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Messaggio Da ziggy Mar 20 Mar 2012, 19:23

Depp-Manson insieme per un duetto "da brividi"

12:17 - Uno è abituato alle atmosfere gotiche e vampiresche, l'altro è diventato famoso per la sua aura satanica e luciferina. Si preannuncia un duetto tutt'altro che scontato quello tra Johnny Depp e Marilyn Manson, che - come riporta "Huffington Post" - collaboreranno insieme per la cover di "You're So Vain", brano del 1972 di Carly Simon. La canzone entrerà a far parte di "Born Villain", il nuovo album di Marilyn Manson in uscita a maggio.
I due artisti sono legati da una lunga amicizia e non è la prima volta che si trovano a lavorare gomito a gomito. Già nel 2001, infatti, Depp aveva inserito un remix di "The Nobodies" nella colonna sonora del suo film "From Hell", che raccontava le vicende del leggendario serial killer britannico "Jack lo Squartatore".

Johnny Depp, d'altra parte, ha un background musicale solido alle spalle, iniziato negli anni dell'adolescenza. All'epoca, infatti, era chitarrista in una band chiamata "The Kids in South Florida". Negli anni 80 il gruppo ebbe un certo successo a livello nazionale, arrivando ad aprire addirittura i concerti dei Talking Heads e di Iggy Pop.

http://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/articoli/1040583/depp-manson-insieme-per-un-duetto-da-brividi.shtml
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Messaggio Da Kaiser Dom 25 Mar 2012, 10:10


Vasco: un anno per recupero completo
Su FB: 'Mie facoltà ancora compromesse'

di Antonio Giovannini

BOLOGNA - ''I medici parlano di un periodo di almeno un anno prima di poter pensare ad un recupero completo''. Vasco Rossi ha scelto ancora una volta Facebook, che da mesi e' il suo canale privilegiato per dialogare con i fans e con il mondo, per spiegare tra ironia e confessione il lavoro e le sofferenze, non solo artistiche, che hanno portato alla realizzazione di 'L'altra meta' del cielo', il balletto in quattro atti ispirato dalle donne della sua ultratrentennale discografia che debuttera' alla Scala di Milano il 31 marzo, con repliche fino al 13 aprile. Gli stessi ballerini del corpo di ballo della Scala hanno fatto a gara per far parte dello spettacolo, con le coreografie di Martha Clarke. ''Cantare le canzoni e' stata una vera impresa'', ammette il Blasco, ''e' stato uno dei periodi piu' difficili della mia vita'', poi pero' ''un mese di sofferenza e' esploso in un minuto di totale e completo trasporto artistico. Cinque canzoni in un pomeriggio e tutte perfette. Un vero miracolo di Padre Mio. Una cosa incredibile, impossibile, inimmaginabile''. Il rocker di Zocca non nasconde ''le vicissitudini che tutti conoscete... I tre esami diagnostici con anestesia totale, i sei mesi di antibiotici e la mia veneranda eta' (60 anni compiuti il 7 febbraio, ndr) incidono e incideranno ancora molto sulle mie facolta' psicofisiche. Ho dovuto calcolare le forze e le energie: ore di sonno, momenti di risveglio e preparazione, combattendo con un fastidioso raffreddore che spesso non mi permetteva di respirare. Le prime settimane - ammette - sono state una serie di frustranti insuccessi''. Per ricantare le 13 canzoni del progetto Scala, riarrangiate da Celso Valli in chiave classica-pop, Vasco ha affittato l'ultimo piano di un albergo alla periferia di Bologna e impiegato un mese e mezzo, dai primi di gennaio a meta' febbraio. ''E' stata un'esperienza tra le piu' dure e difficili della mia vita'', confessa. ''Entrare nel clima diverso creato da Celso - spiega - e interpretare la canzone con la stessa emozione e le stesse intensita', mantenere il senso del testo in un ambiente musicale cosi' diverso e fare in modo che non perdessero la loro identita' non e' stato facile. Tutto cio' era gia' una sfida notevole. Difficile e interessante''. Ma il problema piu' grave ''era il mio stato di 'convalescente' che non mi permetteva di avere l'energia solita e necessaria''. ''Non riuscivo a trovare la combinazione giusta degli elementi... energia... voce... e convinzione. Non ero ancora riuscito a cantare neppure una canzone dopo quattro settimane. La faccenda stava diventando tragica. La tensione, la nevrosi, la paura di non riuscire si stavano impossessando del mio spirito malandato e fragile. Un momento - dice ora Vasco - veramente terribile, pieno di frustrazione, abbattimento, avvilimento, mortificazione e sconforto''. Poi un giorno ''tutti i fattori si sono improvvisamente ritrovati e, impastati da una buona dose di disperazione, mi hanno spinto a cominciare a cantare con enorme tensione la prima canzone. Alla fine Nicola (fra i piu' stretti collaboratori, ndr) mi dice 'sembra che vada bene! E' venuta benissimo. A quel punto dico 'mettine su un'altra subito'. Risulta perfetta, anche questa senza una minima pecca. Un'interpretazione fantastica. Non credevo alle mie orecchie. Dico a Nicola 'dai proviamone un'altra!'... e poi un'altra e poi un'altra. Cinque canzoni in un pomeriggio, tutte perfette. Roba da pazzi! Non dimentichero' mai questo periodo''.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/spettacolo/2012/03/24/visualizza_new.html_156065805.html
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Messaggio Da camila Lun 02 Apr 2012, 14:46

MTV Unplugged Florence + The Machine

Florence + the Machine ha dato il via a una nuova stagione di MTV Unplugged con il concerto senza spina registrato a dicembre 2011 in un'antica sinagoga a New York decorata con centinaia di candele.

Il live sarà trasmesso in USA l'8 aprile, online all'indirizzo www.mtv.it/florence dal 10 aprile e in TV su MTV Music (DTT 67) l'8 maggio alle 22.30 (repliche il 12 maggio alle 10.30 e il 13 maggio alle 19), ma nel frattempo ti regaliamo questo clip in esclusiva con il live di "Cosmic Love".
http://www.mtv.it/news/news-detail.asp?idnews=33067

Il scaletta ci saranno brani amati dal pubblico che spaziano da "Drumming Song", tratta dall'album di debutto "Lungs" del 2009, fino a "Never Let Me Go" estratto dal suo ultimo lavoro "Ceremonials". In setlist anche una cover di Johnny Cash, "Jackson", eseguita con un ospite a sorpresa, Josh Homme dei Queens of the Stone Age e una Welch-version di "Try A Little Tenderness", ovvero il brano eseguito Otis Redding campionato da Kanye West e utilizzato in "Otis", primo estratto da "Watch the Throne", l'album che ha sancito la fortunata collaborazione tra Kanye e Jay-Z nel 2011.

Florence Welch ha così commentato il suo live Unplugged: "Mi dovevo fermare dopo ogni brano, sorpresa dalla situazione", e aggiunge, "E' stato bellissimo proporre le canzone in modo più 'nudo', mi ha permesso di concentrarmi davvero sulle canzoni e sulle emozioni". L'MTV Unplugged uscirà anche nei negozi il 10 aprile, in formato CD e DVD, e potrai anche goderti online la performance, proprio in occasione dell'uscita nei negozi!

Per i fan di Florence + The Machine c'è una data in più da tenere a mente, ovvero il 20 novembre quando sarà al Mediolanum Forum di Assago (MI) per l'unica tappa italiana del suo tour!
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Messaggio Da camila Mer 18 Apr 2012, 17:31

Bjork, problemi alle corde vocali: cancellate le ultime due date del tour

18 apr 2012 - Björk ha cancellato le ultime due date del tour mondiale in supporto al suo ultimo album, Biophilia", a causa di problemi alla voce: al momento non si hanno notizie di eventuali recuperi dei due concerti cancellati, in origine previsti per stasera e per il prossimo 21 aprile al Centro de Exposiciones di Buenos Aires, in Argentina. "Mi spiace molto, ma ho scoperto di avere dei noduli alle corde vocali", ha rivelato la cantante sulla propria pagina personale di Facebook: "Purtroppo non potrò tenere i due concerti a Buenos Aires, città che amo molto e nella quale avrei voluto restare più a lungo. Spero di potere tornare il prima possibile...".

Non è chiaro, al momento, se la cantante - già al microfono coi Sugarcubes, poi solista dal 1992 - sia già rientrata in Europa per sottoporsi ad ulteriori visite.
Di certo, i noduli alle corde vocali sono tra le patologie professionali più comuni tra i cantanti che tengano un'intensa attività dal vivo: Adele, per esempio, scoprì di esserne affetta all'inizio dello scorso ottobre, per poi tornare in attività - dopo un intervento chirurgico al quale seguì un lungo periodo di degenza - solo in occasione dei Grammy Awards, il 12 febbraio di quest'anno. Lo stesso problema, quasi conteporaneamente a Adele, l'ebbe anche John Mayer, che - nonostante si sia sottoposto allo stesso intervento al quale fece ricorso la sua collega britannica - non ha ancora potuto riprendere l'attività dal vivo. Maggior fortuna ebbe Paul Stanley dei Kiss, che - senza troppi clamori - si affidò alle cure di un ospedale losangelino per la rimozione dei noduli: l'artista, insieme al suo gruppo, ha già programmato una tournée di oltre quaranta date per la prossima estate.

http://www.rockol.it/news-365905/Bjork,-problemi-alle-corde-vocali--cancellate-le-ultime-due-date-del-tour
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Messaggio Da Tyn@67 Dom 29 Apr 2012, 16:26

Concertone 1 maggio, sul palco anche Noemi, Nina Zilli, Finardi e Di Battista
Roma - (Adnkronos) - I nuovi nomi del cast sono stati annunciati durante la presentazione ufficiale a Viale Mazzini dell'evento con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil e il direttore generale della Rai Lorenza Lei. Per l'occasione i sindacati chiedono alla Rai la firma del contratto dei dipendenti


Roma, 27 apr. (Adnkronos) - Ci saranno anche Noemi, Nina Zilli, Eugenio Finardi e Stefano Di Battista sul palco del tradizionale Concertone del Primo Maggio, organizzato dai sindacati confederali in piazza San Giovanni a Roma e condotto quest'anno dall'inedita coppia formata da Francesco Pannofino e Virginia Raffaele.
I nuovi nomi del cast sono stati annunciati durante la presentazione ufficiale a Viale Mazzini dell'evento con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil e il direttore generale della Rai, Lorenza Lei. E se per il dg Rai "il primo maggio ha una doppia valenza, perché oltre a essere la Festa dei Lavoratori - ha sottolineato - è anche la data della mia assunzione in Rai, 18 anni fa", per Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti è anche l'occasione per esortare il vertice Rai a giungere rapidamente alla firma del rinnovo contrattuale dei dipendenti, "prima del la scadenza dell'attuale Cda".
A guidare il cast musicale di quest'anno sarà Caparezza, il rapper pugliese famoso per i suoi brani-invettiva su temi sociali e politici, che avrà uno spazio consistente nel prime time. Insieme a Caparezza sul palco, tra gli altri, anche gli Afterhours, Almamegretta, Alessandro Mannarino, Marina Rei, Sud Sound System, Teatro degli Orrori e la rockband americana Young The Giant. A introdurre il tema del Concertone di quest'anno, che è 'La Musica del Desiderio - La speranza, la passione, il futuro' sarà l'orchestra Roma Sinfonietta, diretta da Mauro Pagani, che eseguirà 10 brani significativi della storia del rock, accompagnati per la prima volta dai contributi video di altrettanti registi.
Un omaggio speciale verrà dedicato al film d'animazione del '68 'Yellow Submarine' così come verrà ricordato Lucio Dalla che l'anno scorso insieme a Francesco De Gregori fu headliner del Concertone. Ma ci sarà spazio anche per incursioni di attori che 'duetteranno' con i due conduttori: "Verranno senz'altro i miei colleghi di cast di 'Boris', con cui canterò la canzone scritta per la serie", ha annunciato Pannofino. Mentre Virginia Raffaele non mancherà di proporre alcuni dei personaggi e delle imitazioni nati su Radio2 e a 'Quelli che il calcio', da Belen Rodriguez a Ornella Vanoni.
Il cast artistico del Concertone si arricchirà comunque lunedì di ulteriori nomi. "Possiamo però anticipare che verrà eseguito due volte l'Inno di Mameli, in due versioni diverse, alle 16 da un artista che ancora dobbiamo definire e alle 20 dal sax di Stefano Di Battista", ha annunciato il direttore artistico del concerto, Marco Godano. I dieci brani della storia del rock che verranno proposti sul palco, saranno affidati ad altrettanti interpreti ma la scaletta sarà resa nota appunto solo il 30 aprile. Le dieci pietre miliari del rock scelte per l'occasione sono: "Heros" di David Bowie (accompagnato dal video di Aureliano Amadei), "Won't get fooled again" degli Who (video Pier Belloni), "Purple Haze" di Jimi Hendrix (video I Broz), "Kashmere" dei Led Zeppelin (video Riccardo Grandi), "Karma Police" dei Radiohead (video Alex Infascelli), "Hey Jude" dei Beatles (video Luca Lucini in collaborazione con Cristina Seresini e Carlotta Cristiani), "Strawberry Fields Forever" dei Beatles (video Giacomo Martelli), "Like a rolling stone" di Bob Dylan (video Riccardo Milani), "Jumping jack flash" dei Rolling Stone (video Piccio Raffanini) e "Shine on you crazy diamond" dei Pink Floyd (video Stefano Sollima).
Altra novità assoluta di questa edizione sarà il triplice palco. Ai due palchi che, come l'anno scorso, avranno un movimento orizzontale, entrando in scena da destra a sinistra e viceversa, se ne aggiunge quest'anno un terzo che ospiterà l'orchestra Roma Sinfonietta e la 'resident band' e che si muoverà in avanti e indietro. La struttura scenografica, progettata da Rocco Bellanova, sarà minimal ma di grande movimento, arricchita da un enorme led sul quale verranno proiettati i video. Sarà la musica emergente, con un'anteprima dedicata ai giovani artisti, ad aprire alle 15.05 la maratona musicale. Già confermata Mama Marjas, una delle personalità più forti e promettenti nella scena reggae italiana moderna, selezionata e promossa da Puglia Sounds che rinnova anche in questa edizione il sodalizio con la manifestazione. A indicare un altro dei giovani artisti che si esibirà nel corso dell'anteprima del Concertone, sarà una giuria tecnica di qualità nel corso di una giornata di audizioni live che si terrà domani presso l'Auditorium Rai di via Asiago in Roma, in partnership con WR8, la webradio di Radio Rai che promuove da più di un anno gli artisti emergenti con il format itinerante 'Via Asiago Live'.
Martedì invece la diretta dell'evento prenderà il via su Rai Tre alle 15.05 proprio con le realtà emergenti, per poi proseguire dalle 16 fino a mezzanotte, interrotta solo dall'edizione del Tg3 delle 19. La regia sarà affidata nuovamente a Stefano Vicario che "si avvarrà per la prima volta - ha sottolineato il direttore della Produzione Rai, Andrea Lorusso Caputi- anche della spidercam, il particolare sistema di riprese che, facendo muovere la telecamera su dei cavi, offrirà delle inquadrature del concerto ancora più spettacolari e coinvolgenti, e che finora avevamo dato solo a Fiorello".
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Spettacolo/Concertone-1-maggio-sul-palco-anche-Noemi-Nina-Zilli-Finardi-e-Di-Battista_313247812981.html
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Messaggio Da ziggy Mer 02 Mag 2012, 00:53

http://m.quotidiano.net/spettacoli/musica/2012/04/27/704005-troppi_concerti_attenti_pericolo_flop.shtml

Milano, 27 aprile 2012 - CHE SUCCEDE alla musica live? Ieri Pete Doherthy, attualmente in 'rehab', ha cancellato il suo show a Cagliari del 30 aprile e Lenny Kravitz per 'esigenze logistiche' ha spostato il suo del 16 luglio da Sarzana ad Aosta, ma è ormai da un po’ di tempo che la crisi e disavventure varie riscrivono i calendari del pop. Due giorni fa è stato annullato il concerto dei Marlene Kunz in Puglia mentre venerdì scorso i Litfiba avevano fermato (con tanto di certificato medico) il loro tour, cancellando quattro date, tutte col fiato piuttosto affannato quanto a prevendite. Se lo stop del gruppo fiorentino (che però mantiene la data del primo maggio all’Arena di Verona) è il caso più eclatante, tutto l’impianto del live italiano avverte la stretta economica con cancellazioni e slittamenti dovuti sostanzialmente a tre fattori; ristrettezze dei bilanci familiari, alti costi del live, iper-offerta di spettacoli. Tra alti e bassi la Pausini (nonostante la sfilza di “sold-out” annunciata sulla sua pagina web), accusa qualche colpo a vuoto (soprattutto al Sud) Tiziano Ferro, soffre Antonello Venditti, va male Marco Mengoni. Lunedì i Negramaro debuttano a Genova; e al momento i biglietti venduti sono 2600 su 5 mila. Ma questo non ferma i programmi dell’estate che annunciano in tour Ligabue, Negrita, Antonacci, Mannoia, Litfiba, Subsonica, Negrita e tanti altri ancora.
I SOLI ad aver bruciato le prevendite nei grandi spazi quest’anno sono i Coldplay per il loro show torinese e, soprattutto, i Radiohead, riusciti nell’impresa di polverizzare letteralmente i circa 80 mila posti disponibili a Roma, Bologna, Firenze e Codroipo. Bene Springsteen, che ha già venduto 117 mila dei 123 mila biglietti disponibili per le tre date di Milano, Firenze e Trieste, bene pure i Metallica che a Udine hanno superato quota 36 mila sui 40 mila posti dello Stadio “Friuli”. In ripresa Madonna, i festival meno.
"LA CRISI del musica registrata ha convinto artisti, manager e le stesse case discografiche a buttarsi sempre più sul mercato del live nella speranza che tournée, sponsor e merchandising gli consentano di ripianare i bilanci" spiega Alessandro Bellucci, presidente di Assomusica, l’associazione di categoria che riunisce i maggiori promoter e produttori italiani. "Questo ha spinto tutti ad ingrossare i calendari, tornando addirittura quattro volte nell’arco di un anno nella stessa città, e ad inventarsi produzioni sempre più mozzafiato nonostante la cronica carenza di strutture del nostro paese. E lavorando sempre al limite, sempre sotto pressione, è ovvio che il sistema diventa fragile".
IL PROBLEMA principale è quello della sostenibilità, messa in crisi dal desiderio degli artisti di fare cassa e da ego spesso vicini ai livelli di guardia. I migliori sono strapagati ma poi, al momento di far quadrare i conti, lo sforzo economico ha ricadute su tutta la filiera. Basta pensare a Tiziano Ferro, che per una trentina di concerti tra palasport e stadi intasca un assegno vicino ai 3 milioni e 300 mila euro. Il che, comprese le spese tecniche e produttive, determina un cachet (indoor) in bilico tra i 130 e i 150 mila euro a concerto, a seconda della capienza della struttura; praticamente il 60% dell’incasso massimo sperabile a cui bisogna aggiungere un 10% di Siae (ma gliimpresari legati ad Assomusica pagano l’8,5), e gli oneri addossati al promoter locale dal raider tecnico (gruppo elettrogeno, catering, transenne, piani percorribili, manifesti e quant’altro). Cifre che parlano da sole.
:uhm:

non ne parlano quasi mai nei giornali e quando lo citano è solo per parlarne male diavolo ....... non mi pare che il tour teatrale stia andando male ...o sbaglio? diavolo
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Messaggio Da EffeCi Mer 02 Mag 2012, 01:05

Questo si è bevuto qualcosa. Il tour di Marco è tutto pieno e va benissimo. Io testimone oculare sono.
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Messaggio Da Guenda Gio 03 Mag 2012, 09:38

http://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/articoli/1044833/padania-il-ritorno-rabbioso-degli-afterhours.shtml


"Padania": il ritorno rabbioso degli Afterhours
L’intervista di TgCom24 al leader del gruppo, Manuel Agnelli

08:29 - Non fanno i cartomanti, non si dilettano a leggere i fondi delle tazzine di caffè. Eppure il nuovo album degli Afterhours s'intitola "Padania". Lo scandalo Lega non c’entra. Il discorso parte da più lontano, dalla potenza del "Paese è reale" che come una tempesta rigenerante aveva scosso il torpore del Festival di Sanremo 4 anni fa. Per saperne di più abbiamo raggiunto al telefono Manuel Agnelli.
“Padania” è stato un disco molto atteso, finalmente è uscito e lo state già suonando in giro. Siete soddisfatti delle reazioni e del risultato dal vivo?
Il tour vero e proprio partirà tra un po’, con la prima data di Roma il 7 giugno. Per ora stiamo facendo dei mini-live un po’ in tutta Italia. Sono occasioni divertenti anche per incontrare il nostro pubblico. Nulla a che vedere col grosso concerto, eppure la quantità e la passione delle persone che vengono ad ascoltarci è impressionante e abbiamo la sensazione che il disco sia già arrivato, che abbia avuto un forte impatto dal punto di vista emozionale e questa è la cosa più importante.

Del titolo profetico e inconsapevolmente beffardo hai già raccontato. Com’è cambiata però la lettura di “Padania” dopo lo scandalo Lega?
Il titolo esisteva già da più di un anno e ha avuto un’indiscutibile forza premonitrice. Il disco parla di una tragedia incombente evocata già dall’immagine di copertina con un cancello che si spalanca su un niente fatto di grigio e neve e freddo e un iceberg che incombe minaccioso sul retro. Parla di una tempesta in arrivo. Non era difficile prevedere che la situazione sarebbe collassata e il disco parla anche di questo. Che sia uscito in contemporanea con la bufera che ha travolto Bossi e i suoi è stata una coincidenza pazzesca che certamente ci ha dato qualcosa in più, ci ha permesso di rafforzare i concetti. Non parliamo di aria fritta, ma parliamo dell’oggi, Lega compresa. “Padania” parla dei nostri tempi, di quello che vediamo intorno a noi, del fastidio e del ribrezzo che sentiamo sulla pelle anche con implicazioni regionali e politiche. Era chiaro che prima o poi sarebbe successo, ma questa è la bellezza di fare dei dischi che parlano di cose in maniera sottile, senza slogan. C’è una magia intorno a questo tipo di album: sono attuali ovunque li piazzi. Ecco diciamo che ci siamo fermati poco prima che scoppiasse la tempesta, ma ora che è esplosa porterà con sé altre cadute.

In “Costruire per distruggere” canti “Sarà bellissimo fare parte della gente senza appartenere a niente, neanche a Dio”. Sembra quasi un elogio dell’anti-politica di cui tanto si discute in questi giorni…
La canzone racconta del desiderio di libertà. Libertà dalle regole, dal dovere e dai doveri che la collettività t’impone. Ogni società vive nel presente e il presente ha delle leggi che determinano le nostre scelte e la nostra felicità. Negli ultimi anni ci siamo dovuti accontentare della mediocrità. Il pezzo racconta di una liberazione resa possibile soltanto dalla caduta, dal fallimento nella caduta. Non è nichilismo, è rinascita. Pensiamo alla caduta del sistema discografico tradizionale: se un mondo si è sbriciolato da una parte, dall’altra si è sprigionata una libertà intellettuale e artistica che negli ultimi 30 anni era sparita.

Non a caso, per la prima volta siete totalmente indipendenti, dalla produzione alla distribuzione…
Un gruppo come noi ha i mezzi per poter controllare ogni tappa del processo creativo-produttivo in maniera totalmente sciolta. Ci siamo rivolti ai migliori professionisti per tutte le fasi della realizzazione di un album. Ci siamo garantiti così agilità e rapidità. Musicalmente abbiamo sempre fatto quello che volevamo, ma, senza i filtri delle major, i tempi ora si sono ridotti perché abbiamo superato i vincoli della burocrazia. Ora, per concretizzare un’idea, ci mettiamo 3 ore anziché 3 mesi.

C’è una tensione continua nell’album. Il senso d’inguaribile frustrazione si scontra col desiderio affamato di cambiamento. Il suono dell’accendino che non funziona all’inizio della splendida “Padania” ne è la sintesi. E’ un dualismo che provi sulla tua pelle?
Lo provo ancora, sì (sospira, n.d.r.). L’Italia è frustrante per chi ha un progetto: infanga, rallenta, sfianca. La gente non fa fatica a riconoscersi in questo stato d’animo, so che non sono da solo. La musica, certo, mi ha aiutato e mi aiuta tuttora, è un’enorme fortuna perché almeno interiormente ti dà illusione di essere meno prigioniero. Ti senti non solo libero di pensare, ma sei anche legittimato nel tuo modo di pensare. L’artista ha poi un compito sociale che è quello di far informazione, di portare in giro il panico, l’odio, la felicità e la speranza. Sono tutte emozioni che aiutano a confortarsi e nel riconoscimento sentirsi poi legittimati a pensare.

Nel pezzo più arrabbiato cioè “Io so chi sono” la chiusa è “Terra meravigliosa, brutto Paese”. Quante volte hai sentito la tentazione di andartene? E cosa ti ha spinto poi a rimanere?
Gli eventi, direi… E’ successo che qui, 25 anni fa, fare certe cose era rivoluzionario e così quando la scena rock ha cominciato a cambiare noi ne eravamo parte. La tentazione di andare fuori c’era, ma all’estero avremmo fatto il solito gruppo che magari rischiava di non avere un’identità definita. Poi diciamo anche che le cose ci sono andate bene. Siamo qua e veniamo da qua e possiamo fare qualcosa per la nostra gente, alla fine ha un senso che noi ci restiamo. Periodicamente poi andiamo in giro per il mondo a suonare, negli Stati Uniti, soprattutto. Ma qui sentiamo di avere un piccolo megafono che può diventare un punto di riferimento per chi si mette in ascolto ed è un richiamo al senso di responsabilità per noi che ci parliamo dentro.

Dal punto di vista musicale si sente che vi siete divertiti a sperimentare nuove sonorità insieme senza alcun auto-compiacimento. Sorprende il tuo lavoro sulla voce, specie in “Metamorfosi”. Quanto coraggio c’è voluto?
Siamo talmente vecchi che non abbiamo dovuto forzarci o spingerci in alcun modo. Non volevo sedermi sulle cose già fatte e qui ci sono accenni di strade che vorrei sviluppare anche più avanti, ma tutto è stato fatto al servizio del disco. Per la prima volta non ci siamo trovati insieme in sala prove, ma ognuno si presentava con degli spunti, delle idee che aveva suonato e registrato in autonomia e che magari non avrebbe avuto il coraggio di provare davanti agli altri. Diciamo che il 70% di queste “sperimentazioni” poi non è finito sul disco. E’ un metodo che ci ha dato una leggerezza che non sentivamo forse da tanto tempo. Per quello che riguarda il mio lavoro sulla voce mi sono ispirato ai miei ultimi ascolti, da Captain Beefheart, a Robert Johnson, agli Einstürzende Neubauten alla grandissima Diamanda Galas. Se non ci avessi provato sarebbero state tutte influenze in qualche modo frustrate. Ho scelto di rielaborarle a modo mio con la mia voce di adesso, con lo spirito di un ragazzino che si diverte a fare un bel gioco.

Non c’è la cupezza del passato, in ogni caso, una speranza che scaturisce anche solo dalla capacità di indignarsi esiste ancora. Musicalmente poi non vi trovo assolutamente apocalittici così come vi ha descritto qualcuno.
No! Infatti, diciamolo! E’ un disco frizzante con una rabbia reattiva, molto lontano dai suoni scuri di “Quello che non c’è” o di “Ballate per piccole iene”.

Farete un concerto all’Aquila insieme al Teatro degli Orrori il prossimo 19 maggio: uno spettacolo che regalerete alla città distrutta dal terremoto. Dopo anni di silenzio e calma ora in Italia addirittura due gruppi rock che fanno politica attraverso la musica. Non è un caso…
C’è bisogno di una presa di posizione sociale che il rock può naturalmente interpretare. Le piazze stanno tornando naturalmente a riempirsi e a riempirle è chi sente una mancanza forte e non ha più appigli per capire la realtà. L’impegno è fisico e concreto per gli artisti e per il pubblico. Internet ci ha dato solo l’illusione di una democrazia condivisa ma alla lunga si è rivelata anche una dittatura perché ti costringe in casa, davanti a un computer. C’è bisogno d’altro e l’esempio dell’occupazione del Teatro Valle di Roma e del Teatro Coppola a Catania ne sono una fantastica dimostrazione. Sono sicuro che siamo vicini a una svolta e il primo segnale forte, del resto, lo abbiamo già avuto l’anno scorso in piazza Duca d’Aosta, a Milano in occasione del concerto organizzato per la campagna elettorale di Pisapia. Nemmeno noi ci aspettavamo una partecipazione così grande e spontanea, ma è successo. La gente è scesa in piazza, naturalmente. E l’attuale amministrazione milanese riconosce che quella sera sia stata fondamentale. Perché ha inciso sul voto.

Avete pubblicato dieci album e scritto brani che sono la vostra storia e la storia di chi vi ascolta da 20 anni. Quanto spazio riserverete nei live ai pezzi del passato?
Non è saggio suonare solo il nuovo. Ti perdi la comunicazione della tensione di cui è fatto il rock. E’ chiaro che avremmo voglia di interpretare solo l’ultimo album, ma è più divertente mescolare, magari con una certa coerenza mettendo in scaletta pezzi che sono in linea con “Padania” come “Sulle labbra” o “Quello che non c’è”. Sarà una selezione di brani coerente ma non intransigente perché vogliamo divertirci.

Tra le tue passioni c’è anche il calcio, ma forse è meglio non parlare di Inter…
Noooo! (ride, n.d.r.), proprio no! Diciamo che ci siamo presi un anno sabbatico!
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Messaggio Da Kaiser Ven 11 Mag 2012, 18:13

Sonohra: "I ragazzi dei talent sono usa e getta"
I fratelli Luca e Diego Fainello abbandonano il pop per il rock in "La storia parte da qui"

Basta pop inglese, virata verso il rock e l'elettronica cambiando anche look con capelli arruffati e barba incolta. A due anni dal Festival di Sanremo, tornano i Sonohra (i fratelli Luca e Diego Fainello) con "La storia parte da qui" brani in italiano e in inglese tra amore e temi sociali. Non manca l'attacco ai reality e talent show: "Non ci piace che i giovani cantanti vengano trattati come prodotti e poi dimenticati", dice Luca a Tgcom24.
Perché avete virato verso il rock?
Era tanta la voglia di cambiamento con questo album curato nei minimi particolari, elettronica compresa, in più di un anno di lavoro. E' un nuovo capitolo o come dice il titolo stesso del disco 'La storia parte da qui'.

Come mai almeno metà delle canzoni sono in inglese?
A livello di composizione è venuto più facile scrivere delle canzoni in inglese e si adattavano meglio alle musiche. E poi vogliamo sicuramente tentare di lanciare il disco all'estero.

Ne avete parlato con la vostra casa discografica (Sony, ndr)?
Non ancora, ma lo faremo prima possibile.

Cantate in "Il re del nulla" l'attacco ai reality e ai talent show. Cosa vi ha spinto a farlo?
Perché sia i reality che i talent regalano l'ossessione del successo e tutti vogliono arrivare alla notorietà col minimo sforzo. La nostra è una denuncia a quel che accade.

Ma molti vostri colleghi emergenti vedono nei talent una possibilità per lavorare, in un momento di crisi e difficile come questo...
Siamo consapevoli che il talent è rimasto ad oggi l'unico modo per emergere e per affermarsi in questo mestiere. Ma non condividiamo come i talent utilizzino i ragazzi, trattandoli come prodotti usa e getta. Un anno vai bene e poi l'anno successivo ci sono già altri che prendono il tuo posto e di te si dimenticano tutti.

C'è un cantante uscito dai talent che vi piace particolarmente?
Marco Mengoni perché ha talento e e ha potenzialità da artista internazionale.

In questo album c'è molta attualità come le violenze domestiche ("Il cielo è tuo") e il futuro incerto ("Liars"). Qual è l'atteggiamento dei vostri coetanei verso il futuro?
Non potevano non raccontare l'attualità. Il tema delle violenze domestiche purtroppo lo ascoltiamo sempre dai telegiornali e sembra quasi assurdo che possano accadere certi fatti. Sull'incertezza del futuro posso dire che i nostri coetanei hanno voglia di cambiamento, di fare e di proiettarsi con fiducia nel domani.

Cosa è successo dopo Sanremo 2010, quando avete presentato "Baby"?
Abbiamo lavorato tanto. Sempre in tour e promozione. Fino all'anno scorso abbiamo tenuto dei concerti in tutta Italia, poi ci siamo dedicati al disco. Anzi ora che ci penso è dal 2008 che non stiamo fermi un attimo!

Andrea Conti

http://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/articoli/1045678/sonohratalent-show-usa-e-getta.shtml

Nonostante il titolo parlano bene di Marco, come sempre ...
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Messaggio Da camila Lun 21 Mag 2012, 14:37

Al Jarreau e Deodato insieme sul palco
A Milano il 2 luglio, dopo recente collaborazione discografica

(ANSA) - ROMA, 21 MAG - Al Jarreau ed Eumir Deodato insieme, il 2 luglio all'Arena Civica di Milano, unica data in Europa. Il progetto live fa seguito alla recente collaborazione discografica tra i due big della musica internazionale, entrambi plurivincitori di Grammy Awards: durante il concerto le hit di Al Jarreau ed Eumir Deodato verranno affiancate a materiale piu' recente tratto dall'album The Crossing, il cui singolo Double Face ha raggiunto i vertici delle classifiche statunitensi ed europee.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/spettacolo/2012/05/21/Jarreau-Deodato-insieme-palco_6905225.html?utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter

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Messaggio Da camila Lun 21 Mag 2012, 16:09

Alemanno spiega l'opera omnia di Dalla in edicola col Corriere

Marco Alemanno, profondo conoscitore del repertorio di Lucio Dalla, rompe il silenzio seguito alla tragica morte dell'amico e compagno, per spiegare ai lettori del Corriere il senso e la struttura dell'opera in edicola col corriere da venerdì 18 maggio.
“Di fronte a una produzione tanto vasta e tanto dissimile, si è scelto di lasciare spazio a quegli album che fossero in grado di rendere al meglio l'incredibile varietà di stili e di modi di fare e di vivere la musica che ha caratterizzato l'intera vicenda umana di Lucio.
- In base a quali considerazioni è stata decisa la sequenza delle uscite?
“Non si è voluto seguire un discorso preciso, piuttosto, appunto, dichiarare, anche in questo, quanto sorprendente sia stato quest'artista in grado di spiazzare ogni volta, sempre imprendibile, sempre nuovo e trasversale, lo stesso che in soli due anni è passato dal clamore popolare del Festival di Sanremo alla sperimentazione poetico-musicale in coppia con il grandissimo poeta Roberto Roversi.

-Quali sono stati i problemi che si sono posti nell'assemblaggio dell'opera e come sono stati risolti?
“Nessun particolare problema: solo il desiderio di confezionare un prodotto ricco, vario, che desse spazio alle mille sfaccettature di Lucio, anche e soprattutto attraverso le testimonianze di diverse personalità del mondo dello spettacolo, della musica e della cultura in generale che hanno accettato il mio invito a raccontare ciascuno il “proprio” Lucio, quale che fosse, se il cantante, il jazzista, il regista o anche solo l'amico. All'interno del libretto che accompagnerà ogni album, ci saranno infatti note, ricordi, aneddoti e pensieri intorno alla sua immagine”.
-Immagino che la pianificazione dell'opera abbia comportato un attento riascolto del repertorio di Dalla. Che tipo di emozioni ha messo in moto questo viaggio, al di là di quelle più immediate di dolore e rimpianto?
“Emozioni ancora di stupore e meraviglia di fronte al suo genio artistico assolutamente inarrivabile e comunque fino in fondo tanto misterioso. Un gigante assoluto!”

-Perché si è deciso di partire con Storie di casa mia?
“Perché da lì è veramente nato tutto. Perché contiene La Canzone che ha cambiato per sempre la sua vita, parlo ovviamente di 4/3/1943, quindi mi è sembrato giusto partire proprio da quel lontano 1971”.

-Ha senso parlare di dischi più facili e dischi più difficili?
“Assolutamente sì, sebbene però nessun disco di Lucio sia mai stato definitivamente una cosa o l'altra: il discorso va a finire sempre nella poliedricità forsennata di quest'uomo che mischiava le carte di continuo per confondere, ammaliare, affabulare oppure raggirare. Uno degli ultimi episodi a proposito di finta facilità di un brano non propriamente capito dal pubblico, è stato Ciao, laddove la forza immediata dello slogan insieme ad un arrangiamento suadente hanno tradito le vere intenzioni del testo.

-Esiste un repertorio di Dalla ancora da scoprire? Quale? Facciamo qualche esempio?
“Esiste quasi l'intero repertorio di Dalla da scoprire oppure riscoprire, come dicevo prima, con stupore e meraviglia: i suoi grandissimi successi hanno oscurato spesso brani erroneamente definiti “minori”.

-Ha senso parlare di un repertorio minore di Dalla?
“Ce lo siamo chiesti io e lui l'estate scorsa quando abbiamo deciso di comporre la nostra ultima compilation Questo è Amore: Lucio la definiva Scompilation proprio perché conteneva i cosiddetti brani “minori”. Peccato che in scaletta ci fossero dei veri (nascosti) capolavori come, ad esempio, Meri Luis, Latin lover, Le rondini, Viaggi organizzati, Notte, Tango, Quale allegria, etc....

-Dalla soleva ripetere che era del tutto disinteressato al passato, abbastanza indifferente al presente e assolutamente affascinato dal futuro. Secondo te è vero? Ci sono canzoni che testimoniano tutto questo?
“È profondamente vero! Del passato parlava talvolta con nostalgia ma senza rimpianti, del presente con partecipazione ma anche con una forma di bonaria noia, del futuro invece amava tutto: il mistero di là da venire, i mille possibili progetti, le tante occasioni che il domani avrebbe offerto, ma non il futuro lontanissimo, al contrario, il futuro che lui diceva essere l'immediato e il quasi imminente, il quasi subito che diventa già un po' il dopo. Tracce tangibili si trovano disseminate nella maggior parte della sua produzione, basti pensare a Futura, Telefonami tra vent'anni, 2009 (le cicale e le stelle), Merdman, 1999, per citare solo qualcuno dei suoi brani ispirati al futuro”.
- Dalla aveva paura di non essere capito? Si direbbe di sì dal momento che consegnò personalmente a ogni giornalista una copia di Henna quasi “obbligandolo” ad ascoltarlo in sua presenza....
“Paura non direi. Semplicemente, quando s'innamorava di un progetto, ci teneva in maniera particolare ed era disposto a tutto pur di poterlo condividere con più gente possibile, che fosse un disco oppure una regia o anche solo un autore misconosciuto ai più oppure un nuovo artista su cui puntare, poco importa. Con Henna in effetti (lo so dai suoi racconti) un po' andò come dici tu: voleva obbligare l'addetto ai lavori di turno ad un ascolto violento e attento, anche nel cuore della notte, perché no, e andando a citofonargli direttamente sotto casa, per avere modo di approfondire personalmente il contenuto del disco. Non conosco casi analoghi di altri artisti tanto sfacciati e determinati in questo senso.

-Le 10 canzoni scelte per la camera ardente....Le ragioni della scelta?
“Sono quelle che in quei terribili momenti, mi hanno “parlato” più di lui. Molte di queste le avevamo riascoltate l'estate scorsa, mentre ero in fase di selezione brani per la raccolta di cui parlavo prima, Questo è Amore, e Lucio, quasi non l'avesse create e incise lui stesso, non se ne ricordava mezza, magari qualcosa sì, una vaga idea, ma non nella loro completezza, di testo e musicale. Quindi, diciamo, che si sono “scelte” da sé, in automatico, forse.

- Qual'era il disco o la canzone che Dalla preferiva?
“Stando a quando ripeteva da anni, sicuramente Henna, sia l'intero album che la canzone: ecco perché allora, nel 1993, perseguitò i giornalisti per farglielo ascoltare, ed ecco perché, dal 2004, durante i nostri spettacoli, mi chiedeva di recitare sempre il testo del brano prima di cantarlo. Voleva che alla gente arrivassero in quel caso prima le parole di questa sua “preghiera laica”, come amava definirla, e poi la musica. Era il suo sogno di pace, il suo “basta” indignato di fronte a chi uccide il proprio fratello, il suo inno al Dolore che ci trasforma e all'Amore che alla fine ci salva”.
- Quando gli veniva un'idea, era felice come uno scolaretto. Ricordo il suo entusiasmo quando gli uscì il testo di Felicità e anche quello di Caruso....
“E io ricordo invece in maniera particolare (eravamo a Pantelleria) tutto il suo orgoglio il giorno che ha terminato di scrivere il testo di Anche se il Tempo passa (Amore), una delle sue ultime canzoni che, purtroppo, oggi, pare quasi profetica quando dice, in un verso di cui andava molto fiero: “Eccolo il Tempo che passa/sempre da quella porta/da dove entra e se ne va/la Vita che resta....”
- Il suo approccio giocoso e nello stesso tempo profondo verso la vita....
“Il suo essere pienamente e a diritto Uno, Nessuno e Centomila anche all'interno dello stesso brano o di un testo o di un articolo o di un racconto. Il suo benedetto non prendersi mai sul serio fino in fondo. La sua incredibile umiltà e generosità nei confronti di tutti. E soprattutto il suo Amore smisurato per la Vita, fino all'ultimo. In questo senso, rileggere adesso il testo di Anche se il Tempo passa (Amore), può essere molto illuminante.

“Si divertiva di più a dividere il palco con qualcuno che a cantare da solo. È vero?
“Non proprio, no! Le occasioni di collaborazioni che ci sono state le ha tutte fortemente volute e vissute appieno, senza dubbio. Ma non era per un discorso di “poco divertimento” a cantare da solo, piuttosto per un'ennesima necessità di altro scambio, altri stimoli, nuovi territori da scoprire, nuove possibilità creative. Lo stesso spirito che ha fatto sì che in più di cinquant'anni d'attività si misurasse prima col jazz, poi addirittura con l'opera lirica, il cinema, il teatro e l'Arte figurativa, vedi le collaborazioni con nomi come quelli di Chet Baker, Luciano Pavarotti, i fratelli Taviani, Pupi Avati, Luigi Ghirri e Mimmo Paladino, tra gli altri.

-C'erano canzoni che detestava e che non avrebbe mai voluto scrivere?
“Nessuna “detestata” davvero ma certo alcune diceva di non farcela più a cantarle per le troppe volte in cui s'era trovato a doverle eseguire. Fare dei nomi precisi di questi brani non mi pare giusto nei confronti dei tanti fans ma credo che chi lo conosce bene, può immaginarsi quali siano. Unica precisazione: tra queste non c'è Caruso, pur essendo il brano che ha più cantato da quando l'ha scritto. Ogni sera avveniva il miracolo per cui era sempre diversa, sempre misteriosamente “nuova”, con una sfumatura in più o in meno che la collocava in un mondo a sé rispetto alle altre canzoni in scaletta. C'era sempre e profondamente lui, la sua voce, i suoi occhi chiusi e la sua Anima....

-Che problemi pone la gestione dell'eredità spirituale e culturale di Lucio Dalla?
“L'incredibile sforzo che tutto ciò che Lucio negli anni ha creato non venga reso vano da qualcuno, chiunque sia”.


http://forum.corriere.it/fegiz_files/21-05-2012/alemanno-spiega-lopera-omnia-di-dalla-in-edicola-col-corriere-2065767.html
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Messaggio Da Delilah Mar 29 Mag 2012, 01:53

Gerardina Trovato: mi sono finta lesbica per il successo, ma la mia assistente mi perseguitava

- «Ero magra, bella. Mi spediscono a Sanremo, categoria "Nuove
proposte". All'Ariston il mio look fa tendenza. C'è un però: tutti
pensano che io sia lesbica. Sto al gioco. Mi dicono: "Funziona, vendiamo
più dischi. Non smentire". Fu la mia rovina. Non so che cosa mi passò
per la testa. Avevo accettato di snaturarmi, per il dio denaro». La
rivelazione arriva da Gerardina Trovato: l'artista catanese lo rivela in
un'intervista fiume che appare sul numero di "Chi" in edicola mercoledì
23 maggio.
«La mia assistente si innamorò di me, si rivelò una stalker». «C'è
stato un momento - dice Trovato - in cui la mia felicità dipendeva
dalla morte di qualcuno. L'amore malato di una donna, la mia assistente,
mi ha rovinato la vita. Mi sentivo in trappola e non riuscivo a
liberarmi. Mi auguravo che quella donna morisse per poter tornare a
vivere». Prima che arrivasse l'amore per Alessandro Casadei, suo attuale
fidanzato e manager, Gerardina Trovato ha combattuto contro tutto e
tutti. «Artisticamente nasco nel 1993 - racconta Gerardina Trovato-
quando mi presento da Caterina Caselli con capelli rasati a zero e
coppola in testa. A tracolla, la mia chitarra». Grazie alla finzione
messa in scena «gli affari andavano bene - dice la cantante - Mi trovo
anche un'assistente personale. Lavoro sia in Italia sia all'estero. La
mia assistente diventa anche interprete, quando sono in giro per
l'Europa. Ma succede l'imprevedibile. S'innamora di me. Lei, lesbica
dichiarata, si mette in testa di voler cambiare la mia sessualità. Ero
in trappola. Cambiavo un uomo al mese, ma per il pubblico tacevo e
glissavo sulla mia presunta bisessualità. Ma mi rendo conto che sono
vittima di una stalker».
Avvocato e nuovo manager, una scivolata. Sul piano
professionale Gerardina Trovato si affida a un avvocato e a un nuovo
manager, ma è «un'altra tragedia - confessa la cantante - Prima suonavo
con un'orchestra di 47 elementi, avevo un'organizzazione perfetta, ora
mi ritrovo con gente incapace, che pensa soltanto a svendermi e a
rubarmi i soldi. Mi obbligano nel 2005 a partecipare a Music Farm. Io
non stavo bene. Ma loro, forti del contratto che avevano in mano,
volevano spremermi come un limone. Accetto, ma la mia voce non funziona,
sono sovrappeso, insomma di Gerardina non c'è più nulla».
La svolta: il suo compagno. «Sì, Alessandro -ammette
Gerardina - nonché mio manager e produttore. Insomma, è il mio tutto. Ci
siamo innamorati subito. Ho preso i miei vestiti e mi sono trasferita a
Verona, da lui. Oggi sono passati quattro anni, stiamo ancora insieme e
abbiamo un progetto: fare un docufilm sulla mia vita».
Martedì 22 Maggio 2012
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Messaggio Da Delilah Ven 01 Giu 2012, 19:17

Un Boss capace di indignarsi ancora
Bruce Springsteen apre a Siviglia il tour europeo
L'omaggio ai nuovi movimenti e all’amico Clemons

dal nostro inviato MATTEO CRUCCU

SIVIGLIA – «Indignados estoy con vosotros»: lo spagnolo è incerto, ma il messaggio è chiarissimo. Il Boss, Mr Bruce Springsteen sa bene da che parte stare, mentre battezza la sua il tour europeo «Wrecking Ball» nella caldissima Siviglia. Il cantore degli umili e degli ultimi non può che sposare la causa di quelli che in Spagna chiamano i ragazzi del 15-M. È il momento più sentito del lungo concerto, quasi tre ore, allo Stadio Olimpico della città andalusa che anticipa le tre date italiane (Milano il 7, Firenze il 10, Trieste l’11) .

ONE-TWO-THREE-FOUR - Caldissima, si è detto, la temperatura (quasi 42 gradi, clima sahariano), ma non c’era bisogno del sole stasera allo stadio: a infuocare la platea ci ha pensato Springsteen, apparso in buona forma come sempre, «one-two-three-four» senza soluzione di continuità, il nostro 62enne non ha battuto la fiacca. Davanti a uno stadio invero non pienissimo: i fan del Cantore della Crisi (l’ultimo album Wrecking Ball è la colonna sonora di questi grami tempi d’America) soffrono a loro volta la crisi, i biglietti costavano dai 65 ai 100 euro.

IL POLITICO E I SENTIMENTI - Quelli che c’erano, 25.000 circa hanno sentito un bel mix tra l'ultima produzione di cui il Boss ha suonato quattro pezzi (l’eponima Wrecking Ball da levare il fiato), chicche del passato ( The Ties That Bind da The River o She’s the One da Born to Run), grandi classici (Badlands e i bis Born to Run e Dancing in The Dark su tutte). Oltre al Boss «politico», c’è stato poi il Boss «sentimentale»: il compare di una vita Clarence Clemons, sassofonista massimo scomparso l’anno scorso, è stato evocato più volte. Comunque ottimamente rappresentato dal nipote Jake, sempre ai fiati.

ROCK’N’ROLL SENZA ARTIFICI - La morale è che Springsteen può piacere o meno, magari l’ultimo disco non brilla per innovazione dal punto di vista sonoro (anche se è un pugno nello stomaco il racconto della nuova depressione americana), ma di sicuro è uno che non gioca mai al risparmio. Tre ore suonate, come non fa nessun altro alla sua età (e quel che è peggio nemmeno molti con meno lustri di lui), rock’n’roll senza artifici tecnologici, diretto e secco. I fan, una confraternita quasi (gente come Roberto da Bologna che l’ha visto 73 volte o Massimo da Genova, 37), lo sanno e sono un tutt’uno col loro vate. Che non ha alcuna intenzione di abdicare. Né tantomeno di ritirarsi dalla contesa, come alcuni suoi coevi. «Indignados estoy con vosotros…»

Matteo Cruccu

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Messaggio Da Ospite Lun 11 Giu 2012, 08:48

http://www.ansa.it/web/notizie/photostory/spettacolo/2012/06/10/Boss-canta-sotto-pioggia-un-bambino-_7014440.html

The Boss, sotto la pioggia a cantare r'n'r


11 giugno, 00:44

The Boss a Firenze

In migliaia sotto il diluvio a ballare come scatenati il rock'n'roll
immortale di Twist and Shout. E poi, come se non bastasse, anche la
placida - e, stasera, assai signficativa - ballad dei Creedence
Clearwater Revival 'Who'll stop the rain?" Così, intorno a mezzanotte,
si é conclusa la 'cavalcata' rock di Bruce Springsteen allo stadio
Franchi di Firenze. Il clima nettamente avverso, che pure ha spinto
parte del pubblico a ritirarsi prima della fine del concerto, non ha
spaventato la maggioranza più accanita dei fan springsteeniani, che,
armati di ombrelli, k-way o anche di nessun tipo di protezione, si sono
scatenati al ritmo dei pezzi del veterano rock a stelle e strisce per
oltre 3 ore e mezzo, nonostante l'acqua che si rovesciava a catinelle
sulle loro teste. Il Boss non è stato da meno, trascorrendo quasi più
sotto (l'acqua) che sopra il palco la durata della performance. Così,
bagnati, sudati, e scalmanati come vuole la legge del rock da stadio di
cui Springsteen è il signore incontrastato, sono passati comunque in
gloria pezzi intramontabili come Born to run, Born in the Usa, The
river. E su Dancin' in the dark' c'é stato pure tempo, per Bruce, di
'cogliere' dal pubblico una giovane fan per concedersi un bel balletto,
più nella pioggia, in verità che nell'oscurità come vorrebbe la canzone.

Il Boss sotto la pioggia, chitarra buttata dietro la schiena, a
cantare a squarciagola insieme ad un bambino della prima fila del
Franchi di Firenze. Se l'acqua che da un po' ha iniziato a cadere a
tamburo battente sul cielo del capoluogo toscano non è sufficiente a
raffreddare l'entusiasmo dello stadio strapieno, Springsteen non ha
esitato a condividere con il pubblico i fastidi dell'inconveniente
climatico, abbandonando il megapalco coperto per unirsi ai suoi bagnati
fan. Arrivando, in un secondo momento, a cedere il microfono ad un
bambino avvolto in k-way, che ha avuto l'onore di cantare con il Boss
'Waitin' on a sunny day', tra l'altro senza steccare una nota. La prima
parte dello 'sketch', durato alcuni minuti, è avvenuta sul medley Honky
Tonky woman/Darlington County: Bruce, accorgendosi della pioggia che
aveva iniziato a venire giù sempre più forte, è sceso dal palco,
sporgendosi dalle transenne sottostanti per cantare una parte del pezzo a
contatto con gli spettatori. Dopodiché e risalito, mostrando a tutto il
pubblico alcuni dei cartelli e striscioni a lui dedicati che i fan gli
avevano consegnato durante la sua 'calata'; ma poco dopo, su 'Waitin' on
a sunny day', è tornato di nuovo sotto la pioggia, ha sollevato un
bambino dalla prima fila, passandogli il microfono. L'esibizione canora
del piccolo è stata salutata dal pubblico con un grande applauso.

Ospite
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Messaggio Da camila Lun 11 Giu 2012, 09:08

Olimpiadi Londra 2012: Adele, Leona Lewis, Take That e George Michael alle cerimonie di apertura e chiusura dei giochi

“Adele e Leona sono due delle più acclamate artiste femminili viventi nell’industria musicale di oggi. Tutti i loro dischi sono stati venduti grazie all’elemento chiave della voce e del talento. Hanno già rappresentato il Regno Unito nel mondo grazie ai loro singoli, album e tour. Lo scopo del comitato olimpico è quello di portare i migliori performers live per lo show di apertura e queste due ragazze incredibilmente talentuose e benedette sono l’essenza della classe e della serenità che vogliamo apportare. Aprire i giochi sarà un grande onore per entrambe e canteranno due brani a testa per poi concludere con un duetto insieme che sarà anche l’inno ufficiale di questi giochi olimpici. Noi come nazione dovremmo essere assolutamente orgogliosi di queste due artiste.”

E’ questo il modo in cui il comunicato stampa relativo alle dichiarazioni circa la cerimonia di apertura delle Olimpiadi (Londra 2012) ci fa balzare dalla sedia. Ebbene si: Leona Lewis ed Adele si cimenteranno in un duetto. Insomma, due delle voci più spettacolari dei nostri tempi saranno unite in un’unica canzone per una performance da infarto. Nessuno se lo sarebbe mai aspettato ed invece a quanto pare accadrà.

Per la cerimonia di chiusura invece sono previste le esibizioni di artisti altrettanto importanti quali Take That, George Michael, Emeli Sandè e i The Who. Il galà durerà 150 minuti e si terrà all’Olympic Park di Londra. Queste le parole di Kim Gavin, direttore creativo dello show:

“E’ imperativo dei giochi chiudere in modo spettacolare con sostanza e stile. Il comitato ha voluto quattro grandi artisti che hanno rappresentato la Gran Bretagna negli ultimi 50 anni.”

Della serie “gli inglesi sanno sempre il fatto loro”. E se il tutto si fosse svolto in Italia chi avrebbero chiamato? Quale grande duetto avrebbero organizzato? Ma questa è retorica, lo so!

http://www.soundsblog.it/post/20907/olimpiadi-londra-2012-adele-leona-lewis-take-that-e-george-michael-alle-cerimonie-di-apertura-e-chiusura-dei-giochi

Ma Leona Lewis non "viene da un talent"? Ma guarda un pò ,strani 'sti inglesi azzdici
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Messaggio Da layla Sab 23 Giu 2012, 21:55

Musica
Quei musicisti obbligati ad andare in tour
"Si vende troppo poco, addio alle pause"

In tutto il mondo diminuiscono le vendita di dischi, così per guadagnare si punta sui tour, sempre più lunghi. Hetfield dei Metallica: "Prendersi due anni lontano dai palchi non è più possibile". E i Coldplay forse dovranno smettere di regalare i braccialetti luminosi ai fan



Per gli artisti italiani il contesto in cui si trovano ad agire non è diverso rispetto a quello dei colleghi inglesi e americani, la crisi della discografica non si ferma certo alle frontiere. A botte di sostanziose fette del 10 %, il mercato discografico italiano sta perdendo pezzi: nel 2011 sono stati venduti circa 9,8 milioni di album in meno rispetto al 2010. Soffre soprattutto la musica classica (quasi il 20% in meno di vendite), seguita dagli artisti internazionali pop e rock (-11%) e dagli italiani (-5,39%). E la buona performance del mercato digitale, con un fatturato di circa 27,5 milioni di euro nel 2011 contro i circa 22,5 del 2010, non riesce a compensare le perdite accumulate negli ultimi anni. La musica dal vivo, al contrario, va a gonfie vele: nel 2011 la spesa al botteghino ha superato i 181 milioni di euro, con un aumento dell'1,19% rispetto al 2010.

I Subsonica hanno anticipato la tendenza, visto che da sempre puntano sul live: "Per noi sin dal primo giorno la vendita dei dischi è stato un plus" dice Max Casacci. "Come per tanti altri gruppi nati negli anni 90, i concerti sono un modo per aumentare la nostra credibilità e questa è stata una scelta che alla lunga ci ha ripagato, riverberandosi poi anche sulla vendita dei dischi, che comunque non è mai stata la nostra principale preoccupazione".

Per questo quanto accade nel mondo discografico li tocca relativamente: "Il numero dei concerti non è mai cambiato, è rimasto costante negli anni essendo già molto alto. La flessione nella vendita dei dischi non è dunque un problema. Ciò che non cambia, poi, è la nostra politica rispetto al prezzo dei biglietti per i concerti, che continuiamo a imporre basso agli organizzatori: se c'è stato un lieve aumento, di uno o due euro, è avvenuto solo per effetto dell'aumento delle materie prime, come la benzina, un aumento inevitabile per tutti".

http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2012/06/23/news/tour_obbligo_metallica-37783161/?ref=twhr&utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter
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Messaggio Da mafalda Dom 01 Lug 2012, 15:57

Patty-show per Gaber
La poetessa del rock sarà ospite speciale del Festival di Viareggio, nel decennale della morte del cantautore


http://www.corriere.it/index.shtml?refresh_ce

Patti Smith tra Gaber e Piero della Francesca. Patti Smith sarà l’ospite speciale del Festival Teatro Canzone Giorgio Gaber, a Viareggio il 21 e il 22 luglio, nel decennale della morte di Gaber. La poetessa rock sarà tour in Italia a luglio per presentare il album Bange e la sera del 21 luglio dedicherà una performance a Gaber che non ha mai conosciuto ma con il quale condivide l’ideale di pensiero «libero».

Samuele Bersani, Mario Biondi, Gigi D'Alessio, Dente, Nada, Noemi, Pacifico, Max Pezzali, Leonardo Pieraccioni, Syria sono gli ospiti del festival che quest’anno verrà presentato da Rocco Papaleo. Ma la presenza in Toscana di Patti Smith non si esaurisce a Viareggio. Il 26 luglio sarà infatti ad Arezzo, nella Basilica di San Francesco per uno speciale reading in cui presenterà anche la canzone Constantine’s Dream contenuta nel suo ultimo disco, ispirata dagli affreschi di Piero delle Francesca che raccontano la Leggenda della Vera Croce. In serata sarà infine ospite del concerto del gruppo della Casa del Vento a Montevarchi

29 giugno 2012
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Messaggio Da mafalda Mar 03 Lug 2012, 11:20

Al Gaber Patti Smith e D'Alessio
Un ossimoro in nome della libertà

Conduttori, il 21 e 22 luglio alla Cittadella del Carnevale di Viareggio, Rocco Papaleo e Massimo Bernardini

http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=20&ID_articolo=1700&ID_sezione=12

Due giorni più imbottiti di un panino imbottito, il 21 e 22 luglio prossimi alla Cittadella del Carnevale di Viareggio per l’ormai tradizionale Festival Gaber che vuole riproporre in chiave sempre nuova e sorprendente l’opera di un artista rigoroso quanto contemporaneo: dieci anni stanno per scoccare dalla sua dipartita, ma i contenuti restano sempre di un’attualità disarmante. Come disarmante, e sorprendente, è anche il cast annunciato, tutto di nomi nuovi a questa scena estiva.

Intanto la conduzione passa da Enzo Iacchetti a Rocco Papaleo, che terrà banco aiutato dalla sua band e da Massimo Bernardini, conduttore di TvTalk, già giornalista dell’Avvenire e oggi motore di riflessioni televisive, uomo di fiducia in casa Gaberscik. Ma se i due sono Yin e Yang, il resto del cast dimostra che si può osare anche di più: dà subito all’occhio la presenza fra i performer di Gigi D’Alessio e Patti Smith, due personaggi sideralmente lontani, che ben incarnano una voglia di sfida al pubblico da parte della Fondazione, in nome della libertà tante volte cantata da Gaber. Il primo, già esponente neomelodico napoletano e poi passato alle canzoni in lingua, amato dal pubblico più popolare come da molti dirigenti Rai, si esibirà per voce e pianoforte, e si sta disegnando un cameo nel quale troverà inevitabilmente spazio «La Pizza», uno dei successi del Gaber prima maniera; la seconda, Patti, autentico monumento della canzone internazionale, reduce dal bellissimo disco «Banga», sta studiando il repertorio gaberiano, per farlo proprio come sempre le succede quando canta qualcun altro: il binomio Smith/Gaber si annuncia assai interessante.

Bene, si può accostare, così senza remore, l’alto e il basso, prendendosi anche dei rischi? Evidentemente sì, debbono aver deciso al Premio Gaber che ha fra le sue ambizioni quella di allargare a un pubblico sempre più vasto, e giovanile possibilmente, la propria missione divulgativa. E finisce che la scaletta mostri una sua logica scoppiettante: sabato 21 saranno sul palco a Viareggio Samuele Bersani, il cantautore emergente Dente, due toscanacci come l’ottima Nada e Leonardo Pieraccioni, Noemi, e infine appunto Patty Smith. Anche domenica sera sarà un bel mescolare: ecco il soulman Mario Biondi, Gigi D’Alessio, il sensibile cantautore Pacifico, il popettaro Max Pezzali che sta festeggiando 20 anni di 883, Syria la cantautrice, eclettica e ora anche incinta del secondo figlio. Si aggiunga una presenza assai significativa: Marco Alemanno, il compagno di Lucio Dalla, con il quale si ricorderà il grande cantautore scomparso il primo marzo scorso, e si parlerà di Fondazioni degli artisti come luogo di memoria imperitura.

Marinella Venegoni
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Messaggio Da camila Lun 09 Lug 2012, 18:02

http://www.guardian.co.uk/music/2012/jul/09/history-italian-pop-10-songs#start-of-comments

Posto solo il link,l'articolo del Guardian "pretende" di tracciare la storia del pop italiano in 10 canzoni,tra clamorose dimenticanze,strani inserimenti e qualche refuso ...
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Messaggio Da martha70 Lun 09 Lug 2012, 18:57

camila ha scritto:http://www.guardian.co.uk/music/2012/jul/09/history-italian-pop-10-songs#start-of-comments

Posto solo il link,l'articolo del Guardian "pretende" di tracciare la storia del pop italiano in 10 canzoni,tra clamorose dimenticanze,strani inserimenti e qualche refuso ...
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Messaggio Da Iaia Lun 09 Lug 2012, 22:01

triste le solite classifiche che lasciano il tempo che trovano sisi
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Messaggio Da ziggy Mar 10 Lug 2012, 15:39

non so se l'avevate già postato ,ma sarà possibile vedere in streaming su questo sito http://lugliosuonaweb.telecomitalia.com/ 4 concerti dell'Auditorium (c'è pure quello di Noemi e di Capossela so che a qualcuno qui piacciono occhiolino )

Venerdì 29 giugno ore 21
ORCHESTRA LA NOTTE DELLA TARANTA & LUDOVICO EINAUDI
streaming live e on-demand

Giovedì 26 luglio ore 21
VINICIO CAPOSSELA “REBETIKO GYMNASTAS”
streaming live e on-demand

Mercoledì 01 agosto
NOEMI “ROSSONOEMI TOUR 2012”
live streaming

Giovedì 02 agosto
BRITTI - DI BATTISTA SEXTET “MO’ BETTER BLUES TOUR”
streaming live e on-demand



http://www.auditorium.com/eventi/5355247
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Messaggio Da camila Mar 10 Lug 2012, 18:01

Rava, omaggio a Michael Jackson 'grande'
Ad Umbria jazz mentre esce cd 'Rava on the dance floor'

(ANSA) - PERUGIA, 10 LUG - Enrico Rava nella parte di Michael Jackson, ovvero come un grande trombettista jazz vede lo scomparso re del pop. Il progetto di Rava va in scena questa sera a Umbria Jazz, in tarda serata mentre esce il cd della Ecm, ''Rava on the dance floor''. ''Non me ne frega niente del personaggio di massa, per me e' uno dei grandi musicisti del '900, e' stato il piu' grande ballerino del secolo ed ha inventato il video musicale'', dice Rava di Jackson.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cultura/2012/07/10/Rava-omaggio-Michael-Jackson-grande-_7169338.html?utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter
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Messaggio Da camila Gio 12 Lug 2012, 13:25

Fleetwood Mac, reunion nel 2013

12 Luglio 2012 12:12 CULTURA E SPETTACOLO

(ANSA) - MILANO - Nel 2013 i Fleetwood Mac si riuniranno: e' stata la stessa cantante Stevie Nicks a rivelarlo nel corso di un'intervista sul network americano CBS. Solo un mese fa i fan della rock band piangevano la scomparsa dell'ex chitarrista Bob Welch, che si e' tolto la vita a 66 anni lo scorso 7 giugno: ''Non saprei cosa lo ha spinto a un gesto tanto folle'', ha commentato la Nicks a questo proposito.

http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Spettacolo/Fleetwood-Mac-reunion-2013/12-07-2012/1-A_002163923.shtml
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Messaggio Da camila Ven 20 Lug 2012, 18:04

Ligabue e Vasco insieme per l'Emilia
Luciano aveva invitato il Blasco che su Facebook risponde: "Tieni pronta una chitarra"

Luciano Ligabue in un'intervista al Corriere della sera alla domanda su un'ipotetica partecipazione di Vasco Rossi al concerto di Campovolo pro-terremotati "Italia Loves Emilia" in programma il 22 settembre ha detto: "Se dovesse venire, dal mio punto di vista, sarei solo contento. E per me sarebbe il benvenuto". Il Blasco su Facebook ricambia: "Caro giovane Liga, non prendo impegni a lungo termine... ma tu tieni pronta una chitarra".
Insomma per un evento importante come quello della ricostruzione delle scuole in Emilia, si consumerebbe un incontro storico tra due rocker più amati della musica italiana.

Ligabue e Vasco Rossi due anime così diverse dai fan allo stile di vita ma accomunati dal grande amore per la musica. Spesso ci sono state delle battute tra i due artisti a distanza che spesso i media hanno strumentalizzato per una contrapposizione artistica anche se i diretti interessati hanno sempre smentito che ci fosse acredine tra loro.

Vasco aveva rinunciato a partecipare all'evento organizzato da Beppe Carletti dei Nomadi allo Stadio Dall'Ara lo scorso 25 giugno sollevando un polverone di polemiche. Poi il silenzio, il matrimonio civile e ora la mano tesa a Ligabue. Ma il rocker ha messo le mani avanti: "Non prendo impegni a lungo termine" e non sono esclusi colpi di scena all'ultimo minuto.

http://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/articoli/1053481/vasco-e-liga-insieme-per-lemilia.shtml
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