[SOLO 2.0 TOUR] RESOCONTI

Grazie Sonia per il tuo resoconto! è davvero bello quello che scrivi!

sonia ha scritto: E' AMORE PER L'ARTE questo ragazzo.

AMO LA SUA MUSICA, AMO LA SUA VOCE, AMO IL SUO CORPO, AMO IL SUO MOVIMENTO, AMO LE SUE MANI, AMO I SUOI OCCHI NERI CHE TI SCAVANO DENTRO.....
[…]
MENGONI NEL CUORE PER SEMPRE!!!!!!!!!!!

Sonia che meraviglia di resoconto!! Bravissima e dolcissima!!!!!!

Ebbene si c’ero anch’io a Firenze. un po’ per scaramanzia e un po’ per timidezza ho aspettato fino all’ultimo per aggiungermi alla lista dei partecipanti. Non volevo impegnare nessuno, e poi non poter essere presente per un imprevisto dell’ultimo secondo. Ci sono abituata, ne ho saltati di spettacoli così. La mattina scorre tranquilla, ma il pomeriggio ecco l’intoppo, sotto forma di quel simpatico virus che gira in questi giorni e che ti installa nello stomaco un vulcano in eruzione. Pomeriggio da incubo in ufficio e giramento di balls a elica. Poi torno a casa depressa e con il vulcano sempre più in attività, e penso che no non è possibile è l’unico concerto che posso vedere, datemi un estintore che devo andare. Fino a pochi minuti prima di partire la mia forza di volontà vacilla, e poi coraggio in macchina, tanto è vicino. Arrivo al Mandela, cerco un parcheggio, c’è un po’ di movimento, saranno state le otto e mezza. Con noncuranza chiedo al parcheggiatore come butta. Non c’è molta confusione, mi dice, meglio, così ve lo godete di più, perchè questo è bravo. E’ vero rispondo, quanta gente ci sarà? Be’ un duemila persone più o meno. Mi avvicino all’ingresso, coda al botteghino, e vai!!! Entro, facendo mentalmente la mappatura dei bagni, in caso di emergenza. Salgo le scale per arrivare al mio posto.... il palco.... anche spento ti affascina. In fondo non è che un semplice fondale bianco, irregolare, mosso, con spazi ben proporzionati, la passerella. Guadagno il mio posto, ottimo, frontale, vicino. Mi guardo intorno, ora capisco la piantina, quel pezzo di tribuna non era già piena, è dietro i proiettori, non poteva essere venduta. Che rabbia un centinaio di posti sfumati. Si riempie, persone di tutte le età, anche bambini. Una bimba di circa una decina di anni vicino a me ha cantato e ballato per tutto il concerto. Una ragazza ha la camicia bianco nera, un’altra sullo smalto le lettere a formare marco. Facce viste, forse pubblico in qualche ospitata. Scrivono degli striscioni che appendono alla balaustra davanti, ho paura di far eruttare il vulcano ad alzarmi ed andare a vedere. Poi le luci si abbassano, inizia. Marco puo’ fare anche a meno di urlare dietro la porta, ci pensano quelli sotto la passerella, l’ultimo pensiero sensato che i miei neuroni riescono comporre. Del concerto e della sua bravura penso che si sia già detto tutto, ma vederlo dal vivo è comunque un’esperienza unica. I video su santubo, anche se fatti magistralmente e infinita riconoscenza per chi riesce farli e caricarli, non riescono a trasmettere quello che si prova ad essere li di fronte a quegli occhi meravigliosi che scrutano ognuno di noi, cercano i tuoi occhi, ti comunicano l’immenso. Le proiezioni sui pezzi poi sono pazzesche, su La Guerra, PK quella melassa verde che scende, l’equilibrista, unico. Poi però vieni attratto come da una calamita e non puoi fare a meno di guardare quello scricciolo che salta come un grillo, si muove sinuoso, sembra di gomma, va da tutte le parti, canta da Dio e non perde una nota, non ha il fiatone, ha un’energia contagiosa. Nonostante lo stomaco, non sono riuscita a stare ferma. E’ tutt’uno con la musica e il pubblico, sorride ai fans sotto il palco, come si sorride a dei vecchi cari amici, risponde fulmineo “il panettone è bono” a chi gli urla sei bono. Alla fine di Tanto il resto cambia, in tribuna ci siamo alzati in piedi ad applaudire, e lui che fa? Ci manda un bacio quasi timidamente e poi scappa veloce sul pezzo successivo. Mentre canta, balla, fa lo scemo, controlla tutto, assorbe tutto, alla fine di SOLO, alcune ragazze dalla tribuna sono scese velocemente verso il parterre. Poteva sfuggirgli, macchè. E voi dove andate con codesto zaino dell’invicta. Figo l’avevo anch’io quando andavo a scuola. Siate affamati siate folli, e lui potete scommetterci lo è. E’ affamato di conoscenza, di imparare di tutto di più, alla presentazione delle ballerine, ha scherzato sul fatto che nel pomeriggio gli avevano insegnato un nuovo movimento, ma ancora non lo faceva perchè non lo aveva imparato bene e si vergognava. Ha una parola affettuosa per tutti i musicisti, per le ballerine che guidano da sole tutta la notte nei trasferimenti. Esci dai suoi concerti che sei pace con il mondo, Marco ti ha donato la sua gioia e l’immensa felicità che prova quando è su un palco, la sua capacità di creare intorno a se' sia con il pubblico che con le persone che lavorano con lui, un clima di bellissima unione, collaborazione, fiducia, amore. Ti dà tutto questo come se fosse la cosa più naturale di questo mondo. Ma non è un benessere effimero, dopo piano piano riaffiora, sempre più potente e ti abbraccia e ti culla l’anima per non lasciarti più.

che bel resoconto carabottino! è proprio vero ,MARCO riempie il cuore e crea dipendenza... non si riesce più a farne a meno....

Bellissimo Carabottino...la lacrimuccia mi è scesa...

carabottino ha scritto: Esci dai suoi concerti che sei pace con il mondo, Marco ti ha donato la sua gioia e l’immensa felicità che prova quando è su un palco, la sua capacità di creare intorno a se' sia con il pubblico che con le persone che lavorano con lui, un clima di bellissima unione, collaborazione, fiducia, amore. Ti dà tutto questo come se fosse la cosa più naturale di questo mondo. Ma non è un benessere effimero, dopo piano piano riaffiora, sempre più potente e ti abbraccia e ti culla l’anima per non lasciarti più.

Grazie carabottino!

Grazie carabottino

Sonia e carabottino, ho letto adesso i vostri resoconti... sono bellissimi e commoventi, grazie

Grazie carabottino
Adesso provo a buttar giù due righe su Napoli, anche se non saprei che scrivere

Ringrazio tutti per i resoconti
Avevo promesso che dopo l'ultimo concerto avrei fatto un resoconto di tutti e 3 quelli che ho visto...ma il fatto è che non riesco a trovare le parole...ci ho provato mille volte ad iniziare ma poi cancello il messaggio E dopo un pò mi sento estremante in ritardo sui tempi rispetto a gli altri...in somma qui ci sono i resoconti di Napoli ed io ancora non ho fatto quello di Milano
Riuscirò prima o poi a mettere insieme le idee e scrivere qualcosa di sensato su quello che ho visto,sentito e vissuto in questo mese...
Per ora ancora una volta l'unica cosa che mi viene da esprimere è questa...

Naiwe ha scritto:
Per ora ancora una volta l'unica cosa che mi viene da esprimere è questa...

A volte una faccina vale più di mille parole

@ Carabottino: grazie per avermi fatta emozionare col tuo resoconto e un po' mi hai fatto rivivere la mia magia dell'incontro col Mengoni

Naiwe e Reira vedo che siamo tutte sintonizzate sulla stessa frequenza d'onda ........................

parola chiave: restiamo unite nel condividere l'emozione che ci regala quell'esserino immenso

Grazie Carabottino, bel racconto

Carabottino, grazie infinite per il tuo resoconto! Trasmette tutte le emozioni ma pure le ansie che Marco ci trasmette.

Grazie,Carabottino!
E grazie anche a Naiwe e Reira per i loro resoconti,concisi ma esaurienti

Grazie a tutti, spero di incontrarvi prima o poi

Passano i giorni, e piano piano affiorano ancora emozioni da quel concerto.

Ci provo, ma stavolta l'è dura fare un resoconto, non si può raccontare a parole questo concerto...
Io e rosa arriviamo al palapartenope verso le 19:30 e poco dopo incontriamo alexia. Per i primi 5 minuti credo di aver offerto uno spettacolo pietoso, vagavo avanti e indietro per cercare la cassa accrediti e capire A) se davvero c'era un biglietto ad aspettarmi e B) dove sarei finita all'interno del teatro... Chiedo scusa (con appena 4 giorni di ritardo) ad alexia, non ricordo se quando è arrivata l'ho salutata, se mi sono presentata, nulla Però ricordo che dopo aver ritirato i biglietti sono corsa da loro e con una gioia sproporzionata le ho abbracciate e ho urlato "SONO IN TREDICESIMA FILA!! ". Capitemi, io ero convinta di finire in piccionaia, e invece mi trovo laterale ma vicina... vabbè, per fortuna ero in terra straniera e non mi conosceva nessuno
Finalmente entriamo, io do il mio biglietto in più al tipo della security (dopo aver rifiutato di venderlo a un bagarino. Non si specula su un biglietto per il Mengoni vinto alla radio ) e gli chiedo di regalarlo a qualcuno senza biglietto (più tardi è entrata una ragazza col mio biglietto, spero che quello della security non gliel'abbia venduto, ma dalla faccia pareva onesto...).
Insomma, siamo dentro. Neanche due minuti e iniziamo a calcolare la percentuale di riempimento del teatro: "adesso sarà pieno al 60%, secondo te quanta gente arriverà ancora?" "vediamo, adesso saremo al 65%, prima della fine dici che si riempie?"
La più meticolosa è rosa, che fa più volte il giro del teatro, partendo dal palco e arrivando in fondo, per avere una stima attendibile dell'affluenza Intanto io parlo un po' con alexia e spero che il posto accanto a lei resti libero, così non mi tocca vedere il concerto da sola... Così non è, e me ne torno al mio posto sola soletta...
In attesa che il concerto inizi, scruto un po' la folla intorno a me: pubblico misto, si va dal padre con figlia bm, alle coppie di universitari, ai gruppi di amici. Molto bene, almeno non sono in mezzo alle esagitate urlanti
Finalmente il concerto inizia, e già prima che appaia Marco siamo tutti in piedi sulle sedie Avevo visto qualche video di Roccaraso (in ordine di scaletta fino a L'equilibrista. Poi ho deciso di andare e ho smesso), ma non mi aspettavo che dal vivo fosse tutto così bello: il palco minimal, le luci, le proiezioni, i ballerini... tutto è bello e tutto ha senso all'interno dello spettacolo...
Torniamo al concerto... Quella musica iniziale, col ritmo che incalza, fa pompare il sangue in maniera incredibile e predispone a un inizio col botto Negli sms ho scritto più o meno "ha una voce che sovrasta tutto", ve la spiego perché nella mia testa avevo fatto un discorso più lungo e comprensibile Il pubblico napoletano è caldo, caldissimo, pure troppo: le urla arrivano al cielo e io temo di non sentire nulla, a tratti coprono persino la musica Poi Marco inizia a cantare e la sua voce è come isolata in una bolla: per quante urla ci siano intorno, senti solo lui (anche se devo ammettere che dalle mie parti c'erano poche urlatrici dai video ho visto che in altre zone si sentiva praticamente solo il pubblico ).
Poi arriva Un gioco sporco, e Marco riconferma quello che pensiamo tutti: non è un cantante, è un musicista. C'è chi suona uno strumento, lui suona le sue corde vocali mentre si fa possedere dalla sua odiata amante: la Musica
Passano le canzoni, quelle vecchie sono state riarrangiate tanto da essere irriconoscibili, meno male Arriva Uranio 22 e io ho paura che cada il palazzetto Il pubblico non è più in bilico sulle sedie: sembra di vedere un parterre sollevato a un metro da terra, dalle mie parte ci scateniamo talmente tanto che se non avessimo rischiato di cadere avremmo iniziato a pogare Su questa canzone non ho idea di cosa sia successo sul palco, se ci fossero proiezioni, niente: riuscivo solo a ballare
Psycho Killer: nel Re Matto tour aveva scordato il killer e portava sul palco solo lo psycho, il folle (a tratti clown). Quest'anno lo psycho è rimasto a casa e sul palco si esibisce il killer Tutto molto bello, tutto molto sensuale, però... Però non mi piace Va bene riarrangiare le canzoni, ma così è snaturata; questo brano racconta una storia precisa e va interpretato in maniera teatrale, vanno sottolineati i cambi di personalità di questo killer sociopatico. Così invece è un brano rock qualsiasi
Poi... poi.. L'equlibrista Oh, dal vivo è bella. Talmente bella da farti perdere il lume della ragione e farti credere che "troverò l'equilibrismo" sia meglio di "troverò l'equilibrista" Qui lo dico e qui lo nego: vedendo le immagini di Marco dandy (molto Rodolfo Valentino ) un pochetto mi sono commossa Non ho pianto, ma con gli occhi lucidi guardavo estasiata ripetendo tra me e me "che bello " (il video ma anche Marco )
Il medley acustico scivola via, per me si potrebbe eliminare . Non perché non mi piaccia il momento acustico (No stress è bellissima), ma perché non sopporto né 'ndo se vola, né lontanissimo da te, né questa notte...
Su tonight una lacrimuccia ha fatto capolino. Sono riuscita a tenerla abbarbicata alla palpebra, giusto perché non mi andava di piangere in mezzo a degli estranei L'unica cosa che non mi è piaciuta è la tonalità: l'ha alzata rispetto al cd? La voce sembrava più "acida" Io la adoro proprio perché quella voce calda, "soffiata", la rendono dolcissima. Così sembrava più una richiesta d'amore che un racconto, era più disperata. Però è una piccolezza, l'emozione arriva comunque tutta e intatta
Dopo questo momento così delicato, il blocco dance è una sportellata in faccia Però è uno dei momenti più belli del concerto. Anzi no, non si può dire neanche questo, perché il concerto è stato bello TUTTO, dall'inizio alla fine. Diciamo che è uno dei momenti più esaltanti. Ero talmente presa a ballare che non sono riuscita a mandare neppure un sms Su "Come ti senti" noto delle piume di struzzo che impallano Marco: toh, sono arrivate le ballerine! mi dico. A fine concerto scopro che c'erano anche su altre canzoni precedenti e io non le avevo viste... Se non fosse stato per le piume di struzzo, penso che mi sarei accora della loro presenza solo nella sfilata finale Scusate ballerine, mea culpa, voi siete molto brave e funzionali allo spettacolo :D
Il momento dei fogliettini (o figliettini, come ha scritto Pucca ) è stato dolcissimo. Dalla mia postazione vedevo che aveva gli occhi lucidi, ma non essendo sicura ho preferito non dire nulla. Però dai video mi pare proprio che si sia commosso
Su Dall'inferno il fonico dev'essere svenuto, perché la voce non si sentiva per nulla E neanche all'inizio di Solo Poi per fortuna hanno sistemato l'audio: Solo è proprio una piccola opera teatrale, raccontata con la voce e i movimenti. E' proprio vero che è una canzone pensata per il live. E' perfetta come (falsa)chiusura del concerto.
La ghost, con la magliettina di Dexter (so che per molti ricordava celentano, ma a me ha ricordato la maglia di Dexter. tra l'altro gli stava larga, si vede che Micheal C. Hall in tutti questi anni l'ha deformata ) La voce e il ritmo di entrano dentro e ti pigliano a pugni lo stomaco Ne voglio ancora!
Per fortuna ci sono i bis, con le luci accese: un contatto diretto tra Marco e il suo pubblico. Una "festa" come dice lui, senza orpelli, per scaricare l'adrenalina del concerto. Si abbandona completamente alla musica, canta come se fosse da solo in camera sua... Non so come definirlo, ma sembra "libero", meno perfetto e proprio per questo perfetto

Non so quante ore siano passate, ma esco dal palazzetto fisicamente ed emotivamente stremata e allo stesso tempo ringiovanita di 10 anni

Chiudo con un ringraziamento speciale a rosa60, che è stata gentilissima e premurosa; al mio arrivo a Napoli mi ha rifocillata (se non mi avesse costretta lei probabilmente sarei andata al concerto a digiuno, pronta a nutrirmi d'arte ), la notte dopo il concerto siamo rimaste sveglie fino alle 5 a commentare e confrontarci su quello che avevamo appena vissuto

PS: meno male che non sapevo che dire, ho scritto un papiro Vi chiedo scusa, la prossima volta (se ci sarà) cercherò di essere meno prolissa...

PPS: come sempre, quoto Naiwe:

edit: Rispetto allo scorso tour trovo molto più sensati i discorsi tra una canzone e l'altra. Un anno fa Marco viveva distaccato da terra, parlava di Woodstock e libbertà in maniera astratta. Adesso invece inizia a guardarsi attorno e a fare riferimenti all'attualità, segno che sta crescendo anche da questo punto di vista Non è un maestro di eloquenza e probabilmente non lo sarà mai, non è questo il suo campo, però ha aperto gli occhi e adesso li usa per guardare anche quello che succede oggi intorno a lui

Reira WOW, io adoro il tuo papiro! E ti prego, fanne anche altri in futuro. Mi trovo d'accordo con te su tante cose, mi hai ricordato molte sensazioni vissute a Roccaraso.
A dire il vero la T-shirt aveva ricordato anche a me Dexter, ma così aperta sul davanti, con la corona del rosario, mi ha fatto propendere per Celentano... Dexter è così pudico...

bellissimi resoconti
sonia, carabottino, reira siete state bravissime nel descrivere le vostre emozioni
grazie

e anch'io quoto Naiwe

carabottino, reira: grazie!

Reira,grazie! Bello il tuo papiro
Vedo che non sono l'unica a cui l'imminenza del concerto toglie l'appetito
Ho provato a proporre in famiglia una terapia anticiccia alternativa alla dieta,su misura per me :una bella scorpacciata di concerti programmata ma il suggerimento è passato ad alta velocità da un padiglione auricolare all'altro

Grazie mille per i resconti Carabottino e Reira

@Reira: dai ..ammettilo...alla fine "troverò l'equilibrismo" un pò ti piace

Grazie per i resoconti!!!

Grande Reira - che emozione!
Grazie infinite

Mi sono scordata una cosa importante, intanto la scrivo qui, poi edito il resoconto e l'aggiungo anche lì:
Rispetto allo scorso tour trovo molto più sensati i discorsi tra una canzone e l'altra. Un anno fa Marco viveva distaccato da terra, parlava di Woodstock e libbertà in maniera astratta. Adesso invece inizia a guardarsi attorno e a fare riferimenti all'attualità, segno che sta crescendo anche da questo punto di vista Non è un maestro di eloquenza e probabilmente non lo sarà mai, non è questo il suo campo, però ha aperto gli occhi e adesso li usa per guardare anche quello che succede oggi intorno a lui