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Messaggio Da Ospite Dom 06 Feb 2011, 21:00

ubik ha scritto:@ picpiera: grazie per le foto anteprima Aspettando SANREMO 2011 - Pagina 11 123623
è proprio anteprima anteprima....in città fervono i preparativi .....la prossima volta spero di incontrare tanti vipsssssss risata risata

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Messaggio Da Ospite Dom 06 Feb 2011, 21:01

scusa non mi ero resa conto che la foto fosse stata fatta da Picpiera, spia sarai dunque la nostra inviata a Sanremo?

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Messaggio Da Ospite Dom 06 Feb 2011, 21:03

picpiera ha scritto:
è proprio anteprima anteprima....in città fervono i preparativi .....la prossima volta spero di incontrare tanti vipsssssss risata risata
spia ti prego non Albano ,Oxa,Tata
insomma abbi pietà di noi risata

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Messaggio Da Ospite Dom 06 Feb 2011, 21:05

Mannaggia nn potevi essere iscritta al forum l'anno scorso? scusa

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Messaggio Da Ospite Dom 06 Feb 2011, 21:08

@ anna
gli ultimi anni il più prezzemolino è stato pupo love azzdici risata

mi prenderò senz'altro una feria per fare la bm alla ricerca di Albano sisi risata

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Messaggio Da Ospite Dom 06 Feb 2011, 21:11

Strawberry Fields ha scritto:Mannaggia nn potevi essere iscritta al forum l'anno scorso? scusa
straw...lo so (però vi leggevo sisi risata ) sono andata tre volte e dopo aver visto Pupo per l'ennesima volta ho avuto tre giorni di visioni celestiali love

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Messaggio Da Ospite Lun 07 Feb 2011, 00:25

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/spettacolo/2011/02/06/visualizza_new.html_1591445521.html

Sanremo: un po' di Vibrazioni con Giusy
Sarcina: 'Festival ha paraocchi ma backstage e' rock'



Francesco Sarcina, frontman delle Vibrazioni, torna a Sanremo, questa volta senza band e per duettare con Giusy Ferreri nella quarta serata del Festival, venerdì 18 febbraio. Il brano in gara è 'Il mare immenso' e porta anche la firma di Bungaro, una garanzia di qualità. "E' un pezzo molto bello, anticipa un disco interessante, piu' rock, e, insieme all'amicizia e stima per Giusy, è il motivo per cui ho deciso di esserci", spiega Francesco.

Sarcina, come la Ferreri, ha un modo di cantare molto riconoscibile, tanto da suscitare un effetto imitazione abbastanza diffuso. "Molti hanno copiato lo stile di Giusy. In Italia c'é la tendenza a ripetersi, ci sono molti cloni. Si tenta di scimmiottare qualcosa che ha successo, anche quando quelle cose hanno ancora successo...", spiega. La favola dell'ex cassiera del supermercato dotata di una grande voce, che sfonda a X Factor e si afferma nel panorama musicale, ha colpito Sarcina. "Giusy rappresenta veramente il sogno che diventa realtà: è una cosa che sento vicina. Si accosta a Sanremo con umiltà. Farà un bel percorso secondo me, se lo merita".

Com'é per una rockstar calcare il palco di una manifestazione tradizionale come Sanremo? "Il teatro Ariston è un'istituzione, rappresenta la storia della musica italiana - risponde -: è un palco che emoziona e chi ci è stato lo sa. E' un piacere stare a Sanremo, anche se può fare incazzare perché, come ogni istituzione, a volte il Festival ha i paraocchi. Comunque si può partecipare e farlo da rockstar". Inevitabile, a tal proposito, un riferimento a Morgan, l'anno scorso escluso dal cast per lo scandalo cocaina, quest'anno ospite di Patty Pravo nella serata dei duetti. "Sono contento che sia stato riammesso Morgan, spero che si recuperi e si riprenda in tutti i sensi".

Il debutto di Francesco Sarcina a Sanremo con le Vibrazioni, dopo il boom del primo album, risale al 2005. Il pezzo in gara era 'Ovunque andro'' e a condurre era Paolo Bonolis, diventato poi un vero amico della band. "Il ricordo è di estrema tensione, pressione, ansia. La situazione di contorno invece era divertente: dietro il palco, a telecamere spente, accadono cose molto rock'n'roll", racconta. Nel 2007 un secondo passaggio all'Ariston, questa volta solo Sarcina e il chitarrista Stefano Verderi, come ospiti dei Velvet.

Ora, quattro anni dopo, il ritorno, da solo, nell'edizione targata Gianni Morandi. "L'ho sempre stimato e rispettato perché è un artista storico ed umanamente è un highlander - sorride Sarcina -: è giovane dentro, molto più giovane di tanti giovani, è fresco, ha un'energia incredibile, è sveglio e lucido. Farà un bel Sanremo. E poi ci sono due icone della femminilità, simpatiche e intelligenti, bersagli del gossip nazionale... E i due impazziti, Luca e Paolo, che serviranno a sdrammatizzare".

Nell'anno iniziato nel segno del bunga bunga ("mio figlio Tobia di quattro anni ride quando sente questa parola, ma c'é poco da ridere e molto da fare"), quello di Morandi sarà, conclude, "un Festival divertente e molto seguito". Una breve parentesi di evasione in un panorama di notizie "tragiche". "Siamo la macchietta del pianeta. Tutti si lamentano - conclude il cantante - e nessuno si coalizza per reagire, come invece si fa in altri Paesi".

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Messaggio Da Ospite Lun 07 Feb 2011, 10:08

http://notiziefresche.info/festival-di-sanremo-i-duetti_post-75587/

Festival di Sanremo: i duetti
sabato, 05 febbraio 2011

I 14 concorrenti big che partecipano al Festival di Sanremo 2011 saranno impegnati nei duetti previsti nella serata del venerdì. I duetti a volte sono più spettacolari delle canzoni stesse che si susseguono nei giorni della kermesse. Quindi curiosi scopriamo subito che il giudice di X-Factor Anna Tatangelo canterà assieme ad un membro della sua squadra del talent show, Dorina Leka. Le due però non andavano molto d’accordo. Mentre Luca Barbarossa e Raquel Del Rosario si esibiranno sul palco dell’Ariston con Davide Mogavero, finalista di X-Factor. Invece Max Pezzali ha scelto di duettare con la simpatica Arisa.

Gli occhi però sono tutti puntati su di un trio tutto siciliano: Carmen Consoli con Luca Madonia e Franco Battiato.
Albano ha pensato di arricchire la propria performance canora con l’attore Riccardo Scamarcio. Nella serata del venerdì Giusy Ferreri duetterà con Francesco Sarcina de Le Vibrazioni. Mentre Roberto Vecchioni ha scelto bene di riportare sul palco dell’Ariston la PFM. La vincitrice dell’ultima edizione del talent show di Rai Due, Nathalie Giannitrapani, duetterà con L’aura. Morgan salirà sul palco del Festival della canzone in un duetto con Patty Pravo. Anna Oxa duetta invece con i Marta Sui Tubi. Emma Marrone di “Amici” e i Modà saliranno sul palco insieme a Francesco Renga. Infine, Nina Zilli con i La Crus. Purtroppo non si sa ancora niente riguardo ai collaboratori per i duetti di Tricarico e di Davide Van De Sfroos. (Foto: Libreria NF)

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Messaggio Da Ospite Lun 07 Feb 2011, 10:54

spia a quanto pare Lady Tata duetterà con Dorina rock ci saranno momenti di vera giUoia risata Dorina riuscirà a struccare la Tata a colpi di urla! urlo
non voglio perdermele risata snob

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Messaggio Da Ospite Lun 07 Feb 2011, 11:02

Ma è sicuro che la Tata duetterà con Dorina? Altrove ho letto che duetterà con Loredana Errore (anch'essa Sony) anche se spero che non sia vero! neutro

Che palle...pure Nina Zilli a duettare.....mi sta molto antipatica! muro

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Messaggio Da Ospite Lun 07 Feb 2011, 11:24

scusa se devo essere sincera, per me la Tata può duettare con chi le pare scusa il risultato non cambia..... stimola

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Messaggio Da Delilah Mar 08 Feb 2011, 12:23

Sanremo, tornano le buone canzoni con i Big.
di Federico Vacalebre
Sia preso cum grano salis, perché il giudizio è espresso dopo i primi, spesso carbonari, ascolti, ma il Festival di Gianni Morandi, magari per il semplice motivo di aver diminuito il numero dei presunti big in gara, ha un livello canoro decente, almeno in termini di media sanremese, che in termini assoluti la musica italiana resta ben altra (e miglior) cosa, che abita altrove.
Sistemiamo subito il fronte giovanilista, con Emma e i Modà che potrebbero aspirare al podio, il successo radiofonico è già garantito dalla lobby dell’etere alle spalle dell’etichetta del gruppo, versione light dei Negramaro, come conferma «Arriverà», sorta di «Ti vorrei sollevare» dei poveri, con testo da eterni trottolini amorosi: «Piangerai... come pioggia tu piangerai... e te ne andrai... come le foglie col vento d’autunno triste tu te ne andrai... certa che mai ti perdonerai».

Vola basso come il tacchino anche il testo di Nathalie, altro prodotto della generazione talent show che in «Vivo sospesa» gioca al pop moderno e vacuo confessandosi ragazza «fragile forma consumata dal tempo».

Dell’amore al tempo del bunga bunga e dei cassintegrati sospesi sulle gru non canta nessuno, figurarsi i più giovani, escapisti al punto giusto, come ricorda la capocordata Giusy Ferreri, anche lei tra i favoriti della vigilia con «Il mare immenso», orecchiabile proposta griffata Bungaro, con testo che sembra il prosieguo del Valerio Scanu vincitore dell’anno scorso che voleva fare l’amore in tutti i laghi: «È troppo tempo che non si fa più l’amore, non scorre il sangue dentro il fiume che ci portava verso il mare».

Messa così, l’assunto iniziale di una media dignitosa sembrerebbe improponibile, ma ci sono i seniores, veterani e non della kermesse nella terra dei cachi e la faccenda cambia aspetto.

Roberto Vecchioni nasconde dietro il titolo («Chiamami amore») una dedica «per il poeta che non può cantare, per l’operaio che ha perso il lavoro, per chi a vent’anni se ne sta per morire in un deserto come in un porcile», quasi ad aprire le porte dell’Ariston alla vita vera, quella che da Napoli ad Herat, da Alessandria d’Egitto a Chicago non è poi così rosa e fiori: «E per tutti i ragazzi e le ragazze/ che difendono un libro, un libro vero/ così belli a gridare nelle piazze/ perché stanno uccidendoci il pensiero/ per il bastardo che sta sempre al sole/ per il vigliacco che nasconde il cuore/ per la nostra memoria gettata al vento/ da questi signori del dolore».

La melodia è di quelle larghe vecchioniane, destinata ad unire, al contrario del testo, pacifista senza se e senza ma, come conferma la scelta, nelle serata dedicata all’anniversario dell’Unità d’Italia, di «’O surdato ’nnammurato».

Se il prof-cantautore dice, e canta, qualcosa di sinistra, Battiato salmodia a vantaggio di Luca Madonia le ultime parole di «L’alieno», pop d’autore, mediterraneo e post-folk, brioso e contagioso elogio della diversità di chi se ne va «per la strada in cerca di occasioni nuove» vivendo «ai margini di una vita vera».

Nella pattuglia dei migliori ci sono sicuramente anche i La Crus, che sciolgono il sodalizio con «Io confesso», ballata anni ’60 che tiene insieme Tenco e Bowie, Morricone e i Japan, per una richiesta di perdono dopo un tradimento che però si ripeterà: come ci ha insegnato Oscar Wilde, «posso resistere a tutto ma alle tentazioni no», canta Mauro Giovanardi, confessandosi sensibile alle voglie.

A ribadire, in chiave antileghista, l’Unità d’Italia arrivano i «Tre colori» che Fausto Mesolella ha affidato a Tricarico, con un padre e un figlio che giocano ai soldatini tra «mezzaluna cilentana» e «nebbia padana»: «Questa storia è stata scritta e già studiata, pensavate di doverla ripassar?». Sul fronte sventola bandiera tricolore, insomma: solo qualche anno fa sarebbe sembrata retorica patriottarda, forse persino neofascista, ora rischia di passare per un rivoluzionario messaggio sinistroide o per l’inno di Fli, che non è poi la stessa cosa, ma con la confusione che c’è...

Visto che siamo in zona, i seguaci di Bossi avrebbero voluto da Davide Van De Sfroos qualcosa di più lumbàrd di «Yanez», salgariana canzone in dialetto tremezzino ma dai toni mariachi e manuchaoisti, insomma troppo «clandestini» ed extracomunitari: se le radio faranno cadere il muro della lingua, il pezzo potrebbe risuonare a lungo.

Tra le primedonne, Patty Pravo canta con la classe di sempre «Il vento e le rose», la domenica di due ragazzi che cazzeggiano su un letto e stanno per... fino a che non arriva un amico a rompere la magia e l’amplesso.

Durante le prove in corso all’Ariston (ieri era riposo), però, Nicoletta non ha brillato, era calante, quasi mezzo tono sotto, biascicando le parole. Ma, forse, stava soltanto conservando la voce per le serate che contano. Anna Oxa con «La mia anima d’uomo» ostenta la sua ricerca interiore tra vocalizzi che lei crede d’avanguardia, ma Lene Lovich e Nina Hagen li hanno archiviati una trentina d’anni fa e Diamanda Galas fa ben altro. Anna Tatangelo cerca credibilità da soft-rockeuse con «Bastardo».

Il veterano Al Bano, alla quindicesima partecipazione sanremese, un po’ sorprende con «Amanda è libera», cronaca-denuncia dell’assassinio di una prostituta nordafricana in Italia, tra echi etnici che condiscono il suo solito sfoggio di voce e un largo arrangiamento sinfonico. Solo l’occasione giustifica l’accoppiata tra Luca Barbarossa e Raquel Del Rosario, moglie di Fernando Alonso, sulle note di «Fino in fondo», mentre Max Pezzali sforna un rockettino leggero leggero leggero per doppiare la boa dei quarant’anni con «Il mio secondo tempo».

La media generale rimane sotto la sufficienza, ma le cose piacevoli da ascoltare sono più del solito, quasi all’altezza degli anni di Fazio, i migliori.

Ma per fare audience, da martedì 15, Morandi ha bisogno di ben altro.

http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=137752&sez=SPETTACOLO
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Messaggio Da Ospite Mar 08 Feb 2011, 22:40


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Messaggio Da Delilah Mer 09 Feb 2011, 11:55

Parla il nuovo Max Pezzali "Canto quello che non va"
Esce il nuovo album, "Terraferma", e l'artista si prepara a Sanremo. "Ho capito che non potevo scrivere le cose che scrivevo prima"

di ERNESTO ASSANTE

ROMA - Un tempo c'erano gli 883, e la loro musica di stampo sanamente adolescenziale. Poi Max Pezzali ha iniziato a scrivere cose diverse, sempre in linea con il suo pubblico e la sua età. Adesso Pezzali, che sta per andare a Sanremo con un brano non casualmente intitolato Il mio secondo tempo, ha passato i quarant'anni, è diventato padre, e anche la sua musica ha cambiato tono. Se negli anni passati mettere la sua produzione nella casella "canzone d'autore" sarebbe stato francamente improponibile, adesso, ascoltando il suo nuovo album, Terraferma, è evidente che l'autore iperpop di Hanno ucciso l'uomo ragno non c'è più e che Pezzali racconta storie ben diverse. "Il momento di svolta è stato quando due anni e mezzo fa è nato mio figlio", ci dice Pezzali, "ho capito che erano cambiate le lenti attraverso le quali guardavo la realtà e che non potevo continuare a scrivere le cose che scrivevo prima".

Cosa è cambiato maggiormente?
"Forse ho un approccio meno ottimista. Cioè, non voglio dire che io sia diventato pessimista, anzi, credo ancora di essere un ottimista che spera che le cose possano migliorare. Ma so che non si può più far finta che tutto sia perfetto. Io amo il tempo in cui viviamo, i progressi tecnologici, quelli in campo medico, ci mostrano un mondo di grandi meraviglie, ma ci sono anche grandi miserie, che non si può non vedere. Ed è anche un mondo che spesso è difficile da decodificare, persino per uno come me, aggiornato, che si tiene al corrente".

Tutto questo si riflette nelle nuove canzoni?
"Credo di sì. C'è un pezzo, A posto domattina, in cui racconto una generazione di commercialisti, medici, avvocati miei coetanei, che fanno finta di essere delle rockstar, vanno nei locali alla moda, si drogano in bagno, hanno moglie e fidanzate completamente rifatte e vivono come se non esistessero età e futuro, in un eterno presente, un eterna adolescenza senza fine. Vederli oggi mi intristisce, dovrebbero essere la classe dirigente di un paese che invece ha una classe dirigente di settantenni rimbambiti".

Non crede che possa alienarsi le simpatie di parte del suo pubblico?
"È possibile che ci sia una frattura tra me e una parte del pubblico, ma uno deve prendersi le proprie responsabilità. Il problema del nostro tempo è che la società italiana è fatta da eterni giovani o eterni vecchi che comandano, e il resto semplicemente non c'è. Io ho raccontato sempre me stesso, devo essere onesto, voglio continuare a raccontare le storie del mondo che io vivo. Prendere in giro il pubblico per catturare la loro benevolenza e mantenere un posizione di mercato in un mercato che peraltro non c'è più, sarebbe assurdo".

E il ritorno a Sanremo dopo 16 anni? Chi glielo fa fare?
"Bah, un pizzico di sana incoscienza, perché no. Da una parte c'è Morandi: è una garanzia di qualità, non è un dirigente televisivo che vede i cantanti come cristiani da buttare in pasto ai leoni in nome dell'audience. Dall'altra è anche l'ultimo spazio televisivo rimasto, non c'è più nemmeno il Festivalbar, per un artista pop come me diventa tutto difficile".

Sedici anni fa doveva vincere con Fiorello...
"Fu un'esperienza terribile, avevo un'ansia terribile e costantemente 39 di febbre, eravamo seguiti da telecamere e microfoni ovunque, anche in bagno. Poi c'era il pazzo che si voleva lanciare dalla balconata, la Bertè che tirava le cose nei corridoi... Quest'anno spero di divertirmi di più...".
(09 febbraio 2011)

http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2011/02/09/news/max_pezzali-12233053/?ref=HRERO-1
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Messaggio Da Ospite Mer 09 Feb 2011, 22:35

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/spettacolo/2011/02/09/visualizza_new.html_1590397938.html

Tricarico fa l'italiano con '3 colori'
Nel testo una bandiera verde, ma 'non c'entra nulla con la Lega'


I 150 anni dell'Unità d'Italia hanno trovato il loro cantore in Francesco Tricarico, che si presenta a Sanremo con un brano patriottico fin dal titolo, 'Tre colori', come il bianco, il rosso e il verde della nostra bandiera, e rincara la dose la sera del 17 febbraio con una personalissima versione di 'L'italianò di Toto Cutugno. Scritta originariamente per lo Zecchino dell'oro da Fausto Mesolella degli Avion Travel, che sarà sul palco dell'Ariston come pianista e seconda voce, la ballata sfugge alla retorica grazie al sapore di filastrocca e racconta il significato del tricolore attraverso il gioco dei soldatini tra un padre e un figlio, con la speranza che la guerra rimanga solo un gioco e non si faccia mai tragedia.

A sottolineare il carattere quasi fanciullesco del testo, la scelta di cantare con il coro di voci bianche 'Si La So..l' nella sera dei duetti. Nel testo, lo sventolio di una bandiera verde nella nebbia, cui il papà risponde "ricorda che la nostra tre colori ha", fa pensare a un riferimento alla Lega, ma Tricarico lo esclude categoricamente: "la bandiera verde non c'entra nulla con la Lega - dice deciso il cantautore dall'aria stralunata - ho escluso che 'Tre colori' sia leggibile come una canzone politica. Il verde è la speranza, mentre la nebbia bianca accoglie il sangue di tutti". Dopo Sanremo, uscirà il nuovo album di Tricarico intitolato 'L'imbarazzo'.

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Messaggio Da Ospite Gio 10 Feb 2011, 19:35

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/spettacolo/2011/01/11/visualizza_new.html_1642024774.html

Sacco e Vanzetti. I nipoti a Sanremo?
Associazione intitolata ai due anarchici chiede invito al Festival



Si chiamano Fernanda Sacco e Giovanni Vanzetti e sono gli unici nipoti ancora in vita di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. Con una lettera anticipata all'ANSA e indirizzata a Gianni Morandi, Paolo Garimberti e Mauro Masi, l'associazione intitolata ai due anarchici italiani condannati ingiustamente a morte in America nel 1927 chiede che il Festival non perda l'occasione di invitare i nipoti a Sanremo nella terza serata, dedicata ai 150 anni dell'Unita' d'Italia. Nella serata evento del 17 febbraio, intitolata 'Nata per unire' con un duplice riferimento, all'Italia e alla musica, i big in gara canteranno una canzone a tema.

A Emma, in gara insieme ai Moda', e' abbinata 'Here's to you', la ballata di Sacco e Vanzetti, scritta nel 1972 con la musica di Ennio Morricone per il film di Giuliano Montaldo, con Gian Maria Volonté e Riccardo Cucciolla, e portata al successo da Joan Baez, la regina del folk che ha appena compiuto 70 anni.Non tutti sanno che la versione italiana della canzone fa parte del repertorio di Gianni Morandi con il titolo 'Ho visto un film'. L'associazione Sacco e Vanzetti (www.saccoevanzetti.org), di cui Maria Fernanda Sacco, residente a Torremaggiore (Foggia), e' presidente onoraria e Giovanni Vanzetti, che vive a Torino, socio onorario, esprime ''gioia ed emozione'' per ''la nobile scelta'' legata ai 150 anni dell'Unita' d'Italia e spera che anche Morandi voglia cantare sul palco del teatro Ariston la versione italiana di 'Here's to you', una canzone ''che, per il mondo intero, e' diventata il simbolo della vera vittoria di Sacco e Vanzetti, quella morale'', si legge nella lettera.

''La nostra Associazione - scrive ancora il presidente Matteo Marolla - e' stata costituita il 23 agosto del 2007, in occasione dell'80/mo anniversario dell'uccisione di Sacco e Vanzetti. Allora il Capo dello Stato ci volle comunicare il Suo autorevole apprezzamento per l'iniziativa con la quale l'istituenda associazione, nel tenere viva la memoria dei due emigranti italiani, intendeva contribuire al movimento per l'abolizione della pena di morte, tappa fondamentale per la difesa dei diritti umani, sulla quale si e' registrato l'unanime consenso della Comunita' Europea'''. Dal 23 agosto 2007 in poi l'associazione, che ha sede nel paese di Sacco, Torremaggiore, ha promosso una serie di iniziative per promuovere l'attualita' del messaggio del sacrificio di Sacco e Vanzetti in riferimento soprattutto ad alcuni temi: l' unita' d'Italia (Vanzetti, operaio del Nord, Sacco del Sud, uniti nella testimonianza degli alti valori della tolleranza, della Giustizia, dell'uguaglianza, per cui sono stati uccisi), la pena di morte, la riforma della giustizia, i diritti umani, la questione dell'emigrazione e dell'immigrazione. In particolare, ogni anno, il 23 agosto, l'associazione organizza un evento in memoria della loro morte adottando una causa di particolare significato in relazione agli obiettivi dell'associazione. ''L'edizione 2011 - scrive il presidente - sara' dedicata al tema centrale di quest'anno con il titolo 'I 150 anni dell'Unita' d'Italia: quali diritti, quali doveri per tutti' e prevede un omaggio al film di Giuliano Montaldo e un'esposizione dei disegni originali dei costumi di scena, seguita da una veglia per l'Unita' di Italia e i diritti umani.

''Alla luce di quanto sopra - e' la conclusione - riteniamo che la terza serata del festival di Sanremo possa essere arricchita nel suo grandissimo significato dalla presenza sia di Fernanda Sacco che di Giovanni Vanzetti i quali, nonostante l'eta' (hanno entrambi circa 80 anni, ndr) continuano a testimoniare in tutto il mondo, soprattutto ai giovani, l'attualita' del sacrificio dei loro compianti zii''.

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Messaggio Da Ospite Gio 10 Feb 2011, 19:41

Giusy Ferreri: "A Sanremo sarò me stessa. Prima strumentalizzata da Rudy Zerbi. Ecco con chi duetterei tra gli ex concorrenti dei talent"

Torna a parlare Giusy Ferreri alla vigilia della partecipazione al 61° Festival di Sanremo con il brano Il mare immenso. E, in due interviste a Leggo e Libero, sottolinea le difficoltà dell'ultimo periodo: "All'inizio, dopo il boom post X Factor la regola la si conosce: le esigenze della discografia è quella di spremerti per bene. Ci hanno provato con me, in parte ho ceduto, in parte ho resistito. Ho avuto un successo così improvviso che qualcuno, come l'ex presidente della Sony Rudy Zerbi, ha pensato di non farmi cambiare stile. L'album Fotografie ne è l'esempio più lampante, mi è stato praticamente imposto".
E lei si è sentita strumentalizzata: "Ma io sono la Giusy che la gente vedrà a Sanremo. Non quella di prima. C'è voluta parecchia determinazione da parte mia per arrivare a questo album, un album vicino alla Giusy Ferreri più vera, colorato di rock, con chitarre elettriche e la musica come la voglio io: quella che ti senti arrivare addosso mentre canti nei concerti. Il difetto della discografia italiana è che non vuole rischiare su voci innovative. A me ha aiutato il successo della Winehouse, e prima ancora mi si chiedeva, sempre se avessi voluto fare un disco, di scimmiottare Anastacia, perché andava di moda".
Sui talent show: "Servono al mercato discografico e ai giovani. Spero che X Factor non chiuda, anche se dovrebbe dare più spazio ai concorrenti e meno alle liti tra giudici. L'invasione di artisti ex-talent a Sanremo non è un male, alla fine sono emersi quasi sempre artisti maturi. Nathalie ad esempio, mi piace molto. Per un duetto sceglierei la Amoroso di Amici e Mengoni o Noemi di X Factor". Sulla competizione canora che l'attende: "Mi piacerebbe non vincere come fecero i Negramaro e, poi, ottenere dal pubblico il loro stesso successo. Ai tempi di X Factor è andata così".

http://realityshow.blogosfere.it/2011/02/giusy-ferreri-a-sanremo-saro-me-stessa-prima-strumentalizzata-da-rudy-zerbi-ecco-con-chi-duetterei-t.html

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Messaggio Da Ospite Gio 10 Feb 2011, 19:42

http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2011/02/09/news/sanremo_2011_tricarico_al_festival_un_italiano_vero-12261011/

Tricarico, con "Tre colori"
al Festival da italiano vero
Il cantautore milanese interprete di un brano sulla bandiera scritto da Fausto Mesolella degli Avion Travel. "Canzone d'amore, d'unione, di speranza, di pace". E nella serata celebrativa dell'Unità d'Italia rifarà L'italiano di Toto Cutugno. "Fotografa in modo eccelso una certa Italia. E i ricordi la fanno un po' mia"


Ora è chiaro. A Sanremo 2010, Pupo ed Emanuele Filiberto giocarono d'anticipo. Se avessero presentato Italia amore mio quest'anno, se la sarebbero dovuta vedere con il tricolore sventolato da Tricarico. Con un televoto dal peso ridotto, chissà come sarebbe andata a finire. Tre colori è il brano che il cantautore milanese presenta alla sua terza partecipazione a Sanremo, dopo il premio della critica nel 2008 con Vita tranquilla e la mezza delusione 2009 con Il bosco delle fragole. Stavolta Tricarico è interprete, parole e musica recano la firma di Fausto Mesolella, motore degli Avion Travel.

Qualcuno bollerà come "furba" una canzone sul tricolore in coincidenza con il 150mo anniversario dell'Unità d'Italia. Si aggiunga che nella serata-evento dedicata alla ricorrenza, Tricarico canterà L'italiano di Toto Cutugno, per un testacoda da brivido tra l'artista più onirico della musica italiana e il campione della canzone popolare eterno secondo a Sanremo. Di certo Tre colori è un poetico "ripasso" di storia per immagini evocative a passo di minuetto. Lontana anni luce dal populismo che pure premiò con il podio l'accoppiata Pupo-principe. Quanto a Cutugno, quella di Tricarico è un'autentica scelta di campo: come Tre colori, la sua versione de L'italiano figura nel nuovo album L'imbarazzo, in uscita il 16 febbraio.

Tricarico, si celebra il 150mo dell'Unità d'Italia e lei va a Sanremo con un brano sul tricolore. Qualcuno penserà a una furbata...
"A me è piaciuta la canzone, queste riflessioni non le ho fatte. E' una canzone che ha aiutato me e i due produttori del mio disco, Ferdinando Arnò e Massimo Martellotta. Ci ha dato una mèta, un obiettivo veloce. Per cui abbiamo accelerato i tempi. Sanremo è un'occasione, il brano è una bellissima occasione".

Che cosa l'ha convinta?
"Tre colori mi ha emozionato, mi ha dato qualcosa. L'ho ascoltata prima che mi venisse proposta, quindi in modo distaccato. L'atmosfera, quel qualcosa di misterioso e di bello che, a volte, è in una canzone. E' la storia che un padre racconta a un figlio, poi tocca altre considerazioni sulla guerra, sui soldati. Con la guerra è meglio giocarci che farla. Finché rimane un gioco può essere affascinante, ma quando è reale... Se fosse una canzone scolastica, insegnata ai bambini, potrebbe far bene. Una canzone d'amore, d'unione, di speranza, di pace".

C'entra qualcosa questo spiegare le origini della bandiera con un linguaggio al limite del racconto per ragazzi?
"Il fanciullo che è in noi ce lo portiamo dietro per tutta la vita. Lì ci formiamo e lì ci sono le basi della nostra integrità, della nostra voglia di vivere o di distruggere. Lì risiedono molti nodi. Non credo sia una regressione, credo che i livelli siano sempre contemporaneamente presenti, tutti. Nella mente, nel come si è. Si è come si è stati, come si immagina di essere. E immaginare come si è a volte è vincolato a come si è vissuto. Riuscire a immaginarsi a volte è difficile. Sì, forse Tre colori si collega a quel mio andare a ripescare in cose accadute, più che all'infanzia, molto presto. Credo che da subito si sia "adulti". C'è un libro molto bello, Il bambino è competente di Juul Jesper. Il bambino è già un uomo, integro, con la sua identità".

Per la ricorrenza, al Festival lei reinterpreta L'italiano di Toto Cutugno.
"Mi è stato proposto. Io ho detto ok, mi farò venire qualche idea. Mi è stato risposto 'no, questo è il brano'. Però alla fine sono contento. Mi viene naturale. Ero un bambino, guardavo il festival quando si esibì Toto. Una canzone per me storica. Parlami d'amore Mariù avrei dovuto studiarla, questa no, è stato semplice. Penso sia un brano che fotografa in modo eccelso una certa Italia. Mi viene in mente l'82, quando io ero in colonia, i mondiali... Una voglia di luoghi comuni, di appartenenza. Il caffè ristretto, il gessato blu, l'Italia che non si spaventa. Ha belle parole e un bellissimo equilibrio. Una canzone tutta proiettata verso l'esterno, che 'dona', fatta, tra virgolette, per gli altri".

Detto da lei è un giudizio significativo. Difficile immaginare due artisti più lontani di lei e Cutugno.
"Io forse sono ancora concentrato sulla mia interiorità, ma ammiro chi ha la capacità e la lucidità di osservare, se stesso ma anche l'esterno. In L'italiano trovo qualcosa di me nel fatto che mi ricordi un periodo e le sue emozioni... Quella canzone è frutto di una capacità di scrittura notevole. Nella bellezza melodica, nella semplicità armonica e nelle parole, nelle scene. Un equilibrio di suoni e di parole molto bello. Ripeto, all'inizio sono rimasto un po' così, poi... mi piace. Con Ferdinando Arnò abbiamo cercato di darle nuovo colore, di attualizzarla, soprattutto negli arrangiamenti. Io la canto come so".

Con Cutugno come è andata?
"L'ho sentito all'inizio, per dirgli che cantavo la sua canzone e che mi faceva piacere. E lui: 'Vai, spacca tutto'. Credo gli faccia piacere. Mi ha regalato stima, mi ha detto "ti ascolterò". Speriamo di essere all'altezza, perché comunque è un pezzo importante, per un periodo, per lui, per me adesso. Sicuramente è diverso da tante cose che ho fatto, ma penso che spostare l'asta, i limiti, fare cose in apparenza distanti, sia un modo per conoscersi, per mettersi in gioco, imparare qualcosa".

Nel 2008 Gianni Morandi cantò una sua canzone, Un altro mondo. Ora conduce il festival...
"Lo ringrazio, a prescindere. Dopo avermi scelto mi ha dato dei consigli per il nuovo disco. 'Ma sì, fai così, metti dentro quel pezzo, quell'altro...'. Al di là dell'aspetto affettivo, è generoso, Gianni lo è di suo. Quando gli proposi Un altro mondo, lui mi seguì, mi invitò a casa sua, lavorammo assieme. Mi disse cosa avrebbe preferito che si sviluppasse nella canzone, nel ritornello. Amicizia è una parolona, però è qualcosa che va al di là del lavoro. Sono contento per lui, per questa bella occasione. L'ho visto anche attento alle canzoni, alla musica. C'è un bel clima. E mi fa piacere che ci sia lui. E' bello lavorare con qualcuno con cui hai già fatto cose piacevoli".

Tricarico, apprezzato dalla critica, spesso penalizzato dal televoto. Esattamente il contrario di Cutugno...
"Forse il festival dovrebbe andare avanti e solo alla fine esprimere il voto, l'eliminazione non mi piace. Penso che una canzone vada ascoltata. Sul televoto, bisognerebbe anche capire chi è che vota. Parlo di me: mi piace una canzone, ma mai prenderei il telefono per votarla. Ma queste sono altre considerazioni. In realtà vedo come un handicap il non arrivare, credo sia colpa mia. Vorrei giungere a tutti. Mi dispiace. Come mi fa piacere che gente come Toto sia in grado di 'donare'. Perché alla fine la canzone deve essere un dono per gli altri. Se non è così, forse hai sbagliato".
(09 febbraio 2011)

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Messaggio Da Ospite Ven 11 Feb 2011, 20:39

La Sony ha ufficializzato i duetti sanremesi dei suoi artisti e la Tatangelo duetterà con Loredana Errore.

http://www.sonymusic.it/news/110211/sanremo-2011-ecco-tutti-i-duetti-dei-nostri-artisti

Gli amiciani in un modo o nell'altro devono sempre entrare a Sanremo o dalla porta principale o dalla finestra. :uhm:

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Messaggio Da Therese Ven 11 Feb 2011, 20:43

Deianira ha scritto:La Sony ha ufficializzato i duetti sanremesi dei suoi artisti e la Tatangelo duetterà con Loredana Errore.

http://www.sonymusic.it/news/110211/sanremo-2011-ecco-tutti-i-duetti-dei-nostri-artisti

Gli amiciani in un modo o nell'altro devono sempre entrare a Sanremo o dalla porta principale o dalla finestra. Aspettando SANREMO 2011 - Pagina 11 658780

Scaricata Dorina. Aspettando SANREMO 2011 - Pagina 11 658780 La Tata doveva duettare con lei...dovevano bilanciare gli Xfattoriani con un altro amiciano??
Ma che tristezza.. Aspettando SANREMO 2011 - Pagina 11 998757
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Messaggio Da Ospite Ven 11 Feb 2011, 20:53

Therese ha scritto:dovevano bilanciare gli Xfattoriani con un altro amiciano??

Non credo che sia una questione di bilanciamento tra xfactoriani e amiciani.....

La povera Dorina discograficamente non conta nulla mentre la Errore è in pieno periodo promozionale: il suo singolo è uscito qualche settimana fa e a Marzo uscirà il suo nuovo disco e la Sony per pomparla l'ha mandata a Sanremo. Poi mettiamoci anche che il Festival è organizzato da Lucio Presta agente di Morandi e della De Filippi e abbiamo trovato un'ulteriore probabile spiegazione della presenza della Errore a Sanremo. snob :uhm:

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Messaggio Da Ospite Ven 11 Feb 2011, 22:44

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/spettacolo/2011/02/11/visualizza_new.html_1589473519.html


Anna Tatangelo: il mio bastardo aiuterà le donne
Tra 20 anni vorrei diventare una donna completa come Mina


- E' il suo sesto Sanremo, ma il primo festival da mamma. E il pubblico se ne accorgera'. Ne e' certa Anna Tatangelo, che a 24 anni torna all'Ariston con 'Bastardo', un pezzo rock firmato da Gigi D'Alessio, Valentina D'Agostino e dalla stessa Anna. ''La maternita' mi ha aiutata ad essere piu' consapevole a tirare fuori una grinta e una rabbia che non pensavo di avere. - spiega la Tatangelo all'ANSA - Prima o poi capita a tutte di incontrare una persona che ti ferisce. Credo che 'Bastardo' entrera' nel cuore delle donne e dara' loro una mano a reagire''.

Non e' comunque un pezzo autobiografico, ''anche se nell'adolescenza mi e' capitato di fare esperienze negative. Fortunatamente non ho un bastardo vicino, ma un uomo eccezionale'', dice riferendosi a D'Alessio, con il quale 10 mesi e mezzo fa ha avuto il piccolo Andrea. ''Lo portero' con me Sanremo, la sua presenza è importantissima, mi rasserena. Ma cerchero' di tenerlo fuori dalla bolgia di fotografi e cronisti. E' tranquillissimo, dorme la notte, sorride sempre, e' biondo con gli occhi azzurri. E' un gioiello, uno spettacolo'', dice con il tenero orgoglio tipico delle neomamme.

Ma non ci sono nozze in vista: ''In questo momento non ci penso, la ciliegina sulla torta e il coronamento del nostro rapporto e' stato Andrea, che ha la priorita' assoluta e ce l'avra' sempre''. L'ex giudice di X Factor, nella serata dei duetti avra' accanto l'ex concorrente di Amici Loredana Errore. E gareggera' con la vincitrice del talent di Rai2, Nathalie. ''Per interpretare bene 'Bastardo' devi avere un passato e un modo di cantare da donna 'vissuta'. Loredana e' in grado di farlo. Mi ha sempre colpito nel modo intenso di interpretare le canzoni. E' un brano anche molto difficile musicalmente''. Nessun problema nel ritrovarsi a gareggiare contro Nathalie: ''A X Factor mi divertivo a giocare con la musica. Ora rientro nei miei abiti. L'arrivo di Nathalie a Sanremo? Mi fa enormemente piacere''.

La vincitrice di X Factor ha avuto un problema con Vanity Fair, che avrebbe mal interpretato alcune sue dichiarazioni su Maria De Filippi: ''Io ne so qualcosa. Bisogna stare attenti con i giornali. Con la nostra vita privata hanno sguazzato nell'oro. Tanti si sono arricchiti facendo copertine. Ma piano piano ti fortifichi e cerchi di tornare a parlare di altre cose, anche se e' difficile. Ma noi ci proviamo''. A dimostrarlo è il nuovo album, Progetto B. Le e' costato due anni di lavoro e vanta collaborazioni con Renato Zero (autore del testo di 'Anna') e Mario Biondi. Un cd ''molto ricco e molto vario'', in cui Anna passa dalla ballata rock a un pezzo di ampio respiro e grande melodia come 'Io amo la vita' che, assicura, ''potrebbe sbancare in Sudamerica''.

Si va da pezzi dance alla Lady Gaga ('Sensi') a un brano sulla gravidanza, 'Lo scrigno di cristallo', che si chiude con un 'mamma' pronunciato dal piccolo Andrea quando aveva quattro mesi e mezzo. Passando per 'Se' (firmata da Biondi, come 'L'aria che respirero''), in cui Anna si misura per la prima volta con il jazz. Come preferisci essere chiamata, Sora Tata e Lady Tata?. ''Io sono tutte e due: a volte mi vesto piu' da donna, a volte da 'ragazza di periferia'. C'e' la donna che gira per casa con il mollettone tra i capelli e quella che fa la pantera. Credo che il partner debba accettare la donna completa, altrimenti certe cose se le va a cercare fuori. Cosi' come la donna ha bisogno di un partner che sia amante, marito e compagno di giochi''.

Sei spesso in tv, quale ruolo vorresti ricoprire in futuro? ''Fra 20 anni, quando avro' fatto la gavetta, quella esagerata, perche' nel mondo della tv devi avere una grande esperienza, magari riuscissi a imparare un briciolo di quello che è riuscito a darci Mina. Lei era tutto: cantante, ballerina, presentatrice, vicina di casa, mamma, faceva sorridere gli italiani. Era una donna completa, e un punto di riferimento per tante cantanti''. Insomma, sogni una prima serata su Rai1 nello stile di Studio Uno o Canzonissima: ''Si' - ammette - ma non ora, ho 24 anni e adesso punto alla musica. Ma fra 10 o 20 anni, per carita', magari venisse...''.

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Messaggio Da Delilah Ven 11 Feb 2011, 23:04

Credo che 'Bastardo' entrera' nel cuore delle donne e dara' loro una mano a reagire''.

In che senso? Aspettando SANREMO 2011 - Pagina 11 52494 lui la maltratta e la tradisce, lei gliene dice di tutti i colori, ma alla fine gli dice: "ti amo"??? Ma cosa cavolo dice? Aspettando SANREMO 2011 - Pagina 11 32299
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Messaggio Da Kaiser Sab 12 Feb 2011, 21:58

Sabato 12 Febbraio 2011
Guida alle canzoni dei Big del Festival di Sanremo

ALBANO
"Amanda è libera"
Un tragico fatto di cronaca nera, l'assassinio di una nigeriana arrivata in Italia con la promessa di un lavoro e finita sulle strada dove la aspettava una fine tragica. Una partenza con accenti da cantautore, poi nel crescendo, l'Albano di sempre, ricco d'enfasi, simbolo del belcanto all'italiana. Melodrammatica, di grande impatto. Quindicesima partecipazione al Festival il 45 anni di carriera. Duetterà venerdì sera con Michele Placido.

LUCA BARBAROSSA E RAQUEL DEL ROSARIO
"Fino in fondo"
E' la cronaca in chiave molto romantica e pittorica di un amplesso in piena regola, consumato con calma e metodo, evocato dal ritornello con quel ripetersi di "Su su su" e "giù giù giù". Canzone non particolarmente originale, ma orecchiabile e leggera. Tutto è giocato sul duetto fra lo storico cantautore e la bella e pare brava cantante spagnola che è moglie del pilota ferrarista Fernando Alonso. Duetteranno, anzi trietteranno con Davide Mogavero di X Factor.

GIUSY FERRERI
"Il mare immenso"
La Amy all'italiana arriva con una struggente canzone d'amore dal testo abbastanza tortuoso e su un tappeto rock con una melodia non folgorante ma orecchiabile che sembra costruito soprattutto per mettere in mostra le qualità vocali della ragazza. La filosofia del brano è che se non si fa l'amore da molto tempo non è un buon segno (a compensare questa castità ci pensa la lussuria delle canzoni di Patty Pravo e Barbarossa). Duetterà con Francesco Sarcina del gruppo "Le vibrazioni".

LA CRUS
"Io confesso"
La confessione di un errore, un percorso musicale complesso, suggestivo pittorico per Mauro Ermanno Giovanardi e Cesare Malfatti che hanno riunito il gruppo solo per partecipare al festival. La struttura è elegante, non banale anche se l'insieme suona abbastanza minimalista. Duetteranno con Nina Zilli, rivelazione dello scorso anno.

LUCA MADONIA con Franco Battiato
"L'alieno"
Madonia è un bravo musicista con lunga carriera alle spalle. Non è mai stato un front-man. Il brano è introspettivo, e analizza una crisi interiore fatta di dubbi e solitudine in una sorta di dissociazione totale. Canzone colta, di impatto dubbio senza intuizioni memorabili. L'altro problema è che la voce di Battiato arriva solo verso la fine e si fa attendere un po troppo. Gioverà venerdì' sera l'apporto di un altra siciliana doc, Carmen Consoli.

EMMA e I Modà
"Arriverà"
Ribattezzata già "Arriverà prima", vede l'alleanza fra una creatura miracolata da "Amici" (Emma Marone) e i Modà gruppo lanciato dal popolo di Internet. La combinazione delle voci di Emma e del cantante Kekko è magica, la costruzione della canzone con armonie che evocano un po Felicità di Albano e Romina, un po' il Mengoni dello scorso anno. fanno presuppore una vittoria o un piazzamento, anche perchè la loro etichetta "Ultrasuoni" è una alleanza fra tre reti radiofoniche RDS RTL 102.5 e Radio Italia. Venerdì si aggiungerà Francesco Renga.

NATHALIE
"Vivo sospesa"
Viene da X Factor, ha una voce discreta anche se non troppo riconoscibile. La canzone è una macedonia di melodia e rock che si muove in un clima romantico. Come si potrà notare giovedì quando canterà "Il mio canto libero" di Battisti si noterà che è molto più brava come interprete che come autrice. Il brano "Vivo sospesa" è davvero confuso e noiosetto. Venerdì sarà accompagnata da L'Aura.

ANNA OXA
"La mia anima d'uomo"
Ci ha pensato lei in varie interviste a spiegare il messaggio di una canzone che invita i giovani a essere se stessi e costruire in maniera anticonformista il loro futuro. E' una canzone che dividerà il pubblico per melodia, testo, impostazione vocale. Noi la troviamo originale , moderna, imprevedibile. Ma richiede più di un ascolto. Con lei sul palco venerdì un gruppo d'avanguardia, i Marta sui tubi.

MAX PEZZALI
"Il mio secondo tempo"
Una canzone in puro stile 883 la formazione originaria di Pezzali con Repetto. Il tono narrante è scanzonato, ma i contenuti non sono più quelli goliardici di Rotta per casadiddio. Pezzali è maturato ed è diventato padre. Inizia una seconda fase della vita, buttando via quel che fa male, o anche quello che è semplicemente inutile. Fare pulizia che non vuol dire solo svuotare gli armadi. Piacevole e volutamente retrò. Duetterà con i comici Lillo e Greg.

PATTY PRAVO
"Il vento e le rose"
Una pigra domenica mattina. Due corpi uniti nel letto. Bussano alla porta. Chi è lo scocciatore che disturba l'intimità degli amanti cullati dal sottofondo della tv che enumera i disastri dell'economia? Non ha importanza. In quella frazione di secondo passa come un film il senso di una relazione che non si sa se sia sesso o amore ma comunque, fra letto e caffè va bene così. Canto sensuale e suadente, sviluppo musicale difficile, dove basta un errore di canto a rovinare tutto. Attesissimo il duetto con Morgan.

ANNA TATANGELO
"Bastardo"
Per lui era un gioco di sesso, per lei era amore vero. Che pasticcio. Quando capisce la verità lei la prende malissimo e lo bolla come "Bastardo", non senza aver manifestato la speranza di vederlo incenerito o annegato in un mare di lacrime. Canzone melodrammatica scritta da lei e da Gigi D'Alessio per far sfoggio di grinta un po fuori dagli scemi melodici del passato. Duetterà con Loredana Errore.

TRICARICO
"Tre colori"
Un piccolo goiello che rivede con un linguaggio minimalista e cesellato il nostro Risorgimento. Come in certe battaglie dei film di Besson tutto è rarefatto, silenzioso, e il confine fra soltanini di latta e soldati umani molto sfumato. Nel verso "Quelli della nebbia hanno una bandiera verde" è stato visto come riferimento leghista. E' una canzone davvero speciale, naive e profonda ad un tempo con una melodia che si richiama ai canti della prima guerra mondiale come "Il ponte di Perati". Duetterà con coro di voci bianche.

DAVIDE VAN DE SFROOS
"Yanez"
Il mitico eroe salgariano (Ha ha fece Yanez in perfetto portoghese) con i suoi amici escono dal ruolo di eroi dell'immaginario collettivo e svaccano sulla costa adriatica con le infradito. Sandokan ha l'artrite e il riporto, e tutti prendono l'insolazione. Brano allegro fortemente penalizzato dal dialetto comasco, anzi "tremezzino" che rende il testo incomprensibile a gran parte del pubblico. Duetterà con Irene Fornaciari.

ROBERTO VECCHIONI
"Chiamami ancora amore"
Tutto sembra andar male: gli immigrati naufragano e muoiono, gli studenti contestano, gli operai perdono il lavoro, nell'aria aleggiano sconforto e veleni. Eppure questa notte dovrà pur finire, le idee “sono come le stelle che non le spengono i temporali..sono il sorriso di Dio in questo sputo di universo”. Il brano fotografa magistralmente lo smarrimento generale. Senza livore e con tanto vero amore universale Una delle più belle canzoni del Fesitval, una delle più belle canzoni della carriera di Vecchioni. Merita di vincere. Lo accompagnerà venerdì la PFM.

Fegiz files http://forum.corriere.it/fegiz_files/
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Messaggio Da Ospite Dom 13 Feb 2011, 00:56

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/spettacolo/2011/02/10/visualizza_new.html_1589598230.html

Vecchioni, canto lavoro e guerra senza politica
'Chiamami ancora amore' in duetto con Pfm e poi in nuovo cd



- "All'80% la mia partecipazione al festival è legata a Gianni Morandi. In passato sono stato invitato varie volte a Sanremo, ma se questa volta ho accettato di venire in gara è grazie a lui, alla sua carineria, al fatto che è un caro amico che mi dà garanzie": così Roberto Vecchioni, insieme a Franco Battiato uno dei nomi 'nobili' del cast del Sanremo targato Morandi, esponente di quella canzone d'autore rimasta per tanti anni lontana dall'Ariston, spiega all'ANSA la sua partecipazione al Festival.

'Chiamami ancora amore' è un brano elegante e popolare con un testo che, e questa non è certo una sorpresa, sta parecchie spanne sopra al gruppo. "E' una canzone trasversale - racconta Vecchioni dallo studio milanese di Lucio 'violino' Fabbri dove sta provando il duetto che nella serata di venerdì lo vedrà protagonista insieme alla Pfm -. E' un brano che parla delle cose che io amo, la gente che lavora, i giovani, i soldati che vanno a morire lontano da casa senza una vera ragione. Ci tengo a dire che non voglio che gli venga data alcuna coloritura politica".

Nella serata del giovedì, quella dedicata ai 150 anni dell'Unità d'Italia, Vecchioni, in omaggio alle sue origini napoletane, canterà 'O surdato 'nnamuratò. "Sono figlio di napoletani e sono un appassionato cultore della tradizione musicale partenopea, dalla villanella alla canzone popolaresca - spiega con la sua colta predisposizione alla divulgazione della cultura affinata con l'insegnamento nelle scuole -. Aniello Califano, l'autore del testo, ha scritto un capolavoro: 'O surdato 'nnamurato' è un archetipo, la storia di un soldato che va a morire lontano da casa e che sa che non rivedrà più la donna che ama. Non canterò la versione adottata e resa famosa da Massimo Ranieri ma quella del 1915, con chitarra e mandolino tipica della tradizione dei posteggiatori". Che cosa pensa Vecchioni dell'idea di dedicare una serata del festival ai 150 dell'Unità d'Italia? "Mi sembra un'idea doverosa, un atto dovuto. Soprattutto oggi credo sia importante parlare di unità, é necessario parlarsi e confrontarsi un po' di più invece di pensare a frazionare e dividere".

Dall'incontro con la Pfm c'é da aspettarsi che 'Chiamami ancora amore' ne uscirà cambiata. "Sarà una sorpresa, il pezzo ovviamente subirà una bella accelerazione. Proprio in questi giorni stiamo mettendo a punto le parti vocali perché Franz Di Cioccio canterà insieme a me. Il duetto di Sanremo sarà la premessa al lavoro che faremo in futuro per il nuovo disco che la Pfm registrerà dopo tanto tempo. Sicuramente collaborerò ai testi ma ho tutta l'intenzione di scrivere anche dei pezzi". 'Chiamami ancora amore' è anche il titolo del nuovo album di Vecchioni, che conterrà dodici brani: altri due inediti ('Mi portero" e 'La casa delle farfalle'), duetti con Ornella Vanoni e Dolcenera, l'esordio al suo fianco della pianista romana Federica Fornabaio e una straordinaria interpretazione di 'Hotel Supramonte' dell'amico Fabrizio De Andrè.

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