Sony distribuisce soltanto, non ha molto interesse all'artista Marco, in quanto i guadagni sono inferiori rispetto ad un prodotto tutto fatto in casa. Meglio puntare su altri, appioppandogli propri autori, musicisti, produttori, arrangiatori, che hanno già sotto contratto. Non solo un discorso di libertà, ma di soldi, purtroppo.

Anzi, secondo me, è solo un discorso di soldi: la Sony è un'industria che vende un prodotto. Niente di più. Della musica non gliene frega niente.
Se avete letto la storia di George Michael, di cui ho scritto in un topic a lui dedicato , sapete anche che non essendosi piegato alle logiche della Sony che voleva continuare a proporlo come prodotto per BM (allora teenager ) non ha più pubblicato un disco per 4 anni, nonostante fosse già affermato nel MONDO, vendesse milioni di dischi e richiamasse ai suoi concerti decine di migliaia di persone (nell'ultimo concerto come Wham aveva riempito lo stadio di Wembley, se volete vederlo ho postato l'inizio di quel concerto)

Ecco perché sono pessimista e anch'io mi ricordo la storia di George Michael. Che era ed è veramente una popstar di livello eccezionale.

Ecco perchè sono sempre stato contento dell'esistenza del suo gruppo di lavoro

Io lo sono anche di più, pessimista. Credo che la Sony cerchi di mettergli i bastoni fra le ruote fin d'ora, di fargli abbassare un po' ciuffo, così scaduto il contratto, non se lo ritroverà agguerrito concorrente dei suoi prodotti razzolasoldi.

Anzi, rincaro la dose. Tutto il disinteresse della Sony a promuoverlo è un'operazione atta ad impedirgli in facile ricollocamento distributivo con altre major, una volta scaduto il contratto con loro.

lula ha scritto:Anzi, rincaro la dose. Tutto il disinteresse della Sony a promuoverlo è un'operazione atta ad impedirgli in facile ricollocamento distributivo con altre major, una volta scaduto il contratto con loro.

questo è un pericolo che conosciamo, però adesso non facciamo troppa dietrologia

Sì, ma George Michael non è stato mica una meteora, eppure ha avuto problemi seri. Ci ricordiamo cos'era il successo mondiale degli Wham?

Vabbè, il tasto è dolente. Non so se è peggio essere nelle mani avide e ciniche delle case discografiche o in quelle ragnatelose della De Filippi. Che mondo crudele.

È meglio che mi fermi qui, a volte sono una Cassandra.