Multisala "1000 voci"

grazie Lucy

La notte degli Oscar
Tutti i premi dell'83/ma edizione
Hathaway-Franco presentano la notte piu' lunga del cinema28 febbraio, 08:13
Ecco i premi assegnati nell'83/ma edizione degli Academy Awards, che hanno visto trionfare Il Discorso del Re.

- FILM: Il discorso del Re

- REGIA: Tom Hooper (Il discorso del Re)

- ATTORE PROTAGONISTA: Colin Firth (Il discorso del Re)

- ATTRICE PROTAGONISTA: Natalie Portman (Il cigno nero)

- ATTORE NON PROTAGONISTA: Christian Bale (The Fighter)

- ATTRICE NON PROTAGONISTA: Melissa Leo (The Fighter)

- FILM D'ANIMAZIONE: Toy Story 3

- FILM STRANIERO: In un mondo migliore (Danimarca)

- SCENEGGIATURA ORIGINALE: David Seidler (Il discorso del Re)

- SCENEGGIATURA NON ORIGINALE: Aaron Sorkin (The social network)

- CORTO D'ANIMAZIONE: The Lost Thing

- FOTOGRAFIA: Wally Pfister (Inception)

- SCENOGRAFIA: Robert Stromberg e Karen O'Hara (Alice nel paese delle meraviglie)

- COLONNA SONORA ORIGINALE: Trent Reznor e Atticus Ross (The social network)

- SONORO: Lora Hirschberg, Gary A.Rizzo, Ed Novick (Inception)

- MONTAGGIO SONORO: Richard King (Inception)

- TRUCCO: Rick Baker e Dave Elsey (Wolfman)

- COSTUMI: Colleen Atwood (Alice nel paese delle meraviglie)

- CORTO DOCUMENTARIO: Strangers No More

- CORTO D'AZIONE: God of Love

- DOCUMENTARIO: Inside Job

- EFFETTI VISIVI: Paul Franklin, Chris Corbould, Andrew Lockley e Peter Bebb (Inception)

- MONTAGGIO: Angus Wall e Kirk Baxter (The social network)

- CANZONE ORIGINALE: We Belong Together (di Randy Newman per Toy Story 3)
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/speciali/2011/02/23/visualizza_new.html_1584023565.html

Natalie

Una baracconata.

Premi dati a spaglio senza logica. La regia a Hooper un insulto, il peggiore dei 5.
Premiato con le statuette importanti un film inutile e vecchio come il bacucco.
Messe in un angolo le opere più coraggiose ed innovative. Due oscar dati a " Alice..." il peggior film di Burton roba da razzy awards. Un capolavoro come Incendies non premiato.
La colonna sonora a " the social network" è incomprensibile. La fotografia a Pfister, che è l'unica cosa sbagliata di Inception fa capire quanto questi oscar siano dati a capocchia.
Si salvano gli oscar alla Portman, Melissa Leo e Toy Story...il resto da dimenticare.

DarkLullaby ha scritto:Natalie

quoto e Colin

LucyGordon ha scritto:Una baracconata.

Premi dati a spaglio senza logica. La regia a Hooper un insulto, il peggiore dei 5.
Premiato con le statuette importanti un film inutile e vecchio come il bacucco.
Messe in un angolo le opere più coraggiose ed innovative. Due oscar dati a " Alice..." il peggior film di Burton roba da razzy awards. Un capolavoro come Incendies non premiato.
La colonna sonora a " the social network" è incomprensibile. La fotografia a Pfister, che è l'unica cosa sbagliata di Inception fa capire quanto questi oscar siano dati a capocchia.
Si salvano gli oscar alla Portman, Melissa Leo e Toy Story...il resto da dimenticare.

quoto,mi fa piacere soltanto l'oscar alla Portman.Ma l'Oscar non te lo danno quando te lo meriti,é tutta questione di pubblicità.

il crac Parmalat raccontato al cinema, da venerdì in sala "Il Gioiellino" di Molaioli


Roma - (Adnkronos/Cinematografo.it) - Nel cast Remo Girone, Toni Servillo e Sarah Felberbaum. Il regista de 'La ragazza del lago': "Una vicenda esemplare per capire il mondo della finanza italiana di oggi''

Roma, 1 mar. (Adnkronos/Cinematografo.it) - La Parmalat è diventata Leda, ma la sostanza (il latte) non cambia: 'Il gioiellino' di Andrea Molaioli usa dei 'prestanome' per raccontare una delle più colossali truffe nella storia della finanza italiana, il crac della società di Collecchio.
Calisto Tanzi si chiama Amanzio Rastelli (Remo Girone)
ed è l'azionista di maggioranza di un'azienda di latticini che opera
nel nord (da Parma la location si è spostata ad Acqui Terme trainata
della Film Commission Piemonte), uomo dalle due facce, una rassicurante e
bonaria da vecchio patriarca borghese, l'altra semplicemente diabolica.

Sarà lui, coadiuvato dal solerte ragioniere Ernesto Botta (personaggio inquietante e rognoso interpretato da Toni Servillo dietro cui si cela Fausto Tonna, l'ex direttore finanziario della Parmalat), a spingere l'impresa verso il tracollo truccando i bilanci
e mandando in malora migliaia di risparmiatori: "La storia della
Parmalat - ammette il regista, al suo secondo film dopo il promettente
esordio con 'La ragazza del lago' - era paradigmatica per capire quello
che è avvenuto e che sta ancora avvenendo nel mondo della finanza italiana. Ci siamo mossi nel solco del nostro cinema d'impegno civile, con un occhio soprattutto a 'Il caso Mattei' di Francesco Rosi".
A differenza del caso Enron e degli scandali finanziari internazionali
il caso italiano è diverso. Come spiega Ludovica Rampoldi, che ha
scritto il film insieme a Molaioli e Gabriele Romagnoli, l'imprenditore
italiano a differenza di quello americano "mostra nelle parole un
disprezzo nei confronti del denaro puntualmente smentito dai fatti.
Almeno Jeff Skilling, ad della Enron, ammetteva candidamente che lo
scopo di tutto erano i soldi. Non c'era altro. Invece nell'imprenditore
italiano è riscontrabile ogni volta uno scollamento tra propositi e
azioni. Una specie di schizofrenia".
Nella finzione Rastelli parla di valori, difende l'italianità
dell'impresa da eventuali immissioni di capitali stranieri, è tutto casa
e chiesa: "La religione è un elemento centrale per questa classe
imprenditoriale - ammette Molaioli - fa parte delle strategie di
comunicazione, è una maschera dietro la quale nascondersi. Come la
squadra di calcio".
Nel film Rastelli/Tanzi ne possiede una che verrà messa sul piatto della bilancia quando l'imprenditore, sull'orlo della bancarotta, chiederà aiuto al presidente del Consiglio:
"Ci hanno raccontato che Tanzi andò da Berlusconi per farsi salvare -
racconta la Rampoldi - e che i due finirono per parlare di calcio, con
il premier che chiese, in cambio di un suo interessamento, il giocatore
più rappresentativo del Parma: Gilardino". La cronaca racconta che alla
fine del 2003 venne accertato il crac, mentre Gilardino sarebbe divenuto
un giocatore del Milan solo nel 2005.
"Se avessimo voluto parlare della Parmalat avremmo parlato della
Parmalat - sostiene Francesca Cima della Indigo, produttrice del film
con Rai Cinema (mentre in sala lo porterà la BIM venerdì, in 170 copie) -
questa storia voleva essere esemplare e trascendere la cronaca". E' la
"differenza tra l'inchiesta e il cinema", sottolinea infine Toni
Servillo, che dichiara di aver potuto "reinventare il suo personaggio
senza la zavorra della realtà".

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Spettacolo/Il-crac-Parmalat-raccontato-al-cinema-da-venerdi-in-sala-Il-gioiellino-di-Molaioli_311741841883.html

Colin mi piace ed "il discorso del re" appena uscirà andrò a vederlo, sono contenta per l' oscar vedremo poi se sarà meritato

Ho visto domenica "Il discorso del re". A me è piaciuto.
La struttura non è forse originale, si basa sulla storia di un personaggio che parte con uno svantaggio , prove da superare ed epilogo immaginabile . A questa si uniscono temi come la scoperta del valore dell' amicizia, il difficile rapporto tra fratelli, la sindrome del brutto anatroccolo...
Tutto ciò calato in una dimensione storica drammatica e recitato benissimo da tutti gli attori , in particolare bravissimi il protagonista e il coprotagonista.
L' unico personaggio a mio parere non tratteggiato bene mi è sembrato il fratello maggiore , un po' esasperato il suo disinteresse per il trono però può darsi che, storicamente parlando ,le cose siano andate proprio così.

Io ho visto "il discorso del re" in lingua originale,mi è piaciuta moltissimo l'interpretazione di Colin Firth, superbo anche Geoffrey Rush.
Ho iniziato a vedere anche la versione doppiata ma non mi ha convinto...consiglio a chi può di vedere l'originale,per apprezzare al meglio l'interpretazione di Firth

scusate i'interruzione

Stasera ho visto Kill me please, di Olias Barco, il vincitore del Festival di Roma.


concordo con questa recensione:
Con un pugno di banconote a disposizione, e con una troupe composta per la precisione da 5 persone 5, compreso l’attrezzista, Olias Barco è riuscito nell’impresa di partorire un’opera seconda stupefacente. ‘Costretto’ al bianco e nero per far passare agli occhi del pubblico del semplice ‘nesquik’ per sangue, purtroppo per lui troppo costoso rispetto al budget a disposizione, Barco ha dato vita ad un film maledettamente divertente, scorretto, grottesco, nero, nerissimo come la fotografia che l’accompagna, cinico e coraggioso, nel trattare con rispetto e al tempo stesso irriverenza un tema delicato come quello della morte… assistita


Questo è il trailer:

Non so se qualcuno ne ha già parlato. Perciò scusate se se sarà una ripetizione.

Vorrei consigliarvi un altro piccolo film a basso costo, presentato a Cannes 2010 mai distribuito in Italia.

Nominato fra i dieci miglior film agli oscar, oltre alla nomination per la protagonista, Michelle Williams.

bello bello bello........orca l'oca se è bello!!!



Blue Valentine è la storia di un amore trovato e perduto, di momenti che passano. Inondati da ricordi romantici, Dean e Cindy passato una notte nel tentativo di salvare il loro matrimonio...



reperitelo in qualsiasi modo perchè merita

LucyGordon ha scritto:Nominato fra i dieci miglior film agli oscar, oltre alla nomination per la protagonista, Michelle Williams.

In quale categoria?


Io ho amato Michelle in questo film giusto per dire qualcosa che non avessi già scritto

Pancaspe ha scritto:

LucyGordon ha scritto:Nominato fra i dieci miglior film agli oscar, oltre alla nomination per la protagonista, Michelle Williams.

In quale categoria?


Io ho amato Michelle in questo film giusto per dire qualcosa che non avessi già scritto

vero......aggio sbarbagliato


agli oscar solo Miglior attrice a Michelle Williams

ai Golden Globe

Miglior attore in un film drammatico a Ryan Gosling
Miglior attrice in un film drammatico a Michelle Williams

ho visto il "Cigno nero" , inutile dire che ne sono rimasta delusa. Film scontato dall'inizio . Una ballerina giusta per interpretare il cigno bianco ma che dovrà tirare fuori la parte nascosta di se per poter fare il cigno nero.
Non ho trovato nulla di nuovo, innovativo ed originale poi il film nella seconda parte cerca l'horror e spesso no si capisce dove voglia andare a parare il regista. La figura della madre (ad esempio ) non la definisce completamente.
Se la Portaman meritasse l'oscar non lo so però Cassel si, sempre con quella faccia giusta nella parte giusta.
Premetto che non è il mio genere questo film (la sala dove proiettavano the fighter erà piena), l'ho visto un po così comunque non lo consiglierei

picpiera ha scritto:(la sala dove proiettavano the fighter erà piena)

Ooooohhhhhhhh quello sì che merita, IMO! Vedilo, vedilo, vedilo (e ama Bale )

Pancaspe ha scritto:

picpiera ha scritto:(la sala dove proiettavano the fighter erà piena)

Ooooohhhhhhhh quello sì che merita, IMO! Vedilo, vedilo, vedilo (e ama Bale )

grazie Pan in settimana di sicuro

stasera ho visto questo film


"La donna che canta" di Denis Villeneuve.
Lo consiglio a tutti, è un bellissimo film, duro, asciutto, che parla della terribile guerra civile nel Libano e di come abbia influenzato le vite di tutti i suoi abitanti in modo tragico, il tutto raccontato attraverso un viaggio percorso dai due figli della "donna che canta" (che abitano ed hanno vissuto sempre in Canada) alla ricerca del padre (che credevano morto) e del fratello (di cui ignoravano l'esistenza).
mi è piaciuto moltissimo



ha anche una bella colonna sonora dei Radiohead

Ho visto "Il cigno nero"...
Dopo dieci minuti di film è nata in me una consapevolezza che via via si è consolidata, fino a diventare una certezza assoluta: se mai avrò una figlia che vuole fare la ballerina classica...le rompo una gamba!!!
(Mio marito, quando ho espresso il mio pensiero alla fine del film, ha aggiunto serio "Meglio tutte e due per sicurezza!"... ).

Piccola Stella ha scritto:Ho visto "Il cigno nero"...
Dopo dieci minuti di film è nata in me una consapevolezza che via via si è consolidata, fino a diventare una certezza assoluta: se mai avrò una figlia che vuole fare la ballerina classica...le rompo una gamba!!!
(Mio marito, quando ho espresso il mio pensiero alla fine del film, ha aggiunto serio "Meglio tutte e due per sicurezza!"... ).

Fujiama in rosso - sesto di otto episodi del film Sogni di Akira Kurosawa del 1990 - Esplosione della centrale nucleare

ieri ho visto questo



Una commedia all'italiana, niente di eccezionale ma si fa ben guardare ed fa anche divertire. gradevole, certo superiore ai soliti cinepanettoni.
i tre personaggi principali sono tratteggiati abbastanza bene, dall'idealista puro, al truffaldino simpatico, all'autentica stronza e viziata. gli attori sono bravi, con una mia preferenza per Favino, che mi ricorda un po' certi personaggi interpretati da Sordi nelle commedie di una volta, ma anche Accorsi e la Puccini se la cavano bene.
adatto ad una serata serena, senza sforzarsi troppo la mente (soprattutto dopo aver mangiato al ristorante cubano, fritti di ogni tipo e fagioli! )

Piccola Stella ha scritto:Ho visto "Il cigno nero"...
Dopo dieci minuti di film è nata in me una consapevolezza che via via si è consolidata, fino a diventare una certezza assoluta: se mai avrò una figlia che vuole fare la ballerina classica...le rompo una gamba!!!
(Mio marito, quando ho espresso il mio pensiero alla fine del film, ha aggiunto serio "Meglio tutte e due per sicurezza!"... ).

Viuuuulenza!!!!

Altro 'sogno' del film di Kurosawa intitolato I Corvi