[SOLO 2.0 TOUR] RESOCONTI
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:: Marco Mengoni :: TOURS :: SOLO 2.0 Tour
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Re: [SOLO 2.0 TOUR] RESOCONTI
Per quello cha vale la mia testimonianza (ormai obsoleta visto che riguarda il tour dell'anno scorso), io ho assistito sia da vicino cha da lontano alle performances di Marco e confermo che da vicino è tutta un'altra cosa!!!! Parterre tutta la vita...anzi...transenna tutta la vita!!!!
trixi- mengonella
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Re: [SOLO 2.0 TOUR] RESOCONTI
Guenda, quel giorno voglio assolutamente esserci anch'io vicino a te ... per registrare i tuoi commenti ( ... e per intervenire con i sali ... che non si sa mai ).Guenda ha scritto:Brava Shanti resocontaci la differenza, farò lo stesso quando un giorno scenderò nella bolgia del parterre
secondo me è interessante
Anch'io sono per il parterre tutta la vita... in generale.
In tribuna o nel parterre sono due esperienze differenti, è come vivere due concerti diversi. Però... come abbiamo notato tutti, Marco è già cambiato rispetto al ReMatto tour, sta diventando sempre più un professionista.
Oggi secondo me non c'è grande differenzatra l'essere vicinissimi o in tribuna a livello di partecipazione emotiva con lui (ve lo confermerò dopo bologna).
Mi spiego meglio... quello che voglio dire è che trovarsi sotto al palco ad esempio al Palasharp dev'essere stato da svenimento, perché lui era molto emotivo. Mi è stato detto da alcune temerarie che in alcuni momenti si vedeva quanto trattenesse le lacrime ... un dettaglio che a distanza non noti.
Per godersi invece l'acustica migliore direi che è sempre meglio essere un po' più distante.
Ospite- Ospite
Re: [SOLO 2.0 TOUR] RESOCONTI
non sono d'accordo, ma forse entra in gioco anche in questo caso la componente soggettiva…Shanti ha scritto:
Oggi secondo me non c'è grande differenzatra l'essere vicinissimi o in tribuna a livello di partecipazione emotiva con lui (ve lo confermerò dopo bologna).
Per le anteprime di questo tour a Milano io ero nel parterre, a Roma in tribuna: e la differenza per me è stata abissale… è vero che a Roma ho avuto una visione di insieme, ma è molto di più quello che ho "perso" del concerto… per me, se possibile, mai più tribuna per i concerti di Marco
Zoe- mengonella
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Re: [SOLO 2.0 TOUR] RESOCONTI
Scrivo qualcosa anche io..random..neanche io sono brava a fare resoconti
Innanzitutto mi dispiace di non aver conosciuto Camila e Newmoon, con le quali ci siamo telefonate, messaggiate, ..niente ..in particolare mi scuso con Camila perchè temo di essere io la colpevole delle indicazioni sbagliate sul parcheggio io sono una frana nello spiegare le strade
Sono stata felicissima di aver visto entrambi i concerti, non mi metto però ad analizzare le singole esibizioni etc...
Come ho già detto a Roma ho un pò sofferto per il fatto di stare in tribuna.. ma perchè mi piace proprio stare nel parterre perchè vivo di più il concerto (in generale non solo quello di marco). A me piace scatenarmi..zompare ovviamente al momento giusto quindi in tribuna smaniavo ..anche se in alcuni momenti mi sono alzata e scatenata..come anche altri
Poi ovvio ..vedere Marco a 2 metri scatenato, commosso, che guarda intensamente il suo pubblico ..è una esperienza veramente coinvolgente
A questo proposito mi fa ridere che alcune persone ..pure grandicelle ..tanto (sentito con le mie orecchie )..cominciano a bimbominchiare dicendo :.lo vedi guarda me guarda me ..mi ha riconosciuta
Quindi Milano (parterre) per me è stata un esperienza indimenticabile ..ma non solo per la postazione..come è stato notato essendo la prima c'era una emozione e una tensione diversa..
Allora a Roma in tribuna stavo sola soletta (vabbè le altre stavano 5 file + avanti ) nell'attesa del concerto...ed invece si è rivelata una esperienza carinissima per i miei vicini di concerto.
Le mie varie telefonate mi portano ad attaccare bottone col signore (sulla cinquantina) davanti....che scopro con piacere essere un fan sfegatato..ma sfegatato proprio che veniva da Lucca ..e quindi abbiamo attaccato a parlare fitto fitto..delle canzoni..di dalla..di tutto insomma ..mi sembrava di stare con uno di voi
In tutto questo avevo un signore accanto che accompagnava la figlia adolescente..con cui abbiamo iniziato a parlare e che all'inizio ci guardava così come a dire..ma 'sti 2 da dove sono usciti
Insomma ..da buon padre stava accompagnando la figlia..ma..non era per niente convinto..però dopo aver saputo che ero stata a Milano ha cominciato a fare un pò di domande mi ha chiesto delle canzoni...insomma ad informarsi un pochino
Durante il concerto c'erano sguardi di intesa col signore davanti e la ragazzina e devo dire che è stata una bellissima sensazione condividere certe emozioni con sconosciuti ..uniti solo da una forte passione comune
Quando è entrato Telesforo io non l'avevo riconosciuto,col cappello..lontano invece il papà mi ha detto..tutto entusiasta..é Telesforo!!!! poi abbiamo commentato insieme ..io adoro Un gioco sporco..è sempre stata una delle mie preferite..fatta così è stupenda!!
..insomma la faccio breve..non è uscito un fan sfegatato..ma il concerto gli è piaciuto ...applaudiva
Per quanto riguarda le canzoni..Solo fatta a Roma è stata strepitosa
..e poi anche io adoro la parte dance .. un finale diverso è trascinantissima..
ve lo dico ..io ho un sogno quando ad un certo punto dice Disco Inferno..vorrei che la facesse ..un pezzettino un accenno.. penso impazzirei ..
Ovviamente un bacio grande a tutte le persone che ho incontrato in questa avventura mengoniana
ah concordo sulle considerazioni di ziggy sul Palalottomatica..sulla "freddezza"..e poi l'acustica
..ma è sempre stato così..da anni...
Innanzitutto mi dispiace di non aver conosciuto Camila e Newmoon, con le quali ci siamo telefonate, messaggiate, ..niente ..in particolare mi scuso con Camila perchè temo di essere io la colpevole delle indicazioni sbagliate sul parcheggio io sono una frana nello spiegare le strade
Sono stata felicissima di aver visto entrambi i concerti, non mi metto però ad analizzare le singole esibizioni etc...
Come ho già detto a Roma ho un pò sofferto per il fatto di stare in tribuna.. ma perchè mi piace proprio stare nel parterre perchè vivo di più il concerto (in generale non solo quello di marco). A me piace scatenarmi..zompare ovviamente al momento giusto quindi in tribuna smaniavo ..anche se in alcuni momenti mi sono alzata e scatenata..come anche altri
Poi ovvio ..vedere Marco a 2 metri scatenato, commosso, che guarda intensamente il suo pubblico ..è una esperienza veramente coinvolgente
A questo proposito mi fa ridere che alcune persone ..pure grandicelle ..tanto (sentito con le mie orecchie )..cominciano a bimbominchiare dicendo :.lo vedi guarda me guarda me ..mi ha riconosciuta
Quindi Milano (parterre) per me è stata un esperienza indimenticabile ..ma non solo per la postazione..come è stato notato essendo la prima c'era una emozione e una tensione diversa..
Allora a Roma in tribuna stavo sola soletta (vabbè le altre stavano 5 file + avanti ) nell'attesa del concerto...ed invece si è rivelata una esperienza carinissima per i miei vicini di concerto.
Le mie varie telefonate mi portano ad attaccare bottone col signore (sulla cinquantina) davanti....che scopro con piacere essere un fan sfegatato..ma sfegatato proprio che veniva da Lucca ..e quindi abbiamo attaccato a parlare fitto fitto..delle canzoni..di dalla..di tutto insomma ..mi sembrava di stare con uno di voi
In tutto questo avevo un signore accanto che accompagnava la figlia adolescente..con cui abbiamo iniziato a parlare e che all'inizio ci guardava così come a dire..ma 'sti 2 da dove sono usciti
Insomma ..da buon padre stava accompagnando la figlia..ma..non era per niente convinto..però dopo aver saputo che ero stata a Milano ha cominciato a fare un pò di domande mi ha chiesto delle canzoni...insomma ad informarsi un pochino
Durante il concerto c'erano sguardi di intesa col signore davanti e la ragazzina e devo dire che è stata una bellissima sensazione condividere certe emozioni con sconosciuti ..uniti solo da una forte passione comune
Quando è entrato Telesforo io non l'avevo riconosciuto,col cappello..lontano invece il papà mi ha detto..tutto entusiasta..é Telesforo!!!! poi abbiamo commentato insieme ..io adoro Un gioco sporco..è sempre stata una delle mie preferite..fatta così è stupenda!!
..insomma la faccio breve..non è uscito un fan sfegatato..ma il concerto gli è piaciuto ...applaudiva
Per quanto riguarda le canzoni..Solo fatta a Roma è stata strepitosa
..e poi anche io adoro la parte dance .. un finale diverso è trascinantissima..
ve lo dico ..io ho un sogno quando ad un certo punto dice Disco Inferno..vorrei che la facesse ..un pezzettino un accenno.. penso impazzirei ..
Ovviamente un bacio grande a tutte le persone che ho incontrato in questa avventura mengoniana
ah concordo sulle considerazioni di ziggy sul Palalottomatica..sulla "freddezza"..e poi l'acustica
..ma è sempre stato così..da anni...
Ultima modifica di daluxx il Gio 01 Dic 2011, 14:51 - modificato 1 volta.
daluxx- mengonella
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Re: [SOLO 2.0 TOUR] RESOCONTI
@daluxx
ci conosceremo al prossimo concerto
ci conosceremo al prossimo concerto
newmoon38- mengonella
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Re: [SOLO 2.0 TOUR] RESOCONTI
FORUM di ASSAGO - 26 novembre 2011
Anch'o non sono brava come alcune qui a scrivere ma vi farò un resoconto chilometrico, vi avviso, però potete anche saltarlo, tanto non verrete interrogati la prossima volta che riusciremo a incontrarci
Dato che ci tengo molto a incontrare più mengonelle che posso, nel pomeriggio sono andata all'albergo mengonello insieme a Kaiser. Finalmente ho rivisto Therese, Dark e Duful e ho conosciuto Guenda, Daluxx, Effe, Naiwe, Antartika, Layla, Nerina, Amaranta, Sele, Rosa60, Alexia, Jedu, Dada e spero di non aver dimenticato nessuna peccato non aver registrato anche i gridolini di gioia ad ogni entrata e uscita nell'atrio dell'albergo
Più tardi ho conosciuto anche Eripola e Pucca
Al Forum ci sono anche mio marito e mio figlio ai quali ho preso il biglietto senza avergli dato scelta: ci tenevo molto alla loro presenza e alla loro opinione essendo entrambi dei musicisti
Vi salto tutta la descrizione della cena allo Spizzico, questa volta arrivo subito al punto, non faccio come per il resoconto del minilive alla Feltrinelli
Guardo l'ora, accendo il registratore giusto in tempo e comincia il concerto.
Da quel momento non scambierò più una parola con nessuno e anche mio figlio, accanto a me, è stato avvisato (minacciato ) di starsene zitto(ma potete sentirlo nella registrazione mentre urla un 'NO' al 'forse sì, forse...' di Marco al funerale del ReMatto ) mi scambio solo qualche sguardo ogni tanto con Camila che è vicino a me
Durante Searching c'è un momento in cui Marco comincia a rendersi conto della 'risposta' del pubblico, urla un 'grazieeeee' e si mette una mano sulla fronte: da quel momento mette una marcia in più e mio primo momento di commozione Marco, dal 3 maggio 2010, è cresciuto e maturato sotto ogni punto di vista. L'unico che mi viene in mente, per molti aspetti del live e a cui posso avvicinarlo è Prince e chi l'ha visto forse capisce di cosa parlo
In questo anno e mezzo ha lavorato sia sulla voce che sui movimenti sul palco ma anche sul 'ballo' (ma come balla il samba )
Per quello che intuisco si è guardato molti concerti da cui ha tratto degli spunti e soprattutto ha capito (lui e/o soci) che non bisogna allestire un palco come se fosse in tv (bye bye Tomma ) come era accaduto per il ReMattoTour. Sicuramente The Wall è stato di ispirazione per molti elementi, luci comprese più alcuni effetti.
Ora Marco riesce molto di più a 'guidare' il pubblico ed è più carismatico anche se, ed è questo il bello, ha ancora margini di miglioramento.
Voglio dire che io vedo in lui ancora delle potenzialità non espresse completamente e che hanno bisogno di essere maturate, ma certe cose vengono fuori solo con il tempo e l'esperienza. Comunque Marco è 'davanti' (come diceva Nilla Pizzi ma anche Battisti ) e io lo seguo
Anche i musicisti sono migliorati. Sollazzi in particolare mi è sempre piaciuto e poi è molto 'tamburoso' come batterista, proprio come piace a me gli altri li vedo più sciolti e più pronti a intuire dove vuole andare Marco.
Secondo me ci sono delle cose ancora da mettere a punto per quanto riguarda l'insieme del concerto perché in certi punti mi sembra un po' slegato. (mai come nel Re Matto comunque)
Arriva Un gioco sporco: per me potrebbe rimanere su questo genere per tutto il concerto e mi dispiace che duri così poco ma arriva In viaggio verso me secondo momento di commozione per l'arrangiamento perché non pensavo che potesse rendere così bella una canzone che altrimenti non avrei mai più avuto voglia di riascoltare mi piace da matti la nuova versione pinkfloydiana . Adesso bisognerebbe cambiare anche il testo
Il nuovo arrangiamento de La guerra invece, non mi è piaciuto tantissimo perché era una canzone già bella così com'era: in particolare non mi è piaciuto il cambiamento della strofa iniziale, il 'solo per te' ripetuto e il '1, 2, 3 ,4..oblò'
Evito di commentare ogni pezzo, sarò buona ma L'equilibrista merita una menzione speciale: bella la canzone (sul disco non mi piacevano moltissimo certi suoni), belle le immagini proiettate, stupendo lui che finge di camminare su un filo. Non so più quante volte l'ho riascoltata insieme a In viaggio verso me
Chiudo qui perché tutto quello che è successo sul palco lo sapete già dai video.
Io sto solo aspettando le date del tour estivo perché vorrei vedere un'altra data e non sarebbe male se chiudesse a Milano il tour (e soprattutto vorrei avere la possibilità di esserci
p.s. se vi incontro di nuovo non prendetevela se non vi riconosco, non sono per niente fisionomista
Anch'o non sono brava come alcune qui a scrivere ma vi farò un resoconto chilometrico, vi avviso, però potete anche saltarlo, tanto non verrete interrogati la prossima volta che riusciremo a incontrarci
Dato che ci tengo molto a incontrare più mengonelle che posso, nel pomeriggio sono andata all'albergo mengonello insieme a Kaiser. Finalmente ho rivisto Therese, Dark e Duful e ho conosciuto Guenda, Daluxx, Effe, Naiwe, Antartika, Layla, Nerina, Amaranta, Sele, Rosa60, Alexia, Jedu, Dada e spero di non aver dimenticato nessuna peccato non aver registrato anche i gridolini di gioia ad ogni entrata e uscita nell'atrio dell'albergo
Più tardi ho conosciuto anche Eripola e Pucca
Al Forum ci sono anche mio marito e mio figlio ai quali ho preso il biglietto senza avergli dato scelta: ci tenevo molto alla loro presenza e alla loro opinione essendo entrambi dei musicisti
Vi salto tutta la descrizione della cena allo Spizzico, questa volta arrivo subito al punto, non faccio come per il resoconto del minilive alla Feltrinelli
Guardo l'ora, accendo il registratore giusto in tempo e comincia il concerto.
Da quel momento non scambierò più una parola con nessuno e anche mio figlio, accanto a me, è stato avvisato (minacciato ) di starsene zitto(ma potete sentirlo nella registrazione mentre urla un 'NO' al 'forse sì, forse...' di Marco al funerale del ReMatto ) mi scambio solo qualche sguardo ogni tanto con Camila che è vicino a me
Durante Searching c'è un momento in cui Marco comincia a rendersi conto della 'risposta' del pubblico, urla un 'grazieeeee' e si mette una mano sulla fronte: da quel momento mette una marcia in più e mio primo momento di commozione Marco, dal 3 maggio 2010, è cresciuto e maturato sotto ogni punto di vista. L'unico che mi viene in mente, per molti aspetti del live e a cui posso avvicinarlo è Prince e chi l'ha visto forse capisce di cosa parlo
In questo anno e mezzo ha lavorato sia sulla voce che sui movimenti sul palco ma anche sul 'ballo' (ma come balla il samba )
Per quello che intuisco si è guardato molti concerti da cui ha tratto degli spunti e soprattutto ha capito (lui e/o soci) che non bisogna allestire un palco come se fosse in tv (bye bye Tomma ) come era accaduto per il ReMattoTour. Sicuramente The Wall è stato di ispirazione per molti elementi, luci comprese più alcuni effetti.
Ora Marco riesce molto di più a 'guidare' il pubblico ed è più carismatico anche se, ed è questo il bello, ha ancora margini di miglioramento.
Voglio dire che io vedo in lui ancora delle potenzialità non espresse completamente e che hanno bisogno di essere maturate, ma certe cose vengono fuori solo con il tempo e l'esperienza. Comunque Marco è 'davanti' (come diceva Nilla Pizzi ma anche Battisti ) e io lo seguo
Anche i musicisti sono migliorati. Sollazzi in particolare mi è sempre piaciuto e poi è molto 'tamburoso' come batterista, proprio come piace a me gli altri li vedo più sciolti e più pronti a intuire dove vuole andare Marco.
Secondo me ci sono delle cose ancora da mettere a punto per quanto riguarda l'insieme del concerto perché in certi punti mi sembra un po' slegato. (mai come nel Re Matto comunque)
Arriva Un gioco sporco: per me potrebbe rimanere su questo genere per tutto il concerto e mi dispiace che duri così poco ma arriva In viaggio verso me secondo momento di commozione per l'arrangiamento perché non pensavo che potesse rendere così bella una canzone che altrimenti non avrei mai più avuto voglia di riascoltare mi piace da matti la nuova versione pinkfloydiana . Adesso bisognerebbe cambiare anche il testo
Il nuovo arrangiamento de La guerra invece, non mi è piaciuto tantissimo perché era una canzone già bella così com'era: in particolare non mi è piaciuto il cambiamento della strofa iniziale, il 'solo per te' ripetuto e il '1, 2, 3 ,4..oblò'
Evito di commentare ogni pezzo, sarò buona ma L'equilibrista merita una menzione speciale: bella la canzone (sul disco non mi piacevano moltissimo certi suoni), belle le immagini proiettate, stupendo lui che finge di camminare su un filo. Non so più quante volte l'ho riascoltata insieme a In viaggio verso me
Chiudo qui perché tutto quello che è successo sul palco lo sapete già dai video.
Io sto solo aspettando le date del tour estivo perché vorrei vedere un'altra data e non sarebbe male se chiudesse a Milano il tour (e soprattutto vorrei avere la possibilità di esserci
p.s. se vi incontro di nuovo non prendetevela se non vi riconosco, non sono per niente fisionomista
Re: [SOLO 2.0 TOUR] RESOCONTI
Io devo dire che seduta in tribuna sto benissimo, vedo, sento e seguo tutto perfettamente sarà che sono pigra, mi piace star comoda
le esperienze vissute nel parterre nel re matto tour, mi hanno fatto arretrare sempre più indietro verso il mixer e, quando c'erano, verso le gradinate. io prediligo avere un buon audio e sotto il palco raramente c'è. inoltre divento idrofoba se sono circondata, stretta, strattonata, pigiata come una sardina, con gente che ti sgomita e ti monta sui piedi...il fatto poi di non essere molto alta contribuisce ulteriormente, mi ritrovo davanti sempre teste+braccie alzate con macchinette video, il che mi preclude ogni visione
Parlando delle due date appena viste dirò che, per me, la prima parte del concerto è stata migliore a Milano, mentre la seconda a Roma. dico vocalmente, con Solo su tutte,assolutamente fantastica, meravigliosa, da lasciarti secca ed anche i bis finali, molto migliori rispetto a Milano. anche il trio dance l'ho trovato più energico, più ballato da Marco, assolutamente coinvolgente, anche se le singole canzoni non piacciono
Per la parte emotiva, credo che a Milano, essendo la prima assoluta, con tutto quel pubblico davanti (che non pensava ci fosse ), Marco era sicuramente più emozionato, caricato a molla. a Roma ha dato più l'impressione di contenersi, in quel senso, molto molto professionale, attento a svolgere ogni cosa ne modo giusto, ed infatti, come ho già detto, vocalmente per me è stato migliore. poi penso che lui a Roma, tenendoci molto, considerandola casa sua, tenda sempre a cercare di reprimere o controllare l'eccesso di emotività, incanalandolo in un atteggiamento meno sbracone, più professionale, più attento alla parte vocale. ebbi la stessa impressione anche l'anno del re matto tour, nel concerto all'Atlantico, sempre a Roma
Ovviamente ritengo questo spettacolo infinitamente superiore a quello dei conigli e delle lampade ikea mi sembra quasi inutile dirlo, ma lo faccio perchè ho sentito voci nostalgiche che quasi quasi rimpiangono il vecchio tour...
concettualmente, scenograficamente, coreograficamente, musicalmente, vocalmente superiore in tutto, con Marco che gestisce due ore e passa di concerto, praticamente senza pause, con un'abilità impressionante. presente in tutto, riempe ogni metro del palco, padrone di ogni movimento, sembra davvero un professionista che calca le scene da vent'anni...quando invece ne ha solo 23 (quasi, sia mai che s'offende )
aggiungo che mi ha fatto un enorme piacere incontrare le mengonelle, sia quelle che già conoscevo sia le nuove
ed adesso aspetto il 7 per andare a Bologna dove si dice che mancheranno i ballerini...sono curiosa di vedere come si svilupperà il tutto senza le coreografie delle prime due date, e devo dire che un po' mi dispiace perchè creavano un bell'effetto scenico
le esperienze vissute nel parterre nel re matto tour, mi hanno fatto arretrare sempre più indietro verso il mixer e, quando c'erano, verso le gradinate. io prediligo avere un buon audio e sotto il palco raramente c'è. inoltre divento idrofoba se sono circondata, stretta, strattonata, pigiata come una sardina, con gente che ti sgomita e ti monta sui piedi...il fatto poi di non essere molto alta contribuisce ulteriormente, mi ritrovo davanti sempre teste+braccie alzate con macchinette video, il che mi preclude ogni visione
Parlando delle due date appena viste dirò che, per me, la prima parte del concerto è stata migliore a Milano, mentre la seconda a Roma. dico vocalmente, con Solo su tutte,assolutamente fantastica, meravigliosa, da lasciarti secca ed anche i bis finali, molto migliori rispetto a Milano. anche il trio dance l'ho trovato più energico, più ballato da Marco, assolutamente coinvolgente, anche se le singole canzoni non piacciono
Per la parte emotiva, credo che a Milano, essendo la prima assoluta, con tutto quel pubblico davanti (che non pensava ci fosse ), Marco era sicuramente più emozionato, caricato a molla. a Roma ha dato più l'impressione di contenersi, in quel senso, molto molto professionale, attento a svolgere ogni cosa ne modo giusto, ed infatti, come ho già detto, vocalmente per me è stato migliore. poi penso che lui a Roma, tenendoci molto, considerandola casa sua, tenda sempre a cercare di reprimere o controllare l'eccesso di emotività, incanalandolo in un atteggiamento meno sbracone, più professionale, più attento alla parte vocale. ebbi la stessa impressione anche l'anno del re matto tour, nel concerto all'Atlantico, sempre a Roma
Ovviamente ritengo questo spettacolo infinitamente superiore a quello dei conigli e delle lampade ikea mi sembra quasi inutile dirlo, ma lo faccio perchè ho sentito voci nostalgiche che quasi quasi rimpiangono il vecchio tour...
concettualmente, scenograficamente, coreograficamente, musicalmente, vocalmente superiore in tutto, con Marco che gestisce due ore e passa di concerto, praticamente senza pause, con un'abilità impressionante. presente in tutto, riempe ogni metro del palco, padrone di ogni movimento, sembra davvero un professionista che calca le scene da vent'anni...quando invece ne ha solo 23 (quasi, sia mai che s'offende )
aggiungo che mi ha fatto un enorme piacere incontrare le mengonelle, sia quelle che già conoscevo sia le nuove
ed adesso aspetto il 7 per andare a Bologna dove si dice che mancheranno i ballerini...sono curiosa di vedere come si svilupperà il tutto senza le coreografie delle prime due date, e devo dire che un po' mi dispiace perchè creavano un bell'effetto scenico
duful- mengonella
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Re: [SOLO 2.0 TOUR] RESOCONTI
@ Daluxx no,non è stata colpa tua il colpevole è stato il navigatore,che è impazzito,mi sono trovata in campagna mentre il mio "autista "era impegnato in una riunione telefonica di lavoro ,arrabbiato e distratto...in zona Eur una signorina ci ha detto che ormai eravamo a destinazione...ho parcheggiato e mi sono ritrovata,dopo un pò di cammino ,davanti al famoso obelisco,che mi avevi indicato allora ho ripreso l'auto e da allora è stato un gioco da ragazzi seguendo le tue indicazioni!
Forum,non credetele,è brava nel dare indicazioni:dovrebbe dare lezioni al mio navigatore!
Mi dispiace che ancora una volta non ci siamo incontrate...ci rifaremo
@Delilah, la registrazione è perfetta...ma mi fa morire l'urlo che ti è sfuggito quando hai capito che ci sarebbe stato il doppio bis c'è dentro tutta la gioia tua ma anche nostra...che momento!
Voglio un altro concertoooooo e voglio incontrarvi di nuovo ( il p.s di Deli vale anche per me )
Forum,non credetele,è brava nel dare indicazioni:dovrebbe dare lezioni al mio navigatore!
Mi dispiace che ancora una volta non ci siamo incontrate...ci rifaremo
@Delilah, la registrazione è perfetta...ma mi fa morire l'urlo che ti è sfuggito quando hai capito che ci sarebbe stato il doppio bis c'è dentro tutta la gioia tua ma anche nostra...che momento!
Devo dire che la pensavo come te,ma a Roma,dove sono capitata nel parterre per puro caso,non c'è stato alcun problema,c'era molto spazio e un'ottima visibilità,bastava evitare la linea di fuoco della transennaduful ha scritto:
le esperienze vissute nel parterre nel re matto tour, mi hanno fatto arretrare sempre più indietro verso il mixer e, quando c'erano, verso le gradinate. io prediligo avere un buon audio e sotto il palco raramente c'è. inoltre divento idrofoba se sono circondata, stretta, strattonata, pigiata come una sardina, con gente che ti sgomita e ti monta sui piedi...il fatto poi di non essere molto alta contribuisce ulteriormente, mi ritrovo davanti sempre teste+braccie alzate con macchinette video, il che mi preclude ogni visione
tutto; Marco ha dimostrato di essere un grande professionista ,a Roma ha gestito meglio le emozioni,a Milano era evidente la sua sorpresa e felicità di trovarsi il Forum strapieno davanti ...duful ha scritto:
Parlando delle due date appena viste dirò che, per me, la prima parte del concerto è stata migliore a Milano, mentre la seconda a Roma. dico vocalmente, con Solo su tutte,assolutamente fantastica, meravigliosa, da lasciarti secca ed anche i bis finali, molto migliori rispetto a Milano. anche il trio dance l'ho trovato più energico, più ballato da Marco, assolutamente coinvolgente, anche se le singole canzoni non piacciono
Per la parte emotiva, credo che a Milano, essendo la prima assoluta, con tutto quel pubblico davanti (che non pensava ci fosse ), Marco era sicuramente più emozionato, caricato a molla. a Roma ha dato più l'impressione di contenersi, in quel senso, molto molto professionale, attento a svolgere ogni cosa ne modo giusto, ed infatti, come ho già detto, vocalmente per me è stato migliore. poi penso che lui a Roma, tenendoci molto, considerandola casa sua, tenda sempre a cercare di reprimere o controllare l'eccesso di emotività, incanalandolo in un atteggiamento meno sbracone, più professionale, più attento alla parte vocale. ebbi la stessa impressione anche l'anno del re matto tour, nel concerto all'Atlantico, sempre a Roma
Ovviamente ritengo questo spettacolo infinitamente superiore a quello dei conigli e delle lampade ikea mi sembra quasi inutile dirlo, ma lo faccio perchè ho sentito voci nostalgiche che quasi quasi rimpiangono il vecchio tour...
concettualmente, scenograficamente, coreograficamente, musicalmente, vocalmente superiore in tutto, con Marco che gestisce due ore e passa di concerto, praticamente senza pause, con un'abilità impressionante. presente in tutto, riempe ogni metro del palco, padrone di ogni movimento, sembra davvero un professionista che calca le scene da vent'anni...quando invece ne ha solo 23 (quasi, sia mai che s'offende )
Voglio un altro concertoooooo e voglio incontrarvi di nuovo ( il p.s di Deli vale anche per me )
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Re: [SOLO 2.0 TOUR] RESOCONTI
Riporto nel topic dei resoconti le mie impressioni a caldo sulla data di Milano al Forum che avevo sparso in giro per il forum
Uno spettacolo semplicemente entusiasmante, travolgente, a tratti destabilizzante direi. Ebbene si', qui ci sono delle IDEE...qui non si gioca in difesa per paura di rimetterci il collo...qui si gioca in attacco...
Plauso speciale ai giochi di luci e colori, nonchè alla scenografia e alla struttura del palco...un effetto elegante, potente, dirompente...che davvero fa la differenza...qui sono scesi in campo dei veri professionisti e si vede...
E uno dei professionisti di cui parlo è proprio lui...Marco...perchè non è piu' il
Marco di un anno fa. No davvero. Stentavo quasi a riconoscerlo.
Forse è semplicemente cresciuto, o ha studiato, o è maturato, o ha capito delle cose...non lo so cosa è stato di preciso...ma di fronte a me si è presentato un artista non solo pieno di talento, ma anche sicuro di sè e di cosa vuole.
Sul palco Marco ora sa quello che fa. Sempre. Sa cosa vuole, come muoversi, dove vuole arrivare, come gestire imprevisti o errori. Pure un imbarazzante buchetto nei pantaloni...proprio là...
Marco tiene in mano il suo pubblico con sicurezza, è lui al comando e non si fa prevaricare.
Le emozioni ci sono sempre e gli esplodono sul viso come l'anno passato ma
ha imparato a non lasciarsi travolgere e a riprendere velocemente il controllo di sè. Le cavolate le fa e le spara ancora ...ma adesso ci sono tante cose da dire e da fare e tempo per cazzeggiare non ce n'è mica tanto in uno spettacolo cosi'.
Le cose si sono fatte serie e per arrivare a fine serata bisogna restare concentrati...
C'è un momento per tutto e ogni cosa ha trovato un suo spazio ma quando c'è da cantare bisogna cantare e non fare casino...
Non so se sono riuscita a spiegarmi...mi sembra che Marco abbia trovato la quadratura del cerchio...il suo centro di gravità permanente...gli errori ci sono e ci saranno ma sono inevitabili...se ne tiene conto e si va avanti senza farsi condizionare dalla paura di commetterli o dalle conseguenze che ne possono derivare ...
Sulla voce io non so davvero che dire...non sono riuscita a capire COME HA FATTO...a cantare in quel modo, con quella pulizia, controllo, intensità, espressività per
tutto quel tempo...trovo invece una sicura riconferma della notevole capacità di Marco e dei suoi nel plasmare i pezzi, stroppicciarli ogni volta...farli e disfarli per poi rifarli ancora, sempre diversi, sempre nuovi...
Il livello complessivo dello spettacolo io l'ho trovato molto buono, in alcuni brani mi ricordava un musical di Broadway...in altri tornava una dimensione emozionante e intimista..bello.
E poi aggiungo che a Milano sono stata felicissima di aver visto lo spettacolo dalle tribune laterali. Perchè, come ho letto piu' volte, questo non era un concerto ma uno spettacolo e in uno spettacolo ci sono tante cose da vedere e dal parterre, inevitabilmente, tutto si concentra su Marco, per non parlare della fatica di stare in piedi e dei rompiballe che urlano. Forse è un merito del Forum, perchè si vedeva davvero tutto molto bene e anche Marco, quella pedana rialzata me lo ha posto praticamente ad altezza d'occhi.
Ora che ho avuto lo sguardo d'insieme, nelle prossime date che spero riusciro' a vedere, che dovrebbero essere meno affollate e, purtroppo, meno ricche di cose, provero' il parterre. Se sopravvivo.
Uno spettacolo semplicemente entusiasmante, travolgente, a tratti destabilizzante direi. Ebbene si', qui ci sono delle IDEE...qui non si gioca in difesa per paura di rimetterci il collo...qui si gioca in attacco...
Plauso speciale ai giochi di luci e colori, nonchè alla scenografia e alla struttura del palco...un effetto elegante, potente, dirompente...che davvero fa la differenza...qui sono scesi in campo dei veri professionisti e si vede...
E uno dei professionisti di cui parlo è proprio lui...Marco...perchè non è piu' il
Marco di un anno fa. No davvero. Stentavo quasi a riconoscerlo.
Forse è semplicemente cresciuto, o ha studiato, o è maturato, o ha capito delle cose...non lo so cosa è stato di preciso...ma di fronte a me si è presentato un artista non solo pieno di talento, ma anche sicuro di sè e di cosa vuole.
Sul palco Marco ora sa quello che fa. Sempre. Sa cosa vuole, come muoversi, dove vuole arrivare, come gestire imprevisti o errori. Pure un imbarazzante buchetto nei pantaloni...proprio là...
Marco tiene in mano il suo pubblico con sicurezza, è lui al comando e non si fa prevaricare.
Le emozioni ci sono sempre e gli esplodono sul viso come l'anno passato ma
ha imparato a non lasciarsi travolgere e a riprendere velocemente il controllo di sè. Le cavolate le fa e le spara ancora ...ma adesso ci sono tante cose da dire e da fare e tempo per cazzeggiare non ce n'è mica tanto in uno spettacolo cosi'.
Le cose si sono fatte serie e per arrivare a fine serata bisogna restare concentrati...
C'è un momento per tutto e ogni cosa ha trovato un suo spazio ma quando c'è da cantare bisogna cantare e non fare casino...
Non so se sono riuscita a spiegarmi...mi sembra che Marco abbia trovato la quadratura del cerchio...il suo centro di gravità permanente...gli errori ci sono e ci saranno ma sono inevitabili...se ne tiene conto e si va avanti senza farsi condizionare dalla paura di commetterli o dalle conseguenze che ne possono derivare ...
Sulla voce io non so davvero che dire...non sono riuscita a capire COME HA FATTO...a cantare in quel modo, con quella pulizia, controllo, intensità, espressività per
tutto quel tempo...trovo invece una sicura riconferma della notevole capacità di Marco e dei suoi nel plasmare i pezzi, stroppicciarli ogni volta...farli e disfarli per poi rifarli ancora, sempre diversi, sempre nuovi...
Il livello complessivo dello spettacolo io l'ho trovato molto buono, in alcuni brani mi ricordava un musical di Broadway...in altri tornava una dimensione emozionante e intimista..bello.
E poi aggiungo che a Milano sono stata felicissima di aver visto lo spettacolo dalle tribune laterali. Perchè, come ho letto piu' volte, questo non era un concerto ma uno spettacolo e in uno spettacolo ci sono tante cose da vedere e dal parterre, inevitabilmente, tutto si concentra su Marco, per non parlare della fatica di stare in piedi e dei rompiballe che urlano. Forse è un merito del Forum, perchè si vedeva davvero tutto molto bene e anche Marco, quella pedana rialzata me lo ha posto praticamente ad altezza d'occhi.
Ora che ho avuto lo sguardo d'insieme, nelle prossime date che spero riusciro' a vedere, che dovrebbero essere meno affollate e, purtroppo, meno ricche di cose, provero' il parterre. Se sopravvivo.
Therese- mengonella
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Re: [SOLO 2.0 TOUR] RESOCONTI
Therese ha scritto:
..............
E poi aggiungo che a Milano sono stata felicissima di aver visto lo spettacolo dalle tribune laterali. Perchè, come ho letto piu' volte, questo non era un concerto ma uno spettacolo e in uno spettacolo ci sono tante cose da vedere e dal parterre, inevitabilmente, tutto si concentra su Marco, per non parlare della fatica di stare in piedi e dei rompiballe che urlano. Forse è un merito del Forum, perchè si vedeva davvero tutto molto bene e anche Marco, quella pedana rialzata me lo ha posto praticamente ad altezza d'occhi.
Ora che ho avuto lo sguardo d'insieme, nelle prossime date che spero riusciro' a vedere, che dovrebbero essere meno affollate e, purtroppo, meno ricche di cose, provero' il parterre. Se sopravvivo.
Therese, a Milano avevo timore anche io di essere nella bolgia del parterre...invece è stato bellissimo!!! eravamo vicinissimi a Marco e poi essendo insieme alle Mengonelle eravamo al riparo da spinte, urletti, scene isteriche..... quindi sabato a Torino cerchiamo di stare insieme...l'unione fa la forza!
ma, per precauzione, io questa in valigia la metto..............
vallettadelre- mengonella
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Re: [SOLO 2.0 TOUR] RESOCONTI
@Valletta io penso sia bello in entrambi i casi, dal parterre e dalla tribuna, dipende un po' dal carattere di ognuno e pure dalla resistenza fisica ...e poi ci vuole un po' di fortuna nello scegliere i posti...
comunque il massimo della goduria l'anno scorso l'ho avuto all'Ariston di Sanremo, dove ero seduta...ma in terza fila!
comunque il massimo della goduria l'anno scorso l'ho avuto all'Ariston di Sanremo, dove ero seduta...ma in terza fila!
Therese- mengonella
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Re: [SOLO 2.0 TOUR] RESOCONTI
'sera
Allora non vi tedierò con un resoconto, eravamo talmente tanti al concerto che tutti sapete di cosa stiamo parlando, mi limiterò a fare un paio di considerazioni.
Diversamente da molti di voi mi risulta davvero difficile dire quale dei due concerti ho preferito... sono stati due concerti talmente diversi, che hanno avuto per protagonista due marco diversi. a questo aggiungete che li ho visti da due prospettive diverse (il primo ad un metro da marco, il secondo a diversi metri da marco) e questo indubbiamente ha condizionato il mio modo di vivere e sentire il concerto. il concerto di roma mi ha permesso di capire che mai e poi mai replicherò l'esperienza di vedere marco da una tribuna... mi è mancata la possibilità di muovermi liberamente, la possibilità di guardarlo negli occhi, di vedere i suoi sguardi, di vedere le sue espressioni, di vedere con chiarezza i giochetti che fa con le mani, mi è mancata quell'energia che lui sprigiona.
Detto questo...
Durante il concerto di assago è prevalsa l'emozione... nel bene e nel male. Si è trattato del suo primo concerto di fronte a quella mole di persone che più o meno volontariamente( penso agli accompagnatori) erano lì per lui e solo per lui... e vedere almeno 16 mila occhi che ti fissano deve essere una cosa dall'impatto emotivo non indifferente. E lui ha dimostrato più e più volte il suo stato d'animo durante il concerto... ripetendo all'infinito grazie, fermandosi semplicemente a guardare il pubblico con gli occhioni spalancati e ricolmi di lacrime, dando tutto se stesso e forse di più. Non tutte le esibizioni sono state impeccabili, ma a me poco importa... mi è passato tutto quello che marco voleva passare.
A roma si è presentato sul palco un marco decisamente meno emozionato, più determinato, più concentrato, più attento a dosare risorse vocali e fisiche (su solo a milano è arrivato letteralmente sfinito... io lo avevo lì a pochi passi e vedevo che fiticava a respirare), un marco capace di regalare delle esibizioni maggiormente pulite, di arrivare alla fine senza sostanziali problemi, un marco più sollevato e desideroso di divertirsi (regalando siparietti carini), un marco forse più professionista (magari desideroso di ben figurare davanti agli eccellenti colleghi presenti nel palazzetto). Ottime esibizioni su cui a milano c'erano state delle pecche (tra tutte cito solo).
Due concerti diversi con un unico elemento di continuità, con un unica certezza MARCO. è stato bello rivedere quell'animale da palcoscenico, quel ragazzo che salito sul palco lascia alle spalle la sua timidezza, la sua diffidenza, la sua ricerca di solitudine e da tutto ciò che ha e riceve tutto ciò che può. Un grande performer, un artista carismatico da cui difficilmente si può staccare lo sguardo, un ragazzo capace di andare sempre oltre ogni più rosea aspettativa, capace sempre e comunque di stupirti
Allora non vi tedierò con un resoconto, eravamo talmente tanti al concerto che tutti sapete di cosa stiamo parlando, mi limiterò a fare un paio di considerazioni.
Diversamente da molti di voi mi risulta davvero difficile dire quale dei due concerti ho preferito... sono stati due concerti talmente diversi, che hanno avuto per protagonista due marco diversi. a questo aggiungete che li ho visti da due prospettive diverse (il primo ad un metro da marco, il secondo a diversi metri da marco) e questo indubbiamente ha condizionato il mio modo di vivere e sentire il concerto. il concerto di roma mi ha permesso di capire che mai e poi mai replicherò l'esperienza di vedere marco da una tribuna... mi è mancata la possibilità di muovermi liberamente, la possibilità di guardarlo negli occhi, di vedere i suoi sguardi, di vedere le sue espressioni, di vedere con chiarezza i giochetti che fa con le mani, mi è mancata quell'energia che lui sprigiona.
Detto questo...
Durante il concerto di assago è prevalsa l'emozione... nel bene e nel male. Si è trattato del suo primo concerto di fronte a quella mole di persone che più o meno volontariamente( penso agli accompagnatori) erano lì per lui e solo per lui... e vedere almeno 16 mila occhi che ti fissano deve essere una cosa dall'impatto emotivo non indifferente. E lui ha dimostrato più e più volte il suo stato d'animo durante il concerto... ripetendo all'infinito grazie, fermandosi semplicemente a guardare il pubblico con gli occhioni spalancati e ricolmi di lacrime, dando tutto se stesso e forse di più. Non tutte le esibizioni sono state impeccabili, ma a me poco importa... mi è passato tutto quello che marco voleva passare.
A roma si è presentato sul palco un marco decisamente meno emozionato, più determinato, più concentrato, più attento a dosare risorse vocali e fisiche (su solo a milano è arrivato letteralmente sfinito... io lo avevo lì a pochi passi e vedevo che fiticava a respirare), un marco capace di regalare delle esibizioni maggiormente pulite, di arrivare alla fine senza sostanziali problemi, un marco più sollevato e desideroso di divertirsi (regalando siparietti carini), un marco forse più professionista (magari desideroso di ben figurare davanti agli eccellenti colleghi presenti nel palazzetto). Ottime esibizioni su cui a milano c'erano state delle pecche (tra tutte cito solo).
Due concerti diversi con un unico elemento di continuità, con un unica certezza MARCO. è stato bello rivedere quell'animale da palcoscenico, quel ragazzo che salito sul palco lascia alle spalle la sua timidezza, la sua diffidenza, la sua ricerca di solitudine e da tutto ciò che ha e riceve tutto ciò che può. Un grande performer, un artista carismatico da cui difficilmente si può staccare lo sguardo, un ragazzo capace di andare sempre oltre ogni più rosea aspettativa, capace sempre e comunque di stupirti
luna- mengonella
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Re: [SOLO 2.0 TOUR] RESOCONTI
Grazie per condividere tutto ciò con chi non c'è stato . E' veramente coinvolgente leggere le emozioni e le impressioni da prospettive diverse
mafalda- Messaggi : 8513
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Re: [SOLO 2.0 TOUR] RESOCONTI
Ringrazio anch'io tutte voi per i resoconti. Tante emozioni diverse, tanti modi di viverlo e una sola certezza, quella che Marco è UNICO. Concordo in modo particolare con Duful. Ovviamente giudicando solo dai video postati, ho trovato vocalmente un Marco "migliore" a Roma rispetto a Milano. L'equilibrista, Solo, Tanto il resto cambia, Dall'inferno sono spettacolari. Mentre di Milano trovo che sia stato guidato molto più delle emozioni, ha ballato, saltato, pianto, urlato. A me piacciono tutti i Marco e trovo che abbia la capacità straordinaria di vivere e adeguarsi al contesto in cui si trova. E solo i grandi sanno farlo...
Paz i Enza- mengonella
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Re: [SOLO 2.0 TOUR] RESOCONTI
Io già a Milano l'ho visto trasformato rispetto all'anno scorso, in termini di sicurezza, convinzione e tenuta del palco...e sono contenta di sapere che a Roma lo era ancora di piu'...è giusto cosi', che cresca, che sia in grado di reggere x tutto il tour,...che impari a dosarsi e a non lasciarsi sopraffare dalle emozioni...è vicino a raggiungere la quadratura del cerchio, l'equilibrio fra il suo lato istintivo, che lo contraddistingue ma che lo ha portato l'anno passato a ingenuità e sporcature e quello professionale.
Therese- mengonella
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Re: [SOLO 2.0 TOUR] RESOCONTI
Non ho letto niente ma l'ho fatto apposta perché ho bisogno di scrivere e poi di confrontare quello che ho scritto con le altre impressioni.
Prima di tutto mi sono pentita di non aver guardato e ascoltato il concerto di Roccaraso prima di andare a Milano. Sapevo tutto quello che succedeva ma non come, e l'impatto mi ha messo in stato confusionale
Alla fine del concerto sapevo di aver bisogno di andare a Roma: per fortuna che avevo già organizzato tutto ; per cui il mio resoconto è un incrocio tra Milano e Roma.
A Milano sono rimasta impressionata dalla fisicità di Marco e dall'armonia dei suoi movimenti. Per tutto il Re Matto Tour erano suggeriti da un completo abbandono alla musica, ora sono veri e propri passi di danza, anche quando, come in Credimi ancora, mi ha fatto pensare alle danze pagane. Ma a Milano, forse per una cattiva predisposizione mia, forse per nervosismo, forse perché è andata davvero come ho avvertito, il canto mi ha lasciato un senso di insoddisfazione. A Villa Ada voce e canto per me erano stati perfetti, e cercavo di riprovare quel piacere. Che è arrivato, insieme all'emozione, solo alla fine del concerto, da Tanto il resto cambia in poi (eccezione fatta per Un gioco sporco, in cui Marco, per l'ennesima volta, mi è apparso come un miracolo e un dono venuto a rendermi la vita più bella e leggera). In quel momento, forse, la sua tensione di regista e autore di uno spettacolo al debutto si è allentata e ha potuto lasciare spazio al cantante. Solo è stata un'emozione immensa, ho visto sul palco la morte del toro, che lotta, perde e si accascia. Ma la cosa che non dimenticherò mai è quando, tra la prima e la seconda cover di Moby, si è fermato, si è preso l'applauso del suo pubblico, prima alla sua sinistra, poi al centro, poi alla sua destra, e si è concesso il lusso di scoppiare a piangere, di farsi in pubblico quel pianto che si voleva fare in camerino. Tanta era l'intimità che si era creata.
Ma accanto all'emozione, alla fine del concerto, mi era rimasta attaccata addosso la sensazione che alcune sperimentazioni non avessero trovato un senso, e un po' di delusione per qualche canzone gettata via (Uranio 22 e Dall'inferno, lasciate cantare in grande parte al pubblico). Razionalmente mi rimproveravo per l'insensatezza di soffermarmi su particolari dopo tanto spettacolo, ma non riuscivo ad essere euforica.
Per cui Roma era necessaria. Fondamentale. E a Roma tutto ha trovato un senso: le canzoni sono venute fuori una meglio dell'altra, e lui le ha padroneggiate col canto, portandole dove voleva, con intenzione e con un obiettivo. Un esempio: sulla dolcissima Tonight a Milano aveva fatto una variazione che per me l'aveva allontanata dall'intenzione iniziale senza farla approdare a qualcosa d'altro; a Roma la variazione è stata un'apertura del canto che mi ha fatto pensare a quell'"Io sto bene" de L'illogica allegria. E la gioia intima del sentirsi amato che è nella canzone originale è diventata gioia espressa, e non ha tolto nulla alla canzone, anzi. Non so se sono riuscita a spiegarmi. E le canzoni le ha cantate lui, anche quando ha fatto intervenire il pubblico. E il pubblico l'ha capito: dal parterre si sentiva cantare in coro e, quando Marco riprendeva in mano il microfono e cantava, nel giro di un verso il coro si smorzava, lasciando a lui il canto. Ci sono state urla ed eccessi (lui al piano e una o due isteriche che urlavano senza controllo), ma secondo me siamo sulla buona strada.
Poi c'è stata L'Equilibrista da mozzare il fiato (cantata e mimata sul palco, a occhi chiusi, con un'intensità tale che quando è arrivato a fine passerella e ha aperto gli occhi è sembrato emergere da profondità abissali: per la seconda volta non sono riuscita a star dietro al filmato che pure mi piace tantissimo), Solo che ha rinnovato la sua magia, Dall'inferno cantata con una voce e un'energia assurda per essere a fine concerto. A un certo punto, durante e dopo la parte disco, l'ho visto stremato e ho cominciato a chiedermi come avrebbe fatto a reggere fino alla fine. E invece ce l'ha fatta, e, anche se al bis non aveva la forza di scalmanarsi, quella di cantare ce l'aveva intatta. E' uno spettacolo così intenso, fantasmagorico ed emozionante che alla fine anche il pubblico è stremato, ma
la soddisfazione di vedere una crescita così grande è immensa e rimane a fare da sottofondo alla vita.
Alcune cose che sono successe o che ho notato:
quella favolosa versione dell'equilibrista che vi dicevo ha avuto un attacco sbagliato, o forse perfetto perché l'errore era stato nella partenza del filmato. Praticamente Marco ha iniziato a cantare non dal primo verso, perché forse il filmato era già partito o ha avuto un attacco sbagliato: lui da perfetto regista si è regolato senza esitazione in quale punto si trovasse e ha attaccato, in modo da arrivare al punto giusto delle didascalie presenti nel filmato. Poi non c'è stata storia, perché ci ha portato fuori dal tempo e da noi stessi;
alla fine di Tonight nel filmato (anche quello ancora non l'ho visto ) i violinisti si inchinano. Lui finisce la canzone rivolto verso lo schermo e ricambia l'inchino: un gesto bellissimo ed elegantissimo;
Nei titoli di coda c'è anche Mamma Nadia: in un'intervista Marco ha detto che si occupa della sartoria, è vero
Dimenticavo la cosa più esagitante : Gegé. Su un gioco sperco Marco si è fermato ed è entrato un tizio con un cappello di lana e gli occhilini che ha cominciato a cantare lo scat. Ho saputo chi era prima ancora di riconoscerlo, e, vi giuro, non ho capito niente: continuavo a dire in giro "E' GEGE' TELESFORO" tra l'indifferenza di tutti, ho cercato di mandare l'sms e intanto sentivo vagamente il canto di Gegé e la musica di Marco nello scat. Ho gridato un "bravi" stonatissimo e strozzato non so se alla fine o nel bel mezzo dell'esibizione. Se nei filmati che circolano avete sentito una nota stonata è la mia
Un'ultima cosa: mandare messaggi è bellissimo. Si perde inevitabilmente qualcosa, perché lo spettacolo è serratissimo, ma permette di chiarire subito a noi stessi quello che succede e quello che ci succede.
Un saluto e un grazie a tutto il mondo mengonello. Alcuni incontri sono stati a distanza, altri non sono proprio avvenuti: ma con questo Marco da vedere e rivedere le occasioni si moltiplicheranno
Prima di tutto mi sono pentita di non aver guardato e ascoltato il concerto di Roccaraso prima di andare a Milano. Sapevo tutto quello che succedeva ma non come, e l'impatto mi ha messo in stato confusionale
Alla fine del concerto sapevo di aver bisogno di andare a Roma: per fortuna che avevo già organizzato tutto ; per cui il mio resoconto è un incrocio tra Milano e Roma.
A Milano sono rimasta impressionata dalla fisicità di Marco e dall'armonia dei suoi movimenti. Per tutto il Re Matto Tour erano suggeriti da un completo abbandono alla musica, ora sono veri e propri passi di danza, anche quando, come in Credimi ancora, mi ha fatto pensare alle danze pagane. Ma a Milano, forse per una cattiva predisposizione mia, forse per nervosismo, forse perché è andata davvero come ho avvertito, il canto mi ha lasciato un senso di insoddisfazione. A Villa Ada voce e canto per me erano stati perfetti, e cercavo di riprovare quel piacere. Che è arrivato, insieme all'emozione, solo alla fine del concerto, da Tanto il resto cambia in poi (eccezione fatta per Un gioco sporco, in cui Marco, per l'ennesima volta, mi è apparso come un miracolo e un dono venuto a rendermi la vita più bella e leggera). In quel momento, forse, la sua tensione di regista e autore di uno spettacolo al debutto si è allentata e ha potuto lasciare spazio al cantante. Solo è stata un'emozione immensa, ho visto sul palco la morte del toro, che lotta, perde e si accascia. Ma la cosa che non dimenticherò mai è quando, tra la prima e la seconda cover di Moby, si è fermato, si è preso l'applauso del suo pubblico, prima alla sua sinistra, poi al centro, poi alla sua destra, e si è concesso il lusso di scoppiare a piangere, di farsi in pubblico quel pianto che si voleva fare in camerino. Tanta era l'intimità che si era creata.
Ma accanto all'emozione, alla fine del concerto, mi era rimasta attaccata addosso la sensazione che alcune sperimentazioni non avessero trovato un senso, e un po' di delusione per qualche canzone gettata via (Uranio 22 e Dall'inferno, lasciate cantare in grande parte al pubblico). Razionalmente mi rimproveravo per l'insensatezza di soffermarmi su particolari dopo tanto spettacolo, ma non riuscivo ad essere euforica.
Per cui Roma era necessaria. Fondamentale. E a Roma tutto ha trovato un senso: le canzoni sono venute fuori una meglio dell'altra, e lui le ha padroneggiate col canto, portandole dove voleva, con intenzione e con un obiettivo. Un esempio: sulla dolcissima Tonight a Milano aveva fatto una variazione che per me l'aveva allontanata dall'intenzione iniziale senza farla approdare a qualcosa d'altro; a Roma la variazione è stata un'apertura del canto che mi ha fatto pensare a quell'"Io sto bene" de L'illogica allegria. E la gioia intima del sentirsi amato che è nella canzone originale è diventata gioia espressa, e non ha tolto nulla alla canzone, anzi. Non so se sono riuscita a spiegarmi. E le canzoni le ha cantate lui, anche quando ha fatto intervenire il pubblico. E il pubblico l'ha capito: dal parterre si sentiva cantare in coro e, quando Marco riprendeva in mano il microfono e cantava, nel giro di un verso il coro si smorzava, lasciando a lui il canto. Ci sono state urla ed eccessi (lui al piano e una o due isteriche che urlavano senza controllo), ma secondo me siamo sulla buona strada.
Poi c'è stata L'Equilibrista da mozzare il fiato (cantata e mimata sul palco, a occhi chiusi, con un'intensità tale che quando è arrivato a fine passerella e ha aperto gli occhi è sembrato emergere da profondità abissali: per la seconda volta non sono riuscita a star dietro al filmato che pure mi piace tantissimo), Solo che ha rinnovato la sua magia, Dall'inferno cantata con una voce e un'energia assurda per essere a fine concerto. A un certo punto, durante e dopo la parte disco, l'ho visto stremato e ho cominciato a chiedermi come avrebbe fatto a reggere fino alla fine. E invece ce l'ha fatta, e, anche se al bis non aveva la forza di scalmanarsi, quella di cantare ce l'aveva intatta. E' uno spettacolo così intenso, fantasmagorico ed emozionante che alla fine anche il pubblico è stremato, ma
la soddisfazione di vedere una crescita così grande è immensa e rimane a fare da sottofondo alla vita.
Alcune cose che sono successe o che ho notato:
quella favolosa versione dell'equilibrista che vi dicevo ha avuto un attacco sbagliato, o forse perfetto perché l'errore era stato nella partenza del filmato. Praticamente Marco ha iniziato a cantare non dal primo verso, perché forse il filmato era già partito o ha avuto un attacco sbagliato: lui da perfetto regista si è regolato senza esitazione in quale punto si trovasse e ha attaccato, in modo da arrivare al punto giusto delle didascalie presenti nel filmato. Poi non c'è stata storia, perché ci ha portato fuori dal tempo e da noi stessi;
alla fine di Tonight nel filmato (anche quello ancora non l'ho visto ) i violinisti si inchinano. Lui finisce la canzone rivolto verso lo schermo e ricambia l'inchino: un gesto bellissimo ed elegantissimo;
Nei titoli di coda c'è anche Mamma Nadia: in un'intervista Marco ha detto che si occupa della sartoria, è vero
Dimenticavo la cosa più esagitante : Gegé. Su un gioco sperco Marco si è fermato ed è entrato un tizio con un cappello di lana e gli occhilini che ha cominciato a cantare lo scat. Ho saputo chi era prima ancora di riconoscerlo, e, vi giuro, non ho capito niente: continuavo a dire in giro "E' GEGE' TELESFORO" tra l'indifferenza di tutti, ho cercato di mandare l'sms e intanto sentivo vagamente il canto di Gegé e la musica di Marco nello scat. Ho gridato un "bravi" stonatissimo e strozzato non so se alla fine o nel bel mezzo dell'esibizione. Se nei filmati che circolano avete sentito una nota stonata è la mia
Un'ultima cosa: mandare messaggi è bellissimo. Si perde inevitabilmente qualcosa, perché lo spettacolo è serratissimo, ma permette di chiarire subito a noi stessi quello che succede e quello che ci succede.
Un saluto e un grazie a tutto il mondo mengonello. Alcuni incontri sono stati a distanza, altri non sono proprio avvenuti: ma con questo Marco da vedere e rivedere le occasioni si moltiplicheranno
eripola- mengonella
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Re: [SOLO 2.0 TOUR] RESOCONTI
Eripola ti dico solo Grazie!
Paz i Enza- mengonella
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Re: [SOLO 2.0 TOUR] RESOCONTI
E' bellissimo quello che hai scritto, Eripola
duful- mengonella
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Re: [SOLO 2.0 TOUR] RESOCONTI
Volendo definirli con un solo termine , direi:
Roccaraso: gioia
Milano: emozione
Roma: perfezione
Torino: sensualità
Roccaraso: gioia
Milano: emozione
Roma: perfezione
Torino: sensualità
lilli3- Messaggi : 2520
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Re: [SOLO 2.0 TOUR] RESOCONTI
mi manca la gioia e la sensualità
speriamo che a Bologna bissi quest'ultima
speriamo che a Bologna bissi quest'ultima
duful- mengonella
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Re: [SOLO 2.0 TOUR] RESOCONTI
il Mengoni non ci fa mai mancare niente, a Bologna s'inventerà qualcos'altro.....
lilli3- Messaggi : 2520
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Re: [SOLO 2.0 TOUR] RESOCONTI
Cronache di una giornata cosmoflegica - 03.12.2011 Torino
Parto da Genova in treno alle 8.20 del mattino. Si', lo so, sono 13 ore prima dell'inizio dello spettacolo, ma non si sa mai...gli imprevisti...meglio essere previdenti...
il treno naturalmente è in perfetto orario e in due ore sono arrivata.
Ne approfitto per farmi un giro per le belle vie del centro di Torino fino a che non arriva Zoe, che mi annuncia emozionata di aver visto i musici a spasso per la città seguiti da un nugolo di ragazzine.
Arriva anche Effe, Velletta e Arzach e ci dedichiamo alle attività preferite delle mengonelle quandi si incontrano: mangiare e spettegolare.
Tra un risottino e uno strudel l'argomento è uno solo e noi ci impegnamo per sviscerarlo completamente.
Notizie, spifferate e voci, tutte rigorosamente infondate, si uniscono alle nostre risate...a Marco saranno fischiate le orecchie...ogni informazione sui bipedi e i quadrupedi che popolano il variegato universo mengoniano viene condivisa... ...e passano le ore...accompagnamo Valletta in albergo, e ci dirigiamo verso la ormai nota "pensione Zoe", la cui gentile titolare ha deciso di ospitarci.
Ci sistemiamo e continuiamo a spettegolare, questa volta addentrandoci in accurate analisi statistico-economiche sull'andamento delle vendite dell'album e dei biglietti, arrivando a conclusioni sempre diverse.
Passiamo disinvolte da un Marco ormai prossimo al successo planetario, a un Marco che se ne torna mesto dietro al bancone di un bar.
Vabbè, non ne usciamo, quindi sarà meglio andare.
Recuperiamo Valletta e aspettiamo il tram. Che non arriva...
La pensilina ormai brulica di gente inferocita...Ma cosa sarà successo?? Uno sciopero selvaggio?? Un incidente? Un boicottaggio delle cartine???
Andiamo in ansia...siamo in ritardissimo, non arriveremo mai in tempo...mancano solo 3 ore all'inizio dello spettacolo!!!
Corriamo allora in stazione per prendere un tassi...attraversata la strada lo sferragliare del tram in arrivo ci avverte di essere state prese per il chiul...ma ormai basta, si prende il tassi.
Proviamo in tutti i modi a convincere lo sventurato tassista a imbarcarci tutte e cinque..."ma guardi che ci stiamo!!"
Niente, il tipo si rifiuta e ci vogliono due macchine, ma alla fine partiamo e arriviamo al Palaolimpico appena in tempo. Con 2 ore e quaranta di anticipo.
Di fronte ai cancelli non c'è molta gente e ci tranquillizziamo.
Salutiamo altre persone che abbiamo conosciuto in altre date e incontriamo la simpaticissima Poplar, con la quale ci facciamo un sacco di risate!
E' l'ora di mettersi in fila...ecco, appunto, parliamo della fila...ce ne sono due, una a destra e una a sinistra...quale scegliamo?? mah, scegliamo quella a destra che ci sembra piu' corta...la scelta si rivelerà ben presto un errore fatale perchè quei geni della lampada del Palaolimpico decidono di far entrare solo quelli della fila di sinistra...gli insulti volano a fiumi (non dalle mengonelle pero', che hanno mantenuto il contegno che le contraddistingue... )...e la gente si muove tutta verso sinistra ammassandosi davanti ai cancelli...in quel momento i geni sopracitati si decidono a far entrare l'oramai semi-vuota fila di destra...e cosi' ci spostiamo di nuovo, completamente in balìa degli eventi...fino a quando finalmente riusciamo ad entrare.
E alla faccia delle file e dei tram che non passano, ci ritroviamo felici sotto il palco, o meglio sotto il palo...
Siamo cariche a mille. Valletta, che non stava molto bene, guarisce all'istante. Sono gli effluvi taumaturgici del Mengoni della Tuscia che si respirano nel palazzetto.
Occupiamo con giacche e borse il territorio conquistato, ci sediamo per terra e creiamo una barriera impenetrabile anti-bm, pattugliando attentamente i confini.
Ci guardiamo intorno e ci piglia l'ansia vedendo i tanti posti ancora vuoti...un'amica di Zoe che ci aveva raggiunto ci fa timidamente notare che è un po' prestino e che la gente normale arriva tranquillamente all'ultimo...l'osservazione è sensata ma noi decidiamo di ignorarla, preferendo passare il tempo a contare la gente che entrava per arrivare a delle proiezioni attendibili del pubblico, tipo exit-pool
Alla fine il palazzetto si riempie e noi siamo contente...messaggini al forum...applausi al Sollazzi che prova la batteria... ci siamo quasi...lo spettacolo inizia...
Posso solo dirvi che è stato tanto ma tanto bello, abbiamo visto e sentito tutto benissimo. Marco era in gran forma, sia vocalmente che fisicamente, ed è stato davvero trascinante. E' stato quasi tutto il tempo di fronte a noi e abbiamo avuto ulteriore conferma del suo grande talento. Teneva il pubblico in pugno, pendevamo dalle sue labbra...e dai suoi occhi che piu' di una volta abbiamo avuto l'impressione (o l'illusione ) che guardasse solo noi.
Ci converrà fare il test di gravidanza.
A concerto finito eravamo stravolte, un po' per la contentezza, un po' per la fatica. Restiamo a chiacchiarare fino a che non ci cacciano...siamo le ultime, non ce ne eravamo accorte ...uscire dal palazzetto è stato un po' uno shock...il mondo continuava a girare anche dopo un concerto di Marco...ci è sembrato quasi incredibile...
Vi dico solo che alla pensione Zoe, dopo esserci rifocillate con thè caldo e dolcetti, guardiamo i video di Effe fino alle 4.
La gatta di Zoe protesta, ma inutilmente. Si vendicherà piu' tardi, dopo il nostro svenimento collettivo delle 4.30, miagolando offesa nel cuore della notte.
Il risveglio è tragico. Dolori d'appertutto, afonìa, tosse, starnuti. Riusciamo a trascinarci in stazione solo nel pomeriggio, dove ci separiamo dirette verso le nostre destinazioni.
Sul treno non posso fare a meno di chiedermi: ma chi ce l'ha fatto fare????
mah, mi rispondo che forse la spinta è il desiderio di provare e riprovare una delle gioie piu' belle e piu' semplici che la vita ci regala: lo stare insieme per condividere un'emozione.
Grazie Marco.
Parto da Genova in treno alle 8.20 del mattino. Si', lo so, sono 13 ore prima dell'inizio dello spettacolo, ma non si sa mai...gli imprevisti...meglio essere previdenti...
il treno naturalmente è in perfetto orario e in due ore sono arrivata.
Ne approfitto per farmi un giro per le belle vie del centro di Torino fino a che non arriva Zoe, che mi annuncia emozionata di aver visto i musici a spasso per la città seguiti da un nugolo di ragazzine.
Arriva anche Effe, Velletta e Arzach e ci dedichiamo alle attività preferite delle mengonelle quandi si incontrano: mangiare e spettegolare.
Tra un risottino e uno strudel l'argomento è uno solo e noi ci impegnamo per sviscerarlo completamente.
Notizie, spifferate e voci, tutte rigorosamente infondate, si uniscono alle nostre risate...a Marco saranno fischiate le orecchie...ogni informazione sui bipedi e i quadrupedi che popolano il variegato universo mengoniano viene condivisa... ...e passano le ore...accompagnamo Valletta in albergo, e ci dirigiamo verso la ormai nota "pensione Zoe", la cui gentile titolare ha deciso di ospitarci.
Ci sistemiamo e continuiamo a spettegolare, questa volta addentrandoci in accurate analisi statistico-economiche sull'andamento delle vendite dell'album e dei biglietti, arrivando a conclusioni sempre diverse.
Passiamo disinvolte da un Marco ormai prossimo al successo planetario, a un Marco che se ne torna mesto dietro al bancone di un bar.
Vabbè, non ne usciamo, quindi sarà meglio andare.
Recuperiamo Valletta e aspettiamo il tram. Che non arriva...
La pensilina ormai brulica di gente inferocita...Ma cosa sarà successo?? Uno sciopero selvaggio?? Un incidente? Un boicottaggio delle cartine???
Andiamo in ansia...siamo in ritardissimo, non arriveremo mai in tempo...mancano solo 3 ore all'inizio dello spettacolo!!!
Corriamo allora in stazione per prendere un tassi...attraversata la strada lo sferragliare del tram in arrivo ci avverte di essere state prese per il chiul...ma ormai basta, si prende il tassi.
Proviamo in tutti i modi a convincere lo sventurato tassista a imbarcarci tutte e cinque..."ma guardi che ci stiamo!!"
Niente, il tipo si rifiuta e ci vogliono due macchine, ma alla fine partiamo e arriviamo al Palaolimpico appena in tempo. Con 2 ore e quaranta di anticipo.
Di fronte ai cancelli non c'è molta gente e ci tranquillizziamo.
Salutiamo altre persone che abbiamo conosciuto in altre date e incontriamo la simpaticissima Poplar, con la quale ci facciamo un sacco di risate!
E' l'ora di mettersi in fila...ecco, appunto, parliamo della fila...ce ne sono due, una a destra e una a sinistra...quale scegliamo?? mah, scegliamo quella a destra che ci sembra piu' corta...la scelta si rivelerà ben presto un errore fatale perchè quei geni della lampada del Palaolimpico decidono di far entrare solo quelli della fila di sinistra...gli insulti volano a fiumi (non dalle mengonelle pero', che hanno mantenuto il contegno che le contraddistingue... )...e la gente si muove tutta verso sinistra ammassandosi davanti ai cancelli...in quel momento i geni sopracitati si decidono a far entrare l'oramai semi-vuota fila di destra...e cosi' ci spostiamo di nuovo, completamente in balìa degli eventi...fino a quando finalmente riusciamo ad entrare.
E alla faccia delle file e dei tram che non passano, ci ritroviamo felici sotto il palco, o meglio sotto il palo...
Siamo cariche a mille. Valletta, che non stava molto bene, guarisce all'istante. Sono gli effluvi taumaturgici del Mengoni della Tuscia che si respirano nel palazzetto.
Occupiamo con giacche e borse il territorio conquistato, ci sediamo per terra e creiamo una barriera impenetrabile anti-bm, pattugliando attentamente i confini.
Ci guardiamo intorno e ci piglia l'ansia vedendo i tanti posti ancora vuoti...un'amica di Zoe che ci aveva raggiunto ci fa timidamente notare che è un po' prestino e che la gente normale arriva tranquillamente all'ultimo...l'osservazione è sensata ma noi decidiamo di ignorarla, preferendo passare il tempo a contare la gente che entrava per arrivare a delle proiezioni attendibili del pubblico, tipo exit-pool
Alla fine il palazzetto si riempie e noi siamo contente...messaggini al forum...applausi al Sollazzi che prova la batteria... ci siamo quasi...lo spettacolo inizia...
Posso solo dirvi che è stato tanto ma tanto bello, abbiamo visto e sentito tutto benissimo. Marco era in gran forma, sia vocalmente che fisicamente, ed è stato davvero trascinante. E' stato quasi tutto il tempo di fronte a noi e abbiamo avuto ulteriore conferma del suo grande talento. Teneva il pubblico in pugno, pendevamo dalle sue labbra...e dai suoi occhi che piu' di una volta abbiamo avuto l'impressione (o l'illusione ) che guardasse solo noi.
Ci converrà fare il test di gravidanza.
A concerto finito eravamo stravolte, un po' per la contentezza, un po' per la fatica. Restiamo a chiacchiarare fino a che non ci cacciano...siamo le ultime, non ce ne eravamo accorte ...uscire dal palazzetto è stato un po' uno shock...il mondo continuava a girare anche dopo un concerto di Marco...ci è sembrato quasi incredibile...
Vi dico solo che alla pensione Zoe, dopo esserci rifocillate con thè caldo e dolcetti, guardiamo i video di Effe fino alle 4.
La gatta di Zoe protesta, ma inutilmente. Si vendicherà piu' tardi, dopo il nostro svenimento collettivo delle 4.30, miagolando offesa nel cuore della notte.
Il risveglio è tragico. Dolori d'appertutto, afonìa, tosse, starnuti. Riusciamo a trascinarci in stazione solo nel pomeriggio, dove ci separiamo dirette verso le nostre destinazioni.
Sul treno non posso fare a meno di chiedermi: ma chi ce l'ha fatto fare????
mah, mi rispondo che forse la spinta è il desiderio di provare e riprovare una delle gioie piu' belle e piu' semplici che la vita ci regala: lo stare insieme per condividere un'emozione.
Grazie Marco.
Therese- mengonella
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Località : Belleville
Re: [SOLO 2.0 TOUR] RESOCONTI
Therese, ti adoro!!! Mi hai fatto morire dal ridere! Bellissimo il tuo resoconto!
Paz i Enza- mengonella
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EffeCi- mengonella
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Re: [SOLO 2.0 TOUR] RESOCONTI
bel racconto Therese! che peccato non essere stata lì con voi
duful- mengonella
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