Interviste, articoli e recensioni, chi canta e chi suona
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Re: Interviste, articoli e recensioni, chi canta e chi suona
http://www.rollingstonemagazine.it/musica/news-musica/esclusiva-video-bamboo-to-be-e-larte-del-riciclo/
Bamboo è la formazione di musicisti che fanno musica industrial dove suona il nostro Davide Sollazzi. Giovedì hanno fatto il super pienone al circolo degli artisti.
Bamboo è la formazione di musicisti che fanno musica industrial dove suona il nostro Davide Sollazzi. Giovedì hanno fatto il super pienone al circolo degli artisti.
M&M- mengonella
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Re: Interviste, articoli e recensioni, chi canta e chi suona
RS Interview: Michele Canova: l’Italia non è rock. È pop!
http://www.rollingstonemagazine.it/musica/interviste-musica/rs-interview-michele-canova-litalia-non-e-rock-e-pop/
Una lunga e interessante chiacchierata con il produttore italiano del momento ...
Kaiser- Messaggi : 11889
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Re: Interviste, articoli e recensioni, chi canta e chi suona
Grammy Awards, tutte le nomination
L'esordiente Lorde «sfida» i giganti Bruno Mars, P!nk e Katy Perry. Boom di nomination per i «soliti» Jay Z e Justin Timberlake, a sorpresa mancano Lady Gaga, Justin Bieber e Miley Cyrus
Nel calendario degli eventi di premiazione previsti per il 2014, cerchiate la casella del 26 gennaio: presso lo Staples Center di Los Angeles si terrà la 56esima edizione dei Grammy Awards, tra i premi più importanti in ambito musicale. Pochi giorni fa sono stati annunciate le nomination, durante la cerimonia specifica, svoltasi il 6 dicembre al Nokia Theatre della californiana città degli Angeli. Non stupiscono le candidature di tanti grandi della musica, un nome su tutti: David Bowie, in lizza per i premi «Miglior performance rock» e «Miglior album rock».
Non sorprendono nemmeno le nove nomination di Jay Z (non chiamatelo «Mr Beyoncé»), le sette di Justin Timberlake e Macklemore & Ryan Lewis, Pharrell Williams, Kendrick Lamar, le cinque di Drake e le quattro dell’esordiente Lorde («quella che canta Royals») e dei Daft Punk.
Colpiscono invece alcune assenze dall’elenco delle nomination: Lady Gaga (forse qualcosa della sua rivoluzione ARTPOP non sta funzionando?), Rihanna e i giovanissimi Justin Bieber e Ariana Grande. E, udite udite, manca proprio lei, la nostra «leccamartelli» preferita, «Canna Montana», l'«oscillatrice nuda», «Miss (S)Gamb(atur)a» Miley Cyrus.
Nel lungo elenco delle nomination è presente Eminem, già incoronato re dell'Hip Hop agli MTV EMA 2013, Katy Perry (reginetta femminile sempre ad Amsterdam), Bruno Mars.
In attesa di conoscere le performance live – con la vana speranza che certi assenti possano essere invitati –, ecco le principali nomination:
http://www.vanityfair.it/show/musica/13/12/09/grammy-awards-2014-tutte-le-nomination
l'assenza di Bieber? ce ne faremo una ragione
Hanno ignorato la ragazzina allergica ai vestiti? Sopravviveremo anche a questo
ma la doppia candidatura della Perry e' difficile da mandar giu'
L'esordiente Lorde «sfida» i giganti Bruno Mars, P!nk e Katy Perry. Boom di nomination per i «soliti» Jay Z e Justin Timberlake, a sorpresa mancano Lady Gaga, Justin Bieber e Miley Cyrus
Nel calendario degli eventi di premiazione previsti per il 2014, cerchiate la casella del 26 gennaio: presso lo Staples Center di Los Angeles si terrà la 56esima edizione dei Grammy Awards, tra i premi più importanti in ambito musicale. Pochi giorni fa sono stati annunciate le nomination, durante la cerimonia specifica, svoltasi il 6 dicembre al Nokia Theatre della californiana città degli Angeli. Non stupiscono le candidature di tanti grandi della musica, un nome su tutti: David Bowie, in lizza per i premi «Miglior performance rock» e «Miglior album rock».
Non sorprendono nemmeno le nove nomination di Jay Z (non chiamatelo «Mr Beyoncé»), le sette di Justin Timberlake e Macklemore & Ryan Lewis, Pharrell Williams, Kendrick Lamar, le cinque di Drake e le quattro dell’esordiente Lorde («quella che canta Royals») e dei Daft Punk.
Colpiscono invece alcune assenze dall’elenco delle nomination: Lady Gaga (forse qualcosa della sua rivoluzione ARTPOP non sta funzionando?), Rihanna e i giovanissimi Justin Bieber e Ariana Grande. E, udite udite, manca proprio lei, la nostra «leccamartelli» preferita, «Canna Montana», l'«oscillatrice nuda», «Miss (S)Gamb(atur)a» Miley Cyrus.
Nel lungo elenco delle nomination è presente Eminem, già incoronato re dell'Hip Hop agli MTV EMA 2013, Katy Perry (reginetta femminile sempre ad Amsterdam), Bruno Mars.
In attesa di conoscere le performance live – con la vana speranza che certi assenti possano essere invitati –, ecco le principali nomination:
- Spoiler:
- Album Of The Year:
The Blessed Unrest – Sara Bareilles ; Random Access Memories – Daft Punk; Good Kid, M.A.A.D City – Kendrick Lamar ; The Heist – Macklemore & Ryan Lewis; Red –Taylor Swift.
Record Of The Year: Get Lucky – Daft Punk & Pharrell Williams ; Radioactive – Imagine Dragons ; Royals – Lorde; Locked Out Of Heaven – Bruno Mars; Blurred Lines – Robin Thicke Featuring T.I. & Pharrell Williams.
Song Of The Year:
Just Give Me A Reason – Pink Featuring Nate Ruess ; Locked Out Of Heaven – Bruno Mars ; Roar – Katy Perry ; Royals – Lorde; Same Love – Macklemore & Ryan Lewis Featuring Mary Lambert.
Best New Artist:
James Blake ; Kendrick Lamar ; Macklemore & Ryan Lewis; Kacey Musgraves; Ed Sheeran.
Best Pop Solo Performance:
Brave – Sara Bareilles ; Royals – Lorde; When I Was Your Man – Bruno Mars; Roar – Katy Perry ; Mirrors – Justin Timberlake.
Best Pop Duo/Group Performance:
Get Lucky – Daft Punk & Pharrell Williams; Just Give Me A Reason – Pink Featuring Nate Ruess; Stay – Rihanna Featuring Mikky Ekko ; Blurred Lines – Robin Thicke Featuring T.I. & Pharrell Williams; Suit & Tie – Justin Timberlake & Jay Z.
Best Pop Vocal Album:
Paradise – Lana Del Rey ; Pure Heroine – Lorde ; Unorthodox Jukebox – Bruno Mars ; Blurred Lines – Robin Thicke ; The 20/20 Experience – The Complete Experience – Justin Timberlake.
Best Dance/Electronica Album:
Random Access Memories – Daft Punk; Settle – Disclosure ; 18 Months – Calvin Harris; Atmosphere – Kaskade; A Color Map Of The Sun – Pretty Lights.
Best Dance Recording :
Need U (100%) – Duke Dumont Featuring A*M*E & MNEK; Sweet Nothing – Calvin Harris Featuring Florence Welch ; Atmosphere – Kaskade ; This Is What It Feels Like – Armin Van Buuren Featuring Trevor Guthrie; Clarity – Zedd Featuring Foxes.
Best Rock Performance:
Always Alright – Alabama Shakes ; The Stars (Are Out Tonight) – David Bowie; Radioactive – Imagine Dragons ; Kashmir (Live) – Led Zeppelin; My God Is The Sun– Queens Of The Stone Age; I'm Shakin' Jack White.
Best Rock Album:
13 – Black Sabbath ; The Next Day – David Bowie; Mechanical Bull – Kings Of Leon ; Celebration Day – Led Zeppelin ; …Like Clockwork – Queens Of The Stone Age ; Psychedelic Pill – Neil Young With Crazy Horse.
Best Metal Performance :
T.N.T. – Anthrax ; God Is Dead? – Black Sabbath ; The Enemy Inside – Dream Theater; In Due Time – Killswitch Engage; Room 24 – Volbeat Featuring King Diamond.
Best Rock Song:
Ain't Messin 'Round – Gary Clark Jr.; Cut Me Some Slack – Paul McCartney, Dave Grohl, Krist Novoselic, Pat Smear; Doom And Gloom – The Rolling Stones ; God Is Dead? – Black Sabbath ; Panic Station – Muse.
Best Alternative Music Album:
The Worse Things Get, The Harder I Fight, The Harder I Fight, The More I Love You – Neko Case ; Trouble Will Find Me – The National ; Hesitation Marks – Nine Inch Nails ; Lonerism – Tame Impala ; Modern Vampires Of The City – Vampire Weekend
Best Rap Performance:
Started From The Bottom – Drake ; Berzerk – Eminem ; Tom Ford –Jay Z; Swimming Pools (Drank) – Kendrick Lamar ; Thrift Shop – Macklemore & Ryan Lewis Featuring Wanz.
Best Rap/Sung Collaboration:
Power Trip – J.Cole Featuring Miguel ; Part II (On The Run) – Jay Z Featuring Beyoncé; Holy Grail – Jay Z Featuring Justin Timberlake; Now Or Never –Kendrick Lamar Featuring Mary J. Blige; Remember You – Wiz Khalifa Featuring The Weeknd.
Best Rap Album:
Nothing Was The Same — Drake ; Magna Carta… Holy Grail — Jay Z ; Good Kid, M.A.A.D City — Kendrick Lamar; The Heist — Macklemore & Ryan Lewis ; Yeezus — Kanye West.
Best Rap Song :
F***in’ Problems – ASAP Rocky Featuring Drake, 2 Chainz & Kendrick Lamar) ; Holy Grail – Jay Z Featuring Justin Timberlake) ; New Slaves – Kanye West ; Started From The Bottom – Drake ; Thrift Shop – Macklemore & Ryan Lewis Featuring Wanz.
Best Compilation Soundtrack For Visual Media:
Django Unchained ; The Great Gatsby (Deluxe Edition); Les Misérables (Deluxe Edition); Muscle Shoals ; Sound City: Real To Reel.
Best Song Written For Visual Media:
Atlas from The Hunger Games: Catching Fire – Coldplay ; Silver Lining from Silver Linings Playbook – Adele; We Both Know from Safe Haven – Colbie Caillat Featuring Gavin DeGraw; Young And Beautiful from The Great Gatsby – Lana Del Rey ; You’ve Got Time from Orange Is The New Black – Regina Spektor.
http://www.vanityfair.it/show/musica/13/12/09/grammy-awards-2014-tutte-le-nomination
l'assenza di Bieber? ce ne faremo una ragione
Hanno ignorato la ragazzina allergica ai vestiti? Sopravviveremo anche a questo
ma la doppia candidatura della Perry e' difficile da mandar giu'
camila- mengonella
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Re: Interviste, articoli e recensioni, chi canta e chi suona
Alux ha scritto:Cchecchifo
non vorrei che prenda piede il collezionismo di... DNA dei vip
camila- mengonella
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Re: Interviste, articoli e recensioni, chi canta e chi suona
Morgan: "X Factor? Per me è solo
un ripiego". Stasera la finale
di Marco Molendini
MILANO - Inquieto, ambizioso, onnivoro dissipatore. Con Morgan si può andare alle lunghe cercando di definire il suo instabile profilo. Ne ha fatte di tutti i colori per mascherare il suo talento che ha trovato rifugio fra le pareti di X Factor, prima a casa Rai, ora a casa Sky. Un rapporto di forzosa dipendenza a cui il quarantunenne, due volte papà, ex leader dei Blue Vertigo, Marco Castoldi dice ancora oggi (e siamo alla vigilia della sua sesta finale, su sette edizioni) che sfuggirebbe volentieri: «X Factor mi ha tolto la voglia di fare televisione» spara, tanto per cominciare. Scusi Morgan, ma chi la costringe? Che ci vuole a dire basta?
«Invece sono costretto, specie se questa diventa l'unica possibilità. Dico di sì perché voglio lavorare e la sola chance sembra essere quella di fare tv. E, invece, vorrei elegantemente sfilarmi. Ho voglia di tornare allo studio che è l'unico modo per essere competenti. Proprio ora mi sono rimesso a suonare in modo profondo Debussy e Ravel. Poi, però, arrivano le lusinghe». Non possono fare a meno di lei e lei cede: ha praticamente fatto tutte le edizioni di X Factor, tranne una.
«C'è voluta la necessità di uno scandalo per fermarmi, per farmi tornare coi piedi per terra, solo che sono finito sottoterra. Poi mi hanno ripreso per la mia competenza musicale e per la mia capacità di esprimermi, perché ad arricchire il pop con la mia cultura musicale sono molto bravo. Nel mio campo sono come Maradona che viene messo a fare l'allenatore quando ancora può giocare». Sta dicendo che non le danno il giusto spazio nel mondo della musica?
«So che gente come De Gregori e Fossati, che sono più anziani di me, lavorano alla grande». Insomma, questo sarà il suo ultimo X Factor?
«E che ne so. Ora mi gioco questa ultima puntata. Farò un duetto con Mika e poi punto molto su Michele, il mio ragazzo». In questi anni le è andata sempre bene, è stato lei il coach di molti vincitori. Se dovesse scegliere qual è quello che preferisce?
«Antonio Maggio mi piace molto. Mi è piaciuto anche a Sanremo. A suon di spartiti e arrangiamenti gli ho fatto vincere la prima gloriosa edizione. È molto bravo. E il suo gruppo, l'Aram quartet, era fortissimo. Come erano ottimi i Cluster. Ma ci sono altri che mi piacciono». Per esempio?
«Noemi, con cui ho avuto un bellissimo e continuo conflitto. E anche Marco Mengoni e Chiara sono due molto dotati». E quest'anno?
«A me piacciono i talenti versatili, non quelli cristallizzati di quest'edizione: il cristallo si può rompere, è frangibile. Sono bambini e sono sprovveduti. Io a 10 anni avevo già tradotto tutto Lou Reed e i King Crimson. Questi non sanno nemmeno chi è Lou Reed». Ha scritto un pezzo, “Spirito e virtù”, che esce ora. Non è che ne ha un altro da portare a Sanremo?.
«Finché c'è il regime De Filippi io non posso esserci». Che vuol dire?
«Che aleggia un torpore defilippico, c’è un regime nell’ombra. Amici, l'ho sempre detto, per me è un po’ una baracconata. Ricordo che il mio scandalo è nato dopo una mia intervista in cui parlavo male di quel talent. La De Filippi mi rispose dicendo di non conoscermi». Diciamo che lei è uno spirito conflittuale. Ha litigato anche con Mika?
«No, siamo amici, è un tipo simpatico. Penso che a X Factor dovrebbero chiamare un altro come lui, così io posso riposare. Anzi ci vorrebbe una specie di Mirkan, uno un po' Morgan e un po’ Mika». Dicono che dopo tanti litigi sia tornato il sereno tra lei e Asia Argento.
«Con Asia ci sono sempre stati alti e bassi. Ma perché la gente invece di pensare a questo non va a studiare i testi dei Pink Floyd?». Morgan se dovesse definirsi come si definirebbe?
«Sono uno che ha vissuto almeno 4 volte e della mia vita si conosce solo l'uno per cento. Sono materia che scompare. Per questo ho avuto voglia di scrivere tutto quello che mi passata per la testa, anche i miei fatti personali, in un mio libro».
Dimenticavamo a gennaio esce una sorta di autobiografia di Morgan, pubblicata da Einaudi. Il titolo è tutto un programma: “D'io”.
http://www.leggo.it/GOSSIP/X-FACTOR/morgan_x_factor_ripiego_finale/notizie/404054.shtml
un ripiego". Stasera la finale
di Marco Molendini
MILANO - Inquieto, ambizioso, onnivoro dissipatore. Con Morgan si può andare alle lunghe cercando di definire il suo instabile profilo. Ne ha fatte di tutti i colori per mascherare il suo talento che ha trovato rifugio fra le pareti di X Factor, prima a casa Rai, ora a casa Sky. Un rapporto di forzosa dipendenza a cui il quarantunenne, due volte papà, ex leader dei Blue Vertigo, Marco Castoldi dice ancora oggi (e siamo alla vigilia della sua sesta finale, su sette edizioni) che sfuggirebbe volentieri: «X Factor mi ha tolto la voglia di fare televisione» spara, tanto per cominciare. Scusi Morgan, ma chi la costringe? Che ci vuole a dire basta?
«Invece sono costretto, specie se questa diventa l'unica possibilità. Dico di sì perché voglio lavorare e la sola chance sembra essere quella di fare tv. E, invece, vorrei elegantemente sfilarmi. Ho voglia di tornare allo studio che è l'unico modo per essere competenti. Proprio ora mi sono rimesso a suonare in modo profondo Debussy e Ravel. Poi, però, arrivano le lusinghe». Non possono fare a meno di lei e lei cede: ha praticamente fatto tutte le edizioni di X Factor, tranne una.
«C'è voluta la necessità di uno scandalo per fermarmi, per farmi tornare coi piedi per terra, solo che sono finito sottoterra. Poi mi hanno ripreso per la mia competenza musicale e per la mia capacità di esprimermi, perché ad arricchire il pop con la mia cultura musicale sono molto bravo. Nel mio campo sono come Maradona che viene messo a fare l'allenatore quando ancora può giocare». Sta dicendo che non le danno il giusto spazio nel mondo della musica?
«So che gente come De Gregori e Fossati, che sono più anziani di me, lavorano alla grande». Insomma, questo sarà il suo ultimo X Factor?
«E che ne so. Ora mi gioco questa ultima puntata. Farò un duetto con Mika e poi punto molto su Michele, il mio ragazzo». In questi anni le è andata sempre bene, è stato lei il coach di molti vincitori. Se dovesse scegliere qual è quello che preferisce?
«Antonio Maggio mi piace molto. Mi è piaciuto anche a Sanremo. A suon di spartiti e arrangiamenti gli ho fatto vincere la prima gloriosa edizione. È molto bravo. E il suo gruppo, l'Aram quartet, era fortissimo. Come erano ottimi i Cluster. Ma ci sono altri che mi piacciono». Per esempio?
«Noemi, con cui ho avuto un bellissimo e continuo conflitto. E anche Marco Mengoni e Chiara sono due molto dotati». E quest'anno?
«A me piacciono i talenti versatili, non quelli cristallizzati di quest'edizione: il cristallo si può rompere, è frangibile. Sono bambini e sono sprovveduti. Io a 10 anni avevo già tradotto tutto Lou Reed e i King Crimson. Questi non sanno nemmeno chi è Lou Reed». Ha scritto un pezzo, “Spirito e virtù”, che esce ora. Non è che ne ha un altro da portare a Sanremo?.
«Finché c'è il regime De Filippi io non posso esserci». Che vuol dire?
«Che aleggia un torpore defilippico, c’è un regime nell’ombra. Amici, l'ho sempre detto, per me è un po’ una baracconata. Ricordo che il mio scandalo è nato dopo una mia intervista in cui parlavo male di quel talent. La De Filippi mi rispose dicendo di non conoscermi». Diciamo che lei è uno spirito conflittuale. Ha litigato anche con Mika?
«No, siamo amici, è un tipo simpatico. Penso che a X Factor dovrebbero chiamare un altro come lui, così io posso riposare. Anzi ci vorrebbe una specie di Mirkan, uno un po' Morgan e un po’ Mika». Dicono che dopo tanti litigi sia tornato il sereno tra lei e Asia Argento.
«Con Asia ci sono sempre stati alti e bassi. Ma perché la gente invece di pensare a questo non va a studiare i testi dei Pink Floyd?». Morgan se dovesse definirsi come si definirebbe?
«Sono uno che ha vissuto almeno 4 volte e della mia vita si conosce solo l'uno per cento. Sono materia che scompare. Per questo ho avuto voglia di scrivere tutto quello che mi passata per la testa, anche i miei fatti personali, in un mio libro».
Dimenticavamo a gennaio esce una sorta di autobiografia di Morgan, pubblicata da Einaudi. Il titolo è tutto un programma: “D'io”.
http://www.leggo.it/GOSSIP/X-FACTOR/morgan_x_factor_ripiego_finale/notizie/404054.shtml
camila- mengonella
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Re: Interviste, articoli e recensioni, chi canta e chi suona
Mika racconta la vera storia della sua vita
http://revolart.it/in-onore-di-una-prostituta-di-miami-mika-racconta-la-vera-storia-della-sua-vita/
molto bella...
Ieri, martedì 11 dicembre 2013, MIKA ha tenuto davanti ad un’aula piena di studenti della Bocconi quella che doveva essere una lezione di marketing, ma che si è poi rivelata molto di più. E qualcosa di molto meglio. Il racconto di una storia genuina e stimolante, il mondo di un artista. Ciò che più mi colpisce è guardare indietro verso quelle sfide, quelle battaglie all’inizio di una carriera, e poi pensare al presente , con tutti i traguardi e i successi negli occhi pieni di gioia dell’artista.
http://revolart.it/in-onore-di-una-prostituta-di-miami-mika-racconta-la-vera-storia-della-sua-vita/
molto bella...
Therese- mengonella
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Re: Interviste, articoli e recensioni, chi canta e chi suona
Mika primo ospite del 2014 a Le Invasioni Barbariche : colpo grosso di Daria Bignardi
http://www.optimaitalia.com/blog/2014/01/05/mika-primo-ospite-del-2014-a-le-invasioni-barbariche-foto-colpo-grosso-di-daria-bignardi/127775
http://www.optimaitalia.com/blog/2014/01/05/mika-primo-ospite-del-2014-a-le-invasioni-barbariche-foto-colpo-grosso-di-daria-bignardi/127775
Arianna- mengonella
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Re: Interviste, articoli e recensioni, chi canta e chi suona
Arianna ha scritto:Mika primo ospite del 2014 a Le Invasioni Barbariche : colpo grosso di Daria Bignardi
http://www.optimaitalia.com/blog/2014/01/05/mika-primo-ospite-del-2014-a-le-invasioni-barbariche-foto-colpo-grosso-di-daria-bignardi/127775
grazie per la dritta! Mika è diventato ospite da "colpo grosso"! Ad X Factor ha conquistato tutti!
E comunque l'articolo continua a ribadire la possibilità che nella prossima edizione di XF ci possa essere, oltre a Mika, anche Marco.
Therese- mengonella
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Re: Interviste, articoli e recensioni, chi canta e chi suona
http://video.corriere.it/kurt-cobain-video-singolo-brunori-sas-anteprima-corriereit/f3cd5824-76ed-11e3-b5b8-f597f656ab59
«Kurt Cobain», il video-singolo di Brunori Sas in anteprima per Corriere.it
Il brano anticipa l'uscita del nuovo album: «Il Cammino di Santiago in Taxi», atteso per il 4 febbraio - CorriereTv
«Kurt Cobain» è il video-singolo che anticipa l'uscita de «Il Cammino di Santiago in Taxi», il terzo disco del cantautore BRUNORI SAS. L'album, in uscita il 4 febbraio, è stato registrato da Taketo Gohara nella chiesa di un ex-convento dei Cappuccini con lo studio mobile di Vinicio Capossela. A partire dal 6 marzo a Milano l'artista sarà in tour in tutta Italia (info su www.brunorisas.it). Il video è firmato da Giacomo Triglia.
e poi, qui la tracklist del nuovo album di Dente "Almanacco del giorno prima"
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10151928727436185&set=a.89372531184.77290.52144546184&type=1&theater
«Kurt Cobain», il video-singolo di Brunori Sas in anteprima per Corriere.it
Il brano anticipa l'uscita del nuovo album: «Il Cammino di Santiago in Taxi», atteso per il 4 febbraio - CorriereTv
«Kurt Cobain» è il video-singolo che anticipa l'uscita de «Il Cammino di Santiago in Taxi», il terzo disco del cantautore BRUNORI SAS. L'album, in uscita il 4 febbraio, è stato registrato da Taketo Gohara nella chiesa di un ex-convento dei Cappuccini con lo studio mobile di Vinicio Capossela. A partire dal 6 marzo a Milano l'artista sarà in tour in tutta Italia (info su www.brunorisas.it). Il video è firmato da Giacomo Triglia.
e poi, qui la tracklist del nuovo album di Dente "Almanacco del giorno prima"
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10151928727436185&set=a.89372531184.77290.52144546184&type=1&theater
Dismiss- mengonella
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Re: Interviste, articoli e recensioni, chi canta e chi suona
BOOM! FEDERICO RUSSO E’ IL CONDUTTORE DI THE VOICE OF ITALY 2 (FA FUORI IVAN OLITA). VALENTINA CORREANI AL POSTO DI CAROLINA DI DOMENICO NELLA WEB ROOM.
Noi, ieri, a Savino Zaba gli avevamo fatto capire che non c’erano speranze. Mentre, infatti, l’ex conduttore di Uno Mattina Storie Vere twittava un suo eventuale coinvolgimento tra i papabili alla conduzione di The Voice of Italy, ai piani alti della Rai si era da poco deciso il nome del timoniere della seconda edizione del talent della seconda rete della tv pubblica.
Timoniere che – possiamo anticiparvi – risponde al nome di Federico Russo, conduttore radiofonico fiorentino che ha iniziato la sua carriera proprio in un talent show: Operazione Trionfo in onda su Italia 1 nel 2002.
Lo storico volto di MTV, attualmente voce di Radio Deejay, scalza al fotofinish l’altro ‘pretendente al trono’ Ivan Olita, già padrone di casa di Top of the Pops sulla stessa rete che manda in onda The Voice of Italy.
The Voice: Valentina Correani prende il posto di Carolina di Domenico
E c’è già chi pensa che con The Voice of Italy si riunirà la coppia del TRL di MTV del 2004 quando i conduttori Giorgia Surina e Marco Maccarini erano affiancati proprio da Federico Russo e Carolina Di Domenico.
Ahinoi, non sarà così. La ‘web voice’ del talent di Rai 2 verrà infatti sostituita e, sempre in anteprima, possiamo annunciarvi che a prendere il posto di Carolina Di Domenico ci sarà Valentina Correani.
http://www.davidemaggio.it/archives/90305/boom-federico-russo-e-il-conduttore-di-the-voice-of-italy-2-fa-fuori-ivan-olita-valentina-correani-al-posto-di-carolina-di-domenico-nella-web-room
Noi, ieri, a Savino Zaba gli avevamo fatto capire che non c’erano speranze. Mentre, infatti, l’ex conduttore di Uno Mattina Storie Vere twittava un suo eventuale coinvolgimento tra i papabili alla conduzione di The Voice of Italy, ai piani alti della Rai si era da poco deciso il nome del timoniere della seconda edizione del talent della seconda rete della tv pubblica.
Timoniere che – possiamo anticiparvi – risponde al nome di Federico Russo, conduttore radiofonico fiorentino che ha iniziato la sua carriera proprio in un talent show: Operazione Trionfo in onda su Italia 1 nel 2002.
Lo storico volto di MTV, attualmente voce di Radio Deejay, scalza al fotofinish l’altro ‘pretendente al trono’ Ivan Olita, già padrone di casa di Top of the Pops sulla stessa rete che manda in onda The Voice of Italy.
The Voice: Valentina Correani prende il posto di Carolina di Domenico
E c’è già chi pensa che con The Voice of Italy si riunirà la coppia del TRL di MTV del 2004 quando i conduttori Giorgia Surina e Marco Maccarini erano affiancati proprio da Federico Russo e Carolina Di Domenico.
Ahinoi, non sarà così. La ‘web voice’ del talent di Rai 2 verrà infatti sostituita e, sempre in anteprima, possiamo annunciarvi che a prendere il posto di Carolina Di Domenico ci sarà Valentina Correani.
http://www.davidemaggio.it/archives/90305/boom-federico-russo-e-il-conduttore-di-the-voice-of-italy-2-fa-fuori-ivan-olita-valentina-correani-al-posto-di-carolina-di-domenico-nella-web-room
Therese- mengonella
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Re: Interviste, articoli e recensioni, chi canta e chi suona
Andrea Conti @aconti_Tgcom24 10h
Ricapitoliamo. Giudici di #tvoi2 tutti confermati Noemi, Carrà, Pelù poi J-Ax al posto di Cocciante. Presenta @federusso80 Su Rai2 dal 12-3
Ricapitoliamo. Giudici di #tvoi2 tutti confermati Noemi, Carrà, Pelù poi J-Ax al posto di Cocciante. Presenta @federusso80 Su Rai2 dal 12-3
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Re: Interviste, articoli e recensioni, chi canta e chi suona
Insomma, se non è zuppa è pan bagnato. The voice avrebbe bisogno di una scossa piu' forte per decollare. Non penso che Federico Russo e J-AX siano sufficienti.
Therese- mengonella
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Re: Interviste, articoli e recensioni, chi canta e chi suona
Scusate, è stata postata un mese fa, ma l'ho visto solo oggi
Non ce la posso fare!!!
Delilah ha scritto:Ditemi che non è vero
Non ce la posso fare!!!
from Hell- mengonella
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Re: Interviste, articoli e recensioni, chi canta e chi suona
Interessante articolo di repubblica sui talent...
Dopo il talent, si spegne la tv e finisce l'illusione del successo. Il caso Scanu di CARLO MORETTI
Vincitore di "Amici" e di Sanremo, accusa la sua ex major discografica di averlo sfruttato e poi gettato via. Non sempre il trionfo in una gara televisiva si traduce in una carriera luminosa. Cerchiamo di capirne i motivi
http://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2014/01/16/news/dopo_il_talent_si_spegne_la_tv_e_finisce_l_illusione_del_successo-76054708/?ref=HRERO-1
Dopo il talent, si spegne la tv e finisce l'illusione del successo. Il caso Scanu di CARLO MORETTI
Vincitore di "Amici" e di Sanremo, accusa la sua ex major discografica di averlo sfruttato e poi gettato via. Non sempre il trionfo in una gara televisiva si traduce in una carriera luminosa. Cerchiamo di capirne i motivi
ROMA - Valerio Scanu ha il curriculum del perfetto "giovane talento", vanta una gavetta tutta televisiva e ha già vinto molto: primo classificato a 12 anni a "Bravo, Bravissimo" con Mike Bongiorno; secondo a 18 anni ad "Amici" di Maria De Filippi; primo a 20 anni tra i Big al Festival di Sanremo con la canzone "Per tutte le volte che", quella del tormentone a far l'amore in tutti i modi, in tutti i luoghi, in tutti i laghi.
Nel giro di nemmeno due anni, tra la fine del 2008 e l'inizio del 2010, il cantante sardo è stato risucchiato dal vortice del successo, ha visto la sua vita ribaltata ed è infine tornato in un fitto cono d'ombra. Qualcosa si è rotto: "Semplice" dice lui, "sono stato usato e gettato via dalla mia casa discografica".
Il suo sito ufficiale, proprietà dell'etichetta Emi, è fermo alle notizie del 2012 ma Scanu non si è dato per vinto: autore delle sue nuove canzoni, il 28 gennaio pubblicherà il primo album autoprodotto. Anche per i concerti in seguito farà da solo. Una nuova vita: "Spero di farcela, la passione è intatta ma non si poteva più continuare così: mai d'accordo sulle decisioni da prendere, nessun investimento serio su di me. Per l'ultimo disco con la Emi, io ero a Roma in sala di registrazione e loro negli uffici a Milano, salvo poi dirmi che l'album faceva schifo".
L'accusa di Scanu è contro le major, non contro i talent (anche se le due cose ultimamente quasi coincidono) ed è meditata e dettagliata: "Chiunque acquisti notorietà grazie a un talent show corre il rischio di essere usato o poi gettato via dalle major del disco" spiega. "Ad Amici questo rischio riguarda oltre il 95 per cento dei casi". Dalla Emi, dice, mai un aiuto: "Anche il brano di Sanremo l'ho trovato da me, grazie alla mia amicizia con Pierdavide Carone. Loro preferirebbero sempre importi i loro brani perché possiedono le edizioni. L'unico modo per salvarsi, usciti vittoriosi da un talent, è farsi rappresentare da un manager, meglio se anche avvocato. Consiglio a tutti un talent per emergere ma se a 18 anni poi vinci e il tuo manager diventa la casa discografica, chi farà i tuoi interessi?".
"Amici", "X Factor", "The Voice", formule diverse ma con un denominatore comune: la promessa del successo, una strada per pochi, però, lastricata di ex fenomeni. I talent show macinano ad ogni edizione nomi e volti, i fan che seguono in tv sono appassionati, disposti al televoto, comprano dischi e canzoni ma sono anche tremendamente mutevoli: accanto a belle realtà come Marco Mengoni, Emma e Alessandra Amoroso quanti davvero ricordano la vincitrice di The Voice Elhaida Dani, lo scorso anno? Quanti il vincitore di Amici 2011 Virginio? E dov'è Marco Carta, che dopo Amici 2008 ha anche vinto il Festival di Sanremo nel 2009? Dove gli Aram Quartet, Matteo Becucci, Nathalie, Francesca Michielin, tutti vincitori di X Factor? Su e giù dalla vetta, e tutto sempre troppo velocemente. "Anche perché" osserva Scanu "nessuna casa discografica spinge due artisti insieme, e io alla Emi venni preferito a Martina Stavolo perché con il disco avevo venduto più di lei. Per tutto questo diventa fondamentale saper crescere artisticamente, durante e soprattutto dopo il talent. Il lavoro arriva dopo".
Per Stefano Senardi, ex discografico di lungo e prestigioso corso, consulente di "X Factor" e ora membro della Commissione artistica del Festival di Sanremo, il lavoro dovrebbe invece sempre arrivare prima: "È la scelta che abbiamo fatto a X Factor in questa edizione" spiega Senardi, "sei mesi prima dell'inizio della trasmissione, con Lucio Fabbri, con i produttori della Fremantle Media e con la Sony, cerchiamo di indirizzare i ragazzi scelti, di capire quali scelte discografiche e artistiche servono per iniziare a lavorare con loro per un percorso più coerente. Seguiamo il metodo inglese". Ma Senardi è convinto che i talent abbiano dato nuovo vigore al mercato e sollecitato l'interesse dei ragazzi per la musica: "Danno spazio ai giovani artisti in un momento in cui la discografia non ha più i mezzi per fare scouting. Se c'è tanta musica autoprodotta e tanto interesse in giro è anche grazie ai talent. Il loro problema semmai è che rendono famosi i concorrenti prima che inizino a crescere. Chi finora ce l'ha fatta ha dimostrato voglia di studiare, dopo: Mengoni, Noemi, Emma, artisti curiosi che hanno fatto passi da gigante. Il mercato è stretto, non tutti ce la fanno, ma anche chi al momento è fermo potrebbe aver avuto bisogno di una pausa di riflessione".
Piero Pelù a The Voice non si considera un giudice ma un allenatore, non si vede in un talent ma in un programma musicale, non vorrebbe sentir parlare di gara ma solo di musica. L'obiettivo è ambizioso ma sembra sincero: "La cosa più importante sarebbe dare ai ragazzi strumenti di analisi psicologica: quella che vivono è senz'altro un'esperienza forte ma non è né l'inizio né la fine della loro carriera. E il talent di oggi non è diverso dal Sanremo degli anni d'oro, uno dei tanti palchi nella vita di un artista, e anche dopo Sanremo si può svanire nel nulla". A Sanremo però non si vive un'atmosfera da reality: "Proprio sicuro? Guarda cosa successe a Luigi Tenco...".
Nel giro di nemmeno due anni, tra la fine del 2008 e l'inizio del 2010, il cantante sardo è stato risucchiato dal vortice del successo, ha visto la sua vita ribaltata ed è infine tornato in un fitto cono d'ombra. Qualcosa si è rotto: "Semplice" dice lui, "sono stato usato e gettato via dalla mia casa discografica".
Il suo sito ufficiale, proprietà dell'etichetta Emi, è fermo alle notizie del 2012 ma Scanu non si è dato per vinto: autore delle sue nuove canzoni, il 28 gennaio pubblicherà il primo album autoprodotto. Anche per i concerti in seguito farà da solo. Una nuova vita: "Spero di farcela, la passione è intatta ma non si poteva più continuare così: mai d'accordo sulle decisioni da prendere, nessun investimento serio su di me. Per l'ultimo disco con la Emi, io ero a Roma in sala di registrazione e loro negli uffici a Milano, salvo poi dirmi che l'album faceva schifo".
L'accusa di Scanu è contro le major, non contro i talent (anche se le due cose ultimamente quasi coincidono) ed è meditata e dettagliata: "Chiunque acquisti notorietà grazie a un talent show corre il rischio di essere usato o poi gettato via dalle major del disco" spiega. "Ad Amici questo rischio riguarda oltre il 95 per cento dei casi". Dalla Emi, dice, mai un aiuto: "Anche il brano di Sanremo l'ho trovato da me, grazie alla mia amicizia con Pierdavide Carone. Loro preferirebbero sempre importi i loro brani perché possiedono le edizioni. L'unico modo per salvarsi, usciti vittoriosi da un talent, è farsi rappresentare da un manager, meglio se anche avvocato. Consiglio a tutti un talent per emergere ma se a 18 anni poi vinci e il tuo manager diventa la casa discografica, chi farà i tuoi interessi?".
"Amici", "X Factor", "The Voice", formule diverse ma con un denominatore comune: la promessa del successo, una strada per pochi, però, lastricata di ex fenomeni. I talent show macinano ad ogni edizione nomi e volti, i fan che seguono in tv sono appassionati, disposti al televoto, comprano dischi e canzoni ma sono anche tremendamente mutevoli: accanto a belle realtà come Marco Mengoni, Emma e Alessandra Amoroso quanti davvero ricordano la vincitrice di The Voice Elhaida Dani, lo scorso anno? Quanti il vincitore di Amici 2011 Virginio? E dov'è Marco Carta, che dopo Amici 2008 ha anche vinto il Festival di Sanremo nel 2009? Dove gli Aram Quartet, Matteo Becucci, Nathalie, Francesca Michielin, tutti vincitori di X Factor? Su e giù dalla vetta, e tutto sempre troppo velocemente. "Anche perché" osserva Scanu "nessuna casa discografica spinge due artisti insieme, e io alla Emi venni preferito a Martina Stavolo perché con il disco avevo venduto più di lei. Per tutto questo diventa fondamentale saper crescere artisticamente, durante e soprattutto dopo il talent. Il lavoro arriva dopo".
Per Stefano Senardi, ex discografico di lungo e prestigioso corso, consulente di "X Factor" e ora membro della Commissione artistica del Festival di Sanremo, il lavoro dovrebbe invece sempre arrivare prima: "È la scelta che abbiamo fatto a X Factor in questa edizione" spiega Senardi, "sei mesi prima dell'inizio della trasmissione, con Lucio Fabbri, con i produttori della Fremantle Media e con la Sony, cerchiamo di indirizzare i ragazzi scelti, di capire quali scelte discografiche e artistiche servono per iniziare a lavorare con loro per un percorso più coerente. Seguiamo il metodo inglese". Ma Senardi è convinto che i talent abbiano dato nuovo vigore al mercato e sollecitato l'interesse dei ragazzi per la musica: "Danno spazio ai giovani artisti in un momento in cui la discografia non ha più i mezzi per fare scouting. Se c'è tanta musica autoprodotta e tanto interesse in giro è anche grazie ai talent. Il loro problema semmai è che rendono famosi i concorrenti prima che inizino a crescere. Chi finora ce l'ha fatta ha dimostrato voglia di studiare, dopo: Mengoni, Noemi, Emma, artisti curiosi che hanno fatto passi da gigante. Il mercato è stretto, non tutti ce la fanno, ma anche chi al momento è fermo potrebbe aver avuto bisogno di una pausa di riflessione".
Piero Pelù a The Voice non si considera un giudice ma un allenatore, non si vede in un talent ma in un programma musicale, non vorrebbe sentir parlare di gara ma solo di musica. L'obiettivo è ambizioso ma sembra sincero: "La cosa più importante sarebbe dare ai ragazzi strumenti di analisi psicologica: quella che vivono è senz'altro un'esperienza forte ma non è né l'inizio né la fine della loro carriera. E il talent di oggi non è diverso dal Sanremo degli anni d'oro, uno dei tanti palchi nella vita di un artista, e anche dopo Sanremo si può svanire nel nulla". A Sanremo però non si vive un'atmosfera da reality: "Proprio sicuro? Guarda cosa successe a Luigi Tenco...".
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Re: Interviste, articoli e recensioni, chi canta e chi suona
https://www.youtube.com/watch?v=SNSut3JlDy8
Troppo carina Elisa all'edicola Fiore... non so se è giusto postarla qui e mi scuso se è stata già postata
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Re: Interviste, articoli e recensioni, chi canta e chi suona
http://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2014/02/04/news/webnotte-77629493/
Webnotte, lo show fenomeno nato su Repubblica Tv
di ANTONIO DIPOLLINA
La serata settimanale nata come una scommessa folle nelle settimane scorse è diventata un appuntamento fisso per cantanti, attori, pubblico, umanità varia e assortita. Questa sera alle 21.30 un nuovo appuntamento. Un accenno compiuto della famosa tv che dovrebbe passare da internet e fornire un'alternativa a chi non trova (più) niente del genere sul piccolo schermo
UN paio di programmi, non di più, in giro per la televisione ufficiale possono vantare qualcosa di meglio da offrire in fatto di ospiti e animazione e performance. Per tutto il resto c'è Webnotte: ovvero, ebbene sì, il web, la famosa tv via internet, con una serata settimanale partita su Repubblica.it in forma di scommessa folle nelle scorse settimane e adesso appuntamento fisso per cantanti, attori, pubblico, umanità varia e assortita.
Video
Musica, aneddoti, curiosità e tanto divertimento. Webnotte ospita nella redazione di Repubblica Tv gli Stadio, i Batuque Percussion di Stefano Rossini, l'indie pop dei baresi Fabryka ma anche il comico Riccardo Rossi, l'imitatore e cantante dell'Edicola Fiore Andrea Perroni e Max Paiella. Come sempre con Ernesto Assante e Gino Castaldo. La replica
Il martedì alle 21.30 (da stasera anche su Capital Tv in contemporanea e su Laeffe in differita, a mezzanotte, sul digitale terrestre) il mouse corre verso Repubblica.it. La finestra sulla homepage del sito che annuncia Webnotte viene cliccata e si apre tutto un mondo: che poi altro non è che uno studio televisivo piazzato nel bel mezzo della redazione centrale di Repubblica, fra scrivanie, computer e sedie. In plancia ci sono Ernesto Assante e Gino Castaldo, i critici musicali di Repubblica, intorno sfilano animatori della situazione in grado di far invidia a qualunque tentativo di imitazione. Stasera, per esempio, passano Paola Cortellesi, oppure Eugenio Finardi, per non dire di Tony Esposito in versione jazz, o Stefano Disegni, fumettista provvisto di band, o il nuovo e accattivante Dente, nel senso del cantautore - a seguire anche i Manetti Bros. Per tacere del fatto che la prossima settimana, sempre martedì e sempre nel solito luogo, sbucherà Marco Mengoni, in una sera che vede come ospite anche Nicola Piovani e chissà cosa ne verrà fuori. A corredo, la squadra dei giornalisti, ma non solo, di Repubblica che per una sera cambiano ruolo imbracciando chitarre elettriche, impugnando microfoni o le bacchette di una batteria.
"Punto primo: è tutto improvvisato, non esiste scaletta, ma proprio zero" dice Assante. Che però si tiene stretto il cospicuo numero di rubriche e rubrichette preparate per tempo, per invadere lo spazio fino a mezzanotte e coprire i vuoti tecnici tra un'esibizione musicale - improvvisata - e l'altra, un monologo o laqualunque che passi per la mente all'ospite di turno: o magari su sollecitazione del pubblico, chiamato a interagire con messaggi continui che vengono letti in trasmissione, con particolare predilezione per quelli che criticano assai.
Cos'è? È appunto il nuovo fenomeno-web, finalmente un accenno compiuto della famosa tv che dovrebbe passare soprattutto, se non solo, da internet e fornire un'alternativa frizzante a chi non trova (più) niente del genere in tv. L'uovo di Colombo, altroché, rispetto agli estenuanti tentativi di creare e copiare e importare format nuovi e cervellotici se si parla di musica e intrattenimento: siamo ovviamente in zona Renzo Arbore, la lezione del maestro (fra i primi ospiti della serie) rimane quella primigenia nonché, precisa Assante, vige incontrastato lo slogan imperituro per riempire serate così, lanciato a suo tempo proprio dal Renzo di tutti noi: "Musica e puttanate". E poi vada come deve andare, ogni volta.
Può scapparci l'esibizione live che te la sogni in qualsiasi altro contesto, oppure il fatto di seguire in religiosa concentrazione la nuova puntata di "Crimini contro l'umanità", ovvero video di canzoni famose e di pregio maltrattate o triturate in esibizioni desolanti da artisti a vario titolo. Come detto, non ci sono né segreti né formule magiche: c'è solo la ripresa di un mood e di un modo di concepire l'intrattenimento che non usa quasi più nessuno (eccezione nobile, quanto ristretta nei tempi, L'Edicola di Fiorello al mattino). Il resto è divertimento allo stato puro, provato in proprio e offerto a chi vuole: molti artisti passano, si divertono come non mai e chiedono di tornare la volta dopo. Un'aria leggera e scanzonata che finisce per contagiare non solo chi assiste dal vivo a questo "hellzapoppin" ma anche chi partecipa da casa incollato allo schermo di un computer o di un tablet.
Non serve altro come descrizione: in attesa di sviluppi futuri e magari anche un po' ambiziosi. Come, per dire, dal 18 febbraio e per l'intera settimana di Sanremo, "Il DopoFestival siamo noi": nel senso che a Sanremo sul far della tarda serata si spengono le luci, tacciono le voci e da Webnotte inizieranno invece a sussurrare, tema obbligato "Musica&puttanate", altrimenti che gusto c'è. Obiettivi futuri? "Continuare così, a lungo". La formula è quella e anzi nemmeno c'è, conta quello che ci metti dentro e lo spirito con cui lo fai. E che quelli tutti precisini e ossessivi della tv vera e propria, che un programma del genere se lo sognano, se ne facciano una ragione.
Webnotte, lo show fenomeno nato su Repubblica Tv
di ANTONIO DIPOLLINA
La serata settimanale nata come una scommessa folle nelle settimane scorse è diventata un appuntamento fisso per cantanti, attori, pubblico, umanità varia e assortita. Questa sera alle 21.30 un nuovo appuntamento. Un accenno compiuto della famosa tv che dovrebbe passare da internet e fornire un'alternativa a chi non trova (più) niente del genere sul piccolo schermo
UN paio di programmi, non di più, in giro per la televisione ufficiale possono vantare qualcosa di meglio da offrire in fatto di ospiti e animazione e performance. Per tutto il resto c'è Webnotte: ovvero, ebbene sì, il web, la famosa tv via internet, con una serata settimanale partita su Repubblica.it in forma di scommessa folle nelle scorse settimane e adesso appuntamento fisso per cantanti, attori, pubblico, umanità varia e assortita.
Video
Musica, aneddoti, curiosità e tanto divertimento. Webnotte ospita nella redazione di Repubblica Tv gli Stadio, i Batuque Percussion di Stefano Rossini, l'indie pop dei baresi Fabryka ma anche il comico Riccardo Rossi, l'imitatore e cantante dell'Edicola Fiore Andrea Perroni e Max Paiella. Come sempre con Ernesto Assante e Gino Castaldo. La replica
Il martedì alle 21.30 (da stasera anche su Capital Tv in contemporanea e su Laeffe in differita, a mezzanotte, sul digitale terrestre) il mouse corre verso Repubblica.it. La finestra sulla homepage del sito che annuncia Webnotte viene cliccata e si apre tutto un mondo: che poi altro non è che uno studio televisivo piazzato nel bel mezzo della redazione centrale di Repubblica, fra scrivanie, computer e sedie. In plancia ci sono Ernesto Assante e Gino Castaldo, i critici musicali di Repubblica, intorno sfilano animatori della situazione in grado di far invidia a qualunque tentativo di imitazione. Stasera, per esempio, passano Paola Cortellesi, oppure Eugenio Finardi, per non dire di Tony Esposito in versione jazz, o Stefano Disegni, fumettista provvisto di band, o il nuovo e accattivante Dente, nel senso del cantautore - a seguire anche i Manetti Bros. Per tacere del fatto che la prossima settimana, sempre martedì e sempre nel solito luogo, sbucherà Marco Mengoni, in una sera che vede come ospite anche Nicola Piovani e chissà cosa ne verrà fuori. A corredo, la squadra dei giornalisti, ma non solo, di Repubblica che per una sera cambiano ruolo imbracciando chitarre elettriche, impugnando microfoni o le bacchette di una batteria.
"Punto primo: è tutto improvvisato, non esiste scaletta, ma proprio zero" dice Assante. Che però si tiene stretto il cospicuo numero di rubriche e rubrichette preparate per tempo, per invadere lo spazio fino a mezzanotte e coprire i vuoti tecnici tra un'esibizione musicale - improvvisata - e l'altra, un monologo o laqualunque che passi per la mente all'ospite di turno: o magari su sollecitazione del pubblico, chiamato a interagire con messaggi continui che vengono letti in trasmissione, con particolare predilezione per quelli che criticano assai.
Cos'è? È appunto il nuovo fenomeno-web, finalmente un accenno compiuto della famosa tv che dovrebbe passare soprattutto, se non solo, da internet e fornire un'alternativa frizzante a chi non trova (più) niente del genere in tv. L'uovo di Colombo, altroché, rispetto agli estenuanti tentativi di creare e copiare e importare format nuovi e cervellotici se si parla di musica e intrattenimento: siamo ovviamente in zona Renzo Arbore, la lezione del maestro (fra i primi ospiti della serie) rimane quella primigenia nonché, precisa Assante, vige incontrastato lo slogan imperituro per riempire serate così, lanciato a suo tempo proprio dal Renzo di tutti noi: "Musica e puttanate". E poi vada come deve andare, ogni volta.
Può scapparci l'esibizione live che te la sogni in qualsiasi altro contesto, oppure il fatto di seguire in religiosa concentrazione la nuova puntata di "Crimini contro l'umanità", ovvero video di canzoni famose e di pregio maltrattate o triturate in esibizioni desolanti da artisti a vario titolo. Come detto, non ci sono né segreti né formule magiche: c'è solo la ripresa di un mood e di un modo di concepire l'intrattenimento che non usa quasi più nessuno (eccezione nobile, quanto ristretta nei tempi, L'Edicola di Fiorello al mattino). Il resto è divertimento allo stato puro, provato in proprio e offerto a chi vuole: molti artisti passano, si divertono come non mai e chiedono di tornare la volta dopo. Un'aria leggera e scanzonata che finisce per contagiare non solo chi assiste dal vivo a questo "hellzapoppin" ma anche chi partecipa da casa incollato allo schermo di un computer o di un tablet.
Non serve altro come descrizione: in attesa di sviluppi futuri e magari anche un po' ambiziosi. Come, per dire, dal 18 febbraio e per l'intera settimana di Sanremo, "Il DopoFestival siamo noi": nel senso che a Sanremo sul far della tarda serata si spengono le luci, tacciono le voci e da Webnotte inizieranno invece a sussurrare, tema obbligato "Musica&puttanate", altrimenti che gusto c'è. Obiettivi futuri? "Continuare così, a lungo". La formula è quella e anzi nemmeno c'è, conta quello che ci metti dentro e lo spirito con cui lo fai. E che quelli tutti precisini e ossessivi della tv vera e propria, che un programma del genere se lo sognano, se ne facciano una ragione.
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Re: Interviste, articoli e recensioni, chi canta e chi suona
De Gregori a Hollywood per premio LA Italia
Excellence Award per il cantautore, alla vigilia degli Oscar
http://www.ansa.it/web/notizie/photostory/spettacolo/2014/02/09/Gregori-Hollywood-premio-Italia-_10040884.html
di Francesca Scorcucchi
LOS ANGELES - Francesco De Gregori 'debutta' in California: 'La leggenda della musica leggera italiana' come lo definì Bob Dylan, sarà celebrata il 27 febbraio al TLC Chinese Theatre di Hollywood con la consegna del premio "LA Italia - Excellence Award" nell'ambito del "IX Los Angeles, Italia - Film, Fashion and Art Fest", che si terrà dal 23 febbraio al 1ø marzo, alla vigilia degli Oscar. Ad annunciarlo è il produttore della manifestazione Pascal Vicedomini che per il primo evento artistico in assoluto sulla West Coast del cantautore romano, 63 anni (da 42 sulla scena discografica), prevede la proiezione del docu-film "Finestre rotte" di Stefano Pistolini, presentato da Rai Cinema a Venezia 2012 (il racconto di una estate di concerti in giro per l'Italia), e del web-movie 'Dress Rehearsal Backstage' di Niccolò Bello. ''Il profondo legame tra il poeta De Gregori e la cultura americana, musicale ma non solo (basti pensare al recente 'Sulla strada', omaggio a Kerouac), è stata una costante della sua lunga e straordinaria carriera, partita da quel Folkstudio romano dove si esibì anche un giovanissimo Dylan - dichiara Vicedomini, ideatore dell'evento che, sin dal 2006 promuove la cultura tricolore nel cuore di Hollywood, nella settimana che precede l'assegnazione degli Academy Award - Siamo orgogliosi di presentare ai californiani e alla platea internazionale che sarà a Hollywood per gli Oscar, un'icona della cultura e della canzone popolare italiana" .
E proprio Dylan, il mitico menestrello d'America, che per De Gregori è stato un riferimento costante di musica e di stile, volle una cover dell'artista italiano ('Non dirle che è cosi') nel suo film 'Masked and anonymous'. 'Los Angeles, Italia Festival', è organizzato dall'Istituto Capri nel mondo, in collaborazione con il CIM Group, la Hollywood Chamber of Commerce, il Consolato Generale Italiano di Los Angeles, con la partecipazione di Medusa, EnigmaGB, Rainbow ed Ambi Pictures. L'evento di quest'anno gode del patrocinio del ministero degli Esteri, del ministero dello Sviluppo Economico, della Niaf e dell'U.S.C. - University of Southern California. Nell'albo d'oro musicale del premio "Excellence Award", assegnato da un board onorario di cui fanno parte anche il presidente dei Grammy Neil Portnow e molti membri dell'Academy della Musica americana, figurano Ennio Morricone, Andrea Bocelli, Vasco Rossi, Zucchero, Stefano Bollani e Andrea Griminelli. 'LA Italia 2014 - Nel mito di Eduardo de Filippo', a trent'anni dalla sua scomparsa, sarà presentato a Roma domani 10 febbraio (ore 15) all'Hotel de Russie, da Franco Nero, Roberto Faenza, dal vice-presidente di Medusa Giampaolo Letta, dal presidente dell'ICE Riccardo Monti e dallo stesso Vicedomini.
Mollica Istantanee @doreciakgulp 3 h
Il Principe De Gregori a Los Angeles Italia ha cantato una versione country de La donna cannone,una meraviglia! http://fb.me/393IA2GFG
Excellence Award per il cantautore, alla vigilia degli Oscar
http://www.ansa.it/web/notizie/photostory/spettacolo/2014/02/09/Gregori-Hollywood-premio-Italia-_10040884.html
di Francesca Scorcucchi
LOS ANGELES - Francesco De Gregori 'debutta' in California: 'La leggenda della musica leggera italiana' come lo definì Bob Dylan, sarà celebrata il 27 febbraio al TLC Chinese Theatre di Hollywood con la consegna del premio "LA Italia - Excellence Award" nell'ambito del "IX Los Angeles, Italia - Film, Fashion and Art Fest", che si terrà dal 23 febbraio al 1ø marzo, alla vigilia degli Oscar. Ad annunciarlo è il produttore della manifestazione Pascal Vicedomini che per il primo evento artistico in assoluto sulla West Coast del cantautore romano, 63 anni (da 42 sulla scena discografica), prevede la proiezione del docu-film "Finestre rotte" di Stefano Pistolini, presentato da Rai Cinema a Venezia 2012 (il racconto di una estate di concerti in giro per l'Italia), e del web-movie 'Dress Rehearsal Backstage' di Niccolò Bello. ''Il profondo legame tra il poeta De Gregori e la cultura americana, musicale ma non solo (basti pensare al recente 'Sulla strada', omaggio a Kerouac), è stata una costante della sua lunga e straordinaria carriera, partita da quel Folkstudio romano dove si esibì anche un giovanissimo Dylan - dichiara Vicedomini, ideatore dell'evento che, sin dal 2006 promuove la cultura tricolore nel cuore di Hollywood, nella settimana che precede l'assegnazione degli Academy Award - Siamo orgogliosi di presentare ai californiani e alla platea internazionale che sarà a Hollywood per gli Oscar, un'icona della cultura e della canzone popolare italiana" .
E proprio Dylan, il mitico menestrello d'America, che per De Gregori è stato un riferimento costante di musica e di stile, volle una cover dell'artista italiano ('Non dirle che è cosi') nel suo film 'Masked and anonymous'. 'Los Angeles, Italia Festival', è organizzato dall'Istituto Capri nel mondo, in collaborazione con il CIM Group, la Hollywood Chamber of Commerce, il Consolato Generale Italiano di Los Angeles, con la partecipazione di Medusa, EnigmaGB, Rainbow ed Ambi Pictures. L'evento di quest'anno gode del patrocinio del ministero degli Esteri, del ministero dello Sviluppo Economico, della Niaf e dell'U.S.C. - University of Southern California. Nell'albo d'oro musicale del premio "Excellence Award", assegnato da un board onorario di cui fanno parte anche il presidente dei Grammy Neil Portnow e molti membri dell'Academy della Musica americana, figurano Ennio Morricone, Andrea Bocelli, Vasco Rossi, Zucchero, Stefano Bollani e Andrea Griminelli. 'LA Italia 2014 - Nel mito di Eduardo de Filippo', a trent'anni dalla sua scomparsa, sarà presentato a Roma domani 10 febbraio (ore 15) all'Hotel de Russie, da Franco Nero, Roberto Faenza, dal vice-presidente di Medusa Giampaolo Letta, dal presidente dell'ICE Riccardo Monti e dallo stesso Vicedomini.
Mollica Istantanee @doreciakgulp 3 h
Il Principe De Gregori a Los Angeles Italia ha cantato una versione country de La donna cannone,una meraviglia! http://fb.me/393IA2GFG
mafalda- Messaggi : 8513
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Età : 61
Re: Interviste, articoli e recensioni, chi canta e chi suona
I Rolling Stones in Italia: il 22 giugno la band suona a Roma
http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/i-rolling-stones-in-italia-il-22-giugno-la-band-suona-a-roma-20140314_075449.shtml
...... speriamo che stavolta ci riesco a vederli
(non sono mai riuscita a vederli dal vivo )
http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/i-rolling-stones-in-italia-il-22-giugno-la-band-suona-a-roma-20140314_075449.shtml
...... speriamo che stavolta ci riesco a vederli
(non sono mai riuscita a vederli dal vivo )
ziggy- mengonella
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Data d'iscrizione : 20.05.10
Località : roma
Re: Interviste, articoli e recensioni, chi canta e chi suona
Io vado!!! Ho già preso ferie per il lunedì!!!
Ah mi raccomando tiriamoci due urli quando aprono la vendita dei biglietti!!!
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Guenda- mengonella
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Re: Interviste, articoli e recensioni, chi canta e chi suona
http://www.rockol.it/news-584790/rolling-stones-ufficiale-live-circo-massimo-roma-biglietti-giugno
Dal 21 su ticketone saranno in vendita i biglietti, al costo di circa 78 euro più diritti di prevendita
Dal 21 su ticketone saranno in vendita i biglietti, al costo di circa 78 euro più diritti di prevendita
Guenda- mengonella
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Re: Interviste, articoli e recensioni, chi canta e chi suona
Provo anch'io a prendere i biglietti
lilli3- Messaggi : 2520
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Guenda- mengonella
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