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Re: [MM] Articoli, interviste...
http://www.ilcapoluogo.com/News/Eventi/Roccaraso-grande-attesa-per-il-concerto-di-Mengoni-69512
Roccaraso, grande attesa per il concerto di Mengoni
L'artista viterberse sarà ospite della cittadina abbruzzese per 10 giorni
L'Aquila, 9 nov 2011 - A Roccaraso (AQ) è tutto pronto per accogliere la data “Zero” dell’attesissimo “Solo Tour 2.0” del giovane artista viterbese, Marco Mengoni, mentre è disponibile in tutte le radio italiane “Tanto il resto cambia”, il suo secondo singolo estratto dal nuovo album “Solo 2.0”, ancora ai vertici delle classifiche di vendita e di gradimento. Sono migliaia le richieste per potere assistere al suo concerto speciale per Roccaraso e per potere incontrare l'artista nelle strade della cittadina abruzzese.
La data zero sarà una sorta di "prova generale", che darà l’occasione a Marco Mengoni di soggiornare in paese e provare per ben 10 giorni nel Palaghiaccio “G. Bolino” di Roccaraso, tutto in vista dell’apertura ufficiale del tour italiano.
Dopo aver vinto la terza edizione di X Factor ed essersi classificato terzo al Festival di Sanremo 2010, Marco Mengoni approderà Sabato 19 novembre 2011 sul palco del Palaghiaccio “G. Bolino” di Roccaraso, data che anticipa le anteprime del "Solo Tour 2.0", già da tempo fissate per il 26 novembre al Mediolanum Forum di Milano e il 29 novembre al Palalottomatica di Roma.
Marco Mengoni è sempre pronto a stupire i suoi fans e ha dichiarato che lo show in programma il 19 novembre a Roccaraso svelerà qualche anticipazione del “Solo Tour” in partenza a dicembre.
«Dopo il grande successo del concerto di Amii Stewart - spiega Alessandro Amicone, Vice Sindaco con delega al Turismo del Comune di Roccaraso - siamo pronti ad ospitare uno dei cantanti italiani più amati dai giovani nell’attuale panorama musicale come tappa di avvicinamneto ai Mondiali di Sci Alpino del prossimo anno».
«Roccaraso - conclude Amicone - continua ad essere la meta più appetibile per i giovani che vogliono vivere la montagna a 360°, coniugando la bellezza del paesaggio, lo sport e l’alta qualità degli eventi».
e così si risollevarono i bilanci di tutte le aziende del settore turistico in quel di Roccaraso
Roccaraso, grande attesa per il concerto di Mengoni
L'artista viterberse sarà ospite della cittadina abbruzzese per 10 giorni
L'Aquila, 9 nov 2011 - A Roccaraso (AQ) è tutto pronto per accogliere la data “Zero” dell’attesissimo “Solo Tour 2.0” del giovane artista viterbese, Marco Mengoni, mentre è disponibile in tutte le radio italiane “Tanto il resto cambia”, il suo secondo singolo estratto dal nuovo album “Solo 2.0”, ancora ai vertici delle classifiche di vendita e di gradimento. Sono migliaia le richieste per potere assistere al suo concerto speciale per Roccaraso e per potere incontrare l'artista nelle strade della cittadina abruzzese.
La data zero sarà una sorta di "prova generale", che darà l’occasione a Marco Mengoni di soggiornare in paese e provare per ben 10 giorni nel Palaghiaccio “G. Bolino” di Roccaraso, tutto in vista dell’apertura ufficiale del tour italiano.
Dopo aver vinto la terza edizione di X Factor ed essersi classificato terzo al Festival di Sanremo 2010, Marco Mengoni approderà Sabato 19 novembre 2011 sul palco del Palaghiaccio “G. Bolino” di Roccaraso, data che anticipa le anteprime del "Solo Tour 2.0", già da tempo fissate per il 26 novembre al Mediolanum Forum di Milano e il 29 novembre al Palalottomatica di Roma.
Marco Mengoni è sempre pronto a stupire i suoi fans e ha dichiarato che lo show in programma il 19 novembre a Roccaraso svelerà qualche anticipazione del “Solo Tour” in partenza a dicembre.
«Dopo il grande successo del concerto di Amii Stewart - spiega Alessandro Amicone, Vice Sindaco con delega al Turismo del Comune di Roccaraso - siamo pronti ad ospitare uno dei cantanti italiani più amati dai giovani nell’attuale panorama musicale come tappa di avvicinamneto ai Mondiali di Sci Alpino del prossimo anno».
«Roccaraso - conclude Amicone - continua ad essere la meta più appetibile per i giovani che vogliono vivere la montagna a 360°, coniugando la bellezza del paesaggio, lo sport e l’alta qualità degli eventi».
e così si risollevarono i bilanci di tutte le aziende del settore turistico in quel di Roccaraso
camila- mengonella
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Re: [MM] Articoli, interviste...
Il Resto del Carlino:
http://multimedia.quotidiano.net/?tipo=photo&media=28591
Estrapolate voi le foto se potete, io sono in incognita dal pc della scuola.
http://multimedia.quotidiano.net/?tipo=photo&media=28591
Estrapolate voi le foto se potete, io sono in incognita dal pc della scuola.
martha70- mengonella
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Re: [MM] Articoli, interviste...
@ Camila, mi hai preceduto di un soffio, ero entrata per postare lo stesso articolo.
Cmq, mi sembra come al solito che esagerano .... migliaia di richieste...... ........, in ogni caso dare la notizia che per 10 giorni il pupo si aggirerà per le stradine di Roccaraso non mi sembra una bella mossa per preservare la sua tranquillità.......... in compenso forse se ne avvantaggerà la proloco.....
Cmq, mi sembra come al solito che esagerano .... migliaia di richieste...... ........, in ogni caso dare la notizia che per 10 giorni il pupo si aggirerà per le stradine di Roccaraso non mi sembra una bella mossa per preservare la sua tranquillità.......... in compenso forse se ne avvantaggerà la proloco.....
ziggy- mengonella
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Re: [MM] Articoli, interviste...
Quanto acidume !!!!!!!!!!!
IL CONTRAPPUNTO
Lucio Dalla e il trucco da compilation
Dell'ambiente musicale, di cui fa parte dalla fine degli anni '50, conosce tutti i segreti e ogni trucco. Sa benissimo che oggi pubblicare un album è quasi un gesto retorico, soprattutto se si è a corto di ispirazione. Lui lo ha fatto, pubblicando «Questo è amore», presumibilmente il suo album di Natale. Un album che ha il sapore di una compilation: vecchi successi scelti fra quelli meno calpestati, un po' di napoletano, un duetto con Marco Mengoni, che Dalla considera uno dei più grandi cantanti di questi anni. Per promozionare il suo album spara cornate da tutte le parti, comportandosi proprio come la tv odierna che tanto contesta (e dimenticando i flop che hanno caratterizzato le sue ultime apparizioni in tv). Sostiene di non andare a Sanremo perché non ha una canzone come «Radames», inserita nel nuovo disco, dimenticandosi che si tratta di una cover. Colpo finale: «Anema e core» è l'autentico Novecento, più dei Beatles. Troppo.
Dario Salvatori
Piccola considerazione: se trattano così un grande figurarsi quanto sia facile prendersela con un emergente.
Non ho ancora capito cosa faccia di mestiere questo Salvatori. E' uno di quelli che non sanno fare e .... insegnano.
IL CONTRAPPUNTO
Lucio Dalla e il trucco da compilation
Dell'ambiente musicale, di cui fa parte dalla fine degli anni '50, conosce tutti i segreti e ogni trucco. Sa benissimo che oggi pubblicare un album è quasi un gesto retorico, soprattutto se si è a corto di ispirazione. Lui lo ha fatto, pubblicando «Questo è amore», presumibilmente il suo album di Natale. Un album che ha il sapore di una compilation: vecchi successi scelti fra quelli meno calpestati, un po' di napoletano, un duetto con Marco Mengoni, che Dalla considera uno dei più grandi cantanti di questi anni. Per promozionare il suo album spara cornate da tutte le parti, comportandosi proprio come la tv odierna che tanto contesta (e dimenticando i flop che hanno caratterizzato le sue ultime apparizioni in tv). Sostiene di non andare a Sanremo perché non ha una canzone come «Radames», inserita nel nuovo disco, dimenticandosi che si tratta di una cover. Colpo finale: «Anema e core» è l'autentico Novecento, più dei Beatles. Troppo.
Dario Salvatori
Piccola considerazione: se trattano così un grande figurarsi quanto sia facile prendersela con un emergente.
Non ho ancora capito cosa faccia di mestiere questo Salvatori. E' uno di quelli che non sanno fare e .... insegnano.
martha70- mengonella
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Re: [MM] Articoli, interviste...
In Questo è amore c’è anche una collaborazione con Marco Mengoni, il vincitore di X Factor 3 da cui è stato ‘folgorato’ perché gli ricorda Prince e con cui ha voluto duettare nel brano Meri Luis: È una canzone incantabile per chiunque, lui l’ha fatta al primo colpo. È uno dei pochi veramente talentuosi venuto fuori da un talent. E noi siamo d’accordo.
http://www.musicroom.it/articolo/lucio-dalla-uscito-il-nuovo-album-questo-e-amore-con-il-duetto-con-marco-mengoni/29095/
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Guenda- mengonella
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Re: [MM] Articoli, interviste...
Marco Mengoni Tanto il resto cambia Video Ufficiale
Amen! Ecco finalmente il video di “Tanto il resto cambia” di Marco Mengoni.
Atteso per lunedì 7 novembre è stato messo online solo oggi, nel canale ufficiale YouTube del cantante. C’era molta curiosità verso questo nuovo video. La ballad, davvero emozionante a livello musicale e testuale, poteva letteralmente esplodere e conquistare tutti con immagini adatte da accompagnare al brano.
E il risultato? Molto intimista e minimalista. Marco cammina per questo questiere di Milano, tra palazzi, strade deserte. L’alba alle sue spalle con il sole che riflette sulle vetrate e lui che canta il pezzo alla telecamera. C’è emozione? Sì. Efficace? Abbastanza. Eppure, senza togliere nulla alla canzone, il tutto sa quasi di occasione che poteva essere sfruttata meglio.
Perchè “Tanto il resto cambia” ha davvero tutte le qualità per essere un successo. Certo, nulla cambia, le ha ancora. Rimane comunque struggente. Ma meritava, probabilmente una maggiore valorizzazione.
Voi invece cosa ne pensate? Delusi o convinti da questo video? Vi ricordo che Marco Mengoni è tra i candidati per i Soundsblog Music Awards 2011 come miglior cantante. Potete votarlo cliccando qui: oggi verrà chiuso e quindi vi restano poche ore per esprimere la vostra preferenza, qualunque essa sia!
http://www.soundsblog.it/post/16493/marco-mengoni-tanto-il-resto-cambia-video-ufficiale#show_comments
Amen! Ecco finalmente il video di “Tanto il resto cambia” di Marco Mengoni.
Atteso per lunedì 7 novembre è stato messo online solo oggi, nel canale ufficiale YouTube del cantante. C’era molta curiosità verso questo nuovo video. La ballad, davvero emozionante a livello musicale e testuale, poteva letteralmente esplodere e conquistare tutti con immagini adatte da accompagnare al brano.
E il risultato? Molto intimista e minimalista. Marco cammina per questo questiere di Milano, tra palazzi, strade deserte. L’alba alle sue spalle con il sole che riflette sulle vetrate e lui che canta il pezzo alla telecamera. C’è emozione? Sì. Efficace? Abbastanza. Eppure, senza togliere nulla alla canzone, il tutto sa quasi di occasione che poteva essere sfruttata meglio.
Perchè “Tanto il resto cambia” ha davvero tutte le qualità per essere un successo. Certo, nulla cambia, le ha ancora. Rimane comunque struggente. Ma meritava, probabilmente una maggiore valorizzazione.
Voi invece cosa ne pensate? Delusi o convinti da questo video? Vi ricordo che Marco Mengoni è tra i candidati per i Soundsblog Music Awards 2011 come miglior cantante. Potete votarlo cliccando qui: oggi verrà chiuso e quindi vi restano poche ore per esprimere la vostra preferenza, qualunque essa sia!
http://www.soundsblog.it/post/16493/marco-mengoni-tanto-il-resto-cambia-video-ufficiale#show_comments
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Re: [MM] Articoli, interviste...
http://www.melodicamente.com/tanto-il-resto-cambia-nuovo-video-marco-mengoni/
“Tanto il resto cambia”: guarda il nuovo video di Marco Mengoni
Dopo un po’ di tira e molla, di posticipazioni e di attesa, alla fine è arrivato il nuovo video di Marco Mengoni. “Tanto il resto cambia” è il secondo singolo estratto dall’album “Solo 2.0″, uscito lo scorso 27 Settembre e piazzatosi subito in vetta alle classifiche.
Marco Mengoni | © Alessio Pizzicannella/Marco Mengoni Official Website
Come lo stesso Mengoni ha avuto modo di spiegare più volte, l’idea del disco è quella di raccontare tutte le sfaccettature con cui si presenta la solitudine, vista non necessariamente come un qualcosa di negativo.
E “Tanto il resto cambia”, sia canzone che video, si inserisce proprio in questo contesto, andando a rappresentare quel senso di vuoto che si crea attorno, nel momento in cui si chiude una storia d’amore forte e tormentata.
“Fuori è quasi giorno/ Sto pensando a te/ Disperato vuoto dentro me”, la canzone comincia così ed il video si appresta a seguire alla lettera queste parole.
Un video essenziale, minimalista, che si concentra su Mengoni dal punto di vista visivo, ma anche ponendosi lo scopo di esaltare la potenze e le sfumature della sua voce. Un video che non vuole andare a sovraccaricare un brano già pieno di emozione e di forza, che non vuole distogliere l’attenzione dalla canzone, di cui è mero accompagnamento visivo.
Alle prime luci del mattino hanno bloccato un intero quartiere nei pressi della Bicocca di Milano, luce naturale e neutra, giochi di riflessi nelle piastrelle lucide che rivestono le pareti degli edifici, ambiente moderno ed asettico. Non c’è trucco nè costume ricercato nè scenografia o coreografia.
La regia è stata affidata a Roberto “Saku” Cinardi, che ha diretto videoclip di molti artisti dai Verdena ai Linea 77, a Caparezza e Lacuna Coil.
Un video certamente diverso rispetto a quelli di “Solo (Vuelta al Ruedo)” e l’ancora precedente “In un giorno qualunque”, dal concept ben definito, in cui sono state raccontate due vere e proprie storie dai significati profondi. Nuovo brano e nuova scelta, si punta al minimalismo.
Il video di “Tanto il resto cambia” è stato mandato alle tv musicali lo scorso lunedì, da oggi è disponibile nel canale ufficiale VEVO su Youtube, ma ve lo postiamo, così che possiate vederlo direttamente qua.
A questo punto non mi resta che augurarvi una buona visione.
“Tanto il resto cambia”: guarda il nuovo video di Marco Mengoni
Dopo un po’ di tira e molla, di posticipazioni e di attesa, alla fine è arrivato il nuovo video di Marco Mengoni. “Tanto il resto cambia” è il secondo singolo estratto dall’album “Solo 2.0″, uscito lo scorso 27 Settembre e piazzatosi subito in vetta alle classifiche.
Marco Mengoni | © Alessio Pizzicannella/Marco Mengoni Official Website
Come lo stesso Mengoni ha avuto modo di spiegare più volte, l’idea del disco è quella di raccontare tutte le sfaccettature con cui si presenta la solitudine, vista non necessariamente come un qualcosa di negativo.
E “Tanto il resto cambia”, sia canzone che video, si inserisce proprio in questo contesto, andando a rappresentare quel senso di vuoto che si crea attorno, nel momento in cui si chiude una storia d’amore forte e tormentata.
“Fuori è quasi giorno/ Sto pensando a te/ Disperato vuoto dentro me”, la canzone comincia così ed il video si appresta a seguire alla lettera queste parole.
Un video essenziale, minimalista, che si concentra su Mengoni dal punto di vista visivo, ma anche ponendosi lo scopo di esaltare la potenze e le sfumature della sua voce. Un video che non vuole andare a sovraccaricare un brano già pieno di emozione e di forza, che non vuole distogliere l’attenzione dalla canzone, di cui è mero accompagnamento visivo.
Alle prime luci del mattino hanno bloccato un intero quartiere nei pressi della Bicocca di Milano, luce naturale e neutra, giochi di riflessi nelle piastrelle lucide che rivestono le pareti degli edifici, ambiente moderno ed asettico. Non c’è trucco nè costume ricercato nè scenografia o coreografia.
La regia è stata affidata a Roberto “Saku” Cinardi, che ha diretto videoclip di molti artisti dai Verdena ai Linea 77, a Caparezza e Lacuna Coil.
Un video certamente diverso rispetto a quelli di “Solo (Vuelta al Ruedo)” e l’ancora precedente “In un giorno qualunque”, dal concept ben definito, in cui sono state raccontate due vere e proprie storie dai significati profondi. Nuovo brano e nuova scelta, si punta al minimalismo.
Il video di “Tanto il resto cambia” è stato mandato alle tv musicali lo scorso lunedì, da oggi è disponibile nel canale ufficiale VEVO su Youtube, ma ve lo postiamo, così che possiate vederlo direttamente qua.
A questo punto non mi resta che augurarvi una buona visione.
Guenda- mengonella
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http://www.mondomusicablog.com/2011/11/09/marco-mengoni-il-video-ufficiale-del-nuovo-singolo-tanto-il-resto-cambia/
Marco Mengoni, il video ufficiale del nuovo singolo “Tanto il resto cambia”
C’è voluto un po’ di tempo, alla fine è arrivato il video ufficiale del nuovo singolo di Marco Mengoni “Tanto il resto cambia”, già in rotazione radiofonica da qualche giorno, ed è il secondo estratto dall’album “Solo 2.0″ uscito lo scorso settembre, subito arrivati nelle classifiche ufficiali di vendita. Come ha spiegato il giovane artista, il nuovo album vuole essere una sorta di dedica alla solitudine, di cui vuole cantarne tutte le sfaccettature, può essere negativa, ma potrebbe anche riservare delle sorprese, potrebbe anche esserci un’altra chiave di lettura, il rovescio positivo della medaglia.
Il video di Tanto il resto cambia vede protagonista solo Marco Mengoni, non c’è nessuna coreografia, né scenografia, l’espressione è quasi imbronciata, ma esprime molta tristezza, perchè racconta di un amore finito, delle difficoltà di superare il momento, nostalgia dei tempi andati e paura, anche solo di pensare, che un’altra persona possa accompagnare colei che si ama ancora. Il senso di vuoto che si crea intorno ad una storia tormentata.
Non ci sono molti fronzoli nel video di “Tanto il resto cambia”, anzi nessuno, non c’è ombra di location complicate, esotiche, niente di tutto questo, il video è minimalista, solo Marco Mengoni, niente doveva distrarre l’attenzione dal testo, molto intenso, le sfumature della sua voce, l’intensità che ne scaturisce sono la parte essenziale
Marco Mengoni vuole puntare ad altro, decisamente diverso dai precedenti video girati, “Solo (Vuelta al Ruedo)”, il brano apripista del nuovo album “Solo 2.0″ e “In un giorno qualunque, bellissimo, in cui si raccontava una vera e propria storia, l’artista interpretava uno specifico ruolo in una specie di film, recitava un ruolo, cantava la sua musica, nel video di “Tanto il resto cambia”, c’è solo lui con i suoi sentimenti, il suo dolore, e non c’è bisogno di altro.
Marco Mengoni, il video ufficiale del nuovo singolo “Tanto il resto cambia”
C’è voluto un po’ di tempo, alla fine è arrivato il video ufficiale del nuovo singolo di Marco Mengoni “Tanto il resto cambia”, già in rotazione radiofonica da qualche giorno, ed è il secondo estratto dall’album “Solo 2.0″ uscito lo scorso settembre, subito arrivati nelle classifiche ufficiali di vendita. Come ha spiegato il giovane artista, il nuovo album vuole essere una sorta di dedica alla solitudine, di cui vuole cantarne tutte le sfaccettature, può essere negativa, ma potrebbe anche riservare delle sorprese, potrebbe anche esserci un’altra chiave di lettura, il rovescio positivo della medaglia.
Il video di Tanto il resto cambia vede protagonista solo Marco Mengoni, non c’è nessuna coreografia, né scenografia, l’espressione è quasi imbronciata, ma esprime molta tristezza, perchè racconta di un amore finito, delle difficoltà di superare il momento, nostalgia dei tempi andati e paura, anche solo di pensare, che un’altra persona possa accompagnare colei che si ama ancora. Il senso di vuoto che si crea intorno ad una storia tormentata.
Non ci sono molti fronzoli nel video di “Tanto il resto cambia”, anzi nessuno, non c’è ombra di location complicate, esotiche, niente di tutto questo, il video è minimalista, solo Marco Mengoni, niente doveva distrarre l’attenzione dal testo, molto intenso, le sfumature della sua voce, l’intensità che ne scaturisce sono la parte essenziale
Marco Mengoni vuole puntare ad altro, decisamente diverso dai precedenti video girati, “Solo (Vuelta al Ruedo)”, il brano apripista del nuovo album “Solo 2.0″ e “In un giorno qualunque, bellissimo, in cui si raccontava una vera e propria storia, l’artista interpretava uno specifico ruolo in una specie di film, recitava un ruolo, cantava la sua musica, nel video di “Tanto il resto cambia”, c’è solo lui con i suoi sentimenti, il suo dolore, e non c’è bisogno di altro.
Guenda- mengonella
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L'intervista su ONSTAGE di novembre, bisogna andare a pag. 13
http://www.onstageweb.com/magazine/onstage-novembre-2011/
...è un po complicato all'inizio, ci ho messo un quarto d'ora per capire come funzionava ... non riesco a copiarla , bisogna cliccare su 'espandi' e poi muovere lo zoom fino a renderla leggibile
http://www.onstageweb.com/magazine/onstage-novembre-2011/
...è un po complicato all'inizio, ci ho messo un quarto d'ora per capire come funzionava ... non riesco a copiarla , bisogna cliccare su 'espandi' e poi muovere lo zoom fino a renderla leggibile
ziggy- mengonella
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Marco Mengoni e la fine di un amore a Milano
Ecco il nuovo video girato all'alba girato dai due registi Marco e Saku
10:19 - Marco Mengoni lancia il nuovo video e singolo "Tanto il resto cambia". Per rendere appieno il concetto di solitudine, fil rouge di tutto l'album, è stato bloccato un intero quartiere. Marco e Saku, il regista del video, si sono dati appuntamento all'alba in una zona di Milano per girare le scene. Per calarsi nella giusta atmosfera del brano Marco e il regista hanno lavorato in solitaria, girando senza l'aiuto di nessuno.
“Tanto il resto cambia”, secondo singolo estratto dal “Solo 2.0”, è un’intensa ballad che racconta di un rapporto finito, di un addio vissuto con passione, d’amore. La solitudine quindi intesa come un’emozione da vivere fino in fondo, con trasporto, non necessariamente come una perdita.
“Tutto quanto è fermo a te, tanto il resto cambia, vivrò ma non vivrò mai. Mille volte scoprirò che non mi innamoro, anche questo tu lo sai. Se cambierà, per te nascerò ancora. Per il tempo rimasto cura sarò, niente più come te”.
“Solo 2.0” è un vero e proprio concept album, che oltre alle tracce del disco, ad un contenuto virtuale speciale (Il Comic 2.0), contaminerà anche il tour. Un tour straordinario che avrà un’ anteprima con due date evento il 26 novembre al MediolanumForum di Milano e il 29 novembre al Palalottomatica di Roma.
Ecco un aggiornamento delle date del “Solo Tour”: 1 dicembre Perugia Pala Evangelisti - 3 dicembre Torino Pala Olimpico - 4 dicembre Genova 105 Stadium - 7 dicembre Bologna Pala Dozza - 8 dicembre Padova Gran Teatro Geox - 10 dicembre Ancona Pala Rossini - 14 dicembre Firenze Nelson Mandela Forum - 15 dicembre Napoli Pala Partenope - 17 dicembre Catania Pala Catania 2012 3 febbraio Udine Pala Carnera - 4 Febbraio Rimini 105 Stadium - 13 febbraio La Spezia Pala Mariotti
http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/1027505/marco-mengoni-e-la-fine-di-un-amore-a-milano.shtml
ora anche co-regista
Ecco il nuovo video girato all'alba girato dai due registi Marco e Saku
10:19 - Marco Mengoni lancia il nuovo video e singolo "Tanto il resto cambia". Per rendere appieno il concetto di solitudine, fil rouge di tutto l'album, è stato bloccato un intero quartiere. Marco e Saku, il regista del video, si sono dati appuntamento all'alba in una zona di Milano per girare le scene. Per calarsi nella giusta atmosfera del brano Marco e il regista hanno lavorato in solitaria, girando senza l'aiuto di nessuno.
“Tanto il resto cambia”, secondo singolo estratto dal “Solo 2.0”, è un’intensa ballad che racconta di un rapporto finito, di un addio vissuto con passione, d’amore. La solitudine quindi intesa come un’emozione da vivere fino in fondo, con trasporto, non necessariamente come una perdita.
“Tutto quanto è fermo a te, tanto il resto cambia, vivrò ma non vivrò mai. Mille volte scoprirò che non mi innamoro, anche questo tu lo sai. Se cambierà, per te nascerò ancora. Per il tempo rimasto cura sarò, niente più come te”.
“Solo 2.0” è un vero e proprio concept album, che oltre alle tracce del disco, ad un contenuto virtuale speciale (Il Comic 2.0), contaminerà anche il tour. Un tour straordinario che avrà un’ anteprima con due date evento il 26 novembre al MediolanumForum di Milano e il 29 novembre al Palalottomatica di Roma.
Ecco un aggiornamento delle date del “Solo Tour”: 1 dicembre Perugia Pala Evangelisti - 3 dicembre Torino Pala Olimpico - 4 dicembre Genova 105 Stadium - 7 dicembre Bologna Pala Dozza - 8 dicembre Padova Gran Teatro Geox - 10 dicembre Ancona Pala Rossini - 14 dicembre Firenze Nelson Mandela Forum - 15 dicembre Napoli Pala Partenope - 17 dicembre Catania Pala Catania 2012 3 febbraio Udine Pala Carnera - 4 Febbraio Rimini 105 Stadium - 13 febbraio La Spezia Pala Mariotti
http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/1027505/marco-mengoni-e-la-fine-di-un-amore-a-milano.shtml
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http://www.gingergeneration.it/n/fiorello-twitta-un-video-con-marco-mengoni-79794-n.htm
FIORELLO TWITTA UN VIDEO CON MARCO MENGONI
Fiorello negli ultimi mesi è diventato più Twitter-dipendente delle star d’oltroceano (ma in maniera molto più simpatica del 90% di loro!): posta di tutto, e tantissimi video, dalla rassegna stampa col suo giornalaio a “duetti” con vari personaggi dello spettacolo. Se ancora non lo seguite, vi consigliamo di farlo!
L’ultimo della lista è Marco Mengoni: la prima volta si erano incontrati quando lui era ancora un concorrente di X-Factor (come dimenticarsi le prese in giro, ironiche, che si era beccato?).
Proprio ieri sera il Fiore ha postato su Twitter un video dove, con la sua irresistibile comicità, imita i suoi acuti e rivisita la canzone di Sanremo, Credimi Ancora: “sono un re matto, cambio spesso regole, non dormo mai“.
Ma grazie a questo breve vlog apprendiamo anche tante cose interessanti:
Marco non si ricorda il testo della sua canzone
Marco non sa se è su Twitter
Marco non ha il suo disco
…Siamo proprio sicuri che non dorma mai?
Beh, Fiorello e Mengoni sono proprio una strana, buffa coppia!
FIORELLO TWITTA UN VIDEO CON MARCO MENGONI
Fiorello negli ultimi mesi è diventato più Twitter-dipendente delle star d’oltroceano (ma in maniera molto più simpatica del 90% di loro!): posta di tutto, e tantissimi video, dalla rassegna stampa col suo giornalaio a “duetti” con vari personaggi dello spettacolo. Se ancora non lo seguite, vi consigliamo di farlo!
L’ultimo della lista è Marco Mengoni: la prima volta si erano incontrati quando lui era ancora un concorrente di X-Factor (come dimenticarsi le prese in giro, ironiche, che si era beccato?).
Proprio ieri sera il Fiore ha postato su Twitter un video dove, con la sua irresistibile comicità, imita i suoi acuti e rivisita la canzone di Sanremo, Credimi Ancora: “sono un re matto, cambio spesso regole, non dormo mai“.
Ma grazie a questo breve vlog apprendiamo anche tante cose interessanti:
Marco non si ricorda il testo della sua canzone
Marco non sa se è su Twitter
Marco non ha il suo disco
…Siamo proprio sicuri che non dorma mai?
Beh, Fiorello e Mengoni sono proprio una strana, buffa coppia!
Guenda- mengonella
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Re: [MM] Articoli, interviste...
Fiorello posta il video con Marco Mengoni su Twitter
http://www.sologossip.com/2011/11/10/fiorello-posta-il-video-con-marco-mengoni-su-twitter/
Se Vasco Rossi e’ sempre piu’ facebook-dipendente, anche Fiorello con Twitter non scherza. Ieri il mattatore siculo ha pubblicato in bacheca un video divertentissimo che lo ritrae in compagnia di Marco Mengoni. Quasi due minuti di pura comicita’ che sono gia’ cliccatissimi in rete. La prima volta che i due si sono incontrati Marco era ancora un timido concorrente di X Factor (e aveva incassato con stile le battute di Fiore). Oggi che il giovane talento e’ una star e’ strano vederli “duettare”. Ma a quanto pare e’ una strana coppia che piace. In questi video l’ex codino piu’ famoso della tv imita il Secco e i suoi acuti. Fiore si lancia poi in una rivisitazione della canzone che l’ex Re Matto ha portato a Sanremo, Credimi Ancora: “sono un re matto, cambio spesso regole, non dormo mai“.
Ma nell’intervista che segue scopriamo che marco Mengoni non ricorda a memoria il testo della sua canzone, non sa dire se e’ iscritto o meno a Twitter e non ha comprato il suo disco. Se e’ vero che “non dorme mai” quantomeno vive in un mondo tutto suo! Un applauso a Fiorello per la sua solita simpatia travolgente e a Mengoni per essersi prestato in maniera spontanea alle battute e alle provocazioni del testimonial di Infostrada. In molti peraltro, visto il successo del video e l’imminente inizio del nuovo show Rai di Fiorello (“Il piu’ grande spettacolo dopo il week end”), hanno invitato il presentatore ad invitare tra i tanti ospiti, italiani e internazionali, anche Marco Mengoni.
Forse non era ancora in scaletta ma sarebbe il caso farci un pensierino a questo punto no? Del resto non sarebbe la prima volta che ad uno spettacolo di Fiorello, dati i risultati audience, vengano aggiunte in corso d’opera delle puntate extra. E Mengoni sarebbe l’ospite perfetto!
http://www.sologossip.com/2011/11/10/fiorello-posta-il-video-con-marco-mengoni-su-twitter/
Se Vasco Rossi e’ sempre piu’ facebook-dipendente, anche Fiorello con Twitter non scherza. Ieri il mattatore siculo ha pubblicato in bacheca un video divertentissimo che lo ritrae in compagnia di Marco Mengoni. Quasi due minuti di pura comicita’ che sono gia’ cliccatissimi in rete. La prima volta che i due si sono incontrati Marco era ancora un timido concorrente di X Factor (e aveva incassato con stile le battute di Fiore). Oggi che il giovane talento e’ una star e’ strano vederli “duettare”. Ma a quanto pare e’ una strana coppia che piace. In questi video l’ex codino piu’ famoso della tv imita il Secco e i suoi acuti. Fiore si lancia poi in una rivisitazione della canzone che l’ex Re Matto ha portato a Sanremo, Credimi Ancora: “sono un re matto, cambio spesso regole, non dormo mai“.
Ma nell’intervista che segue scopriamo che marco Mengoni non ricorda a memoria il testo della sua canzone, non sa dire se e’ iscritto o meno a Twitter e non ha comprato il suo disco. Se e’ vero che “non dorme mai” quantomeno vive in un mondo tutto suo! Un applauso a Fiorello per la sua solita simpatia travolgente e a Mengoni per essersi prestato in maniera spontanea alle battute e alle provocazioni del testimonial di Infostrada. In molti peraltro, visto il successo del video e l’imminente inizio del nuovo show Rai di Fiorello (“Il piu’ grande spettacolo dopo il week end”), hanno invitato il presentatore ad invitare tra i tanti ospiti, italiani e internazionali, anche Marco Mengoni.
Forse non era ancora in scaletta ma sarebbe il caso farci un pensierino a questo punto no? Del resto non sarebbe la prima volta che ad uno spettacolo di Fiorello, dati i risultati audience, vengano aggiunte in corso d’opera delle puntate extra. E Mengoni sarebbe l’ospite perfetto!
mafalda- Messaggi : 8513
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Re: [MM] Articoli, interviste...
ziggy ha scritto:L'intervista su ONSTAGE di novembre, bisogna andare a pag. 13
http://www.onstageweb.com/magazine/onstage-novembre-2011/
...è un po complicato all'inizio, ci ho messo un quarto d'ora per capire come funzionava ... non riesco a copiarla , bisogna cliccare su 'espandi' e poi muovere lo zoom fino a renderla leggibile
Se volete l'ho appena caricato sulla pagina Fb che gestisco è pubblica quindi potete vederle anche se non volete iscrivervi alla pagina:
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=274966579214725&set=a.167310999980284.35013.124757790902272&type=3&theater
Con la freccetta a destra trovate l'articolo a pezzi (così si leggono anche le parole)
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Re: [MM] Articoli, interviste...
http://www.newnotizie.it/2011/11/11/fiorello-marco-mengoni-e-twitter-triade-vincente/
Fiorello, Marco Mengoni e Twitter: triade vincente
Fiorello, Twitter - Fiorello è sempre più social-network dipendente. Soprattutto di Twitter. Chiacchiera con amici (spesso famosi), legge i messaggi che gli mandano i fan e, sostanzialmente, si diverte a condividere il suo lavoro e i suoi pensieri. E mentre si prepara per il debutto del suo nuovo programam su Rai 1 Il più grande spettacolo dopo il weekend (dove richiama una canzone di Jovanotti - "Il più grande spettacolo dopo il big bang" -), Fiorello... twitta. "Mi sono letteralmente innamorato di Twitter. Ho scoperto che il pubblico giovane dei social è molto critico e non perdona nessun errore. Questo mi ha fortificato. Ho imparato ad accettare le critiche, anche feroci, per migliorare il mio lavoro. I complimenti non sono tutto."
Fiorello e Mengoni - Un suo messaggio che ha fatto divertire ed entusiasmare molto il suo pubblico è stato quello in cui ha condiviso una breve, ma efficace, intervista con Marco Mengoni. Nel video, i due scherzano e cantano, e si mettono a ridere quando Marco non riesce a ricordare le parole della sua stessa canzone o quando non sa dire se si trova su Twitter o meno (a questo proposito viene incoraggiato proprio da Fiorello a farsi un account sul social netwok in questione). Comunque, nel frattempo, Fiorello continua a lavorare per preparare il programma in quattro serate, che inizierà il 14 novembre. Tanti gli ospiti già previsti (Coldplay, Benigni, Elisa, per citarne solo alcuni)... e chissà che non riesca ad aggiudicarsi anche una visita da Marco Mengoni.
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eh, sì, chissà che Fiorello non riesca ad aggiudicarsela questa visita!
perchè via, questi sono onori che non si fanno a tutti
Fiorello, Marco Mengoni e Twitter: triade vincente
Fiorello, Twitter - Fiorello è sempre più social-network dipendente. Soprattutto di Twitter. Chiacchiera con amici (spesso famosi), legge i messaggi che gli mandano i fan e, sostanzialmente, si diverte a condividere il suo lavoro e i suoi pensieri. E mentre si prepara per il debutto del suo nuovo programam su Rai 1 Il più grande spettacolo dopo il weekend (dove richiama una canzone di Jovanotti - "Il più grande spettacolo dopo il big bang" -), Fiorello... twitta. "Mi sono letteralmente innamorato di Twitter. Ho scoperto che il pubblico giovane dei social è molto critico e non perdona nessun errore. Questo mi ha fortificato. Ho imparato ad accettare le critiche, anche feroci, per migliorare il mio lavoro. I complimenti non sono tutto."
Fiorello e Mengoni - Un suo messaggio che ha fatto divertire ed entusiasmare molto il suo pubblico è stato quello in cui ha condiviso una breve, ma efficace, intervista con Marco Mengoni. Nel video, i due scherzano e cantano, e si mettono a ridere quando Marco non riesce a ricordare le parole della sua stessa canzone o quando non sa dire se si trova su Twitter o meno (a questo proposito viene incoraggiato proprio da Fiorello a farsi un account sul social netwok in questione). Comunque, nel frattempo, Fiorello continua a lavorare per preparare il programma in quattro serate, che inizierà il 14 novembre. Tanti gli ospiti già previsti (Coldplay, Benigni, Elisa, per citarne solo alcuni)... e chissà che non riesca ad aggiudicarsi anche una visita da Marco Mengoni.
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eh, sì, chissà che Fiorello non riesca ad aggiudicarsela questa visita!
perchè via, questi sono onori che non si fanno a tutti
Guenda- mengonella
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Re: [MM] Articoli, interviste...
L'intervista postata da Kaiser ora è anche on line
http://firenze.repubblica.it/cronaca/2011/11/23/news/aprite_la_porta_ai_giovani_di_talento_liberi_di_sbagliare_daremo_il_massimo-25466701/
ci sono alcune domande che non compaiono nella versione "cartacea "
[edit Kaiser: metto il testo in spoiler]
http://firenze.repubblica.it/cronaca/2011/11/23/news/aprite_la_porta_ai_giovani_di_talento_liberi_di_sbagliare_daremo_il_massimo-25466701/
ci sono alcune domande che non compaiono nella versione "cartacea "
[edit Kaiser: metto il testo in spoiler]
- Spoiler:
- "Aprite la porta ai giovani di talento
liberi di sbagliare daremo il massimo"
Incontro-confessione con Marco Mengoni che ha incontrato una folla di fan nella nostra redazione. Dalla depressione post tour all'ironia alla solitudine come crescita. Il testo completo dell'intervista
Una folla lo attende davanti al portone fin dalla tardi mattinata. Sono tutti per lui, Marco Mengoni, ospite di Repubblica per incontrare dieci lettori (Gaia Barbieri, Caterina Farneti, Elisa Lemma, Milena Maffei, Cristina Nguyen, Annalisa Niccolini, Elisa Paladino, Elena Parrino, Francesco Rainero, Giuseppe Stravino) in vista del concerto al Mandela Forum, il 14 dicembre. In realtà ne sono intervenuti molti di più: da Torino, da Brescia, teen ager accompagnati dai genitori. Tutti in adorazione del loro idolo che, durante l´incontro, si trastulla con un ovetto di cioccolata. E che ha voglia, molta voglia, di raccontarsi.
Il suo precedente tour era uno spettacolo complesso. Quello che sta per iniziare?
«Lo sarà ancora di più altrimenti sarebbe stato un passo indietro. La cosa di cui sono molto fiero è che utilizzeremo giovani artisti come ballerini, per i costumi, per le proiezioni: ospiteremo ragazzi che escono da scuole d´arte ed accademie. Credo che sia giusto aprire porta a giovani che hanno talento e non vengono sostenuti. Certo, creare uno spettacolo con artisti non professionisti implica il rischio di fare più errori. Ma almeno c´è carne e sangue. Per quanto mi riguarda, troppo spesso ci si dimentica che io ho fatto un sacco di cose prima di X Factor. Sembra che sia partito da zero con quella trasmissione, ma non è così: prima ci sono state feste di piazza, concerti nei locali, nelle birrerie. Ho fatto un po’ di tutto: a 17 anni sono andato a vivere
da solo a Roma, studiavo e lavoravo».
Vuole fare concorrenza ai talent show televisivi, da cui proviene?
«Più che altro critico lo Stato, che non aiuta i giovani talenti. E denuncio l´arretratezza del sistema dello spettacolo in Italia. Non si sa tirar fuori da un artista quello che ha da dire. Ormai si fanno dischi come se fossero biscotti, o meglio, fustini del detersivo: il progetto che costa meno è il migliore. Il problema della crisi del mercato discografico non dipende solo dalla pirateria su web. Si vendono meno dischi anche perché gli artisti hanno poca libertà di esprimersi. Io sono fortunato perché ho pubblico e più gradimento hai, più hai potere verso la casa discografica di far vincere le tue idee. E´ una cosa squallida, lo so, ma questa è la situazione».
Anche lei è d’accordo con chi sostiene che, oggi, il tour conta più del cd, perché ormai i dischi non si vendono più?
«Se calcoliamo che fino a vent’anni fa il disco d’oro era un milione di copie, ora è 35 mila, si capisce quanto stiamo regredendo a vista d’occhio. E’ importante il live perché è veramente uno scambio e comunque puoi mettere molto di più rispetto al disco perché mutevole per definizione. E’ come un carrozzone che, viaggiando, accumula esperienze, pensieri, concetti di città in città. Il live è sempre in evoluzione, ha molto più tempo per essere manipolato rispetto al disco. Per quanto riguarda Solo 2.0, appena uscito volevo già cambiarlo tutto».
Per questo, dai primi video «rubati» su Youtube, nel nuovo concerto molti pezzi dell’ultimo cd risultano già diversi rispetto alla registrazione.
«Esatto, ci abbiamo voluto rimettere le mani. Mentre per chi fruisce un disco l’uscita è la nascita vera dell’album, per noi che lo abbiamo realizzato è la morte. Per chi lo fa, un disco quando esce è già vecchio, perché ci lavori da un anno sopra e senti sempre gli stessi pezzi che hanno poi la possibilità di maturare in testa e nella pancia. E poi, alla base di questa voglia di rimaneggiare, c’è proprio voglia di cambiare».
Ha dichiarato che il suo nuovo album, Solo 2.0, è nato da una depressione.
«Non potendo vivere quella post partum, ho provato la depressione post tour. Ne avevo sempre sentito parlare, e adesso l’ho toccata con mano. Ho fatto tantissime date, per sei mesi davanti a me ho avuto migliaia di volti e, tornato tra le pareti di casa, è stato come se quell´ambiente non mi appartenesse più. Ti senti solo, il vuoto dentro, e dici mo´ che faccio?».
Cosa le mancava di più?
«Hai il bisogno energia, perché un concerto non è solo stare sul palco ma è ricevere la forza di chi è lì per te. Senza dubbio è stato un periodo di svuotamento dalla musica, una fase che credo sia necessaria per poi creare cose nuove in cui riversare nuove emozioni. Il tour è un percorso di crescita veloce, ti fa capire moltissime cose che lì per lì non sai bene come trattenere, ma poi con il tempo riesci a filtrarle e a collocare nella tua vita. Non è che ti cambi dentro. Ma la vita te la cambia, quello sì. Te la sconvolge, te la scombussola e dopo ti lascia tanti ricordi ma anche il vuoto».
La solitudine: un male necessario o un valore aggiunto?
«Un valore, senza dubbio, perché ti aiuta a crescere. Prima era una condizione da cui volevo ma non potevo scappare, ora la cerco perché ne ho bisogno per capirmi, farmi i complimenti o criticarmi. Non è narcisismo: chiunque salga sul palco deve essere per forza egocentrico, sennò non dà niente. E´ su altri livelli che la mia insicurezza esplode: so affrontare 3mila persone in un palasport e poi non riesco a chiamare un taxi. Però questo è il mio habitato, il mio bioparco, e ci sto bene».
La solitudine è un segno di maturità?
«Col tempo, impari a conviverci. Nell´adolescenza, dove tutto è un po´ in penombra, ci fai a botte. la gestisci. L´età ti insegna ad affrontare molto ma, grazie al cielo, non tutto: io sono convinto che più si diventa grandi e più si regredisce perché apprendi tante cose e ti limiti. Da piccolo sei molto più libero, più aperto ad accettare emozioni».
Cos´è per lei la voce?
«Un mezzo. Io odio la musica come dipendenza da tecnicismo assoluto. Non consiglio di seguire corsi di canto, che ti insegnano a mantenere bene le tue corde vocali ma non a cantare: come quando ti dicono che il tuo fisico, per essere in forma, deve stare a ditea. Hai stonato? Sei calante? Chi se ne frega! Io molte volte lo faccio anche apposta: se ti metti dentro schemi o ti accademizzi troppo non trasmetti più niente. Per questo io ho mollato tutti i corsi musicali che frequentavo: gli insegnanti di canto ti insegnano persino a fare dei glissando sulla parola “amore”, ma la tua creatività dove va a finire?».
Lei crede dunque nel valore estetico dell´errore.
«L´errore è verità e la verità paga sempre, è giusto che si facciano errori nell´arte come nella vita, perché poi si impara da che parte andare, cosa scegliere. I miei genitori mi hanno lasciato abbastanza libero e io sono contento di come sono. Non sono certo diventato un assassino. Certo, in una canzone non devi stonare dall’inizio alla fine, ma qualche macchia ci sta bene».
Nelle sue canzoni utilizza l´ironia per trattare temi forti come la guerra.
«È il modo più bello di descrivere una cosa troppo grande. Non sono maturo a tal punto da scrivere un testo impegnato, farei solo cattiva informazione. E ce n´è già abbastanza. I cantastorie raccontano la società che vivono, tutte le emozioni e le sensazioni che ci circondano. Ma quando uno è artisticamente ancora giovane, come me, credo che debba mettere tutto questo su piani diversi. Uranio 22 tratta il tema bellico con leggerezza e sarcasmo, è una presa in giro ma - proprio per questo - anche un atto di ribellione nei confronti delle oltre 40 guerre in atto e la devastazione di questi giovani che vengono mandati al macello per motivi economici. Chi di loro sopravvive, rimane segnato a vita e cosa ha come compenso? Una medaglia d’uranio».
In Come ti senti invece ironizza sui suoi rapporti con la stampa.
«In quella canzone ho voluto sorridere sulla solitudine che uno prova quando si trova di fronte persone che non lo stanno nemmeno ad ascoltare e fanno domande che non hanno senso. In quelle occasioni ti senti davvero solo, pensi chi me lo fa fare, come quando ti presenti alle discografiche con il tuo bagaglio di canzoni e senti risposte del tipo “canta troppo bene”, “è troppo sicuro di sé”, “i capelli non vanno bene”, “gli occhiali”, “dovrebbe fare canzoni più orecchiabili tipo quella dello spot del 1240”».
Ha cantato con Zero, con Dalla. Imparando cosa?
«Una cosa orribile tutta italiana è che si fanno tributi soltanto a persone morte. Dovremmo imparare dai cugini americani a omaggiare anche quei grandi artisti che hanno ancora tanto da insegnare: mi è servito tantissimo anche solo guardare la gioia per la musica che hanno negli occhi. Capisci che sei una formica ti devi mettere sotto e sudare».
Non le piacerebbe inserire dal vivo qualche pezzo dei Queen?
«Appena ho cominciato a fare questo mestiere, ho detto “non canterò mai canzoni dei miei miti: gli intoccabili, in quanto tali, non si possono appunto toccare”. Poi a X factor mi hanno fatto interpretare di tutto, ma con i Queen non mi sono cimentato, anche per un timore reverenziale nei confronti di Mercury».
I ricordi più belli di questi primi anni di successo?
«Sono speranzoso che debba avvenire ancora qualcosa da ricordare. Senza dubbio il miglior ricordo, sino ad oggi, è aver deciso di seguire questa strada che, vada come vada, è stata un’esperienza di crescita incredibile, amplificatissima. Du questo posso davvero ringraziare l’essere cantante. Poi ci siete voi, i fan, che mi date tanto anche se vi appostate ovunque, vi ritrovo anche dietro il portone di casa. Però negli ultimi tempi siete più calmi, e questo mi piace. Però, che sia chiaro: di casino al concerto ce ne deve essere, e molto».
C´è una canzone che vorrebbe avessero scritto per lei?
«C´è tempo di Ivano Fossati: l´ho ascoltata 40 volte di seguito e ne ho piante 45. Qualcuno dica a Fossati che mi scriva una canzone. E che non si autoprepensioni. C´è ancora bisogno di lui».
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Re: [MM] Articoli, interviste...
http://milano.corriere.it/milano/notizie/concerti_e_locali/11_novembre_21/mengoni-in-grande-stile-1902247308741.shtml
«SOLO TOUR 2.0»
Mengoni in grande stile
Dopo i premi e il duetto con Dalla arriva in concerto al Forum
Marco Mengoni
Per uno nato il 25 dicembre è facile sentirsi un predestinato. Marco Mengoni, però, non si è montato la testa per la vittoria nella terza edizione di «X Factor» e soprattutto per il terzo posto a Sanremo 2010 con «Credimi ancora» e la vetta delle classifiche conquistata con gli album «Re matto» dell’anno scorso e l’attuale «Solo 2.0». Agli Mtv European Music Awards del 2010 è stato il primo italiano premiato come «Best European Act». Di recente Lucio Dalla, che ha duettato con lui in «Meri Luis» nella propria raccolta «Questo è amore», gli ha pronosticato una carriera internazionale, paragonandolo a Prince. «Amo la musica», ha dichiarato Marco, 22 anni, «ma non sopporto la competizione fra colleghi e l’eccessiva importanza data alle classifiche. Trovo poco sensato il confronto con altri artisti sulle vendite: non si possono paragonare mele e banane». Il «Re Matto» ha confidato anche una certa ansia per il «Solo Tour 2.0», che debutta sabato al Forum. «Questo tour sarà più impegnativo del precedente, perché ho avuto meno tempo per allestirlo. Inoltre canterò in arene grandi. Ho un po’ di timore, ma spero di fare bene». Il video del nuovo singolo «Tanto il resto cambia» è stato girato in un quartiere di Milano interamente bloccato allo scopo di ricreare quel senso di solitudine che caratterizza tutto l’album «Solo 2.0». Mengoni e il regista Saku si sono trovati all’alba e hanno fatto le riprese senza l’aiuto di nessuno. Lontani da quella folla che Marco spera di incontrare al concerto di sabato.
Marco Mengoni. Mediolanum Forum. Ore 21. Assago, via Di Vittorio 6. Tel. 02.48.05.731. Euro 57,50-40,25-28,75. Sabato 26
«SOLO TOUR 2.0»
Mengoni in grande stile
Dopo i premi e il duetto con Dalla arriva in concerto al Forum
Marco Mengoni
Per uno nato il 25 dicembre è facile sentirsi un predestinato. Marco Mengoni, però, non si è montato la testa per la vittoria nella terza edizione di «X Factor» e soprattutto per il terzo posto a Sanremo 2010 con «Credimi ancora» e la vetta delle classifiche conquistata con gli album «Re matto» dell’anno scorso e l’attuale «Solo 2.0». Agli Mtv European Music Awards del 2010 è stato il primo italiano premiato come «Best European Act». Di recente Lucio Dalla, che ha duettato con lui in «Meri Luis» nella propria raccolta «Questo è amore», gli ha pronosticato una carriera internazionale, paragonandolo a Prince. «Amo la musica», ha dichiarato Marco, 22 anni, «ma non sopporto la competizione fra colleghi e l’eccessiva importanza data alle classifiche. Trovo poco sensato il confronto con altri artisti sulle vendite: non si possono paragonare mele e banane». Il «Re Matto» ha confidato anche una certa ansia per il «Solo Tour 2.0», che debutta sabato al Forum. «Questo tour sarà più impegnativo del precedente, perché ho avuto meno tempo per allestirlo. Inoltre canterò in arene grandi. Ho un po’ di timore, ma spero di fare bene». Il video del nuovo singolo «Tanto il resto cambia» è stato girato in un quartiere di Milano interamente bloccato allo scopo di ricreare quel senso di solitudine che caratterizza tutto l’album «Solo 2.0». Mengoni e il regista Saku si sono trovati all’alba e hanno fatto le riprese senza l’aiuto di nessuno. Lontani da quella folla che Marco spera di incontrare al concerto di sabato.
Marco Mengoni. Mediolanum Forum. Ore 21. Assago, via Di Vittorio 6. Tel. 02.48.05.731. Euro 57,50-40,25-28,75. Sabato 26
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Re: [MM] Articoli, interviste...
http://www.leggo.it/articolo.php?id=150007
MENGONI, TRA ECLETTISMO E TALENTO PRESENTA 'SOLO'
-Mercoledì 23 Novembre 2011 - 09:42
di Massimiliano Leva MILANO
Piaccia o no, è forse lui la vera (e unica) grande scoperta di «X Factor». Per gli acuti e l’estensione della voce, capace di giocare come pochi con la melodia tanto da indurre qualcuno a un azzardato paragone con Freddie Mercury. Per la sua personalità istrionica. E, perché no, anche per il fatto che Marco Mengoni è davvero un po’ come i suoi fan: giovane, per certi versi introverso e probabilmente un po’ ancora in cerca di equilibrio. «La solitudine? La cerco molto, come rifugio per pensare, creare e anche litigare con me stesso, cosa che accade quasi tutti i giorni. Per questo è stato naturale chiamare il mio nuovo disco «Solo 2.0». Mi è parso il nome più logico », ha spiegato. L’album, che è stato realizzato con la collaborazione di colleghi come Neffa e Dente e arrivato ai primi posti della hit parade, è il piatto forte del concerto di sabato 26 al Mediolanum Forum. «Solo» è anche il titolo del primo singolo dell’album. E pure il nome del personaggio di un fumetto creato da lui, scaricabile con il cd. Un work in progress creativo che ha finito pure per coinvolgerlo nella realizzazione della copertina del disco e per la regia dello show che ha come anteprima Milano e Roma. «Fermarmi solo alla musica sarebbe poco e, anche se a seguire tutto ci si distrugge, preferisco avere uno show che mi rispecchia e, nel caso non funzioni, uccidermi con le mie mani ». La musica per ciò che riguarda i pezzi inediti si articola tra pop ed elettronica: un misto tra luci e ombre. «Sono fatto così – spiega ancora. – Sono cinico e romantico alla stesso tempo. E’ la libera espressione del mio lato artistico. La creatività è sempre la mia prima fonte di vita».
MENGONI, TRA ECLETTISMO E TALENTO PRESENTA 'SOLO'
-Mercoledì 23 Novembre 2011 - 09:42
di Massimiliano Leva MILANO
Piaccia o no, è forse lui la vera (e unica) grande scoperta di «X Factor». Per gli acuti e l’estensione della voce, capace di giocare come pochi con la melodia tanto da indurre qualcuno a un azzardato paragone con Freddie Mercury. Per la sua personalità istrionica. E, perché no, anche per il fatto che Marco Mengoni è davvero un po’ come i suoi fan: giovane, per certi versi introverso e probabilmente un po’ ancora in cerca di equilibrio. «La solitudine? La cerco molto, come rifugio per pensare, creare e anche litigare con me stesso, cosa che accade quasi tutti i giorni. Per questo è stato naturale chiamare il mio nuovo disco «Solo 2.0». Mi è parso il nome più logico », ha spiegato. L’album, che è stato realizzato con la collaborazione di colleghi come Neffa e Dente e arrivato ai primi posti della hit parade, è il piatto forte del concerto di sabato 26 al Mediolanum Forum. «Solo» è anche il titolo del primo singolo dell’album. E pure il nome del personaggio di un fumetto creato da lui, scaricabile con il cd. Un work in progress creativo che ha finito pure per coinvolgerlo nella realizzazione della copertina del disco e per la regia dello show che ha come anteprima Milano e Roma. «Fermarmi solo alla musica sarebbe poco e, anche se a seguire tutto ci si distrugge, preferisco avere uno show che mi rispecchia e, nel caso non funzioni, uccidermi con le mie mani ». La musica per ciò che riguarda i pezzi inediti si articola tra pop ed elettronica: un misto tra luci e ombre. «Sono fatto così – spiega ancora. – Sono cinico e romantico alla stesso tempo. E’ la libera espressione del mio lato artistico. La creatività è sempre la mia prima fonte di vita».
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Re: [MM] Articoli, interviste...
http://www.mtv.it/news/news-detail.asp?idnews=32228
La data zero di Marco Mengoni
Il cantante conquista i fan con la prova generale del 'Solo Tour' tenutasi a Roccaraso
La data zero di Marco Mengoni
Il cantante conquista i fan con la prova generale del 'Solo Tour' tenutasi a Roccaraso
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Re: [MM] Articoli, interviste...
http://www.trendystyle.it/notizie/70402/articolo.htm
Marco Mengoni, ancora timido come al tempo di X Factor
Gio, 24/11/2011
Il cantante ammette alcune sue debolezze.
Marco Mengoni è famoso anche per la sua timidezza. Lo ammette lui stesso, in un’intervista a ‘Gioia’, in cui parla della sua difficoltà a rapportarsi con alcune situazioni della vita che altri considererebbero ‘normali’.
“Prima del successo, non avrei mai messo degli occhiali da sole – dichiara Mengoni - Pensavo fossero troppo stravaganti, che dessero nell’occhio e questo mi spaventava tantissimo. Il “vecchio” Marco adolescente girava con il ciuffo lungo schiacciato sugli occhi, pantaloni della tuta, felponi in cui affondare, per passare inosservato, mettere le mani avanti e non essere giudicato”.
Poi, grazie al suo talento e all’ingresso nel mondo della musica, avvenuto ‘in grande’ con la vittoria ad ‘X Factor’ e con la partecipazione al ‘Festival di Sanremo’, la situazione è in parte cambiata.
“La musica ha tirato fuori la mia eccentricità, che non è una mascherata, è quello che ho schiacciato per tanto tempo. Io ero, sono e resto timido. Non sul palco, ma nella vita. Ora sono molto più libero, ma ancora certe cose non riesco a farle. Chiamare un taxi. O prenotare un ristorante. Me vergogno proprio”, ammette il cantante.
Mengoni però mette da parte la timidezza quando parla del suo team: “Ho voluto ribaltare i soliti canoni. Qui lavorano solo giovani, anche se non hanno tutta quell’esperienza che può avere un professionista. Per me le persone devono essere professionali e va data loro una chance: ma quando sono giovani, non quando hanno già tre figli! Potevo avere dei professionisti impeccabili, ho voluto credere nella bellezza di una stonatura, di un errore, quando alla base c’è un feeling e una fiducia così forte. Meno professionismo, e meno giro di soldi c’è, più sale la voglia di spaccare”.
Il cantante ha lavorato con Adriano Celentano, Mina e Lucio Dalla, e spiega: “Ho capito che i grandissimi hanno una voglia di arte infinita e la voglia di combattere contro quello che non va nel nostro sistema. Hanno la gioia, ecco. E io, che non sono nessuno, ora che quella gioia l’ho vista nei loro occhi lo devo fare per forza, ’sto lavoro. Perché, tra qualche anno, quello sguardo lo voglio anch’io”.
Marco Mengoni, ancora timido come al tempo di X Factor
Gio, 24/11/2011
Il cantante ammette alcune sue debolezze.
Marco Mengoni è famoso anche per la sua timidezza. Lo ammette lui stesso, in un’intervista a ‘Gioia’, in cui parla della sua difficoltà a rapportarsi con alcune situazioni della vita che altri considererebbero ‘normali’.
“Prima del successo, non avrei mai messo degli occhiali da sole – dichiara Mengoni - Pensavo fossero troppo stravaganti, che dessero nell’occhio e questo mi spaventava tantissimo. Il “vecchio” Marco adolescente girava con il ciuffo lungo schiacciato sugli occhi, pantaloni della tuta, felponi in cui affondare, per passare inosservato, mettere le mani avanti e non essere giudicato”.
Poi, grazie al suo talento e all’ingresso nel mondo della musica, avvenuto ‘in grande’ con la vittoria ad ‘X Factor’ e con la partecipazione al ‘Festival di Sanremo’, la situazione è in parte cambiata.
“La musica ha tirato fuori la mia eccentricità, che non è una mascherata, è quello che ho schiacciato per tanto tempo. Io ero, sono e resto timido. Non sul palco, ma nella vita. Ora sono molto più libero, ma ancora certe cose non riesco a farle. Chiamare un taxi. O prenotare un ristorante. Me vergogno proprio”, ammette il cantante.
Mengoni però mette da parte la timidezza quando parla del suo team: “Ho voluto ribaltare i soliti canoni. Qui lavorano solo giovani, anche se non hanno tutta quell’esperienza che può avere un professionista. Per me le persone devono essere professionali e va data loro una chance: ma quando sono giovani, non quando hanno già tre figli! Potevo avere dei professionisti impeccabili, ho voluto credere nella bellezza di una stonatura, di un errore, quando alla base c’è un feeling e una fiducia così forte. Meno professionismo, e meno giro di soldi c’è, più sale la voglia di spaccare”.
Il cantante ha lavorato con Adriano Celentano, Mina e Lucio Dalla, e spiega: “Ho capito che i grandissimi hanno una voglia di arte infinita e la voglia di combattere contro quello che non va nel nostro sistema. Hanno la gioia, ecco. E io, che non sono nessuno, ora che quella gioia l’ho vista nei loro occhi lo devo fare per forza, ’sto lavoro. Perché, tra qualche anno, quello sguardo lo voglio anch’io”.
Zoe- mengonella
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Gioia 3/12/2011
anche on line
http://www.gioia.it/Marco-Mengoni-sono-ancora-troppo-timido-per-chiamare-un-taxi
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Zoe- mengonella
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Re: [MM] Articoli, interviste...
Sabato sera al Forum il concerto di Marco Mengoni: "Ecco il mio live futurista"
«L'è tutto da rifare». Se chiedete a Marco Mengoni chi sceglie fra Coppi e Bartali, vi risponde «i Rolling Stones», però il "Re Matto" del pop italiano assomiglia al mitico ciclista toscano. Come Bartali, infatti, anche Mengoni non è mai pienamente contento di quel che fa: alla vigilia del "Solo Tour 2.0", che debutta domani al Mediolanum Forum di Assago (ore 21; biglietti da 28,75 a 57,50 euro; infoline 02.48.05.731), vorrebbe rifare l'album "Solo 2.0" pubblicato a fine settembre. «L'uscita di un disco è una novità solo per il pubblico. L'artista lo percepisce come qualcosa di vecchio, perché ci ha lavorato per mesi. E non può modificare le canzoni che nel frattempo sono maturate nella sua testa e nella sua pancia. Il concerto offre la possibilità di mutare gli arrangiamenti: abbiamo accentuato i suoni elettronici già molto presenti nel disco».
È incontentabile anche nella vita privata?
«Non sono mai totalmente soddisfatto di quel che faccio. Qualunque cosa sia. Ricordo che il mio insegnante di arte non mi sopportava, perché interrompevo tutti i lavori a metà per iniziarne altri nuovi, che puntualmente mollavo incompiuti».
Lo show di domani ha un allestimento curato nei minimi particolari: visual art, proiezioni, tanti cambi d'abito e 15 ballerini.
«È un live futurista: ho disegnato assieme allo scenografo un'ipotetica metropoli dell'anno 2040. È uno spettacolo ancora più complesso del tour precedente, altrimenti sarebbe stato un passo indietro.
Sono particolarmente orgoglioso di aver scelto giovani artisti per il corpo di ballo, i costumi e le proiezioni. Sono tutti freschi di accademia e scuola d'arte: forse saranno meno esperti dei professionisti collaudati, ma hanno sicuramente più cuore».
I possibili errori dovuti all'inesperienza non la spaventano?
«Al contrario: mi intrigano. Detto che la perfezione non esiste, io adoro gli errori perché sono sintomo di verità. Tutti inciampano: è un fatto naturale. Certamente non bisogna crogiolarsi sugli errori, ma imparare da essi per non ripeterli; però l'i mperfezione per me è un valore aggiunto. Non amo la tecnica esasperata: ho mollato tutte le scuole di canto, chitarra e pianoforte dopo pochi mesi».
Dopo il duetto nel brano " Meri Luis" della propria raccolta "Que sto è amore", Lucio Dalla ha detto che lei ha una personalità internazionale e l'ha paragonata a Prince.
«Lucio Dalla è un pazzo! Nel senso più positivo del termine. Sono rimasto allibito dalla sua passione per la musica: la luce che ho visto brillare nei suoi occhi mi ha fatto capire che io sono ancora una formica con tanto da imparare ».
Il cantautore bolognese o altri artisti potrebbero salire sul palco al concerto di Milano?
«Non lo escludo».
Il prossimo duetto con chi vorrebbe farlo?
«Lucio Battisti è un sogno che non può avverarsi. Ci sono molti artisti con cui mi piacerebbe collaborare: Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, Mina, Adriano Celentano».
Una popstar con migliaia di fan che rapporto ha con la solitudine?
«Oggi la ricerco molto. Vengo spesso a contatto con emozioni e umanità diverse: a volte, pur trovandomi circondato da tanta gente, io mi astraggo e mi rifugio nella mia solitudine, che mi aiuta a comprendere meglio me stesso e maturare».
http://www.cronacaqui.it/gossip/20268_sabato-sera-al-forum-il-concerto-di-marco-mengoni-ecco-il-mio-live-futurista.html
«L'è tutto da rifare». Se chiedete a Marco Mengoni chi sceglie fra Coppi e Bartali, vi risponde «i Rolling Stones», però il "Re Matto" del pop italiano assomiglia al mitico ciclista toscano. Come Bartali, infatti, anche Mengoni non è mai pienamente contento di quel che fa: alla vigilia del "Solo Tour 2.0", che debutta domani al Mediolanum Forum di Assago (ore 21; biglietti da 28,75 a 57,50 euro; infoline 02.48.05.731), vorrebbe rifare l'album "Solo 2.0" pubblicato a fine settembre. «L'uscita di un disco è una novità solo per il pubblico. L'artista lo percepisce come qualcosa di vecchio, perché ci ha lavorato per mesi. E non può modificare le canzoni che nel frattempo sono maturate nella sua testa e nella sua pancia. Il concerto offre la possibilità di mutare gli arrangiamenti: abbiamo accentuato i suoni elettronici già molto presenti nel disco».
È incontentabile anche nella vita privata?
«Non sono mai totalmente soddisfatto di quel che faccio. Qualunque cosa sia. Ricordo che il mio insegnante di arte non mi sopportava, perché interrompevo tutti i lavori a metà per iniziarne altri nuovi, che puntualmente mollavo incompiuti».
Lo show di domani ha un allestimento curato nei minimi particolari: visual art, proiezioni, tanti cambi d'abito e 15 ballerini.
«È un live futurista: ho disegnato assieme allo scenografo un'ipotetica metropoli dell'anno 2040. È uno spettacolo ancora più complesso del tour precedente, altrimenti sarebbe stato un passo indietro.
Sono particolarmente orgoglioso di aver scelto giovani artisti per il corpo di ballo, i costumi e le proiezioni. Sono tutti freschi di accademia e scuola d'arte: forse saranno meno esperti dei professionisti collaudati, ma hanno sicuramente più cuore».
I possibili errori dovuti all'inesperienza non la spaventano?
«Al contrario: mi intrigano. Detto che la perfezione non esiste, io adoro gli errori perché sono sintomo di verità. Tutti inciampano: è un fatto naturale. Certamente non bisogna crogiolarsi sugli errori, ma imparare da essi per non ripeterli; però l'i mperfezione per me è un valore aggiunto. Non amo la tecnica esasperata: ho mollato tutte le scuole di canto, chitarra e pianoforte dopo pochi mesi».
Dopo il duetto nel brano " Meri Luis" della propria raccolta "Que sto è amore", Lucio Dalla ha detto che lei ha una personalità internazionale e l'ha paragonata a Prince.
«Lucio Dalla è un pazzo! Nel senso più positivo del termine. Sono rimasto allibito dalla sua passione per la musica: la luce che ho visto brillare nei suoi occhi mi ha fatto capire che io sono ancora una formica con tanto da imparare ».
Il cantautore bolognese o altri artisti potrebbero salire sul palco al concerto di Milano?
«Non lo escludo».
Il prossimo duetto con chi vorrebbe farlo?
«Lucio Battisti è un sogno che non può avverarsi. Ci sono molti artisti con cui mi piacerebbe collaborare: Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, Mina, Adriano Celentano».
Una popstar con migliaia di fan che rapporto ha con la solitudine?
«Oggi la ricerco molto. Vengo spesso a contatto con emozioni e umanità diverse: a volte, pur trovandomi circondato da tanta gente, io mi astraggo e mi rifugio nella mia solitudine, che mi aiuta a comprendere meglio me stesso e maturare».
http://www.cronacaqui.it/gossip/20268_sabato-sera-al-forum-il-concerto-di-marco-mengoni-ecco-il-mio-live-futurista.html
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Re: [MM] Articoli, interviste...
Da Il Corriere della Sera di ieri:
POP IL CANTANTE INCORONATO DA «X FACTOR» CONQUISTA IL FORUM CON UNA SQUADRA DI GIOVANISSIMI
«Ragazzi, riprendiamoci la palla»
Mengoni: «In questo Paese si manda sempre avanti il vecchio» Atmosfere «Ho curato io il concept. La scenografia è essenziale, un po' futuristica» Sogni «Mi piacerebbe mettermi alla prova come attore, magari per Tarantino»
V ia gli anziani, avanti i giovani. Lo spirito rottamatore del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ha contagiato anche Marco Mengoni. Pronto per la conquista del Forum di Assago, il cantante di Ronciglione, provincia di Viterbo, preferisce circondarsi di ragazzi della sua età o poco più grandi. Sul lavoro oltre che nel privato: «Sono indignato quanto i miei coetanei che scendono in piazza a protestare. Sebbene non sembri sono uno di loro: ho 23 anni, a 17 ho lasciato il mio paese e mi sono mantenuto da solo lavorando per pagarmi l' università. Il successo non mi fa sentire meno vicino ai giovani, questo tour l' ho fatto con ragazzi appena usciti da accademie di moda, di ballo... Età media, 24-25 anni. Persone di talento che finora non hanno avuto opportunità. E il motivo è semplice: si manda sempre avanti il vecchio». Lui un' opportunità l' ha avuta a «X Factor» due anni fa. E se l' è giocata alla grande: primo classificato al talent-show, Mengoni ha poi scalato le classifiche con hit come «Credimi ancora» e «Un giorno qualunque», messo in tasca un terzo posto a Sanremo, vinto un Mtv Award per il «Best European Act» con il «Re Matto Tour». Ora si esibisce in palazzetti da 15 mila spettatori e oltre. «Spero di proporre un concerto all' altezza», dice. «Ho curato io il concept. La scenografia di per sé è essenziale, un po' futuristica, ma quando si spengono le luci e partono le proiezioni...». Intanto Lucio Dalla lo ha ingaggiato per duettare con lui nel brano «Meri Luis», incluso nel nuovo cd del cantautore bolognese. «Quando mi ha telefonato non ci credevo, mia madre è una sua fan, mi ha rimbambito con le sue canzoni. Si pensa che col tempo gli artisti perdano la passione per ciò che fanno. Dalla no: mi ha insegnato che si può avere la stessa carica anche dopo tanti anni». Fulcro del live di domani al Forum sarà l' ultimo disco «Solo 2.0», uscito a settembre con un fumetto interattivo. «Anche quello realizzato con dei giovanissimi. Da piccolo mi dicevano che assomigliavo a Diabolik, leggevo i classici, ma non sono un fanatico di comics. Piuttosto sognavo di scrivere una storia e un film sarebbe costato troppo». Però potrebbe esserci proprio il cinema nel futuro di Mengoni, che più volte ha dichiarato di volersi mettere alla prova come attore. Diretto da chi? «La sparo, dai: Quentin Tarantino». Raffaella Oliva RIPRODUZIONE RISERVATA Domani al Forum di Assago, 28,75-57,50 euro con prev.
Oliva Raffaella
http://archiviostorico.corriere.it/2011/novembre/25/Ragazzi_riprendiamoci_palla__co_7_111125058.shtml
POP IL CANTANTE INCORONATO DA «X FACTOR» CONQUISTA IL FORUM CON UNA SQUADRA DI GIOVANISSIMI
«Ragazzi, riprendiamoci la palla»
Mengoni: «In questo Paese si manda sempre avanti il vecchio» Atmosfere «Ho curato io il concept. La scenografia è essenziale, un po' futuristica» Sogni «Mi piacerebbe mettermi alla prova come attore, magari per Tarantino»
V ia gli anziani, avanti i giovani. Lo spirito rottamatore del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ha contagiato anche Marco Mengoni. Pronto per la conquista del Forum di Assago, il cantante di Ronciglione, provincia di Viterbo, preferisce circondarsi di ragazzi della sua età o poco più grandi. Sul lavoro oltre che nel privato: «Sono indignato quanto i miei coetanei che scendono in piazza a protestare. Sebbene non sembri sono uno di loro: ho 23 anni, a 17 ho lasciato il mio paese e mi sono mantenuto da solo lavorando per pagarmi l' università. Il successo non mi fa sentire meno vicino ai giovani, questo tour l' ho fatto con ragazzi appena usciti da accademie di moda, di ballo... Età media, 24-25 anni. Persone di talento che finora non hanno avuto opportunità. E il motivo è semplice: si manda sempre avanti il vecchio». Lui un' opportunità l' ha avuta a «X Factor» due anni fa. E se l' è giocata alla grande: primo classificato al talent-show, Mengoni ha poi scalato le classifiche con hit come «Credimi ancora» e «Un giorno qualunque», messo in tasca un terzo posto a Sanremo, vinto un Mtv Award per il «Best European Act» con il «Re Matto Tour». Ora si esibisce in palazzetti da 15 mila spettatori e oltre. «Spero di proporre un concerto all' altezza», dice. «Ho curato io il concept. La scenografia di per sé è essenziale, un po' futuristica, ma quando si spengono le luci e partono le proiezioni...». Intanto Lucio Dalla lo ha ingaggiato per duettare con lui nel brano «Meri Luis», incluso nel nuovo cd del cantautore bolognese. «Quando mi ha telefonato non ci credevo, mia madre è una sua fan, mi ha rimbambito con le sue canzoni. Si pensa che col tempo gli artisti perdano la passione per ciò che fanno. Dalla no: mi ha insegnato che si può avere la stessa carica anche dopo tanti anni». Fulcro del live di domani al Forum sarà l' ultimo disco «Solo 2.0», uscito a settembre con un fumetto interattivo. «Anche quello realizzato con dei giovanissimi. Da piccolo mi dicevano che assomigliavo a Diabolik, leggevo i classici, ma non sono un fanatico di comics. Piuttosto sognavo di scrivere una storia e un film sarebbe costato troppo». Però potrebbe esserci proprio il cinema nel futuro di Mengoni, che più volte ha dichiarato di volersi mettere alla prova come attore. Diretto da chi? «La sparo, dai: Quentin Tarantino». Raffaella Oliva RIPRODUZIONE RISERVATA Domani al Forum di Assago, 28,75-57,50 euro con prev.
Oliva Raffaella
http://archiviostorico.corriere.it/2011/novembre/25/Ragazzi_riprendiamoci_palla__co_7_111125058.shtml
martha70- mengonella
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Re: [MM] Articoli, interviste...
C'è...Solo Marco Mengoni al Forum
25 novembre 2011 — pagina 18 sezione: MILANO
MARCO Mengoni, ovvero un uomo Solo al comando. Solo 2.0 è il nuovo disco, finito in vetta (un primato solitario) alla hit parade. Solo come ammette di sentirsi spesso anche in mezzo alla folla della metropoli. Solo anche perché è l'unico prodotto di talent show ad avere avuto un successo non effimero: chi esce da certe trasmissioni è come uno zolfanello, un fuoco improvviso che però dura pochissimo e poi si spegne senza speranze. Lui no, anzi da un anno all'altro il successo è aumentato.
«Ma non mi chieda perché - dice il quasi 23enne laziale - se sapessi come si mantiene il successo non farei neanche il cantante, ma mi darei a consulenze benissimo pagate ai colleghi. Parlo per me e dico che sto continuando in piena libertà e spontaneità, forse è questo che piace al pubblico».
Adesso il suo percorso incoccia in Milano, dove domani apre - al Forum - il suo nuovo tour.
Perché parte da qui? «Perché è la città più pronta di tutte allo sbigliettamento, come si dice in gergo. Insomma, il pubblico risponde più e meglio. Mi auguro che sia così anche ad Assago perché non nascondo una certa fifa: finora ho sempre scelto luoghi più piccoli, penso all'Alcatraz, al Forum non sono mai stato neanche da spettatore». A Milano però è legato un pezzetto di questo disco: il video di "Tanto il resto cambia" è stato girato alla Bicocca.
«Alle 7 di mattina. C'eravamo solo io e il regista, il giapponese Saku. Volutamente. Perché il senso della canzone, anzi dell'intero album,è proprio raccontare la solitudine, in questo caso quella che nasce dalla fine di un rapporto, da un addio vissuto con passione.
Una solitudine da vivere fino in fondo, con trasporto. Come diceva Sergio Endrigo, "la solitudine che tu mi hai regalato io la coltivo come un fiore". E io con la solitudine ho sempre convissuto».
Davvero? «Anzitutto sono figlio unico. E poi ho la capacità di estraniarmi da tutto e tutti, anche in mezzo alla folla, mi rintano in me stesso e penso». Pure sul palco? «Beh, lì no, mettersi da parte è impossibile anche a volerlo, gira troppa energia. Tra l'altro per scelta ho musicisti giovani con me, magari meno esperti, ma appunto più carichi di passione. E tutto lo staff del mio concerto è giovane, scenografi, costumisti, parrucchieri... L'ho voluto per dare anche alle nuove generazioni occasioni di lavorare senza sfruttarle, come si fa di solito».
Questa energia sul palco come si dispiega, in concreto? «Ci sono due palchi. Uno a luci accese: futurista, geometrico, squadrato, direi freddo perché è tutto bianco. Ma poi si scalderà con le proiezioni di video che accompagneranno le canzoni. Il palcoa luci spenteè molto più misterioso e di atmosfera, succederà di tutto, dico solo che si aggireranno ballerini e personaggi strani. Detto così può sembrare uno show contraddittorio. E lo è.
Ma lo sono anche io».
Tutto questo non rischia di spiazzare il pubblico? «Forse. Ma, come diceva lei, chi esce dai talent ha poco futuro. Io non so se ne avrò tanto o poco, so che voglio restare me stesso fino alla fine, e se devo morire preferisco che sia suicidio e non omicidio. Almeno mi sarò divertito a fare quel che mi piace e a essere me stesso fino alla fine».
Ha visto X Factor nuova edizione? Ci andrebbe se la invitassero? «Devo tantissimo a X Factor quindi andrei. Però non so quanto sia più casa mia, quel posto». Forum di Assago via Di Vittorio 6, domani ore 21, da 57,50 a 28,75, tel. 024805731
- LUIGI BOLOGNINI
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/11/25/solo-marco-mengoni-al-forum.html
25 novembre 2011 — pagina 18 sezione: MILANO
MARCO Mengoni, ovvero un uomo Solo al comando. Solo 2.0 è il nuovo disco, finito in vetta (un primato solitario) alla hit parade. Solo come ammette di sentirsi spesso anche in mezzo alla folla della metropoli. Solo anche perché è l'unico prodotto di talent show ad avere avuto un successo non effimero: chi esce da certe trasmissioni è come uno zolfanello, un fuoco improvviso che però dura pochissimo e poi si spegne senza speranze. Lui no, anzi da un anno all'altro il successo è aumentato.
«Ma non mi chieda perché - dice il quasi 23enne laziale - se sapessi come si mantiene il successo non farei neanche il cantante, ma mi darei a consulenze benissimo pagate ai colleghi. Parlo per me e dico che sto continuando in piena libertà e spontaneità, forse è questo che piace al pubblico».
Adesso il suo percorso incoccia in Milano, dove domani apre - al Forum - il suo nuovo tour.
Perché parte da qui? «Perché è la città più pronta di tutte allo sbigliettamento, come si dice in gergo. Insomma, il pubblico risponde più e meglio. Mi auguro che sia così anche ad Assago perché non nascondo una certa fifa: finora ho sempre scelto luoghi più piccoli, penso all'Alcatraz, al Forum non sono mai stato neanche da spettatore». A Milano però è legato un pezzetto di questo disco: il video di "Tanto il resto cambia" è stato girato alla Bicocca.
«Alle 7 di mattina. C'eravamo solo io e il regista, il giapponese Saku. Volutamente. Perché il senso della canzone, anzi dell'intero album,è proprio raccontare la solitudine, in questo caso quella che nasce dalla fine di un rapporto, da un addio vissuto con passione.
Una solitudine da vivere fino in fondo, con trasporto. Come diceva Sergio Endrigo, "la solitudine che tu mi hai regalato io la coltivo come un fiore". E io con la solitudine ho sempre convissuto».
Davvero? «Anzitutto sono figlio unico. E poi ho la capacità di estraniarmi da tutto e tutti, anche in mezzo alla folla, mi rintano in me stesso e penso». Pure sul palco? «Beh, lì no, mettersi da parte è impossibile anche a volerlo, gira troppa energia. Tra l'altro per scelta ho musicisti giovani con me, magari meno esperti, ma appunto più carichi di passione. E tutto lo staff del mio concerto è giovane, scenografi, costumisti, parrucchieri... L'ho voluto per dare anche alle nuove generazioni occasioni di lavorare senza sfruttarle, come si fa di solito».
Questa energia sul palco come si dispiega, in concreto? «Ci sono due palchi. Uno a luci accese: futurista, geometrico, squadrato, direi freddo perché è tutto bianco. Ma poi si scalderà con le proiezioni di video che accompagneranno le canzoni. Il palcoa luci spenteè molto più misterioso e di atmosfera, succederà di tutto, dico solo che si aggireranno ballerini e personaggi strani. Detto così può sembrare uno show contraddittorio. E lo è.
Ma lo sono anche io».
Tutto questo non rischia di spiazzare il pubblico? «Forse. Ma, come diceva lei, chi esce dai talent ha poco futuro. Io non so se ne avrò tanto o poco, so che voglio restare me stesso fino alla fine, e se devo morire preferisco che sia suicidio e non omicidio. Almeno mi sarò divertito a fare quel che mi piace e a essere me stesso fino alla fine».
Ha visto X Factor nuova edizione? Ci andrebbe se la invitassero? «Devo tantissimo a X Factor quindi andrei. Però non so quanto sia più casa mia, quel posto». Forum di Assago via Di Vittorio 6, domani ore 21, da 57,50 a 28,75, tel. 024805731
- LUIGI BOLOGNINI
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