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Interviste, articoli e recensioni, chi canta e chi suona

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Messaggio Da Kaiser Lun 27 Mag 2013, 16:51

Ferro produttore nuovo album Amoroso
27 Maggio 2013

(ANSA) - ROMA - Dopo 11 dischi di platino, la seconda vittoria ad Amici e dopo quasi un anno di lavoro in studio, e' in arrivo a settembre il nuovo atteso disco di Alessandra Amoroso, che vedra' una collaborazione speciale, quella di Tiziano Ferro che firma la produzione artistica dell'album. ''Lavorare in studio con Alessandra si sta rivelando un'esperienza estremamente intensa e stimolante - dice Ferro -. Sto imparando a conoscere una ragazza che cresce di giorno in giorno come cantante e come donna.
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Messaggio Da Kaiser Ven 14 Giu 2013, 15:13

Malika Ayane debutta in radio
'Sold out - Incidenti di percorso', in onda in diretta su Radio2

(ANSA) - ROMA, 14 GIU - 'In questo momento storico nel quale la gente e' abbattuta, voglio provare a raccontare vite e carriere di personaggi straordinari attraverso tutte le magagne in cui si sono dovuti trovare'': Malika Ayane debutta in radio con un programma tutto suo, 'Sold out - Incidenti di percorso', in onda in diretta su Radio2 dal 17 al 28 giugno, dal lunedi' al venerdi' alle 11. La cantautrice raccontera' storie e aneddoti che si nascondono dietro una canzone, un incontro, un progetto musicale.

FONTE
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Messaggio Da camila Mar 18 Giu 2013, 12:46

Paola & Chiara confermano l'intenzione di ritirarsi dalla musica

8 giu 2013 Come già riportato da Rockol, Paola e Chiara nella giornata di sabato 1 giugno alla propria pagina Facebook avevano lasciato intendere la loro volontà di ritirasi dalla musica: "Solo questo, dopo 17 anni dedicati alla musica, mi sento di dire che nessuno mai veramente ha creduto o puntato su di noi. ecco perché 'Giungla' (l'ultima fatica in studio del duo, atteso nei negozi per l'11 giugno, ndr) è probabilmente (il nostro, ndr) ultimo disco. Il pop dance all'estero è una realtà e un business, qui non si capisce perché siamo le uniche a farlo. Lo avete notato, vero? No ecco". In una recente videointervista al Corriere della Sera confermano questa intenzione: "Ci è sembrato che quello che abbiamo fatto negli ultimi anni non abbia interessato, o meglio che non ci fosse una gratificazione reale per quello che è un genere come il nostro. In realtà è une genere apprezzato se arriva dall'estero", afferma Chiara. "All'estero c'è una quantità di pop femminile e maschile spropositata e in Italia è molto sponsorizzato il pop internazionale. Se invece uno lo fa qui, chissà perchè non funziona. fare musica pop diventa un esercizio inutile", aggiunge Paola. All'inizio dell'anno, però, secondo la FIMI, l'associazione di categoria dei discografici italiani, è da due lustri che gli artisti nostri connazionali dominano le patrie classifiche annuali di vendita. Anche nelle classifiche di vendita di questa settimana rilevate da iTunes e dalla stessa FIMI, gli artisti italiani sono numerosi. Ad esempio, al primo posto della Dowload Chart degli album italiani più acquistati su iTunes, aggiornata ad oggi, al primo e al quarto posto c'è Max Pezzali, al terzo Jovanotti, al sesto Fedez, seguito da Marco Mengoni e da Zucchero. Per quanto riguarda la classifica FIMI, trionfa Moreno, seguito da Gué Pequeno, Max Pezzali e Fedez. Tra le prime dieci posizioni compaiono anche Greta, Emma Marrone, Jovanotti, Mengoni e Modà.

http://www.rockol.it/news-509710/paola-chiara-confermano-l-intenzione-di-ritirarsi-dalla-musica

triste un altro ritiro annunciato

Spoiler:
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Messaggio Da Paz i Enza Mar 18 Giu 2013, 13:10

http://www.tgcom24.mediaset.it/televisione/articoli/1100650/biagio-antonacci-la-sua-vita-da-palco-.shtml

Biagio Antonacci, la sua "Vita da palco"

16:03 - Biagio Antonacci protagonista su Canale 5 domenica 16 giugno. Alle 22.55 andrà in onda lo speciale inedito "Biagio Antonacci - Vita da palco", un documentario esclusivo girato il 21 e 22 gennaio al Forum di Assago. Un'occasione unica per scoprire tutto quello che sta dietro un concerto: backstage, sound check, pre-show, attimi di relax e di concentrazione, incontri e saluti con fan, amici e colleghi.
Un documento televisivo che porterà tutti oltre le transenne del parterre, direttamente nel camerino di Biagio, della band, nei passaggi del retropalco, consentendo di vivere l'atmosfera e l'attesa che precedono l’uscita dell’artista sul palco.

Quelle di Assago sono state le due ultime tappe di un trionfale tour invernale nei palasport, caratterizzato da 46 sold out in oltre 30 città italiane.

Lo speciale sarà caratterizzato anche dai grandi successi del cantautore, da quelli degli esordi, ormai diventati veri e propri cult, a quelli tratti dell'ultimo CD "Sapessi dire no", album dallo straordinario successo. Nel 2012 è stato per ben 12 settimane al primo posto in classifica FIMI. A febbraio, ha segnato il debutto discografico del cantautore negli USA e il suo debutto "live" a New York con due concerti "sold out" il 27 e 28 maggio.
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Messaggio Da Paz i Enza Mar 18 Giu 2013, 13:12

http://www.tgcom24.mediaset.it/televisione/articoli/1101012/marcuzzi-riporto-la-musica-in-tv-.shtml

Marcuzzi: "Torno alla musica dalle piazze"

Un nuovo programma estivo dedicato alla canzone italiana, in prima serata su Canale 5

10:13 - Ritorno al passato per Alessia Marcuzzi, che è pronta a far rivivere le emozioni di Festivalbar. Canale 5 ha infatti in progetto alcune serate dedicate alla musica, in cui si esibiranno i big della canzone italiana. "Mi è sembrata subito una bellissima cosa: sono anni che non conduco da una piazza - racconta a "Tv Sorrisi e Canzoni" - In fondo è il mio primo amore. Senza pensare a quanto mi piace la musica...".
A fianco a lei in quest'avventura Simone Annicchiarico, anche lui grande appassionato di musica. "Non lo conosco di persona, aspetto di incontrarlo per la nostra prima riunione di lavoro. Mi dicono che è un grande esperto di musica e questa è un'ottima premessa". 

La gavetta fatta nelle piazze italiane del "Festivalbar" occupa un posto speciale nel cuore di Alessia: "Mi ricordo le risate con Fiorello che lo condusse con me, il contatto forte con il pubblico, le lunghe cene dopo la puntata e l'emozione di veder cantare tanti grandi artisti: Mariah Carey, Red Hot Chili Peppers, Jovanotti...". 

Protagonisti dell'evento musicale di Canale 5 i grandi della canzone italiana e le promesse dei talent show: "Non posso anticipare molto ma so che ci saranno tanti Big della musica che oltre a cantare si metteranno a disposizione dei giovani in gara dando un voto ai loro brani".
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Messaggio Da Paz i Enza Mar 18 Giu 2013, 17:18

http://www.soundsblog.it/post/152945/disco-per-lestate-2013-ramazzotti-antonacci-mengoni-pezzali-marrone-e-moreno-su-canale-5

risata Il bello è che non si sa ancora se il programma si farà, se si, quando accadrà.... ma Mengoni ci sarà... magia
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Messaggio Da Therese Ven 21 Giu 2013, 14:57

http://realityshow.blogosfere.it/2013/06/the-voice-of-italy-flop-i-singoli-dei-finalisti-elhaida-piace-piu-in-albania-timothy-non-va-in-tv.html

The Voice of Italy: flop i singoli dei finalisti, Elhaida piace più in Albania, Timothy non va in tv

Risultati per ora disastrosi per i finalisti del talent show di Rai2. Vendite discografiche insoddisfacenti, ospitate ridotte, per la vincitrice maggiore interesse nel suo Paese.

"Mi piacerebbe che in The Voice tre o quattro cantanti possano cominciare una carriera, non il successo esplosivo, ma una carriera sì": Raffaella Carrà, alla vigilia dell'avventura come coach del talent show di Rai2, aveva parlato così a Domenica In-L'Arena.

A tre settimane dalla finale, però, i risultati sono sconfortanti. Né la vincitrice Elhaida Dani né gli altri finalisti Timothy Cavicchini, Veronica De Simone e Silvia Capasso sono mai entrati nella Top 10-classifica Fimi dei singoli più venduti. Bassi riscontri anche su iTunes. E per ora gli album sono ben lontani dalla pubblicazione. Per un talent show durato ben 13 puntate e che ha visto sfidarsi addirittura 64 concorrenti (destinati probabilmente al dimenticatoio) un passo falso davvero eclatante.
Elhaida continua ad accumulare ospitate nei programmi Rai ma su YouTube i pochi video presenti sono caricati soprattutto da fans albanesi. Stesso discorso sulla pagina Facebook ufficiale in cui si susseguono soprattutto commenti dei connazionali della ragazza.

E il Venerdì di Repubblica dà conto delle "celebrazioni" nel Paese delle aquile. Riccardo Cocciante è stato insignito della più alta onorificenza culturale della nazione per aver guidato al trionfo la 19enne che confessa: "Volevo tantissimo il successo ma ora non so se mi è piaciuto. Voglio provarlo però. Deciderò dopo".

Timothy, invece, attraverso la fanpage ufficiale, sottolinea che doveva essere ospite di Aggratis mercoledì 19 giugno ma all'ultimo momento gli hanno preferito Chiara Galiazzo. Si consolerà con molti spettacoli all'aperto che, in realtà, già faceva prima.

Ma chi acquista i loro brani?
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Messaggio Da Delilah Ven 21 Giu 2013, 15:24

Poveracci, io nemmeno mi ricordo le loro canzoni  spia  il fatto è che la tipa ha vinto perché sostenuta dai suoi connazionali, non tanto per la sua voce. Di urlatrici così ce n'è in ogni talent, ci sono sempre quelli che le tifano, ma poi nessuna è mai andata oltre l'ultima puntata di x-factor o amici perché sono sempre delle pallide imitatrici e non hanno personalità (artistica).
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Messaggio Da camila Ven 28 Giu 2013, 13:08

Musica: ad 'Amor Mio' di Cremonini Nastro D'Argento 2013


Roma, 28 giu. (Adnkronos) - Cesare Cremonini vince il Nastro D'argento 2013 con la canzone 'Amor Mio' (contenuta nel disco La Teoria dei Colori) nella categoria "miglior canzone originale". 'Amor mio', interpretata da Gianni Morandi nel film 'I Padroni di casa' con Valerio Mastandrea ed Elio Germano e diretto da Edoardo Gabbriellini, risultata quindi la canzone piu' votata dai Giornalisti Cinematografici Italiani tra le candidate della 67esima edizione dei Nastri D'Argento 2013. Le canzoni candidate al Nastro d'Argento quest'anno sono state: ''Il silenzio'' di Mokadelic e Niccolo' Fabi per 'Pulce non c'e''; ''Hey Sister'' di Violante Placido per 'Cose cattive'; ''La Cicogna'' di Vinicio Capossela & Banda Osiris per 'Il comandante e la cicogna'; ''Grovigli'' di Malika Ayane per 'Tutti i rumori del mare'; ''Amor mio'' di Cesare Cremonini cantata da Gianni Morandi per 'Padroni di casa'; ''Se si potesse non morire'' di Francesco Silvestre cantata dai Mod per 'Bianca come il latte, rossa come il sangue'. Cesare tornera' sul palco per quattro grandi concerti 18 luglio (Centrale Live del Foro Italico di Roma); 20 luglio (Arena Regina di Cattolica); 22 luglio (Arena di Verona). Concluso il tour, il 29 luglio Cremonini regalera' al pubblico un'ultimo spettacolo al Teatro Antico di Taormina dove si esibira' piano e voce.


 http://palermo.repubblica.it/dettaglio-news/12:49/4365619
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Messaggio Da Ospite Ven 28 Giu 2013, 15:01

camila ha scritto:Musica: ad 'Amor Mio' di Cremonini Nastro D'Argento 2013


Roma, 28 giu. (Adnkronos) - Cesare Cremonini vince il Nastro D'argento 2013 con la canzone 'Amor Mio' (contenuta nel disco La Teoria dei Colori) nella categoria "miglior canzone originale". 'Amor mio', interpretata da Gianni Morandi nel film 'I Padroni di casa' con Valerio Mastandrea ed Elio Germano e diretto da Edoardo Gabbriellini, risultata quindi la canzone piu' votata dai Giornalisti Cinematografici Italiani tra le candidate della 67esima edizione dei Nastri D'Argento 2013. Le canzoni candidate al Nastro d'Argento quest'anno sono state: ''Il silenzio'' di Mokadelic e Niccolo' Fabi per 'Pulce non c'e''; ''Hey Sister'' di Violante Placido per 'Cose cattive'; ''La Cicogna'' di Vinicio Capossela & Banda Osiris per 'Il comandante e la cicogna'; ''Grovigli'' di Malika Ayane per 'Tutti i rumori del mare'; ''Amor mio'' di Cesare Cremonini cantata da Gianni Morandi per 'Padroni di casa'; ''Se si potesse non morire'' di Francesco Silvestre cantata dai Mod per 'Bianca come il latte, rossa come il sangue'. Cesare tornera' sul palco per quattro grandi concerti 18 luglio (Centrale Live del Foro Italico di Roma); 20 luglio (Arena Regina di Cattolica); 22 luglio (Arena di Verona). Concluso il tour, il 29 luglio Cremonini regalera' al pubblico un'ultimo spettacolo al Teatro Antico di Taormina dove si esibira' piano e voce.


 http://palermo.repubblica.it/dettaglio-news/12:49/4365619
evvai sorriso
 bravo Cesare! bravo   
ma come, era candidato anche il cantante con tre Kappa? con quella canzone? aiuto

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Messaggio Da ziggy Sab 06 Lug 2013, 16:37

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cultura_e_tempolibero/2013/1-luglio-2013/chiara-non-convince-fino-fondo--2221939822365.shtml

Chiara non convince fino in fondo


Meno di mille persone a Piazzola sul Brenta per la cantante padovana vincitrice di X Factor. Problemi tecnici e risultati discutibili per alcuni arrangiamenti

Televisione e classifiche sono una lente deformante sulla reale affezione alla musica suonata. Ne è una prova il concerto tenuto da Chiara Galiazzo sabato sera nel Padovano: meno di mille persone, giocando in casa e con il favore del pronostico, non sono un gran risultato. E sì che Chiara, di visibilità, ne ha avuta tanta: prima la cavalcata verso la (meritata) vittoria ad X Factor, poi un Sanremo un po' problematico ma seguitissimo, e perfino le pubblicità martellanti di un noto gestore di telefonia che ha voluto puntare sulla simpatia e la semplicità della ragazza di Saonara. Quelli che c'erano, il concerto dell'Hydrogen Festival di Piazzola sul Brenta, comunque, se lo sono goduto. Tantissime famiglie, tantissimi bambini e, a quanto sembra, perfino tantissimi parenti di Chiara.

Quando sale sul palco, vestito lungo da sera, il pubblico si esalta: i fan duri e puri hanno preparato anche delle sagome con le lettere del nome e qualche cartello. “Grazie a tutti d'esser venuti, siete tantissimi e siete belli – dice Chiara – di solito non mi commuovo... ma se mi commuovo sapete il perché”. “Cuore nero”, la sanremese “Il futuro che sarà”, poi Chiara riprende la parola: “le persone a cui tengo di più, oggi, sono tutte qua, comprese le mie nonne”. Nel live sono proposte le canzoni dell'album “Un posto nel mondo”, uscito per Sanremo, e quelle del primo Ep di Chiara “Due respiri”, tra cui le cover “I want to hold your hand” dei Beatles, la strafamosa “Over the rainbow” (con un arrangiamento poco felice che inizia con l'ukulele solo ricalcando la versione intima di Israel Kamakawiwo'ole e finisce da tutt'altra direzione), e un'intensa “L'amore è tutto qui” di Piero Ciampi. Il momento migliore del concerto è la tranche acustica. Dopo il cambio d'abito, Chiara propone a cappella “Shake it out” di Florence and the Machine per poi continuare con “Titanium” di David Guetta, “You do something to me” di Peter Weller, “I was made for loving you” dei Kiss e Teardrop dei Massive Attack.

Tutte versioni originali e ben arrangiate, con risultati ottimi come in “Titanium” o pessimi come per la pop hit scanzonata dei Kiss ridotta a brano esistenziale: di più brutto, a memoria, solo Luciano Pavarotti che canta “Smoke on the water” dei Deep Purple. Poi il concerto riprende con “Due Respiri”, e il pubblico si fa sentire davvero, “Artigli” e “L'esperienza dell'amore”, presentata come “La canzone che più mi rappresenta”. Nei bis, lanciati con buoni brani come “Trasparenze” e “Vieni con me”, arriva “Estate” di Bruno Martino e torna “Due respiri”. “Grazie d'esser venuti”, saluta sinceramente commossa, la ragazza di Saonara. E il suo pubblico risponde. Un appunto a margine. L'impianto audio, il missaggio del live, è stato tremendo: qualsiasi sagra di provincia ha risultati sonori migliori. Forse la cosa era dovuta a problemi tecnici (si spera), ma l'audio (soprattutto nella parte sinistra della platea) era compresso all'inverosimile, schiacciato e senza profondità, non permettendo alla voce di Chiara di rendere a quei livelli a cui ci ha abituato in passato.
 



azzdici  speriamo che per stasera l'abbiano aggiustato !!!!!  snob
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Messaggio Da Therese Ven 19 Lug 2013, 16:48

X Factor, Cattelan: "Chiara, come Marco Mengoni, può permettersi di fare molto di più"

X Factor 7 è dietro l’angolo e il conduttore Alessandro Cattelan è stato intervistato da Sky a margine delle registrazioni della audizioni, che andranno in onda a settembre proprio su SkyUno. Il padrone di casa ha tracciato un primo bilancio della carriera di Chiara Galiazzo, che dopo aver vinto la scorsa edizione del talent show, ha, tra le altre cose, partecipato al Festival di Sanremo e registrato alcuni spot televisivi di una nota compagnia telefonica:

Ha fatto tantissime cose. Chiara può permettersi di fare molto di più. È una delle poche, insieme a Marco Mengoni, che è già pronta per fare qualcosa di significativo anche fuori dall’Italia o comunque al livello delle cose che si ascoltano fuori dal nostro Paese.


Il conduttore poi si è concentrato su una delle novità più attese della settima stagione di X Factor. Il nuovo giudice, Mika, che pare aver colpito un po’ tutti, compreso il nostro Cattelan:

Mika spacca, è il numero uno. È molto intelligente, veloce. E riesce ad essere tutto questo in una lingua che non è la sua. Riesce ad essere divertente, simpatico e pertinente. E poi è proprio figo: l’altro giorno un ragazzo ha cantato Get Lucky e Mika non gli ha detto semplicemente ’si, no, mi sei piaciuto, non mi sei piaciuto’, ma gli ha raccontato che ha lavorato con Pharrell e gli ha spiegato che la canzone è molto difficile. È uno che ti porta nella realtà musicale, questo sinceramente mancava.


Il conduttore infine ha giocato al toto-assegnazioni. Quali categorie verranno assegnate a Simona Ventura, Morgan, Elio e, appunto Mika. La risposta di Cattelan, che l’anno scorso azzeccò tutto (chissà, magari qualche imbeccata l’aveva ricevuta) è la seguente:

Simona Ventura: gruppi
Elio: under uomini 16-24
Morgan: under donne 16-24
Mika: over (+25)

http://www.soundsblog.it/post/193205/x-factor-cattelan-chiara-come-marco-mengoni-puo-permettersi-di-fare-molto-di-piu
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Messaggio Da Kaiser Lun 22 Lug 2013, 21:34

http://vimeo.com/70778190

Francesco De Gregori "Ascolterete i miei successi in chiave contemporanea”
from Ravello Festival
“Sto rielaborando mie vecchie canzoni che faranno parte del prossimo album”. Da Ravello Francesco De Gregori, ospite del Ravello Festival, confessa di star lavorando a un nuovo progetto nato dal desiderio di voler reinterpretare i brani passati con un suono nuovo che lui definisce “contemporaneo”.
Se molti cantanti tendono a mettere da parte il loro repertorio passato, non è così per lui: “Ho un ottimo rapporto con le canzoni scritte vent’anni fa; ovviamente alcune mi piacciono di più, altre di meno; ma di certo non sono invecchiate. Il segreto è arrangiare i brani in modo diverso, cosa che faccio ogni volta che salgo sul palco; mi sento come un bambino in un negozio di giocattoli”.
Se le sue canzoni non invecchiano, non si può dire lo stesso del suo pubblico che rimane sempre ancorato al De Gregori di “Buonanotte fiorellino” perché, come spiega, “avendo smesso semplicemente di sentir musica, le persone vicine alla mia età non si interessano ai nuovi progetti”. Il cantautore si rinnova ma la visione è rimasta la stessa di trenta anni fa perché, come lui stesso afferma, “il pubblico viene e va, ma la dimensione della musica non cambia”.
Il cantautore non teme la concorrenza delle nuove generazioni: “I talenti che raggiungono il successo grazie ai talent show si riferiscono a un universo che non può entrare in competizione con quello che faccio io”. Questo per il cantautore non significa denigrare quei cantanti che provengono da programmi televisivi. De Gregori confessa di apprezzare Marco Mengoni e Malika Ayane, cantanti che considera artisti. Anche per il panorama Hip Hop svela il suo preferito: “Mi piace Moreno, l’ultimo vincitore di Amici. È divertente e soprattutto, a differenza di altri rapper italiani, scrive pezzi sensati e che non tendono al piagnisteo”.
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Messaggio Da mafalda Gio 25 Lug 2013, 17:16

Chiara si emoziona dal Papa e sbaglia il testo di Battiato
http://video.corriere.it/chiara-galiazzo-canta-il-papa-sbaglia-testo/56026266-f528-11e2-b38b-ce85f307318c
Ospite a Rio de Janeiro per la Giornata Mondiale della Gioventù 2013, Chiara Galiazzo si è esibita al concerto per Papa Francesco con una cover di "La cura" di Franco Battiato. La cantante padovana ha però sbagliato il testo in due occasioni: al verso "supererò le correnti gravitazionali", il "supererò" è diventato un lamento indefinito; mentre in un'altra strofa, invece di "tesserò i tuoi capelli come trame di un canto" ha cantato "tenderò le tue nelli come trame di un canto".
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Messaggio Da Delilah Gio 25 Lug 2013, 19:53

Io mi sarei sotterrata   nascondo 

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Messaggio Da ziggy Gio 25 Lug 2013, 23:00

Delilah ha scritto:Io mi sarei sotterrata   nascondo 


aiuto  :stupore 

oddio dire che è 'imbarazzante' sarebbe un eufemismo ! confuso 

secondo me questa ragazza la stanno finendo di rovinare.... a me ,come sapete, non è mai piaciuta e non l'ho mai ritenuta un talento,ma sinceramente vista così mi fa un po' pena .... non capisco questo 'accanimento terapeutico'....nonso no 

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Messaggio Da mafalda Dom 28 Lug 2013, 23:14

Al Bano: "Alle fan non dico di no, il piacere del sesso non passa con l'età"

Il cantante svela le passioni condivise con le groupies nel suo camerino
«Non dico di no alle groupies. L'amore è importante, l'amore è parte della vita. La gioia del sesso non passa con l'età». E' un Al Bano senza freni inibitori quello che si racconta al sito Express.de

Il cantante italiano svela infatti che sono ancora molte le fan che vengono a trovarlo in camerino dopo i concerti: «Certo, senza fine! Dato che mi vengono a trovare donne di tutte le età. E sono felice di questo. Se mi piace una di loro, la invito a venire con me».
E se gli si chiede che cosa intenda. lui risponde sornione: «Dai, non vi devo mica spiegare in dettaglio, vero?».

Ma la passione di Al Bano non si ferma solo alle fan e svela anche il suo debole per Helena Fischer, 28enne cantante di musica popolare tedesca con cui ha avuto modo di duettare in passato. Su di lei dice: «Helene è semplicemente fantastica, vorrei passare più tempo con lei. Chedetele se vuole diventare la mia nuova Romina!»

http://www.nostalgia.it/articolo/lstp/5764/

Anvedi !!! :stupore
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Interviste, articoli e recensioni, chi canta e chi suona - Pagina 15 Empty Re: Interviste, articoli e recensioni, chi canta e chi suona

Messaggio Da camila Lun 29 Lug 2013, 12:34

35 anni fa: l’ultima estate di Mina

A luglio l’ultima apparizione tv, un mese dopo l’ultima volta in pubblico. In mezzo, i giorni nei quali la più grande diva pop italiana decise di scomparire dalle scene
   

Di Paolo Madeddu

Quella di 35 anni fa fu l’ultima estate con Mina. Quell’estate, RaiUno mandò da luglio a fine settembre il video di Ancora ancora ancora, sigla di Mille e una luce, gioco a squadre condotto da Claudio Lippi. Il brano era stato scritto da Cristiano Malgioglio. A fine agosto, poi, ci fu l’ultima apparizione live alla Bussoladomani, a Marina di Pietrasanta.

Chi scrive era bambino, e la sua idea di Mina era, crudamente, quella di una signora un po’ agée. Aveva 38 anni. Ma proviamo a fare di più, a vederla con lo sguardo di chi è nato dopo. Per chi ha meno di 35 anni, quelli citati sopra non sembrano nomi e circostanze da ritiro in grande stile di una leggenda. Insomma, va bene tutto, ma Claudio Lippi. Cristiano Malgioglio. Una trasmissione dozzinale, mentre la gente è in vacanza. Un night in Versilia. E anche la canzone – per quanto valorizzata dall’esplosione vocale del ritornello – sembra voler replicare impunemente le atmosfere da alcova già cavalcate dall’ineffabile Malgioglio con L’importante è finire.

Il singolo non arrivò più in alto del n°4 in classifica, ma tutto sommato si comportò bene: la concorrenza quell’estate era da paura, con Umberto Tozzi a martello con Tu, Venditti a seppellire “quella strada” e le barricate degli anni ’70 in Nata sotto il segno dei Pesci, l’onda lunga della Febbre del sabato sera con Bee Gees e disco music a celebrare il corpo e le sue movenze. Patty Pravo, proprio da pochi mesi era entrata in hit parade con Pensiero stupendo, provocazione erotica senza cintura di sicurezza.

Mina, viceversa, nelle immagini girate per quella sigla (tra l’altro proprio alla Bussola), con gli occhi strabuzzati, le movenze caricaturali da parodia della maliarda, il dito puntato verso la telecamera alla Amanda Lear, il trucco pesante, le faccine esasperate, pare stia pronunciando una resa. Ha l’aria provata, sofferente, lei che aveva letteralmente insegnato alle cantanti a essere disinvolte davanti a una telecamera, trasformandosi, su richiesta della Rai, in showgirl e presentatrice. Ma nel video, mentre canta “Ancora…”, sembra che stia dicendo “Non gioco più, me ne vado”. E infatti.

Dopo vent’anni di carriera, Mina aveva deciso di seguire Salinger (e precedere Battisti) nel più classico dei trucchi dei prestigiatori: la sparizione. Ma occhio, gente: è un trucco, per l’appunto. E lo mostreremo a fine articolo.

Per il momento però, soffermiamoci sul suo espediente di sottrarsi alle “mille luci”. È stato discusso per decenni, ma fa ancora più pensare oggi, quando chi si toglie da Twitter 1) lo annuncia pubblicamente, 2) viene rilanciato dai giornali sbalorditi, 3) viene “socialmente” irriso. Insomma, oggi si è pubblici di default. Nelle forme tradizionali, e in quelle 2.0. E se c’è chi è social per vocazione – come Jovanotti, col suo tipico, traboccante entusiasmo – tutto sommato anche uno che passa per essere un po’ orso, come il povero Ligabue, è costantemente presente, sempre in qualche modo in scena con concerti, libri, film, nonché – ogni tanto gli tocca, eh – televisione. Essere “pubblici” peraltro è una condizione talmente ovvia che spesso non si sta a sottilizzare se un personaggio ha concretamente successo o no: la “visibilità” è così disgiunta dalla realtà che molti giovani cantanti si stanno rendendo conto con angoscia che avere 500mila visualizzazioni su YouTube ed essere coperti di like (o di insulti di migliaia di haters, furiosi davanti al “successo”) lascia le loro ansie di sollievo economico del tutto inappagate.

Colpisce, nel caso di Mina, il fatto che il disagio veniva da lontanissimo. La superstar della canzone italiana aveva messo in discussione fin dall’inizio il meccanismo della notorietà, il mestiere di “personaggio pubblico”. E pochi altri artisti lo hanno fatto, in Italia, con la sua insistenza. Facciamo un altro passo indietro: poi ne faremo un altro più lungo e ben disteso, ma per ora, dal 1978, limitiamoci a indietreggiare fino a 40 anni fa, alle parole durissime e consapevoli rilasciate durante un’intervista a Playboy (…non fatevi idee sceme: all’epoca sia l’edizione italiana che quella americana avevano contenuti giornalistici consistenti. Quindi non solo Mina non posò nuda, ma non parlò nemmeno di sesso).

“Sono venuta in Svizzera per mio figlio. In Italia non poteva circolare. Ho deciso di farlo vivere in un posto dove potesse essere un bambino qualsiasi. A Lugano può andare alle scuole pubbliche. (…) Ho iniziato a fare questo mestiere perché mi divertiva moltissimo. Poi è diventato un lavoro e come per incanto non mi sono più divertita, ecco. (…) Mi hanno rivoltato come hanno voluto tutta la vita. (…) I giornalisti, certi giornalisti cosa possono chiederti? Al massimo se scopi con questo o quello. Questa gente ha un’arma pazzesca, quei giornali su cui scrivono qualsiasi cosa di qualsiasi tipo di qualsiasi livello. E la gente ci crede. Il massimo è stata una foto su Epoca dove io ridevo con Corrado Pani con il mio pancione, tranquilla, e sotto c’era scritto “Cosa avrà da ridere”. Guarda che è il massimo, me la ricorderò tutta la vita una cosa del genere. Io posso querelare ogni tanto, proprio quando non ce la faccio più. Ma non significa niente, è una lotta con armi di cartone. Voi dite, loro dicono: ma lei è un personaggio. Non posso uscire a comprare un paio di scarpe, andare al cinema, passeggiare, comprare un giornale, diventa subito un fatto. (…) Quando lavoro dal vivo devo superare un trauma che ogni volta è più grave e più insuperabile, ogni volta mi chiedo se veramente ne vale la pena o no. E poi questo mostrarmi, così, è una cosa che non mi è mai piaciuta. Anche all’inizio mi vergognavo molto. Adesso poi potrei uscire, far tre passi sul palco e tornar dentro. Questa è una cosa vecchia che dico da anni: non gliene frega un… a nessuno se canto bene, se canto male. Mi vogliono vedere e basta per controllare come ho i capelli, se sono grassa o magra. Non so, forse è una reazione abbastanza rara, forse le altre persone che fanno il mio mestiere sono contente di queste cose. Alle volte cerco di essere una spettatrice di quello che è il fenomeno, così, di costume: è una cosa terrorizzante, veramente, non riesco a spiegarmela, non riesco a capire le ragioni vere, profonde”.

Stanchezza? Esaurimento da prolungata esposizione? Imbarazzo nel competere con le colleghe più giovani? No. Perché di fatto lo stupore per l’attenzione della stampa era presente anche nella ragazza Anna Maria Mazzini, nel periodo giocoso de Le mille bolle blu. Come c’era anche all’inizio imprevisto della sua carriera, a 18 anni, proprio alla Bussola (a Forte dei Marmi), dove salì sul palco per scherzo, per divertire gli amici delle vacanze dopo un concerto altrui. Nel giro di poche settimane fu invitata a esibirsi in altri locali, rubando la scena a nomi grossi della canzone del dopoguerra. “Mi pagavano. E io pensavo: ‘Ma come, io lo faccio per ridere’. Tentai di ridargli i soldi. Mi dicevano: ‘Lei farà strada’. E io: ‘Questi sono matti’”. Pochi mesi dopo quella goliardata alla Bussola, il 1 marzo 1959, sarebbe stata ospite di un attentissimo Mike Bongiorno a Lascia o Raddoppia, a cantare Nessuno, sbracciandosi come una matta e suscitando il terrore dei funzionari Rai per l’imprevisto sobbalzar di tette.

La popolarità di Mina fu rapidissima e incontenibile, e con immensa preoccupazione della famiglia la strappò dagli studi. Con i media, inizialmente la ragazza aveva giocato esattamente come pochi mesi dopo avrebbero fatto i Beatles, con battute e sciocchezzine: “Il mio hobby? Costruisco missili in giardino”. “Chi era questo Maometto? Che nome simpatico, se avrò un figlio voglio chiamarlo Maometto”. Mario Soldati la intervistò in tv: “Io leggo solo Paperino”. Le rinfacciò di essere poco originale: molti intellettuali erano “cultori di quel testo”. E la ragazzina, avanti cinquant’anni: “Davvero? E lo capiscono?”

La stampa di quell’era lontana, bisogna riconoscerlo, era costituita da gente che sapeva il fatto suo. Nel 1961, per capire il fenomeno Mina, ormai andato oltre la smania collettiva di una stagione, i giornali misero in campo i pezzi da novanta. E tutti intuirono che la giovanissima star stava lottando per reggere l’impatto – e si badi bene, senza nessun precedente cui ispirarsi. Indro Montanelli sul Corriere della Sera: “Questa Lolita tardiva è in realtà una precoce tardona. È così finta che sembra proprio vera. La sua ignoranza puzza di letteratura lontano un miglio”. Oriana Fallaci sull’Europeo: “Mi sembra di essere menata per il naso dalla donna più astuta con la quale abbia mai avuto a che fare”. Natalia Aspesi su Il Giorno: “La bella e ricca ragazza di Cremona non ha resistito alle fatiche della popolarità e si capisce che se potesse, tornerebbe indietro. Dice: ‘Sono esaurita, piango o rido, in continuazione. Sanremo è stata una porcheria, lo prevedevo, per quello non volevo andarci, a costo di sembrare la solita snob. Ma se tutti mi sono venuti contro, non l’ho meritato, come non ho meritato la popolarità di prima’”.

Sempre su Il Giorno, Giorgio Bocca, di solito incline a randellare sia i giovani che i gusti delle masse, fu inaspettatamente conquistato. “Mina è uno di quegli esseri-motori cui gli altri si uniscono per sentirsi sollevati, trascinati, riscaldati da un sangue più caldo, guidati da un udito più pronto, da un piede più rapido. È la prima vera soubrette del dopoguerra: elegante con provocazione e gusto del barocco, spiritosa sull’orlo del sesso, spigliata in un mondo di falsi spigliati, dotata di una voce attraente, capace di riempire la scena”.
Il giornalista parla con la 20enne star, e si sente dire: “La gente mi vuole svitata, pazzerellona. Così dicano pure che costruisco razzi nel giardino di casa. Lo so benissimo che non è serio vivere urlando Lalalala, yayaya, buondì amore mio buondì, c’è tanto sole nel mio cuor, il mondo è bello ancor”. Bocca conclude: “Il suo personaggio, quello sciamannato della ragazza svitata, è già falso come quello dell’autentico Brassens, con i capelli cadenti sulla fronte”.

Ma a questo punto, lasciamo la fase eroica della carriera di Mina, quella in cui oltre a inventare per un Paese un po’ babbione il concetto di cantante moderna, torreggia sulla canzone italiana con l’autorità pari a solo altri due personaggi, gli amici Celentano e Battisti (mentre il quarto pilastro della musica italiana è lei stessa a crearlo, per espressa ammissione dell’interessato, interpretando La canzone di Marinella). Torniamo invece a questi ultimi 35 anni, e proviamo a capire cosa è successo. Perché come dicevamo, nel 1978 Mina è “uscita di scena”, ma non si è “ritirata”. Non è “sparita”. Balle. È sempre stata presentissima. Dal 1978, ogni anno ha puntualmente pubblicato la sua enciclica musicale, di solito caratterizzata da un titolo che sottintende una specie di umorismo (Rane supreme, Pappa di latte, Uiallalla, Bula Bula) e da una copertina con la sua faccia stilizzata, rielaborata, violentata, un po’ come quelle dei primi quattro dischi di Peter Gabriel.

Dal 2000 si è messa a fare l’opinionista, tramite un quotidiano generalista (La Stampa) e – toh, guarda – il settimanale più sinceramente innamorato del successo (Vanity Fair). Nel 2001 ha concesso la propria preziosa immagine video (strapagata, presumiamo banalmente) al portale Wind, rilanciato da tutte le tv. Si è poi concessa in voce per uno spot pubblicitario (no, non la Tassoni, che non beve più da decenni: Barilla). Ha persino manifestato il suo sostegno per Beppe Grillo in occasione di elezioni da tenersi in un Paese che non frequenta da decenni, nemmeno per ritirare il titolo di Grand’Ufficiale al Merito (2001, Ciampi presidente). Tagliamo corto: Mina negli ultimi 35 anni non è stata affatto assente. È presente, e non poco.


Eppure, nonostante questo, viene celebrata di continuo come se fosse defunta nel 1978 – come fa per primo il devoto Paolo Limiti, che pure è stato suo autore persino nel 2011. Perché musicalmente, quello che fa Mina è da anni accolto dal pubblico (esclusi i fan irriducibili) con indifferenza, a meno che non si tratti di duetti: le sue uniche vere hit, negli ultimi decenni sono arrivate da lì, dai pezzi con Cocciante e Celentano. Dei più di 30 album pubblicati dal 1978, solo sei sono andati al n°1, l’ultimo dei quali è quello del 2005. Gli ultimi Piccolino (2011) e American Songbook (2012) si sono fermati al n°6.

E il bello è che lei negli ultimi vent’anni ha fatto praticamente tutto quello che poteva, e anche di più: brani scritti dai Subsonica o Paolo Benvegnù o Giuliano Sangiorgi mescolati a nuovi duetti ad alta commentabilità (Giorgia, Piero Pelù, Renato Zero, Lucio Dalla). E allora viene da pensare che sotto tutto ciò covi un ulteriore, sottile sdegno verso gli italiani. Perché Mina è lì a dirci: guardate, io negli ultimi vent’anni li ho provati tutti, dagli Afterhours a Cristiano Malgioglio, dall’illustre Bigazzi all’illustre Roversi, da Zucchero a Ivano Fossati, da Samuele Bersani a Gennaro Cosmo Parlato…… E voi, ve ne siete accorti? Non avete prestato attenzione perché ho una brutta voce? Oppure la verità è che siete schiavi dell’immagine e volete vedere la faccia, anzi le faccine, come sono incoraggiati a fare i cantanti di Amici?

Torniamo allora al 1978, e al video di Ancora, ancora, ancora. E a tutte quelle faccine. E alle copertine dei dischi, con la quella faccia impossibile. E chissà se lo schiaffo di Mina non sta proprio qui. Perché nonostante tutto il nostro baloccarci con la supremazia della voce, incoraggiati dai talent-show, da 35 anni la voce d’Italia per antonomasia è quasi inascoltata perché è solo voce, e non è faccia.

http://www.rollingstonemagazine.it/musica/news-musica/35-anni-fa-lultima-estate-di-mina/
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Messaggio Da Arianna Mar 03 Set 2013, 01:58

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Messaggio Da Therese Mar 03 Set 2013, 14:25

Jovanotti su Rai1, ascolti bassi (meglio la Amoroso-Emma) ma lui e Giancarlo Leone sono soddisfatti
I dati Auditel di In questa notte fantastica-Lorenzo negli stadi sono modesti ma il direttore di Rai1 pensa già a un progetto analogo con Claudio Baglioni...

Nonostante gli ascolti deludenti (2.946.000 spettatori e 13,08% di share, Laura Pausini-Tiziano Ferro su Rai2 e Alessandra Amoroso-Emma Marrone e Renato Zero su Canale 5 fecero meglio...) e decisamente inferiori a quelli concordati con le aziende pubblicitarie il direttore di Rai1, Giancarlo Leone, interpellato dai cronisti, è soddisfatto per In questa notte fantastica-Lorenzo negli stadi.

"Felice, anzi strafelice del risultato: avevo twittato rispondendo a Red Ronnie l'aspettativa di ascolto che era di 3 milioni, non vorrei fare il preveggente, ma di fatto quello è stato il dato. Per la prima volta Rai1 ha trasmesso in prima serata il film di un concerto. Il nostro pubblico si è ringiovanito di 10 anni con una media di 49", si legge sull'agenzia Ansa.

E poi: "Ho trovato intorno a questo evento amore ed energia mai viste prima; ho letto commenti straordinari, si è trattato di un'operazione fantastica".

Rispondendo alle domande dei giornalisti su alcune indiscrezioni sulla possibile presenza di Jovanotti a Sanremo, Leone replica: "Non ne abbiamo mai parlato, anche perché immagino che Lorenzo in quel periodo sarà impegnato negli Stati Uniti".

Tornando alla serata, il direttore dell'ammiraglia Rai tiene a dire in particolare che si è trattato di un nuovo modo di proporre la musica su Rai1 "dopo il concerto dedicato a Lucio Dalla, le scelte musicali di Sanremo di Fazio e Littizzetto e altro".

A chi gli chiede della possibilità di una serata evento con Claudio Baglioni Leone conferma: "E' un progetto al quale siamo molto interessati. Potrebbe esserci alla fine di ottobre nell'ambito di una possibile tappa del suo tour romano. Ci stiamo lavorando, non ci dispiacerebbe".

Jovanotti, intanto, ringrazia comunque i suoi fans su Facebook: "Grazie a tutti voi che siete stati con noi su Raiuno per il concerto! E' stata una grande cosa! Grazie a tutti! Grazie a Leandro Emede e Nick Cerioni che hanno diretto il film lavorando con tutta la cura e il talento che è proprio loro. Alla mia band, alla squadra di questo tour pazzesco. A Raiuno che ha scelto di darci spazio in prima serata per un concerto non proprio da 'prima serata Rai'. E' un bel segno, voglia di guardare avanti. Yes! Mi sono emozionato a rivedere il nostro concerto. Anche se il film lo avevo visto una trentina di volte mentre lo montavamo, vederlo lì in onda, con il marchietto di Raiuno, alle 21,15, dopo il tg, è stato come riviverlo per la prima volta e mi è piaciuto questo artista, e che band! e che spettacolo E che pubblicooo! ! Si può fare meglio, sì sì, si può sempre fare meglio, e meno male che ci sarà occasione di farlo. Insieme, se sarete con me in questo viaggio. Ciao a tutti e grazie!".

http://realityshow.blogosfere.it/2013/09/jovanotti-su-rai1-ascolti-bassi-meglio-la-amoroso-emma-ma-lui-e-giancarlo-leone-sono-soddisfatti.html
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Messaggio Da Paz i Enza Ven 27 Set 2013, 17:32

http://www.mymovies.it/cinemanews/2013/103395/

Gualazzi in squadra Che tempo che fa
Firma colonna sonora del programma condotto da Fazio
ROMA, 27 SET - Raphael Gualazzi approda in tv e firma la colonna sonora di "Che tempo che fa". La partecipazione del musicista è una delle novità del programma condotto da Fabio Fazio, al via domenica 29 settembre. Gualazzi è stato scelto per comporre una serie di musiche originali che faranno da sigle, sottofondi, intermezzi e voltapagina che caratterizzeranno ogni puntata. Classe 1981, Gualazzi entra così a far parte della squadra collaudata del programma di Rai3.
(ANSA)
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Messaggio Da Therese Mer 02 Ott 2013, 18:03

Targhe Tenco 2013: Fabi, Appino, Basile e Giovanardi i vincitori

Assegnata ad "Ecco" di Niccolo' Fabi la Targa Tenco Album dell'anno, ad Appino, quella per l'Opera Prima, Cesare Basile per il Disco in dialetto e a Mauro Ermanno Giovanardi quella per L'interpretazione.
Premiazione l'8 dicembre al Medimex di Bari.
Sono Appino, Cesare Basile, Niccolò Fabi e Mauro Giovanardi i vincitori delle Targhe Tenco 2013, proclamati stamattina a Sanremo, all'apertura del Premio Tenco, ovvero la 37a Rassegna della canzone d'autore. Le Targhe sono i riconoscimenti ai migliori dischi dell’annata assegnati dal Club Tenco in seguito a un referendum, giunto alla 30a edizione, tra i giornalisti musicali italiani. [...]

Nella sezione “Album in assoluto dell'anno la vittoria è andata a Niccolò Fabi con Ecco, seguito dai Baustelle con Fantasma e da Francesco De Gregori con Sulla strada. Più distaccati sono arrivati Francesco Guccini con L’ultima Thule e Alessandro Fiori con Questo dolce museo, quindi Alessio Lega con Mala Testa.
Tra gli “Album in dialetto” è stato un trionfo quello dell'album omonimo di Cesare Basile, con molti voti di vantaggio su Giulia Daici con Tal cil des acuilis e sul Collettivo Dedalus con Ammâšcâ. Con ulteriore distacco si sono classificati nell'ordine: il Canzoniere Grecanico-Salentino con Pizzica indiavolata, Tonino Zurlo con L’ulivo che canta e i Gatti Mézzi con Vestiti leggeri.
La sezione “Opera prima” ha visto prevalere Appino per Il testamento, con un buon vantaggio su Emanuele Belloni con E sei arrivata tu, Lorenzo Monguzzi con Portavèrta e Cosmo con Disordine. A distanza Marrone Quando Fugge con Il pre-fagiolismo.
Nell'unica sezione riservata agli interpreti di canzoni non proprie, ad affermarsi con ampio margine sono stati Mauro Ermanno Giovanardi & Sinfonico Honolulu con Maledetto colui che è solo. Secondo posto per Gerardo Balestrieri con Quizás, terzo per Andrea Tarquini con Reds! Canzoni di Stefano Rosso. Poi Patrizia Cirulli con Qualcosa che vale e Zibba e Almalibre con E sottolineo se.
[...]

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Messaggio Da camila Gio 31 Ott 2013, 13:36

Se le più brave sono le femmine, come mai la carriera la fanno i maschi?

Perché le vincitrici delle passate edizioni finiscono per fare brutte pubblicità o giudicare altri talent show? E perché la loro vittoria non si trasforma necessariamente in successo, come per Marco Mengoni?


Esiste qualcosa di paragonabile al soffitto di cristallo per le concorrenti di X Factor, quella soglia invisibile ma potentissima che impedisce alle donne di arrivare dove meriterebbero? Esattamente come all’università, dove le studentesse sono le più preparate, ma i presidi di facoltà sono tutti maschi, perché a X Factor le concorrenti più brave sono sempre le femmine e poi la carriera la fanno i maschi?

I fatti parlano chiaro: tra i vincitori delle sei passate edizioni – la settima è quella in corso e merita un discorso a parte – c’è un nome che spicca clamorosamente su tutti gli altri per talento, carriera, prestigio internazionale, vendite, tutto insomma. Si tratta di Marco Mengoni. Vincitore della terza edizione, quest’anno ha trionfato anche al Festival di Sanremo.

Un gigante. Uno di quei talenti che nascono raramente, è vero, ma anche uno intelligente abbastanza – o fortunato, chissà – da essersi circondato delle persone giuste, aver scelto progetti, collaborazioni, palcoscenici che gli stanno a pennello e che esaltano la sua bravura. Un caso unico, destinato a durare nel tempo. Come lui, nessuno.

Di sei edizioni passate di X Factor, la demografica dei vincitori è così suddivisa: un gruppo, gli Aram Quartet. Due uomini: Mengoni e, nella seconda edizione, Matteo Becucci. Tre donne: Nathalie (quarta), Francesca Michielin (quinta), Chiara Galiazzo (sesta e ultima edizione). A loro va aggiunta Giusy Ferreri, arrivata seconda nella prima edizione, quella vinta dagli Aram Quartet, capace di vendere più di un milione di copie con i tre album pubblicati. Di lei non si hanno più notizie dal 2011.

Delle altre sì, ma forse sarebbe meglio non averle. A parte la Michielin, la cui vita fuori da X Factor può giustamente dirsi dotata di carriera, il resto è un disastro. Persino Noemi, dopo due Festival di Sanremo e complimenti da tutti, sembra già in fase discendente, giudice a The Voice e professionista delle ospitate nei dischi e nei programmi degli altri.

Anche se il caso più clamoroso e doloroso è quello di Chiara Galiazzo: quella che doveva essere la versione nostrana di Florence and The Machine finita a fare la pubblicità della Tim vestita con un poncho, spinta da chissà chi in un buco nero dal quale rialzarsi non sarà facile. Perché? Era così difficile gestire una come Chiara? Troppo poco sexy per farle fare la popstar? Meglio le Donatella? Tranquilli, sono sparite anche loro, come tutte le altre. Possibile che fossero tutte senza personalità? O semplicemente non si sapeva dove metterle, essendo la casella rock già riempita da una come Emma?

E veniamo all’edizione di quest’anno, la settima, fin qui clamorosamente dominata dalle femmine under 24: Valentina, Gaia, Viò. A quest’ultima è stata già appiccicata l’etichetta di vincitrice senza se e senza ma. Posto che sarà così, perché così in effetti è gusto che sia, vista la superiorità della nostra in termini di voce, personalità, presenza scenica, tutto, ecco, posto e assodato che Viò sarà la vincitrice della settima edizione di X Factor, poi? Che ne sarà di lei?

Non è che ce la ritroviamo a fare la pubblicità delle cucine? Si può gentilmente chiedere a chi si prenderà cura di Viò di indirizzarla un po’ meglio della povera Chiara? Certo, male che vada ci si può sempre consolare pensando a Ics, il fenomeno dell’anno scorso, finito a fare la pubblicità delle salsicce. Un cielo di wurstel, altro che cristallo.

http://donneuropa.it/cultura-e-spettacoli/2013/10/31/chiara-francesca-nathalie-il-soffitto-cristallo/
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Messaggio Da camila Mar 05 Nov 2013, 16:05

Senza Paura, la voce di Giorgia si è liberata
(è la numero 1 del Made in Italy, non lo sa)


Non che si scoprano oggi le qualità della voce di Giorgia. La felice disinvoltura con la quale tocca vette che appartengono al mondo delle divine, non suona mai esagerata o stucchevole, e non se l’è mai tirata da fenomeno, come purtroppo succede a tante meno brave di lei. Non la si scopre oggi, con l’uscita dell’album «Senza Paura», ma c’è la netta sensazione che Giorgia Todrani si sia liberata davvero di tutte le ubbie che spesso in passato l’hanno indotta quasi a castigare, in vari lavori, quel dono di natura che si ritrova in gola. Sedici canzoni in un album di inediti sono tante e troppe, gli episodi minori non mancano infatti, ma la freschezza con la quale da cantante e autrice affronta il repertorio è ovunque piacevole. Vari episodi spiccano, a partire dal singolo «Quando una stella muore», per arrivare subito al notevole duetto con Alicia Keys su «I Will Pray», di profilo internazionale, dove il confronto fra interpreti è tutto a favore di Giorgia; la proposizione di un complicato brano di Ivano Fossati scritto per l’occasione, «Vendo tutto» (che quasi fa il punto sullo stato dell’arte dell’ormai defilato genovese), mostra quanto la tecnica e l’attitudine naturale possano superare difficoltà intrinseche, e pure in pezzi del tutto contemporanei come «Did I Lose You», in duetto con il popettaro british Olly Murs, la sua facilità espressiva è assai godibile.  

Più che il fatto che abbia registrato a Los Angeles, conta per quest’artista di 42 anni un progresso umano, una fase della vita particolarmente felice. La riscoperta della voglia di cantare, forse? «Do’ la responsabilità - dice infatti Giorgia - al fatto che da quando ho avuto il figlio tutto è diverso. Ho poco tempo, e quando mi ritrovo fra le mie cose, ho un gusto incredibile di fare. Avevo paura di essere definire una cantante, invece alla gente piace che io canti». Sembra la scoperta dell’acqua calda, ma non lo deve essere, per lei. Il duetto con Alicia Keys è nato da un’idea del suo manager Fabrizio Giannini: «Abbiamo atteso parecchi mesi, io non ci credevo tanto. Invece è arrivato un assenso, lei ha fatto tradurre il mio testo, ci siamo scambiate files con cori e controcanti: è stata proprio musicista, ha cercato la forma migliore. Ci siamo incontrate a registrazione avvenuta. Me l’aspettavo tosta, invece è carina e dolce, abbiamo chiacchierato dei nostri figli che hanno quasi la stessa età».  

Nuovi incontri: con questo Murs «giovanissimo, che prima del talent non aveva mai cantato e mostra una grande esperienza»; ed episodi impegnativi, come l’approccio con Fossati: «Ho chiesto se avesse un pezzo per me, ha detto di no ma si è messo a scrivere... Mi ha anche un po’ sorpresa ascoltandolo, sembrava avessimo parlato a lungo: me l’ha mandata come la canta lui, gli ho detto che mi è sembrato ci fosse uno spazio per soul e funky che aveva lasciato per me. Ne è stato felice, proprio a questo aveva pensato. Ma davvero è prima volta che canto in studio senza farmi tremila problemi, senza perdere la spontaneità del live. Con il produttore Michele Canova abbiamo fatto la scelta di privilegiare quasi la nota non perfetta, ma con l’emozione».  

Come Laura Pausini, Giorgia è figlia di un musicista, che l’ha cresciuta nell’amore per il suo mondo, facendola cantare. Ora lavora con il suo compagno, Emanuel, autore con lei di molte delle canzoni dell’album. Scrivere le piace molto: «Va al di là della voce, dà un altro senso. Io scrivo in studio, altrimenti Samuel con i suoi 3 anni e mezzo si prende la vita. Anche con il mio compagno ricominciamo a pensare di essere una coppia, ci siamo abituati a questa persona nuova che ci è spuntata accanto».  

Lei, Elisa, Laura Pausini. E’ stato tutto un gran figliare nella musica popolare italiana, in questi anni: «Io per sette anni ho voluto tanto un figlio, Samuel è arrivato quando mi ero messa l’animo in pace».  

Il canto, confessa, è anche il regalo a chi ascolta qualche minuto di leggerezza: «A questo punto, quando tutto è crollato, uno deve ripartire da se stesso, ricostituire i valori interiori. E’ un po’ quel che dice Fossati nella sua canzone. Mi piace pensare al canto come a un’occasione di sollievo degli animi sofferenti che non trovano una risposta: tutte le attività creative hanno una funzione sociale...». Eh già (il tour comincerà in maggio).  

http://www.lastampa.it/2013/11/04/blogs/on-the-road/senza-paura-la-voce-di-giorgia-si-liberata-la-numero-del-made-in-italy-non-lo-sa-6PWSUum7PO082so2FyQuQJ/pagina.html
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Messaggio Da mafalda Mar 05 Nov 2013, 16:11

Claudio Baglioni risponde ai lettori


Mercoledì 6 novembre alle h.13
sarà ospite della nostra redazione
Il 22 ottobre è uscito l’ultimo attesissimo album di Claudio Baglioni «ConVoi», il primo di inediti del cantautore dal 2003. Un progetto innovativo che ha preso forma nel tempo. «Un working progress - ha raccontato Baglioni - dove ogni canzone è stata costruita dialogando con il pubblico attraverso i social network e uscendo in maniera cadenzata su iTunes». 12 tracce frutto di un modo diverso di fare il mestiere della musica.

Il nuovo progetto live di Baglioni, invece, partirà nella primavera del 2014. Toccherà Torino il 26 e il 27 marzo prossimi. Per raccontare questa nuova esperienza e per confrontarsi con il suo pubblico Claudio Baglioni sarà ospite della redazione de LaStampa.it, mercoledì 6 novembre alle h 13:00.

In diretta risponderà alle domande che arriveranno al nostro sito. Potete inviare sin da ora i vostri quesiti e curiosità utilizzando lo spazio commenti in basso a destra

http://www.lastampa.it/2013/10/31/blogs/il-tema-del-giorno/claudio-baglioni-risponde-ai-lettori-c7iw1XtgB2emNfl8wy9lmK/pagina.html

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